D-Day 70esimo anniversario: venerdì iniziano
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D-Day 70esimo anniversario: venerdì iniziano
Alla guida con telefonino: a Gallarate sanzioni pesanti della Polizia Locale GALLARATE, 16 luglio 2014 – Courtney Ann Sanford è morta a 32 anni, in North Carolina, il 24 aprile 2014. Causa: un incidente stradale da lei stessa provocato. Mentre guidava si era concessa un selfie. L’impatto frontale con un camion è avvenuto pressoché contemporaneamente all’apparizione dell’autoscatto su un social network. L’episodio statunitense è solo il caso più estremo di un fenomeno, quello dell’uso di dispositivi elettronici mentre si guida, presente su scala planetaria e sempre più diffuso. A Gallarate la Polizia Locale sta sviluppando un’azione sistematica per contrastare un comportamento la cui pericolosità è sottovalutata da tanti guidatori. Fra giugno 2012 e lo stesso mese del 2013 le sanzioni comminate dai Vigili sono state 199 (solo 4 annullate a seguito di ricorso). Nell’anno successivo gli agenti hanno contestato 348 infrazioni (di nuovo 4 gli annullamenti) all’articolo 173 del Codice della Strada. Infrazioni che comportano una multa di 160 euro (112 se si paga entro 5 giorni), la decurtazione di 5 punti patente e, in caso di recidiva nell’arco di due anni, la sospensione del documento di guidada1 a3 mesi. Un quadro sanzionatorio severo che trova giustificazione nella pericolosità della distrazione e del controllo approssimativo del veicolo. Come noto, non è punito l’utilizzo di auricolare, che consente di tenere entrambe le mani sul volante o sul manubrio. In città, la lotta all’uso del telefono da parte degli automobilisti avviene anche con servizi mirati in borghese e auto civetta. I contravventori vengono comunque fermati con paletta e segni di riconoscimento per la contestazione immediata della violazione. «La reazione dei guidatori colti sul fatto – si fa presente al Comando di via Ferraris – è spesso molto negativa. In troppi considerano la guidacon telefono o smartphone tra le mani un comportamento tutto sommato accettabile, quindi le sanzioni sono vissute come un accanimento per fare cassa. Probabilmente agisce un fattore culturale: la presunzione di sapere controllare il mezzo anche senza rispettare le regole, soprattutto su strade familiari come quelle urbane. Un’illusione. I dati Aci – Istat dicono che sulle reti viarie delle città si conta il 75% degli incidenti con il 42% delle vittime e il 72% dei feriti. Prima causa: distrazione, con un’incidenza del 16,6 per cento». Centro sociale Telos di Saronno, denunciate due persone prese mentre forzano l’ingresso SARONNO, 15 luglio 2014-Nel primo pomeriggio di ieri personale della Digos della Questura di Varese, con il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Saronno, è intervenuto in Saronno in Via Caduti della Liberazione al Centro Sociale Te.l.o.s. Giunti sul posto gli operatori della Polizia di Stato hanno colto nella flagranza due ragazzi appartenenti al Centro Sociale occupato, entrambi residenti in Saronno e con numerosi precedenti di polizia tra cui denunce per reati commessi in occasioni di manifestazioni pubbliche. Gli stessi sono stati bloccati mentre erano in procinto di alzare la serranda per invadere al fine di occupare il locale già mira degli stessi autori i giorni precedenti. In particolare sono stati trovati arnesi atti allo scasso e materiale per assicurare la chiusura del locale stesso tra cui una catena con lucchetto già posta sul cancellone esterno di accesso al cortile interno dello stabile danneggiato dagli stessi occupanti già alla prima introduzione abusiva avvenuta sabato pomeriggio. I due soggetti, uno dei quali sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Saronno per un procedimento penale pendente presso la Procura di Milano per violenza, resistenza a P.U. e danneggiamento con in porto abusivo di armi, sono stati oggetti di accertamenti e pertanto accompagnati in Questura. Gli stessi sono tra coloro che avevano occupato il locale sabato scorso e che hanno organizzato il presidio non preavvisato di contestazione alla manifestazione promossa dal Comune e dall’Ass. Commercianti. Entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per invasione di edifici e danneggiamento in concorso e per possesso ingiustificato di grimaldelli. Sono al vaglio le posizioni di altri concorrenti dell’occupazione abusiva svolta durante la notte bianca e del presidio non preavvisato effettuato nella serata di ieri dinanzi alla Compagnia