05_Relazione di calcolo briccole
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INDICE 1. Premesse pag. 2 2. Regime normativo pag. 5 3. Dati di input pag. 6 3.1 Energia di accosto pag. 6 3.2 Reazione sulla struttura di accosto pag. 13 3.3 Forze di ormeggio dovute al vento pag. 13 3.4 Tiro bitta pag. 15 pag. 16 4.1 Descrizione della tipologia strutturale e problemi di calcolo pag. 16 4.2 Carichi agenti e combinazioni di carico pag. 17 4.3 Verifica della resistenza del terreno e analisi strutturale del palo pag. 18 4.4 Analisi agli elementi finiti del terreno (Plaxis) pag. 27 pag. 32 4. Verifica delle strutture 5. Conclusioni 1 1. Premesse La presente relazione è redatta secondo le prescrizioni e le indicazioni delle nuove norme tecniche D.M. 14/01/2008, e contiene i calcoli e le verifiche per la realizzazione delle briccole denominate corpi “C”, previste nei Lavori di realizzazione di un sistema di accosto ed ormeggio per l’attracco di navi RoRox Pax al molo di sottoflutto del porto commerciale di Salerno Fig. 1 – Schema planimetrico con individuazione dei differenti corpi di fabbrica 2 La presente relazione è suddivisa in due parti: nella prima vengono definite in base alle normative vigenti i carichi che agiscono sulla struttura, nella seconda sono riportati i calcoli per il corretto dimensionamento delle strutture. Le ipotesi alla base dei calcoli sviluppati derivano fondamentalmente dalle azioni orizzontali dovute all’accosto delle navi di cui si prevede l’ormeggio. L’energia di accosto e quindi la forza che da questa deriva è funzione delle caratteristiche delle navi e delle caratteristiche del sito. Si evidenzia che attualmente la profondità d’imbasamento è di circa -11 m al di sotto del l.m.m., tuttavia nel PRP è prevista la realizzazione di un dragaggio per raggiungere una profondità di -16,50 m slmm, il calcolo è stato quindi eseguito a vantaggio di sicurezza per questa profondità,si sono comunque valutate e verificate anche le condizioni di sollecitazione per la situazione attuale. Per la determinazione dei dati geotecnici si è fatto riferimento a quanto esposto negli studi forniti dalla Autorità Portuale di Salerno e precisamente: - “Indagini e studi preliminari per il potenziamento delle infrastrutture del porto di Salerno” a cura del CUGRI - Consorzio tra le Università di Salerno e Napoli Federico II per la Previsione e prevenzione dei Grandi Rischi - redatto dai Proff. Eduardo Bilotta e Leonardo Cascini). - Indagini geognostiche e geotecniche (I fase- indagini a terra) eseguite nel novembre del 2008 dalla geonet italia i cui risultati sono riportati in un studio a firma del dott. Geologo. Maurizio Di Landri; - Relazione geologica a firma del dott. Geologo Roberto Lambiase redatta nel mese di dicembre del 2008 in cui vengono riassunti i risultati dei vari studi effettuati e riportate le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione. Le analisi necessarie per la determinazione della portanza dei pali di fondazione sono contenute nella relazione geotecnica “Elaborato 02” che fa parte integrante del progetto. Nella relazione geotecnica sono determinati i carichi limite per le diverse tipologie di pali in funzione della lunghezza di 3 infissione e naturalmente delle caratteristiche meccaniche del terreno così come esposte nello studio prima citato a firma del dott. Lambiase. Per la tipologia di opera che si è valutato di realizzare, gli aspetti geotecnici sono di fondamentale importanza si evidenzia che la DL dovrà verificare durante la prima fase dei lavori, in cui si realizzeranno le indagini a mare, che le caratteristiche dei terreni