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1 maggio 2016
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RASSEGNA STAMPA 2016
1 maggio 2016
DOVE
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RASSEGNA STAMPA 2016
2 maggio 2016
IL CORRIERE VINICOLO
Settimanale
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Foglio
02-05-2016
21
1
Argiolas
PROGETTO SENES, UN VINO E UN LIBRO OMAGGIO ALLA
LONGEVITÀ
Codice abbonamento:
100323
Argiolas celebra il primato di longevità della sua regione e il contributo del suo
vino simbolo, il Cannonau, nelle pagine di un libro fotografico che raccoglie
le storie di 11 centenari, ritratti dall'obiettivo di Daniela Zedda, raccontati
dalla prosa di Marcello Fois e Manuela Arca. Ad accompagnare il libro in un
cofanetto esclusivo in edizione limitata, il nuovo Cannonau riserva di Argiolas,
che ha nel suo stesso nome un tributo alla longevità: Senes.
Il progetto Senes (libro e vino) è soprattutto un omaggio ad Antonio Argiolas,
patriarca fondatore e anima di Argiolas per tutto il Novecento che, davvero,
"campo cent'anni", fino all'età di 102.
RASSEGNA STAMPA 2016
4 maggio 2016
LINKORISTANO.it
http://www.linkoristano.it/prima-categoria/2016/05/04/frores-de-maiu-a-santu-lussurgiu-quattro-appuntamenti-letterari/#.Vz1zqJOLSV4
Frores de Maiu: a Santu Lussurgiu quattro appuntamenti
letterari
Frores de Maiu: a Santu Lussurgiu quattro appuntamenti letterari
Un’iniziativa ogni sabato del mese per il Maggio dei Libri
Una serie di eventi mirati alla promozione della lettura. A Santu Lussurgiu
il Comune di Santu Lussurgiu in collaborazione con la Biblioteca “Grazia
Deledda”, in occasione del Maggio dei Libri, ha predisposto un ricco calendario
di iniziative.
Frores de Maiu, questo il nome dell’iniziativa, scandirà nel paese tutti i sabati
di maggio.
Si parte sabato prossimo, 7 maggio, alle17.30, con la presentazione di “Manuale
d’indipendenza nazionale. Dall’identificazione all’autodeterminazione” di
Franciscu Sedda.
Dialoga con l’autore Francesco Muscau
Il sabato successivo, il 14 maggio, alle 18 appuntamento con l’Antologia a
fumetti di Sandro Dessì, dal titolo “Emilio Lussu. La vita e il pensiero”. Dialoga
con l’autore Paola Manca
Il terzo sabato del mese, il 21 maggio, alle 17.30 sarà presentato “Senes” a cura
della Cantina Argiolas. Foto di Daniela Zedda. Testi di Marcello Fois e Manuela
Arca. Intervengono Manuela Arca, Valentina Argiolas e Daniela Zedda
L’ultimo appuntamento è previsto per sabato 28 maggio, alle 18.30 con l’ultimo
libro di Francesco Abate dal titolo “Mia madre e altre catastrofi”. L’attrice
Francesca Saba proporrà ai presenti un reading letterario.
Tutti gli incontri si terranno al Dopolavoro comunale.
RASSEGNA STAMPA 2016
4 maggio 2016
L'UNIONESARDA.it
http://www.unionesarda.it/articolo/cultura/2016/05/04/a_santu_lussurgiu_frores_de_maiu_appuntamenti_letterari_con_gli_s-8-494109.html
A Santu Lussurgiu "Frores de maiu": appuntamenti
letterari con gli scrittori sardi
Una veduta di Santu Lussurgiu
Maggio mese dei libri e della buona lettura a Santu Lussurgiu, con autori d’eccezione e
casi letterari del momento.
Il Comune, in collaborazione con la biblioteca comunale Grazia Deledda, ha organizzato
“Frores de Maiu, se son libri fioriranno” 4 appuntamenti letterari, ogni sabato di maggio
alle 18 nel salone dell’ex Monte Granatico, con giovani scrittori sardi che presenteranno
e parleranno delle loro ultime fatiche letterarie.
Si inizia il prossimo 7 maggio con Franciscu Sedda che proporrà il suo “Manuale
d’indipendenza nazionale. Dall’identificazione all’autodeterminazione”. Dialogherà
con l’autore Francesco Muscau.
Il 14 sarà la volta di Sandro Dessì che presenterà la sua antologia a fumetti: “Emilio
Lussu. La vita e il pensiero”, e dialogherà con Paola Manca.
Il 21 sarà il turno di “Senes”, il fotobook con protagonisti il Cannonau Senes e 11
centenari sardi, curato da Daniela Zedda, Manuela Arca e Marcello Fois, progetto della
cantina Argiolas, tributo al patriarca Antonio Argiolas di Serdiana.
Saranno presenti Daniela Zedda, Manuela Arca e Valentina Argiolas.
Il 28 maggio si chiude con l’esilarante “Mia madre e altre catastrofi” di Francesco Abate,
reading con Francesca Saba.
RASSEGNA STAMPA 2016
9 maggio 2016
CORRIERE ECONOMIA
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12 maggio 2016
VINITALY.com
http://www.vinitaly.com/it/news/wine-news/la-sardegna-del-vino-piccolo-continente-enoico-g/
La Sardegna del vino, piccolo continente enoico,
guarda al futuro. Con le cantine leader (Argiolas,
Sella & Mosca, Capichera, Pala, Contini, Quartomoro)
unite per raccontarla nel mondo. Focus: Porto Cervo
Wine & Food Festival (13-15 maggio)
Se dici Sardegna viene in mente il mare, le sue coste, i "quattro mori", la pastorizia ed
una storia millenaria, come quella raccontata dai Nuraghi. Ma, come tutte le grandi
isole del Mediterraneo, "l'isola dalle vene d'argento", come era chiamata dai Greci,
è un piccolo continente vinicolo, fatto di tanti territori e denominazioni diverse (dal
Vermentino di Gallura, unica Docg della Regione, al Cannonau Doc, forse il vino più
famoso di Sardegna, passando quelle più piccole ma storiche, come Carignano del
Sulcis o Vernaccia di Oristano, tra le altre, in tutto 17, a cui si aggiungono 15 Igt, tra cui
la parte del leone spetta all'Igt Isola dei Nuraghi), espressione di molti vitigni autoctoni
di antica coltivazione, alcuni più conosciuti, come gli stessi Vermentino, Cannonau
e Carignano, altri dai nomi meno celebri ma decisamente evocativi, come Nuragus,
Bovale, Nieddera, Caddiu, Arvesiniadu, Retagliado, solo per citarne alcuni, ma anche
terra dove riescono ad esprimersi ad ottimi livelli grandi varietà internazionali come
Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot e Chardonnay.
Una "biodiversità" vinicola forse meno conosciuta nel mondo di quando potrebbe.
Ed è per questo che le cantine leader della Sardegna, forti dei loro successi
individuali e coscienti del loro ruolo di ambasciatrici dell'Isola, da Argiolas a Sella
& Mosca, da Capichera a Contini, da Pala a Quartomoro by Piero Cella, hanno
deciso di mettere in piedi un progetto comune di valorizzazione e promozione del
vino di Sardegna, per coinvolgere quanto più possibile il movimento enoico sardo
e dare vita così ad un nuova fase, un nuovo Rinascimento del vino dell'Isola.
Forse, il palcoscenico per far debuttare questo nuovo progetto, non sarà il
Porto Cervo Wine & Food Festival, di scena dal 13 al 15 maggio nella località più
glamour della Costa Smeralda (www.portocervowinefestival.com), ma i tempi sono
comunque maturi perché, tra non molto, le migliori energie dell'imprenditoria
enologica sarda diano vita ad un progetto di insieme di grande respiro
internazionale, come peraltro auspicato da tempo dalle istituzioni della Regione
(in primis dall'assessore alle politiche agricole, Elisabetta Falchi), che vede
proprio nel vino uno dei driver per la rinascita dell'immagine e dell'economia
della Sardegna.
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http://www.vinitaly.com
Magari, Porto Cervo sarà l'occasione giusta per le sei cantine che dell'iniziativa
sono il motore, per parlare di idee e visioni, aprire dialoghi e confronti con gli
altri produttori dell'isola. Con la volontà di condividere, possibilmente, questa
esperienza con altre realtà del vino sardo di qualità, con marchi già importanti, e
proiettate sui mercati internazionali. Perchè l'obiettivo è promuovere la Sardegna
nel mondo, attraverso le sue espressioni vinicole migliori, con un buon numero di
aziende e di bottiglie, mettendo in sinergia strumenti e risorse di comunicazione,
per rappresentare i tanti territori e vitigni identitari sardi, le sue peculiarità e
tipicità, aldilà delle dimensioni e delle peculiarità aziendali.
