piano nutria - con modifica del 2016

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piano nutria - con modifica del 2016
Servizio Politiche Ambientali
Unione Comuni Modenesi Area Nord
PIANO DI CONTROLLO DELLA SPECIE NUTRIA DELL’AREA NORD
(approvato con Delibera di G.U. n.55 del 28.07.2015) (modificato con Delibera di G.U. n. 12 del 22.03.2016)
Indice:
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Premessa – Obiettivi del piano
Azione 1 – Interventi di abbattimento diretto con arma da fuoco
Azione 2 – Cattura mediante gabbie-trappola e successiva soppressione
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Azione 3 – Controllo della specie nutria nelle ZPS
Azione 4 – Modalità di smaltimento delle carcasse
• Azione 5 – Monitoraggio nutrie e danni
• Azione 6 – Gestione delle domande di intervento
• Durata del piano
PREMESSA – OBIETTIVI DEL PIANO
La nutria (Myocastor coypus) è un roditore caratteristico degli
ambienti acquatici, proveniente dal Sud America ed importato
in Italia nel 1929 a scopo di allevamento commerciale per la
produzione di pellicce. Le strutture di stabulazione spesso non
idonee, nel corso degli ultimi decenni hanno favorito ripetute
immissioni della nutria nell'ambiente, provocando la
naturalizzazione di questa specie alloctona sull'intero
territorio nazionale. L'elevato tasso riproduttivo (14 piccoli per
femmina) tra maggio e novembre, gli aspetti favorevoli del clima caldo umido e l’abbondante
disponibilità alimentare sono le ragioni dell'incremento considerevole della specie; mentre la
mortalità naturale è provocata solamente da inverni freddi con temperature al di sotto degli 0°C e
per periodi di tempo prolungati.
La nutria possiede un'elevata capacità dispersiva e la presenza di un
denso reticolo idrografico che caratterizza l’Area Nord Modenese
agevola la diffusione della specie. Scava gallerie utilizzabili come tane
di riproduzione per se stessa o per altri animali, provocando l’erosione
di argini pensili con notevoli rischi idraulici, mettendo a rischio la vita
della popolazione dell’area nord modenese.
Riguardo all’aspetto naturalistico, la presenza massiccia della nutria, è
una continua minaccia per la conservazione della biodiversità poiché danneggia i nidi delle specie
autoctone acquatiche di avifauna, tant’è che lo IUCN (International Union for Conservation of
Nature) l’ha inserita tra le 100 specie esotiche a maggiore minaccia per la biodiversità a scala
globale. Inoltre è un animale erbivoro e danneggia le coltivazioni agricole.
Dal punto di vista legislativo la nutria (Myocastor coypus) è stata interessata da diverse modifiche
nella sua classificazione e, con la legge nazionale dell'agosto 2014, le nutrie, prima comprese tra la
fauna selvatica, sono state classificate tra le specie infestanti al pari di topi e ratti, pertanto le
competenze in materia sono passate ai Comuni.