corrispondano a quanto indicato nelle relazioni geognostiche. Per l’analisi delle strutture si sono utilizzati programmi di calcolo automatico ed in particolare i programmi Nolian della Softing per cui la De Cola Associati titolare dell’incarico dispone di licenza d’uso n. 25653 e i codici della Geostru per cui la De Cola Associati dispone regolare licenza d’uso. Per una più completa valutazione dello stato tensionale e deformativo del terreno si sono sviluppate delle analisi con il codice Plaxis di cui dispone regolare licenza d’uso lo studio dell’ing. Antonio D’Arrigo (Messina) che ha svolto una consulenza per la redazione del presente progetto. Per una completa descrizione delle caratteristiche dimensionali e planimetriche dell’intervento si rimanda agli elaborati grafici. 4 2. Regime normative Nella redazione della presente relazione sono state tenute in conto le normative vigenti ed in particolare: - D.M. 14/01/2008 “Norme tecniche per le costruzioni”; - OPCM 3431 del 03/05/2005; - Legge n. 1086 del 5/11/1971 "norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato e precompresso ed a struttura metallica". - Legge n. 64 del 2/2/1974 "provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche". - C.N.R. 10024-1984 "analisi di strutture mediante elaboratore: impostazioni e redazione delle relazioni di calcolo". - P.I.A.N.C. (Permanent International Association of Navigation Congress) Guideline for the Design of Fenders System: 2002 Si è inoltre tenuto conto delle indicazioni contenute nelle seguenti pubblicazioni tecniche di settore: - “Optimization by means of plastic design of flexible breasting dolphins” in Pianc Magazine AIPCN n.120, luglio 2005. - Criteria For Movements of Moored Ships in Harbours - A practical Guide. Report of the International Study Commission on the Standardisation of Roll-on/Roll-off Ships and Berths, P.I.A.N.C Supplement to Bulletin no. 33, 1979. 5 3. Dati di input Nei paragrafi che seguono con riferimento alle indicazioni normative vengono definiti i dati di input: forze dovute all’accosto della nave e tiri sulle bitte; per il calcolo delle strutture. 3.1 Energia di accosto Con riferimento alla pubblicazione dell’AIPCN-PIANC “Guideline for the Design of Fender Systems: 2002”, che è la normativa di riferimento utilizzata in Europa, si sono ricavate l’energia assorbita dal fender e la relativa forza trasmessa alla struttura durante la manovra di accosto. L’energia generata dalla manovra di accosto e che deve esere assorbita dal fender è data dalla seguente relazione: Ed=0.5*M'*v^2*Ce*Cm*Cs*Cc*Cab dove M’ massa di progetto – dislocamento [ton] v velocità di accosto Ce coeff. di eccentricità Cm coeff. di massa virtuale Cs coeff. di rigidezza (softness coeff.) Cc coeff. di accosto (cushion coeff.) Cab coeff. di impatto anomalo Il calcolo è stato eseguito per navi Ro/Ro con DWT= 20.000 ton corrispondente a navi da 218 m (PIANC “Guideline for the Deesign of Fender Systems: 2002” Appendix C table C-1 di seguito esposta). 6 Il valore della massa M’ (confidenza 95%) si ricava dalla seguente tabella: 7 8 Dalla quale, in corrispondenza al DWT di progetto si legge il valore: M’= 41400 ton La velocità di accosto è ricavabile dal grafico che segue (Brolsma 1977). Questo grafico è stato adottato dalle British Standard on Fender (BS 6349 Part 4), e fornisce valori della velocità per cinque tipologie di accosto: 9 Nel nostro caso, essendo all’interno di un bacino portuale, a vantaggio di sicurezza ci poniamo tra le curve “a” e “b”, ricavando come valore della velocità di accosto: v= 0.15 m/s per DWT= 20.000 ton. Il coefficiente di eccentricità