settembre 2015
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settembre 2015
- NEWS N°9 SETTEMBRE 2015 PRINCIPALI LEGGI E DECRETI SULL’EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA 1 ottobre 2015: CAMBIANO LE REGOLE DEL SETTORE ENERGETICO Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale i decreti attuativi della Legge 90/13, che prevedono una metodologia di calcolo omogenea su tutto il territorio nazionale, un nuovo APE unico per tutte le Regioni, un unico sistema informativo nazionale denominato SIAPE (Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica) ed anche un format di riferimento per gli annunci di vendita o di locazione degli immobili. Le nuove regole partiranno dal 1 ottobre 2015. Le nuove linee guida introducono una scala di classificazione della prestazione energetica degli immobili formata da 10 classi: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G (dalla più efficiente alla meno efficiente). La competenza degli ingegneri potrà fare la differenza per generare APE di qualità. Addirittura la presenza di emoticon sugli annunci immobiliari esprimerà approvazione, indifferenza o sdegno verso la classe energetica dell’edificio, per avere immediata riconoscibilità del suo valore, nell’ottica di creare trasparenza e chiarezza anche tra i non “addetti ai lavori”. Le figure degli energy manager e degli auditor energetici (vedi recente pubblicazione della UNI CEI EN 16247) acquisteranno sempre più valore, così come sarà fondamentale la creazione di reti tra professionisti ed enti: sono recenti gli accordi tra CNI e UNI, CNI e GSE, CNI e Anaci, finalizzati alla cooperazione ed alla reciproca informazione. Questi i tre decreti pubblicati: D.M. 26 giugno 2015 recante "Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici" D.M. 26 giugno 2015 recante " Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell'applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici." D.M. 26 giugno 2015 recante "Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" Il terzo decreto in particolare contiene le nuove Linee guida nazionali all'inteRno delle quali sono contenute: - metodologie di calcolo, anche semplificate per gli edifici caratterizzati da ridotte dimensioni e prestazioni energetiche di modesta qualità, finalizzate a ridurre i costi a carico dei cittadini; - il nuovo format per l'Attestato di Prestazione Energetica (APE), definito nell'appendice B alle linee guida e che comprende tutti i dati relativi all'efficienza energetica dell'edificio e quelli inerenti le fonti rinnovabili, al fine di permettere la valutazione e il confronto di edifici diversi; - il nuovo schema da utilizzare per gli annunci di vendita o locazione (appendice C) per l'esposizione delle agenzie immobiliari, in modo da rendere uniformi le informazioni sulla qualità energetica degli edifici; - la definizione del sistema informativo nazionale denominato SIAPE (Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica). Per ulteriori chiarimenti puoi andare al link: http://www.ingenioweb.it/Articolo/3107/Non_c_e_nulla_di_piu_smart_del__prendersi_cura___cominciando_dall_efficienza_energetica.html?utm_term=2818++http%3A%2F%2Fwww.ingenioweb.it%2FArticolo%2F3107%2FNon_c_e_nulla_di_piu_smart_del__prendersi_cura___cominciando_dall_efficienza_energetica. html&utm_campaign=Dossier+Ingenio&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=562+-+201+%282015-07-30%29 REGOLE PER UN USO EFFICIENTE DEGLI SPLIT L’estate non è ancora finita, in alcune zone ancora ci si attesta su temperature dell’ordine dei 35°C. Il condizionatore continua quindi ad essere uno dei maggiori confort anche per questa stagione. Per facilitarne un uso efficiente, ottimizzando il raffrescamento senza surriscaldare le bollette, l’ENEA ha messo online consigli pratici e una guida aggiornata per l’uso efficiente e sostenibile dell’aria condizionata. Uno strumento “a portata di mano”, realizzato dagli esperti dell’Agenzia per l’Efficienza Energetica che aiuterà il cittadino a evitare sprechi e comportamenti sbagliati, senza soccombere all’afa. Controllare la classe energetica – Il primo consiglio per l’uso ‘intelligente’ dell’aria condizionata parte dalla scelta del condizionatore: se non è stato ancora comprato, sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore che costano di più, ma consumano molto meno; Preferire gli inverter – importante scegliere un apparecchio dotato di questa tecnologia, perché adegua la potenza all’effettiva necessità e riduce i cicli di accensione e spegnimento e quindi il consumo di energia elettrica; Ricordare gli incentivi – Per l’acquisto di