Una diversità che, al Porto Cervo Wine & Food Festival, avrà occasione di farsi
scoprire ed assaggiare, visto che sono 26 le cantine di Sardegna protagoniste:
dai leader Argiolas, Sella & Mosca, Cantina di Santadi, Agricola Punica, Siddùra,
Capichera, Pala alle comunque importanti Cantina della Vernaccia, Cantina di
Mogoro, Cantina Gallura, Cantina Tondini Orlando, Cantine di Dolianova, Conca
di Oleva', Distilleria Rau, Jankara, Cantina Mesa, Mora & Memo, Pauli's, Pedres,
Pure Sardinia, Su'Entu, Tenute Masone Mannu, Tenute Aini Vini Berchidda,
Vigne Surrau, Vini Mura e Vinicola Cherchi. Cantine piccole e grandi, ma tutte
con una storia ed una particolarità da raccontare, tutte tessere di quel "mosaico
enologico" che è la Sardegna del vino.
Che, come spiega a WineNews Massimo Ruggero, ad Cantina Siddùra di Luogosanto,
tra le emergenti dell'Isola, se riuscisse a raccontare al mondo la propria forte e
complessa identità, potrebbe vedere aprirsi spazi ben più grandi di quelli attuali:
"l'idea di creare una rete delle realtà vinicole con il marchio "Sardegna", potrebbe
dare una spinta importante alla promozione del vino sardo nel mondo. L'orgoglio di
un'identità sarda - aggiunge Ruggero - consentirebbe di sviluppare le potenzialità
delle realtà produttive esistenti, sarebbe un volano importante per l'economia locale.
Con una sinergia che consentirebbe di accedere ad un mercato internazionale che, in
molti casi, e per molte cantine, rappresenta ancora un terreno vergine".
Perchè il mondo è grande, i suoi mercati tanti e complessi, ed affrontarli uniti sotto un
ombrello comune, nel rispetto e nella valorizzazione reciproca delle proprie diversità,
paga sempre. E la Sardegna del vino, a partire dalla sue realtà leader, non vuole
perdere questa occasione.
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Focus - Il Porto Cervo Wine & Food Festival
26 cantine più rappresentative del vino di Sardegna (Argiolas, Sella & Mosca, Cantina
di Santadi, Agricola Punica, Siddùra, Capichera, Pala, Cantina della Vernaccia,
Cantina di Mogoro, Cantina Gallura, Cantina Tondini Orlando, Cantine di Dolianova,
Conca di Oleva', Distilleria Rau, Jankara, Cantina Mesa, Mora & Memo, Pauli's,
Pedres, Pure Sardinia, Su'Entu, Tenute Masone Mannu, Tenute Aini Vini Berchidda,
Vigne Surrau, Vini Mura, Vinicola Cherchi) e grandi griffe dell'enologia del Belpaese,
tra degustazioni, musica e riflessioni sul vino e il cibo: ecco gli ingrediente del Porto
Cervo Wine & Food festival, di scena nella località più glamour della Costa Smeralda
(13-15 maggio, www.portocervowinefestival.com), in collaborazione con Starwood
Hotels. Dove tra degustazioni, cene glamour e musica (con la madrina della kermesse
Bianca Atzei, e con Nina Zilli), si approfondiranno argomenti del wine & food, dal
valore del cibo alla comunicazione, dal marketing del vino e del gusto al rapporto tra
orti di città e cucina, con esperti e giornalisti come Bruno Gambacorta, ideatore della
rubrica Tg2 "Eat Parade", il direttore di WineNews Alessandro Regoli, Valentina Canali
e Alessandra Moneti (giornalista Ansa) ed autori di libri sul wine & food come Slawka G.
Scarso, Luciana Squadrilli, Luca Bove, Nicoletta Polliotto, Sandra Longinotti. E dove,
oltre ai grandi vini, protagonisti nei calici anche nella degustazione che sarà guidata
dal sommelier campione del mondo Luca Martini, saranno protagonisti i sapori della
cucina sarda, nei piatti firmati da Achille Pinna del famoso ristorante di Sant'Antioco
e da Roberto Serra del Ristorante Su Carduleu ad Abbasanta, maestro della cucina
sarda contemporanea.
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WINENEWS.it
http://www.winenews.it
LA SARDEGNA DEL VINO, PICCOLO CONTINENTE
ENOICO, GUARDA AL FUTURO. CON LE CANTINE LEADER
(ARGIOLAS, SELLA & MOSCA, CAPICHERA, PALA, CONTINI,
QUARTOMORO) UNITE PER RACCONTARLA NEL MONDO.
FOCUS: PORTO CERVO WINE & FOOD FESTIVAL (13-15
MAGGIO)
Se dici Sardegna viene in mente il mare, le sue coste, i “quattro
mori”, la pastorizia ed una storia millenaria, come quella raccontata
dai Nuraghi. Ma, come tutte le grandi isole del Mediterraneo,
“l’isola dalle vene d’argento”, come era chiamata dai Greci, è un
piccolo continente vinicolo, fatto di tanti territori e denominazioni
diverse (dal Vermentino di Gallura, unica Docg della Regione, al
Cannonau Doc, forse il vino più famoso di Sardegna, passando
quelle più piccole ma storiche, come Carignano del Sulcis o Vernaccia di Oristano,
tra le altre, in tutto 17, a cui si aggiungono 15 Igt, tra cui la parte del leone spetta
all’Igt Isola dei Nuraghi), espressione di molti vitigni autoctoni di antica coltivazione,
alcuni più conosciuti, come gli stessi Vermentino, Cannonau e Carignano, altri dai nomi
meno celebri ma decisamente evocativi, come Nuragus, Bovale, Nieddera, Caddiu,
Arvesiniadu, Retagliado, solo per citarne alcuni, ma anche terra dove riescono ad
esprimersi ad ottimi livelli grandi varietà internazionali come Cabernet Sauvignon,
Syrah, Merlot e Chardonnay.
Una “biodiversità” vinicola forse meno conosciuta nel mondo di quando potrebbe.
Ed è per questo che le cantine leader della Sardegna, forti dei loro successi
individuali e coscienti del loro ruolo di ambasciatrici dell’Isola, da Argiolas a Sella
& Mosca, da Capichera a Contini, da Pala a Quartomoro by Piero Cella, hanno
deciso di mettere in piedi un progetto comune di valorizzazione e promozione del
vino di Sardegna, per coinvolgere quanto più possibile il movimento enoico sardo
e dare vita così ad un nuova fase, un nuovo Rinascimento del vino dell’Isola.
Forse, il palcoscenico per far debuttare questo nuovo progetto, non sarà il
Porto Cervo Wine & Food Festival, di scena dal 13 al 15 maggio nella località più
glamour della Costa Smeralda (www.portocervowinefestival.com), ma i tempi sono
comunque maturi perché, tra non molto, le migliori energie dell’imprenditoria
enologica sarda diano vita ad un progetto di insieme di grande respiro
internazionale, come peraltro auspicato da tempo dalle istituzioni della Regione
(in primis dall’assessore alle politiche agricole, Elisabetta Falchi), che vede
proprio nel vino uno dei driver per la rinascita dell’immagine e dell’economia
della Sardegna.
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Magari, Porto Cervo sarà l’occasione giusta per le sei cantine che dell’iniziativa
sono il motore, per parlare di idee e visioni, aprire dialoghi e confronti con gli
altri produttori dell’isola. Con la volontà di condividere, possibilmente, questa
esperienza con altre realtà del vino sardo di qualità, con marchi già importanti, e
proiettate sui mercati internazionali. Perchè l’obiettivo è promuovere la Sardegna
nel mondo, attraverso le sue espressioni vinicole migliori, con un buon numero di
aziende e di bottiglie, mettendo in sinergia strumenti e risorse di comunicazione,
per rappresentare i tanti territori e vitigni identitari sardi, le sue peculiarità e
tipicità, aldilà delle dimensioni e delle peculiarità aziendali.
Una diversità che, al Porto Cervo Wine & Food Festival, avrà occasione di farsi
scoprire ed assaggiare, visto che sono 26 le cantine di Sardegna protagoniste:
dai leader Argiolas, Sella & Mosca, Cantina di Santadi, Agricola Punica, Siddùra,
Capichera, Pala alle comunque importanti Cantina della Vernaccia, Cantina di
Mogoro, Cantina Gallura, Cantina Tondini Orlando, Cantine di Dolianova, Conca
di Oleva’, Distilleria Rau, Jankara, Cantina Mesa, Mora & Memo, Pauli’s, Pedres,
Pure Sardinia, Su’Entu, Tenute Masone Mannu, Tenute Aini Vini Berchidda,
Vigne Surrau, Vini Mura e Vinicola Cherchi. Cantine piccole e grandi, ma tutte
con una storia ed una particolarità da raccontare, tutte tessere di quel “mosaico
enologico” che è la Sardegna del vino.
Che, come spiega a WineNews Massimo Ruggero, ad Cantina Siddùra di Luogosanto,
tra le emergenti dell’Isola, se riuscisse a raccontare al mondo la propria forte e
complessa identità, potrebbe vedere aprirsi spazi ben più grandi di quelli attuali: “l’idea
di creare una rete delle realtà vinicole con il marchio “Sardegna”, potrebbe dare una
spinta importante alla promozione del vino sardo nel mondo. L’orgoglio di un’identità
sarda - aggiunge Ruggero - consentirebbe di sviluppare le potenzialità delle realtà
produttive esistenti, sarebbe un volano importante per l’economia locale. Con una
sinergia che consentirebbe di accedere ad un mercato internazionale che, in molti casi,
e per molte cantine, rappresenta ancora un terreno vergine”.
