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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
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>Fabriano
5
>Eventi
Fabriano-Matelica euro 1,20
12
>Matelica
16
n. 41 Anno CIV 7 novembre 2015
>Sport
Croce Rossa,
in arrivo
la nuova sede
Andrea Baroni
verrà ricordato
in città
Azienda chiusa?
Proviamo
a riaprirla noi
Il record
di Ballelli:
mille gare!
S
A
A
I
uperato finalmente
l'intoppo burocratico che aveva bloccato
i lavori per il nuovo
stabile dell'ente situato
al Borgo.
ll'indimenticabile
meteorologo fabrianese, scomparso
l'anno scorso, verrà intitolata la strumentazione
dell'Istituto Agrario.
Promessa
di un bene
Un quotidiano annusa il colpo ad effetto,
vuole rompere il cliché omologante ed è
tentato dall’uscita sensazionale, una volta
verificate le proprie fonti. Il giornale esce
con la notizia-bomba e l’opinione pubblica
va in brodo di giuggiole. Il Papa ha un cancro
alla testa. Bergoglio sta male? E’ una malattia grave? C’è un luminare giapponese che
lo cura? Per qualche giorno, tra smarrimenti
e perplessità, si è cercato di andare incontro
ad una verità che si allontanava di secondo
in secondo. Per poi sparire in fondo all’orizzonte. Dalla sala stampa del Vaticano c’è
stata infatti una brusca frenata. E’ sfuggita
ai più, ma la miglior smentita alle voci su
una presunta malattia del Papa, è emersa
delle parole che lui stesso ha pronunciato
nel corso dell'udienza, giorni fa dopo la
clamorosa rivelazione, che come da un po'
di tempo a questa parte sono dedicate al
tema della famiglia. Parole che colpiscono
per la loro lucidità, libertà e insieme laicità.
Poche persone come Francesco sanno cogliere la condizione dell'uomo d'oggi, le sue
fragilità, i dubbi che si insinuano nella sua
coscienza. Anche per questo fa così presa
in tutti. Un uomo capace di leggere il cuore
di ognuno. Il suo è uno sguardo, per così
dire, sociologicamente esatto, in quanto non
distingue tra chi è dalla parte giusta e chi no.
Perché è realisticamente consapevole che
tutti siamo esposti al vento che destabilizza
questa stagione della storia. Nell'udienza
del mercoledì in particolare ha messo a
tema una parola umanamente grandiosa,
una parola che oggi viene guardata con un
po' di timore e sospetto: la parola promessa.
«Ai nostri giorni, l'onore della fedeltà alla
promessa della vita familiare appare molto
indebolito» , ha spiegato Francesco. «Da una
parte, perché un malinteso diritto di cercare
la propria soddisfazione, a tutti i costi e in
qualsiasi rapporto, viene esaltato come un
principio non negoziabile di libertà. D'altra
parte, perché si affidano esclusivamente
alla costrizione della legge i vincoli della
vita di relazione e dell'impegno per il bene
comune».
Promessa è parola che contempla un'audacia.
L'etimologia ci spiega il suo significato in
un "mettere avanti" o "mettere in presenza
di". Due sfumature che convergono. Mettere avanti significa anticipare qualcosa
che riguarda il futuro. Vuol dire gettare il
cuore oltre l'istante presente, sottoscrivere un
patto di fiducia rispetto a ciò che verrà. La
promessa poi è un atto individuale che però
richiede sempre l'esistenza di una relazione. Si
promette a qualcuno. In questo senso è un atto
pubblico, è un atto che porta la persona (...)
(Segue a pagina 2)
nche tanti matelicesi tra gli ex lavoratori nella cooperativa
che sta cercando di rilevare la Desi Mobili. Parla il presidente Goldoni.
28
l settantunenne
dell'Atletica Fabriano
ha tagliato il prestigioso traguardo: un vero
esempio per gli sportivi
di ogni età.
C
oncluso il Sinodo, la Chiesa si rimette in cammino,
alla luce di priorità che non vanno più trascurate,
a cominciare dal ruolo della famiglia che si pone
sempre più come parte viva della società e "fabbrica di speranza". E la Pastorale della Diocesi rilancia la sua
preoccupazione con un… ABC della coppia da prendere in
esame. Il nostro “don muso duro” va al fondo delle tre settimane di lavoro in Vaticano per ammettere che a Roma sono
stati due i Sinodi sulla famiglia. Uno virtuale e l’altro reale.
Papa Francesco
celebra la Messa
di chiusura del Sinodo
(Foto L'Osservatore
Romano/ SIR)
Il nodo
del Sinodo
Servizi a pag. 3 di Francesco Iacobini,
don Alberto Castellani e don Muso Duro
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
Milano, finestra
nel mondo
E
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
L'Expo ha chiuso
i suoi battenti
Promessa
di un bene
(...) a uscire da se stessa. È un antidoto alle
grandi patologie di questo nostro tempo:
che si chiamino narcisismo, egoismo,
autoreferenzialità poco cambia. Sono
tutte posizioni che identificano un uomo
trincerato in se stesso, in una sorta di auto
assedio. Un uomo che non è più capace
di quello slancio che genera la promessa.
Verrebbe da dire che più ancora dell'infedeltà alle promesse, il dramma di oggi sia
una sorta di anoressia della promessa. E
che non ci siano promesse cattive, perché
ogni promessa si genera da una predisposizione positiva. E’ insomma, in un certo
senso, buona per definizione. E in questo
caso non stiamo certamente parlando di
quelle politiche, autentici slogan confezionati ad arte per interessi corporativi
e personalistici. Ma Francesco nel suo
percorso ha sottolineato due fattori interni
alla promessa che ne danno una dimensione completa. Innanzitutto dice che nel
momento in cui genera un legame senza
togliere libertà, la promessa evidenzia una
propria componente costitutiva di mistero.
Legame e libertà sono due concetti in teoria in conflitto, che farebbero a cazzotti, e
che invece qui convivono: cosa sperimentabile nella vita, ma difficile da spiegare
secondo categorie che appartengono alla
logica umana.
L'altro fattore della promessa è il miracolo. Perché il tener fede ad una promessa
non può mai essere l'esito di uno sforzo
umano — è irrealistico immaginarlo —
ma ha sempre bisogno di un Altro che
lo sostenga. «È necessario sottrarre alla
clandestinità il quotidiano miracolo di
uomini e donne» che tengono fede alla
promessa, ha detto il Papa in uno dei
passaggi più belli dell'udienza («La fedeltà
alla promessa è pur sempre affidata alla
grazia e alla misericordia di Dio»). C’è di
mezzo ancora la sua misericordia, la misericordia di Dio, nell’anno giubilare che
ci porterà a sentirne la carne e a coglierne
il valore profondo nella dinamica della
vita. Dicendo miracolo Francesco ha colto
nella fedeltà dell'amore un segno visibile
dell'amore di Dio. «Dico miracolo, perché
la forza e la persuasione della fedeltà, a
dispetto di tutto, non finiscono di stupirci.
Nessun rapporto d'amore giunge all'altezza
del nostro desiderio se non arriva ad abitare questo miracolo dell'anima». Questo
miracolo che è l'energia della promessa.
Già, promessa, misericordia, miracolo.
Quei vocaboli che sembrano riecheggiare in modo così distante dall’esperienza
umana, ma che ne costituiscono la parte
più viva e potente. E di cui non possiamo
farne a meno.
di FERRUCCIO PALLAVERA
xpo ha chiuso i battenti. Ci siamo buttati alle spalle i timori,
le apprensioni, le angosce di fare brutta figura davanti al
mondo. Ce l’abbiamo fatta, dobbiamo esserne tutti orgogliosi. Ventuno milioni di visitatori hanno ripagato gli
sforzi di quanti, con grande coraggio, avevano intrapreso la grande
avventura. Poi siamo italiani, questo è vero: ci siamo ben guardati
da visitare Expo in luglio e agosto, quando non c’era nessuno, e
l’abbiamo affollata nelle ultime settimane, quando la calca impediva ogni movimento. E abbiamo fatto sei ore di coda per andare a
visitare il padiglione del Giappone – “se ci vanno tutti chissà quali
mirabilie mostrerà ai turisti”, ci siamo detti – salvo poi metterci
piede e sbottare: “tutto qui?”.
Expo ha chiuso alla grande, Milano ha dimostrato ancora una volta
di essere stata capace di rispettare i tempi e tagliare subito le mele
marce che pensavano ad affari poco puliti sull’esposizione universale. Nello stesso periodo a Roma ne sono capitate di tutti i colori:
la malavita organizzata che si arricchiva negli appalti pubblici, il
funerale di un personaggio molto chiacchierato le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, un sindaco rottamato che si è dimostrato
inadeguato ad affrontare una situazione sempre più inaccettabile. Il
tutto con il Giubileo alle porte.
E subito si è tornati a parlare del “Modello Milano” e del “Modello
Roma”, con l’eterna contrapposizione tra “la capitale morale” d’Italia
e “la capitale dei ministeri”. Una Milano – è stato detto - da esportare
altrove, in Italia e fuori di essa.
Eppure non esiste un “Modello Milano” che può essere clonato,
perché Milano è così. Punto e basta.
Esiste però l’orgoglio di sentirsi milanesi, il senso di appartenenza di
una città che è cosciente di aver svolto un ruolo preciso nella storia
d’Italia e che intende continuare a farlo. A Milano la metropolitana
viaggia in orario, non ci sono scioperi improvvisi che gettano in
ginocchio quei milioni di persone che ogni giorno si spostano da
mezza Lombardia e da una parte dell’Emilia per raggiungere banche,
uffici e sedi di aziende multinazionali. Il centro storico è pulito, le
strade non sono tappezzate di cartacce. Tutti sul posto di lavoro,
alle 8 precise. L’impiegato pubblico sta dietro al suo sportello e
se la fila dell’utenza è più lunga del previsto, la gente giustamente
protesta. Paga le tasse ed esige servizi adeguati. Alle 10 del mattino
non c’è “la pausa caffè” durante la quale un piano intero si svuota
per ciacolare davanti alle macchinette.
Nonostante ciò a Milano non sono tutte rose e fiori. La periferia
è quasi sempre abbandonata a se stessa, bande di ladri entrano ed
escono dalle villette per svaligiarle mentre i loro proprietari siedono
ignari davanti alla televisione. In alcuni comuni dell’hinterland è ancora
peggio, tra i palazzoni popolari innalzati negli anni Settanta spadroneggiano bande di latinos che si contendono il campo con la malavita
organizzata che da anni ha impiantato qui le proprie radici. Non è un
caso che interi consigli comunali siano stati sciolti dal prefetto e mandati
a casa per conclamate infiltrazioni di stampo mafioso.
Ma se qualcuno si azzarda a chiedere il pizzo – cosa che avviene sempre
più spesso, in periferia – il commerciante si rivolge subito ai carabinieri.
Non è raro che i giornali locali escano con titoloni in prima pagina per
denunciare gli improvvisi incendi che distruggono capannoni industriali, realtà produttive, negozi di periferia o automobili parcheggiate.
Incendi che non devono essere classificati, come qualcuno vorrebbe,
“autocombustione”.
Il giorno dell’inaugurazione di Expo le bande dei black bloc devastarono
il centro storico di Milano. L’indomani gli abitanti dei palazzi i cui muri
erano stati imbrattati scesero sui marciapiedi con ramazze e spazzoloni
per ripulirli. La gente aiutò i dipendenti della nettezza urbana a togliere
l’immondizia dalle strade. In 20mila sfilarono poi in corteo per dire
no alla violenza. “Nessuno tocchi Milano” lo slogan ripetuto da tutti,
piccoli e grandi. “Milano nessuno la deve toccare perché Milano si
ribella. La città oggi, ieri e l’altro giorno è e sarà al centro del mondo
e noi ne siamo orgogliosi”, disse il sindaco subissato dagli applausi.
Eppure non c’è un “Modello Milano”, come non esiste un “Modello
Roma”. Esiste invece un “Modello Italia”, che ciascuno di noi deve portare nel cuore. Nel settembre 2014 siamo riusciti a raddrizzare la Costa
Concordia, a farla galleggiare, e a trasportarla dall’isola del Giglio al
porto di Genova, dove la stanno smantellando. Avevamo gli occhi del
mondo puntati addosso. Abbiamo compiuto – noi italiani – un’operazione
che altrove non sarebbero stati in grado di realizzare.
Dobbiamo andarne fieri, perché questo è il “Modello Italia” che dobbiamo esportare nel mondo. Oltre Roma, oltre Milano.
Firenze, dialogo aperto
D
di ANDREA FAGIOLI
el dialogo tra credenti e non credenti abbiamo la bella esperienza
nel nome di quel Cortile dei Gentili
che un paio di millenni fa, nell’antico tempio di Gerusalemme, consentiva a
tutti, e non solo agli israeliti, di accedere con
libertà in quello spazio, indipendentemente
dalla cultura, dalla lingua o dall’orientamento
religioso. Di quest’esperienza, promossa dal
Pontificio Consiglio della cultura, ha goduto
in passato anche la città di Firenze, che si
appresta ora, con lo stesso spirito, a ospitare il
prossimo Convegno ecclesiale nazionale (9-13
novembre). In questa direzione vanno anche
gli incontri culturali sui grandi temi sociali,
economici e internazionali promossi dall’amministrazione comunale fiorentina, inaugurati
nei giorni scorsi con la presenza, tra gli altri,
di Ernesto Galli Della Loggia, che condivide
l’idea che l’uomo costituisca in sé un valore e
che questo sia il cuore dell’umanesimo che è
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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nato a Firenze mettendo insieme il retaggio
classico, greco-romano, con il cristianesimo.
L’umanesimo ha posto per la prima volta il
valore della persona umana come valore universale. Ma ora, per dirla con l’interlocutore
di Galli Della Loggia, monsignor Franco
Giulio Brambilla, vescovo di Novara e vice
presidente della Cei, c’è bisogno di un nuovo
umanesimo perché l’umanesimo storico è
stato contaminato nelle epoche successive con
una concezione autonomista dell’uomo che è
diventata semplice umanitarismo, oppure ha
prodotto gli orrori del Novecento.
Così la città si prepara all’appuntamento della
Chiesa italiana e alla visita di Papa Francesco
non solo sotto il profilo organizzativo e logistico, ma anche attraverso la riscoperta di una
spiritualità che dialoga con il mondo. Occorre
dar vita, come ebbe a dire Giovanni Paolo II
in visita a Firenze, a un nuovo umanesimo
nel quale le acquisizioni valide dei tempi
moderni si integrino con i valori perenni della
concezione cristiana dell’uomo.
Direzione, redazione e amministrazione
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10
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Redazione Matelica
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La scelta di Firenze non è casuale. Lo abbiamo detto più volte. Il “Convegno” approda
in uno spazio di incontro e di confronto,
dentro una città, una storia e una tradizione,
in cui personalità credenti e non credenti di
alto profilo culturale hanno percorso insieme
una strada di reciproco rispetto e di ricerca
comune. Il tema “In Gesù Cristo il nuovo
umanesimo” non poteva non coinvolgere la
città dove di questa idea dell’essere umano
ancora si vedono le realizzazioni, le opere
d’arte e non solo, che stanno lì a dimostrare
come questa stessa idea non si sia sviluppata
contro, ma grazie al cristianesimo, in una
sintesi di valori umani e cristiani che lasciò
il mondo stupefatto. Oggi, invece, predomina
l’idea che la valorizzazione dell’umano possa
avvenire solo smarcandosi da ogni prospettiva religiosa. L’imbarbarimento dell’umano
sembra togliere spazio allo stesso annuncio
cristiano. Bisogna dunque riprendere la
questione. Dialogando con tutti coloro che
lo vorranno, rilanciando la prospettiva di un
Carlo Cammoranesi
nuovo umanesimo per l’Italia di oggi e mostrando come, concretamente, l’ispirazione
cristiana possa essere il fondamento di questo
rilancio. I cattolici, in questa fase così confusa,
possono davvero dire la loro, diventare punto
di riferimento a patto che siano coerenti con il
Vangelo e con la dottrina sociale della Chiesa.
Fede e ragione possono dunque dialogare e il
terreno d’incontro più favorevole può essere
proprio quello della bellezza, intesa come una
spinta, una forza, anche una forza politica: la
bellezza della libertà, dell’uguaglianza, della
solidarietà. E ora come non mai la bellezza
dell’accoglienza.
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
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>INCHIESTA<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Cosa vuoi che faccia per te?
La domanda che riassume le priorità della Chiesa dopo il Sinodo
Vaticano, 25 ottobre: Papa Francesco celebra
la Messa di chiusura del Sinodo
(Foto Siciliani-Gennari/SIR)
E’
di FRANCESCO IACOBINI
probabile che una lettura superficiale del Sinodo
sulla famiglia, conclusosi domenica 25 ottobre
in Vaticano dopo tre settimane di lavori, faccia
registrare la delusione di quanti si aspettavano clamorosi
ribaltamenti dottrinali, se non insanabili fratture tra conservatori e progressisti.
Nulla di tutto ciò, infatti, si è verificato. La Chiesa ha vissuto
piuttosto un’altra tappa del suo lungo cammino, nel quale
il legame con la verità immutabile viene sempre nutrito
dall’impegno a comprenderla meglio, in modo più adeguato e
più autentico. D’altra parte, questa riunione dei rappresentanti
dell’episcopato mondiale era particolarmente importante,
Ogni volta che inizio la serie
d'incontri per la preparazione
al matrimonio, faccio sempre
due domande. La prima è
questa: cosa ci vuole per
avere un matrimonio ben
riuscito? Nessuno risponde
con precisione. E' una rivelazione in-audita che per un
maturo rapporto coniugale
occorrano le quattro pareti
portanti dell'indissolubilità,
della fedeltà, dell'unità e del
desiderio di avere figli. E
quando dico che queste sono
le caratteristiche di qualsiasi
matrimonio (non solo quello
cristiano), quando aggiungo
che il matrimonio non l'ha
inventato Gesù, che non è
una creazione dei preti, ma è
inscritto nella natura umana,
sembra l'annuncio di una
novità assoluta.
Ovviamente tutto il discorso
sul matrimonio naturale crolla se uno rifiuta l'esistenza
della legge naturale, che non
è un dogma della Chiesa, e
che un tempo era riconosciuta anche da chi non si
riconosceva cristiano; ma si
sa... oggi anche le cose più
ovvie non possiamo darle
per scontate.
La seconda domanda che
faccio ai fidanzati (li posso
chiamare ancora così?) riguarda la differenza sostanziale tra il matrimonio civile
e il matrimonio sacramento.
In quindici anni di "corsi" o
"percorsi" prematrimoniali, solo una ragazza mi ha
detto che lo specifico di due
coniugi cristiani consiste nel
ripresentare, nella vita di tutti
i giorni, la donazione reciproca tra Cristo e la Chiesa
(come dice san Paolo in Ef
5,21-33). Non c'è bisogno
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poichè la riflessione sulla famiglia
nel mondo d’oggi porta con sé
tutte le domande sull’antropologia
contemporanea. Come ci si poteva
aspettare un confronto che fosse
meno che vivace, considerando
anche le differenti sensibilità
presenti, espressioni di priorità e
problemi di tutte le latitudini del
mondo?
Il dibattito tra i padri, così, grazie
anche alle utili modifiche regolamentari, è stato caratterizzato da
una reale completezza di argomentazioni, che ha ottenuto il giusto
equilibrio del documento finale,
votato a maggioranza qualificata e
offerto al Papa per le sue decisioni
successive.
Un equilibrio che non coincide
con l’unanimismo di facciata,
ma che si fonda sullo spirito di
comunione e di pazienza che è proprio della vita e della
logica della Chiesa, e che fa di un consesso come quello
del Sinodo qualcosa che non è di meno, ma che è ben di più
di una democrazia.
In questo senso, un primo vero risultato è stato ottenuto:
Francesco ha spinto i vescovi un po’ più avanti sulla strada
della collegialità effettiva, il che ha guadagnato anche la
giusta credibilità alla sintesi raggiunta sui temi in agenda.
Temi circa i quali non si trattava di discutere la realtà sacramentale del matrimonio e la sua corrispondenza al disegno
di Dio, se non per valorizzarle ulteriormente.
Ciò che si chiedeva era semmai l’avvio di un approfondimento su nuovi percorsi di accoglienza e vicinanza per tutte
quelle situazioni, tante al giorno d’oggi, in cui si realizzano
altre forme di vita comune e di affettività.
Lungo questa linea sono risuonati gli inviti del Pontefice,
rintracciabili peraltro in tutto il suo insegnamento, a non
avere paura di affrontare i cambiamenti, perché la fede in
Gesù Cristo, se autenticamente fondata, consente di andare
oltre i conformismi tranquillizzanti, e anzi li mette in discussione. E perchè una dottrina e una prassi pastorale praticate
e trasmesse per schemi immutabili, contemplando l’ideale
ma non vedendo il reale, come in un miraggio, finiscono
per diventare pietre morte scagliate contro le persone, con
la conseguenza della loro esclusione. Mentre il Cristo che la
Chiesa annuncia è venuto per includere, e per farsi carico
soprattutto di chi sta ai margini e fatica a trovare da solo il
proprio posto.
Il Sinodo si è quindi trovato davanti alla questione della
centralità della misericordia come istinto e cifra ordinaria
dei cristiani: una misericordia data e ricevuta e non intesa
come concessione benevola.
La via del discernimento delle differenti situazioni personali
e familiari, affidata alla responsabilità dei vescovi diocesani
e alla cura diretta dei sacerdoti, è stata infine quella scelta
dai padri anche per l’ammissione ai sacramenti dei separati
che vivono nuove unioni.
Un segno di apertura e di fiducia (già in parte ipotizzato dal
Papa Giovanni Paolo II nell’esortazione apostolica Familiaris
Consortio, del 1981) che ha rilanciato l’attenzione generale
della Chiesa verso tutte le situazioni di difficoltà e di frontiera
della condizione umana contemporanea.
“Che cosa vuoi che io faccia per te?” chiede Gesù a Bartimeo,
il cieco di Gerico, nel Vangelo che è stato proclamato durante
la Messa conclusiva dell’assise (Mc, 10, 46).
E’ l’interrogativo che riassume l’indole e le priorità che Papa
Bergoglio sta indicando alla Chiesa.
Una Chiesa che nell’ascolto, nella sollecitudine e nel rischio
dell’incontro con la storia concreta realizza la sua più vera
vocazione.
L'A-B-C della coppia Appuntamenti, tematiche ed ospiti
con la Pastorale Familiare
di essere grandi pastoralisti
o sociologi per riconoscere
una generale mancanza di
chiarezza sulle realtà più
importanti per chi vuole
sposarsi.
E' proprio per colmare queste lacune che la Commissione Diocesana di Pastorale
Familiare sta preparando
una piccola serie di incontri
intitolati: "L'A-B-C della
coppia". Non vinceremo il
premio per il titolo più originale dell'anno, ma quel che
c'interessa è suscitare nelle
coppie sposate e non, una
maggiore consapevolezza
di quello che già sono o che
stanno per diventare. Ecco
nomi, argomenti e date.
Giovedì 19 novembre ore
18 a Fabriano, nel Seminario di via Serraloggia,
sarà trattato il tema "Verso
la maturità della coppia";
parlerà don Carlo Rocchetta,
teologo e fondatore della
Casa della Tenerezza a Perugia per coppie e separati.
Mercoledì 16 dicembre
ore 21 a Matelica, nella
parrocchia di Regina Pacis,
si parlerà delle "Difficoltà
nella vita di coppia" con
Marco Manali, laureato in
teologia e insegnante di
religione, molto impegnato
nella pastorale (familiare e
non). Giovedì 14 gennaio
ore 21 a Sassoferrato, nella
parrocchia di San Facondino,
affronteremo "L'educazione
dei figli al Vangelo", con
l'aiuto di don Alfredo Panzetta, docente di teologia e
direttore della Pastorale Familiare della regione Puglia.
Mercoledì 13 aprile alle ore
21 a Fabriano, ancora in
Seminario, termineremo con
"La grazia del matrimonio",
guidati da don Renzo Bonetti, già direttore nazionale
della Pastorale Familiare e
fondatore dell'associazione
di spiritualità coniugale Mistero Grande.
Oltre a questo percorso formativo, faremo una Festa
Diocesana della Famiglia,
a Matelica, nella parrocchia di S. Teresa, sabato 28
novembre, con questi orari:
16- 17 giochi genitori-figli,
17 testimonianza sulla paternità dello scrittore Andrea T.
Giovanoli, ore 18.30 S. Messa nella chiesa di Santa Teresa, cena (sei euro a persona)
e a seguire incontro con le
giornaliste Raffaella Frullone e Benedetta Frigerio, che
risponderanno alla domanda:
"Quale speranza oggi per la
famiglia nel tempo dell'attacco a natura umana e matrimonio?". Come sempre ci
saranno delle animatrici che,
durante le due conferenze,
intratterranno i bambini in
un’altra stanza.
Inoltre, come ormai facciamo
da diversi anni, dedicheremo
una serata a tutte le coppie
che nelle loro parrocchie si
stanno preparando al matrimonio: sabato 14 febbraio
in Seminario, con preghiera,
cena e incontro; altri dettagli
li comunicheremo in seguito,
intanto segnatevi che per
quella sera abbiamo invitato
don Paolo Gentili, direttore dell'Ufficio Nazionale
per la Pastorale Familiare.
Le occasioni, quindi, non
mancheranno per chi vuole
avere una sempre maggiore
intelligenza della propria
vocazione. Abbiamo visto
anche nel Sinodo da poco
concluso, come la famiglia
sempre di più sia l'epicentro
di preoccupazioni e visioni
contrastanti all'interno della
Chiesa.
Non era compito del Sinodo prendere decisioni, era
piuttosto chiamato a dare
consigli. Ora è il Papa che
dovrà pronunciarsi in maniera definitiva, a cominciare
dalla questione che tutti
aspettano, se cioè possano
essere riammessi oppure
no all'Eucarestia anche i
separati riaccompagnati. Noi
intanto seguiamo il Signore,
Uno che ha sempre parlato
senza ambiguità e che mai
abbandonerà la Sua Chiesa
(ce lo ha promesso), anche
quando dovrà attraversare
la tempesta.
DON MUSO DURO
di Don Leopoldo Paloni
I due Sinodi sulla famiglia
I Sinodi sulla famiglia sono stati due: uno virtuale (ciò che i mezzi di
comunicazione hanno voluto far credere alla gente); ed uno reale (ciò
che realmente i padri sinodali hanno votato nel documento finale). Il
primo afferma che il Sinodo ha aperto alla comunione per i separati
risposati, ma il punto è che una simile affermazione non esiste nel
documento in oggetto come nemmeno la parola “comunione” o altro
termine equivalente. In realtà si parla di un doveroso accompagnamento
e discernimento spirituale caso per caso, cosa del resto già contemplata
nella “Familiaris Consortio” di Giovanni Paolo II. La differenza è solo
questa: mentre nell’enciclica di Papa Wojtyla si escludeva in ogni caso
che questo percorso poteva portare alla Comunione Sacramentale, il
testo del Sinodo omette qualsiasi conclusione. La parola spetta ora
al Santo Padre che avrà il compito di stabilire le prassi operative. Il
problema maggiore, però, a mio parere, è un altro; e cioè la forzatura
delle notizie che unanimemente la stampa italiana opera quando è in ballo
la dottrina della Chiesa e non solo. Questo episodio dimostra, al di là di
ogni ragionevole dubbio, che ci troviamo a vivere in una dittatura vera
e propria: la dittatura del relativismo già denunciata da Papa Benedetto;
e, lo dico francamente, mi dispiace che la stampa cattolica non abbia
preso sufficientemente coscienza della gravità del problema. Qui è in
gioco la manipolazione delle coscienze, mica bruscolini.
Don Alberto Castellani
04/11/15 10.44
4
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
AFFITTASI
Comunichiamo che gli orari della segreteria
de L'Azione sono i seguenti:
Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30
Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18
AFFITTASI ampio locale in ottima posizione zona
Borgo uso ufficio-laboratorio già in parte arredato con
eleganti armadi e divisori di mq. 150. Servito da locale
uso cantina mq. 80 e da ampio parcheggio privato intorno al locale. Classe energetica C. Accordi privati al
numero 347 3227677.
OFFRESI LAVORO
AZIENDA operante nel settore della grande distribuzione (affi liata Sma) cerca giovani (max 27 anni)
Adotta un cucciolo!
Una storia semplice,
un sos disperato da Fabriano:
adotta un gatto che ha perso tutto
Una storia semplice che inizia con
qualche gatto che trova ospitalità
nella casa di una signora. Arrivano
altri gatti ed altri cuccioli abbandonati. Quella signora non si tira
indietro ed ospita anche i nuovi.
Dove mandare quegli animali
senza nessuno? Dove spedirli se
hanno bisogno di cure? Farli girare
per il paese rischiando la strada,
i veleni, le trappole e la fame? I
gatti sono rimasti con lei perché
quando si ha il cuore grande si
ha anche il coraggio di grandi abbracci. Tenere attenzioni per loro,
ben tenuti, curati all’occorrenza e
coccolati. Questa signora ha anche
la speranza, come ognuno di noi,
che tutto vada liscio e che la vita
le dia anche la possibilità di occuparsi di tutti i suoi
animaletti fino alla fine. In fondo non è una grande
pretesa. Ma le cose hanno preso una piega diversa.
E torna in mente quello scritto... “O natura, o natura,
perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché
di tanto inganni i figli tuoi?”...
La dolce, generosa e giovane signora si è ammalata
gravemente ed ora è in ospedale. Dicono che non ci
siano speranze. La casa è stata liberata anche dei gatti
destinati a finire …….. non si sa dove. L’Associazione
Animalisti Italiani di Fabriano è venuta a conoscenza
della vicenda. Un gatto e due cani adottati; un cane
andrà in canile e tre gatti scappati. Restava decidere
in fretta la sorte di 11 gatti. Girarsi dall' altra parte?
No. Con tutta l’angoscia che storie di questo genere ti
mettono dentro e con la paura di non essere in grado
fino in fondo di farcela, i volontari dell’associazione
hanno deciso di prendere i gatti, di farsi carico di loro
fino a che non verranno adottati. Tre di essi stanno
insieme ad altri nostri gatti adulti che hanno perduto i
loro padroni. Gli altri otto sono in stallo a pagamento
perché la nostra associazione non ha spazi protetti per
POESIA
Premiato il giovane
Antonio Pariano
Sabato 31 ottobre presso l’ex sala consiliare del Comune di
Ancona sono stati attribuiti i premi relativi alla XXXI edizione
del concorso nazionale di poesia e narrativa “Riviera Adriatica”
organizzato dal circolo culturale “Carlo Antognini”. Il fabrianese
Antonio Pariano è risultato vincitore del 2° Premio per la sezione
dedicata ai ragazzi delle scuole medie con la poesia “Vivere la
domenica” che vi proponiamo.
Vivere la domenica
La domenica per me è un giorno speciale,
perché riesco a vedere con occhi diversi.
Mi alzo dal letto e mi affaccio alla finestra,
un gatto si rotola sul prato bagnato,
stropicciandosi gli occhi, infastidito dai raggi del sole.
Mentre le farfalle danzano nell’aria,
le api dormono stanche sui fiori.
E anch’io inizio a volare,/ come un gabbiano, / nel cielo limpido,
con schizzi di nuvole bianche.
E mentre continuo a volare,
sento provenire dal bosco il fruscio delle foglie.
E mi adagio sul campanile più alto della città,
osservando le poche persone che si tengono per mano.
Ormai per qualcuno l’amore è finito,
ma per i bambini il sogno è infinito.
Antonio Pariano,
1° C Istituto Comprensivo “Marco Polo” di Fabriano
04 mercatino.indd 2
ospitarli. Uno di essi è stato adottato da una volontaria
dell’associazione. Quindi ora sono ben 10 animaletti
che cercano ospitalità. Sono gatti molto docili e dolci,
sterilizzati (tranne Coda Rossa e si farà) e abituati in
casa. Adesso hanno la paura negli
occhi, adesso non hanno più niente
se non la paura.
Da questo momento inizia il nostro
disperato viaggio del cuore alla ricerca di persone disposte ad adottare
questi gatti.
Da questo momento inizia il nostro disperato viaggio del cuore alla ricerca
di gattili ed oasi protette disposti ad
accogliere questi gatti.
Aiutateci a ridare a questi gatti la
tranquillità. Noi crediamo che la loro
padrona, quella signora dolce e generosa, sarà ben contenta di sapere che
i suoi gatti sono andati a star bene e
che ad essi non mancherà una carezza.
Chi può apra il proprio cuore adottandone uno. Non ci si faccia spaventare
dal fatto che abbiano 5 anni o 10
anni. Chi conosce gli animali sa che a qualsiasi età un
animale è capace di instaurare uno splendido ed intenso
rapporto con il nuovo padrone.
I volontari dell’associazione vi chiedono: non lasciateci
soli in questa grande e disperata impresa.
ADOTTATE UNO DI QUESTI GATTI!
3381159663 – 3472612597 – 3202358522 – 3383395237
- 3384848048
[email protected]
L’associazione, come tutti sanno, si occupa di tanti
animali e continuamente affronta e risolve situazioni
pesanti e casi disperati senza tirarsi mai indietro. L’associazione ha anche debiti per prestazioni veterinarie
continue, per l’acquisto del cibo e per il pagamento degli
stalli di altri animali che ha raccolto e allontanato da
una vita di stenti. Anche questi gatti verranno sottoposti
a visita e trattamenti di rito.
Il vostro contributo economico, anche piccolo, sarà
importante. Ringraziamo tutti.
Donazioni: c.c.postale n. 71318265 intestato Associazione Animalisti Italiani Onlus Fabriano
codice IBAN IT25 A076 0102 6000 0007 1318 265
dinamici, desiderosi di affermarsi, volenterosi e con
spiccata attitudine ai rapporti interpersonali e alle
attività commerciali. Si offre contratto di lavoro come
apprendista. Sede di lavoro Matelica - Inviare dettagliato curriculum all'indirizzo: jobgdo231947@gmail.
com.
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FABRIANO - vicinanze via Cappuccini, VENDESI
terreno agricolo con pozzi mq. 2000 euro sette/mq.
Tel. 349 3553903.
Il vescovo chiede
un’opera di misericordia
I l Ve s c o v o
Giancarlo Vecerrica, per rendere concreto e
creativo l'Anno
Santo della Misericordia che
sta per iniziare,
chiede a tutti di
indicare un'Opera di Misericordia urgente,
significativa, efficace, in grado
di accogliere la partecipazione più
ampia e il coinvolgimento più convinto, non solo dei credenti, ma di
tutti gli uomini e le donne di buona
volontà, da compiere nella nostra
città, o nel territorio della Diocesi
Fabriano - Matelica. Le segnalazioni
vanno inviate al Vicario, d. Tonino
Lasconi, o sulla sua pagina Facebook (Tonino Lasconi); o all’indirizzo
e-mail: [email protected];
oppure per posta o per consegna
L'Avis
allo Janus
per Natale
manuale presso la Curia Vescovile,
Piazza Giovanni Paolo II, 2.
Tutti i suggerimenti sono utili e graditi, però non si chiede di indicare
quale opera di misericordia delle 14
in elenco mettere in atto, ma una realizzazione concreta di questa opera,
precisando il dove, il come, il perché.
Ovviamente questa iniziativa che interpella tutta la Diocesi e il territorio
non vuole dispensare i singoli dal
compiere le opere di misericordia che
la loro fede, la loro sensibilità, la loro
situazione suggeriscono. Tutt’altro!
Un’opera fatta (si spera) con grande
risonanza e larga partecipazione si
prefigge proprio di svegliare e attivare
la coscienza di tutti, per reagire alla
cappa di malaffare e di corruzione,
ogni giorno più pesante, provocata
da menti e cuori sbarrati a ogni misericordia.
L’Avis Comunale Fabriano,
venerdì 18 dicembre organizza
allo Janus Hotel una conviviale
per scambiarci gli auguri di
Natale e di nuovo anno.
La serata sarà allietata da “Mr
orly Renato Zero tribute”. Le
iscrizioni sono aperte presso la
sede Avis tel.0732 21959.
Le Guide in tasca
con Claudio Ciabochi
Sabato 14 novembre alle ore 17 presso la Biblioteca
Multimediale “Romualdo Sassi” si terrà la presentazione delle ultimissime novità editoriali della collana
Le Guide In Tasca della Claudio Ciabochi Editore.
Cinema di casa a Roma
Il 6 novembre l’associazione culturale “Opificio delle
Arti” presenta, dalle 19 alle 24, alla Casa del Cinema di
Roma, Sala Deluxe “To Rome with short”, la rassegna
dei cortometraggi dell’ultima edizione del Fabriano Film
Fest - Festival Internazionale del Cortometraggio della
Città di Fabriano, realizzata in collaborazione con Unesco
Bradford City of Film. L’iniziativa si inserisce nel sodalizio
che da qualche anno lega la città e la capitale in un processo di progettualità sinergica al centro del quale è posta
l’industria creativa, intesa come elemento essenziale per lo
sviluppo economico e sociale. Il Fabriano Film Festival è
una manifestazione annuale la cui prima edizione è stata
realizzata a maggio del 2013. Si rivolge agli appassionati
di cinematografia, a chi intende misurarsi nella produzione
di cortometraggi, ai cittadini e ai turisti che frequentano la
città e in maniera particolare ai “giovani creativi”.