Carabinieri di Saronno. Maroni indagato per presunti contratti irregolari Expo 2015: “Sono sorpreso, ma sereno” MILANO, 14 luglio 2014– di ILARIA MACCHI- E’ una giornata piuttosto tormentata quella che sta vivendo oggi la Giunta di Regione Lombardia guidata da Roberto Maroni, dopo che il presidente ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Busto Arsizio per “induzione indebita a dare o promettere utilità per presunte irregolarità in due contratti di collaborazione a termine su progetti per Expo stipulati, non dalla Regione, ma da società Expo ed Eupolis”. Si tratta certamente di un fulmine a ciel sereno per il Governatore lombardo che non si aspettava l’accaduto, cercando di affrontare quanto gli viene contestato con la maggiore serenità possibile. Per questo già in mattinata ha vagliato con attenzione le accuse che gli vengono rivolte e che lo hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati insieme al suo capo segreteria, Giacomo Ciriello. Oggi i carabinieri del Noe si sono così presentati a Palazzo Lombardia per effettuare una perquisizione, ma ancora non è stato reso noto quanto potrebbe essere venuto alla luce. Attraverso una nota ufficiale Maroni ha voluto quindi far sapere di non sentirsi preoccupato dopo quello che gli è stato notificato: “Sono assolutamente sereno e, allo stesso tempo, molto sorpreso. Per quanto a mia conoscenza è tutto assolutamente regolare, trasparente e legittimo. Si tratta di due contratti a termine per persone che svolgono, con mansioni diverse, attività quotidiana di supporto della Regione Lombardia dalla sede di Roma. La loro attività è finalizzata all’ottimizzazione e all’efficienza della macchina organizzativa in vista dell’evento Expo. In particolare, una figura professionale ha un preciso scopo di raccordo tra la Regione Lombardia e la società Expo, mentre l’altra, di provata esperienza professionale, ha un ruolo di consulenza delle diverse tematiche organizzative legate a Expo. Sono, ribadisco, sereno e fiducioso che le cose verranno al più presto chiarite”. Nel frattempo sarebbero emersi pure i nomi che avrebbero scatenato il presunto comportamento irregolare da parte di Maroni, che si sarebbe impegnato a loro favore per fargli appunto ottenere i due contratti di lavoro: da quanto si apprende si tratterebbe di Mara Carluccio, in forza presso Eupolis, l’Ente di Regione Lombardia per la Ricerca, la Statistica e la Formazione, e Maria Grazia Paturzo, che presta invece servizio presso Expo 2015. Secondo quanto sostiene la Procura di Busto Arsizio che ha avviato l’indagine, i presunti reati commessi dal presidente lombardo risalirebbero a dieci giorni fa, il 4 luglio 2014, quando Maroni si sarebbe incontrato a Varese con Ciriello dando “indebite utilità economiche alle due donne “non essendo riusciti a collocarle presso lo staff del Presidente in quanto la loro assunzione sarebbe stata soggetta ai controlli della Corte dei Conti sulla Regione”. I militari del Noe hanno anche perquisito uffici in via del Gesù a Roma a disposizione di Mara Carluccio. Tutta la vicenda è ovviamente ancora al vaglio degli inquirenti, non certamente fatti certi e comunque da verificare in ogni loro dettaglio. Come d’altronde dovrebbe essere in ogni simile circostanza dove il beneficio del dubbio deve sempre prevalere fino alla fine delle indagini. [email protected] Incendi in via Carrobbio, proseguono le indagini anche con l’aiuto di testimoni VARESE, 14 luglio 2014- di ILARIA MACCHIProsegue il lavoro della Squadra Mobile di Varese per cercare di individuare il responsabile o i responsabili degli incendi che negli ultimi giorni si sono sviluppati per ben quattro volte in città in via Carrobbio dove fortunatamente non si sono registrati feriti nè danni di grande rilievo. Il primo episodio è datato giovedì 3 luglio quando i vigili del fuoco hanno dovuto intervenire la mattina intorno alle 8.30 per spegnere le fiamme che si erano generate in via Carrobbio 8 nello scantinato di un condominio di sei piani: l’intervento tempestivo di ben sette persone attraverso un’autopompa e un’autoscala si è rivelato comunque davvero fondamentale per evitare che il rogo potesse ulteriormente propagarsi. Sempre nello stesso stabile, però, la situazione si era poi ripetuta poche ore dopo in modo analogo richiedendo l’intervento di tre mezzi dei pompieri che per operare con maggiore libertà sono arrivati a bloccare le vie del centro fino ad arrivare alla normalità dopo circa mezz’ora. Il piromane non si è però fermato qui e così due giorni dopo, sabato 5 