Lezioni 11 e 12 aprile 2016 - Dipartimento di Comunicazione e

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Lezioni 11 e 12 aprile 2016 - Dipartimento di Comunicazione e
Fonti e strumenti statistici
per la comunicazione
Prof.ssa Isabella Mingo
A.A. 2015-2016
Glossario:
Rilevazioni dirette:
censuarie/campionarie
Censuarie (rilevazioni totali):

Analizzano l’intera popolazione
statistica interessata allo studio.

Individuare una popolazione di
riferimento significa specificare
le condizioni di eleggibilità, cioè
le caratteristiche che le unità
statistiche devono possedere
per far parte della popolazione.
Campionarie (rilevazioni parziali):

Limitano l’analisi ad una parte della
popolazione statistica, individuata
mediante la tecnica del
campionamento

Mirano a generalizzare i risultati
ottenuti sul campione a tutta la
popolazione

Esempio:

Indagine sulle forze lavoro

Indagine sui consumi della
famiglie
Esempi:


Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni.
Fatturato delle grandi imprese
FSSC- Mingo 2015-2016
1
Concetti preliminari
Il campione
Parte della popolazione statistica di riferimento, estratto mediante determinate
tecniche
1.
Tecniche di campionamento probabilistiche (probability sample):
 Consentono di estrarre le unità di campionamento in modo casuale
 Ogni unità della popolazione è estratta con una probabilità nota
I campioni estratti con questi metodi consentono di effettuare “stime dei valori
della popolazione” entro un determinato intervallo di confidenza mediante i
metodi dell’inferenza statistica che consentono di calcolare il grado di
attendibilità dei risultati dell’indagine nei confronti della popolazione da cui è
stato selezionato il campione.
2.
Tecniche di campionamento non probabilistiche (haphazard sample):
 Effettuano la selezione delle unità di campionamento
secondo criteri non
casuali, ma a scelta ragionata, a casaccio, in base alla disponibilità di tali
unità.
I campioni estratti con questi metodi consentono di ottenere indicazioni di
massima sui valori della popolazione
FSSC- Mingo 2015-2016
Concetti preliminari
Campioni probabilistici

Casuale semplice: tutte le N unità della popolazione
hanno la stessa
probabilità di essere incluse nel campione.
Le n unità del campione vengono estratte mediante sorteggio che può
essere effettuato:





Con reinserimento : le unità estratte vengono reinserite e dunque possono
essere estratte nuovamente
Senza reinserimento : le unità estratte non vengono reinserite, dunque
possono essere estratte solo una volta. In queste lezioni considereremo
questa modalità.
Nella pratica si fa ricorso a tavole di numeri casuali o a opportuni
software.
Si deve disporre della lista completa delle unità della popolazione.
Sistematico: le unità
vengono selezionate da una lista ordinata
casualmente, una ogni dato intervallo, stabilito con la relazione:
(k=N/n).
Si inizia estraendo a sorte un numero compreso tra 1 e k e considerando
l’unità statistica corrispondente al numero estratto.
2
Concetti preliminari
Tavola di numeri casuali

E’ composta da una serie di cifre generate ed elencate
casualmente
Per usare la tavola:
- si assegna ad ogni
unità della popolazione
un codice numerico.
- Si stabilisce un criterio
di lettura dei numeri
- Si legge la tavola a
partire da una qualsiasi
cella scelta a caso
- si selezionano le unità il
cui codice coincide con
il numero casuale.
Concetti preliminari
Campione sistematico : esempio