Perchè il mondo è grande, i suoi mercati tanti e complessi, ed affrontarli uniti sotto un
ombrello comune, nel rispetto e nella valorizzazione reciproca delle proprie diversità,
paga sempre. E la Sardegna del vino, a partire dalla sue realtà leader, non vuole
perdere questa occasione.
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Focus - Il Porto Cervo Wine & Food Festival
26 cantine più rappresentative del vino di Sardegna (Argiolas, Sella & Mosca, Cantina
di Santadi, Agricola Punica, Siddùra, Capichera, Pala, Cantina della Vernaccia, Cantina
di Mogoro, Cantina Gallura, Cantina Tondini Orlando, Cantine di Dolianova, Conca di
Oleva’, Distilleria Rau, Jankara, Cantina Mesa, Mora & Memo, Pauli’s, Pedres, Pure
Sardinia, Su’Entu, Tenute Masone Mannu, Tenute Aini Vini Berchidda, Vigne Surrau,
Vini Mura, Vinicola Cherchi) e grandi griffe dell’enologia del Belpaese, tra degustazioni,
musica e riflessioni sul vino e il cibo: ecco gli ingrediente del Porto Cervo Wine &
Food festival, di scena nella località più glamour della Costa Smeralda (13-15 maggio,
www.portocervowinefestival.com), in collaborazione con Starwood Hotels. Dove tra
degustazioni, cene glamour e musica (con la madrina della kermesse Bianca Atzei, e
con Nina Zilli), si approfondiranno argomenti del wine & food, dal valore del cibo alla
comunicazione, dal marketing del vino e del gusto al rapporto tra orti di città e cucina,
con esperti e giornalisti come Bruno Gambacorta, ideatore della rubrica Tg2 “Eat
Parade”, il direttore di WineNews Alessandro Regoli, Valentina Canali e Alessandra
Moneti (giornalista Ansa) ed autori di libri sul wine & food come Slawka G. Scarso,
Luciana Squadrilli, Luca Bove, Nicoletta Polliotto, Sandra Longinotti. E dove, oltre
ai grandi vini, protagonisti nei calici anche nella degustazione che sarà guidata dal
sommelier campione del mondo Luca Martini, saranno protagonisti i sapori della cucina
sarda, nei piatti firmati da Achille Pinna del famoso ristorante di Sant’Antioco e da
Roberto Serra del Ristorante Su Carduleu ad Abbasanta, maestro della cucina sarda
contemporanea.
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CRONACHEDIGUSTO.it
http://www.cronachedigusto.it
Valentina Argiolas: “Anche la mia Sardegna inizia a
fare rete e stupiremo con i nostri vini”
(Valentina Argiolas - Ph Daniela Zedda)
Fare rete per uscire dai confini nazionali, mostrare i loro vini che sanno di mare, dei
territori incontaminati, lontani dall’inquinamento, che raccontano la storia di un’isola
“dominata, ma mai sottomessa”.
Valentina Argiolas, dell’omonima cantina che si trova a Serdiana, in provincia di Cagliari,
parla della situazione enologica della sua terra. Una regione che si sta svegliando e sta
mostrando tutte le sue potenzialità. “Tutti hanno sempre decantato la potenzialità dei
nostri vitigni e di quello che erano in grado di fare – dice – Lo ha detto anche in tempi
non sospetti Robert Parker. Eppure noi siamo rimasti un po’ così, senza fare nulla”.
Già, perché l’immobilismo dei produttori ha rallentato e notevolmente lo sviluppo
enologico di questa Isola: “La storia della Sardegna, soprattutto dal punto di vista dei
vini, è diversa da quella delle altre regioni d’Italia – dice Valentina – Siamo un popolo
che ha subito tantissime dominazioni, ma non si è mai lasciato sottomettere, abbiamo
sempre mantenuto il nostro orgoglio e la nostra identità. Ecco questo aspetto emerge
moltissimo nei nostri vini”.
RASSEGNA STAMPA 2016
12 maggio 2016
CRONACHEDIGUSTO.it
http://www.cronachedigusto.it
Proprio l’unicità dei vini è la forza che sta spingendo la Sardegna ad essere considerata
una zona di produzione eccellente: “Ora molti produttori stanno capendo che da soli
non si va da nessuna parte – dice Argiolas – che insieme si vince e si fa lontano”.
Dal ProWein, passando per il Vinitaly, con altri appuntamenti internazionali alla porte,
il vino della Sardegna incuriosisce: “Paradossalmente l’isolamento enologico della
nostra regione ha preservato la tipicità e l’unicità dei nostri vini. E’ la nostra forza e
quello che ci sta dando la spinta per crescere ancor di più”.
Ci sono le nuove tecnologie che danno una mano, ma anche giovani enologi bravi e
preparati che hanno voglia di far fare il salto di qualità a questa regione. “Veniamo da
un’annata 2015 spettacolare – dice la Argiolas – La 2016, a dire il vero, mi preoccupa un
po’. Il clima pazzo sta dando qualche problema, ma qui in Sardegna ci siamo abituati. E
forse, saremo la regione che soffrirà meno le bizze metereologiche”.
Ama la sua terra Valentina, come tutti i sardi: “Qui beviamo solo vini nostri – dice – ma
io per lavoro devo conoscere gli altri territori. Mi piacciono i vini bianchi, quelli freschi
e piacevoli che non sono impegnativi, penso a quelli del Nord Italia, ma anche i nostri
Vermentini, dalla Gallura fino ai nostri territori. L’Etna mi affascina, ma non lo conosco
molto bene”.
E la chiusura con una frase simbolo di Valentina: “Il problema è che il sardo è un
bravissimo ambasciatore, ma a casa sua. Fuori non siamo molto bravi a comunicare il
nostro territorio. Ma adesso stiamo facendo tanti passi in avanti”.
RASSEGNA STAMPA 2016
14 maggio 2016
ANSA.it
http://www.ansa.it/sardegna/notizie/terraegusto/2016/05/14/aziende-sarde-a-porto-cervo-wine-food_c541c4b4-f786-4399-8f72-c58b0c465f31.html
Aziende sarde a Porto Cervo Wine & Food
Fra stand vino longevo, formaggio alla birra e mirto di asfodelo
(ANSA) - PORTO CERVO, 14 MAG - Il Porto Cervo Wine & Food Festival conferma
la sua vocazione: offrire ai piccoli e medi produttori sardi l'opportunità di promuovere
l'azienda al di fuori dei confini regionali. La rassegna che apre la stagione turistica in
Costa Smeralda è in grado di connettere i produttori di nicchia con la distribuzione di
livello mondiale.
Evelin Hansson è una buyer internazionale, rappresentante del brand Pernod Ricard,
ed è una sommelier: "Ho scoperto un vino molto interessante, il Vermentino di Gallura.
Ha una mineralità particolare, non riscontrabile in nessun altro vino bianco".
Presente, al Festival, anche Eataly con una nuova iniziativa, il "Progetto Fico"
spiegato da Sebastiano Sardo: "Stiamo costruendo il più grande mercato italiano
dell'agroalimentare, all'interno saranno ospitate le migliori imprese del settore, una o
più per Regione, che avranno la possibilità di produrre e vendere direttamente in loco".
Fra gli stand, è possibile scoprire inediti modi di interpretare cibi e bevande tradizionali:
il tipico formaggio di pecora viene lavorato assieme alla birra artigianale, oppure il miele
che viene da Sennariolo e che ha conquistato l'empireo dell'accoglienza nell'isola. C'è
anche il Cannonau di Sardegna, creato appositamente per celebrare la longevità.
Piccole e grandi storie si intrecciano e si incontrano negli spazi del Conference Center
e del Tennis Club, dove si svolge la rassegna.
RASSEGNA STAMPA 2016
14 maggio 2016
ANSA.it
http://www.ansa.it
Il nuovo vino Argiolas - Un esempio è la Cantina Argiolas, una realtà consolidata
del settore vinicolo che ha scelto il Porto Cervo Wine Festival per presentare per la
prima volta il nuovo vino Senes ai consumatori. Spiega Elia Onnis, marito di Valentina
Argiolas e responsabile commerciale dell'azienda: "Senes è un Cannonau di Sardegna
affinato 12 mesi in barrique, 12 mesi in vasche di cemento e sei mesi in bottiglia, per un
totale di due anni e mezzo. È un omaggio alla longevità tipica della Sardegna: gli studi
effettuati sulle abitudini dei centenari sardi rivelano che per tutta la vita hanno bevuto
un calice di vino a pasto. Il messaggio che scaturisce è semplice: Bevi Cannonau e
campi cent'anni".
Il miele Brisi di Sennariolo - Dagli alberghi Starwood della Costa Smeralda fino a
Villasimius, l'arte del miele imprime il suo marchio di valori genuini. L'azienda Brisi
ha una storia di oltre 70 anni: "Mio padre è nato nel '40 e dopo la guerra è emigrato
in Svizzera. Lì il destino gli ha fatto incontrare un appassionato di apicoltura ed è
iniziata la sua seconda vita", racconta Davide Brisi, seconda generazione dell'azienda
di famiglia. Dai cantieri della rete ferroviaria Milano-Monaco, alle arnie di Sennariolo.