In particolare, le ultime normative che l’hanno coinvolta sono le seguenti con le relative note
sottoriportate:
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con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.192 del 20 agosto 2014 – Supplemento Ordinario
n.72, della legge 11 agosto 2014, n.116, sono vigenti le modifiche apportate dal decreto
legge 24 giugno 2014, n.91 alla legge nazionale 157/92 recante “Norme per la protezione
della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, con cui si esplicita le specie
escluse dalle norme della legge stessa aggiungendo le nutrie alle specie infestanti come
topi, ratti, arvicole e talpe;
con nota circolare interministeriale n.0022732-P del 31 ottobre 2014, il Ministero della
Salute ed il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali rendono noto che la
nutria non è più soggetta alle norme di tutela della fauna selvatica;
da gennaio sino al 21 giugno 2015 i vari Comuni della Provincia di Modena, e anche i
Comuni dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, hanno provveduto su coordinamento
della stessa Provincia ad approvare ordinanze in merito al controllo numerico della specie
poiché non più attuabili i piani di controllo previsti all’art. 19 della Legge 157/92;
con delibera n.536/2015 la Giunta della Regione Emilia Romagna, in data 11 maggio 2015,
ha emanato la propria direttiva, “Linee guida per il contenimento della nutria” che ha
consentito ad ogni Comune di adottare piani di contenimento appositi ai sensi della Legge
Regionale n.5/2005. Tali piani comunali sono andati a sostituire le ordinanze, con la
medesima finalità di contenimento e contrasto alla diffusione della nutria;
con legge 28 dicembre 2015 n.221 art.7, relativa alle “Disposizioni in materia ambientale
per promuovere misure green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse
naturali”, la specie nutria viene equiparata a topi e ratti andando a modificare la legge
nazionale 157/92;
con la modifica dell’allegato 2 della DGR n.1419/13 in merito al controllo della densità di
nutrie all’interno dei siti della Rete Natura 2000 ai sensi della DGR n.1538/2015 del
20/10/2015, dal 1 novembre al 31 gennaio l'abbattimento delle nutrie con sparo è
ammesso anche nel caso di assenza di ghiaccio o neve sul terreno, come specificato in
dettaglio nell’azione n.3 del piano;
con deliberazione di Consiglio dell’Unione n.26 del 26 maggio 2015, l’UCMAN ha approvato
la Convenzione per il controllo della nutria con la Provincia di Modena, i restanti Comuni
della Provincia di Modena l'ATC MO1, l'ATC MO2, l'AIPO, il Consorzio di Bonifica Burana, il
Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, Coldiretti, la CIA, l'Associazione Agricoltori e Copagri;
l’UCMAN congiuntamente con il Servizio Veterinario dell’Ausl di Modena u.o. di Mirandola
e con l’ATC MO1 esperta nella gestione faunistica degli interventi di abbattimento e
recupero dei capi, ha elaborato un piano di controllo numerico delle popolazioni di nutria
nel territorio dei nove Comuni dell’Unione approvato con deliberazione G.U. n.55 del
28/07/2015;
sulla base della Convenzione menzionata e del presente Piano di controllo della specie
nutria sono stati attivati programmi di contenimento generale volti alla riduzione di questa
problematica ambientale;
con comunicazione trasmessa dalla Provincia di Modena all’UCMAN in merito
all’effettuazione dei piani di controllo alla nutria prot. n.5288/6.9 del 24/02/2016, la
Provincia conferma i piani di controllo approvati dai Comuni aderenti al coordinamento
provinciale e attuati attraverso l’opera dei coadiutori della Polizia Provinciale. La Regione,
con delibera n.54 del 26/01/2016 ha precisato che è sua intenzione adottare un piano di
controllo a livello regionale, e che continuano ad applicarsi i piani di controllo comunali con
l’unica eccezione che ad essi non possono partecipare i cacciatori privi dell’abilitazione a
coadiutori (art.8 della Convenzione). Pertanto deve intendersi modificata la Convenzione
sottoscritta tra comuni, provincia ed altri enti aderenti, per il controllo della nutria, la quale
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ha validità fino al 31.12.2017 e comunque fino all’entrata in vigore di nuove disposizioni
(art.14 della Convenzione).
Viste le recenti modifiche apportate al quadro normativo sopracitato, si è reso necessario inserire
nel piano i riferimenti alla
- legge n.221 del 28/12/2015,
- DGR n.1538/2015 del 20/10/2015,
- comunicazione prot. n.5288/6.9 del 24/02/2016.
Obiettivi finali del piano:
- tutelare la sicurezza dei cittadini;
- conservare la biodiversità e le specie autoctone del territorio controllare e contenere la
diffusione e la proliferazione delle nutrie nel rispetto della conservazione delle specie autoctone;
- evitare danni alle arginature ai canali e alle coltivazioni agricole.
AZIONE 1 – INTERVENTI DI ABBATTIMENTO DIRETTO CON ARMA DA FUOCO
Il Piano di controllo della nutria dell’area nord potrà essere realizzato in ogni parte del territorio
dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, anche sulla base delle richieste degli agricoltori
interessati e comunque in tutte le aree in cui vi siano impatti causati dalla nutria.