Campione sistematico di 350 unità estratto tra tutti i
visitatori di un museo dal 1 gennaio al 31 marzo.
 Supponiamo
di sapere in base all’andamento delle
presenze osservate in periodi precedenti che i viaitatori
saranno circa 1750 e che la dimensione del campione è
di 350 .
L’intervallo di campionamento sarà:
 (k=N/n)
k=1750/350=5
Si estrarrà un numero compreso tra 1 e 5: l’estratto sarà il
primo elemento del campione. Si procederà poi
selezionando un utente ogni cinque.
3
Concetti preliminari
Campioni probabilistici (2/2)
 Stratificato: vengono estratti tanti campioni casuali semplici,
ciascuno nell’ambito di una sottopopolazione o strato ritenuto
omogeneo secondo un criterio dato. I campioni così ottenuti
vengono poi uniti in un campione globale.
 A grappoli: Vengono estratti casualmente gruppi di unità
(famiglie, classi, unità territoriali) .
 A stadi: dopo aver estratto casualmente unità dette di primo
ordine, non si rilevano tutte le unità elementari in esse
contenute, ma solo un loro campione (di secondo ordine)
Concetti preliminari
Campioni non probabilistici
•
•
A scelta ragionata: le unità vengono scelte in base alle loro
caratteristiche sulla base delle conoscenze e del giudizio del
ricercatore
– Opinion leaders
– Unità tipiche: elementi che rappresentano l’estremizzazione
di alcune situazioni (massaia, donna in carriera, operaio
modello..)
A valanga: si seleziona un soggetto e si individuano gli altri
grazie alle indicazioni del primo. E’ utile nel caso di indagini su
gruppi chiusi negli studi di comunità, nelle analisi di rete.
•
Di comodo (ad adesione volontaria): le unità vengono scelte
dagli intervistatori e generalmente esse si offrono
volontariamente.
•
Per quote: Si suddivide la popolazione in strati sulla base di
un criterio e si decide quante unità rilevare per ciascuno strato.
La selezione dell’unità non è però casuale, ma affidata
all’intervistatore.
–
Viene definito anche «quasi probabilistico»
4
Concetti preliminari
A proposito di rappresentatività del
campione
La rappresentatività di un campione è la sua conformità, ad alcune
caratteristiche della popolazione.
Un campione scelto casualmente è uno dei campioni possibili estraibili
dall’universo dei campioni, pertanto il suo grado di rappresentatività, è solo
probabile.
La casualità rende infatti più probabile che il campione riproduca in media
le caratteristiche della popolazione, a meno di errori imputabili sia al fatto
che si analizza solo una parte di quest’ultima (errore campionario) sia ad
altri tipi di errore (non campionari) che intervengono nell’intero processo di
indagine.
Tuttavia se la casualità di un campione è un requisito indispensabile di
rappresentatività statistica non è però un requisito sufficiente.
FSC2015-2016
Fonti statistiche nazionali
per l’analisi della sfera culturale
Fonti ufficiali
Fonti parallele
 Istat
Siae
 Ministero per i Beni e le Attività GFK Eurisko
Culturali (MiBAC)
Auditel
Statistiche
…..
Audipress sulle
 Audiweb
audience
…….
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Approfondimento
I «Domini» della sfera culturale

Sono indicati in diversi progetti sovranazionali:

I domini LEG (Leadership Group in Cultural Statistics di
Eurostat) sono otto: 1) patrimonio artistico e monumentale,
2) archivi, 3) biblioteche, 4) libri e stampa, 5) arti visive, 6)
architettura, 7) arti performative, 8) multimediali e audiovisivi.

I domini Unesco FSC (framework on cultural Statistics)2009
sono: 1) patrimonio culturale e naturale; 2) arti
performative e celebrative; 3) arti visive e mestieri; 4) libri
e stampa; 5) audio-visivi e media interattivi; 6) design e
servizi creativi; 7) patrimonio culturale immateriale.
Domini correlati sono: turismo, sport e divertimento.

FSC - I.Mingo 2011-2012
Fonti parallele nazionali
Auditel : L’analisi delle platee televisive


E’ governata da un JIC (Joint Industry Committee) che riunisce le
componenti del mercato televisivo: le aziende che investono in pubblicità, le
agenzie e centri media, le imprese emittenti
Rileva l’ascolto della televisione in Italia.
“Perché Auditel?
Perché la misurazione degli ascolti è un elemento fondamentale per la
pianificazione degli spazi pubblicitari, risorse di cui la TV vive.
Perché è necessario un organismo “super partes” che operi con trasparenza e
affidabilità.” (www.auditel.it)
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FSC I.Mingo 2015-2016
Dati Auditel: caratteristiche
metodologiche e contenuti informativi
Le rilevazioni Auditel vengono effettuate:

Mediante la tecnologia elettronica del people-meter”
automaticamente il canale sintonizzato sul televisore;
che
rileva
Su un panel costituito da 5666 famiglie, distribuite in oltre 2200 comuni
italiani. La popolazione di riferimento è costituita dagli individui da 4 anni in
su, residenti sul territorio nazionale.
Da giugno 2014,è stato introdotto un "Super Panel»: si stanno aggiungendo
10mila famiglie al campione. Ciò significa che entro il 2016, il "panel"
Auditel TRIPLICHERA' la propria numerosità.
Vengono monitorati:

Le scelte di circa 14.000 individui da 4 anni in su, seguendone i percorsi di
zapping televisivo lungo l’intero arco della giornata dalle 2.00 all’1.59 del
giorno successivo

i dati giornalieri, minuto per minuto riguardano le sette principali reti
nazionali (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Canale 5, Italia 1, Rete 4, La Sette) e circa 35
emittenti locali che dispongono di dati giornalieri

Dal 2003 con cadenza giornaliera – si rilevano anche i dati relativi
all’audience delle televisioni via satellite (sia pay che free).

I nuovi meters consentono il monitoraggio delle nuove tecnologie televisive:
digitale satellitare, digitale terrestre e trasmissione via cavo. Sia per
trasmissioni "live" che in differita.
www.auditel.it

7
Approfondimenti
PANEL

Campioni ripetuti: stesse unità statistiche su cui
si effettuano rilevazioni in tempi differenti.