Ce è in generale ricavabile dalla tabella di seguito esposta nella citata pubblicazione del PIANC - “Guideline for the Deesign of Fender Systems: 2002” è proposto come valore di calcolo per il coefficiente di eccentricità: Ce= 0,40 nel caso di “berting dolphin”, poiché per questa situazione il punto di ormeggio può essere pari al 30% della lunghezza della nave misurato dalla prua. Il coefficiente di massa virtuale Cm è stato ricavato mediante la seguente relazione proposta da Vasco Costa: 10 Cm = 1+ (2D/B) = 1,7 D pescaggio nave B larghezza nave Il coefficiente di rigidezza Cs (softness coefficient), funzione dell’elasticità del fender e della scocca della nave è variabile tra 0.9÷1. A vantaggio di sicurezza si assume: Cs= 1 Il coefficiente di accosto Cc (cushion coefficient) è funzione della tipologia di accosto. Per strutture di accosto non continue, come le briccole previste in progetto, si assume un valore pari a: Cc= 1 Il coefficiente di impatto anomalo Cab serve a garantire le incertezze dovute a: - danneggiamento del fender durante l’accosto; - alta frequenza delle operazioni di accosto che generano una maggiore probabilità di impatto anomalo; - vulnerabilità della struttura di accosto che supporta il fender. In accordo con le raccomandazioni dell’AIPCN-PIANC si è assunto, per navi Ro/Ro, un valore del coefficiente di impatto anomalo: Cab= 2 Nella pagina successiva si riporta il foglio di calcolo utilizzato per determinare il valore dell’energia di accosto, dove sono riportati i valori dei vari coefficienti. 11 M= M(95%)= v= L= B= D= ro_acqua = Cb = K= R= fi = Mvirtual = *Cm = *Cm = Cm = Ce = Cs = Cc = Cab = Ed = 20000 41400 0,15 210 30,6 10,7 1,025 0,59 46,5382 59,0100 80,0 38710,66 1,94 1,94 1,70 0,40 1 1 2 625 63,70 ton ton m/s m m m ton/mc m ° ton kNm tm Dalla precedente tabella si evince un valore di energia di accosto pari a 625 kNm, ovvero 63,70 tm. 12 3.2 Reazione sulla struttura di accosto La forza di accosto trasmessa alla struttura è funzione sia della tipologia di nave che della tipologia di fender prevista nel progetto. Una volta fissata la tipologia della nave e quindi i parametri che da questa derivano, essa dipende esclusivamente dalle caratteristiche del fender: - geometria, - materiale, - caratteristiche prestazionali. La reazione trasmessa sulla struttura è ricavabile dalle tabelle fornite dai diversi produttori di fender in funzione dell’energia assorbita. Nel nostro caso si è previsto di utilizzare un fender tipo parallel motion scn800 della Trelleborg che presenta le seguenti caratteristiche prestazionali: Energia assorbita = 625,00 KNm Reazione trasmessa = 820,0 KN Al valore dell’energia assorbita dal fender Ed, in precedenza calcolata, corrisponde quindi una reazione sulla briccola, in seguito alle manovre di accosto, prossima a: F 82.00 tonn. 3.3 Forze di ormeggio dovute al vento La pressione del vento sulla nave è stata determinata mediante la seguente relazione (Matteotti – Lineamenti di costruzioni marittime): Q=0.0006*v2 =0.0006*302= 0.54 Kpa= 54 kg/mq (Pressione vento) dove v velocità del vento in m/s. Da tabella AIPCN-PIANC di seguito presentata, per la tipologia di navi di nostro interesse (Ro/Ro), si ricava: 13 DWT= 20000 t L= 218 m lunghezza B= 29.1 m larghezza D= 10.7 m pescaggio Sl= 3780 mq superficie laterale esposta al vento Per cui, la forza che la nave trasmette alle strutture di accosto può essere così espressa: F= Q *Sl = 54*3.780= 204.120 kg Trascurando, a vantaggio di sicurezza che parte del carico derivante dall’azione del vento viene assorbito dagli ormeggi, la forza totale sulle briccole è distribuita su