Un ponte di cultura e di amicizia tra l`Europa e l`America Latina

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Un ponte di cultura e di amicizia tra l`Europa e l`America Latina
Gazzetta del Sud Martedì 7 Agosto 2012
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L’accordo firmato di recente tra l’UniCal e l’Università di Porto Alegre rafforza i legami tra l’Italia e il Brasile
Un ponte di cultura e di amicizia
tra l’Europa e l’America Latina
Un evento suggellato dalla laurea honoris causa in Educazione e Lettere conferita a Nuccio Ordine
Il rettore Alexandre Netto consegna la pergamena di laurea al prof. Nuccio Ordine
Luiz Carlos Bombassaro*
Il conferimento della laurea
honoris causa a Nuccio Ordine
si è rivelato uno degli appuntamenti più importanti di quest'anno accademico nel campus della Universidade Federal
do Rio Grande do Sul. La sua
presenza a Porto Alegre non ha
suscitato entusiasmo solo tra
docenti e studenti, ma ha avuto un impatto straordinario anche sulle comunità italiane che
vivono in questa città brasiliana. In tre giorni intensi di incontri e conferenze - che hanno visto tra gli invitati anche il
Rettore dell'Università della
Calabria, Giovanni Latorre, e il
Sindaco di Morano Calabro,
Francesco Di Leone, - Ordine
ha confermato le sue eccezionali doti di insegnante e di studioso.
La cerimonia ufficiale era
molto attesa tra colleghi e discenti che avevano già avuto
modo di leggere i suoi libri tradotti in Brasile da prestigiose
case editrici (come Perspectiva
e Educs) e che avevano avuto
l'opportunità di ascoltarlo in
occasione di un convegno organizzato qualche anno fa nella nostra università. Le parole
calorose di elogio pronunciate
nella Sala del Senato dal Rettore Alexandre Netto, dalla Direttrice della Facoltà di Lettere, Jane Tutikian, e dal Direttore della Facoltà di Educazione, Johannes Doll, hanno ripercorso, per grandi linee, le
tappe fondamentali di una
brillante carriera accademica e
i notevoli risultati raggiunti nel
campo degli studi rinascimentali e nella sua opera instancabile di editore di classici in diversi Paesi del mondo. Bastava
vedere le copertine dei suoi libri scorrere sullo schermo dell'aula magna in dieci lingue diverse (tra cui spiccavano quelle in cinese, giapponese e russo) per rendersi conto del prestigio internazionale di Ordine.
Ma il momento più emozionante è stato, senza dubbio,
sentirlo pronunciare la sua lectio magistralis in presenza di
tanti studenti e colleghi e di
una folta rappresentanza delle
comunità calabresi e italiane.
L'appassionata difesa della letteratura e delle scienze umane
- in un momento in cui questi
saperi vengono considerati
“inutili” perché non producono profitto - ha lasciato un segno profondo nel pubblico. Ordine ha mostrato, attraverso
una serie di bellissime citazioni di grandi autori, che la maniera più autentica di abbracciare la conoscenza è quella libera da qualsiasi utilitarismo.
La letteratura e la filosofia non
si studiano perché debbono
servire a qualcosa: si debbono
amare in maniera disinteressata, per la sola gioia di conoscere. Solo attraverso questo percorso gratuito, i saperi umanistici potranno aiutarci a riflettere criticamente sulla nostra
vita e sul presente, potranno
aiutarci a ritrovare quei grandi
valori che accomunano gli esseri umani (la tolleranza, la solidarietà, la giustizia, la pluralità, la democrazia, la libertà...). La stessa scienza - sempre più condizionata da finanziamenti finalizzati al mercato
- ha fatto registrare le sue più
grandi rivoluzioni proprio
quando i Copernico, i Galilei, i
Bacone, gli Einstein erano liberi da qualsiasi vincolo legato al
profitto: solo successivamente,
quelle teorie che erano nate solo per soddisfare un puro interesse teorico hanno rivelato
inattese utilità.