Esempio. Si analizza la fruizione televisiva nel
corso di un anno.
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Dati Auditel
Procedura di selezione dei casi : la
Ricerca di base

“Ricerche di Base”:

vengono effettuate una serie di indagini generali (7
rilevazioni mensili) sulle famiglie italiane che alimentano
una grande banca dati.
 Ogni anno viene intervistato un campione di 20 mila
famiglie con interviste face to face, per rilevare anche la
dotazione
di
apparecchiature
televisive
e
di
intrattenimento.
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Dati Auditel
Procedura di selezione dei casi :
estrazione delle famiglie



Dalla banca dati costruita mediante la ricerca di base
vengono estratte casualmente le famiglie da includere nel
panel.
L’estrazione viene compiuta in modo da rappresentare la
popolazione di riferimento, considerando un insieme di
strati (celle di reclutamento) costruiti considerando:
 variabili geografiche (aree e dimensioni dei comuni),
 caratteristiche
strutturali delle famiglie (età del
capofamiglia e numero di componenti),
 dotazione di apparecchiature televisive;
Il campione è allocato sulle 103 province italiane e copre
circa 2.200 comuni italiani.

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Dati Auditel
Il meter

E’ composto da 3 unità:
 Unità d’identificazione che riconosce e registra il
canale televisivo fruito da ogni apparecchio
presente nella famiglia (tv, videoregistratore,
dvd, ricevitore per tv satellitare e digitale
terrestre, play station);
 Telecomando
che
segnala
le
presenze
individuali (componenti famiglia e ospiti) per
ciascun televisore
 Unità di trasmissione che raccoglie i dati e li
trasmettette al server, via linea telefonica o
GSM.
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Che cosa viene rilevato

Auditel rileva tutte le diverse modalità di
trasmissione:
 La TV Terrestre digitale DTT
 La TV Satellitare
 La TV via cavo
 Videoregistrazione (VCR-DVD…)
 Altre Dotazioni (Play station, dvd, consolle di
giochi e altre dotazioni collegabili alla
televisione)
FSC I.Mingo 2015-2016
Auditel: le misure della platea
televisiva






Share: incidenza percentuale degli ascoltatori di una certa
emittente sul totale dei telespettatori sintonizzati sulle diverse reti
in un certo intervallo di tempo;
Audience media (o ascolto medio): numero medio dei
telespettatori di un programma o di un dato intervallo di tempo. E’
dato dal rapporto tra la somma telespettatori di ogni minuto diviso
il numero di minuti (ogni telespettatore può essere contato più di
una volta)
Penetrazione (o rating) : rapporto percentuale tra gli ascoltatori di
una determinata categoria e il loro universo statistico di
riferimento (in base alla classificazione Istat), comprensivo anche
della quota di popolazione che non vede la tv.
Contatti netti : numero di telespettatori, conteggiati una sola
volta, che assistono ad almeno un minuto di un certo programma;
Minuti visti:
durata media dell’ascolto da parte dei diversi
telespettatori nell’intervallo di tempo considerato (audience media
* minuti visti/ contatti netti)
Permanenza : rapporto percentuale tra i minuti visti mediamente
dagli ascoltatori di un certo programma e la durata dello stesso, a
verifica della fedeltà di visione.
10
Dati Auditel
Fuibilità dei dati


I dati sono a pagamento. Sono disponibili in
forma gratuita le sintesi mensili.
Riguardano diversi tipi di ascolto:
 Live = Ascolto giornaliero
 Vosdal = Viewing On Same Day As Live Visione di un evento televisivo registrato nello
stesso giorno;
 TSV = Time Shifted Viewing - Visione di un
evento televisivo registrato nei giorni
precedenti (fino a 4, oppure fino a 7 giorni)
(inserito nel calcolo da maggio 2011).
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FSC I.Mingo 2015-2016
Sintesi mensili (esempio)
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Esempio
ADFSC - I.Mingo 2011-2012
Approfondimento
Rappresentare graficamente una serie
temporale: grafico a linea
 Una serie temporale è una statistica le cui
modalità sono relative al carattere tempo
 Evidenzia la dinamica di un fenomeno nel tempo
 La rappresentazione grafica più adatta e quella
che utilizza le coordinate cartesiane:
 In ascissa sono riportati i tempi, nell'unità di
misura appropriata (anni, mesi, oppure ore,
minuti, secondi)
 In ordinata è riportata, secondo una scala
appropriata, l'intensità del fenomeno in
corrispondenza di ciascun tempo
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Esercizio
Rappresentare graficamente e commentare le informazioni della seguente
tabella.
Dati Auditel Gennaio 2014 (media mensile) Penetrazione
Fasce orarie
7.00
9.00
12.00
15.00
9.00
12.00
15.00
18.00
RAI1
1,91
2,12
4,89
3,52
RAI2
0,24
0,68
2,76
1,57
CANALE5
1,66
1,16
4,47
4,2
ITALIA1
0,21
0,54
2,6
1,23
18.00
20.30
7,36
2,12
5,78
1,55
20.30
22.30
9,51
3,63
7,59
3,12
22.30
25.59
3,57
1,32
3,13
1,72
Grafico
FSSC- I.Mingo 2015-2016
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