almeno 3 appoggi, per cui a vantaggio di sicurezza si assume : F/3= 68.040 kg l’azione del vento risulta quindi meno gravosa della forza derivante dall’accosto della nave 14 3.4 Tiro bitta Per il tiro su ciascuna bitta, prevalentemente dovuto al vento sulle fiancate, si possono assumere i seguenti valori esposti in letteratura (Matteotti – Lineamenti di costruzioni marittime - 3° edizione - SGEditoriali): sulla base dei dati esposti nella tabella precedente a vantaggio di sicurezza si assume un valore di tiro: pari a T= 800 KN questa forza agisce con inclinazioni, sia orizzontali che verticali, che fanno si cha anche questa azione sia meno gravosa della forza derivante dall’accosto della nave. 15 4. VERIFICA DELLE STRUTTURE In questa seconda parte della relazione vengono esposte le valutazioni effettuate per il corretto dimensionamento e quindi per la verifica delle strutture 4.1 Descrizione della tipologia strutturale e problemi di calcolo La tipologia strutturale prevista in progetto è quella della realizzazione di briccole con un unico palo di grande diametro D = 2000 mm. Anche sulla base di precedenti esperienze si è valutato che questa tipologia, ampiamente diffusa e documentata nella letteratura di settore, consentirà un risparmio, sopratutto in termini di tempo di realizzazione, per l’Amministrazione. Lo schema statico è quindi estremamente semplice, si tratta di una mensola ammorsata in un suolo che viene schematizzato come elastico. L’analisi è stata eseguita in varie fasi, dapprima si è valutato secondo la teoria di Broms la resistenza laterale del terreno rispetto alle azioni previste, la stessa verifica è stata effettuata anche utilizzando un codice di calcolo ad elementi finiti (Plaxis), entrambe i metodi di analisi mostrano che esistono ampi coefficienti di sicurezza nei confronti della possibile rottura del terreno. Una volta accertata la possibilità di realizzare questa tipologia di struttura si è effettuata un’analisi strutturale del palo per determinare le sollecitazioni agenti e quindi le armature necessarie. 16 4.2 Carichi agenti e combinazioni di carico I carichi agenti sui pali e la loro tipologia, oltre al peso proprio degli stessi che viene automaticamente tenuto in conto dai programmi di calcolo sono: Fon – forza orizzontale dovuta all’accosto della nave 82 t Variabile non contemporaneo Fov – forza orizzontale dovuta all’azione del vento 68 t Variabile non contemporaneo Ft -forza inclinata dovuta al tiro delle cavi di ormeggio 80 t Variabile non contemporaneo Fp – carichi verticali trasmessi dalla passerella 10 t permanente PP – peso proprio testata briccola (argani,fender) 15 t permanente Nelle verifiche di seguito riportate i carichi prima esposti verranno combinati tra loro agli stati limite secondo i moltiplicatori imposti dalla normativa vigente D.M. 14/01/2008. Si evidenzia che le forze dovute all’accosto della nave, che rappresentano la condizione più gravosa, per come sono state determinate, sono assimilabili ad una combinazione di carico limite ultimo. Infatti le stesse sono state ricavate assumendo un coefficiente d’impatto anomalo assimilabile ad un coefficiente di sicurezza (Cab) pari a = 2. 