Con parole e argomenti che
hanno toccato l'animo dei presenti, Ordine ha mostrato come l'ossessione del possedere
(tipica della nostra società che
ha fatto dell'imperativo dell'avere e dell'accumulo del denaro una delle ragioni principali
di vita) conduca alla distruzione di ogni forma di conoscenza: credere di possedere la verità non fortifica la verità ma la
distrugge una volta per tutte,
facendo scivolare l'umanità nel
baratro dell'intolleranza e del
dogmatismo. Così come l'ossessione del possesso distrugge ogni forma di amore e di relazione interpersonale: il possesso genera la gelosia e il dominio, e la gelosia e il dominio
Il prof. Ordine mentre fa il suo ingresso nella Sala del Senato dell’Ateneo di Porto Alegre
soffocano l'amore e gli affetti.
Temi che Ordine ha ripreso
il giorno dopo, nella giornata
dedicata alla «Crisi della critica
e del pensiero», in un fitto dialogo intrecciato con importanti
studiosi brasiliani del Rinascimento provenienti da altre
università. Proprio a partire
dalla posizione marginale dei
classici nell'insegnamento delle discipline umanistiche, Nuccio Ordine ha invocato l'urgenza di una riforma che possa ricollocare al centro della didattica le grandi opere della letteratura mondiale.
Con lo stesso vigore, Ordine
I rettori dell’Unical Latorre e dell’Università di Porto Alegre Netto posano con il prof. Ordine e altri docenti dopo la cerimonia
La testimonianza del Magnifico Rettore Giovanni Latorre
Ho incontrato tanti calabresi
orgogliosi delle proprie origini
«L'incontro con la comunità dei
calabresi di Morano Calabro mi
ha molto commosso. Ho ritrovato il calore umano e la fierezza di tanti emigrati che hanno
saputo con il sacrificio e l'onestà
conquistare un posto di grande
rilievo nella città di Porto Alegre»: il rettore dell’Unical, Giovanni Latorre, non nasconde
l'emozione con cui ha vissuto la
cerimonia del conferimento
della laurea honoris causa a
Nuccio Ordine e le intense giornate che lo hanno visto al centro di diversi incontri in Brasile.
Prof. Latorre, come hanno
reagito i calabresi di Porto Alegre
all'onore che l'Universidade Federal do Rio Grande do Sul ha
voluto concedere al prof. Ordine?
«Ho sentito una viva partecipazione e un orgoglio di cittadini
italo-brasiliani che hanno conservato un legame profondo
con le loro radici. Ho parlato
con tantissimi professionisti,
commercianti, artigiani che
portano nel cuore Morano Cala-
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L’incontro tra il sindaco di Morano e le comunità calabresi di Porto Alegre
bro e i paesini in cui sono nati i
loro genitori. Sentirli parlare
nell'antico dialetto, che conoscono meglio dell'italiano, è
stato per me ritornare alla mia
infanzia, quando le conversazioni in famiglia si svolgevano
esclusivamente in dialetto. Ma
sentirli raccontare la loro vita
mi ha fatto provare un grande
ha difeso l'importanza della
cultura e dell'insegnamento
nell'incontro organizzato dal
Sindaco di Porto Alegre, José
Fortunati, con il Sindaco di
Morano Calabro e con i rappresentanti delle comunità calabresi e italiane per il rinnovo
del gemellaggio tra la città brasiliana (dove vivono circa
quindicimila moranesi) e la
cittadina calabrese. Sottrarre
fondi all'istruzione e alla cultura, ha ricordato Ordine, vuol
dire distruggere in maniera irreversibile il futuro dell'umanità. Spetta allo Stato potenziare
le scuole, le università e la ri-
cerca per formare cittadini e
professionisti in grado di costruire una società più giusta e
più libera.
Anche nel corso della serata,
organizzata dalle comunità calabresi e italiane, Ordine ha
voluto ricordare alcuni versi di
Tommaso Campanella in cui si
individua nell'ignoranza il nemico principale da battere. Nel
sacrificio compiuto dai primi
emigrati calabresi - partiti, nella maggior parte dei casi, poveri e analfabeti - Ordine ha visto
l'evoluzione positiva di una comunità che oggi vanta tanti validi professionisti e che, attraverso l'istruzione e l'onesto lavoro, ha potuto riscattare sofferenze e umiliazioni. L'accordo siglato dal Rettore Netto e
dal Rettore Latorre ha finalmente creato un ponte tra Porto Alegre e la Calabria di cui
potranno usufruire tanti giovani brasiliani e tanti giovani di
origine calabrese che avranno
voglia di ritrovare le proprie
radici.