una pompa di calore, se destinata a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire dell’”Ecobonus”, la detrazione dall’IRPEF che fino al 31 dicembre 2015 sarà del 65%, oppure del “Conto termico”, un incentivo che varia in funzione della dimensione dell’impianto; Attenzione all’installazione – E’ importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete. L’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Evitare di mettere il climatizzatore dietro divani o tende, in quanto l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria; Non lasciare porte e finestre aperte – Sembra banale, ma così si evita di riscaldare l’aria all’interno; Ricordare di coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione: se esposti direttamente al sole possono danneggiarsi. Inoltre è bene assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta direttamente al sole e alle intemperie; Attenzione a non raffreddare troppo l’ambiente – Due o tre gradi in meno della temperatura esterna sono sufficienti. Spesso basta attivare solo la funzione “deumidificazione”, perché è l’umidità presente nell’aria che fa percepire una temperatura molto più alta di quella reale; Usare il timer e la funzione “notte” in modo da ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio. Pulizia e corretta manutenzione – I filtri dell’aria e le ventole devono essere puliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché lì si annidano facilmente muffe e batteri dannosi per la salute. Se sono deteriorati vanno sostituiti. E’ importante anche controllare la tenuta del circuito del gas. Per ulteriori chiarimenti puoi andare al link: http://www.ilgiornaledeltermoidraulico.it/condizionatori-enea-spiega-come-utilizzarli-bene/ RICIRCOLO ACQUA CALDA SANITARIA LA NORMA UNI 9182:2014 La norma UNI 9182:2014 specifica i criteri tecnici ed i parametri da considerare per il dimensionamento delle reti di distribuzione dell'acqua destinata al consumo umano, i criteri di dimensionamento per gli impianti di produzione, distribuzione e ricircolo dell'acqua calda, i criteri da adottare per la messa in esercizio degli impianti e gli impieghi dell'acqua non potabile e le limitazioni per il suo impiego. Per quanto riguarda il ricircolo la norma stabilisce quanto segue: Nelle distribuzioni è indispensabile prevedere una rete di ricircolo che consenta all'acqua di restare in continuo movimento e di evitare le conseguenze della stagnazione quali perdita di calore e rischio igienico. II ricircolo deve consentire l'erogazione dell'acqua calda alla temperatura di progetto entro 30 secondi. II ricircolo deve essere sempre realizzato, ad esclusione dei casi previsti di seguito: 1 - i consumi di acqua calda sono continui o con prevalenza di consumo continuo e interruzioni non maggiori di 15 min; 2 - nel caso di impianti autonomi, per usa residenziale o similare (per esempio uffici, studi, negozi, ecc.), con produzione istantanea mediante apparecchi con potenza termica complessiva minori di 35 kW, in assenza di serbatoio di accumulo; 3 - nel caso di impianti autonomi per uso residenziale o similare (per esempio uffici, studi, negozi, ecc.) con serbatoio di accumulo <=100Lt o comunque con serbatoi di accumulo dotati di sistema integrato di mantenimento della temperatura di progetto nel serbatoio stesso (per esempio resistenza elettrica); 4 - nel tratto di distribuzione al piano di un impianto centralizzato con ricircolo, qualora il volume complessivo di contenuto di acqua calda nelle tubazioni, dal punto di distacco dalla linea in cui e attivo il ricircolo sino ad ogni punta di prelievo, non sia maggiore di 3Lt (+10%). Pertanto il ricircolo può non essere fatto negli impianti domestici con caldaia istantanea o in impianti domestici con accumulo non superiore a 100Lt. Infine, in caso di impianto centralizzato, il ricircolo dell'acqua calda sanitaria per gli stacchi agli utilizzatori può essere omesso, se il tratto di tubazione dallo stacco fino al rubinetto d'utenza ha un contenuto d'acqua non superiore a 3Lt. Se ad esempio il tratto è realizzato con una tubazione DN20 che ha un contenuto d'acqua di poco più di 0,3Lt al metro lineare, il tratto stesso non deve essere maggiore di circa 9,5mt. In caso contrario anche lo stacco deve essere dotato di tubazione di ricircolo. Per ulteriori chiarimenti puoi andare al link: http://www.casaeclima.com/ar_23932__Cosa-prevede-norma-UNI-9182-ricircolo-acqua-caldasanitaria.html?utm_source=Newsletter+casaeclima.com&utm_campaign=1755a599c9DAILY_nuovo_template2_5_2015&utm_medium=email&utm_term=0_0099aaf8c8-1755a599c9-313562713&mc_cid=1755a599c9&mc_eid=ac3e58d518