04/11/15 10.46
5
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
La struttura destinata ad ospitare
la Croce Rossa al Borgo
>CRONACA
Croce Rossa, via libera
Superato l'intoppo burocratico che aveva bloccato la nuova sede
di ALESSANDRO MOSCÈ
L
a nuova sede della Croce
Rossa, ente benefico di
primaria importanza, è
ormai in dirittura d’arrivo. Per lungo tempo si è parlato
di incompiuta, ma ora i tempi
sono maturi perché il Consiglio
comunale autorizzi la permuta per
il trasferimento degli immobili seguendo il dettame di un’ordinanza
della Croce Rossa (sede nazionale
di Roma). La costruzione sorta
nel 2009 in via Brodolini, nel
quartiere Borgo, in un’area residua
destinata a verde attrezzato, finora
era rimasta vincolata ad una serie di
aspetti burocratici che non ne aveva
permesso la funzionalità tanto attesa.
L’intoppo, di natura procedurale, è
stato superato anche grazie all’impegno dell’assessore e presidente della
Croce Rossa locale Claudio Alianello, che si è recato più volte e Roma
al fine di dirimere una volta per
tutte la controversia. Nel frattempo
l’azienda che si era occupata della
costruzione dell’edificio ha cessato
l’attività e all’interno dei locali i
lavori non sono stati conclusi, ma
finalmente l’ingorgo tecnico è stato
superato. Dopo la permuta si aprirà
una seconda fase con un bando di
gara istituito dal comune al fine di
assegnare i lavori per la sistemazione dei vani, mentre all’esterno ogni
accorgimento è stato approntato.
La sede attuale di Piazzale Altini è
considerata non idonea e si è presentata la necessità di provvedere
al cambio di destinazione già all’epoca dell’amministrazione guidata
dall’ex sindaco Roberto Sorci. Lo
stallo nei lavori della nuova sede
era stato oggetto di un’apposita
interpellanza da parte di Urbano
Urbani, Giovanna Leli e Danilo
Silvi, i quali avevano chiesto lumi
sulle ragioni che impedivano il trasferimento nella nuova sede. Entro
il 2016 la sede di via Brodolini sarà
operativa. Ora è facile prevedere
che prenderà campo la discussione
su che cosa fare della vecchia sede.
L’ipotesi di abbattere lo stabile e di
consentire l’apertura di una visuale
in una delle zone più suggestive di
Fabriano che confina con l’Oratorio
del Gonfalone, è stata e continua
ad essere caldeggiata da più parti.
Non è escluso il taglio degli alberi
circostanti, mentre appare difficile
conservare la struttura, datata 1913,
e adattarla ad un altro scopo. Si
aprirà una discussione politica,
visto che la sede di Piazzale Altini
sarà restituita al Comune.
La stazione perde pezzi: addio deposito treni
Chiude il Deposito Ferroviario di Fabriano. “Un altro pezzo di storia che
se ne va”. Così i dipendenti della struttura hanno commentato la decisione
di Ferrovie dello Stato di sopprimere definitivamente il sito fabrianese.
L’annuncio è stato dato martedì 27 ottobre durante la presentazione del
piano industriale 2016. La città saluta un altro punto strategico dopo aver
già perso tanti operai metalmeccanici, il Tribunale e la tratta ferroviaria
Fabriano-Pergola. L’impianto manutentivo, quindi, chiuderà a fine anno.
A rischio 20 dipendenti Trenitalia in
servizio al Deposito e 10 addetti di
due ditte appaltatrici che svolgono
mansioni di pulizia e servizi accessori.
“A nulla sono valse le interrogazioni
parlamentari, regionali e comunali
presentate da più parti, i vari appelli
dei sindacati e dei lavoratori che in
questi ultimi anni – spiegano i lavoratori - hanno cercato fino all’ultimo
di far capire alla cittadinanza cosa significasse mantenere la manutenzione
dei treni diesel a Fabriano in termini di
assunzioni future e mantenimento dei
posti di lavoro, cercando di spiegare
cosa si stesse prospettando all’orizzonte, in un territorio già gravemente
martoriato dalla crisi”. Attivo dal 1865, ha dato lavoro a tanti fabrianesi
avvalorando la mobilità e i trasporti ferroviari nell’entroterra umbro
marchigiano. “Le ferrovie si sono dimostrate sorde ed insensibili ai nostri
appelli a non disperdere gli investimenti fatti e le professionalità dei lavoratori. Non hanno voluto spostare a Fabriano, in una struttura efficiente,
lavorazioni che hanno sparse per l’Italia. Una scelta deprecabile e da
condannare”. Così il sindaco di Fabriano il giorno dopo l’annuncio della
chiusura della storica sede. Non è servito nemmeno il ridimensionamento
e il taglio delle ore di lavoro degli ultimi mesi per sopravvivere. “Una
prima comunicazione della possibile chiusura del deposito locomotive –
spiega Giancarlo Sagramola - era arrivata già a giugno. Nonostante gli
05 fabriano.indd 2
interventi di parlamentari del nostro territorio sia di maggioranza che di
minoranza, l’impegno del consigliere regionale del Pd Enzo Giancarli e
degli assessori regionali ai trasporti, abbiamo solo ottenuto di rinviare
la chiusura al prossimo mese di dicembre. Una scelta inaccettabile”. E
anche i dipendenti non condividono il piano industriale perché priva le
Marche di una postazione fondamentale. “Un servizio strategico attivo
dal 1865 – dichiarano alcuni operai del sito in chiusura – che ha sempre
garantito la regolarità del trasporto
pubblico locale. Fabriano perde la
manutenzione dei treni diesel usati
quotidianamente sulla tratta Fabriano-Civitanova Marche da molti studenti che raggiungono le università di
Camerino e Macerata. Nel corso degli
anni – concludono - abbiamo svolto
il nostro incarico con serietà, competenza e responsabilità”. Sul piede di
guerra i sindacati. Tre anni fa i primi
allarmi sulla possibile chiusura da
parte del sindacato Fast-Confsal che
denuncia come ‘nessuno, nel 2012,
ci ha ascoltato. Se qualcuno ci avesse
dato ascolto quella volta, oggi, forse,
la situazione sarebbe stata diversa”.
Anche Filt Cgil Marche interviene. “Trenitalia ha deciso. Fabriano – si
legge nella nota - va chiusa e più di 20 lavoratori verranno trasferiti. Per
non considerare quelli delle ditte esterne che vedono il loro futuro nero
e ombroso. Il gruppo Fs ha deciso di infierire sul territorio fabrianese.
Non bastavano le chiusure delle grandi aziende metalmeccaniche di questi
anni, non bastavano le delocalizzazioni che hanno messo in ginocchio
la realtà produttiva ed economica della città. Quello che proviamo è un
profondo rammarico per la perdita di un impianto che ha dato lavoro a
tante persone, contribuendo al benessere e all’espansione del territorio
marchigiano”.
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 7 e domenica 8 novembre
Cerotti
Via Miliani 1
- Tel. 0732 4959
DISTRIBUTORI
Domenica 8 novembre
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 8 novembre
Edicolè Corso della Repubblica
Edicolandia Via La Spina
Morelli Simone Via XIII Luglio
Belardinelli Via Martiri della Libertà
News snc Stazione ferroviaria
Sinopoli Simona Via Corsi
Silvestrini Via Benedetto Croce
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24
lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
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Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
Marco Antonini
04/11/15 10.48
6
>FABRIANO<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Le mie ragazze “speciali”
di GIGLIOLA MARINELLI
A
iuto ai disabili, un’espressione ormai troppo
usata, quasi fosse una
bandiera, un’onorificenza da esporre per guadagnare punti
a livello di immagine per un feed
back che poco racconta di disabilità.
Chi vive quotidianamente le difficoltà di avere un familiare disabile
giustamente si indigna per queste
passerelle e per la disattenzione con
cui gli amministratori “maneggiano” una pratica così drammatica.
Conosco Maurizio da trent’anni, dai
banchi di scuola del Liceo Scientifico, e la sua storia è una delle tante
storie di famiglie dove ogni giorno
si assistono, curano ed amano figli
con difficoltà dovute alla disabilità. Le gemelline di Maurizio sono
“speciali”. Abbiamo deciso insieme
di definirle così: togliamo la parola
disabile e formuliamone una nuova: “speciale”.
Maurizio, quali sono le difficoltà
principali che con le tue figlie
incontri? Siamo veramente uno
Stato assistenziale?
Grazie per l’opportunità che mi
dai di raccontare lo scorcio di
vita quotidiana di chi ha persone
“speciali” dentro casa. Iniziamo
dalla prima autentica difficoltà: la
conoscenza del tipo di “specialità”.
Le mie gemelline hanno una sindrome genetica che abbiamo scoperto
quando avevano quasi due anni di
età, e da allora è iniziata la nostra
avventura per far capire agli altri
quale tipo di sindrome fosse e cosa
comportasse. Pochi sanno quali
steps medici e comportamentali
bisogna seguire per far sì che si
possa dare un’autonomia a queste
persone. La difficoltà maggiore è
far comprendere come gli altri devono comportarsi con loro. Eppure
la risposta è semplice come per
ogni tipo di “specialità”: trattare i
nostri figli come soggetti normali.
Far capire che esistono delle regole che devono essere rispettate e
contenerle. La sindrome comporta
un’espansività che purtroppo la
società moderna non accetta e non
capisce. Quando andiamo in giro,
le gemelline salutano tutti coloro
che incontrano. Tutti rimangono un
attimo interdetti e poi rispondono al
saluto e li vedi allontanarsi con un
piccolo sorriso sul volto.
IL PESO
DELLA BUROCRAZIA
La seconda difficoltà è la burocrazia e l’ottusità del sistema
socio-assistenziale. Se io ho una
sindrome genetica, e ripeto genetica, perché devo rifare la visita per
l’accertamento dell’invalidità? Gli
alleli del mio dna sono forse ritornati al loro posto o si sono formate
quelle catene microsomiche la cui
mancanza mi porta ad avere una
sindrome? Posso comprendere se
bisogna verificare il persistere di
un’invalidità sopravvenuta, ma per
un qualcosa con il quale io sono
nato, perché mi devi sottoporre
nuovamente ad una visita a poca
distanza l’una dall’altra? Mia moglie ed io saremmo i primi a fare a
meno del verbale di invalidità. La
terza difficoltà la vedo nell’assurdità dell’attuale sistema. Tu mi chiedi
se siamo uno Stato assistenziale?
La mia risposta è no. Siamo uno
Stato economico-assistenziale.
Oggi ruota tutto intorno al modello
Isee, al 730 o al modello unico, e
tutti i servizi ti vengono forniti solo
06 fabriano.indd 2
se hai un reddito basso. Ma io che
ho due figli “speciali”, non sono
uguale agli altri? La Costituzione,
all’articolo 3, dice che tutti siamo
uguali e che compito dello Stato è
di rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che, limitando
di fatto la libertà e l’eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona e l’effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Eppure è
lo Stato che per primo mette degli
ostacoli economici allo sviluppo dei
cittadini, soprattutto di quelli “speciali”. Il dover andare a prenotare
una visita medica e sentirsi dire che
I tagli effettuati a livello nazionale
e riconducibili a livello locale in
quali ambiti di intervento, hanno
maggiormente danneggiato le
famiglie con ragazzi “speciali”?
Purtroppo i tagli sono stati e sono
un grave danno. Hanno inciso
profondamente nel nostro tessuto locale e riguardano le ore di
educativa, assistenziali e i servizi.
Eppure l’Italia ha un merito che
tutta l’Europa ci invidia: la legge
104/1992. Viene considerata la
più completa, ben strutturata ed
esemplare normativa riguardante
l’assistenza, l’integrazione sociale
ed i diritti delle persone “speciali”.
In questo articolo si descrivono
se paghi riesci a farla prima della
data fissata da quando la richiedi,
non è un forte ostacolo economico
all’esercizio del diritto alla salute?
Parliamo di integrazione sociale
anche a livello scolastico. Puoi
tracciare un bilancio?
Come genitore devo dire che a livello scolastico alcune persone “speciali” sono ben integrate, mentre
altre vengono allontanate. Se ti devo
parlare delle mie bambine, ritengo
che loro siano un caso a parte. Capiscono con chi andare d’accordo e
con chi no, sanno farsi rispettare e a
loro volta portano rispetto, sanno di
chi si possono approfittare e con chi
non la spuntano. Ma ci sono voluti
anni e il costante aiuto di coloro che
seguono le bambine insieme a noi
ogni giorno, le terapiste del Santo
Stefano, le educatrici scolastiche e
le maestre di sostegno e di classe.
Solo quando doverle controllare
diventa più difficile. Considera che
abbiamo un altro figlio di quasi
15 anni che ha diritto anche lui ad
essere seguito, controllato, aiutato
ed amato al pari delle sorelle. Se
vogliamo parlare di integrazione
scolastica, le classi le stanno accettando volentieri, giocano con loro e
le invitano alle feste di compleanno
anche se, ovviamente, c’è sempre
qualche piccola stonatura, ma questo avviene anche nelle classi cosiddette normali. Le maestre cercano
di coinvolgere le bambine nelle
attività scolastiche. Se mi permetti
di fare un paragone con la scuola
dei nostri tempi, devo ammettere
che in questa finalmente qualcosa
è cambiato in meglio. Mi vengono
riferiti casi in cui si chiedono i soldi
per viaggi scolastici agli accompagnatori dei ragazzi “speciali”,
quando invece la legge parla chiaro.
e si determinano quali sono i
principi generali per i diritti della
persona handicappata?
Ebbene i tagli di cui parliamo hanno danneggiato le nostre famiglie
proprio nell’esercizio di questi
principi, hanno diminuito e in alcuni casi anche soppresso lo scopo
di questa legge: la rimozione delle
cause invalidanti, la promozione
dell’autonomia e la realizzazione
dell’integrazione sociale.
Come si vive quotidianamente
la dura realtà della disabilità?
Ne abbiamo parlato con un papà...
disabili piuttosto che con migliaia
di fabrianesi che si lamentano dello
stato delle strade”. E' sconcertante
arrivare a tanto. Il MoDDiH sta
tentando questa via e ci ha permesso
di instaurare un colloquio con la
pubblica amministrazione. Stiamo
verificando che in molti casi non
c'è comunicazione all’interno dello
stesso comune.
In qualità di presidente del MoDDiH, l’intervento della Fondazione Carifac e della ditta Airforce
hanno portato una speranza per
chi necessita di aiuti?
Innanzitutto, consentimi di dire
grazie alla Fondazione Carifac, al
Presidente Ottaviani, all’Airforce
e a Urbani perché hanno risposto
alla richiesta di aiuto di tante
famiglie che stavano rinunciando
ad un’attività sportiva, educativa e
formativa importante. Il loro gesto è
stato dimostrativo di una particolare
attenzione ai problemi del territorio.
DEVONO VIVERE
COME GLI ALTRI
I nostri ragazzi hanno bisogno di
vivere la vita e di svolgere attività
fisica come gli altri, considerando
che i nostri per farla impiegano il
triplo, se non il quadruplo delle
forze sia fisiche, sia intellettuali.
Quale presidente del MoDDiH mi
permetto di aggiungere che anche
che “noi ci siamo”. Se possiamo
dare una mano lo facciamo volentieri e le nostre battaglie sono per
tutti, non solo per i nostri associati.
Sono tante le necessità di cui hanno
bisogno le famiglie, ma ovviamente
non possiamo andare sempre alla
Fondazione Carifac o presso Airforce a chiedere aiuto. Ci rivolgeremo
anche ad altre realtà sottoponendo
loro i nostri progetti. Alcune idee
addirittura sono a costo quasi zero,
mentre altre prevedono una minima
spesa iniziale ed altre con un più
interessante investimento.
In chiusura lascio a te un appello.
A tutti coloro che vivono una vita
come quella della mia famiglia posso solo dire di continuare ad avere
forza e fiducia. Anche se tutto quel
giorno va storto e non se ne incastra
una, ricordate che quando rientrate
a casa i vostri figli “speciali” vi
abbracciano, vi sorridono e vi baciano. Il loro gesto ha il potere di
cancellare tutto quanto di brutto vi
è accaduto. Se Iddio vi ha dato dei
figli “speciali” è perché sa che voi
siete gli unici a poterli assistere e
difendere, a prendersi cura di loro
senza chiedere null’altro in cambio
se non un po’ di amore e di affetto.
LA MANNAIA
DEI TAGLI
Questi tagli hanno fatto venir meno
determinati obiettivi, ma soprattutto
hanno inciso nel non poter garantire
l’intervento tempestivo dei servizi
terapeutici e riabilitativi, il mantenimento della persona handicappata
nell’ambiente familiare e sociale, la
sua integrazione e partecipazione
alla vita sociale. Adesso non si è più
in grado di assicurare alla famiglia
della persona “speciale” un’informazione di carattere sanitario e sociale per facilitare la comprensione
dell’evento, anche in relazione alle
possibilità di recupero e di integrazione della persona handicappata.
Soprattutto non si è in grado di
garantire alla persona “speciale” e
alla famiglia un adeguato sostegno
psicologico e psicopedagogico.
Questi tagli vi fanno sentire più
soli?
Questi tagli portano le famiglie e
le persone “speciali” a trovarsi sole
con i loro problemi. Famiglie che
si sentono abbandonate ed emarginate. Tagli che sono stati fatti
senza considerare le reali situazioni.
Tuttavia rimani sconcertato sentendoti rispondere: “Preferisco litigare
con cento famiglie di persone
04/11/15 10.50
>FABRIANO<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
7
Il nostro salame è buono!
Merenda in Consiglio comunale per sfatare la paura diffusa dall'Oms
di SAVERIO SPADAVECCHIA
C
uriosa iniziativa a Palazzo
Chiavelli durante l’ultimo Consiglio comunale
(foto), dove i consiglieri
hanno organizzato durante i lavori
dell’assemblea cittadina una ‘merenda’ a base di salame (rigorosamente fabrianese).
Una decisione nata nella mattinata
precedente al Consiglio, per rispondere allo studio dell’Oms che
in questi giorni ha messo all’indice
le carni rosse lavorate considerate
come potenzialmente cancerogene.
Una mossa ironica che ha voluto
proteggere anche uno dei fiori
all’occhiello di Fabriano, per contestare le accuse mosse nei confronti
della carne rossa accusata di essere
cancerogena se consumata in maniera continuativa e poco bilanciata.
Uno studio da più parti definito
come allarmistico, così come hanno
ribadito i consiglieri fabrianesi che
hanno cercato di riportare il livello
di preoccupazione entro i limiti.
Allarmismo stigmatizzato anche a
livello nazionale, che però nella città
del salame di Fabriano deve essere
riportato a livelli di normalità secondo amministrazione e consiglieri.
“Non contestiamo nel merito l’Oms
- ha osservato il consigliere comunale Piero Guidarelli - ma nell’interesse della città la tradizione della
norcineria fabrianese deve essere
difesa. Il salame di Fabriano non
prevede uso di conservanti che
teoricamente potrebbero essere
nocivi. Un consumo sano deve essere difeso, così come deve essere
difeso il nostro prodotto alimentare
di punta”.
Dopo quarant'anni dalla scomparsa Funghi:
un omaggio a Pier Paolo Pasolini il Gruppo
fabrianese
si ritrova
ogni lunedì
2 novembre 2015.
Sono passati esattamente quaranta anni
dall’assassinio di
Pier Paolo Pasolini
avvenuto ad Ostia in
modo efferato ed in
circostanze ancora
non del tutto chiarite. il “Circolo del
Cinema Fabriano”
ha ritenuto opportuno, in tale occasione, commemorare questo grande
artista ed intellettuale italiano, uno
dei maggiori del
XX secolo. Dotato
di un’eccezionale
versatilità culturale si distinse in numerosi campi, lasciandoci dei capolavori sia come cineasta, che come
pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista, non
solo in lingua italiana, ma anche friulana. Ma è l’attività
cinematografica che si vuole ricordare, anche perché
quella più nota al grande pubblico. Nei giorni di giovedì
12, 19 e 26 novembre alle ore 21.15 presso la sala conferenze della Biblioteca di Fabriano "Romualdo Sassi"
verranno effettuate tre proiezioni dei film di Pasolini
regista, rappresentative dei tre periodi nei quali può
essere suddivisa l’attività cinematografica dell’artista.
Chi volesse saperne di più sui titoli, i commenti, gli
attori può visionare le locandine che verranno esposte
all’interno della Biblioteca o può chiedere informazioni
inviando una e-mail all’indirizzo cinemafabriano@
gmail.com.
A conclusione di questa serie di proiezioni, venerdì 27
novembre, alle ore 17, sempre presso la sala conferenze
della Biblioteca verrà tenuta una conferenza – dibat-
tito da parte del
prof. Piero Spila
sull’argomento:
"1975 – 2015:
quarant’anni dopo
la contemporaneità di Pier Paolo
Pasolini cinema
diverso, profetico, corsaro". Piero
Spila svolge attività critica e saggistica dal 1967 ed
è vice presidente del Sindacato
Nazionale Critici
Cinematografici
Italiani (Sncci) e
condirettore della
rivista “Cinecritica”. E’ autore di volumi e monografie di cinema, in
particolare su Cecil DeMille, Pier Paolo Pasolini, Jean
Marie Straub e Danièlle Huillet, Bernardo Bertolucci.
Tra i suoi ultimi volumi: “Un’idea di cinema. Itinerari
d’autore fra eccesso e stupore” (Falsopiano, 2010),
“Abcinema. Corpi, luoghi e scene madri del cinema
italiano” (Fandango, 2014). Attualmente è in fase di
ristampa “Pier Paolo Pasolini – I film: guida critica per
nuovi spettatori” ed. Gremese. E’ inoltre soggettista e
sceneggiatore ed ha svolto attività didattica collaborando con università italiane e straniere. Piero Spila è ben
noto agli appassionati di cinema fabrianesi in quanto,
fin dall’inizio, ha curato la direzione artistica del “Premio della Critica Cinematografica e Televisiva Castelli
dell’Alta Marca Anconetana” (Castello di Precicchie).
La parte introduttiva della conferenza sarà tenuta dalla
nostra concittadina prof.ssa Giuseppina Tobaldi che
illustrerà le altre facce dell’eclettismo di Pasolini, vale
a dire la filosofia, la poesia, la letteratura e la saggistica.
Il Gruppo Micologico Naturalistico
Fabrianese, presso la propria sede
sita in via Mamiani 43, stesso ingresso dell'Avis, si ritroverà tutti i
lunedì del mese di novembre alle
ore 21 per discutere sul raccolto di
fine settimana con esperti micologi allo scopo di conoscere nuove
specie di funghi e condividere
quest'interesse tra amici. Tutti sono
invitati a portare esemplari fungini e
partecipare a detti incontri che rappresentano un'importante occasione
di conoscenza. Info: David Monno
393 2351701, Sandro Morettini
348 3985622 o Gruppo Micologico
Fabrianese su facebook.
Caffè
Alzheimer
Fabriano:
prosegue
l'attività
Lunedì 9 novembre è previsto il
nuovo appuntamento rivolto come
sempre ai familiari e agli assistenti
dei malati.
Dalle 17 alle 19 nella sede dell' Asp
(struttura polifunzionale "Vittorio
Emanuele") esperti del settore saranno a completa disposizione per
offrire consigli e supporto nell’ambito dell’assistenza e della cura
quotidiana dei malati.
Un’occasione da non perdere per
tutti coloro che, ogni giorno, si trovano ad affrontare le difficoltà della
malattia, ma anche un momento di
svago e di sollievo.
Elisabetta Monti
Le storie di Riccardo e Maura Marziali
L’amicizia tra un pappagallo giramondo ed un ragazzino poco
avvezzo alla lettura: è questo il filo
conduttore di "Io volo e tu?", una
raccolta di storie ed
illustrazioni opera
di Maura e Riccardo Marziali che sarà
presentato a Fabriano
sabato 7 novembre.
Seconda esperienza
insieme per i due, che
già precedentemente
avevano collaborato
nella stesura di un
altro libro, "Io volo e
tu?" è un insieme di storie raccontate da un curioso pappagallo ad
un ragazzino molto tecnologico. I
loro due mondi, quello dell’animale
sempre in giro per il mondo e quello
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del ragazzino che trascorre troppo
tempo difronte ad un computer,
sono distanti tra loro, si scontrano
e si incontrano nel susseguirsi delle
storie narrate, le storie con cui il lettore
può viaggiare per i
continenti attraverso
le parole del pappagallo giramondo.
Il lavoro è frutto della fantasia del giovanissimo Riccardo
Marziali, il quale è
illustratore ed ideatore delle storie, messe
per iscritto da sua zia Maura, autrice
anche di altri testi per bambini e
ragazzi, che ha sapientemente utilizzato uno stile adeguato al giovane
pubblico a cui il testo è destinato.
Il racconto inizia con Billy, ragazzino un po’ introverso, che riceve
come regalo di compleanno dai
suoi genitori un pappagallo di nome
Carlos. Il curioso animale ne ha
viste di cose, in quanto ha girato
tutto il mondo, e dunque ha molto
da raccontare a Billy e ai lettori:
“- Non sono sempre stato chiuso in
una gabbia, ho girato tutto il mondo e ne so di cose!- Ah davvero?
- Se vuoi posso raccontarti storie
meravigliose!- ”. Edito nel 2014,
“Io volo…e tu?” sarà presentato a
cura dell’associazione InArte su
iniziativa di Bruna Barbarossa il
7 novembre alle ore 17 presso la
Biblioteca Multimediale “R. Sassi”, con la presenza dei due autori
Riccardo e Maura Marziali.
Gaia Germoni
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>FABRIANO<
L'Azione 7 novembre 2015
Comitato per due frazioni
Vallemontagnana e Moscano chiedono attenzione: "Non siamo di serie B"
I
di ANDREA gIOMBI
l 1° ottobre scorso è sorto il
Comitato per la salvaguardia di
Moscano e Vallemontagnana e
nella sera del 29 ottobre, durante una conferenza stampa, sono
state rese pubbliche le ragioni che
hanno spinto i cittadini ad unirsi per
creare un’unica voce che pretende
con forza ascolto dalle pubbliche
amministrazioni competenti.
Nell’atto di costituzione si leggono
i perché di questa scelta nel formare il Comitato, i cui motivi sono
incentrati nel richiedere il normale
ripristino delle strade gravemente
danneggiate da varie frane e nel ripristino stesso e nella manutenzione
dei canali di scolo delle acque reflue
del sottopassaggio ferroviario, nel
quale si verificano frequenti allagamenti anche in occasione di normali
giornate piovose. E’ innanzitutto
da evidenziare come
sia sinonimo di cittadinanza attiva questo
reale coinvolgimento
dei cittadini per tentare
di incidere sulla realtà,
sulle scelte che ne condizionano il divenire,
ma è altrettanto doveroso sottolineare come
sia stato inapplicato
in modo lapalissiano
lo Statuto comunale,
il quale infatti all’art.
69 in tema proprio di
comitati di quartiere e
di frazione dispone che
“Il Comune di Fabriano
riconosce i quartieri e
le frazioni quali entità
civiche e territoriali... L’istituzione, le elezioni, le attribuzioni
ed il funzionamento dei comitati
saranno disciplinati da apposito
Restaurate 3200 forme
per la carta a mano
Con un nutrito ordine del giorno, lo scorso 30 ottobre si è svolta
l’assemblea dei soci della Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto
Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (Istocarta).
Al tavolo della presidenza sedevano il signor Fedrigoni, il dott.
Giancarlo Castagnari, la dott.ssa Livia Faggioni, inesauribile coordinatrice della fondazione, che ha relazionato sull’attività svolta
negli anni 2014 e 2015, nonché sull’ambizioso programma da
svolgere nel 2016.
Un bilancio sicuramente positivo, come si evince dalle tante iniziative intraprese, di carattere nazionale e internazionale, e dagli
impegni di spesa quasi raddoppiati.
La Fondazione Fedrigoni ha sede nell’Archivio Storico delle Cartiere Miliani e ne conserva il patrimonio storico cartario. Nel 2014
ha celebrato il 50° anniversario del riconoscimento “di notevole
interesse storico” dello stesso archivio, emesso il 20 luglio 1964
dalla Soprintendenza Archivistica per le Marche, allora diretta dal
prof. Elio Lodolini. Attualmente fa parte della prestigiosa associazione “Museimpresa”, nata nel 2001 e promossa da Assolombarda
e Confindustria. Ci fanno parte importanti marchi storici del made
in Italy, come Alessi, Ferragamo, Barilla, Magneti Marelli, Guzzini,
Martini & Rosso, Ferrari, Birra Peroni, Branca, Campari, Olivetti…
regolamento”, regolamento il quale
all’art. 9 afferma che “L’elezione
dei consigli dei comitati di quartiere e di frazione avviene mediante
pubbliche assemblee indette dal
sindaco entro 180 giorni dalla sua
elezione”. Ma oltre all’inattuazione
dello Statuto, Matteo Battistoni, in
qualità di presidente del Comitato
per la Salvaguardia di Moscano e
Vallemontagnana, ha esposto altre e
più serie lacune da parte delle pubbliche amministrazioni competenti:
“Insieme al vice presidente Daniele
Guerci, ed Alberto Venanzoni, già
dirigente della Comunità Montana,
abbiamo deciso di creare un gruppo di cittadini che abbia voglia di
smettere di sentirsi considerati
dei cittadini di serie B. Siamo un
gruppo di 41 persone, ma la nostra
petizione ha raggiunto oltre 700
firme, e riteniamo intollerabile
come le pubbliche amministrazioni
competenti, abbiano sempre calato
un preoccupante silenzio verso le
nostre segnalazioni, anche protocollate, nelle quali sottolineiamo
il grave stato di insicurezza che
investe le nostre strade; mai abbiamo visto fare uno studio neppure
per quantificare i danni, mentre ci
aspettavamo una richiesta formale
da parte del sindaco per rivendicare
lo stato di calamità naturale dopo
l’alluvione di due anni fa che ormai
ha reso la situazione intollerabile
e davvero pericolosa per la nostra
incolumità”.
Il Comitato ha inoltre voluto porre all’attenzione come l’incuria
pericolosa della strada denoti uno
stato di abbandono civico verso il
territorio da parte dell’amministrazione comunale e degli altri enti che
invece dovrebbero valorizzare ed
investire sulla bellezza di Vallemontagnana e Moscano, che rientrano
per di più nel Parco della Gola della
Rossa di Frasassi.
L’appello d’aiuto è già stato accolto
sia dalla sezione locale del Wwf,
sia dal vice presidente dell’Unione
Montana Esino-Frasassi che dal
direttore esecutivo dell’Ente Parco,
i quali ritengono l’iniziativa un vero
viatico per rilanciare turisticamente
queste frazioni che come detto sono
parte del Parco della Gola della
Rossa e di Frasassi.
Insomma italianità non può essere
solo l’incuria a cui siamo abituati
ad assistere giornalmente…
La coordinatrice si è dilungata, in particolare, sulla prossima pubblicazione del volume “La forma. Formisti e cartai nella storia della
carta occidentale”, curata dal dottor Castagnari, a cui partecipano
emeriti studiosi di livello internazionale, presenti all’assemblea del
30 ottobre, in quanto membri del Comitato Scientifico.
La riunione si è conclusa con la visita guidata al nuovo Deposito
dei Beni Storici Cartai (BSC) delle Cartiere Miliani, dove sono
conservate le 3200 forme per la produzione della carta, appena
restaurate dal signor Bruno Sebastianelli, oltre a 1200 tele per la
produzione della macchina in tondo e 3000 punzoni e reperti cartari
vari. Una vera scoperta, che i concittadini possono solo immaginare,
oltre a essere una tangibile testimonianza delle ragioni che hanno
consentito a questa industria di primeggiare nel mondo per tanti
decenni, battendo concorrenti agguerritissimi: la qualità dei prodotti,
la professionalità indiscussa delle maestranze, una dirigenza nata in
cartiera, che, senza grilli per la testa, ha pensato solo a fabbricare
la carta, non a speculare in borsa o a delocalizzare, come amano
fare oggigiorno tanti imprenditori italiani.
All’assemblea della fondazione ha partecipato anche il dottor Ottaviani, presidente della Fondazione della Carifac.
Terenzio Baldoni
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L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
9
>FABRIANO<
Enduro, arriva
il mondiale
L
di GIGLIOLA MARINELLI
o sport come potenziale veicolo per
incrementare l’afflusso turistico. Ne
abbiamo parlato con Giovanni Balducci, assessore allo Sport, Turismo
e Politiche giovanili del Comune di Fabriano.
Partiamo dal Meeting Internazionale di
Nuoto che ha visto Fabriano protagonista
a livello internazionale. E’ stata un’importante promozione per il territorio.
La 15° edizione del meeting internazionale
Cis, 6° edizione ospitata a Fabriano, ha evidenziato e confermato la decisa relazione
sport/marketing/turismo. 21 squadre partecipanti, oltre 500 atleti iscritti di 9 diverse
nazionalità europee, 4 atleti della nazionale
italiana assoluta di nuoto medagliati agli
ultimi campionati del mondo di Kazan, 5
atleti che hanno partecipato ai giochi olimpici
di Londra. Nel corso della competizione è
stato stabilito il nuovo record nazionale del
Belgio nei 50 dorso. E’ stato il primo meeting
italiano della stagione con la formula delle
finali notturne per simulare le finali dei giochi
olimpici di Rio de Janeiro. Si è registrata
un’eccezionale affluenza sugli spalti (oltre
1500 spettatori nei due giorni di gara, ndr) e
una notevole presenza di ospiti nelle strutture
ricettive della città: dal giovedì al successivo
lunedì sono state circa 700 le persone che
hanno alloggiato in città. Un ringraziamento
deve essere rivolto al Teammarche, gestore
dell’impianto comunale, ed in particolare
modo ad Edoardo Pataracchia e a Mirko Santoni, veri protagonisti nell’organizzazione
dell’appuntamento sportivo. Ritengo che i
numeri siano ben sufficienti a comprendere
quale beneficio apporta un evento di questa
tipologia nella promozione/commercializzazione delle peculiarità del territorio.
Lo scorso 10 ottobre si è inaugurato anche
il nuovo campo da gioco del Fabriano Rugby, una disciplina sportiva che in città ha
riscosso molto successo e che finalmente
ha trovato una sede.
E’ un ulteriore valore aggiunto in termini di
proposta di strutture impiantistiche di livello
che la nostra città può offrire, oltre che la
L'assessore Balducci:
"I grandi eventi sportivi
portano turismo"
testimonianza tangibile di uno spirito sportivo che anima le nostre società. La nuova
gestione del circolo ippico ha inteso rinnovare gli eventi sportivi di specialità, quindi lo
spazio destinato al rugby è tornato a svolgere
il suo uso originario. La Fortitudo Calcio,
gestore dell’impianto in zona Borgo, si è resa
disponibile a trasferire le proprie attività in
un altro impianto del territorio rinunciando
alla conduzione della struttura e la società di
rugby ha preso possesso dell’impianto. Nel
patrimonio della nostra città si è aggiunta una
struttura specialistica che si pone ai massimi
livelli regionali.
Nella scorsa intervista abbiamo parlato
della Cittadella dello Sport e dei lavori di
riqualificazione del PalaCesari. Abbiamo
aggiornamenti?
L’area delle strutture sportive rappresenta la
razionalità urbanistica che si contrappone
alla caoticità della zona nord-est della città.
La sua valorizzazione evidenzia le potenzialità degli impianti diventando un polo
di attrazione ben fruibile. Se vogliamo far
compiere al movimento sportivo un salto di
qualità, deve essere necessario intervenire in
questa direzione. E’ un’operazione di riqualificazione urbana, ma anche di marketing di
cui ne beneficerebbe non solo Fabriano, ma
l’intero comprensorio. E’ innegabile che il
turismo sportivo possa diventare elemento
di riconversione economica per la città. Per
tornare al merito della domanda, allo stato
attuale sono in fase di completamento i lavori
di adeguamento impiantistico e di manutenzione del PalaCesari, la cui conclusione è
prevista per il prossimo 15 dicembre. Suc-
cessivamente sarà dato seguito alla rifunzionalizzazione della vecchia piscina in disuso.
Intendo rivolgere le mie personali scuse per
i disagi che gli interventi hanno provocato
alle società sportive ospitate nella struttura.
Per il 2016 è previsto a Fabriano un
evento di risonanza mondiale. Lascio a
lei l’onore di anticipare ai lettori qualche
informazione, vista la sua passione per il
motociclismo.
Ci è stato ufficialmente comunicato che la
Federazione Motociclistica Internazionale
ha premiato le capacità organizzative del
Motoclub Artiglio di Attiggio, assegnando
al sodalizio l’organizzazione della VI° prova
del campionato mondiale di enduro denominata Gran Premio d’Italia 2016, che si
svolgerà a Fabriano il 15-16-17 luglio 2016.
E’ un’occasione unica nella quale vedremo
competere a Fabriano i migliori interpreti
italiani e stranieri di questa spettacolare
disciplina. E’ un riconoscimento da condividere con la città e con il comprensorio, che
ci onora e ci rende orgogliosi. Rappresenta
altresì un’opportunità per far conoscere
ad una platea internazionale le molteplici
peculiarità, tipicità ed attività che il nostro
territorio si pregia di offrire.
Possiamo ipotizzare dei numeri riguardo
le presenze di visitatori per questo evento?
Relativamente agli addetti ai lavori (piloti,
meccanici, tecnici, membri dell’organizzazione, espositori e relativi familiari, ndr) si
possono ipotizzare circa 600 persone che
saranno stabilmente in città per almeno una
decade. Si possono aggiungere i flussi di
visitatori anche delle aree limitrofe per gli
eventi che faranno da preludio alla competizione sportiva. Un movimento di persone
di assoluto rispetto in termini numerici e un
conseguente marketing d’immagine che può
incoraggiare Fabriano a muoversi in maniera
decisa nei settori della promozione turistica
e dell’accoglienza.
