1.05 - Joey e la prova del fuoco

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1.05 - Joey e la prova del fuoco
_______________________________________________________________________1.05 Joey e la prova del fuoco
1.05 - Joey e la prova del fuoco
-------------------------------------------------------------------------------Scritto da: Vanessa McCarthy
Tradotto da: illampo
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Joey:
Gina:
Joey:
Gina:
Joey:
Gina:
Joey:
[Da Joey. Joey sta leggendo. Entra Gina.]
Ciao.
(con voce profonda) Ho bisogno di un drink!
Sembri proprio papà.
Papà non beveva.
Oh, lo so, ma hai la voce profonda come quella di un uomo.
Vuoi una birra?
No, ho un'audizione tra un ora con una compagnia teatrale importante, e devo imparare a memoria
un monologo dal “Riccardo III” di Shakespeare.
Gina: Oh. Come sta andando?
Joey: Male.
Gina: Perché vuoi sempre recitare Shakespeare?
Joey: Beh, questa potrebbe essere una grossa opportunità per me, sai? Far girare le cose diversamente,
farmi considerare dalla gente un attore impegnato. In più, devo indossare una corona.
Gina: Sai, potresti memorizzarlo più facilmente se capissi il discorso.
Joey: Si, ma è praticamente un'altra lingua.
Gina: Dai, lascia che ti aiuti. Iniziamo dalla prima riga.
Joey: Okay, uh (leggendo) “Ora l’inverno del nostro scontento”.
Gina: Interessante.
Joey: “È reso estate gloriosa da questo sole di York”
Gina: Uh, okay certo.
Joey: “E tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo
dell'oceano”.
(Fissano il libro in silenzio imbarazzante)
Gina: Ti va una pizza?
Joey: Oddio, sì.
[Sigla d’apertura]
[Nel giardino. Michael è al computer, entra Joey.]
Joey: Ciao, Michael.
Michael: Ciao, Joey. Come è andata l'audizione oggi?
Joey: Non c'è l'ho fatta. Sarò il sostituto.
Michael: Ottimo.
Joey: Michael, non so cosa questo significhi nel campo della scienza missilistica, ma nello spettacolo, vuol
dire che fai schifo.
Michael: Tu la vedi dal lato sbagliato: se l'attore principale si ammala, sei dentro! Questa è
un'opportunità. Devi solo essere pronto ad afferrarla quando arriva il tuo momento.
Joey: Davvero?
Michael: Assolutamente. Ti ricordi cosa è successo a Lou Gehrig? Un giorno, Wally Pipp si ammalò e
Lou prese il suo posto. Fu così bravo che lo sostituì definitivamente. Quell'uomo giocò praticamente
ogni singola partita per 13 anni.
Joey: Michael, non posso fare quella parte così a lungo. Devo andare a SeaWorld fra tre settimane.
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Michael: Il punto è che potresti avere la tua grande opportunità, e tu devi essere pronto.
Joey: Giusto, devo solo aspettare la mia occasione poi andrò là fuori e sarò il miglior Riccardo III che ci
sia mai stato.
Michael: Beh, in realtà Sir Laurence Olivier è un livello un po' alto da raggiungere.
Joey: Hm… forse dovrei mettere “Sir” davanti al mio nome.
(Una ragazza entra con una grossa scatola)
Michael: (a bassa voce a Joey) Ragazza, ragazza, ragazza, ragazza.
Joey: Bene. Salve.
Ragazza: Ciao.
Joey: Lascia che ti aiuti con questo. (le prende la scatola)
Ragazza: Grazie.
Joey: E lascia che sia il primo a darti il benvenuto nel complesso.
Ragazza: Oh, in effetti sto andando via dal mio appartamento per andare in quello del mio fidanzato.
Joey: Oh. Vai pure. (le dà indietro la scatola)
(La ragazza s’allontana)
Michael: Joey, se ne sta andando. Questo è male. Questo è molto male.
Joey: Michael, non hai nessuna speranza con quella ragazza. Posso ancora averla io. Vuoi vedere?
Michael: No! Ascoltami solamente. Un appartamento del complesso è libero. Mia madre vorrà trasferirsi
qui.
Joey: Davvero?
Michael: Sì! Quando mi sono trasferito, lei mi ha chiesto se ci fosse un appartamento libero per lei. Cielo,
lei odia stare da sola, e ora non ci sono più per lavorare in giardino... o spostare mobili in giro.
Joey: Come, come, uh, tu sposti mobili?