17 4.3 Verifica della resistenza del terreno e analisi strutturale del palo La verifica a rottura per carichi orizzontali è condotta secondo la teoria di Broms (vedi: Fondazioni, Carlo Viggiani, edizioni Hevelius 2000) che ipotizza un comportamento rigido plastico sia per il palo che per il terreno. Per un terreno incoerente si assume che la resistenza del terreno vari linearmente con la profondità secondo la legge: p= 3Kp zd Dove: Kp - coefficiente di spinta passiva; peso dell’unità di volume; z – profondità; d – diametro del palo Di seguito si riportano le tabelle di output del programma Mp della Geostru, contenenti anche le verifiche secondo la teoria di Broms del palo e le verifiche di portanza. Si sottolinea che il calcolo della portanza limite dei pali è stato effettuato seguendo le indicazioni del D.M. 14/01/2008, in particolare secondo le prescrizioni riportate al punto 6.4.3.1. Affinché le verifiche risultino soddisfatte dovrà verificarsi la seguente: Ed ≤ Rd con Ed = sollecitazione di progetto, Rd = resistenza di progetto. In questo caso la lunghezza di infissione effettiva del palo, pari a 20.0m, anche se risulta sovradimensionata al fine delle verifiche di portanza del palo risulta necessaria per le verifiche secondo la teoria di Broms 18 Fig. 2 – Schematizzazione del sistema palo terreno Dati generali Descrizione palo trivellato D2000 Diametro punta 2,00 m Lunghezza 20,00m 19 Sporgenza dal terreno 21,00m Accellerazione sismica 0,35 Coeff. Poisson strato punta palo (max 0.5) 0,50 Profondità falda da piano campagna 0,01 m Fattori di sicurezza Sicurezza instabilità 5,00 Carico limite laterale 1,00 Carico limite punta 1,00 Caratteristiche dei materiali Calcestruzzo Rck 350,00 kg/cm² Modulo elastico 337217 kg/cm² Peso Specifico 2500,00 kg/m³ Fyk (Tensione caratteristica di snervamento) 4300,00 kg/cm² Modulo elastico 2100000,00 kg/cm² Armatura B450C Modello ad elementi finiti Max spostamento lineare del terreno 0,01 m Tipo analisi Lineare Massimo numero di iterazioni 60,00 Fattore di riduzione molla fondo scavo 1,00 Numero di elementi 30,00 Nodo sulla superficie del terreno [< n° nodi] 10,00 Modulo di reazione Ks Bowles Carichi Forze orizzontali (Fo) positive dirette da destra a sinistra. Forze verticali (Fv) positive dirette verso il basso. Coppie (M) positive orarie. Nodo Fo M Fv (kg) (kgm) (kg) 1 82000 -15000 25000 20 Stratigrafia Nr.: Numero dello strato. Hs: Spessore dello strato. Fi: Angolo di attrito. c: Coesione Alfa: Coefficiente di adesione dell'attrito laterale lungo il fusto Nr. Hs Peso unità di Volume (kg/m³) 1 2 11 35 2000 2000 Peso Unità di volume Saturo (kg/m³) 2100 2100 c Fi (kg/cm²) (°) 0 0 36 37 Attrito negativo Alfa Modulo elastico Descrizione litologica (kg/cm²) No No 0 0 270 Ghiaia con sabbia o ghaia sabbiosa 450 Sabbia o sabbia limosa densa 21 Carico Limite (Berezantzev) Lunghezza Nq Nc Fi/C strato punta Palo Peso palo Carico limite punta Carico limite laterale Carico limite Carico ammissibile punta Carico ammissibile laterale Carico Cedimento Cedimento ammissibile max (m) (m) (°)/(kg/cm²) (kg) (kg) (kg) (kg) (kg) (kg) (kg) (cm) (cm) 2 14 21,61 32,98 32/0,00 109955,7 1120730 172109,9 1182885 1120730 172109,9 1182885 3,3 0,06 2 16 21,52 32,84 32/0,00 125663,7 1265031 220615,1 1359983 1265031 220615,1 1359983 3,79 0,06 2 18 21,44 32,71 32/0,00 141371,7 1408145 275180,4 1541954 1408145 275180,4 1541954 4,29 0,06 2 20 21,35 32,57 32/0,00 157079,6 1550071 335805,7 1728797 1550071 335805,7 1728797 4,81 0,06 2 22 21,27 32,43 32/0,00 172787,6 1690810 402491,1 1920513 1690810 402491,1 1920513 3,75 0,04 2 24 21,18 32,29 32/0,00 188495,6 1830362 475236,6 2117103 1830362 475236,6 2117103 4,13 0,04 Carico limite orizzontale (Broms) Descrizione palo trivellato D2000 Diametro 2,00 Lunghezza 20,00 m Momento ultimo sezione 1657994,00 Meccanismo di rottura Lungo Carico limite orizzontale 431578,30 Coefficiente di sicurezza per i carichi laterali m kgm kg 5,3 22 ANALISI AD ELEMENTI FINITI El. Lungh. No Ks Sforzo normale Momento Taglio Reazione Molla Rotazione Spost. Pressione terreno (m) kg/cm³ (kg) (kgm) (kg) (kg) (°) (m) (kg/cm²) 1 2,33 0 25000 -15015,08 81972,96 0 -0,62 0,1789 0 2 2,33 0 43325,96 -206336,3 81994,81 0 -0,614 0,1537 0 3 2,33 0 61651,91 -397632 82027,59 0 -0,597 0,129 0 4 2,33 0 79977,87 -589029,7 82005,73 0 -0,569 0,1052 0 5 2,33 0 98303,82 -780350,9 82011,2 0 -0,531 0,0828 0 6 2,33 0 116629,8 -971710,4 82000,27 0 -0,481 0,0621 0 7 2,33 0 134955,7 -1163032 81994,81 0 -0,421 0,0437 0 8 2,33 0 153281,7 -1354362 124998,4 -43011 -0,35 0,028 0 9 2,33 0 171607,6 -1646027 41176,99 83829,27 -0,266 0,0154 0 10 0,95 7,908 189933,6 -1742107 -100283 141432,2 -0,17 0,0065 5,128 11 0,95 11,501 197413,6 -1646602 -187533,8 87256,06 -0,131 0,004 4,581 12 0,95 15,094 204893,6 -1467993 -248101,1 60571,51 -0,095 0,0021 3,18 13 0,95 18,687 212373,5 -1231705 -276166,5 28061,88 -0,064 0,0008 1,473 14 0,95 22,279 219853,5 -968691,1 -273596 -2572,31 -0,039 -0,0001 -0,135 15 0,95 25,872 227333,5 -708122,7 -247031,3 -26559,91 -0,02 -0,0005 -1,394 16 0,95 29,465 234813,5 -472853,2 -205231,9 -41802,72 -0,006 -0,0007 -2,195 17 0,95 33,058 242293,5 -277395,8 -156916,4 -48315,1 0,003 -0,0008 -2,537 18 0,95 36,651 249773,5 -127950,8 -109390,5 -47523,29 0,007 -0,0007 -2,495 19 0,95 40,243 257253,5 -23769,77 -68113,55 -41276,09 0,009 -0,0005 -2,183 20 0,95 43,836 264733,4 41101,08 -34504,5 -33609,08 0,009 -0,0004 -1,72 21 0,95 54,352 272213,4 73962,7 -8384,59 -26119,5 0,007 -0,0003 -1,392 22 0,95 58,451 279693,4 81947,84 7923,17 -16307,8 0,006 -0,0001 -0,856 23 0,95 62,55 287173,3 74401,95 15933,05 -8009,97 0,004 -0,0001 -0,421 24 0,95 66,649 294653,3 59227,69 17958,79 -2025,78 0,002 0 -0,106 25 0,95 70,748 302133,3 42124,16 16236,09 1722,79 0,001 0 0,09 26 0,95 74,847 309613,3 26661,22 12627,86 3608,21 0 0 0,189 27 0,95 78,945 317093,2 14634,71 8504,91 4122,81 0 0 0,216 28 0,95 83,044 324573,2 6534,82 4759,69 3745,29 0 0 0,197 29 0,95 87,143 332053,2 2001,8 1902,94 2856,75 0 0 0,15 30 0,95 91,242 339533,1 189,49 198,97 1704,01 0 0 0,089 95,341 347013,1 0,01 0 0 0 0 0 31 23 ARMATURE Nodo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Armatura Sforzo Momento normale flettente ultimo ultimo (kg) (kgm) 21ø24 Staffe 24993,6 -329130 10/26 21ø24 Staffe 43329,3 -343961 10/27 24ø24 Staffe 61646 -399602 10/27 37ø24 Staffe 79975,6 -591123 10/27 51ø24 Staffe 98311,7 -788506 10/27 65ø24 Staffe 116628 -980248 10/27 79ø24 Staffe 134954 10/27 1167544 94ø24 Staffe 153284 10/15 1363545 117ø24 171607 Staffe 10/27 1649491 124ø24 189937 Staffe 10/27 1740574 116ø24 197411 Staffe 10/8 1650835 101ø24 204891 Staffe 10/6 1477758 81ø24 Staffe 212369 10/5 1239285 59ø24 Staffe 219860 -971009 10/5 Deform. unitaria max conglom. Deform. unitaria max acciaio Misura Sicurezza Flessione (VERIF. SE >=1) Verifica Resistenza Resistenza Misura Verifica combinazione a taglio a taglio Sicurezza Taglio combinazione a Pressoconglom. staffe (Vcd+Vwd)/Vsdu a Taglio Flessione Vcd Vwd (VERIF. SE >=1) 0,002 0,001 21,92 Verificata 42445,05 39527,91 1 Verificata 0,002 0,002 1,67 Verificata 43283,16 38711,66 1 Verificata 0,002 0,002 1 Verificata 44487,2 38679,81 1,01 Verificata 0,002 0,002 1 Verificata 46911,06 38679,81 1,04 Verificata 0,003 0,002 1,01 Verificata 49456,9 38679,81 1,07 Verificata 0,003 0,003 1,01 Verificata 52002,73 38679,81 1,11 Verificata 0,003 0,003 1 Verificata 54548,57 38679,81 1,14 Verificata 0,003 0,003 1,01 Verificata 57216,39 67781,99 1 Verificata 0,004 0,003 1 Verificata 60860,06 38679,81 2,42 Verificata 0,003 0,003 1 Verificata 62552,03 38679,81 1,01 Verificata 0,004 0,003 1 Verificata 61918,26 125615,56 1 Verificata 0,004 0,003 1,01 Verificata 60430,63 187670,49 1 Verificata 