Le nostre strutture turistico-alberghiere
sono pronte a livello ricettivo e di accoglienza per far fronte a questa potenziale
domanda?
Se limitiamo l’analisi alle sole strutture
turistico-alberghiere cittadine, potremmo
essere in difficoltà, ma se ci muoviamo in
un’ottica comprensoriale la risposta è certamente positiva. Tengo ad evidenziare che
l’offerta di strutture ricettive è stata una delle
prime richieste che il promoter dell’organizzazione ci ha rivolto. Tra qualche settimana si
svolgerà a Ginevra la presentazione ufficiale
del campionato mondiale di enduro 2016 e in
quella sede saremo chiamati a fornire anche
indicazioni circa la disponibilità di strutture
ricettive turistico-alberghiere collegate e/o
collegabili all’evento.
Un'ombrellina per i motori,
ma anche un futuro da modella
La storia di Hanan Mazouz è ricca di episodi che ne
hanno caratterizzato la vita. Questa ragazza di origine
marocchine, che ormai da molti anni risiede a Fabriano,
è nata nel 1990 a Tloulte, quartiere della cittadina di
Ait Aissa Ou Brahim, una piccola località nel deserto
africano-marocchino.
A 17 anni e mezzo emigrò prima in Francia, solo
per poche settimane, e poi successivamente in Italia:
«Successe nel 2007. Quando partimmo per Montpellier
eravamo io, papà, mamma, mia sorella maggiore ed i
miei due fratelli. Cercavamo maggior fortuna e avevamo inizialmente pensato di stabilirci lì perché nella
cittadina francese vivono i miei nonni».
Ma quella fu solo una tappa di passaggio perché poi Hanan arrivò nella nostra penisola: prima a Sassoferrato,
per motivi lavorativi del padre, poi successivamente a
Fabriano, dove ora vive con la sorella: «Adesso che mio
padre non c'è più, mia madre è tornata in Francia dove
tuttora vivono anche i miei fratelli che si sono sposati.
All'inizio non è stato facile lasciare la mia terra natale
poi, con le varie amicizie che ho stretto, la situazione
è migliorata.
La Francia non mi è piaciuta tanto perché c'era discriminazione nei nostri confronti. La mentalità francese
è un po' chiusa: sei giudicato molto di più se sei musulmano. Quanto successo per gli attacchi dell'Isis mi
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rammarica, ma credo che questa organizzazione non centri
nulla con l'Islam.
Le divergenze di pensiero non si risolvono lanciando bombe
o uccidendo le persone. Inoltre, nel territorio transalpino
non c'è molta flessibilità come invece puoi trovare in Italia.
Non potrei mai uscire di notte da sola, potrebbe essere pericoloso, mentre qua lo posso fare senza problemi. Qui ho già
fatto qualche lavoretto: ho iniziato facendo la cameriera da
Fricandò ed ora do una mano qualche volta al 'Caffe Posta'.
Ho stretto parecchie amicizie: quelli del lavoro e quelli della
palestra Life, ad esempio».
Da qui la svolta, Hanan diventa ragazza immagine e vince
durante quest'estate il concorso di “Miss Marche”; inoltre, è
chiamata al Trofeo Bridgestone dove inizia a fare l'ombrellina alle corse motociclistiche: «La prima gara si è svolta
a Magione, vicino Perugia, mentre la seconda mi ha visto
impegnata al Mugello, in Toscana.
A volte, quando Luca Raggi mi chiama a qualche evento,
non dico mai di no. In futuro mi piacerebbe continuare questo mestiere, anche se Fabriano non dà molte possibilità di
intraprendere questa strada.
Certo, non rinuncerei ad altri lavori, mi accontenterei anche
di fare l'estetista o la barista, ma, cercando comunque di
coltivare il mio sogno, sto pensando seriamente di trasferirmi
a Roma o a Milano».
Lorenzo Pastuglia
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10
>FABRIANO<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Alla Pisana nessuna tregua
Dopo l'incontro in Comune con gli esercenti si attendono risposte
di DANIELE GATTUCCI
T
ra il vernacolo e il corretto
italiano la frase “la toppa
è peggio del buco”, corrisponde bene alla vicenda
per la quale gli esercenti di Piazzale
Matteotti, a causa del progetto di
trasloco della stazione dei pullman
da Piazzale Matteotti a via Bellocchi, rischiano di vedere andare
in fumo i bilanci delle rispettive
attività. “Per noi i saldi di chiusura dell’attività sono già iniziati”,
dicono gli assessori Paglialunga e
Meloni. Gli utenti che raggiungono
Fabriano con gli autobus di linea, a
causa di una mancata organizzazione dei servizi navetta da via Bellocchi al centro città, oltre ad una spesa
aggiuntiva, debbono sopportare
lunghe e fastidiose soste. In buona
sostanza dopo l’incontro in Comune
i commercianti di Piazzale Matteotti non si sono certo messi a fumare il
calumet della pace, contestando con
fermezza la decisione di spostare il
capolinea dei bus. “Senza autobus
la nostra zona rischia la desertificazione e come primo atto puntiamo
ad un accordo che consenta di
sfruttare lo spazio pressoché inuti-
lizzato per trasformarlo
in parcheggio per le
auto”, dicono. E ancora: “Non comprendiamo per quale motivo a
Piazzale Matteotti non
ci sia più la fermata
dei bus extraurbani, le
cosiddette corriere, che
collegano Fabriano con
le città limitrofe. La fermata è stata
spostata nei pressi dell’ospedale
Profili, area non attrezzata e dunque
in caso di pioggia o maltempo, oltre
ai disagi gli utenti debbono sopportare anche questo serio problema”.
Dunque più che evidente la rivendicazione di cambiare qualcosa perché
nell’ex stazione dei pullman vada
ripristinata la fermata extraurbana.
Dal suo osservatorio privilegiato il
presidente della Confcommercio
Mauro Bartolozzi vede l’ennesimo
esempio di una città che continua
a commettere gli stessi errori, cioè
affidarsi a decisioni estemporanee. “Servirebbe un vero piano
del commercio in sinergia con un
progetto parallelo per traffico e
la viabilità, così da consentire di
muoversi all’interno di una vera
pianificazione”. Non è stata presa
Linea Verde,
un servizio
gratuito
in considerazione l’evenienza dello
spostamento dei bus nella nuova
area di via Dante. Peraltro gli esercenti e tanti residenti dell’area che
va da Piazzale Matteotti sino a viale
Zonghi avevano esposto un'altra
istanza: alla risistemazione del
manto stradale unire il rifacimento
della segnaletica orizzontale quasi
del tutto scomparsa sia sul lato della
statale che va verso il discount Sma,
sia su quello adiacente che porta
verso la filiale della Carifac. Due
realtà, come del resto tutte le altre
che gravitano in questo parte di Porta Pisana, molto frequentate. Non
è difficile capire che ciò comporta
situazioni di pericolo e disagio.
La decisione di delocalizzare la
stazione dei bus in via Dante
attende pronte risposte. Oltre al
tracollo degli affari per i negozi
Un libro tra pasta e pizza
Partecipata quanto interessante l’assemblea del Circolo della Stampa Marche Press che
si è tenuta nei locali del ristorante pizzeria I Mascalzoni del Circolo Ippico. L’appuntamento è stato un incontro di giornalisti del territorio durante il quale, oltre all’ingresso
di nuovi soci, si è fatto il punto sulle attività svolte nel corso dell’anno e con il concorso
dei presenti, è stato presentato dal presidente Luciano Gambucci, il programma di attività per il prossimo 2016. A questo va aggiunta la presentazione del volume “Nacqui
senza saperlo”, di Renato Ciavola disegnatore, vignettista, scrittore e sceneggiatore la
cui ultima fatica è dedicata all’incontro con Paolo del Vaglio, Angelo dell’Umorismo.
Il volume edito dall’Edizioni Il Pennino 2015, frutto di diversi anni di faticoso lavoro,
si legge molto agevolmente ed è ricco d’illustrazioni a colori divertenti che parlano di
del Vaglio e ne costruiscono un vero e proprio saggio. Dopo Fabriano “Nacqui Senza
Saperlo”, con il coordinamento editoriale e il progetto grafico di Dino Aloi, sarà presentato il 28 novembre a Roma alla Pia Università Salesiana e sta già ricevendo attenzioni
recensive di Avvenire, Famiglia Cristiana e delle Edizioni Paoline. Dalla Club House
dove si è tenuto questo primo stimolante momento assembleare, il folto gruppo di soci
del Circolo Stampa Marche Press si è spostato in un più ampio locale del ristorante
– pizzeria, dove il presidente Luciano Gambucci ha prima presentato il corso di formazione per giornalisti su “Giornalismo e Privacy, diritto di cronaca e rispetto della sfera
privata” che era in programma mercoledì 4 novembre nella nuova Biblioteca di Fabriano.
Dopo questa prima
illustrazione, Gambucci è passato a
occuparsi del prossimo 13 novembre
quando il Circolo
della Stampa, in
collaborazione con
il Comune, intitolerà al noto meteorologo fabrianese
Andrea Baroni, deceduto da dodici
mesi a novantotto
anni, il gruppo di
centraline meteo
dell’Istituto Tecnico Agrario. Studenti e professori dell’Itas alle ore 10.30 del 13 novembre nei locali
del plesso scolastico, con la relatrice Antonella Venditti, alla presenza delle massime
cariche istituzionali cittadine potranno conoscere la figura di questo personaggio che
ha tenuto alto il nome di Fabriano nel Bel Paese. Iniziativa, questa ultima di sicuro
interesse, preludio alle prime circostanze pensate dal direttivo del Circolo per il 2016:
molta carne al fuoco sia per la ricorrenza del patrono dei giornalisti San Francesco
di Sales, la mostra dedicata al fotografo Roberto Zalambani, intitolata “la Guerra di
Carta”, e un nuovo corso di formazione, questa volta riservato ai temi dell’economia,
tra i cui relatori troviamo nomi quali Enrico Loccioni, Gianluca Gregori, Lucio Bussi
e Diego Mingarelli. In chiusura d’incontro la chiosa del presidente Gambucci sulla
necessità di avere una sede permanente per il Circolo delle Stampa e la ricerca di fondi
da destinare all’organizzazione d’iniziative capaci di accrescere la portata operativa del
Circolo della Stampa.
d.g.
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di Piazzale Matteotti, con le ovvie
conseguenze in termini economici e
posti di lavoro, c'è da far fronte ad
una protesta montante dei cittadini
che sono costretti ad addossarsi
un costo esorbitante del biglietto.
I bus navetta non garantiscono un
trasporto funzionale ed efficiente:
ritardi, lunghe soste, mancanza
d'informazione sugli orari. L’amministrazione vuole raggiungere gli
obiettivi prefissati per rendere più
moderna la città. Ascoltando le decisioni da concordare con i residenti
e la comunità di Piazzale Matteotti
e viale Zonghi, vanno connesse con
l’attuazione del progetto dei “Mille
Passi” che porta il traffico pesante
nelle zone periferiche, riducendo
gli ingressi nel cuore della città e
conseguentemente i fattori d’inquinamento dell’aria.
L’assessore ai Trasporti Leonando
Meloni comunica che, come da accordi
con la Contram spa, tutti i passeggeri
provenienti da corse extraurbane, una
volta giunti al terminal di via Dante
potranno, conservando il biglietto
o l’abbonamento in loro possesso,
usufruire gratuitamente della Linea
Verde fino alla prima fermata di via
Stelluti Scala (davanti al bar La Favorita
in prossimità di piazzale Matteotti).
Per la tratta di ritorno, tutti coloro
che devono recarsi al nuovo terminal
per usufruire delle corse extraurbane
potranno servirsi della Linea Verde da
piazzale Matteotti senza doversi munire
di ulteriori biglietti. Per gli abbonati
sarà sufficiente avere con sé il proprio
abbonamento extraurbano mentre per i
non abbonati sarà sufficiente obliterare
(timbrare) il biglietto extraurbano da
piazzale Matteotti. Si sta inoltre riorganizzando il servizio di alcune linee
extraurbane per permettere a breve il
transito all’interno di piazzale Matteotti.
BREVI DA FABRIANO
~ RAME A RUBA
Marischio, giorni fa. Rubati, da ignoti ladri, i discendenti in rame da tre cappelline. I proprietari hanno sostituito i
pezzi sottratti e speriamo che siano di plastica perché questo è l’ennesimo furto, in questo come in altri cimiteri,
del prezioso metallo.
~ ASPORTATI ATTREZZI E… ACQUA
Fabriano, palazzetto Cesari, notte 24-25 ottobre. Ladri, entrati forzando una finestra laterale, asportano nel deposito
della Ginnastica Fabriano, cinque registratori con amplificatori, sette borsoni, attrezzi ginnici e 50 bottiglie d’acqua
da 1/2 litro.. Il valore del maltolto è sui 1.000 euro.
~ ABBATTUTI 14 CINGHIALI “ARATORI”
Viale A. Merloni, 27 ottobre. Di notte, nel prato della sede centrale Whirpool Indesit, un branco di cinghiali crea
alcuni solchi. Due giorni dopo, verso le 18.30, 14 cinghiali vengono ripresi con una fotografia mentre grufolano
nel prato situato presso gli stessi uffici e quelli della Merloni Termosanitari.
1 novembre. Con ordinanza il sindaco apre la stagione di caccia al cinghiale e 30 cacciatori, con l’aiuto di cani
addestrati, abbattono in viale Bovio 14 dei 18 ungulati che da tempo si aggiravano in zona. Probabilmente non
erano quelli avvistati in altre zone, comunque la caccia continua, anche se - dicono gli abitanti di Sant’Elia e
Grotte - è tardi perché i danni alle coltivazioni i cinghiali li hanno già fatti.
~ POLIZIA: SETTE POSTI DI BLOCCO E CONTROLLO
Zona Fabriano-Sassoferrato, 31 ottobre-1 novembre. Tre pattuglie di Prevenzioni Crimini Marche-Umbria, due
della Polizia, una della Polstrada, una della Polizia Municipale in posti di blocco straordinari, controllano identità e
documenti di persone e veicoli. A Fabriano sottoposte a controllo 200 persone e 100 autoveicoli; a Sassoferrato
100 persone e 50 veicoli. Emesse 20 contravvenzioni per guida senza cinture di sicurezza, uso di cellulari senza
auricolari, mancata revisione del veicoli; controllati tre locali pubblici.
~ L’AUTO È IRREGOLARE: MULTA DA 3.000 EURO
Fabriano, giorni fa. La Polizia Municipale ferma un automobilista e rilevano che il veicolo non è assicurato, non
è stato sottoposto a revisione periodica, non è stato registrato il passaggio di proprietà. Il veicolo è stato sequestrato e il guidatore è tornato a piedi; inoltre è stato multato per 3.000 euro e gli sono stati tolti punti sulla patente.
~ ABBATTONO UN MURO E RUBANO
Rocchetta, S. S. 76; 29 ottobre ore 3,30. Nell’autogrill Fabriano Sud, 100 metri prima dell’uscita Albacina, dei
malfattori, tramite 2 picconi ed una mazza a cuneo, abbattono una parete del fabbricato, aprono uno squarcio
2x1,70 metri, asportano sigarette, liquori, denari, biglietti Gratta e Vinci e macchine per il gioco d’azzardo che
poi spaccano e prendono i soldi che contenevano. Poi salgono su una macchina che li aspettava nel piazzale del
rifornimento carburante. I Carabinieri ritrovano ore dopo gli attrezzi da scasso. Il bottino è di circa 20.000 euro;
i danni all’edificio, al recinto in legno abbattuto e ai macchinari sono da accertare. I ladri avevano abbattuto la
parete del fabbricato sprovvista di telecamere. In cinque anni questo è l’ottavo furto.
~ PER MICIO: ALLOGGIO CALDO E VITTO
Via A. Moro, 25 ottobre ore 10. Una signora trova un gatto nel vano motore della sua auto che aveva lasciato
in sosta nel parcheggio e chiama i VdF che recuperano il micio e lo consegnano al personale dell’Asur Marche
n° 2, Settore Animali. Così il gatto, che cercava caldo vicino al motore del veicolo, ha trovato... alloggio e vitto.
~ DENUNCIA PER OFFESE E MINACCE
Genga. I Carabinieri denunciano una coppia di fabrianesi 61enni, per ingiurie e minacce in concorso, rivolte a una
donna di Genga nella zona del mercato “La Cuna”.
~ ORINAVA SULLA SCALINATA: DENUNCIATO
Fabriano, Palazzo del Podestà, 28 ottobre, notte. Un 30enne orinava sulla grande scalinata e quando i Carabinieri
gli hanno chiesto perché, rispondeva in malo modo che era un’urgenza e non faceva nulla di male. L’uomo è stato
denunciato per atti contrari alla pubblica decenza.
~ RITIRA SOLDI CON BANCOMAT RUBATO
Fabriano. Nell’agosto scorso da un’autovettura in sosta, venne rubata la borsa che stava a bordo e che conteneva
un bancomat tramite il quale successivamente vennero ritirati 500 euro. Il bancomat è di un 33enne di Serra
San Quirico ed i Carabinieri, dopo indagini, hanno scoperto il 23enne di Jesi che lo aveva usato, e che è stato
denunciato. I prelievi di soldi vennero effettuati prima del blocco della tessera.
04/11/15 10.55
>FABRIANO<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
11
Una Villa Landa per anziani
Un'idea per far superare la solitudine ai pensionati autosufficienti
U
di ROBERTA STAZI
na casa per “senior attivi”, ovvero pensionati autosufficienti, in alternativa alla classica casa di riposo
per anziani, in cui condividere i momenti della vita,
ricreare un nucleo familiare e affettivo, superare
la solitudine e vivere insieme ad altre persone di età simile.
Questi gli ideali alla base della nuova casa “Villa Landa”,
nata di recente a Fabriano da un’idea di Stefania Carnevali
e realizzata dal suo giovane e intraprendente figlio Paolo.
Un’alternativa alla classica casa di riposo, perché è una vera
e propria casa con due camere, una grande e bella cucina ed
un’ampia sala in comune, ed in cui a prendersi cura di questi
senior autosufficienti è qualcuno che crea insieme a loro le
regole, i menù dei pasti e le attività ricreative, e che vive con
loro (al piano superiore). “Quest’idea – ci raccontano Stefania
e suo figlio – è nata per caso durante una cena tra amici, ed
è diventata realtà studiando la legge che regolamenta questa
attività e guardando agli altri esempi presenti in Italia. Pochi,
a dire il vero, solo un’altra realtà come questa nelle Marche”.
Ma a voi come è nata questa idea?
“Volevamo creare qualcosa per chi non è più giovane ma
ancora autosufficiente e non vuole stare solo né vuole vivere
in una classica casa di riposo che ha regole ferme e ritmi ben
precisi. Villa Landa nasce con la volontà di creare un’alternativa basata sull’accoglienza e la condivisione. Il nostro sogno
è quello di creare una famiglia, un nucleo affettivo fatto non
da consanguinei ma da persone che hanno desiderio di vivere
in una piccola comunità”.
Come vi immaginate sarà la vita in questa casa?
“Sappiamo che non sarà facile unire le differenze di carat-
11 fabriano.indd 2
tere e le diverse abitudini. Un po’ come quando da studenti
o giovani si condivide un appartamento: qualche difficoltà
di convivenza ci sarà sicuramente! Ma a differenza delle
strutture organizzate e grandi, qui, in quella che è a tutti gli
effetti una casa, vogliamo creare uno spirito di convivenza
e superare eventuali difficoltà. E questo passa attraverso la
comprensione. La figura del gestore medierà e si occuperà
di tutto quanto previsto dalla carta dei servizi che prevede
anche la massima disponibilità a portare gli abitanti della
casa dal dottore, alla messa, o organizzare un viaggio. Le
attività ricreative sono molto importanti e saranno scelte
insieme agli ospiti e in base ai loro interessi e
tipologia: vedremo e adatteremo un base a chi
verrà ad abitare qui. Vediamo chi arriverà!".
Come mai avete scelto di intraprendere proprio questa attività così rara in Italia?
“L’idea l’ha data in un certo senso mio nonno,
che ci ha sempre abituato ad avere casa piena di
gente e tanti ospiti. Adesso siamo rimasti solo in
tre: io, mia mamma e mia nonna, e questa casa
grande mancava di quel senso di accoglienza a
cui nonno ci aveva abituato. E’ stato quindi normale cercare di capire come renderla più viva,
ed è stato facile pensare a qualcosa che facesse
sentire meglio le persone, soprattutto quelle
anziane, ancora piene di vita ma che magari si
ritrovano nella scelta di restare soli o andare in
una casa di riposo, ed entrambe le soluzioni non
sono quelle che desidera. Questa casa è quindi
quella soluzione diversa, da provare almeno per
vedere se funziona per lui o lei!”.
Chi vi immaginate chiederà di venire a Villa Landa?
“Persone che hanno voglia di vivere e di condividere le loro
esperienze con noi e con gli altri. Per questo creare creare
anche dei momenti di scambio giovani-anziani, perché le
persone anziane sono un patrimonio. Pensiamo all’Olanda
dove gli anziani hanno aperto le loro case agli studenti, come
esperimento, e il risultato è stato positivo oltre ogni aspettativa. Perché? Perché l’arricchimento è stato reciproco. Qui
vogliamo prima di tutto prenderci cura in maniera attiva e
interattiva di queste persone, e creare un habitat di serenità”.
04/11/15 11.10
12
>EVENTI<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
In memoria di Baroni
Il Parco Agrometeorologico dell'Agraria gli sarà intitolato
A
d una anno esatto dalla
morte Fabriano ricorderà
uno dei suoi figli più
noti: Andrea Baroni.
Grazie ad una eccellente sinergia
fra amministrazione comunale,
Istituto Tecnico Agrario “Vivarelli”
e Circolo della Stampa, venerdì
13 novembre, il complesso di
strumenti che compongono il Parco
Agrometeorologico dell’Ita, sarà
intitolato al generale Baroni, volto
notissimo per oltre venti anni della
Rai per la rubrica “Che tempo fa”.
Andrea Baroni era nato a Fabriano
nella zona dei vicoli Marimengo,
nel quartiere Borgo, il giorno di
S. Valentino del 1917. Ben presto
si era trasferito a Roma ma aveva
mantenuto i collegamenti con la sua
città natale non solo per la presenza
di parenti, tanto che quattro anni
fa quando la giornalista Annalisa
Edmondo Bernacca ed Andrea Baroni
Venditti scrisse la sua biografia
intitolata “Il cavaliere delle rose e
delle nuvole” volle che il volume
che ripercorre la sua vita fosse presentato nell’Oratorio della Carità.
Nel 1973 Baroni ancora ufficiale
dell’Aeronautica unitamente ad Edmondo Bernacca (ambedue erano
allora colonnelli) era entrato in Rai
per condurre la rubrica che ha dato
il via a quel movimento di interesse, sempre più vasto, che si basa
sulle previsioni meteorologiche.
Successivamente il colonnello di
origine fabrianese ha tenuto rubriche anche su quotidiani prestigiosi
quali "Repubblica" e "La Stampa".
Il Parco agrometeorologico del “Vivarelli” fornisce, quotidianamente
dati su tutto ciò che riguarda il
meteo dell’entroterra marchigiano.
E’ una struttura tra le più antiche
del settore poiché risale agli anni
di costituzione della scuola alla fine
del 1.800. Alla manifestazione oltre
al sindaco Giancarlo Sagramola,
al dirigente Oliviero Strona, al
responsabile del Parco, Francesco
Sbaffi, al presidente del Circolo
della Stampa, Luciano Gambucci,
all’autrice della biografia Annalisa
Venditti, parteciperanno anche
membri della famiglia Baroni.
I grandi artigiani alla corte di Papa Leone XII
Sabato 7 novembre l’Università Popolare di Fabriano darà
avvio all’anno accademico
2015/2016 con un'interessante
cerimonia, alla quale tutti sono
invitati a partecipare. Alle 10.15
sarà il Vescovo Giancarlo Vecerrica a celebrare la Messa nella Cattedrale di San Venanzio,
seguirà alle ore 11, al ridotto
del Teatro Gentile il saluto del
sindaco Giancarlo Sagramola
e del presidente della Fondazione Carifac Marco Ottaviani.
Con il coordinamento della
presidente Fernanda Dirella,
sarà avvincente ascoltare la
lezione inaugurale di Ilaria Fiumi
Sermattei “Facocchi e cassaroli,
scultori e metallari, intagliatori
e doratori, ricamatori e trinaroli”
Artisti e artigiani di Papa Leone
XII. Ilaria Fiumi Sermattei è nata
a Milano nel 1970, ha conseguito
la laurea in lettere, indirizzo in
Berlina di Gran Gala,
fatta costruire
nel 1826
da Papa Leone XII
storia dell’arte moderna. Specializzata in Storia dell’Arte presso
l’Università degli Studi di Firenze,
ha conseguito il Master in gestione
e comunicazione dei beni culturali
della Scuola Normale Superiore
di Pisa. Dal 2012 è funzionario
storico dell’arte presso la direzione
regionale per i beni culturali
e paesaggistici del Piemonte,
ora Segretariato Regionale
del Piemonte. Attualmente
sta svolgendo un dottorato di
ricerca in Studi sul patrimonio culturale presso l’Alma
Mater Studiorum - Università
di Bologna, sede di Ravenna
(2014-2016). E’ discendente
di Papa Leone XII, Annibale
Sermattei conte della Genga,
che nacque a Monticelli di Genga,
il 22 agosto 1760. Figlio del conte
Ilario e della contessa Maria Luigia
Periberti, apparteneva ad un casato
che da secoli aveva tratto i propri
titoli di nobiltà dal feudo pontificio
di Genga e da un castello sul quale
si inalberava l’insegna di famiglia,
un’aquila coronata d’oro in campo
azzurro, che il futuro papa, in un
bando del 1824, avrebbe arricchito
di un nuovo particolare: una corona
a tre punte. Il suo pontificato durò
dal 1823 al 1829, data della sua
morte. Al suo secondo anno accademico, l’Università Popolare di
Fabriano, ha già iniziato i propri
incontri il 15 ottobre presso il Ridotto del Teatro Gentile, con una
ventata di novità delle prospettive
didattico-culturali, accompagnate
dai laboratori, proiettate verso
un arricchimento istruttivo e sociale, che vede l’associazione di
promozione sociale protagonista.
L’impegno della presidente Dirella e della presidente onoraria
Marisa Bianchini sarà coadiuvato
dai membri del consiglio direttivo: Luisa Pierantoni, Lucia Fava,
Aldo Giordano, Bruno Paris, Elvio
Corrieri, Giuseppe Tarsia, Laura
Stroppa, Valter Picchi.
Castellani:
il dottore
racconta...
Giovedì 19 novembre alle 21 presso il
teatrino della parrocchia di S. Giuseppe
Lavoratore verrà presentato il libro “Un
medico, una vita ...e gli altri”, ovvero
racconti, riflessioni ed emozioni vissute
insieme da parte del dottore Franco
Castellani. Presenterà in sala Michele
Farneti. Nei giorni successivi il libro
sarà distribuito presso lo studio medico
in piazza Garibaldi e presso la libreria
Lotti. Questa pubblicazione segue a
ruota, anche nel titolo, la precedente
del 2012. “E’ stata realizzata, questa
volta senza ripensarci, - sono parole
di Franco - per salutare tutti quanti
hanno vissuto con me la meravigliosa
esperienza di vita nella professione
medica, giunta al capolinea. In questa
nuova esperienza, non racconto in
particole di me, ma ho voluto dare voce
ed emozioni agli altri, riportando lettere,
colloqui, storie di altre persone. Tra le
altre cose ci sono allegre bischerate
del periodo infanzia, adolescenza a
Fossato, raccontate con allegria e
nostalgia. Ci sono lettere e sensazioni
dei pazienti dopo il precedente libro,
ci sono sensazioni ed emozioni dei
familiari dei pazienti Hospice, ci sono
lettere di colleghi, sacerdoti incontrati
nella vita, riferimenti sportivi, ludici,
e aneddoti medici”. Inoltre il ricavato
andrà tutto in beneficienza al Cav e
all’orfanatrofio delle suore Rubatto in
Perù, e nell’incontro di Fossato del 28
novembre, all’Oratorio parrocchiale. In
entrambe le circostanze in sala verrà
consegnata ai presenti una copia del
libro, con l’invito a fare una donazione in
favore delle scelte già fatte dall’autore.
La copertina del libro
Un nuovo appuntamento a "VoltaPagina":
fari puntati sullo scrittore Giovanni Arpino
Sesto appuntamento della
oramai nota rassegna culturale di autori e scrittori
italiani del Novecento,
che si svolge nel magnifico Oratorio del Gonfalone di Fabriano, curata
dal giovanissimo Paolo
Gionchetti. Nei precedenti incontri si è parlato
di: Ennio Flaiano, Dino
Buzzati, Guido Morselli,
Giovannino Guareschi,
Giuseppe Prezzolini. Sabato 7 novembre alle ore
18 è la volta di Giovanni
Arpino (1927-1987) che verrà presentato dallo scrittore, giornalista
e critico letterario, Alessandro
Moscè, dove illustrerà l’opera di
Arpino che nella sua lunga carriera
ha pubblicato sedici romanzi, oltre
duecento racconti, ha vinto premi
letterari prestigiosi come: Premio
Strega nel 1964 con l’Ombra delle
Colline, il Premio Moretti d’oro
nel 1969 con "Il buio e il miele",
dove furono tratte due fortunatissime pellicole: Profumo di donna,
12 eventi.indd 2
di Dino Risi con la partecipazione
di Vittorio Gassman e Scent of a
woman, di Martin Brest con Al Pacino, il Premio Campiello nel 1972
con "Randagio è l’eroe", il Super
Campiello nel 1980 con "Il fratello
italiano". La sua fu una scrittura varia, che scorre dall’ironico al grottesco. Personaggio ruvido, ironico,
ignorava il bon ton e diceva pane
al pane e vino al vino. Con sottile
indagine affrontò nei suoi racconti
e romanzi i conflitti psicologici tra
individui, e tra individuo
e società, nel periodo che
va dal boom economico
fino agli anni di piombo.
Indro Montanelli scrisse:
“Un’ora con lui era un
bagno d’osservazioni,
ricordi, aneddoti, confessioni, sembrava che ti
avesse spiattellato su un
tavolo tutto se stesso”.
Arpino non fu solamente scrittore raffinato e
brillante, ma polemista
vivace e cronista sportivo
incisivo, straordinario
testimone del suo tempo. Nessuno
come lui ebbe questa capacità di
anticipare il futuro, mode e argomenti. La sua fu una chiaroveggenza intellettuale, di chi sapeva leggere dentro un avvenimento, dentro la
fragilità dell’essere umano. Come
Eugenio Montale, Arpino esortava
a preservare, in tutte le cose, una
quotidiana decenza rifiutando
ogni forma d’ipocrisia, bassezza
e volgarità.
Sandro Tiberi
04/11/15 11.08
13
>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Il trading non è dannoso
Il consulente Paolo Mignani ci introduce nei segreti dei mercati finanziari
D
nelle aziende piccole che si quotano in borsa perché sono facilmente controllabili da
grossi gruppi finanziari che ne determinano
l'andamento a loro favore.
di ELISA PALLOTTA
i crisi economica ne abbiamo sentito parlare tanto. Molti pensano
al gioco in borsa come possibile
deterrente, ma non hanno la
preparazione e gli indizi giusti per gestire
le scelte, piccole e grandi, nel mondo delle
azioni. Sappiamo che il gioco in borsa è
per chi si intende di mercati finanziari. Ma
come conoscerlo? Come poterlo seguire,
come poter prevedere le mosse ed investire
qualcosa del proprio portafoglio per farlo
fruttare? Ce ne parla Paolo Mignani (nella
foto), ex promotore finanziario fabrianese ed
oggi appassionato di formazione personale,
di gruppo e di trading.
Cos’è il gioco in borsa?
Partendo dal presupposto che il 95% di chi
accede al gioco in borsa perde del capitale
per mancanza di esperienza nel settore e
che chi ne sente parlare lo considera un
gioco d'azzardo o una perdita certa, occorre
saperne qualcosa in più. Il gioco in borsa,
effettivamente, è semplice, si basa sulla vendita o sull’acquisto. To trade, letteralmente,
significa commerciare, cioè comprare e vendere. Ora occorre sapere che qualsiasi tipo
di attività intellettuale o pratica, compresa
quella commerciale, necessita di una dovuta
preparazione. Esempio: diamo per scontato
che il pilota di un aereo debba necessariamente avere un bagaglio di esperienza e un
numero elevatissimo di ore di volo. Nessuno
può pretendere di saper guidare un aereo per
il semplice fatto di averlo comprato. Per ottenere guadagni sui mercati finanziari bisogna
acquisire un'elevata preparazione teorica ed
un approccio graduale al sistema in cui ci si
immette, come del resto in qualunque altro
settore. Quando si parla di azioni è necessario
avere una elevata competenza finanziaria, ma
quando si parla di trading si entra in un settore dell’alta finanza ancora più sofisticato.
Si lavora in un settore ad altissimo livello nel
terziario, che in questo caso è terziario avanzato. In linea generale l'approccio al gioco in
borsa viene vissuto con troppa superficialità.
Non è il trading ad essere dannoso, ma lo è
l'approccio mentale.
Che tipo di titoli azionari occorre evitare?
Le azioni da evitare sono quelle che hanno
poco flottante, cioè poca capitalizzazione
in borsa. Bisogna guardarsi dall'investire
Il “Sole 24 Ore" fornisce informazioni
adeguate per iniziare a giocare in borsa,
oppure si deve avere la cautela e la costanza di apprendere altrove il funzionamento
del mercato globale?
Non esiste una fonte certa ed esauriente di
informazioni sul gioco in borsa. Ci sono
solo delle regole di base che si sviluppano
attraverso calcoli basati su logaritmi, basati
a loro volta sulla matematica attuariale, cioè
calcoli ormai computerizzati che aiutano
l'interpretazione dell'andamento dei mercati.
Per questo la maggior parte delle nozioni che
si possono apprendere sono solo conoscenze
di base fondate su due impostazioni basilari:
l'analisi tecnica e l'analisi fondamentale.
Mi spiego: la prima, l'analisi tecnica, parte
dal concetto che lo studio del grafico in cui
si evidenzia l'andamento del rialzo o del
ribasso di ogni mercato “ordine su ordine”
(tick by tick) è sufficiente per determinare le
scelte di acquisto e di vendita dei vari titoli
azionari. La seconda, l'analisi fondamentale,
è basata sul concetto per cui lo studio della
singola azienda quotata in borsa, dei singoli
prodotti immessi sul mercato, del settore in
cui si trova ed altre variabili, permette una
valutazione a medio e lungo termine del
prezzo che si concretizzerà sul mercato. L'accesso alla conoscenza delle suddette analisi
viene fornito dalle università di Economia e
Commercio con specializzazione ai mercati
finanziari. Tuttavia un'informazione di base
si può raggiungere tramite Internet o i libri
specializzati.
Vendita dell'ex Ardo:
valida per la Procura
La Procura si schiera dalla parte del ministero e dell’imprenditore Giovanni Porcarelli
dichiarando valida la vendita dell’ex Ardo –
oggi Jp – all’industriale cerretese. Per la prima
volta la Procura generale della Repubblica
scende in campo nella spinosa vicenda e, alle
porte del definitivo verdetto della Cassazione,
dice pubblicamente la sua ritenendo di fatto
legittimo e meritevole di accoglimento il
ricorso rispetto alle due sentenze di primo e
secondo grado in cui era stata ritenuta nulla
la cessione dell’impresa
commissariata che conta 700 dipendenti, mai
come in questi giorni in
ansia per il loro futuro.
Il memoriale presentato
dalla Procura, dunque,
chiede ai giudici della
Cassazione prossimi a
riunirsi a sezioni unite
di ribaltare i due verdetti precedenti e di conseguenza consentire
all’impresa fabrianese di proseguire la propria
attività. “L’intervento della Procura non è
solo relativo alla sola ammissibilità tecnica
del ricorso, ma è entrato anche nel merito –
afferma Leone Latini, avvocato di Giovanni
Porcarelli, dopo che nell’udienza di qualche
giorno fa anche i pubblici ministeri hanno
avuto l’opportunità di esprimere una valutazione sia in modo verbale, sia attraverso un
memoriale consegnato ai giudici. Un parere
ovviamente non vincolante, “ma di sicuro –
aggiunge Latini – fa piacere che la Procura
si sia espressa in modo così chiaro. Peraltro
erano stati di tenore ben diverso i pronunciamenti dei procuratori in casi affini che
vedevano coinvolti organismi emanazione di
Stato e Ministero, in quelle circostanze ritenuti
in difetto”. Insomma una presa di posizione
‘super partes’ che in qualche modo fortifica le
speranze di un clamoroso ribaltone al terzo ed
ultimo grado di giudizio, così come richiesto
anche da Romano Vaccarella, l’avvocato già
di Silvio Berlusconi e di altri clienti illustri
ingaggiato dal Ministero per cercare di salvare
l’operazione avvenuta
a fine 2011. In ogni
caso si tratta di una
vicenda destinata, qualunque sia il suo esito
finale, a fare giurisprudenza in quanto mai
prima d’ora in Italia
era stata congelata così
a lungo una vendita effettuata dai commissari
per conto del Ministero. Ora non rimane che
attendere probabilmente il mese di dicembre,
quello in cui la Cassazione dovrebbe sentenziare, peraltro a strettissimo giro di posta con
la scadenza del piano quadriennale presentato
dall’azienda. Il prossimo 27 dicembre, infatti,
scade l’accordo sui quattro anni di cassa integrazione straordinaria per i 700 lavoratori e
dunque, anche in caso di verdetto favorevole,
ci sarà comunque da trovare soluzioni conservative, in quanto in quest’ultimo periodo
la stragrande maggioranza dei dipendenti
dell’azienda è stata chiamata in fabbrica con
il contagocce.