Michael: Sono quasi tutti di vimini.
Joey: Oh.
Michael: Questo non deve succedere. Devi aiutarmi.
Joey: Va bene, va bene, va bene. Dunque, sarà meglio togliere quella insegna. (indica il cartello con su “in
affitto”)
Gina: (Gridando dal parcheggio) Farebbe meglio a rinunciare, mister!
Joey: (a Michael) Prendi il…
(Michael corre giù, prende il cartello e lo passa a Joey. Joey lo mette vicino a una pianta. Gina arriva)
Gina: (gridando verso il parcheggio) Non ho colpito la sua macchina! Lo saprebbe se l’avessi colpita! (a
Joey) Ho colpito in pieno la macchina di quel tipo. Cosa succede ragazzi?
Michael: Niente.
Gina: (notando il cartello) Oh... cosa abbiamo qui? Si affitta una pianta? California. C'è un sacco di gente
strana, no?
Joey: Già.
Gina: Okay, la cena è pronta tra un attimo.
Howard: (arrivando) Ciao ragazzi, ciao Gina.
Gina: Ciao Howie.
Howard: Noti qualcosa di diverso su di me?
Gina: Sei più basso?
Howard: No, sto facendo esercizi. Ho comprato un attrezzo per fare ginnastica. Delle buone cose
succedono tutti i giorni al mio corpo.
Gina: Anche io posso far succedere delle buone cose al tuo corpo praticamente tutti i giorni. (esce)
Howard: Voglio sposarla. (Nota il cartello vicino la pianta) Hey, non dovrebbe stare qui, dovrebbe essere
lassù.
Joey: Ascolta, noi non vogliamo che Gina sappia dell’appartamento vuoto, quindi non dirglielo.
Howard: Perché non dovrebbe saperlo?
Michael: Perché se lo scoprisse, si trasferirebbe qui e noi non vogliamo assolutamente che lei viva qui.
Howard: Si trasferirebbe qui?
Joey: Howard…
Howard: Lo voglio.
Joey: Howard, no!
Howard: Vado a dirglielo.
Joey: Howard…
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Howard: (Gridando) Gina!
Joey: Non vuoi fare un'altra serata mangiando pizza, solo tu ed io?
Howard: È stata la miglior serata della mia vita! Abbiamo guardato Die Hard, e poi mi hai mostrato le tue
foto del cast de “I giorni della nostra vita” e mi hai indicato tutte quelle con cui hai dormito.
Joey: Esatto, beh, noi potremmo rifarlo se tu non dici dell'appartamento vuoto a Gina.
Howard: Davvero?
Joey: Si, ma... questa volta, possiamo guardare Die Hard II.
Howard: Succedono le stesse cose ma questa volta loro sono su un aeroplano!
[Il portico dietro la casa di Joey.]
Joey: Hey, indovina un po'? Grandi notizie! Il tipo che interpreta Riccardo III ha vomitato tutto il giorno!
Michael: Davvero?
Joey: Già, già. Pensano the potrebbe essere grave... devo essere pronto!
Michael: Sono così felice per te... vedi? Te l'avevo detto. Come vanno le battute?
Joey: Ah, già, le parole... la parte peggiore del recitare. Non mi viene il monologo iniziale. Credo di avere
troppe informazioni immagazzinate nel mio cervello.
Michael: È una teoria interessante.
Alex: (arrivando) Ciao ragazzi.
Joey: Ciao.
Alex: Sapete cosa sta succedendo ai cartelli “affittasi” che continuo a mettere?
Joey: Si, certo, li togliamo e li strappiamo.
Alex: E perchè state facendo questo?
Michael: Perchè se mia madre scopre che c'è un appartamento qui, vorrà trasferirsi immediatamente.
Alex: Oh. D'accordo, potrebbe andar bene. Stiamo facendo dei buoni progressi.
Joey: Davvero? Tu pensi che la vorresti come inquilina? Okay, facciamo un piccolo gioco di ruolo, va
bene? Io farò Gina, tu vieni da me e mi chiedi l'affittitto.
Alex: Okay. Gina…
Joey: (imitando Gina) Sparisci, bionda!
Alex: Sembra così reale. Okay, Sai cosa? Hai ragione. Questo non deve succedere. Lei è pazza.
Joey: Whoa whoa Alex, noi possiamo parlare di lei in questo modo, ma tu non puoi. Lei è mia sorella.
Michael: Già, e mia madre.
