Natale 2013 - comunità dell`Isolotto

Transcript

Natale 2013 - comunità dell`Isolotto
1
Comunità dell’Isolotto
Veglia di Natale 2013
! "
$( (
)
*
"
#$
* ( " +,
(
%&'
&
'%
2
- . "/
.
01
,2
3
" !
!
#$
!
%
%
%
&
" ! #$
%
" ! #
'
(
)
" ! #
*
"
+
"
,
"
-
"
.
*
% /
.
" ! #
%
(
% 0
1 Maria Lopez Vigil è giornalista e scrittrice di origine cubana, appartenente insieme al fratello P.
José Ignacio Vigil al movimento della teologia della liberazione.
3
1
%
" ! #
!
2
3
" !
"
#
"
(
-
"
%
!
4
!
!
" ! #
5
-
" ! #
6#
4
, 11 .
"
2
$ $,
"
(
4 ! &5
6
6
%
6
2
7
8
%
6
9
% "
8
8
6
-
2
: ;
-
8
*
6
(
9
<
%
!
7
8
-
6
9
7
8
7
8
*
(
"
!
*
,
4
' 6
7
2
=
.
8
=
< >0
6
6
%
(
6
6
8@
+
=
8
9
8
6
>
?
(
6
6
(
=
+
!
9
<>A
<
6
@
>
5
@
9
B
8
8@
8(
: @@
C;
+
A
<
%
+
8
%
%
9
8
82
8
(
8
D
E2
F
@
2
C
A
+
8
7
2
8
%
-
<
+
@
%
2
2
?
% .
%
C
8
C
2
8
# 8
8
8
2
%
%
8
+
8
%
& &&B'&;
8
:
@
6
2
+
8
@
6
8@
!
#
!
%
"
9
+
2
8
-
%
@
!
%
2
2
8
C
6
6
6
8
9
2
6
9
%
2
%
%
(
2
%
6
2
%
%
9
.
%
"
7
#/
7
" , #.
$
/1(
".
8
9
:(
=
G
H @
G
H
@
8(
%
I
+
8(
=
8
,
<2
8
/
AJ
>
>
/
@
6
E
53,
/
/6A
,
.
=
(
2
.
C
1
2
G
4'
7
/
+
H
2
;
A
8
8(
<2
=
=
<
(
(
@
"
:
A
;2
"
&I I 1
*
=
;;
<
9
- 1- # .
(
(
=
>
?
2
0
#
8
F
7
%
A
"
%
C
6
K
L
/
+
2
8
8
8
8
>
B
B
>
@
2
C
+
D E
6
# < K(
(
<
E O
<@
N
=
M @
K6
C
L
@
(
A
"
N
<
L @
6
9
(
!
9
8
K
+
.
$*
8(
2
8(
$@
K
7
%< A
$L 8
L
8
8
6
8
%
8
P
8
*
L
8
8
8
%
8
@
B
Q< K
8
=
+< KJ
%
L
-
6
#
+
8
%
9
K
L
8
%
%
#
10
@
6
@
J
2
< KC
@
@
7
A
M6
8
7
@
2
% @
A
@
C
8
8
L :@
@
2
@
B 3;
@
8
%
/
#
"
7
2
/
6
2
+
%
8
#
@
6
.
6
=
8@
8
2
+
+
=
8@
%
@
(
"
<
*
@
(
6
2 8
2
6
<
2
M7
0
-
%
2
%
+
8
8
F N
11
- 1- # .
(
(
CA. C
1
#
6
F
R
*
*
=
;
&I I 3
8@
R
"
F
S
8
>(
:
>
;
9
>6
3
A >
&I
"
>1
-
8
&I & ( 8
2
( > 2
;
8
6
7
2
>
>
8
%
>
>
+
0
R
R
A
+
B
"
>& @ 1 2
>
>
E
>
:
;
"
%
2
<PPE E E
P
T
P 1 B 1B
B B
B
12
". /#
-.
2
A
2
GA *
@ 6
9
@
U
C
H *
,
&I '
*
=
8@
@
# &4
C
6
8
=
8
.
=
) 2
<
>
%
1&
&I
"
>
C
%
C
C
+
"
=
8
8
%
8
2
8A
>A *
@
B
C
9
C
2
>
8
6
8
%
@
+
A
%
%
%
@
!