Sono in ansia
per il loro futuro
700 dipendenti
13 spazio lavoro.indd 2
È possibile imparare a giocare in borsa?
Come?
Occorre trovare specialisti di alto livello
nelle banche o nelle finanziarie autorizzate
dalla Consob, che normalmente operano
nelle grandi istituzioni finanziarie (fondi o
Sicav, ndr), ma soprattutto bisogna prendere
coscienza che come in tutte le cose va aumentato il bagaglio di conoscenze personali.
Quali possono essere i risultati reali di un
investimento mirato?
Il risultato dipende dall'andamento dei mercati
e dall'interpretazione lungimirante degli stessi.
Pochi sanno che nel dare i dividendi, ovvero
il compenso annuale che l'azienda conferisce
all'azionista che ha investito in essa, ci saranno
aziende che conferiscono oltre il 6%.
Quali i mercati in rialzo e ribasso, così da
poter avere qualche buona indicazione?
Non si può definire semplicisticamente un
mercato in rialzo o in ribasso, se non con
un'analisi continua e puntigliosa, ed è importantissimo il timing, cioè la decisione giusta
per investire al momento giusto, attualmente
in continua evoluzione.
E’ possibile farsi una cultura sui mercati
finanziari anche senza una laurea e quindi
poter investire il proprio denaro in borsa?
Sì, è possibile, perché ai tempi d'oggi la diffusione delle informazioni è talmente elevata
che dopo un'accurata ricerca personale ed
indipendente il gioco in borsa può essere
fattibile e trasformarsi in investimento. In
America, dove c’è una cultura finanziaria
più evoluta, è normale che le casalinghe
integrino il reddito familiare giocando ogni
giorno qualche ora in borsa.
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ RILEVATORI-INTERVISTATORI PER IL
SISTEMA DELLE INDAGINI STATISTICHE
DELLA REGIONE MARCHE - ANNO 2016.
La P.F. Sistemi Informativi Statistici e di Controllo
di Gestione della Regione Marche ha il compito
di rinnovare l’elenco dei rilevatori-intervistatori
per il sistema delle indagini statistiche della Regione Marche. L’elenco regionale dei rilevatori
contiene la lista dei soggetti ritenuti idonei per
titolo di studio, esperienza, specializzazione e
capacità professionale a svolgere la funzione
di rilevatore statistico nelle indagini svolte
dalla Regione Marche. Requisiti: assenza di
lavoro subordinato a tempo indeterminato
presso organismi pubblici o privati; essere in
possesso di almeno uno dei seguenti titoli di
studio: laurea o diploma di scuola secondaria
superiore; essere in possesso di almeno uno
dei seguenti requisiti: comprovata preparazione
informatica (attestata dal conseguimento di
almeno uno dei seguenti attestati: certificato
MOUS, certificato ECDL - Patente Europea di
Computer, attestato di frequenza e superamento
di un corso di qualifica professionale per
elaborazione dati o equivalente non inferiore
alle 300 ore, esame universitario in materia
informatica); comprovata esperienza teoricopratica in attività di rilevazione statistica (attestata dall'aver espletato almeno un’indagine
statistica prevista nel Programma Statistico
Nazionale e/o Regionale o svolta per conto della
Regione Marche, con dichiarazione certificata
degli enti committenti); comprovata esperienza teorico-pratica di almeno un software
statistico. L’iscrizione all’elenco è effettuata
esclusivamente con modalità telematiche
attraverso la procedura online, presso gli Uffici
della struttura P.F. Sistemi Informativi Statistici
e di Controllo di Gestione ad Ancona, Via G.
da Fabriano n. 2, Palazzo Li Madou, sarà
disponibile, previo appuntamento telefonico,
una postazione informatica per la compilazione e l’inoltro della domanda. Scadenza: ore
23:59 del 30/11/2016. Il bando completo è
consultabile all’indirizzo www.regione.marche.
it > Avvisi. Per informazioni: Nadia Pacetti
071.8064478 [email protected].
it - Loredana Giannini 071.8064469 loredana.
[email protected] - Lucchetti Cristina
071.8064465 cristina.lucchetti@regione.
marche.it.
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04/11/15 11.12
14
>MATELICA<
Il giorno più bello,
una mostra di foto
L
di SARA NOÈ
o scorso 31 ottobre è
stata inaugurata, presso
Palazzo Ottoni, la speciale esposizione curata
dalla fotografa Sara Magnapane
dal titolo “Spose Fantastiche”. È
proprio l'unione fra la magia del
sentimento che permea il giorno
del matrimonio con l'immaginario
che fa sognare solitamente bambine e ragazze, quello che ruota
intorno alle giovani protagoniste di
cartoni animati e fiabe, che rende
ogni scatto in mostra qualcosa
di particolare e suggestivo. Ma
non ci sono solo le incarnazioni
in abito da sposa di Biancaneve,
Elsa o Alice a rendere affascinanti
le fotografie esposte, c'è anche un
altro elemento che rende l'alchimia
perfetta: l'ambientazione. I luoghi
che Sara ha scelto per donare una
cornice ideale alle sue “spose fantastiche” sono dei piccoli gioielli
del nostro territorio, luoghi che
hanno in sé la magia e il fascino
della natura, dell'arte e della storia.
La faggeta di Canfaito è divenuta
così, con una visitatrice singolare
in un bellissimo abito rosso, il
bosco che Cappuccetto attraversa, la Rocca di Gagliole, col suo
imponente maschio, è diventato
l’eccellente sfondo per una risvegliata Aurora, la splendida scalinata del Comune di
Matelica è una perfetta “casa” per la scarpetta
persa da Cenerentola e così via, scatto dopo
scatto, l'unione di personaggi, luoghi e abiti,
la maestria nel gestire la luce e la bellezza
le “principesse”), del Salone
Image di Castelraimondo (per
le acconciature) e della Città di
Matelica, che ospita la mostra
nell'ingresso di Palazzo Ottoni,
ed è riuscita ancora una volta
con entusiasmo e dinamismo a
dare vita ad un altro interessante
piccolo grande evento. La mostra è liberamente visitabile fino
all'8 dicembre.
Un momento della serata
dell’inaugurazione
delle modelle si fa sempre più sorprendente.
L'idea e la realizzazione della mostra è di Sara
Magnapane che ha trovato la collaborazione
di Delsa Atelier (per gli abiti da sposa), del
Centro Estetico Marina (per il trucco del-
EMOZIONI DAL PIANETA SCOUT
a cura di Giulio Carbonari
"Band of brothers" (Banda di fratelli); questo è il
termine che sceglierei per
descrivere il Clan scout di
cui faccio parte.
Un gruppo composto da
più di 25 ragazzi tra i 17
e i 21 anni che quest'anno, per la consueta Route
estiva, ha deciso di cimentarsi in un percorso
da Onano (Lazio) sino a
Orbetello (Toscana), dal
7 al 13 agosto. Banda di
fratelli, dunque, perchè
siamo uniti proprio come
se fossimo parenti, e al
tempo stesso ci distinguiamo per carattere e
idee, formando un gruppo
veramente molto eterogeneo. Tornando alla nostra
Route, la prima tappa,
Onano-Sorano, non è
stata particolarmente difficile, mentre la
fatica si è fatta sentire soprattutto nella
seconda (Sorano-Pitigliano) e nella terza
(Pitigliano-Manciano), dove abbiamo
dovuto camminare per tutto il pomeriggio sotto una pioggia incessante. Nelle
nostre attività ci siamo concentrati molto
sull'aspetto della comunità, soprattutto
sull'integrazione dei nuovi arrivati; nel far
questo siamo stati aiutati dai nostri capi, i
quali hanno deciso di dividerci in piccoli
gruppi e spedirci in diversi paesini intorno
a Manciano, con l'obiettivo di arrivare
autonomamente alla meta finale, Orbetello
(attività chiamata Hike). Non sono mancati
14 matelica.indd 2
neanche dei piccoli piaceri, come il bagno
durante il pomeriggio dell'ultimo giorno in
una delle spiagge del Monte Argentario in
grado di compensare ampiamente il sudore
perso nei giorni precedenti. Ogni Route
ha la sua storia, ha il suo zaino pesante e
la poca voglia di partire, ma nulla di tutto
questo vale quanto un "Signor tra le tende
schierati" recitato prima di andare finalmente a dormire, ripensando alla faticosa
salita fatta durante il cammino. Un lieve
sorriso sulle labbra, perché, pur sentendola
nei muscoli delle gambe, sei conscio di
avercela fatta, passo dopo passo, a fianco
ai tuoi compagni e amici.
Il taglio del nastro con l’assessore Potentini,
il consigliere Casoni, Sara Magnapane e Ilenia
Bravetti che ha posato per “Cenerentola”
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Arriva
Francesca
Scotti
Appuntamento
con la letteratura
C'è un nuovo incontro con la letteratura
contemporanea in programma per la
Libreria Kindustria (viale Martiri della
Libertà 65/b) per venerdì 6 novembre
(ore 19), l'ospite speciale di questa
settimana è Francesca Scotti, giovane
autrice nata nel 1981, che presenterà il
suo ultimo romanzo: “Il cuore inesperto”
(Elliot Edizioni).
Francesca Scotti è nata a Milano, si è
diplomata al Conservatorio e laureata
in Giurisprudenza, nel 2011 ha esordito
con la raccolta di racconti “Qualcosa
di simile”, selezione Scritture Giovani,
vincitrice del Premio Fucini e finalista
al Premio Joyce Lussu città di Offida.
Dal libro è stato tratto l’omonimo cortometraggio per la regia di Alessandra
Pescetta. Nel 2013, per Terre di Mezzo
Editore, è uscito “L’origine della distanza”. Vive tra l’Italia e il Giappone.
“Il cuore inesperto” racconta la storia
di Anita, diciassettenne divisa tra le
responsabilità in famiglia e l'amore per
la musica, una storia in cui alla fine è
proprio la musica ad incarnare il consueto e inesauribile mistero che alberga nel
cuore inesperto di ogni ragazza.
Il calcio posticipa per Rossi
e pensa al piccolo Simone
Non solo una giornata all’insegna dello
sport quella che vivrà Matelica domenica
allo stadio comunale in località Boschetto. Ci sarà molto altro in campo oltre
all’undicesima giornata del campionato
di serie D che vedrà i biancorossi contro
il Castelfidardo.
Parte dell’incasso della gara sarà, infatti,
devoluto al piccolo Simone Storani, 5
anni, che necessita di creme costosissime
per il viso a causa delle ustioni riportate in
seguito a un incidente domestico. Non è
tutto. La partita sarà posticipata alle 15.30
dal momento che domenica correrà il
Gran Premio di Valencia Valentino Rossi
e per permettere a tutti gli appassionati
di seguire la corsa del pilota italiano che
si gioca il suo mondiale, sarà allestito
un maxi schermo proprio allo stadio alle
14. In questo modo gli sportivi potranno
godersi la gara del Moto Gp e non rinunciare a seguire anche il Matelica. Il costo
biglietto d’ingresso resterà invariato. “Abbiamo pensato di organizzarci
in questo modo
perché seguendo le vicende di
questo bimbo ci
è sembrato giusto
fare qualcosa per
le sue esigenze e
aiutarlo – ha detto
il presidente del
Matelica Mauro Canil – Lo sport da sempre per noi non si limita al terreno di gioco
o al risultato ma deve essere un mezzo
per portare avanti anche altri valori. Così,
nel nostro piccolo aiuteremo Simone che
abbiamo già raggiunto telefonicamente e
speriamo possa essere allo stadio domenica. Mi auguro di avere una bella risposta
da parte del pubblico e dei nostri tifosi.
Per fare in modo che ciò avvenga, considerando che domenica correrà anche Valentino Rossi una delle corse più importanti
della sua carriera, abbiamo posticipato la
partita di un’ora, alle 15.30, allestendo
un maxischermo attraverso il quale si
potrà seguire direttamente allo stadio il
gran premio di Valencia e poi la partita
Matelica – Castelfidardo.
Abbiamo già avuto qualche richiesta per
ulteriori offerte per il piccolo Simone
e speriamo che possa essere una bella
domenica”.
04/11/15 11.45
>MATELICA<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
15
Tra banda, corale e teatro
di ANTONIO GENTILUCCI
T
eatro pronto ad accogliere
tanti appassionati, per l’inizio della stagione teatrale
2015-2016. E si comincia
con una produzione a….km 0!
L’esperimento, riuscito, di mettere
insieme tutte le risorse e i talenti del
territorio era già stata fatta con lo
spettacolo su Enrico Mattei.
Quest’anno Banda “Veschi”, corale
polifonica “Antonelli” e compagnia
teatrale Ruvido Teatro si sono rimessi attorno ad un tavolo, e ne è
uscito questo spettacolo particolare
e molto interessante su “La Grande
Guerra”, in occasione dei 100 anni
dall’entrata in guerra dell’Italia nel
primo conflitto mondiale. Sembra
che la grande storia sia un serbatoio
di interesse e motivazione per le
maestranze del territorio, per lavorare assieme.
Lo spettacolo ripercorre, in un filo
ideale, la canzone patriottica come
si origina nella prima guerra di
Indipendenza (1848-1849) e via
via fino alla prima guerra mondiale
(1915-1918). Dall’Inno di Mameli,
insomma, fino alla Leggenda del
Piave. Insieme e tra questi due
pezzi che tutti conoscono, tante
canzoni oggi magari poco o nulla
conosciute, ma note ai nostri nonni,
bis e trisnonni.
Lo spettacolo offre anche un passaggio sul grande compositore Giuseppe Verdi, che ebbe forti simpatie
per il movimento risorgimentale e
considerato un simbolo dai patrioti
tantoché essi gridavano Viva Verdi
nei teatri del Lombardo-Veneto (e
non solo), dove, per essi, Verdi era
l'acronimo di Vittorio Emanuele
Re d'Italia.
La canzone patriottica interpreta
momenti di esaltazione, di speranza,
di gloria, di rivincita, ma anche di
dolore, soprattutto in quella grande
ecatombe che fu la Prima Guerra
Mondiale.
Soddisfatta anche l’assessore Cinzia
Pennesi: “E’ l’apertura ufficiale
della stagione ed è, insieme, il
benvenuto delle associazioni che
operano nella città in questo ambiente teatrale, sempre più la 'piazza
d’inverno' e che è di tutti. Tra l’altro
ora il foyer ospita…il Verdicchio,
grazie all’enoteca. La musica e il
vino d’altra parte, condividono una
cosa: sono capaci di intessere dialoghi e costruire amicizie!
Corale, banda, con le voci più note
di RuvidoTeatro, sono le istituzioni
impegnate insieme per questo spettacolo, costruito sul centenario della
Grande Guerra. Verranno eseguiti
canti dell’epoca e letture scelte per
meglio illustrare questi canti. E’ un
inno alla memoria”.
Stefania Craxi racconta la notte
di Sigonella a Palazzo Ottoni
Nuovo appuntamento a Matelica
con i protagonisti dell’attualità e
del giornalismo. Il 12 novembre,
alle 21, si svolgerà presso la sala
M.Boldrini di Palazzo Ottoni la
presentazione del libro (edito da
Mondadori) e docu film “La notte
di Sigonella”, a trent’anni dalla
più acuta crisi diplomatica del
dopoguerra tra Italia e Stati Uniti.
Interverranno l’autrice, Stefania
Craxi, figlia dell’allora Presidente
del Consiglio Bettino, il direttore
del Tempo Gian Marco Chiocci e
la professoressa Cinzia Di Paolo,
docente di Diritto internazionale
all’Università di Camerino. A moderare l’incontro Pietro De Leo.
“Abbiamo programmato un evento
unico nel suo genere, di eccezionale attualità –dichiara Alessandro
Bettino Craxi con l’allora Presidente
Usa Ronald Reagan
Casoni, Presidente del Consiglio
Comunale di Matelica e promotore
dell’evento- nel periodo del drammatico braccio di ferro tra Italia ed
India per la questione dei Marò. Una
lezione di politica estera – quella di
Sigonella - che conferì all’Italia un
posto di prim’ordine al tavolo dei
grandi. Matelica ospiterà relatori
illustri, moderati dal nostro bravissimo Pietro De Leo; Matelica come
Roma ed altre città importanti, ove
verrà presentato questo libro dai
contenuti in parte inediti”. Appuntamento, dunque a giovedì 12, ore
21 a Matelica.
M5S su opportunità e finanziamenti dall’Ue
Si terrà venerdì 13 novembre alle
ore 20 presso la “Sala Boldrini” in
Piazza Enrico Mattei, un incontro
pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle. Lo scopo dell’iniziativa,
spiegano gli organizzatori, “è quello
di informare i cittadini sulle possibilità
di finanziamento da parte dell’Unione
Europea con particolare riguardo
ai finanziamenti diretti, cioè, senza
San Martino
per aiutare
l’Unitalsi
La sottosezione Unitalsi di Matelica,
nei giorni 7-8-11 novembre intende
riproporre “San Martino per l’Unitalsi”. Tale iniziativa, oltre a voler
sensibilizzare maggiormente tutti
nei confronti delle persone malate,
è rivolta a raccogliere fondi per facilitare la partecipazione dei disabili
ai pellegrinaggi e sostenere le iniziative di solidarietà dell'associazione.
Per questo vi aspettiamo numerosi
in piazza "Mattei”, dove potrete
trovare dolci tipici del periodo e
caldarroste.
15 matelica.indd 2
l’intermediazione dello Stato Italiano delle Regioni o altre istituzioni.
L’incontro è rivolto a tutti è di particolare interesse per quelle categorie
che maggiormente potrebbero avere
accesso ai fondi europei in maniera
diretta (giovani, partite iva, commercianti, piccole medie imprese).
Uno dei problemi del nostro paese
è la scarsa capacità di usare i fondi
Produzione a km.0 e tutti
insieme...alla Grande Guerra
Ascoli Piceno e i “Sogni
di Carta” di Falcioni
Incredibile successo per l'artista matelicese Mauro Falcioni che ha esposto
le sue opere a Palazzo dei Capitani dal 12 al 28 ottobre.
Ascolani e turisti, provenienti da ogni dove, hanno potuto apprezzare le
illustrazioni, i meravigliosi dipinti, la tecnica e la poesia dei tratti e dei
colori che li hanno letteralmente incantati.
Il successo è testimoniato non solo dalle numerose vendite, ma anche dalle
molte commissioni ricevute che andranno ad arricchire diverse collezioni
private.
Nomi noti del mondo dell'arte hanno visitato la mostra, manifestato interesse
e fatto i complimenti a Falcioni.
Spiccano tra tutti, quello del famoso artista Teodosio Campanelli, anche
lui in mostra a Palazzo dei Capitani e quello di Stefano Papetti, direttore
della Pinacoteca di Ascoli Piceno, nonché critico d'arte tra i più importanti
nel panorama italiano, che ha definito l'opera del Falcioni: “Poesia e versi
in veste molto suadente”.
Vista l'esperienza estremamente positiva Mauro Falcioni si augura di tornare
presto nella splendida Ascoli Piceno.
Serena Scolaro
Una delle opere
in mostra
europei. Abbiamo la possibilità di
accedere a delle risorse che sono
disponibili ma spesso non ne siamo
capaci!”. Alla presenza del sindaco
di Matelica, Alessandro Delpriori,
interverranno Laura Agea (portavoce
al Parlamento Europeo – EFDD/
M5S), Patrizia Terzoni (portavoce al
Parlamento Italiano - M5S), Andrea
Boffi (esperto in europrogettazione).
BREVI DA MATELICA
~IN BIBLIOTECA LA MOSTRA SUL LAVORO
E’ iniziata presso la Biblioteca comunale “Bigiaretti” la mostra fotografica
“Storia e Memoria del lavoro nel tempo”, organizzata dalla Cgil – Spi
(Sindacato Pensionati Italiani) di
Macerata, con il
patrocinio del Comune di Matelica.
La mostra sarà visitabile fino al 21
novembre, negli
orari di apertura
della Biblioteca,
vale a dire dal
lunedì al venerdì
dalle 9 alle 12.30
e dalle 15.30 alle
19.
Mauro Falcioni
con Teodosio
Campanelli
04/11/15 11.47
16
>MATELICA<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
L’azienda chiude?
Proviamo a riaprirla noi
Anche i matelicesi nella cooperativa che punta a rilevare la Desi Mobili
di ANTONIO GENTILUCCI
costituita, si chiama “D’Esi
società cooperativa”, ci ha
detto il Presidente della stessa, Mauro Goldoni.
Rischiate molto di vostro,
Adesso stiamo definendo
il piano, sarà pronto entro
il mese di novembre, poi
sarà sottoposto al giudice
e ai liquidatori, e inizierà
credete davvero che la storia della Desi possa ancora
avere molto futuro?
“Noi crediamo alla nostra
professionalità e al fatto che
l’azienda abbia un potenziale enorme. Ci sono tutte le
condizioni per fare ripartire
questa fabbrica, che aveva
mercato, competenze, qualità
nei macchinari”.
A che punto siamo dell’iter
per l’eventuale, speriamo,
riapertura?
una trattativa per capire nei
dettagli quale parte dell’azienda affittare, e ai relativi
macchinari e materiali. Tutto
dovrà essere discusso con i
curatori. Fattore importante
da sottolineare, questi ultimi
si sono resi immediatamente
disponibili ad ascoltarci,
perché al momento noi siamo
l’unica prospettiva concreta.
Oltre ad avere la competenza, e l’esperienza, abbiamo
trovato un’importante figura
Legambiente cerca volontari:
il Circolo dell'Acquarella a rischio
le bellezze della Riserva Naturale Regionale del Monte
San Vicino e del Canfaito.
La sensibilità e passione,
dei volontari dell’associazione, non ha fatto dimenticare l’importanza
del fiume partecipando
attivamente al progetto
“Esperienza Esino” al
fine di salvaguardare il
meraviglioso, e, a volte
capriccioso fiume che
attraversa la città di
Matelica. Di attività in
questi sei anni, ce sono
state tante altre legate
alle problematiche ambientali più o meno gravi del
territorio, ma purtroppo, la
situazione socio-economica
è cambiata in modo radicale
mettendo in crisi, anche, il
O
rmai tutti abbiamo
imparato, direttamente o indirettamente, l’iter
per un’azienda in difficoltà.
Cassa integrazione, mobilità,
disoccupazione e, nei casi
peggiori, la messa in liquidazione dell’azienda. Lo abbiamo visto con la Mediterranea,
lo stiamo vedendo con la
Padav di Esanatoglia ora.
Ma sta nascendo anche un
passo successivo, come ci
stanno insegnando alcuni
ex-dipendenti della Desi
Mobili. L’azienda, in crisi
di liquidità, aveva chiuso,
dovendo lasciare a casa 140
lavoratori del territorio, la
maggior parte dei quali sono
proprio matelicesi.
E ora alcuni di questi hanno deciso che non volevano aspettare a casa, che in
questo lavoro ci credevano.
Diciannove ex-dipendenti
si sono infatti costituiti in
cooperativa, hanno iniziato a
parlare con i liquidatori e con
i comuni interessati. Hanno
già avuto un incontro con
quello di Matelica, Delpriori,
Nel territorio di Matelica,
Fabriano e Cerreto d’Esi grazie ad un gruppo di giovani
ambientalisti, che si sono
impegnati a monitorare, promuovere e valorizzare il territorio con attività e iniziative coinvolgendo non solo i
cittadini ma anche insegnanti
e alunni, nel 2009 è nato il
Circolo Legambiente “Valle
dell’Acquarella”. Sono state
organizzate campagne per il
Risparmio Idrico, per il Riciclo dei Rifiuti, per la promozione all’illuminazione
sostenibile e contro il consumo del suolo. Sono stati
promotori di manifestazioni
locali come “Viviamo il
che ha definito l’esperimento
“un buon precedente, una
modalità che potrebbe essere
sperimentata anche in futuro
con successo”.
Una storia in realtà, nata
già in tempi…non sospetti:
“Al momento in cui ci siamo resi conto che le cose
non stavano andando bene,
anche se ancora l’azienda
lavorava, un gruppo di noi
ha iniziato a ragionare di una
futura cooperativa. Avevamo
già intuito che così com’era,
l’azienda era destinata a non
avere futuro.
Il discorso poi è entrato nel
vivo, ovviamente, solo con
il fallimento dell’azienda.
Abbiamo formato un gruppo
di lavoratori che si è riunito
intorno a questo progetto e
che ora conta circa 20 lavoratori, 19 il numero preciso. La
grandissima maggioranza di
essi, peraltro, proprio matelicese. Vogliamo far ripartire la
Desi Mobili, azienda storica
nel settore del mobile e delle
cucine, legata alla grande e
piccola distribuzione nazionale e orientata molto anche
al mercato estero. E allora
il 24 settembre l’abbiamo
territorio” in collaborazione
con il Centro di Aggregazione Giovanile “Scacco Matto”
di Matelica, “Puliamo il
mondo”, “Non ti scordar di
me” e la “Festa dell’albero”
con le scuole di Fabriano e Matelica. Il costante
controllo dell’ambiente ha
portato alla scoperta e alla
segnalazione di discariche
abusive di eternit. Sono state
organizzate, escursioni e
concorsi ambientali legati al
territorio promuovendo nella
scuola primaria di Matelica,
la cultura ambientale e naturalistica per far conoscere,
con il progetto “Adottiamo
un Sentiero” il territorio e
Inaugurazione... in grande stile
Nel pomeriggio di sabato 31
ottobre in via Cameli 17, alla
presenza di Mons. Giancarlo
Vecerrica, del sindaco Delpriori
e del parroco don Lorenzo Paglioni, è stato inaugurato il nuovo punto vendita del salumificio
Bartocci. Una realtà locale di
grande esperienza a conduzione
familiare che conta 9 dipendenti
e che ha voluto venire incontro
alle richieste di clienti e turisti
aprendo questo nuovo punto vendita, in un luogo di passaaggio e con ampio parcheggio, per valorizzare al meglio l'eccellenza
dei suoi prodotti: tutte carni italiane e prodotti locali. Si tratta di un'attività che punta molto
sulla qualità e sulla promozione del nostro territorio e a noi de L'Azione non resta che fargli
il più caloroso in bocca al lupo per un roseo futuro!
l.a.
16 matelica.indd 2
commerciale che ci aiuterà.
Stiamo valutando proprio
in questi giorni anche una
figura amministrativa, molto
esperta nel settore, disposta
a collaborare con noi. Siamo
sostenuti poi dalla Lega Cooperative e la Conf cooperative, che si sono unite per
cercare di sostenere il nostro
progetto. Ci sosterranno a
livello economico. Ma è
chiaro che il nostro finanziamento primario deriva da
noi, dalle risorse private dei
lavoratori, che si aggiungono
alle risorse delle cooperative.
Chiaramente questo avverrà
solo se i consulenti di queste
due forze reputeranno valido
il progetto, cui stanno lavorando nella stesura. Abbiamo
voluto anche coinvolgere
anche la Giunta comunale
del Comune di Matelica e
di Cerreto d’Esi. Adesso si
tratterà di capire come vogliono sostenerci, non stiamo
ovviamente battendo cassa, è
già importante che le istituzioni siano vicine al progetto.
Se si rema tutti insieme, far
ripartire la fabbrica (è questo
un termine che ci piace, che
continuiamo a sentire nostro)
settore del volontariato, facendo diminuire i soci iscritti
alla nostra associazione. Il
Circolo “Valle dell’Acquarella” rischia di chiudere la-
sciando questa area montana
non più protetta da qualsiasi
controllo e monitoraggio,
nonché di promozione rivolta
alla sensibilità ambientale.
Dal primo novembre è ini-
sarà più facile”.
Tempi previsti?
Noi puntiamo a ripartire a
gennaio, ad inizio 2016.
Rileverete tutta l’azienda?
Come pensate di comportarvi con gli altri ex-dipendenti?
Noi punteremo a riprendere
una parte dell’impianto, che
in parte è già pronto per ripristinare la produzione. In essa
ci sono già materiale e macchinari. Il progetto primario
si basa su due punti. Primo,
far ripartire l’azienda. Secondo, al momento, garantire
lavoro per i soci. Se le cose
andranno bene, ci impegneremo a riassorbire forza lavoro,
chiaramente partendo da chi
già lavorava in Desi Mobili.
Pensate che la vostra strada
possa essere un precedente
buono per altre crisi aziendali?
Ci sono tanti fattori dentro
questo progetto: vada come
vada a noi…a me cambierà
personalmente la vita, spendersi per un progetto simile
ti cambia a livello umano, fa
crescere voglia e determinazione a non arrendersi, a non
accettare che chiudere una
fabbrica diventi la normalità.
Se poi qualcuno guarderà a
quello che stiamo cercando di
fare, anche in altre situazioni,
ben venga. E’ un segnale
forte che viene dato in questo
territorio, legato alla voglia
dei lavoratori di non subire la
perdita, di avere coraggio di
mettersi in gioco e rischiare.
Certo non sarà facile stare
in cooperativa, ogni testa, e
sono tante, diverse, ha il suo
peso e i suoi diritti. Farcela
sarebbe davvero molto positivo”.
ziato il tesseramento per il
nuovo anno, chiediamo in
modo particolare ai giovani
che vivono nel territorio di
Matelica e Fabriano di aiutarci a far rivivere il Circolo
Legambiente “Valle dell’Acquarella” perché sono loro il
futuro dell’ambientalismo e
della salvaguardia del territorio. Sul sito del Circolo
http://legambiente.jimdo.
com potete trovare tutte le
iniziative e le attività che
abbiamo svolto, promosso
e realizzato. Per qualsiasi
informazione ci potete contattare al 348.9142104.
Continuiamo a dare voce al
nostro territorio!
Circolo Legambiente
“Valle dell’Acquarella”
Vorrei invecchiare così
E’ morta Emilia Ramadori, Mimì, un mito per la casa di riposo Fondazione
Enrico Mattei di Matelica. Quando io sono arrivata a lavorare lì nel 1992, lei
già c'era, stava lì da 35 anni! E subito si è instaurato un rapporto bellissimo
tra noi. Mimì era una persona davvero speciale e la sua morte mi ha fatto venir
voglia di parlare a tutti della sua semplice vita, ma ricca di insegnamenti che
io non scorderò più. Chiunque sia stata almeno una volta nella casa di riposo
non potrà non ricordarsi di Mimì: intanto per la sua camminata particolare,
inconfondibile con il suo strusciare di piedi svelti svelti, ma soprattutto per
il suo sorriso e buon umore accompagnato dalla voglia di cantare! Sigaretta
e caffè erano il buon inizio di ogni mattina, conosceva i turni di tutte noi
assistenti e ci aspettava con impazienza per darci il buon giorno. Socievole
con tutti, ma soprattutto attenta alle necessità di chi le stava vicino: prima di
mettersi a tavola si preoccupava di sistemare il bavaglio e di versare l’acqua a chi stava di fronte a lei. A
volte le regalavano delle caramelle, che le piacevano tanto, lei non le mangiava da sola, ma le distribuiva a
tutti fino a che vedeva la fine del sacchetto! Le feste della casa di riposo la vedevano sempre presente, non
si stancava mai di ballare, proprio per il grande desiderio di fare festa, di rallegrare se stessa e gli altri. Nei
pomeriggi, sia in estate che in inverno, la potevi scorgere in qualche panchina del nostro bellissimo parco,
rilassata come fosse in spiaggia! Nonostante la malattia, che soprattutto nell’ultimo periodo le ha reso la
vita difficile a causa della sofferenza, il suo volto era sempre sorridente e amabile... non potevi non voler
bene ad una persona così! Anche per gli altri anziani era un punto di riferimento. Quando hanno appreso
della sua morte, una vecchietta ha detto: “E’ morta l’allegria della casa di riposo!”.
Nadia Felfoul
04/11/15 11.21
17
>MATELICA<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Emergenza sanitaria,
patto tra i sindaci
S
di ANTONIO GENTILUCCI
ette Comuni, un documento e la speranza di invertire
la rotta della Sanità regionale, almeno per quanto
riguarda i servizi essenziali. In una conferenza stampa nella Sala Boldrini infatti, i sindaci di Matelica,
Esanatoglia, Castelraimondo, Gagliole, Fiuminata, Pioraco e
Sefro hanno presentato un documento intercomunale redatto
in data 27 ottobre, in difesa dei servizi sanitari dell’emergenza-urgenza territoriale, vale a dire sostanzialmente il 118
e la Guardia Medica. Nel documento la premessa è proprio
questa: “Il tema principale da affrontare riguarda
l’attuazione della D.G.M. nr. 735 del 20 maggio 2014,
includente anche il piano dell’emergenza/urgenza sanitaria territoriale dell’Area Vasta 3 di Macerata che
vede la soppressione del MSA/118 (mezzo di soccorso
avanzato con medico a bordo) nelle ore notturne dalle
20 alle 8 presso la sede della costituenda casa della
salute di Matelica nonché la chiusura delle postazioni
di Continuità Assistenziale (ex-Guardia Medica) di
Castelraimondo e Fiuminata/Pioraco. […] L’applicazione “tout court” di tale riforma comporterebbe una
grave disparità di trattamento dei cittadini delle aree
montane che si vedrebbero privati della tempestività
di interventi sanitari in caso di bisogno”. Un tema fondamentale, quello del primo soccorso, che preoccupa
“tutte le amministrazioni e tutta la popolazione che in
questo territorio è prevalentemente anziana con indice
di vecchiaia tra i più alti d’Italia (26%)”. Vengono poi enunciati i casi limite di Laverino e Fonte di Brescia. Per arrivare
da Camerino, una semplice guardia medica impiegherebbe
un’ora abbondante. Alla faccia dell’urgenza.
Delpriori: Non siamo contro la Regione Marche, precisazione,
e contro il loro lavoro. Vogliamo farli ragionare su alcuni
aspetti che ci riguardano più da vicino. Tagli vanno fatti e
ognuno deve fare la propria parte. Vogliamo solo razionalizzare, nella maniera migliore possibile. Questa conferenza
avviene a valle di una serie di incontri e di un lavoro in
comune con gli altri sindaci. Difficoltà principale è lavorare
sull’emergenza. Viceversa “il sistema dell’emergenza/urgenza in quest’area montuosa, a tutt’oggi organizzato con un
Mezzo di Soccorso Avanzato a Camerino e Matelica insieme
alle postazioni di Guardia Medica a Pioraco/Fiuminata e
Castelraimondo, sono riusciti a dare un servizio capillare
Foto di gruppo
sull’Eremo
San Cataldo
Archiviata una fantastica due giorni di MTB
ad Esanatoglia il 24 e 25 ottobre con il 4° San
Cataldo Day e la prima edizione della San
Cataldo Extreme. Due manifestazioni molto
diverse tra loro e che hanno rappresentato
per la Asd Gruppo Ciclistico Matelica il
coronamento di una stagione esaltante dal
punto di vista organizzativo che ha portato
alla realizzazione di ben 5 grandi eventi nel
corso dell'anno. In questa 2 giorni abbiamo
avuto la fortuna di vivere fianco a fianco
con persone veramente speciali come Marco
Aurelio Fontana, Setti Mattia, Serena Tasca,
Collomb Emilie, Gilberto Simoni e Diego
Rosa. Grandi campioni di cilismo e MTB
17 matelica.indd 2
Un documento
per invertire
la rotta della
sanità regionale
se non dovessimo essere ascoltati subito”.
Esalta il gioco di squadra che si è realizzato il sindaco di
Gagliole Riccioni: “Un grande momento di forza e unione.
Faccio politica da 28 anni, una compattezza simile non c’è mai
stata. Non c’è un avversario da combattere, solo punti imprescindibili da difendere”. E i margini, suggerisce Riccioni, ci
sarebbero: “in questo periodo di tagli, non vediamo revisioni
alle figure, ai quadri dirigenziali, né una loro diminuzione, al
contrario, il tutto a scapito dei servizi”.
Per Pizzi, sindaco di Esanatoglia, questo documento non basta. Bisogna andare a bussare direttamente a chi di dovere ad
Ancona: “La soluzione migliore, se non vogliamo
che tutto questo resti lettera morta, è chiedere un
incontro con il Presidente. Se non andiamo a fondo
I sindaci mentre firmano il documento
e tocchiamo con mano le loro intenzioni, staremo
perdendo tempo”. Lo rassicura Delpriori, che
“una volta che tutti i Consigli comunali avranno
approvato il documento, chiederemo sicuramente
un incontro”.
Il sindaco di Pioraco Tamagnini sottolinea che
“non è solo una questione di morte, ma anche
una questione di intervento sulla salute che viene
precluso ad una buona fetta di cittadini. La Costituzione però, parla di cittadini tutti uguali”.
Più pratico Costantini, sindaco di Fiuminata:
“Questi tagli, per le mie frazioni che sono distanti
anche un’ora e mezza da Camerino, sono intollerabili. Spero, sono sicuro che in Regione vorranno
dove sono e il Mezzo di Soccorso Avanzato a Matelica per ascoltare questi problemi”.
le 24 ore.
Marinelli, primo cittadino di Castelraimondo, da una parte
Nella conferenza stampa di presentazione, il sindaco Del- rimarca il passato (per esorcizzarlo magari), quando “ogni
priori ha voluto spiegare che non si tratta di andare contro sindaco è andato a piangere in Regione per mantenere le
la Regione Marche e il loro lavoro. Vogliamo farli ragionare proprie cose, senza mai avere, e quindi poter difendere,
su alcuni aspetti che ci riguardano più da vicino. Tagli van- un’idea organica dei servizi da offrire in questo territorio”.
no fatti e ognuno deve fare la propria parte. Vogliamo solo E’ questa idea organica che Marinelli auspica, sperando di
razionalizzare, nella maniera migliore possibile. Tra l’altro, coinvolgere anche gli altri 20-30 Comuni dell’interno, e non
i Comuni sono responsabili della situazione sanitaria. Se solo i 7 presenti”. Lo tranquillizza Delpriori che dice che si
succede qualcosa, la responsabilità di chi sarebbe? I nostri sta “già cercando di coinvolgere gli altri Comuni, a partire da
Camerino e San Severino, proprio per pensare un progetto
non sono cittadini di serie B”.
