Cappuccetto grosso

Transcript

Cappuccetto grosso
CAPPUCCETTO GROSSO
Silveria Gonzato Passatelli
CAPPUCCETTO GROSSO
Verona ottobre 1993
Riveduto settembre 2008
1
1
CAPPUCCETTO GROSSO
NARRATORE:
C'era una volta una bimba che si credeva brutta assai,
voleva far la cattiva e combinava sempre guai.
Le dicevano a scuola che la sua testa era grossa
e lei la nascondeva in un cappuccio di stoffa rossa.
Si guardava allo specchio e si vedeva cicciona,
ma sempre di più si abbuffava di roba buona.
La mamma sua la sgridava a più non posso,
tutti quanti la chiamavano Cappuccetto Grosso.
SCENA PRIMA
PERSONAGGI: MAMMA, PAOLINO.
MAMMA: (affacciandosi alla finestra)
Cappuccetto Grosso! Cappuccetto Grosso!...
Non risponde! Che sia scivolata in un fosso?
Questa figliola mi fa sempre preoccupare,
non c’è un momento che mi possa fidare.
È peggio di un monello, di niente ha paura,
non conosco testa della sua più dura.
Come farmi ubbidire, io proprio non so,
anche stasera in punizione la metterò.
Ma, per lei, un castigo è come una caramella,
appena libera, combina un’altra marachella.
Questa volta, senza cena la mando a letto,
per lei, si tratta del più grande dispetto.
È sempre affamata, sembra un lupacchiotto,
tutto si mangia in quattro e quattr’otto….
Eccola che arriva con un topo in mano,
vorrà combinare qualche scherzo villano.
SCENA SECONDA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, MAMMA, PAOLINO
CAPPUCCETTO GROSSO rivolta al pubblico):
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna.
Io sempre faccio tutto quel che mi pare,
la brava bambina non voglio proprio fare.
2
2
CAPPUCCETTO GROSSO
3
Rivolta alla madre.
Eccomi, mamma, da te sono arrivata!
Subito son corsa quando mi hai chiamata!
Cappuccetto Grosso tiene le mani dietro alla schiena.
MAMMA:
Dietro alla schiena, che cosa nascondi?
Perché ridi? Perché non mi rispondi?
Guarda che ti ho vista dalla finestra;
quel topo te lo metto dentro alla minestra.
CAPPUCCETTO GROSSO:
Quante storie per un topolino!
Volevo mostrarlo al mio fratellino.
Cappuccetto grosso rincorre il fratellino con il topo in mano. Paolino piange
e urla chiamando la mamma.
MAMMA (afferrando Cappuccetto Grosso per un braccio)
Adesso basta, stai proprio esagerando!
Una ne fai e cento ne stai pensando;
quella schifezza subito getta via!
Non voglio bestiacce in casa mia!
CAPPUCCETTO GROSSO
Non voglio buttarlo, mi piace un mondo,
ha un lungo codino e il pancino rotondo.
Tanto è morto, cosa vuoi che vi faccia?...
Sento il profumino di una buona focaccia,
La mamma toglie con forza il topo dalle mani della figlia e lo getta fuori
dalla finestra.
PAOLINO (rivolto alla sorella)
Cattiva! Cattiva! Brutta cicciona!
3
CAPPUCCETTO GROSSO
4
CAPPUCCETTO GROSSO:
Ti spacco in testa questa poltrona!
MAMMA:
Basta! Lavati le mani con acqua e sapone;
togliti di dosso la puzza di quel topone.
E già che ci sei, pulisciti anche la faccia
e porta alla nonna questa focaccia.
CAPPUCCETTO GROSSO:
Questa focaccia è tutta per me!
MAMMA:
Solo ieri, ne hai mangiate tre.
Questa alla nonna la devi portare,
è ammalata e non può camminare.
Passa dalla strada e non dal bosco
e non far la furba che ben ti conosco.
Questa volta il lupo lo devi lasciar stare,
tieniti lontana e nel bosco non andare.
CAPPUCCETTO GROSSO:
Va bene, mamma, vado e ubbidisco.
Ma la tua sfiducia proprio non capisco.
Cappuccetto Grosso si lava toccando appena l’acqua e poi prende il cestino
con la focaccia
Rivolta al pubblico.
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna.
Io per il bosco ci voglio passare,
quel lupo spelacchiato voglio torturare.
Cappuccetto Grosso esce di casa.