0,003 0,003 1,01 Verificata 58333,1 217833,37 1 Verificata 0,003 0,003 1 Verificata 55991,6 217604,4 1 Verificata 24 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 38ø24 Staffe 10/5 21ø24 Staffe 10/7 21ø24 Staffe 10/10 21ø24 Staffe 10/18 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 21ø24 Staffe 10/27 227343 -707951 0,003 0,002 1 Verificata 53772,08 193259,22 1 Verificata 234808 -491701 0,002 0,002 1,04 Verificata 52040,49 153191,43 1 Verificata 242293 -497061 0,002 0,002 1,79 Verificata 52382,57 104533,85 1 Verificata 249777 -502401 0,002 0,002 3,93 Verificata 52724,65 56665,89 1 Verificata 257254 -507717 0,002 0,002 21,36 Verificata 53066,74 38679,81 1,35 Verificata 264741 511898,4 0,002 0,002 12,45 Verificata 53408,82 38679,81 2,67 Verificata 272205 517271,5 0,002 0,002 6,99 Verificata 53750,9 38679,81 11,03 Verificata 279687 522638,7 0,002 0,002 6,38 Verificata 54092,99 38679,81 11,71 Verificata 287169 527987,8 0,002 0,002 7,1 Verificata 54435,07 38679,81 5,84 Verificata 294649 0,002 0,002 9 Verificata 54777,15 38679,81 5,2 Verificata 302128 538630,8 0,002 0,002 12,79 Verificata 55119,24 38679,81 5,78 Verificata 309607 543929,9 0,002 0,002 20,4 Verificata 55461,32 38679,81 7,46 Verificata 317097 549211,4 0,003 0,002 37,53 Verificata 55803,4 38679,81 11,11 Verificata 324576 554476,7 0,003 0,002 84,85 Verificata 56145,48 38679,81 19,92 Verificata 332055 559714,7 0,003 0,002 279,61 Verificata 56487,57 38679,81 50,02 Verificata 339539 564947,5 0,003 0,002 2981,38 Verificata 56829,65 38679,81 480,06 Verificata 347013 570132,1 0,003 0,002 57009,8 Verificata 57171,73 38679,81 1 Verificata 533321 25 Si è anche effettuata una verifica strutturale della sezione maggiormente sollecitata secondo l’Eurocodice 2. Dalla precedente tabella si ricava un valore massimo di momento flettente sollecitante pari a 1740 tm. Diagramma di calcolo sforzi-deformazioni ottenuto con: calcestruzzo: diagramma parabola-rettangolo alfa = 0,85 γC = 1,60 ε limite ec1 = 2,0 %. ecu = 3,5 %. acciaio: diagramma elastico-perfettamente plastico γS = 1,15 ε limite esu =10,0 %. Caratteristiche dei materiali: Classe di resistenza del calcestruzzo: RcK 350 Resistenza cilindrica di calcolo fcd = 233,4 kg/cm² Resistenza media a trazione fctm = 34,2 kg/cm² Resistenza caratteristica a trazione (frattile 5%) fctk = 23,9 kg/cm² Tipo di acciaio: B450C Tensione di snervamento di calcolo fyd = 3826 kg/cm² Progetto a pressoflessione Sezione Circolare d = 200 cm Caratteristiche di sollecitazione M =17400,0 t m N =-1550,0 t Armatura necessaria: armatura anulare: 280,9 cm² strati anulari: 272,2 cm² moltiplicatore : 0,9703 pari a 62Ф24 pari a 60 Ф 24 (Msollecitante/Mresistente) Deformazioni: eps c sup = 0,0035 eps s inf = -0,0100 asse neutro x =50,4 cm 26 Di seguito si riporta il diagramma N-M della sezione verificata. Nella precedente figura, il punto corrispondente alla coppia di sollecitazione NM è rappresentato dalla mira. Si può notare come questa sia contenuta all’interno del dominio, si evince che la sezione è stata sufficientemente dimensionata per resistere a tale sollecitazione di progetto. Da quanto esposto in questo paragrafo si può affermare che la sezione del palo risulta dimensionata in modo tale da soddisfare le verifiche prescritte dalla normativa vigente 27 4.4 Analisi agli elementi finiti del terremo (Plaxis) In questo paragrafo si riportano i report del programma Plaxis con il quale è stato effettuato una modellazione non lineare del sistema palo terreno. Questo ulteriore studio è stato effettuato come ulteriore conferma del corretto dimensionamento della struttura in oggetto. Di