Per tre giorni, insomma, nel
campus universitario e in città
- grazie all'occasione della laurea honoris causa conferita a
Nuccio Ordine - la parola cultura ha risuonato tante volte a
Porto Alegre, aprendo nuovi
spazi di riflessione e, soprattutto, nuove speranze.*
Professore
di
Filosofia
nell’Università di Porto Alegre
orgoglio: qui ho ritrovato il volto della migliore Calabria...»
Che ruolo svolge la comunità
calabrese a Porto Alegre?
«Il Sindaco José Fortunati ha
tessuto un sincero elogio dei
moranesi e dei calabresi di Porto Alegre. Ha sottolineato che si
tratta di una comunità esemplare: nessun fatto di cronaca nera,
nessun atto di violenza, nessuna azione illecita ha mai macchiato il loro operato. Qualità
confermate anche dal Segretario del Consiglio comunale, Vereador Carlos Todeschini. Pur
avendo raggiunto posizioni sociali e economiche elevate, ho
potuto verificare che molti di
loro hanno conservato la semplicità e la nobiltà d'animo dei
loro genitori. A volte le difficoltà aiutano a tirar fuori le doti
migliori degli individui...».
E della Calabria cosa Le hanno chiesto?
«Nella sede del Club dei moranesi (circa quindicimila persone) campeggiano grandi fotografie di Morano Calabro e di
alcuni luoghi bellissimi della
nostra regione.
Nel club sono presenti anche
i giovani: ma si vede che la forza
motrice è costituita soprattutto
dalle generazioni che hanno
mantenuto ancora vivo e diretto il rapporto con la Calabria.
Per i giovani è diverso. Ormai
parlano il portoghese-brasiliano e vivono in un Paese che cresce in questo momento, mentre
l'Europa vive una crisi tremenda, a ritmi velocissimi e che può
garantire loro un futuro. Guardano alla Calabria con affetto.
Ma le loro radici ormai sono
completamente
brasiliane...».
Per il rettore dell’ateneo Alexandre Netto
Un protagonista
della scena culturale
internazionale
Alexandre Netto*
La laurea di dottore honoris
causa - che oggi l'Universidade
Federal do Rio Grande do Sul di
Porto Alegre Le attribuisce rappresenta, in primo luogo,
l’espressione simbolica più alta
della nostra Istituzione: Le viene conferita come riconoscimento per il successo delle Sue
attività accademiche e culturali
che hanno avuto un grande impatto sulla scena intellettuale
del mondo contemporaneo. Attraverso questo atto, la nostra
Università ha voluto premiare il
contributo che i Suoi studi hanno dato alla comprensione dei
processi di produzione culturale - nei campi dell’arte e della
scienza, dell'educazione e della
politica, della letteratura e della
filosofia - soprattutto nell'ambito delle ricerche sul Rinascimento e, in particolare, sulla vita e sull'opera di Giordano Bruno. Coloro che oggi sono qui presenti possono facilmente immaginare l'importanza di questa laurea honoris
causa: non solo per la forza simbolica che essa stessa
esprime attraverso il suo valore accademico, ma anche perché Le viene concessa da una
delle migliori e più prestigiosi
università brasiliane. Con più di
32.000 studenti, 2.500 docenti
e ricercatori e 2.000 impiegati
del settore tecnico-amministrativo, la nostra Università non
trae la sua importanza solamente dai numeri, ma soprattutto
dalla qualità della ricerca e dell'insegnamento.
Grazie agli sforzi della nostra
intera comunità accademica, il
nostro ateneo riesce a mantenere rapporti strettissimi con le
continue evoluzioni del sapere
e con la società del nostro tempo. Questa è l’istituzione che oggi La accoglie, Prof. Ordine, come uno dei suoi membri più illustri.