SCENA TERZA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, LUPO
Nel bosco
4
CAPPUCCETTO GROSSO
CAPPUCCETTO GROSSO:
Eccola là quella bestiaccia scimunita,
adesso, per lui, la pace è finita.
Lupetto!! Vieni da Cappuccetto Grosso!
LUPO:
No, non vengo, proprio non posso.
Lasciami stare, non ti voglio vedere!
L'ultima volta mi hai calciato il sedere.
Raccolgo fiori, bacche, funghi e fragoline
per far dei regali alle buone vecchine.
CAPPUCCETTO GROSSO:
Guarda che cos'ho, una bella focaccia,
l'ha fatta la mamma per la mia nonnaccia.
Senti che profumo! Ed è tutta zuccherata!
Adesso mi faccio una bella mangiata.
Cappuccetto Grosso comincia a mangiare la focaccia.
LUPO:
Cappuccetto Grosso, me ne dai un pezzettino?
Ho tanta fame, sono un lupo poverino!
CAPPUCCETTO GROSSO:
Vieni, lupetto, vieni qui a mangiare!
LUPO:
Non sono sicuro di potermi fidare.
CAPPUCCETTO GROSSO:
Se tu mi offendi, brutto lupaccio,
parte con te io proprio non faccio.
LUPO:
Mi fido, mi fido, cara amica mia!
Dammene un pezzetto e subito vado via.
5
5
CAPPUCCETTO GROSSO
6
Il lupo si avvicina cautamente, fa per prendere il pezzo di focaccia che
Cappuccetto Grosso le tende, ma la bambina raccoglie da terra un bastone
e glielo dà in testa, mettendosi poi a ridere a crepapelle.
LUPO:
Cattiva, cattiva e imbrogliona!
tu non sei una bambina buona.
Il lupo scappa via.
SCENA QUARTA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO
.
CAPPUCCETTO GROSSO (rivolta al pubblici)
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna…
Rivolta alla porta della casa della nonna.
E adesso a noi, cara nonnaccia,
ma prima mi mangio tutta la focaccia.
Cappuccetto grosso finisce di mangiare la focaccia.
Lupo imbranato, lupo, lupaccio,
se torni qui, col piede ti schiaccio.
Rivolta al pubblico
Fare la brava proprio non posso,
tutti mi chiamano Cappuccetto Grosso.
SCENA QUINTA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, NONNA
Davanti alla casa della nonna.
6
CAPPUCCETTO GROSSO
CAPPUCCETTO GROSSO
Ecco la casetta della mia nonnina,
adesso le faccio una bella sorpresina.
Cappuccetto Grosso bussa alla porta.
NONNA:
Chi è? Sei tu Cappuccetto Grosso?
CAPPUCCETTO GROSSO:
No, sono un brigante, il Diavolo Rosso.
NONNA:
Non farmi paura! Fatti vedere!
CAPPUCCETTO GROSSO:
Io sono un brigante, lo faccio per mestiere.
NONNA:
Cosa vuoi da me? Vattene via!
CAPPUCCETTO GROSSO:
La voce tua stuzzica la rabbia mia…
Rivolta a pubblico.
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna.
Rivolta di nuovo alla nonna, che intanto si è messa a piangere.
Vecchia, vecchiaccia, smettila di frignare,
nel mio nascondiglio ti voglio portare.
A tua figlia chiederò un bel riscatto;
parlo sul serio, io non sono matto.
NONNA:
Aiuto, gente, datemi una mano!
Ho una figlia, ma abita lontano.
SCENA SESTA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, LUPO.
7
7
CAPPUCCETTO GROSSO
8
Passa di lì il lupo con il capo adorno di fiori; saltella e canticchia una canzoncina.
In mano tiene un cestino pieno di fragole e di frutti di bosco.
LUPO:
Mamma lupa! Che cosa mai succede?!
L'animo mio ai miei occhi non crede!
Cappuccetto Grosso la nonna sta spaventando,
con parole tremende la sta terrorizzando.
Che cosa faccio? Io ho tanta paura!
Niente posso contro quella creatura!
Ma qualcosa devo pur fare.....
In cerca del cacciatore io posso andare.
Il lupo va in cerca del cacciatore.
CAPPUCCETTO GROSSO (rivolta a pubblico)
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna.
SCENA SETTIMA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, LUPO, CACCIATORE.
LUPO (fuori scena)
Cacciatore, la prego, venga qua,
c'è bisogno di lei, della sua abilità.