Non diverso il tono del sindaco di Sefro Temperilli: “E’ vero organico della sanità in questa zona.
che il budget diminuisce, ma ci sono delle priorità, la poli- A microfoni spenti qualche sindaco ha mostrato, almeno nel
tica non può guardare tutto da un punto di vista economico, breve termine, un po’ di pessimismo riguardo la scarsa voglia
dovrebbe avere altri principi e la vita umana viene prima di ad Ancona di trattare. Servirà continuare la battaglia in altri
tutto. Noi siamo arrabbiati, siamo pronti a continuare la lotta, modi, come già annuncia Temperilli? E quali?
e soddisfacente e, puntualizza il documento “la postazione
Potes – MSA di Matelica che si vuole sopprimere nelle ore
notturne è attualmente la più operativa di tutte le altre dell’ex
zona 10 con un numero di uscite annue superiore a quelle di
Camerino e San Severino Marche”.
I sindaci dunque chiedono, in questo documento al presidente,
alla Giunta Regionale e ai consiglieri competenti in materia
di “rivedere la normativa regionale dell’attuale riforma sanitaria, nella parte riguardante l’emergenza urgenza territoriale,
applicando le deroghe per le aree montane, peraltro previste
nella normativa vigente” e mantenere le Guardie mediche
San Cataldo day,
weekend esaltante
ma soprattutto persone speciali e di grande
umanità con cui il gruppo a legato sin dal
primo incontro. Tornando alla due giorni
bisogna dire che il San Cataldo Day conferma di essere una manifestazione in piena
crescita con più di 200 partenti nella giornata
prefestiva e unanimi sono stati i complimenti
per il percorso scelto e preparato dai ragazzi
del gruppo oltre per l’organizzazione e la
sicurezza pianificata.
La gara di MTB San Cataldo Extreme al
campo di motocross, ha rappresentato invece
un evento particolare dal fascino unico, dove
l'adrenalina era palpabile sin dallo schieramento al cancelletto di partenza e le emozioni
si sono succedute ad un ritmo veramente
incalzante. Vincitore assoluto manco a dirlo,
Marco Aurelio Fontana bronzo olimpico xc
2012 a Londra e varie volte campione Italia-
no. Al secondo posto Setti Mattia, nazionale
xc, al terzo posto il nostro sempre verde atleta
di casa Pierpaolo Pascucci che ci ha regalato
un podio di grande soddisfazione. In campo
femminile vincitrice è stata Serena Tasca
campionessa italiana 2015 under 23, mentre al
secondo posto si è classificata Emilie Collomb
atleta della valle d’Aosta già nazionale xc. Un
parterre di atleti quindi di altissimo livello a
cui sicuramente non eravamo abituati e che
ha offerto
un grandissimo spettacolo per
le migliaia
di persone
presenti alla
manifestazione.
Nell’ambito della settimana dedicata agli
sport fuoristrada tenutasi ad Esanatoglia,
ha sicuramente riscosso un grande successo
la mostra fotografica e video, sulla vita e le
attività della nostra società degli ultimi anni,
tenutasi nel centro storico della città. Il costante afflusso di visitatori e i complimenti
ricevuti ci spingono sicuramente a ripetere e
migliorare l’esperienza nel prossimo futuro.
Non resta che ringraziare gli sponsor, il motoclub ed il Comune di Esanatoglia per la
grande opportunità e il grande supporto dato
alla nostra società, la Croce Rossa di Matelica
e l’ente del Soccorso Alpino Nazionale per il
servizio reso, ma il ringraziamento più grande
va come sempre ai ragazzi del gruppo ed in
particolare a quelli di Esanatoglia che con il
loro duro lavoro hanno permesso la realizzazione degli eventi. Grandi tutti!
Il direttivo
04/11/15 11.25
18
>SASSOFERRATO<
Nuclei antiveleno
per tutelare i cani
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Marester, furto
per un ammontare
di 200mila euro
Dopo i bocconi mortali che ha colpito tre di essi
A
di VERONIQUE ANGELETTI
fronte dell’avvelenamento e la morte di tre cani da
caccia andati a passeggio nel mese di ottobre sul
Monte del Gobbo, gli uomini del Corpo Forestale
del Comando sentinate, Comandante Ciro Bertellini
e l'agente scelto Luca Luchetti proseguono nelle loro indagini.
La settimana scorsa hanno chiesto il supporto dei due nuclei
Cinofili Antiveleno del Gran Sasso e dei Monti della Laga, i
primi che operano in Italia.
I cinque cani hanno perlustrato il monte dalle ore 10 alle ore
12, l’ultimo martedì del mese di ottobre. I cani, in pochissimo
tempo, hanno localizzato tre posti dove hanno fiutato tracce
di veleno. “Non escludiamo - ha precisato il sovrintendente
forestale Alessandra Mango – che i bocconi erano di più e le
esche e gli odori sono spariti perché mangiati dagli animali
selvatici”. L’avvio dell’attività dei Nuclei Cinofili Antiveleno è frutto del supporto della regione dell’Andalusia che ha
curato tutto il percorso, donato i cinque esemplari al Parco e
formato cani e conduttori sulle tecniche di addestramento e
operatività sul campo.
I cani costituiscono, insieme ai loro conduttori i primi due
Nuclei Cinofili Antiveleno che operano in Italia. Dingo,
Karma e Maya sono pastori belga Malinois dal carattere
esuberante, Jonai è un labrador nero dal carattere docile,
Datcha, una giocherellona Border Collie. In ogni caso, chi
dissemina bocconi avvelenati è un incivile che provoca una
morte con atroci dolori.
Colpo di fucile, ferita all'avambraccio
A Piano di Frassineta mentre si preparava per una battuta di caccia
Scivola con il fucile in mano, parte un colpo e si ferisce
all’avambraccio. Brutta mattinata, il 28 ottobre, per M.B., 76
anni. Era nella sua casa di Piano Frassineta quando ha deciso
di preparare il suo fucile per la prossima battuta al cinghiale.
Un attimo di distrazione, forse un falso passo, e ha sparato. Un
grave incidente che non ha avuto, per fortuna, risvolti tragici.
E stato un amico, un vicino, a portare il malcapitato al 118 in
postazione alla Casa della Salute Sant’Antonio Abate dove,
in ambulanza, si è provveduto a farlo arrivare all’ospedale
Engles Profili di Fabriano. Per constatare che i tendini erano
scoperti e l’avambraccio pieno di pallini al punto di necessitare l’intervento di una struttura molto più specifica. M.B. è
stato dunque trasferito all’ospedale regionale di Torrette. Un
brutto incidente che fornisce il pretesto per ricordare le regole
fondamentali per chi manipola armi. “In realtà”, spiega Ivo
Amico, presidente della Federcaccia provinciale di Ancona,
“non esistono regole categoriche per l’abile e corretta manipolazione delle armi, ma quelle del buon senso. Innanzitutto il
fucile deve avere il colpo in canna solo quando si caccia e va
tenuto sempre saldamente in spalla. L’impiego della cinghia
è fondamentale ed ovunque ci si muove con la canna rivolta
verso l’alto. In tanti si scordano di inserire la sicura, che, al
momento dello sparo, è facilissima a togliere. Quando non si è
a caccia, il fucile va aperto al fine di evitare incidenti. Queste
semplici regole devono diventare un riflesso condizionato
per ogni tiratore. Infine, è buona norma maneggiare il fucile
scarico sempre come se non lo fosse”.
v.a.
Le musiche di Verdi per l'Unità d'Italia
Allibito il paese per il maxi furto alla Marester nella
notte di giovedì 22 e venerdì 23 ottobre. L’idea che una
banda abbia preso di mira la griffe simbolo dell'hand
made in Sentinum non va giù. Un po’ perché la famiglia
che ha fondato l’azienda è sassoferratese, ma soprattutto
perché da quando Nazzareno Cesauri la creò con la
moglie Mirella, l’azienda ha dato lavoro a tantissime
famiglie fino allo staff attuale che tra stilisti, modellisti,
sarte specializzate conta 34 dipendenti. Infine perché il
marchio ha sempre affiancato con generosità eventi e
manifestazioni è il main sponsor del gruppo della Pallavolo di Sassoferrato e della scuola volley affiliata alla
federazione. Una famiglia, i Cesauri, da sempre legata
al territorio, alla sua gente, che agisce, anche in tempi di
magra, con la piena consapevolezza delle sue responsabilità sociali. Tuttavia quello che preoccupa è l’idea che
i ladri abbiano tenuto sotto controllo l’area artigianale.
Hanno preso di mira in un modo sistematico l’azienda
fino ad individuare quella precisa presa d’aria a servizio
del condotto della climatizzazione, sede del ponte radio
che collega il sistema di allarme alla macchina della
vigilanza. Poi il fatto che avevano un’idea precisa degli
orari della vigilanza notturna e pure del livello acustico
delle sirene che hanno urlato per l’intrusione. Dispiace
il bottino ingente, quasi 200.000 euro di capispalla e il
furgone Mercedes. Imbarazza sapere che per raggiungere i loro scopi i ladri-vandali hanno distrutto a colpi
di piccone arredi e porte utilizzando l’ascensore che
collega l’emporio al garage. Fare le scale costa energia
e soprattutto ruba tempo. Un emporio che proprio per
la stagione invernale era stato ampliato di proposito.
Il negozio è l’outlet della griffe ed ha una particolare
architettura che gli consente di essere dimensionato a
secondo delle esigenze. Ed era stato ben rifornito. Di
mantelle, giacche, cappotti in montone, cuoio, cincillà,
visoni rifiniti con cura, diversi l’uno dall’altra e che
fanno del marchio un simbolo di capi particolari e di
alta qualità. Sull’indagine lavorano i Carabinieri della
locale stazione con il comando di Fabriano. Sul posto
sono confluiti il giorno stesso anche gli uomini della
scientifica.
v.a.
La città celebra in maniera ufficiale la storica ricorrenza del
4 novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle
Forze Armate”. Il programma della manifestazione, che è
stata posticipata a domenica 8 novembre, prevede il raduno
delle autorità, Associazioni Combattentistiche e d’Arma,
Scuole ecc., fissato per le ore 10.45 in piazza Matteotti.
Successivamente, alle ore 11.15, verrà officiata la S. Messa
nella Collegiata di San Pietro. Al termine della funzione
religiosa, alle ore 12, il corteo muoverà verso il vicino Parco
della Rimembranza dove sarà tenuta l’orazione ufficiale da
parte del sindaco e deposta una corona d’alloro dinnanzi al
Monumento ai Caduti di tutte le guerre. La celebrazione si
concluderà alle ore 12.30 con l’inaugurazione della mostra
dal titolo “Le musiche di Giuseppe Verdi e le bande musicali
per l’Italia Unita”, allestita nella chiesa di San Giuseppe.
Hanno sfidato la pioggia, nei giorni scorsi, pur di salire a bordo
del “Glicobus”! Sono stati settantadue i cittadini sassoferratesi
che, nella circostanza, si sono sottoposti al controllo dei propri
livelli di glicemia e di pressione sisto-diastolica all’interno
dell’infermeria mobile della Croce Azzurra, dove ha operato un team sanitario dell’Unità Operativa di diabetologia
dell’ospedale “Profili” di Fabriano, composto dal dott. Franco
Gregorio, dall’operatrice socio sanitaria Silvana Piccioni e
dalla dietista, dott.ssa Valentina Marinelli.
Un risultato più che positivo, dunque, per questa iniziativa,
impeccabilmente organizzata per l’ottavo anno consecutivo
dall’Atd (Associazione per la Tutela del Diabetico) di Fabriano, in collaborazione con la Croce Azzurra, il patrocinio
dell’Asur Marche - Area Vasta n.2 e del Comune di Sassoferrato e con il sostegno del Centro medico della stessa città
sentinate.
18 sasso.indd 2
Glicobus, check up
per il diabete
Sono stati complessivamente undici gli operatori presenti, che
hanno collaborato con il team sanitario per fornire ai cittadini
utili indicazioni e consigli sui problemi legati al diabete e alle
malattie metaboliche e vascolari ad esso connesse.
Dei settantadue utenti (35 uomini e 37 donne con un’età media
di 73 anni) sottopostisi ai controlli, diciassette hanno avuto
la conferma essere affetti da diabete. A nove persone sono
stati riscontrati valori glicemici a rischio e, di conseguenza,
consigliate a sottoporsi a controlli periodici. Due i nuovi casi
riscontrati, per i quali occorrerà espletare nuove verifiche:
entrambi i pazienti sono stati invitati a recarsi dal proprio
medico di base.
Quarantaquattro, invece, gli utenti su cui sono stati riscontrati
livelli glicemici nella norma.
«Le persone non affette da diabete – ha spiegato il dott. Walter
Vignaroli, presidente dell’Atd – sono state invitate a compilare un questionario finalizzato alla valutazione del rischio di
sviluppare il diabete di “tipo 2” entro i prossimi dieci anni.
Si tratta di un test estremamente utile – ha aggiunto Vignaroli – per monitorare nel tempo le persone e, di conseguenza,
per adottare tutti gli accorgimenti possibili per scongiurare
l’insorgere della malattia. Il nostro auspicio – ha concluso il
presidente – è che questa metodologia di screening di massa
si diffonda sempre più al fine di aumentare il livello di prevenzione nei confronti di questo tipo di patologia».
04/11/15 11.50
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
>CERRETO D'ESI<
Best, si lavora
per avere un'intesa
Ancora un confronto in Regione con i sindacati
B
est e sindacati a confronto. L’obiettivo, lunedì
2 novembre, presso gli uffici della Regione
Marche, era quello di ridare vitalità ad una
trattativa che la settimana scorsa ha fatto registrare una pesante battuta d’arresto, peraltro proprio
in occasione dell’incontro in cui le parti avrebbero
dovuto raggiungere un’intesa sul piano industriale
dell’azienda. Dopo una decina di incontri e concessioni su entrambi i fronti, l’accordo sembrava a portata
di mano, ma al momento topico i numeri non hanno
coinciso. Ci riferiamo agli esuberi, perché, nonostante
gli interventi ipotizzati, secondo il management da 55
potranno scendere a 35, non a 25, come invece messo
in conto da Fim, Fiom e Uilm. A questo aspetto si
lega poi quello degli incentivi all’esodo, per cui la
questione deve essere affrontata di nuovo. I sindacati
si oppongono ai licenziamenti e temono per il futuro
dello stabilimento della multinazionale americana che
produce cappe. "In cinque anni”, ha ricordato Andrea
Cocco (Fim Cisl), “la Best ha perso circa 220 lavoratori. Ora ha annunciato l'avvio per la mobilità di altri 55 su
199 a Cerreto, pur dicendo di volerlo mantenere aperto. Noi
chiediamo un piano industriale serio e concreto con investi-
19 cerreto.indd 2
Il pensiero
del bambino
Domenica 8 novembre alle 16 presso il centro parrocchiale, si svolgerà un convegno di formazione dal titolo
"il pensiero del bambino nel mondo che cambia". L'iniziativa è promossa dall'associazione culturale Toscanini
ed è rivolta al mondo formativo: genitori, insegnanti di
ogni ordine e grado e di sostegno, animatori della liturgia, educatori parrocchiali e catechisti. Il relatore sarà il
professore Fulvio Rusticucci, presidente dell'associazione
Toscanini che illustrerà ai partecipanti il metodo Rusticucci. Questo metodo, che porta il nome del professore
civitanovese, si sviluppa dal concetto per cui tutto ruota
intorno ai bambini, i quali interagiscono con molteplici
giochi formativi attraverso un programma di attività
sonore e musicali. Attraverso questo metodo, i bambini
scopriranno stimoli sempre nuovi in perfetta sintonia con
sé stessi e il mondo che li circonda. L'incontro di domenica sarà dunque l'occasione per conoscere e avvicinarsi
a questa interessante realtà, oltre che di passare un bel
pomeriggio all'insegna della musica e dell'allegria.
Michela Bellomaria
menti che possano rilanciare il sito produttivo. Dopodiché
troveremo eventualmente, con gli ammortizzatori sociali,
soluzioni conservative per i lavoratori”.
"In gestione gli impianti sportivi"
Vorrei parlare delle interpellanze legate alla
sala del commiato, alle delibere di Giunta n°
25 e n° 7 e alla vertenza della Best. Per la sala
del commiato il sindaco conviene con noi, che
il posto in cui è stata fatta la sala non è dei migliori,
però visto che il proprietario è in regola con i permessi, il
Comune ha trovato un accordo con la ditta Pittori e l’ingresso principale sarà spostato all’interno del parcheggio. Per
l’interpellanza sulle delibere riguardanti la riorganizzazione
dei settori interni al Comune, il sindaco ci ha risposto che
presteranno più attenzione, comunque secondo noi rimane
il fatto che questa delibera è stata modificata mentre era
esposta all’albo pretorio e questo rimane un fatto grave e non
ammissibile. Per l’interpellanza sulla vertenza Best, proposta
insieme al gruppo CambiaMenti, il sindaco ci ha risposto che
lui ha mandato il vice sindaco a sostenere i lavoratori nei presidi davanti la fabbrica e che si è incontrato con la dirigenza
Best. Il sindaco inoltre dice che si sta impegnando come
istituzione e che per ora ci sono 2 anni di cassa integrazione
e che da 55 esuberi si è passati a 47. A noi non risulta tutto
questo impegno della maggioranza comunale e secondo noi
resta il fatto concreto che il sindaco non è capace di scindere
il suo ruolo d’imprenditore da quello di primo cittadino, dimenticando il ruolo chiave delle istituzioni. Ci preme citare
la non discussione sulla variazione di bilancio per un finanziamento di 59.000 euro della società Colli Esini S. Vicino
(Gal) da destinare alla biblioteca. Il sindaco sarebbe passato
immediatamente alla votazione senza spiegare minimamente
su cosa doveva esprimersi il Consiglio comunale. La cosa
sconcertante è che tutto il Consiglio comunale era acerbo ed
impreparato in materia e non si era minimamente informato
a riguardo della variazione di bilancio, cosa gravissima a
mio avviso, considerato che saranno spesi dei soldi pubblici. Oltretutto la stessa delibera era esposta nel sito ufficiale
dal 18 agosto 2015. Poi sullo stesso argomento ho chiesto
all’assessore alla Cultura perché lo scorso anno, sullo stesso
progetto si era astenuta nella Giunta Ciappelloni, mentre
oggi vota favorevole. La risposta è stata un cenno della mano
rivolto al sindaco, e lui ha risposto per lei, anche se lui in
Giunta lo scorso anno non c’era. A riguardo la mozione sulla
convenzione tra le associazioni sportive Fabriano-Cerreto e
S.S. Cerreto calcio 1922, la maggioranza ha bocciato questa
proposta, dobbiamo come cittadini ancora sostenere più di
30.000 euro annue circa di utenze allo stadio comunale. E’
evidente che come dichiarato in Consiglio, ci sia tra il sindaco
e la società Fabriano- Cerreto un evidente conflitto d’interessi
e che quindi la situazione rimane invariata. La mozione sulla
concessione all’asilo nido ad una cooperativa sociale del
territorio è stata anch’essa bocciata. Noi volevamo questo
cambio di concessione in modo che la cooperativa gestisse
in toto l’asilo nido, potendo decidere anche le tariffe e altre
forme di servizi al bambino. L’assessore ai Servizi Sociali ha
rimarcato che comunque c’è già una cooperativa che gestisce
19
e che per ora ci sono 21 bambini e che la loro volontà è di
lasciare tutto in questo modo. Per noi visto che la copertura
dei costi, per sostenere il nostro asilo nido è di solo il 56,44%,
analizzando questi dati crediamo che sia indispensabile un
cambiamento significativo di marcia. Abbiamo anche proposto
con una mozione di dare in gestione il bocciodromo, il pala
tennis, il campo di calcio e i campi da calcetto “Fontenera”.
Abbiamo pensato ad un cambio generazionale e ad un progetto
per affidare le strutture ad una cooperativa di giovani disoccupati, e che l’amministrazione si sarebbe dovuta impegnare
sostenendo il progetto. La risposta è stata che è un’idea di
vecchia politica e che non è rilevante il dato della disoccupazione giovanile di oltre il 40%.
Il problema è che chi rispondeva così è l'assessore allo Sport,
e ancor più grave che l'assessore alle Politiche giovanili non
ha detto nulla al riguardo, del resto in Consiglio comunale e
non solo, decide il podestà su chi può intervenire e chi no.
Comunque, la loro idea a breve è un bando per queste strutture
e il Palazzetto, rivolto a tutti.
La nostra preoccupazione è che in questo modo non si favorirà
l’occupazione né giovanile, né di esodati, né di cassa integrati.
Siamo proprio curiosi di leggere il bando e ci auguriamo che
anche qui, non sia tutto a carico dei cittadini come per lo
stadio! L’ultima mozione, quella sull’aumento dell’Imu per le
terre edificabili, che avrebbe portato un introito di circa 15.000
euri da destinare ad un fondo di solidarietà per le famiglie
più bisognose, è stato anch’esso bocciato dalla maggioranza
e tre voti di astensione dell’altra minoranza.
Hanno dichiarato che i terreni già hanno un valore più alto a
livello di mercato e che il ricavato è irrisorio, se per loro questa
cifra non è nulla vi ricordo che è quasi lo stipendio medio
annuale di un operaio! Secondo noi è evidente che come per lo
stadio anche in questo caso c’è un enorme conflitto d’interessi
da parte del sindaco. In conclusione abbiamo constatato che
questa maggioranza è priva di progetti e contenuti politici, è
palese che sia la loro una vecchia politica, lo dimostra il fatto
che non hanno voluto rompere con il passato, votando contrari all’istituzione della commissione d’indagine sul debito
finanziario e sulle gestioni dei beni comunali.
Marco Zamparini, consigliere comunale Pcl
Halloween
al Circolo
Fenalc
Contraddizioni
del nostro tempo
Qualche giorno fa, passando avanti ad un’edicola, in una delle locandine esposte all’esterno si leggeva questa notizia: “Dipendenti
comunali fanno causa al Comune per troppo
lavoro”. Abbiamo pensato che questi dipendenti avranno le
loro valide ragioni per intraprendere un’azione così estrema.
Però il pensiero va anche a quelle notizie che insistentemente
circolano da tempo sui media in merito al comportamento
dei dipendenti comunali del Comune di Sanremo. Se queste
notizie hanno un minimo di fondamento vedremo se le istituzioni vorranno intraprendere azioni nei confronti di questi
dipendenti oppure la cosa si insabbierà nei meandri della
burocrazia (cosa sicuramente già successa in altre analoghe
occasioni). Noi volontari delle associazioni caritative vorremmo tanto rivolgerci a queste persone per mandare loro questo
messaggio. Voi, cari signori, siete fortunati ad avere un lavoro
a tempo indeterminato che vi permette di vivere degnamente
voi stessi e le vostre famiglie. Quanta gente farebbe follie per
avere un posto di lavoro come il vostro; pur di lavorare sarebbero disposte a qualsiasi condizione. Loro, purtroppo, oggi
non hanno di che vivere né come sfamare i loro figli. Nelle
nostre strutture caritative si presentano (non senza riluttanza e
pudore) le persone più disparate; la prima cosa che chiedono
è un lavoro. Tutte le volte che vengono chiedono sempre la
stessa cosa. Loro non hanno avuto la stessa vostra fortuna in
quanto il lavoro lo hanno perso e gli ammortizzatori sociali
hanno già terminato il loro effetto. Un altro lavoro oggi non
lo trovano. Ora questi sfortunati meritano da parte di tutti
sicuramente più rispetto e più solidarietà.
Rivolgendoci infine alle istituzioni pubbliche (Comuni, Province, Regioni fino a coloro che ci governano) chiediamo di
mettere da parte i conflitti di carattere politico e di convogliare
tutte le risorse possibili per ridare lavoro a chi ne ha bisogno
(e sono tanti….), nonché la dignità che meritano.
I volontari delle associazioni caritative di Cerreto d’Esi
Il circolo Fenalc “IGrillo” ha organizzato per la serata del 31 ottobre una serata aperta
a tutti i ragazzi e adulti per festeggiare la tradizionale festa di Halloween. Il parroco
Don Gabriele ha dimostrato ancora una volta di saper far divertire il paese nel rispetto
del sano star bene insieme e nel rispetto delle regole all’interno della parrocchia. Grazie
all’aiuto dei gestori del circolo Gianluca Conti e Federico Crialesi, il circolo è stato
addobbato per l’occasione tra maschere spettrali, zucche finte e ragnatele con fantasmi.
La partecipazione è stata numerosa ed i bambini si sono divertiti sotto la sorveglianza
dei propri genitori e nella stessa sicurezza che il circolo ha adottato. Dopo la cena
collettiva una sfilata di tutte le maschere con premio finale.
Gian Marco Lodovici
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20
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Novità in Diocesi:
la cattedra
della dottrina sociale
della Chiesa
>CHIESA
Foto di gruppo con
il Vescovo emerito di Senigallia
Giuseppe Orlandoni ed il Vescovo
della nostra Diocesi
Giancarlo Vecerrica
Una nuova evangelizzazione
di SONIA RUGGERI
C
on un ottimo esordio,
giovedì 29 ottobre presso l’Aula Magna della
Scuola di Teologia, in
via Serraloggia. ha preso il via la
Cattedra di Dottrina Sociale della
Chiesa, organizzata dalla Diocesi
di Fabriano-Matelica e fortemente
voluta dal nostro Vescovo don
Giancarlo. Erano presenti più di
quaranta partecipanti, che hanno
ascoltato con interesse e vivacizzato
con i loro interventi l’autorevole e
coinvolgente prolusione tenuta da
Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo emerito di Senigallia e membro
della Commissione Episcopale
della Cei per i problemi sociali e
il lavoro.
Perché la dottrina sociale della Chiesa, quale il suo ruolo nella società
del terzo millennio, caratterizzata da
notevoli cambiamenti e sfide epocali
che interpellano le donne e gli uomini del nostro tempo e chiedono
interventi urgenti e responsabili,
per correggere quelle disfunzioni
e distorsioni che impediscono il
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Una parola per tutti
bene comune? Questi sono stati
gli interrogativi ai quali Mons. Orlandoni ha cercato di dare risposta,
ripercorrendo la storia del Magistero
Sociale della Chiesa.
La dottrina sociale della Chiesa, ha
ricordato il relatore, è “annuncio
incarnato della verità dell’amore di
Cristo nella società” e in quanto tale
via privilegiata della nuova evangelizzazione in una società complessa
come la nostra, in cui diventa sempre più urgente il bisogno di elaborare uno nuovo modello di sviluppo
integrale, solidale e fraterno.
L’esperienza di fede, così come ce
la presenta la Bibbia, non può essere riducibile, infatti, all’adesione
intellettuale a un insieme di verità,
ma comporta un coinvolgimento
esistenziale personale dell’uomo
con Dio, è un’esperienza relazionale
che chiama in causa radicalmente
tutta l’esistenza dell’uomo e mediante la quale egli dà risposta al
problema del senso. L’Amore di
Dio, come ha ricordato il Cardinal
Bagnasco, rende nuovi e questa novità noi credenti dobbiamo portarla
nel mondo, in questo tempo in cui
siamo chiamati a vivere.
La dottrina sociale della Chiesa,
come tutta le forme di evangelizzazione, non si ferma ad essere
"annunciata" solo con le parole, ma
"deve" essere vissuta concretamente
nella vita della persona e nella società, per disvelare la verità cristiana.
Pertanto costituisce la via attraverso
la quale la Chiesa non pretende di
sostituirsi alla politica, ma invita
ad un dibattito serio e trasparente,
perché le necessità particolari o le
ideologie non ledano la dignità della
persona umana, il diritto alla vita per
tutti, la famiglia, la giustizia, la pace
e quindi il bene comune.
In tal senso, pertanto, intende agire
la nostra Chiesa locale, attraverso
questa Cattedra di Dottrina Sociale; intende cioè offrire momenti di
riflessione sui grandi temi e sfide
del momento, e fornire strumenti,
attraverso il Magistero della Chiesa, che permettano di esercitare la
nostra capacità di discernimento e di
interpretazione corretta della situazione umana e dei segni dei tempi.
Noi viviamo in un momento di
grande complessità, in cui la cul-
Domenica 8 novembre
dal Vangelo secondo Marco (Mc 12, 38-44)
L’annuncio di Gesù, nel tempio come lungo la strada o tra la folla, è sempre molto diretto e preciso. Il Maestro non è affatto tenero e
indulgente con gli scribi, i potenti di allora, che vogliono stare sempre al centro dell’attenzione e salire agli onori delle cronache. Essi
desiderano essere salutati con profondi inchini come segno di riconoscimento della loro superiorità in quanto conoscitori della Scrittura.
Nonostante calpestino e impoveriscano ancor di più i bisognosi, pretendono di essere serviti e riveriti, apprezzati e stimati.
Alcune persone, esattamente come avviene ai nostri giorni, vivono nell’ipocrisia e nella falsità di voler solo apparire buone, sagge e
generose... Il povero, invece, libero da se stesso e dalla cupidigia dei beni materiali, è capace di slanci sinceri, donando in pienezza
tutto il suo essere.
Come la possiamo vivere
- Il Vangelo di oggi richiede una chiara presa di posizione: siamo schierati dalla parte del ricco e dello scriba che vuole solo primeggiare,
magari schiacciando gli altri, oppure da quella della povera vedova, persona umile e generosa che si offre con dedizione ai fratelli?
- Dinanzi ad una società piena di egoismo che vive come se l’altro non esistesse, chi crede in Gesù ha l’occasione di essere segno e
testimonianza dell’amore di Dio tra gli uomini.
- Talvolta, però, gli stessi cristiani anestetizzano la propria coscienza; pur dando quei pochi spiccioli, quelle misere e stiracchiate attenzioni a coloro che ne hanno bisogno, non ci mettono il cuore. E’ preferibile compiere una piccola buona azione con amore, piuttosto
che tanti gesti con sufficienza e sgarbo.
- Di fronte a Dio siamo un libro aperto. Dinanzi agli uomini impegniamoci sempre a mostrarci per quello che veramente siamo cercando
relazioni basate su sincerità, stima, carità e imparando a desiderare la conversione per noi stessi anziché pretenderla sempre dagli altri.
- “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Queste parole dovrebbero accompagnarci per tutto il corso della giornata, così da
non far pesare sugli altri il bene che realizziamo, comportandoci sempre da amministratori fedeli e non da padroni.
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tura non è affatto aperta alla trascendenza e al mistero; in cui la
crisi antropologica fa intravedere
sempre di più l’affermazione della
perdita del senso dell’essere uomo,
il trionfo dell’egoismo irrazionale,
l’esclusione della fraternità, della
gratuità, del dono dalla sfera civile
ed economica.
Viviamo in una società in cui il
capitalismo economico e finanziario
e l’evoluzione delle nuove tecnologie hanno dato origine ad una
globalizzazione che fa crescere le
diseguaglianze, distrugge il creato,
rende la vita di molte persone “vite
di scarto”. Viviamo in una società,
in cui i modelli consumistici sono
attenti solo all’assolutizzazione del
profitto, che mette in crisi anche la
buona politica, in cui le istituzioni
appaiono incapaci di gestire una società globalizzata più equa, solidale
e sostenibile. Ecco allora l’urgenza
di una Chiesa in uscita, che sappia
spargere, ovunque, semi di amore
e di carità. Una Chiesa chiamata,
oggi più che mai, “a non cedere al
disincanto, allo scoraggiamento, alle
lamentele”, ma a testimoniare, con
amore, una fede che chiede stili di
vita sobri, ispirati all’ascolto, all’accoglienza e al dialogo; stili di vita,
atti a creare relazioni d’amore e ad
operare per la nascita di un nuovo
umanesimo; stili di vita che, come
dice Papa Francesco “crei persone
capaci di scendere nella notte, senza
essere invase dal buio e perdersi,
capaci di testimoniare la bellezza di
un’umanità che, avendo incontrato
Gesù, si ritrova più vera, più piena
e più desiderosa di aprirsi agli altri”.
Ecco, allora, il percorso appena iniziato che, dopo la lezione introduttiva di Mons. Orlandoni, affronterà
alcuni grandi temi della società contemporanea quali: la città, l’economia, la finanza, il lavoro, la famiglia,
il dialogo tra le genti, alla luce del
magistero sociale della Chiesa, con
il contributo di autorevoli testimoni
e importanti relatori. Tutto ciò con
l’auspicio, da parte della Diocesi
di Fabriano-Matelica, di offrire,
umilmente, un contributo non solo
ai credenti e alla nostra comunità
diocesana, ma anche ai cittadini, a
coloro che sono impegnati in politica e al nostro territorio.
Adorazione Eucaristica
• A FABRIANO: nella chiesa di San Filippo il primo sabato del mese
7 novembre dalle ore 21 alle ore 6 della domenica.
Nel santuario della Madonna del Buon Gesù: tutti i giorni feriali, dalle
ore 9 alle ore 19, con possibilità delle confessioni.
• A MATELICA: nella chiesa della Beata Mattia: il primo sabato del
mese 7 novembre dalle ore 21 alle ore 24.
Nella chiesa di San Filippo: l’ultimo venerdì del mese 27 novembre
dalle ore 21 alle ore 24, e nella parrocchia di Regina Pacis ogni primo
venerdì del mese, dalle ore 8 alle ore 17.
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ MESSA D’APERTURA DELL’ANNO ACCADEMICO DELL’UNIVERSITÀ POPOLARE:
sabato 7 novembre alle ore 10.15, presiede Mons. Vecerrica.
~ CHIUSURA DELL’OTTAVARIO DEI MORTI A CERRETO D’ESI: domenica 8 novembre
alle ore 11.15, presiede Mons. Vecerrica.
~ IL VESCOVO CELEBRA AL CIMITERO DI MATELICA: domenica 8 novembre alle
ore 15.30.
~ CONVEGNO ECCLESIALE NAZIONALE DI FIRENZE: da lunedì 9 a venerdì 13 novembre
partecipano il vescovo ed altri cinque delegati della nostra diocesi.
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21
>CHIESA<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Niente futuro senza giovani
Lectio magistralis del Card.Bagnasco sulla misericordia in Cattedrale
di MARCO ANTONINI
“N
on si può essere
misericordiosi se
non si è giusti e se
non c’è attenzione
per coloro che sono in difficoltà”.
Il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente
della Conferenza Episcopale Italiana, è tornato nelle Marche, la terra
dove ha compiuto i primi passi da
Vescovo nella Diocesi di Pesaro e
ha dedicato il suo primo pensiero
a coloro che subiscono e vivono
l’incertezza della crisi economica e
del lavoro. Ha scelto Fabriano, mercoledì 28 ottobre, per una catechesi
sulla misericordia in preparazione
all’Anno Santo indetto da Papa
Francesco, una delle città simbolo
del lavoro che ora fa i conti la precarietà. Il porporato è arrivato nella
città della carta nel tardo pomeriggio. Un rapido tour nelle bellezze
artistiche della piazza San Giovanni
Paolo II che ospita la Pinacoteca e
il Museo Diocesano poi l’abbraccio
con i fedeli nella Cattedrale di San
Venanzio. Più di mille persone si
sono radunate in occasione del
Mercoledì della Fede, l’evento dello
spirito organizzato, da anni, dal Vescovo di Fabriano-Matelica Mons.
Giancarlo Vecerrica. “Fanno bene
i Pastori delle Marche a tenere alta
l’attenzione sulle problematiche
che ci affliggono maggiormente
come giovani e lavoro. Senza le
nuove generazioni – ha detto Bagnasco - non c’è futuro. Da loro
dobbiamo ripartire”. Prima della
lectio magistralis si è soffermato
anche sulla bellezza della Regione
e sul legame che ha sempre mantenuto con questa terra. “Qui – ha
confidato – ho svolto la mia palestra
di episcopato dopo la nomina ad
Arcivescovo di Pesaro e conservo
ricordi speciali”. Poi è entrato in
profondità sui risvolti della quotidianità. “La nostra vita è piena di
contraddizioni eppure Dio entra in
ognuno di noi. Anche l’Europa, purtroppo, ha perso questa percezione e
il Creatore è stato messo all’angolo.
E’ diventato un bell’ornamento
della propria casa ed esistenza ma
non è la roccia su cui tutta la vita
si fonda. L’indifferenza, nel nostro
continente, ha raggiunto un valore
così inimmaginabile che non è più
il caso nemmeno di contraddirlo
perché non interessa. Anche noi –
ha dichiarato – crediamo in Cristo
ma non ci chiediamo quanto entra
nella nostra vita. In campo culturale e sociale siamo attenti a non
nominarlo per colpa di una laicità
malintesa”.
Per questo il Papa ha indetto il
Giubileo della Misericordia che,
dopo l’apertura della Porta Santa
in Vaticano l’8 dicembre, verrà
inaugurato in tutte le Diocesi del
mondo la domenica successiva.
“Sarà l’occasione – ha detto il Presidente della Cei – per interrogarci
sulla nostra fede e per risvegliarci
dalle distrazioni che non ci fanno
più sorprendere davanti all’amore
di Dio che salva. La misericordia,
infatti, riguarda tutti e l’Anno Santo
va proprio in questa direzione.