Ora nuove sfide. L'idea è quella di produrre una confettura, mantenendo inalterate le
caratteristiche di un miele che non si può dimenticare.
Il formaggio alla birra artigianale - Un anno e mezzo fa, due amici di Macomer, Luciano
Sogos e Gavino Guiso, hanno scelto di abbandonare i rispettivi lavori e hanno deciso
di lanciarsi nel mercato del caseario fondando la Mac Formaggi. L'idea: produrre
formaggio alla birra. Utilizzando non bionde qualsiasi ma birra artigianale, made in
Sardinia. "Abbiamo pensato di fare un prodotto che non esisteva sul mercato e quindi
abbiamo unito il latte di pecora biologico con la birra artigianale Sella del Diavolo e
questi sono gli unici ingredienti che usiamo - spiega Luciano Sogos - il risultato è un
formaggio molto apprezzato soprattutto come supporto per piatti di carne e pesce".
RASSEGNA STAMPA 2016
14 maggio 2016
ANDREANIEDDU.BLOGSPOT.it
Andrea Nieddu Blog
http://andreanieddu.blogspot.it/2016/05/tra-gli-stand-del-porto-cervo-wine.html
Tra gli stand del Porto Cervo Wine&Food Festival:
Protagoniste le aziende sarde con prodotti innovativi per conquistare nuovi mercati
Il Porto Cervo Wine & Food Festival conferma la sua vocazione: offrire ai
piccoli e medi produttori sardi l’opportunità di promuovere l’azienda al di
fuori dei confini regionali. La rassegna che apre la stagione turistica in Costa
Smeralda è in grado di connettere i produttori di nicchia con la distribuzione di
livello mondiale. Evelin Hansson è una buyer internazionale, rappresentante
del brand Pernod Ricard. Ed è una sommelier: <Ho scoperto un vino molto
interessante, il Vermentino di Gallura. Ha una mineralità particolare, non
riscontrabile in nessun altro vino bianco>. Presente, al Festival, ancheEataly
con una nuova iniziativa, il “Progetto Fico” spiegato da Sebastiano Sardo:
<Stiamo costruendo il più grande mercato italiano dell’agroalimentare,
all’interno saranno ospitate le migliori imprese del settore, una o più per
Regione, che avranno la possibilità di produrre e vendere direttamente in
loco>.
Tra gli stand, è possibile scoprire inediti modi di interpretare cibi e bevande
tradizionali: il tipico formaggio di pecora viene lavorato assieme alla birra
artigianale, oppure il miele che viene da Sennariolo e che ha conquistato
l'empireo dell'accoglienza nell’isola. C’è anche il Cannonau di Sardegna,
creato appositamente per celebrare la longevità. Piccole e grandi storie si
intrecciano e si incontrano negli spazi del Conference Center e del Tennis
Club, dove è in corso (si concluderà domani) la rassegna.
Il nuovo vino Argiolas. Un esempio è la Cantina Argiolas, una realtà
consolidata del settore vinicolo che ha scelto il Porto Cervo Wine Festival
per presentare per la prima volta il nuovo vino Senes ai consumatori sardi.
Spiega Elia Onnis, marito di Valentina Argiolas e responsabile commerciale
dell’azienda: <Senes è un Cannonau di Sardegna affinato 12 mesi in
barrique, 12 mesi in vasche di cemento e 6 mesi in bottiglia, per un totale
di due anni e mezzo. È un omaggio alla longevità tipica della Sardegna: gli
studi effettuati sulle abitudini dei centenari sardi rivelano che per tutta la
vita hanno bevuto un calice di vino a pasto. Il messaggio che scaturisce è
semplice: “Bevi Cannonau e campi cent’anni”>.
RASSEGNA STAMPA 2016
14 maggio 2016
ANDREANIEDDU.BLOGSPOT.it
Andrea Nieddu Blog
http://andreanieddu.blogspot.it
Il miele Brisi di Sennariolo. Dagli alberghi Starwood della Costa Smeralda
fino a Villasimius, l'arte del miele imprime il suo marchio di valori genuini.
L’azienda Brisi ha una storia di oltre 70 anni: <Mio padre è nato nel '40 e
dopo la guerra è emigrato in Svizzera. Lì il destino gli ha fatto incontrare un
appassionato di apicoltura ed è iniziata la sua seconda vita - racconta Davide
Brisi, seconda generazione dell'azienda di famiglia>. Dai cantieri della rete
ferroviaria Milano-Monaco, alle arnie di Sennariolo. Ora nuove sfide. L'idea è
quella di produrre una confettura, mantenendo inalterate le caratteristiche
di un miele che non si può dimenticare.
Il formaggio alla birra artigianale. Un anno e mezzo fa, due amici di Macomer,
Luciano Sogos e Gavino Guiso, hanno scelto di abbandonare i rispettivi
lavori e hanno deciso di lanciarsi nel mercato del caseario fondando la Mac
Formaggi. L’idea: produrre formaggio alla birra. Utilizzando non bionde
qualsiasi ma birra artigianale, made in Sardinia. <Abbiamo pensato di fare
un prodotto che non esisteva sul mercato e quindi abbiamo unito il latte
di pecora biologico con la birra artigianale Sella del Diavolo e questi sono
gli unici ingredienti che usiamo – spiega Luciano Sogos – il risultato è un
formaggio molto apprezzato soprattutto come supporto per piatti di carne
e pesce>.
RASSEGNA STAMPA 2016
15 maggio 2016
SARDEGNAREPORTER.it
http://www.sardegnareporter.it/porto-cervo-winefood-festival/
Porto Cervo Wine&Food Festival: il vino longevo, il formaggio alla birra
e il miele di asfodelo
Tra gli stand del Porto Cervo Wine&Food Festival protagoniste le aziende sarde con
prodotti innovativi per conquistare nuovi mercati
Il Porto Cervo Wine & Food Festival conferma la sua vocazione: offrire ai piccoli e medi
produttori sardi l’opportunità di promuovere l’azienda al di fuori dei confini regionali.
La rassegna che apre la stagione turistica in Costa Smeralda è in grado di connettere
i produttori di nicchia con la distribuzione di livello mondiale. Evelin Hansson è una
buyer internazionale, rappresentante del brand Pernod Ricard. Ed è una sommelier:
<Ho scoperto un vino molto interessante, il Vermentino di Gallura. Ha una mineralità
particolare, non riscontrabile in nessun altro vino bianco>. Presente, al Festival, anche
Eataly con una nuova iniziativa, il “Progetto Fico” spiegato da Sebastiano Sardo:
<Stiamo costruendo il più grande mercato italiano dell’agroalimentare, all’interno
saranno ospitate le migliori imprese del settore, una o più per Regione, che avranno la
possibilità di produrre e vendere direttamente in loco>.
RASSEGNA STAMPA 2016
15 maggio 2016
SARDEGNAREPORTER.it
http://www.sardegnareporter.it/porto-cervo-winefood-festival/
Tra gli stand, è possibile scoprire inediti modi di interpretare cibi e bevande tradizionali:
il tipico formaggio di pecora viene lavorato assieme alla birra artigianale, oppure il miele
che viene da Sennariolo e che ha conquistato l’empireo dell’accoglienza nell’isola. C’è
anche il Cannonau di Sardegna, creato appositamente per celebrare la longevità.
Piccole e grandi storie si intrecciano e si incontrano negli spazi del Conference Center
e del Tennis Club, dove è in corso (si concluderà domani) la rassegna.
Il nuovo vino Argiolas. Un esempio è la Cantina Argiolas, una realtà consolidata
del settore vinicolo che ha scelto il Porto Cervo Wine Festival per presentare per la
prima volta il nuovo vino Senes ai consumatori sardi. Spiega Elia Onnis, marito di
Valentina Argiolas e responsabile commerciale dell’azienda: <Senes è un Cannonau
di Sardegna affinato 12 mesi in barrique, 12 mesi in vasche di cemento e 6 mesi in
bottiglia, per un totale di due anni e mezzo. È un omaggio alla longevità tipica della
Sardegna: gli studi effettuati sulle abitudini dei centenari sardi rivelano che per tutta la
vita hanno bevuto un calice di vino a pasto. Il messaggio che scaturisce è semplice:
“Bevi Cannonau e campi cent’anni”>.
Il miele Brisi di Sennariolo. Dagli alberghi Starwood della Costa Smeralda fino a
Villasimius, l’arte del miele imprime il suo marchio di valori genuini. L’azienda Brisi ha
una storia di oltre 70 anni: <Mio padre è nato nel ’40 e dopo la guerra è emigrato in
Svizzera. Lì il destino gli ha fatto incontrare un appassionato di apicoltura ed è iniziata
la sua seconda vita – racconta Davide Brisi, seconda generazione dell’azienda di
famiglia>. Dai cantieri della rete ferroviaria Milano-Monaco, alle arnie di Sennariolo.
Ora nuove sfide. L’idea è quella di produrre una confettura, mantenendo inalterate le
caratteristiche di un miele che non si può dimenticare.