luglio, intorno alle 7.30 della mattinai vigili del fuoco hanno dovuto intervenire nuovamente nello stesso scantinato, ma questa volta per analizzare meglio la situazione si è ritenuta necessaria anche la presenza della Polizia Scientificache ha provato a effettuare i primi rilievi alla ricerca di possibili tracce che potessero capire meglio chi potesse avere agito. In questa occasione, però, la dinamica dei fatti è stata parzialmente differente: nello stabile al civico 8 c’era solamente fumo, senza fiamme, ma nello scantinato erano presenti anche alcune scritte sul muro recanti offese realizzate con della vernice rossa. A confermare ulteriormente l’ipotesi di incendi non certamente casuali è stato poi l’ultimo episodio, risalente alla scorsa settimana, dove i vigli del fuoco avevano rinvenuto all’interno dell’ormai conosciuto locale del materiale incendiario e questo ha contribuito quindi a far credere che tutti gli incendi siano nati come un avvertimento nei confronti di qualcuno che deve essere ancora identificato con certezza. Dopo quanto accaduto le indagini proseguono con la dovuta cautela per cercare di evitare che episodi simili possano verificarsi ancora, anche se il capo di Gabinetto, Paolo Catenaro, ha preferito evitare di sbilanciarsi troppo: “Stiamo continuando a lavorare, al momento possiamo ancora rivelare poco, ma non ci sono dubbi sul fatto che tutti gli incendi siano stati di natura dolosa. Stiamo utilizzando tutti i supporti possibili, tra cui anche le telecamere presenti in zona e alcuni testimoni che potrebbero avere visto particolari importanti, per riuscire a rintracciare il responsabile e garantire quindi la massima sicurezza a chi vive e lavora in zona”. [email protected] Vicenda Maroni. Pd e Scelta Civica in Regione: Ora riferisca in aula” MILANO, 14 luglio 2014- “Siamo perplessi e preoccupati di fronte alla pletora di notizie che stanno emergendo a proposito di irregolarità nelle nomine e nei contratti in Regione, fino all’odierno avviso di garanzia notificato a Maroni e al capo della sua segreteria. Chiediamo perciò che il presidente intervenga immediatamente in Aula per riferire sulla vicenda”. Lo dichiarano Enrico Brambilla e Lucia Castellano, rispettivamente capigruppo di Pd e Patto Civico in Consiglio regionale. “Per quanto ci riguarda, ci sentiamo sin d’ora impegnati a vigilare attentamente su ciò che sta accadendo. Attendiamo quindi gli sviluppi della vicenda pronti, nel caso, ad assumere ulteriori iniziative”. Avviso di garanzia per Roberto Maroni dalla Procura di Busto Arsizio per Expo BUSTO ARSIZIO, 14 luglio 2014-Per il Movimento 5 Stelle Lombardia il presidente della regione Roberto Maroni, che ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Busto Arsizio per “induzione indebita a dare o promettere utilità per presunte irregolarità in due contratti di collaborazione a termine su progetti per Expo”, deve spiegare e chiarire già domani al Consiglio regionale la sua posizione. Giampietro Maccabiani, portavoce del Movimento 5 Stelle Lombardia, dichiara: “Aspettiamo domani Maroni in consiglio a spiegare e chiarire quanto sta accadendo. Se dovessero essere confermate le ipotesi di reato con un rinvio a giudizio ci aspettiamo le dimissioni immediate di Maroni; chi governa deve essere al di sopra di ogni sospetto. La Lombardia è un serraglio di scandali che imbarazza il paese. Non abbiamo ancora dimenticato Formigoni che, ancora una volta le forze dell’ordine visitano Palazzo Lombardia gettando un’ombra inquietante sulla figura del presidente. Nei fatti la Lombardia di Maroni si sta dimostrando esattamente identica a quella di Formigoni”. La Polizia chiede i documenti, lui li prende a calci e morsi BUSTO ARSIZIO, 14 luglio 2014– Un Marocchino di 24 anni è stato arrestato dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio per aver reagito alla richiesta dei documenti scagliandosi contro gli agenti e l’autovettura di servizio. Erano circa le 19.00 di sabato scorso quando la pattuglia che transitava in via Gaeta, zona spesso controllata per le frequentazioni non sempre raccomandabili, ha avvistato il giovane nordafricano, già ben conosciuto dai poliziotti per i precedenti in materia di droga e reati contro il patrimonio. Lo straniero, alla richiesta di esibire un documento, dopo aver offeso gli operatori ha tentato di fuggire a bordo di una bicicletta che, quando è stato bloccato, ha scagliato contro l’autovettura di servizio danneggiandola. Una volta bloccato ha continuato a colpire i due poliziotti con calci e pugni cercando