8
8
!
%
13
,( - 1 - # .
(
( "
($ ,
-
.
Ad Asmara le partite di calcio finiscono ”due-tre”, “uno-zero”, due-zero”. I punteggi,
così come gli appuntamenti (alle cinque, alle sette) si danno in italiano. Da questo si
riconosce un eritreo che vive nella capitale. Non per niente abbiamo passato la nostra
infanzia tra il cinema Capitol e il Cinema Roma, abbiamo fatto merenda al caffè
Moderno. Molti dei nostri parenti parlano ancora la lingua italiana. Nell’esercito
italiano hanno combattuto tanti eritrei, anche mio nonno paterno. Hanno combattuto
per il vostro paese, non per il nostro. Molti sono morti, altri son tornati, chi senza un
braccio, chi senza una gamba: me li ricordo bene questi vecchietti invalidi, che
stavano seduti per strada e ci guardavano giocare a pallone. A volte dicevano anche
parolacce, in italiano; le ho risentite qui in Italia. Da quando sto in Italia guardo alla
gente con occhi diversi. Credo che gli eritrei siano simili agli italiani: per il carattere,
per il fatto che non smetterebbero mai di parlare, perché hanno la battuta pronta.
Forse a prima vista non sembra, ma è così. Da vent’ anni una dittatura piega il mio
paese. Lui non ci permette di parlare, di pensare con la nostra testa. Così un popolo
che per indole era aperto, generoso, chiacchierone, è diventato una massa di individui
che non si fidano più l’uno dell’altro. Anche ora che siamo lontani, che siamo al
sicuro, continuiamo a diffidare dei nostri connazionali, quelli che sono venuti prima
di noi e che si sono inseriti bene. Gli italiani? Di fondo, sono persone aperte, di cuore.
Ma li vedo così stanchi, non hanno voglia di parlare. Lo capisco da come evitano di
parlare, come se si aspettassero che io mi metta a raccontare tragedie. Io non lo
faccio, chi sono lo tengo per me. Sono vivo, mentre tanti miei amici sono morti o lo
saranno tra poco. Del mio paese resterà un guscio vuoto. O si scappa o si muore. Si
muore in guerra, in una lunga assurda guerra con l’Etiopia, oppure si muore perché
qualcuno ti fa sparire, ti chiude in una baracca, in un palazzo, in un ufficio. Ogni
posto può diventare un carcere, di cui nessuno conosce l’esistenza e dove tutto è
lecito. Questo è successo a me.
Abel
Imprigionato perché, durante il servizio militare, leggeva la Bibbia
14
#
/
2
(dall’Autobiografia di
Nelson Mandela)
% 6
F
+
-
-
6
%
%
9
%
%
!
"+
D
%
%
%
?
A
%
(
%
C
+
(
U
2
%
%
-U
+
%
%2
(
%
%
<
2
6
-
%2
15
2
%
9
2
A
<
2
2
<
%2
%
%
+
%
?
-
%
%
2
R
%
A
<
%
%
2
Diecimila studenti nel nome di Invictus la poesia che nei
momenti più difficili diede
Mandela da "La Repubblica"
coraggio a Mandela
dell'
11.12.2013
>"
2
> :"
=
F
;
#
I
2
3V
@
*
.
<
>
2
%
-
!
"
Dal profondo della notte che mi
avvolge,
buia come un pozzo che va da un
polo all'altro
ringrazio qualunque dio esista
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce stretta delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho
gridato.
sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma
indomito.
Oltre questo luogo d'ira e di lacrime
si profila il solo Orrore delle ombre,
e ancora la minaccia degli anni
mi trova e mi troverà senza paura.
A
@
H
Non importa quanto stretto sia il
passaggio,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
16
A""(
0 B ($
"
0(
;
$
8AJ C<
%
<
8
%
F
<
8
/
/
%
"
%
8
<
% 7
2
C
<
B
B
B
8
B
www.lacomuneonline.it
<
Q
W
17
( 6 ( * C@. AX @0
( 9 @ F ( @C@. A
C
%
Di fronte ad un sistema economico che ha messo al centro come valore unico e
dominante il denaro e il possesso di oggetti status symbol, così da escludere i poveri
di ogni latitudine e da impoverirci tutti anche sotto il profilo umano, esistenziale
vogliamo da un lato riaffermare l’importanza della lotta contro la disuguaglianze e
dall’altro affermare un orizzonte culturale che mostri che ognuno di noi ha possibilità
di trarre soddisfazione, piacere, gratificazione non dalle cose e dal denaro ma da
esperienze che sono accessibili a tutti.