Il formaggio alla birra artigianale. Un anno e mezzo fa, due amici di Macomer, Luciano
Sogos e Gavino Guiso, hanno scelto di abbandonare i rispettivi lavori e hanno deciso
di lanciarsi nel mercato del caseario fondando la Mac Formaggi. L’idea: produrre
formaggio alla birra. Utilizzando non bionde qualsiasi ma birra artigianale, made in
Sardinia. <Abbiamo pensato di fare un prodotto che non esisteva sul mercato e quindi
abbiamo unito il latte di pecora biologico con la birra artigianale Sella del Diavolo e
questi sono gli unici ingredienti che usiamo – spiega Luciano Sogos – il risultato è un
formaggio molto apprezzato soprattutto come supporto per piatti di carne e pesce>.
Porto Cervo Wine&Food Festival: il vino longevo, il formaggio alla birra e il miele di asfodelo
RASSEGNA STAMPA 2016
15 maggio 2016
LAPROVINCIADELSULCISIGLESIENTE.com
http://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com
Tra gli stand del Porto Cervo
Wine&Food Festival: il vino longevo, il formaggio alla
birra e il miele di asfodelo
Il Porto Cervo Wine & Food Festival conferma la sua vocazione: offrire ai piccoli e medi
produttori sardi l’opportunità di promuovere l’azienda al di fuori dei confini regionali.
La rassegna che apre la stagione turistica in Costa Smeralda è in grado di connettere
i produttori di nicchia con la distribuzione di livello mondiale. Evelin Hansson è una
buyer internazionale, rappresentante del brand Pernod Ricard. Ed è una sommelier:
«Ho scoperto un vino molto interessante, il Vermentino di Gallura. Ha una mineralità
particolare, non riscontrabile in nessun altro vino bianco». Presente, al Festival, anche
Eataly con una nuova iniziativa, il “Progetto Fico” spiegato da Sebastiano Sardo:
«Stiamo costruendo il più grande mercato italiano dell’agroalimentare, all’interno
saranno ospitate le migliori imprese del settore, una o più per Regione, che avranno la
possibilità di produrre e vendere direttamente in loco».
Tra gli stand, è possibile scoprire inediti modi di interpretare cibi e bevande tradizionali:
il tipico formaggio di pecora viene lavorato assieme alla birra artigianale, oppure il miele
che viene da Sennariolo e che ha conquistato l’empireo dell’accoglienza nell’isola. C’è
anche il Cannonau di Sardegna, creato appositamente per celebrare la longevità.
Piccole e grandi storie si intrecciano e si incontrano negli spazi del Conference Center
e del Tennis Club, dove è in corso (si concluderà domani) la rassegna.
RASSEGNA STAMPA 2016
15 maggio 2016
LAPROVINCIADELSULCISIGLESIENTE.com
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Un esempio è la Cantina Argiolas, una realtà consolidata del settore vinicolo che ha
scelto il Porto Cervo Wine Festival per presentare per la prima volta il nuovo vino Senes
ai consumatori sardi. Spiega Elia Onnis, marito di Valentina Argiolas e responsabile
commerciale dell’azienda: «Senes è un Cannonau di Sardegna affinato 12 mesi in
barrique, 12 mesi in vasche di cemento e 6 mesi in bottiglia, per un totale di due anni
e mezzo. È un omaggio alla longevità tipica della Sardegna: gli studi effettuati sulle
abitudini dei centenari sardi rivelano che per tutta la vita hanno bevuto un calice di vino
a pasto. Il messaggio che scaturisce è semplice: “Bevi Cannonau e campi cent’anni”».
Dagli alberghi Starwood della Costa Smeralda fino a Villasimius, l’arte del miele
imprime il suo marchio di valori genuini. L’azienda Brisi ha una storia di oltre 70 anni:
«Mio padre è nato nel ’40 e dopo la guerra è emigrato in Svizzera. Lì il destino gli
ha fatto incontrare un appassionato di apicoltura ed è iniziata la sua seconda vita»
racconta Davide Brisi, seconda generazione dell’azienda di famiglia. Dai cantieri della
rete ferroviaria Milano-Monaco, alle arnie di Sennariolo. Ora nuove sfide. L’idea è
quella di produrre una confettura, mantenendo inalterate le caratteristiche di un miele
che non si può dimenticare.
Un anno e mezzo fa, due amici di Macomer, Luciano Sogos e Gavino Guiso, hanno
scelto di abbandonare i rispettivi lavori e hanno deciso di lanciarsi nel mercato del
caseario fondando la Mac Formaggi. L’idea: produrre formaggio alla birra. Utilizzando
non bionde qualsiasi ma birra artigianale, made in Sardinia. «Abbiamo pensato di fare
un prodotto che non esisteva sul mercato e quindi abbiamo unito il latte di pecora
biologico con la birra artigianale Sella del Diavolo e questi sono gli unici ingredienti
che usiamo – spiega Luciano Sogos – il risultato è un formaggio molto apprezzato
soprattutto come supporto per piatti di carne e pesce».
RASSEGNA STAMPA 2016
15 maggio 2016
OLBIANOTIZIE.it
http://www.olbianotizie.it/mobile/articolo.aspx?id=39911#.V0LITZOLSV4
Porto Cervo Wine & Food Festival
Protagonisti i prodotti e aziende sarde
OLBIA. Il Porto Cervo Wine
conferma la sua vocazione:
e medi produttori sardi
promuovere l’azienda al di
regionali.
& Food Festival
offrire ai piccoli
l’opportunità di
fuori dei confini
La rassegna che apre la stagione turistica in Costa
Smeralda è in grado di connettere i produttori di
nicchia con la distribuzione di livello mondiale.
Evelin Hansson è una buyer internazionale, rappresentante del brand Pernod Ricard.
Ed è una sommelier: <Ho scoperto un vino molto interessante, il Vermentino di
Gallura. Ha una mineralità particolare, non riscontrabile in nessun altro vino bianco>.
Presente, al Festival, anche Eataly con una nuova iniziativa, il “Progetto Fico”
spiegato da Sebastiano Sardo: <Stiamo costruendo il più grande mercato italiano
dell’agroalimentare, all’interno saranno ospitate le migliori imprese del settore, una o
più per Regione, che avranno la possibilità di produrre e vendere direttamente in loco>.
Tra gli stand, è possibile scoprire inediti modi di interpretare cibi e bevande tradizionali:
il tipico formaggio di pecora viene lavorato assieme alla birra artigianale, oppure il miele
che viene da Sennariolo e che ha conquistato l'empireo dell'accoglienza nell’isola. C’è
anche il Cannonau di Sardegna, creato appositamente per celebrare la longevità.
Piccole e grandi storie si intrecciano e si incontrano negli spazi del Conference Center
e del Tennis Club, dove è in corso (si concluderà domani) la rassegna.
RASSEGNA STAMPA 2016
15 maggio 2016
OLBIANOTIZIE.it
http://www.olbianotizie.it
Il nuovo vino Argiolas. Un esempio è la Cantina Argiolas, una realtà consolidata del
settore vinicolo che ha scelto il Porto Cervo Wine Festival per presentare per la prima
volta il nuovo vino Senes ai consumatori sardi. Spiega Elia Onnis, marito di Valentina
Argiolas e responsabile commerciale dell’azienda: <Senes è un Cannonau di Sardegna
affinato 12 mesi in barrique, 12 mesi in vasche di cemento e 6 mesi in bottiglia, per un
totale di due anni e mezzo. È un omaggio alla longevità tipica della Sardegna: gli studi
effettuati sulle abitudini dei centenari sardi rivelano che per tutta la vita hanno bevuto
un calice di vino a pasto. Il messaggio che scaturisce è semplice: “Bevi Cannonau e
campi cent’anni”>.
Il miele Brisi di Sennariolo. Dagli alberghi Starwood della Costa Smeralda fino a
Villasimius, l'arte del miele imprime il suo marchio di valori genuini. L’azienda Brisi ha
una storia di oltre 70 anni: <Mio padre è nato nel '40 e dopo la guerra è emigrato in
Svizzera. Lì il destino gli ha fatto incontrare un appassionato di apicoltura ed è iniziata
la sua seconda vita - racconta Davide Brisi, seconda generazione dell'azienda di
famiglia>. Dai cantieri della rete ferroviaria Milano-Monaco, alle arnie di Sennariolo.
Ora nuove sfide. L'idea è quella di produrre una confettura, mantenendo inalterate le
caratteristiche di un miele che non si può dimenticare.
Il formaggio alla birra artigianale. Un anno e mezzo fa, due amici di Macomer, Luciano
Sogos e Gavino Guiso, hanno scelto di abbandonare i rispettivi lavori e hanno deciso
di lanciarsi nel mercato del caseario fondando la Mac Formaggi. L’idea: produrre
formaggio alla birra. Utilizzando non bionde qualsiasi ma birra artigianale, made in
Sardinia. <Abbiamo pensato di fare un prodotto che non esisteva sul mercato e quindi
abbiamo unito il latte di pecora biologico con la birra artigianale Sella del Diavolo e
questi sono gli unici ingredienti che usiamo – spiega Luciano Sogos – il risultato è un
formaggio molto apprezzato soprattutto come supporto per piatti di carne e pesce>.