D'altra parte, il conferimento
di questa laurea vuole anche
rappresentare per noi una sorta
di investitura: vogliamo che il
Suo ruolo di ambasciatore di
molteplici culture Lei non lo
svolga solo per conto dell'Università della Calabria e del Centre d'Etudes Avancée di Parigi,
ma che a partire da oggi Lei diventi anche ambasciatore della
nostra Università e della nostra
cultura nei diversi Paesi in cui
Lei insegna e dirige collane, tra
tutti coloro (colleghi e studenti) che condividono con Lei il
Suo lavoro di professore e di
editore di classici. Per queste ragioni, il conferimento di questa
laurea honoris causa ci permette di sentirci onorati della Sua
presenza e ci offre la rara opportunità di vivere assieme a Lei un
momento molto importante per
la nostra vita accademica.
Il grande scienziato e premio Nobel Ilya Prigogine ha
parlato della necessità di una
nuova alleanza tra le scienze
della natura e le scienze umane.
E io sono sicuro che la cerimonia di oggi abbia creato anche
tra noi una «nuova alleanza»,
che contribuirà in modo più efficace, proprio perché fondata su
legami istituzionali ed affettivi,
a sviluppare e ad approfondire
la ricerca scientifica e i rapporti
di cooperazione accademica e
culturale non solo tra le nostre
università (l'Università della
Calabria e l'Universidade Federal do Rio Grande do Sul) ma
anche tra l'Italia e il Brasile.
*Magnifico Rettore dell’Università di Porto Alegre
Consegnato anche al sindaco di Porto Alegre José Fortunati
L’omaggio del Maestro Sacco
ispirato all’opera di Campanella
Anche il Maestro Gerardo Sacco ha voluto dare il suo prezioso contributo agli incontri organizzati a Porto Alegre in occasione del conferimento della
laurea honoris causa a Nuccio
Ordine. Per l'occasione, ha
creato una splendida opera
d'arte: ha disegnato i sette gironi della "Città del Sole" di
Campanella, incidendo una
delle poesie più significative
del filosofo calabrese: «Io nacqui a debellar tre mali estremi:
/ tirannide, sofismi, ipocrisia;
/ ond'or mi accorgo con quanta armonia / Possanza, Senno,
Amor m'insegnò Temi. // Questi princìpi son veri e sopremi /
della scoverta gran filosofia, /
rimedio contro la trina bugia, /
sotto cui tu, piangendo, o
mondo, fremi. // Carestie,
guerre, pesti, invidia, inganno,
/ ingiustizia, lussuria, accidia,
sdegno, / tutti a que' tre gran
mali sottostanno, // che nel
cieco amor proprio, figlio degno / d'ignoranza, radice e fomento hanno. / Dunque a diveller l'ignoranza io vegno».
Il celebre orafo calabrese ha
donato la sua opera al Rettore
dell'Universidade Federal do
Rio Grande do Sul, Alexander
Netto, il giorno della cerimonia del conferimento della laurea honoris causa e al Sindaco
di Porto Alegre, José Fortunati, in occasione dell'incontro
con il prof. Ordine, il Rettore
dell’Unical Giovanni Latorre e
il Sindaco di Morano Calabro
Di Leone.
«Ho voluto rendere omaggio - ci ha dichiarato Gerardo
Sacco - a un grande calabrese
come Nuccio Ordine che sta
dando tanto lustro alla nostra
regione nel mondo intero. E ho
voluto farlo utilizzando il messaggio di uno dei più grandi filosofi del rinascimento, Tommaso Campanella. L'amore per
il bene comune, espresso nella
"Citta del Sole", e la necessità
di combattere l'ignoranza, ribadita nella poesia che ho inciso nelle mura utopiche dell'isola di Taprobana, sono uno
stimolo a riflettere sui grandi
temi del presente». «Ecco per-
L’opera realizzata da Gerardo Sacco
ché - ha concluso Sacco - ho
pensato di farne dono al Rettore di una grande università
brasiliana e al Sindaco di Porto
Alegre, città in cui le nostre comunità occupano un posto di
grande prestigio. È stato un
omaggio alla Calabria dell'intelligenza e dell'onestà. Alla
Calabria della cultura, perché
senza la cultura non c'è futuro...».