VALUTAZIONE DI POSSIBILI FATTORI PREDITTIVI DI STENOSI

Transcript

VALUTAZIONE DI POSSIBILI FATTORI PREDITTIVI DI STENOSI
VALUTAZIONE DI POSSIBILI FATTORI PREDITTIVI DI STENOSI DELLA
NEOVAGINA NEI TRANSESSUALI MtoF
Luigi Rolle, Gualerzi Anna, Carlo Ceruti, Massimiliano Timpano, Omidreza Sedigh, Elisa
Galletto, Marco Falcone, Dario Fontana
Università degli Studi di Torino - Divisione universitaria di Urologia II - A. O. U. San
Giovanni Battista - Molinette, Torino - Dir. Prof. Dario Fontana
SSCVD Andrologia - Resp. Prof.agg. Luigi Rolle
C.I.D.I.Ge.M - Centro Interdipartimentale per i Disturbi dell'Identità di Genere ospedale
Molinette - Dir. Scientifico: Prof. Dario Fontana
Scopo dello studio
Una delle più temute complicanze postoperatorie nella riassegnazione chirurgica del
sesso in senso andro-ginoide è la stenosi della neovagina la sua completa coartazione.
Per ridurre al minimo il rischio di tale evenienza è indispensabile che l'intervento chirurgico
sia svolto correttamente, ma anche la stretta collaborazione della paziente nel postoperatorio, quando è chiamata a gestire adeguatamente la neovagina mediante le
dilatazioni.
Materiali e Metodi
Da Marzo 2005 ad aprile 2012 presso il CIDIGeM di Torino sono stati sottoposti ad
intervento di RCS 42 pazienti transessuali MtoF. Di questi, 8 sono andati incontro ad una
stenosi della neovagina e 3 ad una completa coartazione. Abbiamo analizzato i principali
fattori demografici, anamnestici, psicologici e perioperatori di queste pazienti, con
l’obiettivo di evidenziare le possibili correlazioni con le suddette complicanze
postoperatorie. Lo studio statistico è stato eseguito con SPSS 20, utilizzando i test Chi
Square e Wilcoxon.
Risultati
L’incidenza delle stenosi neovaginali risulta maggiore nelle pazienti di nazionalità italiana,
rispetto alle straniere, sebbene non vi sia una differenza statisticamente significativa
(p=0,53). Il gruppo di pazienti che hanno sviluppato una stenosi sono arrivate all’intervento
di RCS ad un età media di 29 anni [20-53], più giovani rispetto al gruppo senza stenosi
che ha età media 34 anni [18-63] (p value 0,39). L’incidenza di complicanze aumenta nelle
pazienti con diagnosi di patologia psichiatrica durante il percorso di transizione, con
prevalenza aumentata dei disturbi dell’asse I ma senza una significatività statistica
(p=0,47). Infine l’incidenza delle stenosi non ha una relazione statisticamente significativa
con l’anno di esecuzione del RCS e non può pertanto essere correlato con la curva di
apprendimento dell’equipe chirurgica del nostro centro (p=0,39). Ciò che invece appare
evidente è la scarsa compliance post-operatoria nel programma di dilatazioni (considerata
per un numero di dilatazioni settimanali inferiori a 4) nelle pazienti con coartazione
completa della neovagina(p=0,02).
Conclusioni
Dallo studio non risultano condizioni associate in misura statisticamente significativa con
l’incidenza di di stenosi della neovagina; è presente un tendenza a favore di pazienti con
anamnesi psichiatrica positiva ed età più giovane che potrebbero essere caratteristiche
correlate ad una non perfetta compliance al programma di autodilatazioni. Non sono
risultati nella nostra casistica fattori rilevanti neppure l’esperienza dell’équipe, particolari
difficoltà chirurgiche rilevate, complicanze perioperatorie rilevanti. Ad oggi non esistono
dei fattori anamnestici che risultino statisticamente validi per evidenziare durante il
percorso transizionale i pazienti a rischio di complicanze stenotiche della neovagina.
Pertanto uno stretto follow-up postoperatorio è imperativo in tutti i pazienti sottoposti ad
intervento di RCS in senso MtoF con particolare attenzione alla compliance per le
dilatazioni della neovagina.