Quella bambina dalla testa rossa
alla sua nonna sta scavando la fossa.
CACCIATORE (fuori scena)
Io addosso non le posso sparare,
un persona non si può ammazzare.
Con un colpo in aria, cerco di spaventarla
e, dalle sue intenzioni, forse sviarla.
SCENA OTTAVA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, LUPO, CACCIATORE
Entrano in scena il cacciatore e il lupo.
Il cacciatore spara un colpo in aria.
8
CAPPUCCETTO GROSSO
9
CAPPUCCETTO GROSSO:
Che fai, cacciatore, scoppi i petardi?
Per certi giochetti arrivi un po' tardi.
Queste cose, alla tua età, più non si fanno;
sta’ ben attento, che combini qualche danno!
Rivolta verso il pubblico
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna.
E se quello crede di farmi paura,
da me avrà battaglia, battaglia dura!
LUPO:
Cacciatore, che cosa facciamo?
Liberare la nonna noi non possiamo!
CACCIATORE:
Ho dieci figli in casa mia,
adesso uso la mia strategia.
Il cacciatore depone il fucile e si avvicina a Cappuccetto Grosso. La prende
di forza e, dopo essersi seduto su un ceppo, la mette a pancia in giù sulle
sue ginocchia. Cappuccetto Grosso cerca di liberarsi agitandosi e sbattendo
le gambe.
CAPPUCCETTO GROSSO:
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna.
CACCIATORE:
Sono il padre di dieci figli,
urla pure, che tanto te le pigli.
Il cacciatore comincia a sculacciarla. Cappuccetto Grosso urla.
CAPPUCCETTO GROSSO (appena il cacciatore interrompe la punizione)
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna.
9
CAPPUCCETTO GROSSO
Il cacciatore ricomincia a sculacciarla e poi si ferma di nuovo.
CAPPUCCETTO GROSSO:
Sono cattiva, testona e carogna,
combino di tutto e non provo vergogna.
Il cacciatore ricomincia con la punizione. Poi si ferma ancora.
CAPPUCCETTO GROSSO (con voce mesta)
Ero cattiva, testona e carogna,
combinavo di tutto e non provavo vergogna.
Il cacciatore guarda il lupo sorridendo e fa alzare la bambina.
SCENA NONA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, CACCIATORE, LUPO, NONNA
Esce la nonna.
CAPPUCCETTO GROSSO:
Perdonami lupo, scusa nonnina.
ti vuole bene la tua nipotina.
Nonna e nipotina si abbracciano. Il lupo saltella e lancia petali di fiori.
CACCIATORE (rivolto al pubblico)
Qualche sculacciata tanto male non fa,
ogni capriccio, in poco tempo, se ne va.
Ma questa bambina vorrei tanto capire,
i segreti del suo cuore dovremmo scoprire.
Ma qua ci vuole qualcuno del mestiere,
che dentro alla bambina possa vedere.
Per i miei figli io chiamo la dottoressa Cicogna,
di lei i fanciulli non hanno vergogna.
La conoscono bene, fin da piccolini,
è lei che ci porta i nostri bambini.
Vado in paese e mi metto a cercarla,
questa cosa è importante e devo farla.
Dov’è il suo nido, io lo so di certo,
se là si trova, del problema l’avverto.
10
10
CAPPUCCETTO GROSSO
11
Il cacciatore se ne va in cerca della dottoressa Cicogna.
SCENA DECIMA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, NONNA, MAMMA, PAPÀ
Arrivano la mamma e il papà di Cappuccetto Grosso.
MAMMA
Figliola mia, ti ho cercata dappertutto,
l’uccellino del bosco ha sentito tutto.
L’ò visto arrivare volando all’impazzata,
subito ho pensato che nel bosco eri andata.
Nell’orecchio mi ha cinguettato tutto l’accaduto,
io non so proprio a chi chiedere un aiuto.
L’uccellino ho mandato anche dal papà,
ma non sappiamo che fare ora che siamo qua.
Cappuccetto Grosso ascolta la mamma a testa bassa. La nonna fa per
parlare, ma viene interrotta.
SCENA UNDICESIMA
PERSONAGGI: CAPPUCCETTO GROSSO, NONNA, MAMMA, PAPÀ,
DOTTORESSA CICOGNA
Arriva la dottoressa Cicogna.
CICOGNA
Niente paura, ci sono qua io,
capire i bimbi è compito mio.