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24 maggio 2016
L'UNIONE SARDA
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26 maggio 2016
WINE NEWS.it
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DALLE CANTINE-MONUMENTO A QUELLE CINEMA, DAL
MARE A 2.000 METRI SUL MONTE BIANCO, DAI BAMBINI
AI CENTENARI CON LA GUIDA DI WINENEWS ECCO LE
“CANTINE APERTE” DEL MOVIMENTO TURISMO DEL
VINO DA VISITARE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA. O IL
PROSSIMO WEEKEND
Ci sono cantine che, nei sotterranei di ville, castelli e dimore d’altri tempi che hanno
ospitato i più illustri personaggi della storia, sono anche monumenti nazionali. Ma ci
sono anche cantine storiche che, proiettate verso il futuro, ospitano cinema in ben 4D.
Poi ci sono cantine dove, accanto ai vini, i sapori dei piatti sono quelli delle nonne o, in
chiave “Food Wine Design”, il pranzo è servito su “tavole ad arte”. E se sono migliaia i
km delle coste italiane, con vigneti alle spalle, in cui è possibile brindare in riva al mare,
ancor prima che l’estate abbia inizio, per i più ardimentosi è possibile alzare i calici in
vetta ai 2.000 metri sul Monte Bianco. Dai bambini ai centenari, di certo c’è che per
un vero eno-appassionato, almeno una volta nella vita, sono queste le realtà del vino
italiano che valgono un viaggio. In alternativa, con la guida di WineNews, ecco tutte
le cantine che il prossimo weekend (28-29 maggio) aprono le porte ai wine lovers
per “Cantine Aperte”, il tradizionale evento promosso dal Movimento Turismo
del Vino in tutta Italia (www.movimentoturismovino.it).
Porte antiche, ma aperte ai wine lovers, sono quelle delle Dimore Storiche Italiane,
l’associazione guidata da Gaddo della Gherardesca, molte delle quali sono anche
celebri cantine-monumento: dal trecentesco Castello Banfi, antico baluardo senese,
al Castello di Brolio dove il Barone di Ferro Bettino Ricasoli più di un secolo fa scriveva
la formula del Chianti Classico, dal Castello di Verrazzano che ha dato i natali al
navigatore Giovanni da Verrazzano al Castello Sonnino, antica dimora di Sidney
Sonnino, da Villa Vignamaggio, la quattrocentesca Tenuta di famiglia di Monna Lisa
in Chianti Classico, al Castello di Fonterutoli dei Marchesi Mazzei, tutte in Toscana,
dalla Tenuta la Marchesa, monumento nazionale, allo storico Castello di Rocca
Grimalda di Rocca Rondinara in Piemonte, da Vistorta, storica tenuta friulana della
famiglia Brandolini d’Adda, all’affascinante cantina dei Guerrieri Rizzardi in Veneto
(www.dimorestoricheitaliane.it). Ma ci sono anche cantine storiche in cui il futuro è
ormai realtà, come le Cantine Florio a Marsala, dove è possibile sperimentare anche
la divertente esperienza del racconto della storia del vino e del Gruppo in 4D, inedita
nel mondo del vino italiano (www.duca.it). Ma non è l’unica cantina con un cinema:
Roccafiore in Veneto si trasforma in un drive-in, con la proiezione del film “Perfetti
sconosciuti” e la partecipazione eccezionale del regista Paolo Genovese dell’attore
Marco Giallini (il 27 maggio; www.roccafiorewines.com).
RASSEGNA STAMPA 2016
26 maggio 2016
WINE NEWS.it
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Tornando in Sicilia, da Planeta, alla Cantina Ulmo a Sambuca di Sicilia ed alla Cantina
Buonivini a Noto, si fa formazione ed educazione sui tanti territori di questo vero e
proprio “continente” enoico, da Sud Ovest a Sud Est, da Menfi a Vittoria, da Noto fino
sull’Etna e Capo Milazzo, tra tavoli tematici, masterclass e mini verticali (c’è anche
il “Noto Wine Tour” con wine bus insieme alle cantine Feudo Ramaddini, Cantina
Marilina e Terre di Noto; www.planeta.it). E dall’agrirelais di Baglio di Pianetto (www.
bagliodipianetto.com), un “Grand Tour”dell’isola lo si può fare anche in vespa tra i
vigneti di Feudo Arancio (www.feudoarancio.it), senza dimenticare una tappa obbligata:
le cantine storiche di Donnafugata a Marsala, dove da sempre “Cantine Aperte” e
un’affollatissima festa, dedicata al fondatore Giacomo Rallo, e vissuta anche dai più
piccoli (www.donnafugata.it). Tornando, invece, in Toscana e salendo ancora una volta
in sella una vespa, per festeggiare i 70 anni della mitica due ruote motorizzata, si
percorrono km tra vigneti e colline, da Il Borro che ospita il borgo delle Vespe all’Agricola
Tamburini dove si degustano i sigari toscani, da una sosta nella spettacolare cantina
Antinori nel Chianti Classico al Castello di Carpineto che apre le sue porte ai vespisti e
Villa Calcinaia i suoi storici giardini, e se la tenuta di Ruffino propone “vino e polpette”,
a Rocca di Frassinello si potrà degustare anche un vino conciato alla maniera degli
etruschi, e, ancora, dalla Tenuta del Buonamico alla Tenuta di Capezzana, da Badia a
Coltibuono al Castello d’Albola, da Felsina a Melini, da Rocca delle Macìe al Casato
Prime Donne, da Col d’Orcia alla Fattoria dei Barbi, dal Podere Le Ripi a Il Poggione,
da Val di Suga a Villa Le Prata, da Salchetto a Contucci, si può fare una tappa in tutti i
terroir più famosi della Regione, tra Brunello di Montalcino, Chianti e Chianti Classico,
Nobile di Montepulciano fino alla costa (www.mtvtoscana.com).
Amanti della bicicletta? La meta è la Puglia, tra i vigneti di Negroamaro, Primitivo e
Nero di Troia. Stanchi? C’è anche l’enobus, da Rivera ad Alberto Longo, da D’Alfonso
Dal Sordo a Carvinea, da Cantine Due Palme a Masseria Altemura da Tormaresca
(www.mtvpuglia.it) fino a Leone De Castris, dove c’è anche la Masseria Cinque
Santi con i suoi formaggi tipici preparati con i tradizionali metodi di una volta dalla
carismatica Nonna Anna (www.leonedecastris.com). La Cantina Duca Carlo Guarini
ospita invece un originale allestimento in chiave “Food Wine Design”, con il pranzo
servito su una “tavola ad arte”, firmata dal Faad, il collettivo che riunisce le produzioni
più interessanti nell’ambito della Fotografia, dell’Arte, dell’Artigianato e del Design
di matrice pugliese d’eccellenza (www.ducacarloguarini.it). Ma tra i vigneti italiani
si può sfrecciare anche in Ferrari, ovviamente coupè per godersi il paesaggio: un
giro alla guida della mitica rossa di Maranello si può fare da Vigna Cunial, in Emilia
Romagna (www.vignacunial.it). Come da tradizione, “Cantine Aperte” è un evento
per tutti, dai bambino fino ai centenari.
RASSEGNA STAMPA 2016
26 maggio 2016
WINE NEWS.it
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Da Caprai, in Umbria, i protagonisti, per una gita fuori porta in famiglia nella Montefalco
del Sagrantino, sono i bambini e ad attenderli c’è un “Kids sensory trekking”, mentre a
guidare gli adulti c’è l’agronomo, e tutti insieme si assaggiano i piatti dell’oste/ortolano
Salvatore Denaro con un calice di Grecante (www.arnaldocaprai.it). Da Falesco al
Castello della Sala, da Antonelli San Marco alla Tenuta Castelbuono, da Terre de La
Custodia si arriva fino alle Cantine Lungarotti e al Museo dell’Olivo e dell’Olio a Torgiano
dove i bambini possono divertirsi per poi dormire tra le collezioni che narrano la storia
di uno dei prodotti principe della civiltà mediterranea (www.lungarotti.it). Quest’anno
si celebrano i 150 anni della stesura degli accordi bilaterali tra Italia e Giappone: due
Paesi longevi, e due delle loro isole, la Sardegna e Okinawa, si incontrano in cucina
da Argiolas, con Sergio Mei e Tomoko Fujita, accanto alla mostra fotografica “Senes”,
omaggio alla longevità sarda (www.argiolas.it). Da Pala invece si può fare “La caccia al
tesoro della famiglia Pala”, tutti assieme, tra degustazioni, vitigni a confronto con Gilberto
Arru, gli abbinamenti di Giuseppe Carrus, otto Cuochi dell’Isola che interpretano il cibo
di strada, e un giro “Ajò in pulmann” (www.pala.it). Infine, da Serdiana si arriva a Porto
Cervo, da Surrau ci sono le “Isole del Gusto” made in Sardegna (www.vignesurrau.it).