seguito si riportano i diagrammi delle tensioni di compressione e di taglio che si generano nel terreno. I sopra citati diagrammi saranno riferiti a due distinte fasi: la prima caratterizzata dall’infissione del palo; la seconda in cui il palo è sollecitato in testa dalla forza orizzontale trasmessa dal fender. La precedente tabella riassume le caratteristiche dell’analisi della prima fase. Si possono notare il calcolo di tipo PLASTIC, quindi non lineare, e carichi nulli applicati in testa al palo. 28 Fig. 1 – Deformazioni della mesh schematizzante il terreno. la figura 1 mostra qualitativamente le deformazioni del terreno interessato dall’infissione del palo. Fig. 2 – Tensioni principali di compressione sul terreno. In figura 2 è stata plottata la mappa delle tensioni principali di compressione cui è soggetto il terreno per effetto dell’infissione del palo. Il massimo valore che si registra in corrispondenza della punta del palo è di circa 250 kN/mq ovvero 2,5 kg/cmq. 29 Fig. 3 – Tensioni di taglio sul terreno. In figura 3 è stata riportata la mappa delle tensioni di taglio che si innescano nel terreno a causa dell’infissione del palo. Il massimo valore della tensione di taglio che si registra, in questo caso, è di 1,040 kN/mq ovvero 0,01 kg/cmq. 30 La tabella riportata nella precedente pagina riassume le caratteristiche dell’analisi della seconda fase, ovvero calcolo di tipo plastico, e carichi applicati in testa al palo di tipo linearmente distribuiti che simulano il peso della testa della briccola e la reazione del fender. Fig. 4 – Deformazioni della mesh del terreno relative alla seconda fase. In figura 4 sono state rappresentate le deformazioni del sistema palo terreno relative alla seconda fase, ovvero con il palo sollecitato in testa dalla reazione del fender. Fig. 5 – Tensioni principali di compressione sul terreno. 31 In figura 5 è stata plottata la mappa delle tensioni principali di compressione cui è soggetto il terreno per effetto della reazione del fender agente in testa al palo. Il massimo valore che si registra in corrispondenza della punta del palo è di circa 350 kN/mq ovvero 3,5 kg/cmq. Fig. 4 – Tensioni di taglio sul terreno. In figura 4 è stata riportata la mappa delle tensioni di taglio che si innescano nel terreno durante la seconda fase, ovvero quando il palo risulta sollecitato dalla reazione del fender. Il massimo valore della tensione di taglio che si registra, in questo caso, è di 1,1 kN/mq ovvero 0,01 kg/cmq. In conclusione, effettuando un’analisi non lineare del sistema palo terreno di sedime, modellando il terreno con un legame di tipo plastico, si ricavano delle sollecitazioni sul terreno compatibili con le caratteristiche dello stesso. 32 5. CONCLUSIONI Nella presente relazione si sono riportate le valutazioni effettuate per il coretto dimensionamento e la verifica delle strutture delle briccole di cui è prevista la realizzazione nel presente progetto. La tipologia individuata (monopalo) risponde alle caratteristiche prestazionali richieste in termini di resistenza alle forze orizzontali (in particolare a quelle derivanti dall’ormeggio delle navi) e ai carichi verticali. Gli aspetti geotecnici rivestono grande importanza in questo tipo di realizzazione, in fase di realizzazione delle opere, la DL dovrà quindi verificare la rispondenza dei terreni interessati dalle opere di fondazione alle indicazioni fornite nelle relazioni geologiche e geotecniche. La realizzazione di questo tipo di opere comporta rispetto ad altre soluzioni con più pali un sensibile risparmio sopratutto in termini di tempo per la realizzazione delle opere. 33