Alex: Cielo, mi spiace tanto.
Joey: Ah, ti stiamo prendendo in giro.
Michael: Lei è pazza, senti, dobbiamo trovare qualcun altro che venga a vivere in quell'appartamento. C'è
qualcuno interessato?
Alex: No. Stavo pensando di fare una giornata aperta per le visite.
Michael: Oh, oh, falla domani. Deve andare a San Diego per una conferenza sulle parrucche.
Joey: Oh, San Diego. Solo altri 20 giorni prima di SeaWorld.
Alex: Okay, questo potrebbe funzionare benissimo. Io devo solo affittarla a qualcuno entro domani. Vorrei
solo che mio marito fosse qui. È lui il venditore di famiglia.
Joey: Davvero?
Alex: L'ultimo appartamento che avevamo libero, l'ha affittato senza problemi anche se c'erano pessime
tubature, il riscaldamento difettoso, e c'è la muffa sulle pareti.
Joey: Uh, non siamo noi gli ultimi che si sono trasferiti qui?
Alex: Dunque SeaWorld, giusto?
[Da Joey. Joey sta lucidando la corona di Riccardo III. Entra Gina.]
Gina: Tutti acclamiamo il Re Polpetta.
Joey: Hey, verrai a vedere la mia rappresentazione stasera, vero?
Gina: E perdere l'occasione di vederti truccato e in calzamaglia? Questo sarà il mio biglietto di Natale.
Allora, sei pronto?
Joey: Sì, so tutto tranne quel maledetto monologo d'apertura. Che ne diresti di sederti in prima fila e
suggerirmi le parole?
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Gina: Non le conosco.
Joey: Le conosci meglio di quanto le conosca io.
(Squilla il telefono)
Joey: (Al telefono) Pronto? Uh… okay, grazie. Arrivederci. (Riattacca) Uh oh.
Gina: Risultati di un test di paternità?
Joey: No, era il teatro a chiamare. Vado in scena stasera.
Gina: Lo sapevi già.
Joey: Un altro teatro. Un altro spettacolo.
Gina: Cosa?!
Joey: Beh, mi è piaciuto talmente fare il sostituto che ho preso un altro lavoro. Io ho sostituito troppo!
Gina: Ma perché l'hai fatto?
Joey: Ho pensato che facendo il sostituto in più di uno spettacolo, avrei aumentato le mie possibilità di
andare in scena.
Gina: Sai, tu pensi giusto quel minimo per rovinarti completamente le cose.
Joey: Lo so! Lo so! Non ci posso credere. Quante sono le possibilità che due persone si ammalino
contemporaneamente?
Gina: Beh, è il periodo dell'influenza.
Joey: Fai il vaccino per l'influenza!
Gina: Tu non l'hai fatto il vaccino.
Joey: Io non sono in uno spettacolo! Cosa posso fare?
Michael: (Arrivando) Hey, Joey, c'era uno strano messaggio telefonico per te. Ha chiamato il tuo
produttore, dice che sei in scena stasera.
Gina: Si, si, si, tesoro. Lo sa già. Ha due spettacoli stasera.
Joey: Veramente dovrei sentire questo.
Michael: Va bene, il messaggio era “Trent è bloccato in Florida, quindi hanno bisogno che interpreti la
parte di Gus.”
Gina: Sei in tre spettacoli?
Joey: Ah! Temevo fosse Gus! Dannazione, Trent! Dilettante! Dilettante! Dilettante!
Gina: Dunque su cos'è questo terzo spettacolo?
Joey: (Confuso) Non ricordo!
Michael: Joey, cosa pensi di fare?
Joey: Non lo so. Posso farne solo uno.
Michael: Non fare quello col monologo, perchè non lo sai molto bene.
Joey: Già, ma non ho studiato per niente il balletto in quella cosa sul cowboy. (Approssima dei passi di
danza). Non lo so!
Gina: Oh, ti prego, fai quello.
Joey: Non ci posso credere. Che possibilità ho? È come se tutto si stesse aggiustando per rovinarmi. È la
prova del fuoco del sostituto!
[Ufficio di Bobbie]
Bobbie:
Joey, grazie per essere venuto. Senti, il motivo per cui ti ho chiamato...
Joey: No, no, no, no. Tu non mi hai chiamato. Io ti ho chiamato.
Bobbie:
Oh, giusto. Stavo giusto per fare qualcosa.
Joey: Okay, ascolta, Bobbie, io ho un grosso problema, e ho bisogno del tuo aiuto. Sono il sostituto in
questa rappresentazione...