In Veneto è l’arte ad incontrare il vino. Da Astoria Vini, che apre le porte per la prima
volta della sua Tenuta di Refrontolo, con il Ruden, la terrazza panoramica sui vigneti di
Prosecco, ospita la Banda del Non Perdono, movimento d’avanguardia artistica attorno
al tema dell’ambiente (www.astoria.it). Da Villa Sandi a Zonin1821, da Santa Sofia a
Tommasi, da Zenato con i Laboratori del Gusto di Alessandro Scorsone (www.zenato.it),
si arriva a Casa Paladin per “ascoltare” i suoni sono quelli della natura, nel cui rispetto
si producono i vini (#lanaturanelbicchiere, www.casapaladin.it). E da Contadi Castaldi
in Franciacorta (www.contadicastaldi.it) a Nino Negri in Valtellina (www.ninonegri.it), da
Pietrasanta alle porte di Milano (www.pietrasantavini.it) a Ômina Romana nei Castelli
Romani (www.ominaromana.com), da Feudi di San Gregorio in Campania (www.feudi.
it) alle Cantine del Notaio in Basilicata (www.cantinedelnotaio.com), sono davvero tante
le “Cantine Aperte” quest’anno in tutta la Penisola. Tanto che è possibile brindare al
mare, con meta Le Mortelle dei Marchesi Antinori per assaggiare Vivia e Botrosecco,
in Maremma (www.lemortelle.it), passando tra le vette del Trentino, in cantine come
La-Vis (www.la-vis.com), Cavit (www.cavit.it) e Mezzacorona (www.mezzacorona.it)
e nelle celeberrime Cantine Ferrari (www.ferraritrento.it), fino 2.100 metri di quota
sul Monte Bianco, nella cantina più alta d’Italia che aprirà le porte, la valdostana
Cave Mont Blanc, dove nasce il Blanc de Morgex et de La Salle (www.cavemontblanc.
com). Infine, per raccontare un giorno da enoturisti, c’è il contest suoi social
#cantineapertemarche16 di Mtv Marche, come Umani Ronchi (www.umanironchi.com).
RASSEGNA STAMPA 2016
27 maggio 2016
L'UNIONE SARDA
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Foglio
27-05-2016
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RASSEGNA STAMPA 2016
27 maggio 2016
ASAPRESS
http://www.asa-press.com/e-12cantineaperte.html
EVENTI
Buon compleanno “Cantine Aperte”!
L’evento simbolo dell’enoturismo in Italia firmato dal Movimento Turismo del
Vino spegne 20 candeline, con 800 cantine che il 27 maggio aprono le porte
per festeggiare con tutti i wine lovers. Focus: ecco la road map
Se c’è un evento che è riuscito ad avvicinare, coinvolgere e far appassionare il
grande pubblico al mondo del vino, quello è “Cantine Aperte”. Venti anni sono
passati dalla primissima edizione promossa in Toscana da Donatella Cinelli
Colombini, e da quando le cantine hanno capito che, aprendo le loro porte e
raccontandosi, quella di nicchia di intenditori venuti a conoscere di persona
gli artefici dei loro vini preferiti, poteva diventare un fenomeno capace di
coinvolgere milioni di persone. Quel fenomeno si chiama enoturismo, che
nell’andar per cantine ha la sua essenza e nei numeri la riprova del suo
successo: dai 4 ai 6 milioni di turisti in giro per il Belpaese, per un giro di
affari che va dai 3 ai 5 miliardi di euro.
E più di 1 milione di eno-appassionati è atteso il 27 maggio, ultima
domenica di questo mese che da sempre vuol dire “Cantine Aperte”, da
oltre 800 produttori di tutta Italia, per festeggiare insieme il compleanno
n. 20 dell’evento che da sempre fa incontrare vignaioli ed amanti del buon
bere, per diffondere la cultura del vino e dei suoi territori (info: www.
movimentoturismovino.it).
Musica dal vivo, visite ai vigneti, degustazioni in cantina, wine safari e
passeggiate all’aria aperta. Ma anche arte, cultura e poesia: il calendario
dell’edizione n. 20 di “Cantine Aperte” - e non poteva essere altrimenti,
“con più della metà delle aziende targate Confagricoltura - sottolinea
l’organizzazione - e pronte a stappare 300.000 bottiglie” - è incredibilmente
ricco di eventi. Dai “Calici d’Arte” della Campania a “Uno scatto x 20” in
Umbria, dal “DiVinSognar” in Veneto al “Ventennio di Vini” in Sicilia, a
fare da filo conduttore sarà proprio il “numero 20”. Tra le iniziative targate
Movimento Turismo del Vino, ci sarà anche “Chef & vino... con La Bottega
di Olivia & Marino”: partendo da sfiziosi prodotti da forno, esperti chef
creeranno gustose ricette e originali abbinamenti con cui accompagnare i
vini, sullo sfondo di cantine come Terredora, Argiolas, Pietrasanta Vini &
Spiriti, Moroder, Castello di Porcia e Conte Collalto. Inoltre, il Movimento
Turismo del Vino collabora anche con “Vino e Giovani - art de vivre”,
l’iniziativa promossa da Enoteca Italiana con il supporto del Ministero
delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per sensibilizzare le nuove
generazioni ad un rapporto più sano e consapevole con il vino. Infine, tra
i grandi protagonisti di un evento come “Cantine Aperte” c’è anche il vino
al bicchiere, per assaggiare più vini diversi in una volta, anche attraverso
strumenti ad hoc come Winefit, il dispenser adottato da molte cantine del
Belpaese.
RASSEGNA STAMPA 2016
27 maggio 2016
ASAPRESS
http://www.asa-press.com/e-12cantineaperte.html
Sardegna
Tra le tre cantine aperte, Argiolas (www.argiolas.it) punta sul benessere - con
la cantina che diventa un’area per massaggi shiatsu con l’Accademia Italiana
Shiatsu-do di Cagliari - e sull’educazione alimentare per i più piccoli, con la
“Piramide alimentare”, nella “Cantina piena di giochi” e attraverso lezioni
gioco con prodotti tipici, come pane, salumi e formaggi (in collaborazione
con l’Università di Cagliari). Non mancheranno i laboratori del gusto di
Slow Food, le preparazioni live di uno chef Barilla, le visite ai monumenti di
Serdiana e ai vigneti, le degustazioni guidate dall’Ais-Associazione italiana
sommelier, e quelle benefiche (il ricavato dell’acquisto del bicchiere andrà
all’Associazione Africadegna Onlus). Vino & solidarietà da Vigne Surrau
che ospiterà la Onlus Stelle del Sud, un progetto iniziato e coordinato dal
giornalista ed enogastronomo Gilberto Arru che da anni si impegna per la
realizzazione di importanti opere in un villaggio in Madagascar: infermeria,
acqua potabile, medicinali e, prossimo obbiettivo, la creazione di una scuola
professionale per giovani del Madagascar (www.vignesurrau.it).
(Fonte articolo: www.winenews.it)
In evidenza - Per saperne di più: i numeri dell’Italia del vino
(Fonte: Confagricoltura)
Il vino ha un forte peso sull’economia agroalimentare italiana perché
rappresenta la prima voce dell’export alimentare nazionale, con 3,5 miliardi
di euro, fattura annualmente 10,8 miliardi di euro e ha anche una notevole
ricaduta sull’occupazione, con 1,2 milioni di addetti, con una crescita del
50% negli ultimi dieci anni. La spesa delle famiglie italiane che consumano
vino è di 30 euro al mese.
I numeri dell’Italia del vino
Superficie vitata: 651.893 ettari
Superficie estirpata 2008/2010: 29.820 ettari
Produzione 2011 (stime Uiv-Ismea): 40,1 milioni di ettolitri (-14%)
Export (dicembre 2011): 24,1 milioni di ettolitri, 4,4 miliardi di euro
1 litro di vino Doc/Docg esportato in bottiglia: 3,59 euro
1 litro di vino Igt esportato in bottiglia: 2,21 euro
1 litro di vino comune esportato in bottiglia: 1,45 euro
1 litro di vino comune esportato sfuso: 0,31 euro
Import (dicembre 2011): 2.4 milioni di ettolitri, 297 milioni di euro
Giacenze 2011: 41.5 milioni di ettolitri (stabile)
Consumo procapite: 39 litri
Doc/Docg riconosciute: 399
Igt riconosciute: 118
Numero aziende con vite: 423.000
Numero aziende vinificatrici: 63.000
RASSEGNA STAMPA 2016
28 maggio 2016
L'UNIONE SARDA.it
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/05/28/serdiana_tre_aziende_aderiscono_domani_a_cantine_aperte-68-501322.html
Serdiana: tre aziende aderiscono domani a
"Cantine aperte"
Domani cantine aperte nell'Isola
Conto alla rovescia per Cantine Aperte, giunta alla 24esima edizione. Dal nord al sud
dell'isola, sono otto le aziende vitivinicole sarde che, tra oggi e domani, partecipano alla
manifestazione nazionale.
A Serdiana, porte aperte ai turisti del vino domani nelle Cantine Argiolas, Cantina Pala
e Cantina Audarya.
"La Sardegna svela i segreti della longevità dei suoi centenari ma anche di quelli
dell'isola di Okinawa", è questo il filo conduttore della giornata che accoglie i visitatori
accompagnandoli nei diversi laboratori del gusto, degustazioni e visite guidate nei
luoghi di produzione (dai vigneti, alla cantina, passando per barricaie, fino ai magazzini
e ai luoghi di vendita) a partire dalle 10 di mattina fino a sera.
Sarà possibile anche raggiungere Serdiana attraverso un servizio di bus navetta da
Cagliari e hinterland.