addirittura di morderli, tanto che successivamente gli uomini in divisa hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dal quale sono usciti con una prognosi di 7 giorni a testa. Il marocchino, che tra l’altro era in possesso di un coltello da cucina, è stato infine arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e denunciato per il danneggiamento della vettura di servizio, per il possesso del coltello e per il rifiuto di fornire le proprie generalità. Sempre nella stessa notte, la Polizia di Stato ha arrestato uno spacciatore di cocaina che aveva appena ceduto delle dosi ad un acquirente nelle vicinanze di un locale pubblico. Erano circa le 04:00 quando gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio, appostati nelle vicinanze di un bar in via Montello dove già in passato erano stati segnalati movimenti sospetti, hanno assistito a quello che ai loro occhi è subito sembrato un tipico scambio droga/denaro. Gli investigatori hanno, infatti, notato un individuo che, dopo aver brevemente confabulato con un altro giovane nei pressi dell’ingresso del bar, si è appartato con quest’ultimo su una vettura in sosta. Notando che i due stavano scambiandosi qualcosa, i poliziotti sono intervenuti sorprendendo il primo, l’acquirente, con una dose di cocaina del quale tentava inutilmente di disfarsi gettandola a terra. L’altro, lo spacciatore, tentava a sua volta di farla franca gettando nell’abitacolo della vettura altre quattro dosi di cocaina, ma il suo gesto non passava inosservato. Il pusher, un italiano di 35 anni residente a Magnago con precedenti, è stato arrestato in flagrante spaccio di droga, tanto più che all’interno della sua abitazione è stata successivamente sequestrata altra droga e materiale per confezionarla in dosi. L’uomo è stato condotto in carcere. Bloccata a Genova carovana umanitaria per Gaza GENOVA, 14 luglio 2014– Centinaia di tonnellate di aiuti umanitari destinate alla popolazione civile della Striscia di Gaza sono bloccate a Genova da 21 giorni. 2 ambulanze, 6 container di medicinali, apparecchiature mediche, attrezzature per disabili, alimenti per l’infanzia: questo e molto altro il carico bloccato. La carovana, pronta a partire alla volta della Striscia di Gaza già in data 23 Giugno u.s., ad oggi, non ha ancora ricevuto i permessi di transito, necessari ad arrivare in Striscia di Gaza, né dal lato Egiziano né dal lato Israeliano. Dopo 20 giorni si riceve silenzio da lato egiziano e lentissimi passi in avanti dal lato Israeliano. Nel frattempo il materiale giace sotto il sole da oltre 20 giorni e ciò lo sottopone al rischio di deterioramento. Nel frattempo la situazione umanitaria presso la Striscia di Gaza si aggrava di minuto in minuto (in 6 giorni centinaia i morti e migliaia i feriti). Presso la segreteria di Music for Peace si susseguono senza sosta le richieste urgenti da parte degli ospedali che rischiano di rimanere sforniti. Music for Peace è una stimata organizzazione umanitaria che è già intervenuta in Striscia di Gaza portando a destinazione 5 carovane umanitarie delle quali ha curato anche la minuziosa distribuzione lungo tutto il territorio. Mentre il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, la Comunità Internazionale, i mezzi d’informazione, il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki Moon, il Ministro agli Affari Esteri Federica Mogherini fanno appello alla fine delle violenze in Medio Oriente ed esprimono la loro contrarietà agli attacchi su obiettivi civili, l’Ngo Music for Peace chiede che sia rispettata la Quarta Convenzione di Ginevra e il Primo Protocollo Addizionale che sancisce “la popolazione civile ha diritto all’assistenza, vi è l’obbligo di facilitare il rapido e non limitato passaggio di tutti i convogli umanitari e che il personale di soccorso deve essere rispettato e protetto”. Vista la gravità della situazione MUSIC FOR PEACE LANCIA UN’ULTERIORE CAMPAGNA DI RACCOLTA DI MEDICINALI CON SCADENZA A PARTIRE DA OTTOBRE 2015. E’ POSSIBILE RECAPITARE IL TUTTO PRESSO LA SEDE DI MUSIC FOR PEACE: VIA BALLEYDIER 1, GENOVA. Precisiamo per correttezza che, qualora dovesse essere concesso il transito e quindi la partenza, il materiale che non dovesse giungere in tempo sarà portato a destinazione nella carovana successiva. Facciamo appello a tutti i mezzi d’informazione affinché oltre a divulgare quanto accade in Medio Oriente diano spazio all’esistenza di questa concreta possibilità – purtroppo per ora ancora bloccata – di portare medicinali per le cure della popolazione civile.