Bobbie:
Oh, no! Io odio il teatro!
Joey: No, non è questo il problema.
Bobbie:
Oh, è peggio di questo?!
Joey: Dunque, io ho firmato per sostituire in tre spettacoli differenti, e mi vogliono tutti stasera.
Bobbie:
Cosa?! Ma perché non puoi avere un problema di cocaina come chiunque altro?
Joey: Ci farò un pensierino.
Bobbie:
Perfetto. Tu devi fare tre spettacoli contemporaneamente. Beh, fortunatamente per te, sono la
regina del multitasking. Anche ora, mentre stiamo parlando, sto facendo esercizi coi glutei, e sto
imparando lo spagnolo con questo auricolare (mostra a Joey l’auricolare) “Me llamo Bobbie!” Sto
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provando a sedurre una star di una soap messicana. Dunque, vediamo se riusciamo ad aggiustare
questa cosa. Tutti i tre spettacoli sono alla stessa ora?
Joey: No, no, no. Una inizia un po' prima. Oh, e in una non ci sono sino al secondo atto.
Bobbie:
Grandioso! Così puoi farle entrambe. E per la terza, magari convinciamo l'attore ad andarci.
Joey: Come posso fare per questo?
Bobbie:
Beh, proporrei chiamarlo e minacciarlo di rovinargli la carriera, ma non potrebbe essere peggio
di così. Sta facendo teatro.
Joey: Uh, forse basta che io gli parli.
Bobbie:
Fallo. Ti verrà in mente cosa dirgli. Tu sei un gran ragazzo sveglio.
Joey: Già, già, me lo dicono spesso.
Bobbie:
Davvero? (Riprende a studiare spagnolo) Ah, basta con quelle schifezze “¿Donde esta la
playa?”. Come si dice “Toglimi il reggiseno”?
Joey: Quitame mi Brassiere.
[Fuori la casa di Joey. Alex sta mostrando l’appartamento in affitto]
Joey:
Alex:
Joey:
Alex:
Joey:
Alex:
Joey:
Ciao, Alex, come stanno andando le visite?z
Abbiamo qualche offerta, ma nessuno è interessato veramente.
Hai accennato che c'è una celebrità che vive nel complesso?
C'è? Chi?
Uh, Sir Joey Tribbiani.
Oh, già. Beh, teniamolo segreto. Non vogliamo avere dei paparazzi che scorazzano in giro.
Oh, già. Odio quei bastardi. Stanno sempre a seguirmi con i loro elicotteri (scuta il cielo in cerca
degli elicotteri) Va bene, è meglio che tu la affitti subito, perchè Gina sarà di ritorno in un paio d'ore.
Alex: Certo, sto facendo del mio meglio, però non ci sono dei buoni potenziali clienti.
Joey: Non essere così difficile, d'accordo? La cosa importate è affittare a qualcuno che non sia mia sorella.
Ok? E magari qualcuna che sia sexy e che abbia dei contatti ad Hollywood. e la TV ad alta
definizione!
Alex: Via di qua!
(Joey rientra in casa)
Joey: sembra ci sia un sacco di gente a visitare... (si accorge che c’è Gina) ciao, Gina. Sei qui! Cos'è
successo alla tua conferenza sulle parrucche?
Gina: Un sacco di acconciatori si sono ammalati di influenza, così hanno annullato tutto.
Joey: Influenza, mi stai uccidendo.
Gina: Allora, Michael, devo solo prendere il tuo bucato e posso tornare a casa (esce).
Joey: Da quanto tempo era qui? Si è accorta della visita alla casa?
Michael: No, è arrivata prima che iniziasse, ma ora deve restare finche non finisce. Quindi dobbiamo
trattenerla qui.
Joey: Oh, aspetta. Trattenerla qui sarà facile. Cos'è la cosa che preferisce fare di più al mondo?
Michael: Dirci cosa fare.
Joey: Sii più specifico.
Michael: Dire a me cosa fare.
Joey: Esattamente. Quindi, basta che le chiedi un consiglio su qualcosa.
Michael: Uh, tipo cosa?
Joey: Non ti preoccupare, ti aiuterò. Sto lavorando sull'improvvisazione con la mia compagnia teatrale.
Seguimi.
Michael: Questo è terribile.
Gina: (entrando) Okay ragazzi, ho preso la tua roba. Ora me ne vado.