MAMMA
Scusi, dottoressa, mia figlia non è malata,
ma ne combina così tante, che sono disperata.
CICOGNA (indicando la bimba)
Cappuccetto Grosso il suo nome non è,
così la chiamate e non capisco perché.
Io ve l’ho portata col nome di Albarosa,
l’orizzonte, quel giorno, colorava ogni cosa.
11
CAPPUCCETTO GROSSO
L’alba che sbocciava, nel grigio del cielo,
mi fece pensare a una sposa col velo,
Sul viso di questa bimba c’era il suo colore,
il suo nome mi è salito dal profondo del cuore,
Ora tutti la chiamano Cappuccetto Grosso,
un nome orribile che accettare non posso.
È una presa in giro, un burlarsi di lei:
una bimba infelice appare agli occhi miei.
Dentro a un cappuccio, nasconde la sua testa,
non orna i capelli nemmeno quando è festa…
Porta un mantello che il corpo le fa grosso…
Vedo, signora, che il suo viso s’è fatto rosso.
MAMMA
Io proprio non credevo di farle del male,
volevo che sembrasse una bimba normale.
Sottovoce, chiamando da parte la dottoressa.
La testa è grossa, il corpo è troppo tondo:
la volevo difendere dagli occhi del mondo.
Ho provato con la dieta, ma niente da fare.
Cappuccetto….Albarosa continua a mangiare.
Disubbidiente e dispettosa, mi fa impazzire,
ed ha il coraggio perfino di mentire.
DOTTORESSA CICOGNA
Albarosa è cattiva soltanto perché lo vuole.
MAMMA
Mi rompe i piatti e calpesta le aiole!
Fa sempre dispetti al suo fratellino:
un bimbo buono che si chiama Paolino.
DOTTORESSA CICOGNA
Lo conosco bene, anche lui vi ho portato,
e bello non è l’esempio che gli avete dato.
La cara Albarosa non si crede amata
e si vede brutta, se da tutti è disprezzata.
12
12
CAPPUCCETTO GROSSO
13
Lei, signora, è ossessionata da quel che si dice,
da una stupida moda, dell’amore traditrice,
La gente dice: “ Mal che si vuole non duole”
Albarosa ha imparato queste bugiarde parole.
Lei non vuole una madre che le fa male,
che la mette a dieta, che non la trova normale:
Albarosa vuol pensare che la mamma è buona,
che non sbalia mai, anche quando non perdona.
Se la bimba vuol pensare a una mamma normale,
accetta i suoi castighi e si comporta male.
Se lei è monella, la mamma ha ragione
e conserva di sé una buona opinione.
La madre è nel giusto, lei, invece no,
perché ciò sia vero, ne fa più che può.
Questi discorsi son difficili da capire,
ma a tutte le mamme, io li voglio dire:
bella è la donna che tale si sente,
che ascolto non dà al giudizio della gente,
che vede nella velina una testa vuota,
che compiange la Miss che nel nulla nuota.
Confronti non si fanno tra le altre e la figlia:
bella è colei che a nessun’altra assomiglia.
Grossa è la rosa confrontata col fiorellino,
ma regina rimane di tutti i fiori del giardino.
La mamma piange.
SCENA DODICESIMA
PERSONAGGI: ALBAROSA, NONNA, MAMMA, PAPÀ, CICOGNA.
Albarosa vede la mamma piangere e le si avvicina, seguita dal papà e dalla
nonna.
ALBAROSA
Non piangere, mamma, di tutto io mi pento.
PADRE.
Brava, piccina, sono proprio contento.
La madre abbraccia la figlia. La nonna si commuove.
13
CAPPUCCETTO GROSSO
MAMMA
Bimba mia cara, io ti amo tanto,
te lo sto dicendo con questo pianto.
Son lacrime di gioia, non di dolore,
vengono dal cuore da cui piove amore.
La mamma toglie il cappuccio a Rosalba e le soglie i capelli sulle
spalle.
I tuoi capelli sono d’oro zecchino,
il tuo naso è spiritoso e piccolino,
la sua punta all’insù cerca profumo di cielo,
ora libero la tua bellezza dal pesante velo.
La mamma toglie alla figlia anche il cappuccio.
Dolce Albarosa, io ti vedo per la prima volta…
La mamma prende la mano della bimba e se la mette sul cuore.
Appoggia la tua mano e il suo battito ascolta.
f i n e
14
14