Non solo degustazioni, Wine and Food e visite nei luoghi di produzione, la manifestazione
Cantine Aperte è una vera full immersion per gli appassionati di vini pregiati ma anche
per gli amanti della natura, sport, cultura ed enogastronomia.
Mostre, aperitivi d'autore, cucina in cantina, a spasso tra le vigne in bicicletta, caccia al
tesoro e concerti, infatti, sono solo alcune delle iniziative in programma.
E sono molte le curiosità da appagare in una zona come il Parteolla che ha fatto della
produzione vitivinicola, il fiore all'occhiello dell'economia locale.
RASSEGNA STAMPA 2016
28 maggio 2016
GAMBEROROSSO.it
http://www.gamberorosso.it/it/news/1024763-le-proposte-per-cantine-aperte-2016-in-tutta-italia-non-solo-degustazioni
Le proposte per Cantine Aperte 2016 in tutta
Italia. Non solo degustazioni
Sono molti gli appuntamenti in programma per tutta la famiglia ideati delle
più celebri cantine della Penisola per trascorrere un week end all'insegna della
cultura enologica, con buon vino, cibo di qualità, musica e intrattenimento.
Non solo visite in cantina e degustazioni, quest'anno le proposte per il week-end di
Cantine Aperte vanno da mini corsi per aspiranti sommelier a cene con il vignaiolo,
passando per mostre, show cooking, laboratori per bambini,e chi più ne ha più ne
metta. Ecco un piccolo assaggio.
In Trentino le cantine Rotari e Mezzacorona ospitano, come da tradizione, la
Fiera Expo 2016: oltre agli espositori, previste diverse attività per i più piccoli (compreso
un villaggio dei Pompieri), in collaborazione con il Trentino dei Bambini.
RASSEGNA STAMPA 2016
28 maggio 2016
GAMBEROROSSO.it
http://www.gamberorosso.it
In Toscana al Casato Prime Donne di Montalcino gli invitati d’onore saranno i wine
lover in Vespa, a cui sono riservati degli sconti speciali. Ma non basta: per gli appassionati
di musica è previsto un percorso enomusicale con brani scelti dal sommelier musicista
Igor Vazzaz (partenze dei tour ogni ora dalle 10 alle 17), e per gli amanti dei sigari,
domenica c'è una degustazione organizzata con il “Club Amici del Toscano”. In Friuli
Venezia Giulia, l'azienda Livio Felluga organizza visite guidate alla cantina storica
dell'Abbazia di Rosazzo e alla mostra "Rosa Mutabilis" di Renzo Tubaro. In Umbria, la
famiglia Lungarotti propone un mini viaggio sul trenino Lungarotti Wine Express alla
scoperta del territorio, con tappa anche al Wine Resort Le Tre Vaselle, dove si pratica la
vinoterapia. Il Museo del Vino, sarà, poi, teatro di una caccia al tesoro formato famiglia
(29 maggio; ore 15) e la Cantina di Torgiano di laboratori didattici per i bambini. Infine
per i più sportivi, l’appuntamento è con il ‘trekking tra i vigneti’ con la guida ambientale
escursionistica, Alessio Sugoni.
Poco più distante, il Carapace delle Tenute Lunelli, proporrà l'abbinamento tra
musica e vino. Dalle 7.30 alle 20.30 di domenica si susseguiranno diversi concerti
a scandire le ore del giorno. Si inizia con il “Jazz breakfast time”, per passare, poi, a
“Delicious Black merend’ass&friends” e concludere con il “Jazz Avenue Quartet”.
In Sicilia, alle Cantine Florio di Marsala, oltre a un viaggio nel vino con il cinema
4D, è possibile acquistare un packet lunch per fare un pic nic rustico nel giardino
mediterraneo all'interno del Baglio. In programma anche quattro laboratori a numero
chiuso, dedicati ai vini top di Duca di Salaparuta e Florio.
Diversi gli appuntamenti proposti dalle cantine Argiolas in Sardegna per domenica
29 maggio: dalla pedalata tra le vigne al laboratorio di teatro circo per bambini, dallo
show cooking che mette insieme la cucina dello chef sardo Sergio Mei e di quello
giapponese Tomoko Fujita al concerto conclusivo dei Soul Kitchen.
RASSEGNA STAMPA 2016
29 maggio 2016
VIDEOLINA.it
http://www.videolina.it/video/servizi/98833/cantine-aperte-otto-aziende-sarde-invase-dagli-enoturisti.html
CANTINE APERTE, OTTO AZIENDE SARDE INVASE DAGLI
ENOTURISTI
Dal nord al sud dell'isola, otto le aziende sarde che hanno aderito a Cantine Aperte ,
giunta alla sua 24esima edizione. Da Serdiana il servizio di Sibilla Loi. Gli intervistati
sono: VALENTINA ARGIOLAS DIRETTORE MARKETING CANTINE ARGIOLAS,
ELISABETTA PALA DIREZIONE MARKETING CANTINA PALA, SALVATORE PALA
AMMINISTRATORE DELEGATO CANTINA AUDARYA
RASSEGNA STAMPA 2016
31 maggio 2016
L'UNIONESARDA
Data
Pagina
100323
Foglio
31-05-2016
24
1
RASSEGNA STAMPA 2016
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Codice abbonamento:
Quotidiano
31 maggio 2016
SARDANEWS.it
http://www.sardanews.it/bloggers/125711-cantine-aperte-2015-il-programma-della-cantina-argiolas-serdiana-domenica-31-maggio-2015
Si svolgerà anche in Sardegna, nella sola giornata di domenica 31 maggio 2015, la 23ma edizione
della manifestazione nazionale “Cantine Aperte“, si tratta dell’evento enoturistico più importante d’
Italia nella locandina trovate il programma delle cantine Argiolas di Serdiana.
RASSEGNA STAMPA 2016
31 maggio 2016
SARDANEWS.it
http://www.sardanews.it/bloggers/124929-cantine-aperte-2015-domenica-31-maggio-ecco-le-cantine-che-partecipano-in-sardegna?limit=10&start=10
CANTINE APERTE 2015 DOMENICA 31 MAGGIO:
ECCO LE CANTINE CHE PARTECIPANO IN SARDEGNA
Domenica prossima 31 maggio torna in Sardegna l’edizione annuale di Cantine Aperte,
uno degli appuntamenti più attesi per gli amanti del vino in tutta Italia. Novità nell’edizione
2015, dove all’esperienza in cantina verranno abbinati gli scatti su Instagram con il
contest “Bevi cosa Vedi” che coinvolgerà le community di Instagramers di tutta Italia:
saranno infatti premiati i migliori scatti che raccontino l’abbinamento vino e territorio.
Ecco quali saranno le cantine aperte in Sardegna.
Tante le iniziative previste, dalle degustazioni alle visite nelle vigne, per questo incontro
tra vino e fotografia, che sicuramente attirerà ancora più appassionati nelle Cantine
della Sardegna, alla scoperta delle eccellenze enologiche di alcune delle cantine sarde
più note.
Ma quali sono le cantine della Sardegna
che domenica prossima parteciperanno a
Cantine Aperte 2015? Sono le seguenti:
Argiolas di Serdiana (CA), Audarya di
Serdiana (CA), Cantina di Dolianova
(CA), Surrau di Arzachena (OT).
Argiolas (www.argiolas.it) – Domenica 31
Maggio, la cantina Argiolas di Serdiana
propone: alle ore 10:30, “Wine Running”,
una corsa competitiva e non competitiva
tra vigneti, archeologia e cultura (Per
maggiori informazioni e iscrizioni www.
gsatleticadolianova.it); dalle ore 10:30 alle ore 11:25 e dalle ore 11:30 alle ore 13:00,
laboratorio gratuito per bambini a cura della Libreria per Ragazzi Tuttestorie; dalle ore
11:00 alle 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 18:00, Slow Food incontra Argiolas. Percorso
dinamico-sensoriale dove la cultura della sostenibilità incontra il gusto delle nostre
tradizioni; dalle ore 11 alle 12:30 Gianluca Aresu e Di Costanzo incontrano Argiolas,
in collaborazione con Strada dei vini della Provincia di Cagliari; dalle ore 17:30 alle
ore 19:00, Cristina Bowerman incontra Argiolas, in collaborazione con Strada dei vini
della Provincia di Cagliari; dalle ore 17:30 alle 18:30, concerto corale della Polifonica
Karalitana. Dal classico al moderno, dal sinfonico corale al folclore sardo e ai canti
popolari internazionali; dalle ore 18:30 alle ore 19:30, spettacolo per bambini di tutte
le età a cura della Libreria per Ragazzi Tuttestorie “Prof. Pietrosky e il coniglio nel
cappello” con Pietro Olla; dalle ore 19:30 alle 21:00 Concerto dei Soul Kitchen, concerto
live tra buona musica e divertimento per un arrivederci al sole. Dalle ore 10 alle ore 20
degustazioni dei vini Argiolas e dei prodotti tipici del territorio, visite guidate condotte
da Fondazione Italiana Sommelier. Parte del ricavato del costo del bicchiere andrà
all’Associazione Africadegna per Progetto Iselis.
RASSEGNA STAMPA 2016