Michael: Ok, sai una cosa, mamma? Rimani. Devo parlarti. Ho un problema.
Gina: Con cosa?
Michael: Beh, è un problema con…
Joey: Una ragazza!
Michael: Sì, con una ragazza.
Gina: Davvero? Come si chiama?
Joey: Goccia!
Michael: Sì, si chiama Goccia, lei è un po’…
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Joey: Della Louisiana.
Michael: … lei è un po’ della Louisiana.
Joey: E suo padre è un poliziotto corrotto!
Gina: (a Michael) Okay, sono contenta che tu sia venuto da me a parlarne. Ecco quello che devi fare.
Michael: Aspetta, tu hai davvero un consiglio sulla mia ragazza Goccia della Louisiana?
Gina: Primo, ci sono alcune cose che entrambi dobbiamo sapere, giusto?
Joey: Okay, ottimo, io vi lascio.
Michael: Joey, dove stai andando?
Joey: Succede che, usando bene il tempo, posso fare Riccardo III e poi attraversare la città per il secondo
atto del musical sul cowboy. Quindi ora, devo convincere l'attore ammalato del terzo spettacolo che
sta abbastanza bene per andare al mio posto. Okay, sono pronto.
Joey:
Tim:
Joey:
Tim:
Joey:
[Camera di Tim, l’attore ammalato.]
Ciao, Tim.
Chi sei?
Sono io, Joey, il tuo sostituto.
Che ci fai qui?
Oh, ah, il tuo coinquilino mi ha fatto entrare, volevo solo ringraziarti per avermi dato l'opportunità di
andare in scena stasera. E voglio che tu sappia che non ho intenzione di deluderti. Sono stato molto
occupato a preparare la parte di Harry.
Tim: Intendi Henry.
Joey: (A se stesso) Bene, sto imparando qualcosa su questa opera. (a Tim) Comunque, volevo raccontarti
una piccola storia, Tim. Ti piace il baseball?
Tim: Non molto. Ma mi piace A-rod. Lui è attraente.
Joey: Amen. Già, comunque, uh, mi ricordi, Wally Pipp, la prima base.
Tim: Perché? È morto con un sostituto nella sua stanza?
Joey: No, ma un giorno era malato, e lui permise ad una giovane, sconosciuta, riserva di entrare in campo
al suo posto. E non è mai tornato tra i titolari. Sai perché?
Tim: Perché?
Joey: Perché il suo rimpiazzo risultò essere Lou Gehrig, una delle figure più amate del baseball, che ha
fatto almeno 500 home run.
(Silenzio)
Joey: Sai cos'è un home-run, vero?
Tim: Non sono così gay.
Joey: Scusa. Comunque volevo solo lasciarti con questo piccolo racconto prima che io vada in scena e
faccia un fuori campo.
Tim: Aspetta, perché mi stai dicendo questo? Mi stai minacciando?
Joey: Se lo fosse, starebbe funzionando?
Tim: È una situazione come nel film “Tutto su Eve”?
Joey: (non capendo) Se lo fosse, starebbe funzionando?
Tim: Sai, forse sto cominciando a sentirmi un pochino meglio.
Joey: Davvero?
Tim: Già. Credo che stasera potrò andare.
Joey: Bene, hey, se è quello che vuoi, Tim, non sarò io quello che ti fermerà. Se solo non fossi passato di
qui!
Tim: Sai, per venire qui e cercare di convincermi a tornare... devi essere il peggior sostituito che sia mai
esistito.
Joey: Non ne hai idea.
Joey:
Alex:
[Nel giardino.]
Hey, hai già affittato l'appartamento?
C'è l'ho fatta, finalmente. L’ha preso una ragazza molto carina che si è appena trasferite da New
York.
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Joey: Spero non sia qualcuna con cui sono andato a letto e non ho mai richiamato.
Alex: Ne dubito. Voglio dire, quante sono le probabilità?
Joey: In effetti piuttosto alte1. Vieni, andiamo a dare a Michael la buona notizia.
(Joey e Alex entrano. Gina sta parlando a Michael di Goccia.)
Gina: Quindi sembra che valga la pena combattere per lei. ma, ricorda, quelli della Louisiana sono persone
molto sensibili.
(Joey fa un cenno a Michael)
Michael: Okay, Mamma. Grazie per il consiglio.
Gina: E voglio incontrare questa Goccia.
Michael: Oh, questo attualmente è un po' difficile, perchè lei vive...
Joey: In un sottomarino.