E’ un grande dono: ci servirà per
meditare sull’amore che Dio ha per
noi. Con il Giubileo riscopriremo la
solidità dei rapporti umani e la grazia dei nostri limiti che ci ricorda
come abbiamo sempre bisogno
del prossimo”. Poi parlando della
famiglia e delle tante critiche che
riceve quotidianamente ha detto
che “fortunatamente, in mezzo
alle contraddizioni della vita, della
gente e delle nazioni, Dio esiste ed
entra in ogni persona nonostante tutto. Non dobbiamo
avere paura di esprimere
la fede con gli atteggiamenti concreti in mezzo all’indifferenza del
mondo. L’amore del Padre non è
sentimentalismo, ma misericordia
che guarisce. Lasciamoci amare da
Lui, solo così riusciremo ad amare
i fratelli”. Poi l’appello ai fedeli:
Il Cardinale
Bagnasco
con don Giancarlo
Vecerrica
in Cattedrale
(Foto servizio
Luigi Luzi)
“Testimoniamo il nostro amore e
non la divisione”. Un incontro per
mettere al centro della discussione
la misericordia di Dio che è fedele ed è rivestita di tenerezza e,
in qualsiasi situazione, è sicura,
dà la vita. Bagnasco ha spronato
i presenti a recuperare un po’ di
tempo perso – magari lasciando
alcuni minuti la televisione
spenta che diffonde cronaca
proprio perché il mondo non
si sente amato - e a smettere
di vivere rincorrendo le cose
senza mai afferrarle. Mons.
Giancarlo Vecerrica, nel suo
saluto introduttivo, ha sottolineato le difficoltà di una
terra in forte crisi che
ancora è attaccata
ai valori e alla
famiglia e che
non deve essere abbandonata, ma
valorizzata dalle istituzioni locali
e nazionali. “La presenza in Cattedrale dei nostri fratelli rifugiati che
sono ospiti della nostra Diocesi – ha
detto – testimonia come questa terra
è davvero ricca di carità”.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.00: - Cattedrale
- M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Oratorio S. Giovanni Bosco
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - Collegiglioni
ore 18.00: - Cattedrale
- M. della Misericordia
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò Centro Com.
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
Sono molto legato alle Marche
E’ stato un autentico bagno di
folla quello che lo scorso mercoledì 28 ottobre ha abbracciato
il Cardinale Angelo Bagnasco,
arrivato nella Cattedrale di San
Venanzio per parlare durante i
Mercoledì della Fede sul tema
della Misericordia. “Sono molto lieto di essere stato invitato
da Sua Eccellenza il Vescovo
Giancarlo Vecerrica per parlare
del tema della misericordia che
sarà al centro del Giubileo straordinario – ha spiegato il Cardinale
Angelo Bagnasco – anno indetto
dal Santo Padre Francesco per la
Chiesa con grande grazia, perché
il mondo di oggi nelle sue manifestazioni è così violento proprio
perché non sente di essere amato,
come se non sentisse la tenerezza della misericordia. Quindi il
Papa invita tutti, e noi in primo
luogo, a sperimentare di nuovo la
Misericordia di Dio che è amore.
Una misericordia che sa perdonare
e per essere strumento di Dio”. Il
Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha voluto ricordare
anche il suo passato marchigiano,
di quando nel 1998 Papa Giovanni
Paolo II lo nominò Vescovo della
Diocesi di Pesaro. “Sono particolarmente legato alle Marche – ha
proseguito l’Arcivescovo di Genova
– sono stato in questa meravigliosa terra per 6 anni a Pesaro come
Arcivescovo. Ritorno in famiglia,
quasi in casa, con il Vescovo Vecerrica, con gli altri Vescovi e con
tutta la Chiesa marchigiana”. Un
ritorno che è stato anche salutato
dal Cardinale di Ancona Menichelli
che, in una telefonata avvenuta poco
prima con il Vescovo della Diocesi
di Fabriano – Matelica, ha voluto
salutare il ritorno nelle Marche
del Presidente della Conferenza
Episcopale Italiana con affetto.
Attenzione anche alle vicende della
crisi fabrianese, analizzata dal
Cardinal Bagnasco con parole
di responsabilità: “La base della
misericordia, la base dell’amore
è la giustizia come ci ricorda il
Santo Padre. Non si può essere
misericordiosi o altro se non si
è giusti – ha concluso l’Arcivescovo di Genova – fondamentale
è assicurare ciò che è dovuto a
tutti. Casa e lavoro prima di tutto.
Perché senza casa e lavoro non
c’è futuro, né per i giovani, né
per i meno giovani perché non c’è
più possibilità di vivere dignitosamente. Quindi il mio invito ai
Pastori della Chiesa è quello di
guardare al bene della anime e
guardare alla loro salvezza, senza
dimenticare il tema della giustizia
e della misericordia in tutti gli
aspetti sociali perché fanno parte
del nostro Ministero. Nel rispetto
delle responsabilità”.
Saverio Spadavecchia
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.00:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- S. Maria in Campo
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- M.della Misericordia
- S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
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22
>DEFUNTI<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
SEI MESI
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Martedi 10 novembre
alle ore 18 nella chiesa
di Albacina verrà celebrata
la S.Messa per ricordare la nostra
ORATORIO DI SANTA MARIA
Domenica 8 novembre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amata
GIUDITTA ANTONINI
ved. FABRIANESI
I nipoti la ricorderanno lunedì 9
novembre nella Santa Messa delle
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
10-5-2015
10-11-2015
A sei mesi dalla morte,
i figli Mario e Maurizio ricordano
CHIESA del COLLEGIO GENTILE
ELDA GIONCHETTI
ved. CICCONCELLI
con una Messa celebrata martedì
10 novembre alle ore 18 nella chiesa di San Venanzio. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Sabato 7 novembre
ricorre il 6° anniversario
della scomparsa dell'amato
GIOVANNI BANO
La moglie, la figlia, il genero ed i
parenti lo ricordano con affetto.
S.Messa sabato 7 novembre alle
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
don GIOVANNI BORIA e gli
AMICI PASSATI a NUOVA VITA
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Vivere nel cuore di chi resta
non è morire.
CHIESA di S.M.MADDALENA
Mercoledì 11 novembre
ricorre il 7° anniversario
della scomparsa dell'amato
ENZO ROSCIONI
Rosella, Giorgio, Francesca, Elena e
i parenti nel ricordarlo, con immenso affetto, faranno celebrare una
S.Messa martedì 10 novembre alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Domenica 8 novembre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
CARLO CHIUCCHI
La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa lunedì 9 novembre alle ore 18.30. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
Martedì 10 novembre
ricorre il 24° anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESA di S.VENANZIO
Martedì 10 novembre
ricorre il 3° anniversario
dalla scomparsa dell'amata
LUISA POLLONI
in CHIODI
I familiari ed i parenti tutti la ricordano con affetto. S.Messa martedì
10 novembre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.M.MADDALENA
Domenica 8 novembre
ricorre il 7° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
FRANCESCO CARLUCCI
La moglie, le figlie, i generi, i nipoti
ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa giovedì 12 novembre
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
TRIGESIMO
Nell'anniversario
della scomparsa dell'amato
SILVESTRO MERLONI
La moglie, la figlia e i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa mercoledì 11 novembre alle ore 18 nella chiesa di S.Venanzio. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.NICOLO'
Venerdì 6 novembre
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amato
PRIMO BIANCINI
La famiglia, i parenti e gli amici lo
ricordano con affetto. S.Messa venerdì 6 novembre alle ore 17.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Caro Primo è trascorso già un
mese. Quando, in quella splendida
mattina di ottobre l'Angelo del Signore ti ha portato via così, senza
un saluto, senza un sorriso. Magari
avresti voluto dirci tante cose. Il
tuo ricordo è sempre vivo in noi, e
ci accompagna in ogni istante, ma
resta immenso il vuoto che hai lasciato. Ciao.
I tuoi cari e i tuoi amici
SILVIA RUGGERI
Fin da ora i genitori, i nonni, i parenti, gli amici, ringraziano quanti
si uniranno nella preghiera.
Nel buio, nei nostri perchè, nella
sofferenza, e nella morte, non vorremmo rimanere soli. Dio ci ama.
Mamma e babbo
Gli ex giovani di S.Agostino
sabato 14 novembre alle ore 17
faranno celebrare una S.Messa
di suffragio per ricordare il loro
assistente
ANNIVERSARIO
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Martedì 10 novembre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
UGO TULLI
La famiglia, nel ricordarlo con immutato affetto, farà celebrare una
S.Messa martedì 10 novembre alle
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Lunedì 2 novembre, a 86 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ELIO MENGHINI
Lo comunicano Stefania, Petra, Elena e Luciana ed i parenti tutti.
Belardinelli
ANNUNCIO
Sabato 31 ottobre, a 69 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ENZO TADDEI
Lo comunicano le zie Mariotti, i cugini Tozzi, Mariotti, Quaresima, Latini, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
CAPPELLINA del CIMITERO
di S.Gianni - Sassoferrato
Sabato 14 novembre
ricorre il 4° anniversario
dalla scomparsa dell'amata
ANNA MARIA ROSA
in PASSETTI
La mamma Emilia, il marito Nello, i
figli Maria Teresa con Simone e Giacomo con Francesca ed i parenti la
ricordano con grande affetto e dolore. S.Messa sabato 14 novembre
alle ore 15. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNUNCIO
Venerdì 30 ottobre, a 83 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
RAFFAELE GIORGETTI
Lo comunicano la moglie Edelvais,
le figlie Tiziana e Luana, la sorella
Ernesta, il genero Marco, i nipoti
Mirta e Francesco, i cognati ed i
parenti tutti.
Belardinelli
ANNUNCIO
Venerdì 30 ottobre, a 92 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
QUINTO FONDATO
Partigiano combattente,
sopravvissuto all'eccidio di Montalto di Cessapalombo del marzo 1944
Lo comunicano i pronipoti Leonardo, Penelope, Matteo, Arianna, i
nipoti Anna Lisa, Valentina, Cinzia,
Nadia, Fabio, i figli Alberto e Sandra, la nuora Luisella e il genero
Nello, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 29 ottobre, a 85 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GIUSEPPE DOLCE
Lo comunicano la moglie Elisa, i figli Roger e Gian Luigi, la nuora Paola, il nipote Nicolò ed i parenti tutti.
Belardinelli
MARCO MANCINI
I familiari lo ricordano con immutato affetto. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
RICORDO
Pensando a
SILVIA CONTI
Non ti rimpiango/né ti compiango.
Nessuna elegia./Tu non vorresti./
Ma il ricordo no,/non posso scegliere/di non sapere./Tu con le donne
tu tra le donne/tu per le donne./
Dalla parte delle donne/sempre e
comunque./Donne in pena, donne
sotto/donne contro, donne dentro.
Ospitate nella tua casa/Adottate
a distanza/sostenute nel mondo/
accolte nel cuore./Non è passato
troppo tempo./Non quanto basta/
per dimenticare./Io ti penso.
Marisa Valloscuro
ANNUNCIO
Venerdì 30 ottobre, a 60 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ROSA COLONNELLI
in BURATTINI
Lo comunicano i genitori Furio e
Valinda Zampini, il marito Ruggero,
i figli Alessandra, Tiziana, Andrea,
il fratello Eugenio, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Mercoledì 28 ottobre, a 95 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LINA CENTOCANTI
ved. BOCCADORO
CONSORELLA DEL SACRO CUORE
Lo comunicano i figli Pierluigi e Maria, la nuora Iliana (Lilli), il genero
Egidio, il nipote Stefano con Erika,
i pronipoti, il fratello Ivo con Elisa, i
nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Sabato 31 ottobre, a 69 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ELVIRA PAOLINI
in GALEOTTI
Lo comunicano il marito Donnino,
i figli Domenico e Carla, il fratello
Gualtiero, la nuora Maria, il genero
Franco, i nipoti Michele, Stefano,
Marta e Ilaria, la cognata ed i parenti tutti.
Belardinelli
RINGRAZIAMENTO
La famiglia MEZZOPERA
grata per la partecipazione di
affetto ricevuta in occasione della
scomparsa del caro
DOMENICO
ringrazia quanti, in vari modi,
si sono uniti al lutto
Marchigiano
ANNUNCIO
Mercoledì 4 novembre, a 92 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
PROVINO ALBERTI
Lo comunicano le figlie Maria Luisa, Giuliana, Roberta ed Annalisa,
il genero Andrea, le nipoti Sara con
Mario e Lara con Saverio, i pronipoti Alice, Giulia e Francesco, le sorelle, la cognata, gli altri nipoti ed i
parenti tutti.
Bondoni
Cimitero memoriale per i migranti senza volto e nome
Almeno avranno un luogo per riposare in pace. Un cimitero “dedicato” accoglierà i resti
di tanti migranti “senza volto e senza nome”, morti nel mar Mediterraneo nel tentativo di
raggiungere l’Europa e dei quali non si è riusciti a stabilire l’identità e che nessuno reclama.
L’iniziativa sta prendendo corpo in Calabria, nella piccola cittadina di Tarsia (Cs), tra i più
antichi borghi della valle del Crati. Una comunità civica che ha imparato dalla sua storia recente a rafforzare e presidiare i valori della pace, della solidarietà e della fraternità. In questo
territorio, infatti, durante gli anni del fascismo, fu allestito il lager di Ferramonti, il principale
(in termini di consistenza numerica) campo di concentramento aperto dal regime fascista
(tra il giugno e il settembre 1940), in cui furono internati oltre 3mila ebrei. Molti di loro, sono
stati sepolti proprio nel cimitero comunale di Tarsia, dove sorge anche un museo dedicato alle
torture inferte dal regime di Mussolini.
Un “memoriale”. L’ufficio tecnico del Comune ha già redatto il progetto preliminare del
cimitero “memoriale”, successivamente approvato dalla giunta comunale e inviato agli uffici
della presidenza della regione Calabria, a Catanzaro. Lo stesso progetto preliminare è stato
spedito anche al Commissario straordinario per le persone scomparse, il prefetto Vittorio
Piscitelli, che sta seguendo per conto del Governo la realizzazione dell’opera, giudicata dal
rappresentante del Governo “assolutamente indispensabile e urgente, per poter dare una degna sepoltura a tutte le vittime delle tragedie del mare”. Vittime che, secondo i dati ufficiali,
solo nel 2015 nel Mediterraneo, sono state oltre 3.100.
Da dove nasce quest’idea? L’input iniziale è stato dato da Franco Corbelli, leader del movi-
22 defunti.indd 2
mento “Diritti civili” che, già da tempo, si sta battendo per la realizzazione di un cimitero per
i migranti. “Tutto è iniziato due anni fa - ha spiegato Corbelli a ‘Il Fatto Quotidiano’ - dopo la
tragedia di Lampedusa nell’ottobre 2013, da quelle immagini strazianti, dalla sofferenza di
fronte a quelle piccole bare di bambini.
Dal giorno dopo iniziai a lanciare il primo appello, a chiedere alle istituzioni di porre fine a
quella disumanità e di realizzare un cimitero dei migranti. Un atto che non è solo di umanità
ma anche di civiltà, solidarietà e di rispetto dei diritti di queste persone, almeno dopo morte”.
Un appello, quello di Corbelli, che ha trovato convinto ascolto da parte del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, e della sua giunta. “La proposta ci ha inorgoglito e, al tempo stesso,
investito di responsabilità”, ha dichiarato il sindaco Ameruso. “Per questo - ha proseguito l’abbiamo subito sposata, consapevoli dell’importanza di poter ospitare nel nostro territorio,
ferito dalle brutture della storia, un’iniziativa di così alto valore umanitario. Accoglienza e
solidarietà fanno un po’ parte del nostro Dna culturale, dell’educazione che tanti di noi fin
da bambini hanno potuto assimilare, visitando nel cimitero comunale le tombe degli ebrei
internati, poste accanto a quelle dei propri cari”.
Un’ultima nota simbolica. Una gigantografia del piccolo Aylan Kurdi - il bambino siriano di
3 anni che il Mediterraneo ha restituito alle coste turche da dove, con la famiglia, era partito
per raggiungere l’Europa a bordo di un barcone - campeggerà all’ingresso del nuovo cimitero.
Sarà il suo sorriso, ancora pieno di speranza, ad accogliere i visitatori.
Maurizio Calipari
04/11/15 11.10
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L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
>CULTURA
Inaugurata a San Paolo
una mostra,
organizzata da Inarte
con artisti carioca che
rappresentano la nostra terra
Il Brasile parla fabrianese
F
abriano sbarca in Brasile: è stata inaugurata lo
scorso 8 ottobre a S. Paolo del Brasile la mostra
“Io Italia, self portrait”, curata dall’associazione fabrianese InArte con ABA (associação brasileira de aquarela) in nome di FabrianoInAcquarello
e degli enti che ne sostengono lo svolgimento insieme
alla città di Fabriano.
L’esposizione, progettata in coordinamento con la
galleria della Fondazione Museo Sao Catano do Sul e
dagli artisti brasiliani capitanati da Iole di Natale, mette
in mostra opere di piccolo formato che rappresentano
la nostra terra, l’Italia e Fabriano attraverso diverse
tecniche applicate da 50 artisti.
Il progetto, ideato più di un anno fa, ha trovato successivamente un interessante sviluppo durante la scorsa
edizione di FabrianoInAcquarello, quando l’artista brasiliana Lilian Arbex ha condotto un’iniziativa relativa
ad libro d’artista creando una maxi opera modulare
composta da centinaia di acquarelli di formato 20x20, realizzati dagli artisti internazionali presenti alla convention.
Le opere create in questa circostanza erano perfettamente in
linea con la mostra “Io Italia” tanto da indurre ad integrare
i due progetti e creare una testimonianza corale di tante e
importanti voci: attraverso gli artisti fabrianesi, italiani ed
internazionali, si svolge il racconto oltreoceano della nostra
terra.
A rafforzare il racconto anche il mezzo con cui le opere sono
stati incorniciate, ovvero la carta fatta a mano dal mastro
I nostri partner brasiliani, le artiste Lilian Arbex e Iole di Natale
con la direttrice della galleria
cartaio Lorenzo Santoni, a testimoniare la tradizione per
eccellenza della nostra città. La mostra, che sarà in Brasile
fino al 30 gennaio, al rientro in Italia sarà esposta anche a
Fabriano.
E' questo solo uno degli eventi con i quali prosegue il
percorso di internazionalizzazione della città di Fabriano
attraverso l’arte contemporanea. Un percorso iniziato anni
fa e che con il passare del tempo arricchisce sempre più la
città della presenza di artisti di rilievo internazionale che giungono nel territorio e ne diventano
testimoni. Poche settimane fa l'Associazione InArte
ha ospitato il workshop del maestro indiano Amit
Kapoor, nome di grande rilievo internazionale e
maggiore riferimento artistico per il panorama
indiano. Kapoor ha soggiornato a Fabriano dal 22
al 27 settembre, ospitato nella residenza per artisti
CasaInArte in via della Ceramica, e ha condotto
un interessante laboratorio dedicato alla tecnica
artistica della pittura ad acqua su carta.
Co-fondatore e direttore di una accademia indiana
di Arte e animazione, Amit Kapoor è docente in
prestigiose scuole d’arte, come il College of Art
di Nuova Dheli e vice presidente dell’International
Watercolor Society, l’ente internazionale che ha
conferito a FabrianoInAcquarello la rappresentanza
IWS per l’Italia. Per Amit Kapoor non era la prima
volta a Fabriano, l'artista è stato infatti uno dei maestri che
hanno partecipato lo scorso aprile a FabrianoInAcquarello,
protagonista anche della realizzazione dell’acquarello di 15
metri dipinto da grandissimi nomi internazionali.
Questi eventi hanno portato Fabriano al centro del dibattito
e dell'attenzione internazionale, creando grande aspettativa
per la prossima edizione di FabrianoInAcquarello, che anche
quest’anno porterà in città un numero rilevante di mostre,
maestri, artisti ed appassionati da tutto il mondo.
La convention è prevista dal 20 al 24 aprile.
L'Accademia e la Grande Guerra
Accademia dei Musici riprende i suoi “Salotti” dopo
l'interruzione dello scorso
appuntamento.
La Delegazione Cinese
dell'Università dell'Henan,
che ha visitato l'Accademia
ed il suo Museo, ha potuto
prendere in visione l'offerta
del Polo Universitario Artistico Musicale Scientifico di
Fabriano.
Nel prossimo “Salotto” di
Accademia dei Musici, venerdì 6 novembre sempre
alle ore 17.30, un incontro
“della Memoria”....
La data del 2015 ci riporta
23 cultura.indd 2
allo scorso secolo: proprio
nel 1915 scoppiava la Prima
Guerra Mondiale e, nella
tragicità dell'Evento come
per tutte le guerre, rimangono oggi testimonianze che è
giusto ricordare e commemorare.
L'Accademia dei Musici propone, proprio per la musica,
le “Canzoni dalla Grande
Guerra”.
Questa particolare produzione ha coinvolto, in quel
passato, autentici poeti e
musicisti che hanno saputo
trasferire, nei loro testi e
nelle loro note, la grande
umanità popolare ispirata ai
sacrifici di una storia così
drammatica e toccante.
Il risultato, melodie di eccezionale bellezza che ancora
oggi suscitano in noi sentimenti di partecipazione,
di riflessione, di allegria ed
anche di tanta speranza in un
futuro di Pace.
Questo “Salotto”, dopo la
consueta e fondamentale
parte didattica di inquadramento e descrizione musicale di quel periodo storico, vedrà l'esibizione di sei donne
in concerto dal titolo “Donne
de la mia patria, vi saluto”,
spettacolo con letture di voci
recitanti e canzoni popolari
accompagnate al pianoforte, per l'occasione un Coda
da Concerto Bosendorfer,
strumento storico originale
del 1912!
Gli appuntamenti sono completamente gratuiti per i giovani al di sotto dei 20 anni.
Ecco infine le info per i contatti: Accademia dei Musici,
Complesso Monumentale
San Benedetto – Piazza F.
Fabi Altini n. 9 Fabriano
www.accademiadeimusici.
it – [email protected] – tel. 0732 24065.
Il pianoforte Coda da
Concerto
“Bosendorfer – Vienna 1912”
04/11/15 11.12
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>CULTURA<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Eros al museo della carta
L'artista De Finis in esposizione fino all'8 novembre con "Alkeros"
O
ttanta opere fotografiche per dare corpo ad una
ricerca artistica che vede Eros De Finis protagonista
di una delle più belle pagine della fotografia d’arte
degli ultimi anni. Il fotografo marchigiano approda
a Fabriano, e in un contenitore di pregio quale il Museo della
carta e della filigrana, dopo i successi ottenuti in importanti
esposizioni tenute a Milano, Parigi e Bruxelles.
La Mostra (aperta fino all'8 novembre) è curata da Italo Bergantini, titolare della Galleria Romberg Photo di Latina. Il
Catalogo, curato da Galliano Crinella e per la parte grafica da
Luigi Bonfanti, è arricchito da tre poesie del poeta urbinate
Umberto Piersanti che riconduce l’opera di De Finis all’interno dei grandi temi della natura e della vita sociale. Nel
testo di presentazione si legge: “De Finis ‘mette in campo’
un’appassionata ricerca del valore della vita, fino a definirne
una vera e propria rappresentazione impigliata nella dialettica
di una fitta rete di immagini”. E ancora: “Qui la fotografia
appare veramente come un’operazione che mette in relazione tutte le funzioni e le risorse dell’umano, un’operazione
progressiva della testa, dell’occhio e del cuore attraverso la
quale De Finis esprime la sua visione del mondo, i rimandi
della memoria, il suo grido di risoluzione alla vita”.
In un altro breve testo critico, Katia Migliori evidenzia la
poeticità della ricerca artistica del fotografo: “E’ un narratore
primitivo De Finis, che ci regala il tempo per pensare in scatti
sapienti e che si pone con misurata modestia nell’orizzonte
poetico”.
Nel catalogo della Mostra è lo stesso De
Finis ad orientare e fornire le ragioni del
sua appassionata ricerca: “Fare uno scatto
è fermare un’immagine, è fotografare il
passato. Dal punto di vista della fisica
newtoniana non possiamo che affermare
questo, ma se volessimo usare una chiave
quantistico - metafisica, potremmo dire
che non è necessariamente così, e che
forse dovremmo ripensare alla scansione artificiale di un parametro chiamato
tempo. Lo scatto diventa allora qualcosa
che non ha né un prima né un dopo, fissa
l’immagine nella memoria e rappresenta
il prima, il dopo e il durante. Se riusciamo a pensare questo, in modo tale che
l’immagine che scaturisce rappresenti
l’interezza dell’unità atemporale, forse
siamo sulla strada che ci potrà portare alla
estrapolazione di un unico, irripetibile,
irriproducibile insieme che assume forma
di vita”. Ancora De Finis: “Gli uomini e
le donne che vivono dove si sente l’odore
della terra sono diversi. Non importa se abitino in paese o in
campagna, l’odore della terra arriva largo e basso nei giorni
di pioggia e alto e sottile nei giorni di sole; dovunque, entra
dentro e ci rimane. Gli uomini e le donne che riescono a
La severità di Latini
sul nostro Leone XII
E‘ un libro di grande interesse “I Papi umbri e marchigiani” di Paolo Latini di cui si è
scritto su “L’Azione” del 24
ottobre a seguito della presentazione che ne è stata fatta
alla Biblioteca comunale di
Fabriano a cura del Centro
Studi Riganelli. Infatti se
n’è discusso in città delle
Marche e dell’Umbria, tra
cui Perugia (Università degli
Stranieri) e Senigallia (Palazzo Mastai Ferretti), perché é
un libro che fa discutere.
Intanto c’è da dire che,
se quelli umbri sono due
(Martino I e Celestino II,
l’uno del VII secolo, l’altro
del XII), quelli marchigiani
sono otto, tutti successivi agli
umbri, 3 dei quali del vicino
Ottocento.
Sono tanti per una piccola
regione come le Marche, e
apparentemente marginale.
Ma il contributo dei marchigiani alla storia non solo
d’Italia ma della civiltà, è
molto più che proporzionale
alla sua piccolezza (è questo
un discorso che andrebbe
ripreso altrove).
Dunque le Marche hanno
dato alla Chiesa universale
ben 8 Sommi Pontefici (Nicolò IV, Marcello II, Clemente VIII, Pio VIII, Leone XII
e soprattutto Sisto V, Pio IX
che sono stati protagonisti
del loro tempo, come anche
Clemente XI – Papa Albani
di Urbino.
Di solito rievocare i Papi del
proprio territorio vuol dire
celebrarli come figli illustri
e questo fondo di “patriottismo” fa velo ad una analisi
appassionata. Qui no, in questo libro non c’è la tentazione
celebrativa. La conoscenza
di ogni Papa “marc-umbro”
24 cultura.indd 2
I Papi
marchigiani
ed umbri
(come avrebbe detto il compianto avvocato Passari) si
vede che è frutto di accurati
studi su fonti plurime; e se
ne sottolineano i meriti, non
si nascondono i demeriti e
le ombre.
Per cui ne vengono fuori biografie ragionate, problematiche, critiche (quella di Pio
IX occupa più di 40 pagine).
E sorprende che a condurre
un lavoro del genere sia, non
uno storico di professione,
ma un medico specializzato
in radioterapia, sia pure con
la passione della storiografia.
Sono papi-re quelli rivisitati
da Paolo Latini (fabrianese
di nascita e di formazione,
anche se poi si è fatto perugino) e sono ben diversi
dall’immagine di Papa Francesco ed anche dai papi del
secolo scorso.
E ci potremmo anche scandalizzare per certi loro comportamenti e affermazioni se
non sapessimo che dobbiamo
sempre storicizzare, cioè non
giudicare con la mentalità
di oggi, perché quei papi
erano uomini del loro tempo
e pertanto condizionati dal
loro tempo.
Certamente non c’è da rimpiangere l’epoca del potere
temporale della Chiesa, ma
anzi c’è da ringraziare Dio
d’averla liberata da questo
peso ingombrante, durato
sentire l’odore della terra sono diversi. Hanno radici robuste
e profonde, e non li porta il vento, hanno odori e profumi da
ricordare e non ne fanno mistero, hanno voci che risuonano e
che danno loro la forza di continuare, nella terra hanno anime
da ringraziare per i fiori che hanno fatto crescere”.
L'informazione di qualità
che guarda al territorio
secoli.
Questo discorso vale in particolare per il nostro Papa
fabrianese (fabrianese perché
gengarino) Leone XII, che
Latini tratta con severità un
po’ eccessiva.
Ma era il Papa della restaurazione e difficilmente avrebbe
potuto essere diverso da
come è stato.
Viene spontaneo fare un
confronto con un altro libro:
”Il Pontificato di Leone XII”
del Card. Palazzini, Francesco Leoni e Emo Sparisci,
pubblicato dal Centro Studi
Riganelli dopo il convegno
del 1990 a Genga.
Che è un libro autorevole, accurato; celebrativo, che dice i
meriti del nostro Papa, effettivi e non piccoli, omettendo
le ombre del suo pontificato.
I due libri sono complementari, si integrano a vicenda.
La personalità e il pontificato di Papa della Genga si
conoscono meglio attraverso
la lettura di entrambi.
Si diceva che il libro di Latini fa discutere: perché, non
soltanto registra fatti e situazioni, ma dà anche giudizi.
E i giudizi, sia pur motivati
e senza ombra di faziosità,
sono sempre soggettivi e
quindi discutibili. Per questo
è un libro stimolante.
Ed ha anche questo merito:
di ripresentare il grande
contributo delle Marche alla
millenaria storia del Papato,
un aspetto notevole dello
straordinariamente ricco
patrimonio culturale della
nostra piccola regione.
a.c.
Paolo Latini e Mauro Bifani
– “ I Papi umbri e marchigiani. Storie e note storiche”. Il
Formichiere editore Foligno
Gianni Rossetti, presidente per
circa vent’anni dell’Ordine dei
giornalisti Marche, fondatore
e direttore della Scuola di
giornalismo di Urbino, con
una lunga e onorata carriera
ispirata ai più saldi e profondi
principi professionali e l’altro
noto giornalista e scrittore,
vice capo redattore della sede
Rai di Ancona, personaggio
marchigiano che si è distinto
per la sua attività culturale
negli ultimi anni, Giancarlo
Trapanese, sono stati i relatori
della serata voluta dal presidente del Rotary di Fabriano,
Angelo Stango, organizzata
con il patrocinio del Circolo
della Stampa Marche Press.
Dall’alto del loro vasto impegno umano e professionale che
va dalla Rai, alla radio sino alla
carta stampata, sono riusciti da
esperti e validi comunicatori a
porre al centro della serata, caratterizzata da un serrato dibattito al termine dei loro interventi, temi quali il recupero
dell’etica e professionalità nel mondo del giornalismo, concentrare l’attenzione sui
temi legati al sociale particolarmente sentiti dai cittadini per recuperare gli aspetti
profondi della realtà quotidiana, anche quelli più complessi, mantenendo vivi i criteri
dell’essenzialità e del rigore della cronaca. Con poche parole, rispetto alla vastità
dell’argomento e tanti esempi, Rossetti e Trapanese sono arrivati a far conoscere i
valori profondi di una professione dove il percorso di formazione deve essere certo,
trasparente e meritocratico anche perché oggi, con l’avvento di internet, la quarta
grande rivoluzione nel mondo dell’informazione, il giornalista deve avere la capacità
di confrontarsi e lavorare con tutti i media, unico modo per garantirsi opportunità di
lavoro, vista la pesante riduzione delle copie dei quotidiane vendute, il taglio gravoso dei giornalisti nelle redazioni dei quotidiani, delle radio e televisioni, l’avvento
della Rete. In buona sostanza, ad un’attenta platea, è stata divulgata la differenza che
corre tra informazione, comunicazione e giornalismo, mondo quest’ultimo sempre
più complesso in seno al quale quesiti come: che futuro avrà la carta stampata? Nel
2027 un guru del settore ha profetizzato che i quotidiani scompariranno. Che ruolo
e funzione avrà il giornalista del futuro? Che prospettive aspettano radio e televisione? Il 2 o 3 punto zero saranno gli unici mezzi su cui informarsi? Quanto peserà la
capacità interattiva sulla collocazione del “lettore” nell’ambito della notizia? Ecco
perché sia Trapanese che ha pure posto l’accento sulla necessità assoluta di ritrovare
il ruolo di prossimità e del territorio verso cui orientare le scelte redazionali per fare
i tg regionali, oltre al senso di umanità, sia Rossetti hanno molto insistito sull’obbligatorietà e al tempo l’opportunità di garantire ai giornalisti una formazione sempre
più attenta, vasta e articolata.
Daniele Gattucci
04/11/15 11.16
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L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
>SPORT
Una delle gare del Meeting
svoltosi a Fabriano
NUOTO
Meeting Internazionale Cis
Sembravano le Olimpiadi!
Grande successo per la manifestazione fabrianese con tanti campioni
di FRANCESCA AGOSTINELLI
S
uccesso per il XV Meeting Internazionale a Fabriano. Atleti
d’Italia e da tutto il mondo si
sono sfidati nella piscina di Fabriano.
L’evento ha coinvolto nuotatori di altissimo livello in due giornate di gare
importanti; la città è stata dunque sotto
i riflettori del mondo dello sport. Luca
Dotto, Michele Santucci, Alice Mizzau,
Andriy Govorov sono solo alcuni dei
tantissimi nomi che hanno gareggiato
nell’acqua del nuovo impianto comunale gestito da “Nuova Sportiva”.
“Fabriano simula Rio” ha scritto la
“Gazzetta dello sport”. Gli atleti di
tutto il mondo hanno simulato le gare
di Rio 2016: si sono sfidati con gli stessi
orari previsti dalle Olimpiadi, senza
considerare il fuso orario. Ma non è
stato solo l’evento dei grandi atleti
del nuoto; grande importanza anche ai
piccoli nuotatori alle prime armi con
questo sport. Sono infatti tre anni che
questa manifestazione si affianca al
“Trofeo della città di Fabriano” dove gli
Esordienti A (atleti dai 10 ai 13 anni)
gareggiano in varie categorie assistiti
dai loro idoli sportivi, i grandi del nuoto
che proprio al loro fianco vengono premiati ed applauditi. Per alcuni di questi
giovanissimi atleti è stata la prima gara
in assoluto in questo sport e l’emozione
di farla con la presenza di campioni
mondiali nella propria città era a dir
poco elettrizzante.
Vincitore del “Trofeo della città di
Fabriano” è il Team Marche cha ha
sconfitto gli altri piccoli atleti provenienti da varie parti dell’Italia in due
staffette. Degli Esordienti A fabrianesi
ricordiamo il record della manifestazione ottenuto dalle fabrianesi Rebecca
Passeri nei 50 m stile e nei 100 m stile
e quello di Chiara Bianchi nei 50 m
dorso. Ottimi anche i risultati degli
Assoluti (atleti dai 13 anni in su) della
squadra Rari Nantes: il giovane nuotatore fabrianese Giuseppe Maurizi,
promessa del nuoto, ha fatto sudare la
vittoria a Luca Dotto nei 200 m stile.
Anche per Martina Battistoni arrivano
grandi soddisfazioni, atleta fabrianese
degli assoluti Rari Nantes, festeggia
il suo ritorno nella squadra ottenendo
risultati importanti al Meeting con la
gioia di tutta la squadra. Sono ormai
quindici anni che il gruppo Team
Marche organizza questo meeting e da
quando l’evento si svolge a Fabriano,
ogni anno è per la città, oltre che per
il Team Marche stesso, un grande impegno, motivo di grandi soddisfazioni,
anche perché da tre anni si dà spazio al
futuro: attraverso il “Trofeo della città
di Fabriano” si fanno gareggiare i piccoli atleti, giovani promesse del nuoto
che si mettono alla prova con situazioni
sicuramente più grandi di loro, gare che
diventano sfide di vita oltre che trampolini importanti per buttarsi nel mondo
del nuoto, uno sport fatto di sacrifici e
rinunce, ma anche di passione, promotore di insegnamenti di vita.
Un folto pubblico ha assistito al meeting presso la piscina di Fabriano
Ed ecco il racconto emozionante della nostra "inviata speciale"
Con la XV edizione del Meeting Internazionale Cis,
l'impianto Aqua di Fabriano ha appena vissuto una due
giorni di nuoto a 360 gradi. Oltre al risultato sportivo di
altissimo livello con i Campioni, che hanno testato la
loro condizione verso Rio 2016, ed i giovani che non
sono certo stati da meno, facendo registrare delle ottime
performance per un avvio di stagione entusiasmante.