Esercitazione: diciamone e scriviamo alcune e mettiamole in evidenza
• Andare a camminare
• Giocare a carte con gli amici
• Curare le piante del terrazzo
• Giocare a pallone ai giardini
• Leggere…
• Ritrovarsi con gli amici
• Fare all’amore
• Godere del bello, dell’arte
• Andare in bicicletta…
• Fare del volontariato..
• Cantare insieme a d altri
• Disegnare, dipingere…
• Scrivere un diario
• Aiutare qualcuno
• Lavorare a maglia..
• Fare le capriole sul lettone
• Andare a trovare la nonna/o
• Fare una passeggiata e guardare gli alberi
• Stare da soli con sé stessi a meditare
• Accarezzare e giocare con il gatto
• Raccontare una fiaba e storie di vita ai nipoti
• Condividere idee, pensieri, riflessioni
• Nuotare, fare una passeggiata in riva al mare..
• Cucinare qualcosa di buono da condividere
• Osservare gli uccelli quando volano in cielo o quando mangiano
• Impegnarsi per un buona politica…
• Abbracciarsi, coccolarsi
• e tanto altro ancora
18
;
8
R E
X
(
2
#
6
2
%
7
#
%
6
%
6
B
U
2
8
% #
(
@
2
"
82
2
6
%
!
@
!
%
19
,
C
%
=
%
2
;
2
=
+
!
B
#
<
2
B
"
<B
2
B
8
%
-
+
20
.
:= @0 C0
9 A J(
1
1
+,
@B
5)4;
G
?
2
!
%
!
.
<
%
%
"
H
$
G 8
%
%
%
@
%
+
A
%
%
%
H
21
;
0
"
B
B
B
B
"
B
.
=
<
(
M
M
<
$
"
2
2
M@
(
=
+
-
B
!
Y(
M
B
#
-
-
-
-
(
6
B
"
-
(
A
"
B
6
!
@
@
"
2
2
J
$@ =
!
!
U
(
=
U
U
U 2
<
(
Y
U
=
!
!
Adattamento di un pezzo scritto per la Repubblica nell’aprile del 2007 in
occasione della proibizione, poi ritirata, di sedersi sugli scalini del duomo di Firenze.
2
22
B
(
$U
B
%
2
%
(
A
(
"
U
B
=
=
@
!
"
+
<
B
%
@
(
2
9
%
C
B
@
A
"
F
@
!
J
"
J
=
M
23
. + --. "
( /-.
. . ,(
.
,
•
!
"#
•
$
%
&
+
'(
)
*
*
"
,,
,
!
,
•
•
•
•
,,
"
#!
$
-#
$.
,
#
,
%
%
*'
#
/ 0
) 1
,,
*2
,
3
#
3(
3'
,
&
4 56+$%
4
1
6
4
$
)7
+8
,
,
%
, 9
). P
*
14:54;$: %
1 <4
:
,
4
$
:
)= 8
%
9<
)+ >& ?2?2? '2
'
: C/C Chianti Banca intestato a Centro Educativo Popolare
IBAN IT49Q0867302800026000262589
causale : progetto barca pro Filippine
. + - - . . ,$ ( A 1 ( " + (
www.comunitacristianaolbia.it
(
)
!
#
(
('
*
$
)
:
,
,
!
'
#
,
8
+
,,
*
@
(
,
,
,
(
*(" $1
*23 "$4
%$7!$(#
20 $
56
-
*
B
8
,
C
-
;
C
1
,-
"
. 5/
..
0
,
A:
0
)
6 68 .0 9
'
;
00 9
#
:
C
1
,
;
.% /
0
*
#
,
)D :
@D:
@%
*
!
=
# ,
,
,
@
)
24
,
8
2
7
1
7
<
2
;;
;
;
2