Michael: Lei vive in un sottomarino.
Gina: D'accordo. Io vado.
Howard: (Arrivando) Okay, okay. Mantenere questo segreto mi sta uccidendo, non posso mangiare, non
posso dormire. Posso a malapena fare ginnastica. Gina, c'è un appartamento in affitto dall'altra parte
della strada.
Gina: Cosa?!
Howard: Loro non volevano che te lo dicessi, ma io voglio che tu viva qui. Credo che tu meritassi di
saperlo perché sei super super carina.
Joey: Niente più “Die Hard” per te, Howie.
Howard: Davvero? Perché ho appena ordinato la pizza.
Joey: Portala giù e ne parleremo.
(Howard esce)
Gina: (ad Alex) Tu lo sapevi?
Joey: Hey, hey, hey, lei non ha niente a che fare con questo.
Alex: È vero, io te la avrei affittata immediatamente. Io adoro averti qui in giro. Intatti...
Gina: Sparisci, bionda!
Alex: Okay… (esce)
Gina: Wow. Quindi è tutto il giorno che stai cercando di impedirmi di scoprire quel posto. Ragazzi, voi
non volevate proprio che venissi a vivere qui, vero?
Joey: Ascolta, Gina, ho solo... pensato che sarebbe stato meglio per Michael.
Michael: Ascolta, mamma, mi spiace. Solo che... mi piace come stanno andando le cose. Mi piace avere i
miei spazi.
Gina: Anche a me.
Michael: Come?
Gina: Ascolta, c'era un tempo, non molto lontano, in cui avrei voluto vivere qui e starti più vicina. Ma devo
ammettere che questo sta passando… voglio dire, ho vissuto come una ragazzina che cresceva un
ragazzino. Non ho mai vissuto da sola per davvero prima.
Joey: (realizzando) Non ho vissuto da solo neppure io.
Gina: (a Michael) Ed è spaventoso, ma è piacevole. Ho tutto lo spazio che voglio per me stessa. Posso
ascoltare pessima musica quando voglio. Posso accendere le mie candele profumate che tu odi e
posso fare bagni lunghissimi.
Joey: Lui interrompe sempre i miei bagni.
Gina: Credo che sto cominciando a capire chi sono stando lontana da te ed è strano, ma in un certo senso
mi diverto.
Michael: Oh..
Gina: Che c'è?
Michael: È che è strano. Io non voglio che tu mi soffochi, ma ora che non lo stai facendo più, è piuttosto
triste. Credo che le cose stiano cambiando.
Gina: Già, infatti credo che dovresti cominciare a farti da solo il bucato.
Joey: (a Michael) Ha ha!
Joey: Ieri sera sono uscito con questa ragazza e a metà della serata mi sono accorto di aver già dormito con lei.
(Monica fa una strana smorfia)
Rachel: Quindi in pratica tu hai dormito con tutte le donne di New York e ora hai iniziato il secondo giro.
Friends, 904 - Gli squali
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Gina: Inoltre, magari, voi due dovreste cominciare a cucinare da soli.
Joey: Hey, tu sei la madre di questo ragazzo!
[Le quinte del teatro, Joey sta ripassando la parte vestito da re.]
“Ora è l’inverno del nostro scontento...” Com'era la riga dopo? Com'era la riga dopo? Dio, ti prego...
aiutami a superare questo e io prometto che, d'ora in poi, non farò il sostituto per più di due
spettacoli alla volta.
(La tragedia sta per iniziare e Joey sale sul palcoscenico)
Joey: Ora l’inverno del nostro scontento. È reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che
incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano. Ora le nostre
fonti sono cinte di ghirlande di vittoria, le nostre armi malconce appese come trofei, le nostre aspre
sortite mutate in lieti incontri, le nostre marce tremende in misure deliziose di danza.
(Il sipario si apre e si vedono cowboy che ballano)
Joey: E ora, divertitevi con i cowboy!
Joey:
Joey:
[Da Joey. Joey, Michael e Gina.]
Non posso credere di aver azzeccato alla fine quel monologo. Era nello spettacolo sbagliato ma
comunque...
Gina: Vorrei fare un brindisi a mio fratello. Per questo debutto a L.A.
Joey: Alla recitazione!
Tutti: Alla recitazione!
(Brindano)
Michael: All’indipendenza!
Tutti: Alla indipendenza!
(Brindano)
Gina: A Michael e Goccia!
Tutti: A Michael e Goccia!
(Brindano)
[Fine]
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