Imposta patrimoniale e certezza del gettito

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Imposta patrimoniale e certezza del gettito
Le case fantasma delle grandi città
a cura di
Patrizia Lattarulo, Chiara Agnoletti e Claudia Ferretti
Si ringraziano
Giuseppe Ferraina e Chiara Bocci
Nel complesso in Toscana i versamenti relativi al primo acconto IMU hanno portato nelle casse pubbliche un
gettito inferiore alle rispettive previsioni basate sull’archivio catastale. Questa differenza di importi può
essere riconducibile a diversi fattori:
 approssimazione nelle stime dovuta alla lacunosità dell’archivio catastale, compresa l’errata attribuzione
dell’aliquota da abitazione principale nel caso di più immobili intestati allo stesso proprietario, dove
l’archivio del catasto presenta questo campo incompleto;
 rateizzazione del versamento sull’abitazione principale (era infatti consentita la possibilità di suddividere
in tre tranche il versamento sull’abitazione principale);
 elusione fiscale, con applicazione dell’aliquota da abitazione principale agli immobili di proprietà con
rendita catastale più elevata o con applicazione dell’aliquota da abitazione principale a più immobili, ad
esempio in uso a familiari;
 evasione fiscale o ritardo nel pagamento della prima rata1.
Le stime elaborate dall’Irpet per la Toscana hanno indicato importi superiori del 7,4% al gettito effettivo,
nonostante si sia seguito un approccio prudenziale che in parte sconta una quota di possibile elusione: là
dove l’archivio catastale si è rivelato carente nel segnalare l’abitazione principale tra più immobili intestati
ad un unico proprietario, si è infatti scelta l’opzione più conveniente al proprietario stesso, attribuendo
l’aliquota relativa all’abitazione principale all’immobile con rendita catastale più elevata. Questa ipotesi
semplificatrice meglio potrebbe approssimare il comportamento individuale, laddove l’archivio del catasto si
dimostra lacunoso e si presta alla possibile elusione.
Cosa si nasconde, dunque, dietro questo mancato gettito?
Innanzi tutto queste stime di maggiore dettaglio tranquillizzano rispetto ad altre versioni: la Toscana non è la
patria dell’evasione, almeno non più di altre regioni del Paese. Certo però dei 32 milioni di euro di
“mancato” gettito sui 417 riscossi con l’acconto prima rata, la quota assolutamente prevalente è derivante
dagli immobili diversi dall’abitazione principale (per questi la differenza tra gettito stimato e gettito effettivo
è del 10%, contro il 3% relativo alle abitazioni principali). Quindi il mancato gettito riguarda entrambe le
categorie, ma è ben più elevato per le seconde case e gli immobili diversi, ossia quelle sulle quali le aliquote
1
La sovrastima MEF del gettito IMU si è rivelata particolarmente alta per la Toscana, tanto da essere stata segnalata anche dalla stampa e aver
suscitato reazioni preoccupate degli enti locali, i quali hanno visto pericolosamente a rischio le proprie entrate. La differenza tra incasso e stime MEF
produce effetti anche sui trasferimenti erariali ai comuni e quindi sulle entrate complessive degli enti, aspetto sul quale non interessa entrare con
questa nota. La stima Irpet ha dato valori più vicini al gettito prima rata per 200 comuni sui 287 della regione.
1
sono significativamente maggiori. Dal grafico emerge la quantità di comuni per i quali si è rilevato un
mancato gettito da immobile diverso dalla abitazione principale.
Grafico 1
DIFFERENZA TRA GETTITO STIMATO E GETTITO EFFETTIVO PRIMA RATA PER COMUNE DISTINTO PER IMU DA ABITAZIONE PRINCIPALE E DIVERSA
DALL’ABITAZIONE PRINCIPALE
100,0%
80,0%
60,0%
40,0%
20,0%
0,0%
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
100.000
IMU da abitaz. Princ.
IMU diversa da abit. Princ.
-20,0%
-40,0%
-60,0%
-80,0%
-100,0%
Il minore gettito penalizza soprattutto i grandi comuni.
In assoluto il “mancato gettito” è collegato alla dimensione dei comuni ed è maggiore al crescere della scala
urbana. Nei grandi comuni tanto l’abitazione principale quanto la proprietà diversa dall’abitazione principale
danno un gettito inferiore a quello atteso.
Al contrario nei piccoli comuni e anche in molto comuni turistici il gettito da abitazione diversa da quella
principale è stato superiore alle attese, questo dato riflette anche il gettito da terreni che nelle stime era stato
trascurato, ma certamente sono state dichiarate più seconde case del previsto. Nei comuni di classe
demografica intermedia il gettito da abitazione principale ha superato le previsioni, costituendo un possibile
indizio di elusione fiscale da parte dei contribuenti interessati.
Grafico 2
RAPPORTO % TRA GETTITO DA ACCONTO PRIMA RATA IMU E RELATIVO IMPORTO STIMATO PER CLASSE DEMOGRAFICA
2
60
50
40
30
20
10
0
Fino a 1.000
abitanti
Da 1.001 a
2.000 ab.
Da 2.001 a
3.000 ab.
Da 3.001 a
5.000 ab.
Gettito ai Comuni (diverso da abitazione principale)
Da 5.001 a
10.000 ab.
Da 10.001 a Da 20.001 a Da 60.001 a Oltre 100.000 TOSCANA
20.000 ab.
60.000 ab. 100.000 ab
ab.
Gettito ai Comuni (abitazione principale)
Totale IMU comunale
In particolare, il mancato gettito è molto elevato nei capoluoghi turistici universitari: Firenze, Pisa e Siena.
Prato, Pistoia e Lucca sono i capoluoghi con una percentuale di versamenti connessi all’abitazione principale
ben superiore al previsto e un contemporaneo versamento da immobili diversi più contenuto.
Grafico 3
RAPPORTO % TRA GETTITO DA ACCONTO PRIMA RATA IMU E RELATIVO IMPORTO STIMATO NEI COMUNI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
80
60
40
20
0
Firenze
Pisa
Siena
Arezzo
Gettito ai Comuni (diverso da abitazione principale)
Livorno
Prato
Massa
Gettito ai Comuni (abitazione principale)
3
Carrara
Lucca
Totale IMU comunale
Pistoia