Tutti i risultati li potrete trovare sul sito della piscina
nel link dedicato al meeting www.teammarche.it. Per
me sono stati due giorni molto particolari, non ho mai
vissuto così tanto il bordo vasca da spettatrice-inviata
e le emozioni sono totalmente diverse. Sabato mattina,
mentre mi allenavo, intorno a me si facevano gli ultimi
preparativi per il campo gara. A fine allenamento ho
potuto scambiare due chiacchiere con Andrea Di Nino,
coach dell’ADN Swim Project, che mi ha chiesto:
”Federica come va la tua preparazione?” Io con il mio
entusiasmo, “bene sto provando nuove distanze sullo
stile libero,100 e 200”. Grazie ad Edoardo che mi ha
presentato come una campionessa, ho conosciuto
anche l’allenatore di Alice Mizzau Max Di Mito, con il
quale ci siamo dati appuntamento per le gare del pomeriggio. Alle 15 precise si inizia con i big che scendono
25 sport.indd 2
subito in acqua nei 200 stile libero. Luca Dotto ed Alice
Mizzau mi danno l’impressione di essere due “chiocce”,
visto che nelle batterie che seguono ci sono Esordienti,
Cadetti e Ragazzi. Ci sono delle immagini di questa due
giorni che non dimenticherò. Guardare la tribuna piena in
ogni ordine di posto con i genitori che danno un‘occhiata
al programma per vedere quando gareggeranno i loro
Federica Stroppa con Alice Mizzau
piccoli campioni. I più piccoli che toccando la piastra,
cercano l’allenatore per sapere come è andata, basta un
gesto, uno sguardo e si capiscono al volo. Per i ragazzi è
diverso, discutono con l’allenatore sui loro passaggi, le
sensazioni in acqua proprio come fanno i campioni che
sono qui. Con mio enorme piacere, ho l’opportunità di
effettuare alcune premiazioni, con una presentazione da
campionessa, d’altronde gioco in casa. Le sorprese per
me sembrano non dover finire, visto che ho la possibilità
di scambiare due chiacchiere da atleta ad atleta con Alice
Mizzau e le chiedo: “Come sta andando la preparazione
in vista dei Giochi Olimpici?”. E lei: “Bene, stiamo lavorando veramente molto in questo periodo”. Non solo
Alice, ma anche Dotto e Santucci vengono a salutarmi,
non riesco a trattenere la mia felicità e dico loro: “fino a
pochi mesi fa tifavo per voi dalla tv, è bellissimo avervi
qui”. Alla fine di questo piacevole scambio di complimenti
e l’immancabile in bocca a lupo per il prosieguo della
stagione, chiedo ad Alice se mi può regalare la cuffia, lei
la prende dicendomi: “è una cuffia speciale, non ce l’ha
nessuno, mi raccomando fai il tifo per me”. Io l’abbraccio
e le dico: “ci puoi contare”.
Alle 21.30 inizia lo spettacolo. L’impianto è completamente
al buio, solamente la vasca è illuminata, l’emozione
e l’adrenalina si mescolano. La presentazione degli
atleti è da vere star, entrano in vasca singolarmente
con l’occhio di bue e la musica che li accompagna,
mentre lo speaker enfatizza il loro palmares. La cornice
in cui si svolgono rendono le gare spettacolari e di un
altissimo tasso tecnico visti i big in gara. Non solo
big, protagonisti anche gli atleti fabrianesi, Giuseppe
Maurizi, Rari Nantes Marche si piazza al terzo posto
con un ottimo 1'51.67 dietro a Manuel Turchi della
Vela Nuoto Ancona che chiude in 1'50.66. Nella stessa
distanza, in campo femminile, vince la finale l’azzurra
Alice Mizzau in 2'01.05 con una lotta per il terzo posto
tra la fabrianese Martina Battistoni, Rari Nantes Marche,
che chiude in 2'06.65 e Lucrezia Delantone, Team
Veneto, che ha la meglio sulla nostra portacolori in
2'05.56. Nella giornata conclusiva del meeting, spazio
ai piccoli campioni che si danno battaglia nelle staffette
un momento di squadra straordinario, forse l’unico nel
nuoto. Anche grazie ai nuotatori in erba, nella classifica
per società del XV trofeo Cis la Rari Nantes Marche
conquista il terzo posto.
Federica Stroppa
04/11/15 11.17
26
>SPORT<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
CALCIO
Serie D
Esposito è incontenibile
e il Matelica sbanca Chieti
di SARA SANTACCHI
E’
la dura legge dell’ex a farsi
valere all’Angelini, dove il
Matelica batte il Chieti per
0-2 grazie alla doppietta di Esposito,
alle prime marcature stagionali in
biancorosso. Succede tutto nel secondo
tempo contro gli abruzzesi che, sotto di
due reti, si vedono anche neutralizzare
da Nobile il rigore di Dos Santos. E' il
Matelica a procurarsi la prima occasione all’11’ con Esposito e Picci che si
vedono negare la rete da Fatone. Al 12’
la risposta del Chieti in contropiede con
Dos Santos, ma la difesa matelicese si
salva in angolo. Ci prova ancora Dos
Santos di testa, al 17’, rispondendo al
cross di Del Grosso, mandando la sfera
fuori. Il Matelica ingrana e al 30’ sfiora
il vantaggio con Picci che ci prova di
testa, ma Fatone si supera. Recupera
palla un minuto più tardi Esposito,
serve quindi Picci che impegna ancora
Fatone. Nella ripresa il vantaggio del
Matelica arriva dopo appena 5’: Bondi
da sinistra serve un bell’assist per
Esposito all’altezza del dischetto che
fa partire un diagonale che finisce alle
CHIETI
MATELICA
0
2
CHIETI - Fatone, Scintu, Sbardella,
Vitale, Del Grosso (14’ st Esposito R.),
Ewansiha, Massimo, Riccucci, Varone
(26’ st Gomis), Suriano (9’ st Di Nardo),
Dos Santos. All. Ronci
MATELICA - Nobile, Boskovic, Vallorani,
Borghetti, Borgese, Gilardi, Bondi (22'
st Perfetti), Moretti (31’ st Frinconi),
Picci, Esposito V. (37’ st Pesaresi),
Girolamini. All. Clementi
Due magie
del funambolo
biancorosso
lanciano il team
verso la vetta
sorprendere e trattiene la sfera mantenendo il risultato immutato. Sul finale
i padroni di casa si vedono annullare la
rete di Di Nardo per fuorigioco mentre
Picci sfiora il tris in contropiede al 91’.
Nel prossimo turno, match interno
contro il Castelfidardo.
COPPA ITALIA - La settimana scorsa
il Matelica ha giocato anche in Coppa
Italia: battuta 2-1 la Recanatese con reti
di Pesaresi e Lispi. I biancorossi approdano così ai trentaduesimi di finale, in
programma il 25 novembre.
spalle di Fatone: 0-1. Non si fa attendere
la risposta dei padroni di casa che al 7’
sfiorano il pari con Suriano. Quindi al
20’, ancora servito da Bondi, Esposito
salta Scintu con un colpo di tacco e
va ad infilare lo 0-2 segnando la sua
doppietta. Non finiscono le emozioni,
perché un minuto più tardi l’arbitro assegna un rigore al Chieti per un fallo di
mano in area di Borghetti. Sul dischetto
va Dos Santos, ma Nobile non si fa
La seconda rete
di Esposito
Eccellenza
Severini regala tre punti al Fabriano Cerreto
I ragazzi di Spuri Forotti si riavvicinano al vertice: -4 dalla Civitanovese
1
0
FABRIANO CERRETO - Spitoni; Berettoni, Boinega, Lapi, Severini; Scotini,
Bartoli, Iacoponi; Moretti (70’ Aquila),
Francioni (85’ Martellucci), Piergallini
(88’ Silvi). All. Spuri Forotti
VIGOR SENIGALLIA - Tonelli; Pistelli,
Pambianchi, Gregorini, Cuomo; Roberto; Pianelli (82’ Mucaj sv), Nacciariti
(46’ Marinangeli), Siena, Pallavicini
(67’ Paolini); Gorini. All. Mancini
RETE - 13’ Severini
Ritorna al successo casalingo dopo
oltre un mese il Fabriano Cerreto,
che regola 1-0 la Vigor Senigallia e
in un colpo solo consolida il secondo
posto ed avvicina la Civitanovese, ora
distante 4 punti.
I biancorossi approfittano di un avvio
contratto della squadra di Mancini e
iniziano ad imprimere il forcing soprattutto con le discese sulla sinistra di un
Severini molto ispirato. La situazione
di parità viene infatti sbloccata al 13’
proprio dal terzino di Spuri Forotti,
bravo a deviare di testa il perfetto calcio
di punizione di Bartoli. Il gol subìto non
desta dal torpore la Vigor Senigallia che
continua ad essere chiusa nella propria
metà campo: al 17’ Moretti si accentra
ma calcia debolmente verso Tonelli ed
un minuto più tardi il portiere ospite si
oppone anche al sinistro di Piergallini
da posizione favorevole. La squadra di
Mancini prende coraggio a metà della
prima frazione e inizia a farsi vedere in
avanti con un paio di tiri dalla distanza
di Roberto e Pallavicini ma Spitoni in
entrambe le circostanze non ha problemi. Il monologo dei locali riprende
nelle ultime battute del primo tempo:
al 39’ la punizione di Severini scalda i
guantoni a Tonelli; tre minuti più tardi,
da posizione leggermente più accentrata, è ancora il terzino ad incaricarsi
della battuta e a stampare la palla sulla
traversa, prima che Boinega di testa
veda negarsi il 2-0 dalla deviazione
di Tonelli con la complicità del palo.
Scampati i pericoli, la Vigor Senigallia
nella ripresa sale di tono anche grazie
all’inserimento di Marinangeli che
BREVI CALCIO
PRIMA CATEGORIA GIRONE A:
SASSOFERRATO GENGA, QUINTO KO
Quarta sconfitta stagionale per il Sassoferrato Genga: in casa contro il Cantiano
finisce 0-1. A decidere la gara una rete
di Biagini. Per la formazione di Carucci
si tratta della seconda partita persa tra le
mura amiche.
Luca Antonio Somma
SECONDA CATEGORIA:
MARIANI LANCIA L'ARGIGNANO
Nel girone D, seconda vittoria in campionato per l’Argignano che in casa
batte con il risultato di 1-0 l’Agugliano
Polverigi. Il gol del match in favore della
squadra di Cinti è stato messo a segno
da Mariani al 26’. Per l’attaccante si
tratta dell’ottavo gol realizzato in otto
26 sport.indd 2
partite giocate. Grazie a questo successo
l’Argignano raggiunge il nono posto in
classifica in coabitazione con la Sampaolese e l’Agugliano Polverigi. La formazione
dell’Argignano: Pecci, Cofani, Sagramola,
Lucernoni, Mecella, Peccarisi, Nubola (84’
Lattanzi), Mancini, Ragni (89’ Saloini),
Mariani, Mezzanotte (71’ Mazzoli); all.
Cinti. Nel girone F, la Fabiani Matelica
pareggia in casa con il risultato di 0-0
contro l’Aries Trodica e scivola al terzo
posto in classifica.
l.a.s.
TERZA CATEGORIA:
UN TURNO IN PENOMBRA
Nel girone C, rinviata la partita tra la Valle
del Giano e la Castelleonese. Nel girone
D, il Real Matelica perde in trasferta 2-0
contro il Pianello Vallesina.
SERIE D girone F
Sambenedettese 22; San
Nicolò 21; Matelica 19;
Fano 17; Avezzano e Folgore Falerone 15; Chieti,
Monticelli e Castelfidardo 14; Fermana
e Campobasso 13; Jesina, Isernia e
Recanatese 12; Vis Pesaro 9; Agnonese
e Amiternina 8; Giulianova 7.
ECCELLENZA
Civitanovese 20; Fabriano Cerreto
16; Grottammare, Biagio Nazzaro e
Porto d'Ascoli 13; Tolentino, Loreto e
Pergolese 12; Gallo e Montegiorgio 10;
Trodica 9; Urbania, Forsempronese e
Helvia Recina 8; Vigor Senigallia 5;
Corridonia 2.
PRIMA CATEGORIA girone A
Gabicce Gradara 20; Pisaurum e Villa
San Martino 17; Montelabbate e S.Orso
16; Montecalvo, Mondolfo e Vadese
12; Urbino Pieve 11; Sassoferrato
Genga 10; Cantiano 9; Fermignanese
8; Cagliese 7; Lunano 5; Mercatellese
4; Cuccurano 1.
PRIMA CATEGORIA girone B
Filottrano 21; Moie Vallesina 19; San
Biagio 17; Miciulli Senigallia 16; Le
Torri 15; Avis Arcevia e Filottranese
13; Castelfrettese 12; Monsano 11;
Falconara 10; Borghetto 9; Colle 2006 7;
Montemarciano 6; Ostra Vetere 5; Fortitudo Fabriano e Olimpia Falconara 3.
RETI - 5’ st e 21’ st Esposito
CALCIO
FABRIANO CERRETO
VIGOR SENIGALLIA
classifica
rafforza il peso offensivo della squadra,
senza tuttavia creare troppe apprensioni
alla retroguardia locale. Il Fabriano
Cerreto continua a cercare il raddoppio ma il guizzo al 61’ di Piergallini
sulla sinistra viene neutralizzato con il
piede da Tonelli in corner. La squadra
di Spuri Forotti non riesce a chiudere
l’incontro e la Vigor crede nel pari: al
75’ Marinangeli si libera bene ma conclude a lato. Le ultime chance sono per
i biancorossi nelle ripartenze: Severini
al minuto 80 viene murato per due volte
CALCIO
dalla difesa ospite e allo scoccare del
90’ Martellucci, lanciato da Iacoponi,
riesce a saltare Tonelli ma è costretto a
defilarsi sulla destra e non trova l’attimo
buono per andare al tiro. I biancorossi
conservano l’1-0 fino al triplice fischio
e si avviano con rinnovata fiducia alla
trasferta di domenica ad Urbania.
JUNIORES - Pareggio ricco di gol
per la Juniores di Stefano Tarabelli: i
biancorossi hanno impattato 3-3 sul
campo dell'Osimana.
Luca Ciappelloni
Prima Categoria girone B
La musica non cambia:
Fortitudo ancora sconfitta
Una bella ma sfortunata Fortitudo
Fabriano esce per l'ennesima volta
sconfitta di fronte al pubblico amico e
continua la serie negativa (una vittoria
e tutte sconfitte). Un inizio campionato
davvero disastroso, a memoria non si ricorda un avvio così negativo per questa
compagine, speriamo che il mister riesca a trovare la quadratura del cerchio
e la squadra incominci a raccogliere
qualche risultato positivo per poter
risalire la china. Certo una sola vittoria
in questo scorcio di torneo è davvero
ben poca cosa. C'è da dire ad onor del
vero che questa compagine non gioca
male, però non avendo un centrocampista di ruolo che riesca a velocizzare la
manovra, di conseguenza l'attacco va
in affanno. Contro la Castelfrettese la
Fortitudo non ha demeritato ha giocato
una buona gara, ha avuto una netta supremazia territoriale, ma alla fine sono
usciti dal campo con un nulla di fatto.
Nel primo tempo oltre a tanto gioco
(un po' confusionario a dir la verità) i
locali hanno colpito una traversa con
Guidarelli, poi, nella ripresa e sull'unico
tiro in porta gli ospiti con una punizione beffarda di Serrana sono riusciti a
FORTITUDO FABRIANO
CASTELFRETTESE
0
1
FORTITUDO FABRIANO - Giommetti,
Ruggeri, Battistoni, Guidarelli, Ippolito,
Bernardi (32' st Angeletti), Carmenati S.,
Porcarelli (40 st Animobono), Piccolini
(17' st Lezzerini), Biagini, Vincioni.
All. Tizzoni
CASTELFRETTESE - Cionfrini, Sorana
R., Marini (12' st Fratesi), Bertotto, Lelli,
Sorana G., Serrana, Rinaldi, Principi (40'
st Gjepali), Gasparetti (29' st Konos),
Lazzarini. All. Magistrelli
RETI - 9' st Serrana
portare a casa i tre punti. Una vera e
propria maledizione incombe su questa
compagine che non riesce a muovere
la classifica. Dopo questa sconfitta, la
Fortitudo è scivolata all'ultimo posto in
classifica insieme all'Olimpia Falconara. Prossimo impegno in trasferta contro
l'Avis Arcevia che viene da una sconfitta
in trasferta sul campo di Le Torri.
Angelo Campioni
SECONDA CATEGORIA girone D
Staffolo 18; Leonessa Montoro 15;
Chiaravalle e Cupramontana 14; Castelbellino 13; Morro d'Alba, Apiro e Borgo
Minonna 12; Sampaolese, Agugliano
Polverigi e Argignano 11; Falconarese
10; Labor e Palombina Vecchia 9; Victoria Strada e Casebruciate 2.
SECONDA CATEGORIA girone F
Caldarola 22; Robur 16; Fabiani Matelica 15; Trodica 14; Sarnano, Serralta e
Rione Pace 13; Camerino e Castelraimondo 12; Elfa Tolentino 10; Sefrense
8; Treiese ed Esanatoglia 7; San Ginesio
5; Urbis Salvia 4; Montecassiano 3.
TERZA CATEGORIA girone C
Serra Sant'Abbondio 13; Serrana e Avis
Pergola 11; Sangiorgese, Acquaviva e
Montenovo 9; Senigallia 8; Castelleonese 7; Valle del Giano 6; Castelvecchio
e Monteporzio 4; Up Castelfrettese 3;
Arcobaleno 2.
TERZA CATEGORIA girone D
Urbanitas Apiro 15; Candia Baraccola
e Pianello Vallesina 12; Real Matelica,
San Marcello e Junior Jesina 9; Atletico
2008, Cameratese, Poggio San Marcello
e San Francesco Cingoli 7; Aurora Jesi,
Rosora Angeli e Maiolati 5; Spes Jesi 4.
CALCIO a 5
Torneo Acsi
Sentinum
a tutto gas
Cinquantatrè reti realizzate dalle dieci
squadre impegnate nel turno del 31
ottobre. Iniziava il Real Sentinum
nell'anticipo del 29 ottobre, ai danni di
una malcapitata Diasen, che comunque
si portava in vantaggio con Largoni. Ma
il team di Sassoferrato si confermava
quasi un rullo compressore e con 7
reti per tempo siglate da otto giocatori
diversi (a dimostrazione di una buona
coralità di squadra) chiudeva la gara
sul 14-3 in proprio favore. Le altre
formazioni di alta classifica non volevano essere da meno, ad iniziare dal
Porchetto Crew (capolista con il Real
Sentinum), che con un perentorio 8-0
chiudeva i conti con la Drink Life, e
quindi il Futsal Team Fabriano, vincitore sulla Juventude per 10-2, dopo il 7-1
del primo tempo (a segno con un poker
di marcature Trotta). Vittorie tonificanti
infine per la Tabaccheria Spighi (5-2 sui
Latinos) e Atletico Fabriano (di misura
sulla Virtus per 5-4). Giornata di sosta
sabato 7 novembre, ma non per tutti. Si
giocheranno infatti al PalaFermi i due
recuperi della prima giornata Atletico
Fabriano - Diasen alle 14 e Juventude
- Latinos alle 15,15.
04/11/15 11.18
27
>SPORT<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
BASKET
Serie C
Janus, infortuni a raffica
ma la vittoria non sfugge
di LORENZO CIAPPELLONI
L
avorare insieme, equivale a
vincere insieme. E non importa
se a poche ore dalla palla a due,
l’ecografia di Sergio Quercia, il bomber
della Janus Fabriano, parla di una
lesione al polpaccio sinistro (tabella di
recupero fissata sui 15 giorni), perché
soltanto nel momento in cui ognuno
contribuisce con la propria legna, si
può costruire un grande falò, o meglio,
battere l’Ascoli Basket. Il pre-partita è
dedicato a lui, il prodotto di WinstomSalem State University, Terris Sifford.
Il dirigente Simone Lupacchini gli
consegna una targa e piovono gli
applausi per l’ala statunitense. Sono i
titoli di testa di un match pieno zeppo
di falli, di viaggi nella linea della carità.
Bugionovo subisce cinque falli e dalla
lunetta registra un 50% (4/8), dall’altra
parte Sifford si stampa per quattro volte
sul ferro e fa 1/5. Ci pensa Pebole con
BASKET
il piazzato dalla media a consegnare
a coach Aniello i due punticini di
margine: 17-19. Nella panca opposta
la coppia Bolzonetti-Rapanotti vede
le rotazioni ridottissime, gli step-back
di Quercia hanno pigiato il tasto pausa e la Janus si aggrappa a due triple
di Usberti per rimanere aggrappata
alla partita. Tutti a riposo sul 36-37.
Sifford e compagni impiegano cinque
primi per tornare sulle tavole, i cartai
al fischio dei due minuti sono ancora
negli spogliatoi. Non male, perché
ne esce una squadra trasformata, Bugionovo insacca da dietro l’arco e
Taylor vola in contropiede. Realizza e
nell’azione successiva fa copia-incolla:
vede in arrivo sul binario 2 il frecciarossa Franklin, apparecchia con un
passaggio dietro schiena e.. bam! No,
non è il rumore di una schiacciata, ma
della mano dell’ascolano Mattei che
colpisce Franklin al volto (lesione alla
retina dell’occhio sinistro e 10 giorni
JANUS FABRIANO
ASCOLI
84
58
JANUS FABRIANO - Taylor 18, Carnevali 3, Bugionovo 16, Braccini, Nizi 6,
Paoletti 15, Franklin 8, Patrizi, Usberti
18, Quercia ne. All. Bolzonetti
ASCOLI - Galieni 2, Belardinelli, Ferranti,
Danieli, Mattei 4, Tse Calvin 3, Omope,
Camerano 17, Cummings , Mcpherson,
Sifford 15, Pebole 17. All. Aniello
di stop). Non basta neanche questo,
nell’ultimo periodo Paoletti infiamma
il cotone e Usberti lo accompagna: 15
punti in coppia e tutto chiuso, 84-58.
Ora saranno due le sfide imminenti,
sfoltire l’infermeria e viaggiare. Sabato
7 novembre, alle ore 21, sarà la Cestistica Ascoli ad attendere la Janus, in
quella che sarà una delle trasferte più
lunghe della stagione.
Serie D
Serie C2
Il Real va a caccia della vetta
Belle vittorie ottenute anche dalle due squadre cerretesi
0-6 grazie alle segnature di Amadei,
Simone Di Ronza, Lippera, Marco Di
Ronza e Giacomodonato (2).
Tre punti d’oro anche per il Cerreto di
mister Francesco Rinaldi, che si impone per 3-1 sul Gagliole con reti di Centocanti, Teo Innocenzi e Sakuta, che
hanno replicato al vantaggio iniziale
degli ospiti. La formazione del Cerreto:
Juri Innocenzi, Sampaolo, Orlando,
Farneti, Teo Innocenzi, Mosconi, Spilli,
Centocanti, Smargiassi, Sakuta.
Nel prossimo turno, sabato 7 novembre, il Cerreto andrà in trasferta a Nu-
CALCIO A 5, SERIE D: PRIMO PUNTO PER L'AVIS GENGA
Il Nebbiano di mister Giancarlo Manzetti ha impattato per 1-1
a Cingoli contro il Moscosi. Bella vittoria della Virtus Matelica
a Serra’ de Conti: 1-8 sul Monserra. Muove la classifica l’Avis
Genga che pareggia 2-2 a Cupramontana contro i Dragons. La
classifica dopo sette giornate: Casenuove e Santa Maria Nuova 16;
Nebbiano 15; Monserra 12; Virtus Matelica e Frontale 10; Giovane
Aurora e Polisportiva Victoria 8; Moscosi 7; Virtus Moie 6; Dragons
Cupramontana 5; Dorica 4; Avis Genga 1.
CALCIO A 5, GIOVANILI VIRTUS: ALLIEVI, DEBUTTO AMARO
Paga subito dazio la rinnovata squadra Allievi della Virtus Fabriano,
al debutto interno. Al PalaGuerrieri, l'Acli Villa Musone ha fatto
27 sport.indd 2
mana, l’Apd Cerreto giocherà in casa
contro il Castrum Lauri (PalaCarifac,
ore 15), mentre il Real Fabriano sarà
di scena a Recanati.
La classifica dopo sette giornate di
campionato: Potenza Picena 21; Real
Fabriano 19; Montelupone e Numana
13; Futsal Potenza Picena e Gagliole
12; Cantine Riunite Tolentino 11; Apd
Cerreto, Castrum Lauri e San Severino
10; Cerreto 9; Avenale e Futsal Recanati 5; Imbrecciata 4; Villa Musone e
Futsal Macerata 3.
Ferruccio Cocco
vedere come anni di attività costante possano dare fisionomie ben
precise ad un gruppo. Cosa che purtroppo in casa Virtus non si
riesce, visto che ogni anno, per motivi esterni alla società, non è
consentito fare. Comunque i ragazzi di Jachetta, sia pur contati e
completati da due giovanissimi, dopo lo "choc" iniziale, che portava
gli ospiti sullo 0-3 al 9', riuscivano ad andare a segno due volte
con Stazi e Dandani, primo della quarta marcature ospite che
fissava il 2-4 del primo tempo. Ripresa più scoppiettante, visto
che i locali si portavano sul 4-4 con gol di Riccioni e Patassi, ma
l'Acli rintuzzava la rimonta con altre due reti. Le conclusioni infine di
Kertalli per la Virtus allo scadere e di nuovo dell'Acli nel recupero,
fissavano il finale sul 5-7 per gli ospiti. Gli Allievi domenica 8 novembre giocheranno a Tolentino contro le Cantine Riunite, mentre
i Giovanissimi debutteranno ad Ancona contro l'Acli Mantovani.
SERIE D
Montecchio 10; Aesis Jesi e Montemarciano 8; Orsal Ancona e Taurus Jesi 6;
Acquarius Pesaro, Fano, Urbino, Virtus
Jesi e Cerreto 4.
PROMOZIONE
Brown Sugar Fabriano 6; Dinamis
Falconara e Roosters Senigallia 4; New
Jesi, Titans Jesi, P73 Ancona, Maior
Senigallia, Cab Stamura, Adriatico
Ancona e Dinamo Ancona 2; Bad Boys
Fabriano 0.
SERIE C FEMMINILE
Olimpia Pesaro, Girls Ancona, Offida,
Senigallia e Fermano 4; Feba Civitanova
2; Thunder Matelica e Elpidiense 0.
L'Halley ritorna al successo
strapazzando il Recanati
90
61
RECANATI - Malizia ne, Lacché, Ndzie,
Severini 8, Monticelli 2, Braida 4,
Raponi 25, Amorese 10, Cuccoli ne,
Francesconi 2, Larizza 10. All. GnecchI
Michele Bugionovo della Janus in penetrazione (foto di Martina Lippera)
SERIE C
Porto San Giorgio, Janus
Fabriano e Pisaurum 10;
Virtus Porto San Giorgio,
Pedaso e Ascoli 8; Halley Matelica 6;
Recanati e Basket Giovane Pesaro 4;
Cestistica Ascoli 2.
Serie C
HALLEY MATELICA - Sorci 12, Monacelli 19, Rath 3, Antonini, Cintioli 2,
Gentilucci, Munijc 22, Toppi 6, Nasini
16, Piloni 10, Novatti. All. Pecchia
CALCIO a 5
Giornata positiva per tutte e tre le formazioni del nostro territorio. Il Real
Fabriano di mister Kristian Giordani
ha ripreso la marcia vincente superando
per 3-2 la mai doma Futsal Potenza
Picena. Tra i fabrianesi, in gol Angeloni (2) e Baldoni. La formazione del
Real: Balducci, Mosciatti, Tombolini,
Biancini, Stroppa, Angelelli, Angeloni,
Baldoni, Bruzzichessi, Bartolini, Passeri, Bucchi.
Goleada dell’Apd Cerreto di mister
Maurizio Buratti, che sbanca il campo
dell’Imbrecciata con un nettissimo
BASKET
HALLEY MATELICA
RECANATI
Prezioso blitz
del Cerreto
Vittoria cruciale per il Cerreto. La
squadra di Cerini espugna il campo
dell’Aesis Jesi 91-93 e potrebbe aver
dato una sferzata al campionato dopo
un inizio in salita.
Il tabellino cerretese: Zampetti 5,
Narcisi 9, Rossini 12, Silvi 22, Moscatelli 18, Fabrianesi 6, Pallotta 21,
Giuseppetti, Cimarra. Tra gli jesini di
coach Riciputi, da segnalare i 25 punti
di Giacomo Pellacchia
I biancoblù cerretesi nel prossimo
turno torneranno a giocare in casa
contro il Basket Fanum (venerdì 6
novembre, ore 21.15, PalaCarifac di
Cerreto d’Esi).
Luca Ciappelloni
I fabrianesi
consolidano
il primo posto:
Bugionovo
e Usberti super
classifiche
L’Halley Matelica accoglie nel proprio
palasport, nella sera di Halloween, la
Pallacanestro Recanati del matelicese
Mattia Lacché, elargendo ai leopardiani
più scherzetti che dolcetti.
Positivo è l’approccio e chiaro il
piano partita: mettere palla sotto e
coinvolgere il più possibile Munijc e
Piloni, puntando sulla leggerezza degli
ospiti, per riaprire poi, eventualmente,
il gioco per gli esterni. Il primo quarto
è in chiaroscuro e si chiude sul 19-11
per l’Halley. Il secondo periodo è tutto
biancorosso. Due triple, di Sorci e di un
ottimo Monacelli, portano l’Halley sul
42-18 e due punti di Toppi allungano
il divario a +26. Il primo tempo finisce
sul 48-25, con coach Pecchia che ha già
fatto assaggiare il parquet ai giovani
Cintioli e Antonini. La partita però non
è finita e Matelica nella terza frazione
si ritrova solo a +13 (64-51), con Re-
canati che morde in attacco e in difesa.
Nell’ultimo periodo l’Halley riesce a
sfruttare il dominio sotto canestro e
vola di nuovo a +21 (74-53) che dopo
appena 3’ raffreddano, stavolta definitivamente, gli entusiasmi dei giovani
recanatesi. Non ci sono più sussulti
fino alla fine, con Matelica che arriva a
+30 (84-54) con Munijc, perfettamente
imbeccato dal giovanissimo Gentilucci.
Finisce 90-61 per l’Halley, un buon incontro in vista della difficile trasferta di
Porto San Giorgio, contro una vecchia
conoscenza come Roberto Tortolini.
Antonio Gentilucci
Piloni al tiro (foto di Martina Lippera)
BREVI BASKET
PROMOZIONE: I BROWN SUGAR
VOLANO IN TESTA ALLA CLASSIFICA
Continua il momento diametralmente
opposto per le due compagini fabrianesi
nel campionato di Promozione. I Brown
Sugar Fabriano, con un parziale nell’ultimo quarto di 21-5, superano anche i Titans
Jesi (64-51) e si prendono il primo posto
solitario. Il tabellino: Chiarucci 14, Settimi
3, Capodimonte, Sacco A. 8, Taruschio
4, Sacco L. 6, Cafasso 9, Marsico 11,
Moscatelli 2, Fabrianesi 2, Mearelli 5; all.
Vico. Ancora fermi al palo, invece, i neo
promossi Bad Boys Fabriano, battuti ad
Ancona 63-51 e relegati all’ultimo posto. Il
tabellino: Battistoni 8, Paleco 3, Bernardini
10, Bongiovanni 6, Eutizi C. 2, Sorrenti
5, Mosciatti, Eutizi L. , Mearelli 2, Salari;
all. Cola. Nel prossimo turno i Brown
Sugar giocheranno venerdì ad Ancona
contro il GS Adriatico, mentre i Bad Boys
ospiteranno la Dinamis Falconara (giovedì
5, ore 21.15, Palestra Mazzini)
lu.c.
SERIE C FEMMINILE:
THUNDER SENZA FORTUNA
In trasferta domenica 1 novembre la
Thunder Matelica cade contro il Basket
Girl Ancona per 79-39. Le ragazze
matelicesi, purtroppo, entrano in campo
scariche, impigliate nelle loro difficoltà
senza riuscire mai ad esprimere il proprio
gioco. Sabato prossimo seconda partita
in casa contro il Fo.ca P.S.Elpidio Under
20 per resettare tutto e ripartire.
Lucia Granini
SETTORE GIOVANILE FEMMINILE:
BUONA PARTENZA DELL'UNDER 16
Prima giornata molto positiva per la
Pallacanestro Fabriano femminile under
16. Davanti al folto pubblico della Palestra
Collodi, le ragazze allenate da Andrea
Porcarelli e Michele Costantini iniziano
col piede giusto il campionato battendo
50-45 il Vallesina. Tabellino: Sbai 13, Atu,
Khayari, Raimondi 6, Passarello, Riccitelli
2, Michelini 22, Morosi 5, Uffizialetti 2;
all. Porcarelli.
Le biancorosse nel prossimo turno
giocheranno sul campo dell’Elpidiense
mentre la società continua ad essere
attiva anche nel minibasket per il quale
le iscrizioni continuano ad essere aperte.
A coordinare il settore c’è il professor
Renato Carmenati.
lu.c.
04/11/15 11.19
28
>SPORT<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
ATLETICA
Il personaggio
Ecco "Mister mille gare":
il record di Sandro Ballelli
di SANDRO PETRUCCI
L
Il mitico Sandro durante una gara
a corsa di 10 chilometri, sul duro
percorso di Smirra (Cagli) ha
celebrato, domenica 1 novembre,
la millesima gara di Sandro Ballelli,
un numero incredibile di competizioni
vissute tra pista indoor ed outdoor,
cross e strada. Un traguardo che si
attendeva da un po' di tempo e che qui
in giro, almeno per quel che riguarda
l'atletica leggera, non sembra proprio
né raggiungibile, né tantomeno battibile. Quello di Sandro è un rarissimo
esempio di passione e longevità atletica,
elementi imprescindibili in grado di
superare anche considerevoli avversità
come quelle che solitamente molti
sportivi sono costretti ad affrontare. La
tenacia e lo spirito di sacrificio sono
le caratteristiche che fanno conoscere
ovunque questo atleta, classe 1944, già
considerato intramontabile. Non a caso,
nello spogliatoio dello stadio, per anni
e fino a pochi mesi or sono, ha troneggiato un foglio con una scritta: "quando
non ce la fate più pensate a Ballelli!"
Una simpatica espressione da parte dei
compagni della squadra Master, ma assolutamente emblematica. Né i recenti
calcoli renali nè soprattutto i precedenti
problemi di artrosi ad un ginocchio,
hanno fatto desistere il nostro atleta,
nonostante gli ortopedici stessi gli
avessero consigliato di smettere. Ora, a
chi gli chiede notizie del suo ginocchio,
lui risponde: "quando corro mi fa meno
male!". Così, domenica scorsa, Sandro
si è sciroppato i suoi 10 chilometri,
GINNASTICA RITMICA
distanza per lui abituale, coprendoli in
52 minuti, niente male davvero, anche
e soprattutto considerando gli strappi
faticosissimi presentati dal percorso.
Lo speaker ha più volte sottolineato che
Sandro Ballelli, dell'Atletica Fabriano,
si accingeva a completare la sua millesima gara in carriera ed al traguardo
gli applausi sono stati scoscianti. Comunque, d'accordo sul temperamento,
sulla tenacia e sullo spirito di sacrificio,
ma va quanto mai sottolineato il suo
reale valore tecnico, che, ripercorrendo
le tappe della sua storia sportiva, è di
primissimo livello. Sandro iniziò a correre il 3 settembre del 1979, subito con
i colori della Podistica Avis Fabriano.
Fino al giorno prima aveva giocato al
calcio con ottimi risultati. Innata era la
sua resistenza nella corsa, prodigiosi i
tempi di recupero dopo uno sforzo massimale (caratteristiche queste ancora
intatte) e ben presto la sua classe ottenne i riscontri che meritava. Non prima
però di avere sensibilmente "limato il
suo peso corporeo", sceso, grazie alla
corsa in particolare, da 83,5 chili a 62!
La Podistica Avis partecipava con i suoi
atleti alla categoria Master (da 35 anni
in poi) ed in questo ambito Sandro ha
regalato numeri da capogiro. Nel 1985,
ai Campionati del Mondo Master di
Roma, nella categoria M40, corse un
1500 in 4'17", che gli consentì di essere 22° assoluto e primo degli italiani,
stabilendo contemporaneamente anche
il record nazionale di categoria. Gli
episodi che lo resero ancora più famoso
si verificarono a Torino, durante i Cam-
Campionato Italiano di Serie A1
Sandro Ballelli
pionati Italiani Indoor del 1989. Ebbene
si, in appena 20 ore, Ballelli conquistò
tre titoli tricolori in altrettante gare,
gli 800 metri (corsi in 2'10"), i 1500
(4'19" e record italiano di categoria) ed
i 3000 metri (9'24"), tre medaglie d'oro
arricchite da riscontri cronometrici di
grandissimo valore. Attenzione però,
questi successi e questi crono eccellenti,
come in altre circostanze, furono conseguiti non preparando queste distanze
specifiche, bensì la maratona, come dire
giorno e notte, a testimoniare dunque
il valore assoluto di questo atleta sia
in capacità aerobica che di grande
produttività nella corsa. Insomma, se
avesse abbracciato in gioventù l'atletica
leggera chissà che traguardi avrebbe
potuto raggiungere. Comunque, anche
RUGBY
A 71 anni,
vero esempio
per gli sportivi
di ogni età
da Master il suo palmares parla chiaro:
i titoli italiani conquistati sono stati
24, le medaglie d'argento 18, quelle di
bronzo 13. I titoli regionali addirittura
64. Di maratone ne ha corse dodici, con
un personale di 2 ore e 35 minuti. Togliersi il cappello è d'obbligo! Passato
successivamente all'Atletica Fabriano,
oltre a vincere con i colori biancorossi 4
titoli italiani e 13 regionali, ha disputato
una mezza dozzina di finali nazionali
a squadre (vi accedono le prime 24
società d'Italia classificatesi dopo il
campionato regionale). Mille, dunque,
come i goal di Pelé, ma state sicuri
che questo grande traguardo aprirà
addirittura nuovi orizzonti. Sandrino,
infatti, non sembra affatto pago di ciò
che ha concretizzato e l'intenzione è
proprio quella di insistere nel macinare
chilometri. Assiduo frequentatore dello
stadio, vive con grande attenzione
la vita della sua società sportiva. E'
Consigliere dell'Atletica Fabriano ed
ha "preteso" di occuparsi di alcune
situazioni logistiche dell'impianto comunale, a cominciare dalla pulizia dei
locali (spogliatoi e palestra) che lo vede
all'opera immancabilmente (insieme
all'altro storico atleta Paolo Costanzi)
ogni sabato mattina.
