PONy Shetland - La Piccola Fattoria di Sermoneta

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PONy Shetland - La Piccola Fattoria di Sermoneta
Nella “PICCOLA FATTORIA di SERMONETA” con il
PONY
Nome comune: PONy Shetland
Nome scientifico: Equus Ferus Caballus Mini
Famiglia: Equidi
Classe: Mammiferi
Storia
Lo Shetland è un cavallo molto antico e le prime tracce di lui trovate nelle isole Shetland risalgono al 500 a.C., fanno pensare che già da allora fosse un animale domestico.
Sembrerebbe che da allora la razza non abbia subito cambiamenti, se si fa eccezione per quegli incroci avvenuti con il pony morello della Norvegia, che oggi è scomparso. Lo Shetland
è una razza estremamente resistente ed adattabile e si sviluppò in una terra arida e fredda, senza alberi e con poche possibilità di ripararsi. Gli indigeni lo utilizzarono per diverse
mansioni e poi nel XIX secolo fu largamente impiegato nelle miniere in tutta l'Inghilterra del Nord. La forza di questo piccolo cavallino è leggendaria e si narra che nel 1820 un pony di
90 cm trasportò un uomo di 85 chilogrammi per una distanza di ben 65 chilometri in una sola giornata. Impressionato da tanta potenza, resistenza e caparbietà, nel 1701 il reverendo
John Brand diceva: "Ce ne sono alcuni che un uomo potrebbe portare in braccio ma che nondimeno sarebbero in grado di trasportarlo insieme alla moglie per una ventina di
chilometri". Le teorie sulla sua origine sono controverse. La prima sostiene che il pony discese dalla tundra durante l'era glaciale, attraversando il mare ghiacciato della Norvegia prima
che i campi di ghiaccio si ritirassero dalle isole britanniche. In seguito, l'insediamento insulare e gli incroci coi consanguinei provocarono la riduzione della taglia di questi animali, che
originariamente misuravano al garrese 1,35 m. La seconda teoria è basata, invece, sulle pitture rupestri scoperte nelle grotte di Dordogne e d'Altamira, sulle quali si riconoscerebbero i
pony Shetland. Quindi si penserebbe che siano i primi equini introdotti dall’uomo nelle isole britanniche, perché una delle prime immigrazioni in Gran Bretagna fu quella dei popoli
originari della Biscaglia. Gli Shetland sarebbero così una varietà nana degli Exmoor. Questa seconda teoria è quella che viene accettata maggiormente, in quanto pare più ragionevole
pensare che la razza abbia subito una riduzione della taglia passando dalle condizioni climatiche temperate del sud a quelle dure delle isole Shetland, che non provenendo dalla tundra
glaciale.
A motivo delle sue affascinanti caratteristiche e della sua capacità di adattarsi ad ambienti molto diversi, il pony shetland è stato esportato in tutto il mondo; sono stati aperti molti
club ippici e creati dei registri della razza. Tuttavia il nome di questo animale è ancora legato al suo luogo d’origine, in cui questa razza prospera e rimane geneticamente pura.
Il pony shetland si riconosce facilmente per le zampe corte, la coda e la criniera lunghe e il mantello folto, che serve a proteggerlo dalle intemperie del suo habitat. Questo animale è
alto circa un metro e di solito è di colore nero o marrone scuro e stando ai dati ufficiali, raggiunge un’altezza massima di 107 centimetri, a eccezione dello Shetland americano che può
raggiungere i 117 centimetri.
Pur essendo piccolo di statura, il pony Shetland è il cavallo più forte al mondo in proporzione alla sua taglia. Pertanto, nel corso della storia questo pony è stato impiegato per
trasportare la torba, arare i campi e lavorare nelle miniere di carbone, dato che solo animali di piccole dimensioni potevano passare attraverso i cunicoli.
Molti esemplari hanno trascorso tutta la vita nelle miniere, non vedendo mai la luce del sole. Opportunamente addestrato, il pony shetland è docile, il che lo rende ideale per i bambini.
Probabilmente è grazie alla sua indole che si sono ottenuti risultati positivi nell’impiego di questa razza in programmi terapeutici a beneficio dei disabili.