Insomma, che altro aggiungere se non
che Sandro Ballelli è davvero un esempio per gli sportivi di ogni età, che siano
atleti, dirigenti o collaboratori. "1000
e poi non più", recitavano nel basso
medioevo i pessimisti cosmici; "1000
e poi di più" è il motto di questo nostro
grande atleta!
Serie C
Consolidato il terzo posto a Desio: Fabriano a valanga contro l'Ascoli:
le nostre ragazze sempre in auge
è davvero un periodo positivo
Desio, centro Federale della Ginnastica Ritmica
Italiana, ha visto svolgersi la seconda delle quattro
giornate di gare che caratterizzano l’avvincente
Campionato Italiano di Serie A1. Nel palasport che
ha visto nei decenni passati le gesta della nostra Fabriano Basket, ci ha pensato questa volta la Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano a rinverdire i
fasti dello sport cittadino per eccellenza. Fabriano
ancora sul podio, terzo posto consolidato, dietro le
più attrezzate Chieti e Desio, armate di ginnaste
straniere di alto livello che garantiscono quei punti
in più, decisivi nelle classifiche finali. In pedana
sono andate Sofia Raffaeli, che in questa occasione
ha dato il cambio a Talisa Torretti, Maria Lavinia
Muccini, Milena Baldassarri, Letizia Cicconcelli
e Viktoria Bogdanova.
Punti decisivi quelli
di Letizia Cicconcelli,
ginnasta nazionale del
Club Olimpico, che ha
inanellato due splendide esecuzioni da terzo
posto nel Nastro e Cerchio, sorpassata solo
da star dell’est Europa.
Ora, come detto, nella
classifica generale Fabriano tiene a distanza
il quarto posto con 6
punti di margine, non
pochi, che serviranno ad
affrontare le ultime due
sfide a Prato e Padova con più tranquillità e con
quel brio in più che potrebbe anche farci avvicinare
al secondo posto.
Questo fine settimana, importante evento al palaGuerrieri, che vedrà di scena la Finale Interregionale di Serie B con i concentramenti del Sud,
Centro Est e Centro Ovest, che significa veder
arrivare circa 50 società con oltre 250 ginnaste
che si sfideranno il 7 ed 8 novembre per garantirsi
la finale a Padova il 5 dicembre. In gara anche
ginnaste fabrianesi andate in prestito a società
amiche, come Valeria Carnali per Catania e Chiara
Caselli per Pesaro. La Ginnastica Fabriano ancora
una volta sarà meta di diverse centinaia di turisti
sportivi, per la felicità della economia locale.
Volley femminile: in serie D
Fabriano perde in casa;
Under 18 e 16 tutte in campo
28 sport.indd 2
Nuova vittoria per il Fabriano Rugby, che batte
l’Amatori Ascoli per 29-7.
Una partita dominata dai fabrianesi, più determinati, concreti e precisi degli ascolani, sempre in
sofferenza.
Ottanta minuti a senso unico, con gli uomini di
Cristian Lombardi subito in vantaggio per 8-0
(intorno alla metà della prima frazione di gioco)
grazie ad una meta e ad un calcio di punizione di
Pirliteanu che hanno indirizzato la gara dalla parte
dei fabrianesi.
Ultima frazione di
gioco pirotecnica per
i fabrianesi con due
mete messe a segno da
Morichelli e Lombardi (convertite rispettivamente da Pirliteanu
e Sepe) prima degli
unici 7 punti ospiti
messi a referto proprio al quarantesimo
della prima frazione.
I grintosi giocatori
fabrianesi proseguono
la marcia anche nel
secondo tempo: primi minuti di grande
pressione subito concretizzata dalla meta
di Ragni trasformata
poi da Sepe per il
Sconfitta casalinga in serie D per la Pallavolo Fabriano, 1-3 per
mano della Lardini Filottrano (22-25; 21-25; 25-17; 22-25). La
formazione: Angeletti, Baldoni M., Baldoni S., Carnevali, Cattarulla,
Fattorini A., Fattorini M., Malefora, Paolucci, Ruggeri, Busini (L); all.
Paoletti e Moretti.
La squadra di Prima Divisione, invece, ha vinto 3-0 contro Polverigi (2519; 25-21; 25-18). La formazione: Angione, Brenciani, Capesciotti,
D'Innocenzo, Faggi Gin., Fysheku, Latini, Minelli, Nicolini, Pjeshka,
Spuri Forotti, Faggi Gio.(L1), Fais (L2); all. Rossini e D’Innocenzo.
definitivo 29-7.
Una partita poi controllata con attenzione da parte
dei fabrianesi, positivi nel non concedere occasioni
al "quindici" ospite.
Domenica prossima i fabrianesi affronteranno
in trasferta i Valmetauro Titans ad Urbino, con
l’obiettivo di proseguire la striscia positiva ed
avvicinarsi alla vetta della classifica distante ora
solamente due punti.
Saverio Spadavecchia
L’Under 18 Bianco, poi, ha perso a Jesi 3-0 (25-15; 25-12; 25-9), mentre
l’Under 18 Blu si è imposta sulla Pieralisi per 0-3 (12-25; 23-25; 11-25).
L’Under 16 Blu ha superato Jesi 3-0 (25-8; 25-6; 25-17) con la seguente formazione: Baldoni M., Baldoni S., Belegni, Brenciani, Fattorini,
Girini, Paolucci, Penna, Rossini, Ruggeri, Turchetti, Cattarulla (L); all.
Baldoni e Penna.
Mentre l’Under 16 Giallo è stata battuta 0-3 dal Monserra Ostra Vetere
(25-8; 25-6; 25-17), l’Under 16 Rosso è caduta con l’Esino 3-0 (25-11;
25-16; 25-15) e l’Under 16 Verde si è inchinata all’Ancona per 1-3.
04/11/15 11.01
In volo a difesa
dei cieli d'Italia
di SILVIA RAGNI
“V
olare per
difendere i
cieli d’Italia”: quasi un
motto per tutti quei piloti che,
tra il 1943 e il 1945, aderendo
all’Aeronautica Nazionale Repubblicana della RSI decisero
di unire le forze in seguito ai
danni insorti ed alle numerose
vittime a causa dei bombardamenti
anglo-americani. Ed è proprio “A
difendere i cieli d’Italia” il titolo
del libro in cui Marco Petrelli
(nella foto), giovane giornalista
ternano, raccoglie le testimonianze
dei protagonisti di un’avventura che
inevitabilmente suscita, a tutt’oggi,
le più controverse reazioni. Lo abbiamo intervistato.
Come è nato lo spunto del libro?
Da due elementi: una domanda e
un nome. La domanda: nel 1944,
quale poteva essere il ruolo dell'aviazione di Salò (ANR-Aeronautica
Nazionale Repubblicana) di fronte
al quasi totale dominio del cielo da
parte degli Alleati? Risposta: studio,
ricerca, conoscenza dei piloti e
Il libro di Marco Petrelli
con testimonianze legate
al periodo della guerra
delle loro vicende,
stesura del libro. Il
nome: Carlo Miani, che salta fuori
nell'ottobre del 2013, ma che resta
“senza volto” fino ai primi del 2014,
quando incappo in un articolo a
firma Carlo Bonini (giornalista e
autore, con De Cataldo, di “Suburra”) del 1997. Si parla di Miani e di
suo nipote, sul quale è incentrato il
pezzo, l'ex Capo di Stato Maggiore
della Difesa generale dell'Aeronautica Militare Mario Arpino. L'incontro con l'ufficiale dà una svolta al
mio lavoro...”.
Come si sono posti gli intervistati,
nei confronti dei ricordi relativi
alla guerra?
“A difendere i cieli d'Italia” raccoglie le testimonianze sia dei
sopravvissuti, sia delle famiglie di
coloro che non ci sono più. Il con-
fronto con Arpino e con gli aviatori
è molto significativo, sia sotto il
profilo professionale sia sotto quello
umano. Entro in un'altra dimensione
fatta di rigore, rispetto, discrezione,
basso profilo, senso del dovere allo
stato puro. Infatti, nel mondo militare di ieri e di oggi non c'è spazio
per le spacconaggini alla Top Gun,
né per retorica e derive ideologiche:
il soldato/pilota è un professionista
e come tale è un individuo che non
ha bisogno di ostentare qualità e
capacità. L'umiltà è il filo d'Arianna
che collega gli uomini del 1944 a
quelli di oggi. Loris, Gino, Franco
e Luigi sono stati ben lieti di raccontare le loro vicende ma, ripeto,
senza mai scivolare in nostalgismi
o in esagerazioni: aderire all'Anr
significò, per loro, andare a difendere i cieli d'Italia dai bombardieri
anglo-americani. Punto.
Quale testimonianza ti ha colpito
maggiormente?
Forse quella di Luigi Gorrini, medaglia d'oro al valor militare. Aprile
2014. Viaggio interminabile in treno
da Ancona a Piacenza, stanchezza
per la levataccia. Poi, Silvia Bonomini (nipote di Luigi) che mi accompagna a casa del pilota: davanti
a me un grande prato e un aviogetto
da addestramento parcheggiato lì;
un dono dell'Aeronautica, mi spiega
la ragazza. Silvia avvisa lo zio del
mio arrivo. E lui inizia a raccontare.
E tu che perdi la cognizione del tem-
po, tanta è la curiosità, la voglia di
sapere. Un ricordo impresso in una
foto, contenuta nel libro. Luigi è venuto a mancare nel novembre 2014.
Tra i piloti dell’Anr figura anche
Amedeo Fagiano, nato a Castelplanio, che hai “scoperto” a
volume ultimato. Cosa ci racconti
della sua esperienza?
La maggior parte delle vicende da
me narrate sono di aviatori del II
Gruppo, ultima unità ad arrendersi,
sotto l'egida, peraltro, del maggiore
Carlo Miani. La ricerca di nomi
ed episodi non si è interrotta con
l'uscita dell'opera e Amedeo è stata
una piacevole scoperta. Fagiano è
un ufficiale pilota del II Gruppo
Caccia Terrestre “Gigi Tre Osei”
dell'Anr. Marchigiano come il primo
comandante dell'unità, il tenente
colonnello pilota Aldo Alessandrini, un ascolano classe 1907 morto
ad Ancona ventisei anni fa. Nel
Gruppo, Fagiano vola con la 1a
squadriglia guidata dal capitano
Ugo Drago, autentica leggenda
dell'aviazione della RSI.
Quale ritratto emerge, nel tuo
libro, degli aviatori coinvolti
nell’impresa?
Gli uomini che si sono battuti con
lealtà, senso del dovere e dell'onore
Seconda puntata della rubrica a cura della psicologa
dott.ssa Daniela Di Pinto, consulente presso il Centro Ambulatoriale
Santo Stefano di Fabriano. Questa volta è Laura che si racconta
Laura ha 59 anni, vive con suo marito ed
ha due figli adulti. Ha la sclerosi multipla.
Partecipa ai gruppi di sostegno psicologico
dove sono presenti altri pazienti con la sua
stessa patologia. Dall’intervista emerge
come da una prima fase della malattia
dove prevale confusione, disorientamento e
atteggiamento depressivo, segue un periodo
di vera elaborazione e di accomodamento.
Laura ha riacquisito un nuovo senso di
autorealizzazione, riconosce le sue capacità
e individua le proprie risorse personali per
raggiungere i suoi i obiettivi.
Qual è stato il primo indizio della malattia? E’ esordita con una neurite ottica
nell'’84 senza sapere di cosa si trattasse. Nel
‘90 ho avuto una parestesia al busto e sono
stata ricoverata. Ho ricevuto la diagnosi di
sclerosi multipla, una forma benigna senza
complicazioni.
Come hai reagito alla diagnosi?
Non me lo aspettavo, ho avuto paura, ho
pensato subito alla carrozzina, anche per-
ché fino a poco tempo fa non c’erano tante
alternative, era considerata una malattia che
progrediva velocemente. Oggi invece si può
provare a stabilizzarla. Dal '90 al 2005 l’ho
messa da parte, perché non c’erano state ricadute. Sentivo di poter andare avanti.
Dopo cosa è accaduto?
Nel 2005 a seguito di un intervento medico, un
anno duro anche per la perdita di mio padre, la
malattia è peggiorata. All’inizio mi è crollato
il mondo addosso, piangevo, mi domandavo
“perché proprio a me?”, non è stato facile accettare. Tutti mi dicevano sei cambiata, anche
mio marito mi diceva che non ero più la Laura
dell’inizio, ero cupa, ero un’altra. Il medico mi
diceva “ ti voglio vedere sorridente”.
Quali sono le limitazioni attuali?
Non posso fare quello che voglio, vorrei fare
tante cose ma non ci riesco. Devo fare delle
scelte, faccio cose che mi danno più soddisfazione.
Cosa ti ha aiutato ad avere questo atteggiamento?
per il bene collettivo meritano rispetto e ammirazione, a prescindere
dalla bandiera servita. Coloro, invece, che sono stati mossi da interessi
personali, da fanatismo o da mera
ideologia non riesco a distinguerli
dai chi, oggi ti dice “io sono”, piuttosto che “noi siamo”. Dovere verso
la Comunità, contro individualismo
da due soldi.
Come sintetizzeresti la tua opera
a un giovanissimo, distante dalla
logica e dalle vicende del secondo
conflitto mondiale?
Ogni volta che la Storia è “usata” in
chiave politica, automaticamente la
si svilisce. Obiettività e distacco da
qualsiasi pregiudizio sono elementi
necessari per approcciarsi allo studio del passato. D'altronde, anche
a fronte del tanto sangue versato
durante (e dopo) la Guerra civile
'43-'45, è da cerebrolesi sintetizzare
quel periodo con i “Bella ciao” e gli
“Eja Eja Alalà” di cortei infarciti di
retorica e di patetiche cene commemorative.
“A difendere i cieli d’Italia. Racconti e testimonianze dei piloti dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana
1943-1945” di Marco Petrelli - 2a
edizione 2014, Edizioni Eclettica
(collana Ciclostile)
Una grande mostra-mercato
per l’editoria a San Severino
Dopo il successo della scorsa edizione, Edulingua, Laboratorio di
Lingua e Cultura Italiana, ripropone la Mostra-Mercato dell'editoria
di italiano per stranieri, come L2/LS. Espolibri – questo il nome – si
terrà a San Severino Marche sabato 7 novembre dalle ore 10 alle 18
presso il settecentesco Palazzo Servanzi-Confidati.
L'adesione delle case editrici è stata incredibile, con marchi specializzati come Alma, Edilingua, Eli, e giganti come Hoepli, Mondadori
Education e Le Monnier. Anche i personaggi non mancano. Oltre
all’Ufficio Scolastico Regionale ci sarà l'Università per stranieri di
Siena, quella di Perugia, l'Università degli studi di Macerata e anche
la Comunità di Sant'Egidio; senza contare che nei workshop pomeridiani ci saranno figure come Caon, Borri, Costamagna, Chiucchiù...
Insomma un evento imperdibile per tutti quelli che si occupano di
italiano come LS/L2, ma anche un evento particolare perché le case
editrici porteranno molto materiale relativo al segmento dell'inclusione (per cui utile anche per i nostri alunni DSA e BES).
L'evento è riconosciuto dal Miur come formazione/aggiornamento
per i docenti.
Si tratta senz’altro di una bella occasione per tutto il territorio che,
per una volta, si trova al centro dell'attenzione nazionale.
“Narrazione come cura di sé”
29 fuori porta.indd 2
29
>FUORI PORTA<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
La strada è stata lunga. Se
oggi forse riesco a convivere
con la malattia è stato grazie
all’aiuto di chi mi sta intorno,
in primo luogo i miei familiari, e grazie anche alle terapie
ed agli incontri di gruppo che
faccio al S.Stefano.
Cosa diresti di te oggi?
Che sono cambiata molto. Nell’affrontare le
cose reagisco diversamente, ho più grinta. Ora
sono più determinata. La malattia mi obbliga
a trovare delle scappatoie ed anche quando
l’obiettivo non è raggiungibile, non penso mai
“è finita”, mai. Mi dicono che sono diventata
meno accomodante, non voglio farmi da parte
perché non posso. E’ vero ho tanti problemi,
ma cerco di rimboccarmi le maniche, di non
lasciami affossare dalla malattia e vado avanti.
Come pensi che ti ha aiutato il gruppo?
Nel gruppo ognuno dice la sua, ognuno ha
un suo ruolo. Anche se siamo tutte diverse,
insieme ci completiamo, ci capiamo e ci diamo
forza una con l’altra. E’ davvero un sostegno,
perché dove non arrivo io, arriva l’altra, che
mi dà un suggerimento, un’idea, un appoggio.
Ti rendi conto che anche l’altro sta come
te, ti senti meno sola con le tue compagne
di sventura e di viaggio. Essere capiti nella
sclerosi multipla è molto importante. Anche
l’aver imparato tecniche di rilassamento è
stato utile, mi permette di rilassarmi e di
riconoscere i messaggi del mio corpo. Tutto
questo è molto utile, ho trovato benefici.
Cosa diresti a chi è nella tua stessa condizione?
Fatevi aiutare e soprattutto partecipate ad
incontri di gruppo, perché l’unione fa la
forza. Direi loro di non chiudersi in se stessi.
Ricordo che all’inizio mi avevano proposto
l’aiuto della psicologa ed io l’ho rifiutato,
come molti altri intorno a me. Invece ora
posso dire che anche questo è stato utile. La
psicologa ti permette di trovare dentro di te
quello che non troveresti da solo, perché hai
paura o non sai come tirarlo fuori. Prima non
parlavo con nessuno, né a casa né al lavoro.
Ora non mi vergogno più, non me la sono
cercata io la sclerosi multipla, è lei che mi
ha trovato, è successo. Prima mi vergognavo
della stampella, del permesso dei disabili per
parcheggiare, di dover usare la carrozzina
per muovermi tranquillamente. Ho dovuto
digerire l’idea di aver bisogno di un ausilio.
Ora sono consapevole che l’ausilio serve
ed aiuta. Bisogna digerirle le cose prima di
accettarle!
Cosa ha significato parlare di te e perchè
hai acconsentito a rendere pubblica questa intervista?
Significa accettare di più. E poi, leggendo
l’intervista, qualcuno che ha la sclerosi
multipla o patologie simili potrebbe prendere
degli spunti per affrontare meglio la malattia
o imparare a condividere certe cose.
04/11/15 11.02
30
>DIALOGO<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Tempi che non torneranno
La durezza della burocrazia di oggi, ma... fatta la legge trovato l'inganno
di ROMANO SATOLLI
P
ochi giorni fa, leggendo la
notizia del verbale di oltre
15.000 euro elevato ad un
piccolo viticoltore delle
langhe da parte dell’Ispettorato del
lavoro per essersi fatto aiutare
nella raccolta dell’uva dalla sua
compagna e da un paio di amici,
sono rimasto colpito dalla durezza
della nostra burocrazia. Poi, per
fortuna, dopo il grande battage che
ne è scaturito da tutte le parti e dai
media, si è saputo che la sanzione
era stata annullata e che il piccolo
viticoltore poteva riprendere a dormire tranquillo. Negli anni passati
anche in Sardegna si sono verificati
dei casi analoghi.
Come sempre, è la solita soluzione
all’italiana, perché dimostra che
chi riesce ad avere l’appoggio dei
media ed a smuovere l’opinione
pubblica, ad essere invitato nei talk
show, alle volte se la cava, mentre
gli altri devono pagare e basta. Una
soluzione del resto illegale, perché
semmai è la legge da modificare e
distinguere i casi di esenzione da
quelli da punire. Attualmente gli
esentati dall’essere assicurati come
dipendenti, sono solo i familiari fino
al quarto grado, per cui amici, vicini
di casa, amatoriali, ne sono esclusi
e se non assunti, dovrebbero essere
remunerati tramite voucher i quali,
dal valore di acquisto di 10 euro,
ne rimangono al lavoratore solo 7.
Lo scopo della legge è quella di
combattere il lavoro
nero ed il caporalato
il quale, quest’ultimo, è molto diffuso
soprattutto in certe
Regioni del sud, per
la raccolta di pomodori, meloni, agrumi.
Fenomeni deprecabili
e da condannare severamente, che certamente non riguardano
piccoli appezzamenti
di terreni coltivati dai
quali raccogliere l’uva
per farsi il vino in casa,
la conserva per tutta la
famiglia, un po’ di frutta da regalare
agli amici che hanno aiutato nella
raccolta o per venderla direttamente
al consumatore nella sua aziendina.
Purtroppo troppe leggi, in Italia,
vengono fatte apposta per i legulei
nostrani per cui, si dice, fatta la
legge trovato l’inganno. Nel contempo si lascia facoltà all’ispettore
decidere se verbalizzare o meno (c’è
quello che si limita a chiudere un
occhio e fa solo un favore, ma c’è
quello che ci marcia e che mentre
chiude l’occhio apre la tasca). Si
considera il piccolo operatore in
buona fede al pari del mascalzone.
Ripensando a tutti questi fatti,
all’invadenza della burocrazia in
tutti i gangli delle attività economiche, spesso più idonea ad ostacolare
che ad aiutare lo sviluppo, sono
andato con i ricordi ai tempi della
mia gioventù, quando durante le vacanze estive andavo dai miei nonni e
assistevo alla lavorazione delle uve
conferite dai mezzadri, sia con la
pigia-diraspatrice che nelle vasche
con i piedi dove mi arrampicavo
per pestare i grappoli insieme alle
donne che in genere si utilizzavano
al posto degli uomini, impegnati
nei lavori più faticosi. Pensavo a
quanto mi piaceva aiutare i miei
amici che trebbiavano il loro grano
e salivamo sul pagliaio attorno al
palo dove cadeva la paglia o stare
dietro la trebbiatrice
per riempire i sacchi
del grano, intercalati
da merende e bicchieri di vino per i
grandi. Dopo una
doccia per togliersi
di dosso tutta la polvere mista al sudore,
arrivava il pranzo
di fine trebbiatura
che durava ore e
con diverse portate:
unica e soddisfatta
retribuzione per il
lavoro fatto con vero
piacere.
Poi c’erano le famose “veglie”
pubblicizzate con il passa parola
da un’azienda all’altra, da iniziare
dopo cena sull’aia davanti alla casa
ed alla luce di qualche lampada,
nelle quali i partecipanti, seduti su
una catasta di pannocchie di granoturco,” scartocciavano”, togliendo
le foglie (che servivano poi per
farne materassi) lasciando le pannocchie nude. Si lavorava tra canti,
barzellette e talvolta, nel prendere
le pannocchie, inavvertitamente
Surat Singh in sciopero della fame
per i diritti violati nel Punjab
Con questo breve articolo desideravo far conoscere la situazione che sta vivendo da tempo e soprattutto in questo ultimo
periodo lo stato indiano del Punjab da cui proviene gran parte
della numerosa comunità indiana della nostra città. Sia i media
indiani che quelli internazionali non danno nessun risalto a
quello che sta avvenendo, la tensione si sta alzando sempre
di più, una tensione che ha origini antiche. Molte ingiustizie e vessazioni sono state subìte nel corso degli anni dalla
popolazione del Punjab e dai Sikh. La notizia che in questo
momento il popolo Sikh e anche la comunità residente a Fabriano desidera far conoscere è quella dell’attivista politico che
sta effettuando uno sciopero della fame da ormai 285 giorni.
Surat Singh Khalsa (nato il 7 marzo 1933), conosciuto anche
come "Bapu Surat Singh Khalsa" è un attivista politico, dalla
E Collamato
dice grazie
L’Associazione “Il Castello di Collamato”,
desidera esprimere un sentito ringraziamento
all’amministrazione comunale, in particolar modo
al sindaco Giancarlo Sagramola, agli assessori
Barbara Pallucca e Giovanni Balducci e ai Consiglieri comunali Piero Guidarelli, Giovanna Leli
e Urbano Urbani per aver dato voce fattiva all’intitolazione di un’area verde della nostra frazione
al compaesano Antonio Latini.
Un particolare ringraziamento va rivolto al prof.
Aldo Crialesi per la disponibilità e l’ottima conoscenza della vita e delle iniziative del nostro
“scalco”, al dott. Piero Guidarelli per la chiara e
scorrevole illustrazione dei tanti enogastronomi
marchigiani e al signor Balilla Beltrame per aver
svolto il ruolo di moderatore durante il convegno
che si è tenuto presso i locali parrocchiali.
Infine, un grazie speciale va all’Associazione
“Fabriano dal Basso” che, in serata, attraverso una
visita guidata, ha fatto apprezzare agli intervenuti
la bellezza e la storia del Castello di Collamato.
Associazione “Il Castello di Collamato”
30 dialogo.indd 2
regione indiana del Punjab. Egli ha partecipato a varie lotte
politiche relative ai sikh nel
Punjab.
Il 16 gennaio 2015, Surat Singh Khalsa ha iniziato una sciopero della fame, che è ancora
in corso. Questa è una forma
di protesta pacifica con lo
scopo di ottenere il rilascio dei
prigionieri Sikh, ma anche di
altre religioni, che sono ancora
detenuti nonostante abbiano
completato la loro pena (tra i
quali anche persone innocenti,
capitava di infilare la mano sotto
la gamba della ragazza vicina..! Il
ballo finale sull’aia stessa con il suono di una fisarmonica concludeva
la serata dove, talvolta, iniziavano
amorazzi estivi.
Tempi che con la meccanizzazione,
con la scomparsa della mezzadria,
con le leggi successivamente subentrate - spesso con intenti benemeriti - ma anche utili per creare
e mantenere una burocrazia e finti
patronati più utili a se stessi ed ai
loro dipendenti, che ai coltivatori
diretti, hanno rivoluzionato il mondo agricolo di un tempo dove spesso
i mezzadri diventavano a loro volta
proprietari di altre aziende a mezzadria, mentre laddove l’agricoltura,
per ragioni politiche e demagogiche
poté utilizzare solo i salariati, essi
sono rimasti tali per tutta la vita
salvo qualche sporadico caso. E’ la
solita demagogia di dare al povero
di che vivere, ma di non emergere
e farlo arricchire.
Se allora, ma anche fino a non molti
anni fa, fosse esistita la burocrazia
odierna molti studenti, con la vendemmia, non avrebbero potuto farsi
un tesoretto da utilizzare come preferivano e, anche, dare la possibilità
di fare un secondo lavoro all’uscita
dalla fabbrica per chi ne avesse
avuto bisogno.
arrestate ingiustamente). Lui è pronto a morire per i diritti di
questi prigionieri, ma c’è molta preoccupazione per le azioni
repressive che sono state prese contro di lui, perché ogni volta
che la sua vita è a rischio la polizia lo porta all’ospedale per
l’alimentazione forzata senza il suo consenso, impedendogli
di continuare ad esercitare pacificamente il suo diritto alla
libertà di parola. La comunità Sikh si sta stringendo intorno
a Surat Singh, cercando anche di far conoscere la sua storia a
tutto il mondo. Il progresso avanza e la gente è pronta a tutto...
ma c'è una piaga che farà fatica ad
estinguersi: l'ingiustizia. L'ingiustizia
verso chi è diverso, da qualsiasi punto
di vista. Questo atto così forte e così
estremo che sta portando avanti questo
coraggioso uomo di 83 anni merita di
essere conosciuto anche in occidente
e nella nostra città, affinchè la dove
ci siano ingiustizie e sopraffazioni
si possano con forza combatterle, e
come ci insegna Surat Singh la forza
più grande per farlo è quella pacifica.
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più controlli
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dato dall'O.M.S.
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Il necrologio del... salame
Tutti i giornali odierni e, perfino la televisione, hanno dato l’annuncio della
morte di un nostro caro concittadino, il salame di Fabriano. Da notizie apprese
il decesso è stato procurato dall’aver ingerito oltre alla carne rossa, del grasso
di maiale, del sale ed altri condimenti, oltre ad aver assorbito del fumo mentre
cresceva. Nel darne il triste annuncio i concittadini tutti ricordano la bontà, il
profumo e la dolcezza quando veniva posto tra due fette di pane. Si uniscono al
cordoglio i genitori degli scienziati dell’Oms pentiti delle spese sostenute per
averli fatti studiare.
Nb. Come cavolo facevano i nostri antenati a conservare i cibi? Quei signori
dell’Oms forse sono troppo giovani per saperlo?
Francesco Frigio
Secondo dati ufficiali sulle strade italiane circolano
tantissimi veicoli non assicurati perché il tagliando
è scaduto o è falso o del tutto inesistente. Sicuramente, Fabriano non è esente dalla presenza di
un numero di veicoli che circolano sprovvisti di
assicurazione RCA valida.
Credo che la Polizia Municipale, per effetto del
processo di dematerializzazione del tagliando
assicurativo voluto dal Ministero dei Trasporti,
non potrà fare a meno di attrezzarsi di mezzi elettronici per il controllo della copertura assicurativa
dei veicoli.
Considerando che in caso di incidente con un veicolo non assicurato risulta difficile se non impossibile
ottenere il risarcimento dei danni causati a mezzi,
conducenti, passeggeri o pedoni, chiedo all’amministrazione di individuare un sistema informatizzato di lettura delle targhe degli automezzi da dare in
dotazione alla Polizia Municipale di Fabriano che
consenta l’accertamento delle violazioni in merito
al mancato pagamento dell’assicurazione.
Pino Pariano
04/11/15 11.04
31
>DIALOGO<
L'Azione 7 NOVEMBRE 2015
Pastrocchio di cinghiale!
Una ricetta fabrianese da migliorare: chiedere ai residenti di via Bovio
di FRANCESCO QUAGLIANI
L
a soluzione dei cinghiali in
viale Bovio era attesa da
tempo. Ogni sera alle 18
in punto arrivavano, ormai
da mesi, 18 esemplari dentro il giardino delle nostre case. Il resto del
giorno e della notte pascolavano impuniti un po’ ovunque nei dintorni.
Era diventato impossibile circolare
con serenità sia in macchina che a
piedi, soprattutto per i bambini che
abitano la zona, compromettendo
uno dei principali diritti di cittadinanza: la libera e incolume circolazione. E, per i cinghiali, il diritto di
campare dove la natura - o l'uomo
intelligente - ha previsto debbano
vivere: nel bosco o in allevamento.
E, per i cacciatori, di coltivare
questo loro interesse in maniera
agevole e senza farli cadere nell’ennesimo fraintendimento rispetto ad
una passione che per essere accolta
ha bisogno – al giorno d’oggi – di
essere arricchita e praticata attraverso significati sociali e naturalistici
sempre più rinnovati.
La battuta dell’1 novembre nasce in ogni caso da
una necessità incontrovertibile (salvo per chi
legittimamente propone
altre vie alla gestione del
problema).
Tuttavia non è stata percepita così coordinata da
molti di noi che abitano
il quartiere, come invece
sta dichiarando il sindaco
in queste ore. Tutt’altro.
In primo luogo è stata
gravemente tardiva: non riesco a
credere che non sia possibile un
permesso eccezionale e straordinario che permetta a forze dell'ordine
e cacciatori autorizzati di affrontare, insieme alla popolazione del
quartiere, in qualsiasi momento
dell'anno una situazione veramente
pericolosa.
Fosse anche così, la questione
centrale è che alcuni, tra i quali ad
esempio io, avevano intuito che ci
sarebbe stata la battuta di caccia il
1° novembre ma informalmente e
per qualche chiacchierata con i cacciatori che erano venuti a studiare la
zona nelle settimane scorse. Molti
altri no. Non un cartello nelle due
diramazioni di via Bovio all'altezza dell'ex "Tiro a segno", non una
lettera o manifesto nei giorni precedenti agli abitanti della parte alta
di via Bovio, non una pattuglia di
vigili urbani o polizia o carabinieri
o guardia provinciale o forestale a
presidiare le operazioni e bloccare
gli accessi a piedi o in
macchina lì intorno.
Alle 12, a battuta ancora
aperta, ho potuto circolare in tutta libertà con la
macchina nelle due diramazioni della parte alta
di via Bovio. Prima, alle
10.45, i colpi erano già
in corso di esplosione
ben chiari e sembravano
venire da 150,01 metri
dalle abitazioni che fiancheggiano l'area "Tiro a
segno", sia versante via
Bovio sia versante "retro" di via
Fagioli e via Fida. Ma forse era
l'effetto eco o qualche esplosivo
tirato a salve per sfugare i cinghiali.
Tuttavia c'era gente che lì intorno
stava andando o in macchina o a
piedi alla Messa di San Giuseppe
Lavoratore (ore 11) o altrove.
I cinghiali scappavano impazziti
da una parte all'altra della strada
urbana e solo per fortuna non hanno
travolto qualche malcapitato. Poteva finire proprio male. Avrei dato
Criticità alla Cittadella degli Studi:
poca attenzione alla disabilità
Il 2 settembre scorso ho letto l’articolo pubblicato
sul blog delle Marche il “Borghigiano”, a firma
di Alessandro Di Marco e preso dalle pagine del
“Resto del Carlino”. Il titolo “Fabriano Casa dei
liceali, è già bufera”: “Inaccessibile per i disabili”. In questo articolo Sergio Solari, capogruppo
consiliare del Polo 3.0, riportava tutte le criticità
di questo nuovo polo scolastico che comprende tre
licei: Classico, Artistico e Scientifico. Premetto che
nei giorni precedenti come componente dell’Opa
(Osservatorio polis accessibile) avevo contattato
gli altri componenti per vedere se era possibile
visionare la struttura e accertarsi dell’effettiva
accessibilità. L’articolo di cui sopra ha accelerato
la mia visita, visto che in un passaggio si parla di
eccessiva presenza di barriere architettoniche. Mi sono messa subito in contatto con Sergio Solari e il 4 settembre e ho
iniziato a prendere visione del Classico. Il preside Francesco
Orsolini ha riferito della mancanza di un’autorizzazione per
i disabili. Quello che mi ha dato fastidio è stato il fatto che
in lui fosse sorto il dubbio che Francesca ed io ci stessimo
facendo strumentalizzare politicamente. L’Opa caso mai “usa”
la politica per abbattere le barriere architettoniche, visto che i
disabili si vogliono sentire cittadini attivi. Non ci siamo fatti
scoraggiare ed abbiamo trovato collaborazione nella professoressa dell’Artistico Patrizia Rossi e nel personale del Liceo
Scientifico, potendo così visionare le criticità dei due licei.
Come potete vedere dalle foto, in tutti e tre i licei le entrate
sono a norma per quanto riguarda l’altezza della maniglia, ma
il piccolo scalino rappresenta un ostacolo anche nel corridoio
che permette di arrivare alla palestra. Le foto che seguono
riguardano i bagni per disabili: le maniglie sono posizionate
in modo errato. Infatti occorrerebbe un maniglione posizionato
orizzontalmente e uno ribaltabile. Le maniglie attuali sono
impossibili da utilizzare per un disabile che voglia essere
autonomo.
In seguito ad una chiacchierata
informale con l’insegnante Patrizia
Sghiatti sono stata invitata venerdì
10 settembre al liceo per visionare
insieme a lei le barriere introdotte
in queste nuove strutture. Barriere
che si trovano in tutti e tre i licei visto che le strutture sono identiche.
Dal mio nuovo sopralluogo ecco
cosa è scaturito dalla e-mail di
Sghiatti Patrizia del 10 settembre.
“Carissima Federica,
oggi pomeriggio ho consegnato
personalmente all'ingegner Cera-
31 dialogo.indd 2
volentieri una mano ad "evacuare"
o controllare il traffico della zona
o, ancora, a mettere a disposizione casa mia in forma più netta di
come è successo per le necessità
delle operazioni. E credo anche
altri abitanti del quartiere avrebbero
fatto lo stesso.
Ma la mancanza di interesse delle
Istituzioni nel coinvolgere la cittadinanza in processi co-partecipati
avanzati (cioè dando a tutti gli
interessati un pezzo di quel che c’è
da fare) è disarmante, a Fabriano in
particolare.
Al contrario ieri ho avuto paura e
ho avuto momenti di forte tensione – poi superati - con i cacciatori,
chiamati a risolvere da soli una cosa
che non riguarda solo loro e affidata
troppo e solo a loro. Peccato.
L'ennesima occasione persa di tenere insieme soggetti molto diversi ed
imparare a conoscersi, collaborare
insieme per la propria città ed a
ragionare, in questo caso, su come
un rapporto sbagliato e grossolano
con la natura non fa bene a nessuno.
Restaurato
il Monumento
ai Caduti
Gli stessi collamatesi che avevano giustamente protestato per il mancato intervento di riparazione del
danno al Monumento ai Caduti, sono ora pronti a
dare prontamente atto, con piena soddisfazione, che il
sindaco ha risposto positivamente alla nostra legittima
sollecitazione.
Grazie signor sindaco, a nome di tutti quelli che le
avevano inviato la lettera aperta, per aver fatto risistemare il bel monumento ai Caduti di Collamato prima
del tradizionale appuntamento dell’1, 2 e 4 novembre,
dedicato alla memoria dei defunti.
Questa volta le mandiamo il nostro grazie da tutto
Collamato.
I cittadini di Collamato
grati per l'intervento
Com'è la situazione ora
a.l.
Come dovrebbe essere
sa e al geometra suo assistente, una copia stampata del file che
mi hai portato a scuola. Abbiamo
parlato delle criticità che ci hai
presentato e mi ha assicurato che
avrebbe preso in considerazione
la richiesta di modifiche nei bagni.
Per quanto mi riguarda, farò passare un tempo ragionevole e poi, se
non avrò alcun riscontro positivo,
tornerò alla carica. Grazie per la
collaborazione.
Cari saluti, prof. Sghiatti”
Questo e il vero spirito di collaborazione che l’Opa cerca, ma che mi
duole dirlo, sembra una chimera.
Federica Stroppa, componente Opa
04/11/15 11.06
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