L’abbattimento diretto con arma da fuoco può essere eseguito da:
• cacciatori durante l’esercizio dell’attività venatoria esclusivamente nei territori loro
assegnati per l’esercizio della caccia, nei periodi e negli orari consentiti dal calendario
venatorio e nel rispetto degli ulteriori vincoli previsti dal medesimo calendario;
• coadiutori abilitati dalla Provincia di Modena ai sensi del LR 8/94 art.16, in possesso di
regolare porto d’armi ad uso caccia in corso di validità, per l’intero anno su tutto il
territorio comunale. Nelle aree urbane il controllo tramite arma da fuoco è possibile solo
dopo aver approntato, da parte dei Comuni, tutte le misure di cautela previste per la
massima tutela dell’incolumità pubblica (delibera della Giunta Regionale 536/2015). Nei
siti di Rete Natura 2000, nelle aree di protezione e di produzione faunistica istituite ai
sensi della legge n.157/92 e della legge n.394/91, l’abbattimento diretto con arma da
fuoco è consentito previo accordo con l’Ente di gestione;
• dalle forze di Polizia Provinciale.
Come stabilito della delibera della Giunta Provinciale n.36/2014 l’abbattimento mediante arma da
fuoco dovrà essere disciplinato dalle seguenti indicazioni tecniche:
l’abbattimento dovrà avvenire tramite arma a canna liscia e cartucce con pallini di numerazione
non inferiore al N. 0, anche da automezzo. L’arma dovrà essere trasportata in custodia e scarica
fino a raggiungere le strade interpoderali e/o vicinali di cui all’art. 3, comma 1, punto 52) D.lgs n.
285/1992 “Codice della Strada”, che potranno essere utilizzate per questo tipo d’ intervento.
Eventuali altri tracciati potranno essere utilizzati solo a seguito di specifici accordi tra il
coordinatore dei coadiutori e gli Agenti della Polizia Provinciale competenti per zona. Le
operazioni di controllo potranno essere realizzate da un’ora prima del sorgere del sole sino alle
ore 24. Prima di ogni uscita il soggetto abilitato al controllo dovrà attivare l’intervento (comando
vocale per apertura intervento: “sparo”) tramite numero verde associato al programma Portale
Vocale Automatico (PVA) digitando con la tastiera del telefono il “Codice Tesserino (UID) e il
“Codice Personale” (PIN). Alla fine dell’attività il soggetto abilitato al controllo dovrà chiudere
l’intervento sempre tramite numero verde associato al programma automatico (PVA). L’apertura
dell’intervento e la relativa chiusura con il Programma Vocale Automatico dovranno corrispondere
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temporalmente all’effettiva attività di controllo da parte del coadiutore. Nel caso l’uscita avvenga
da automezzo, le uscite notturne con faro dovranno essere comunicate preventivamente alla
Provincia tramite il Programma Vocale Automatico (PVA) alle seguenti condizioni: ogni coadiutore
dovrà prenotare l’uscita dalle ore 14 del giorno precedente alla prevista uscita di controllo alle ore
7 del giorno successivo. Alla fine dell’intervento di controllo il coadiutore dovrà chiudere
l’intervento sempre tramite numero verde associato al Programma (PVA). E’ consentito utilizzare
tale metodo di controllo da un’ora dopo il tramonto fino alle ore 24.00. Gli equipaggi devono
essere formati da un massimo di tre persone per autoveicolo. Non è possibile uscire
singolarmente.
AZIONE 2 – CATTURA MEDIANTE GABBIE-TRAPPOLA E SUCCESSIVA SOPPRESSIONE
Tenuto conto delle peculiarità del territorio e in particolare delle zone umide che in condizioni di
vegetazione lussureggiante potrebbe ostacolare l'abbattimento tramite l'uso di armi da fuoco, è
possibile anche l'utilizzo su tutto il territorio dell’Unione durante l’intero anno, la cattura tramite
gabbie/trappola che è autorizzata per i seguenti soggetti:
• coadiutori già abilitati dalla Provincia,
• personale della protezione civile e degli enti delegati alla tutela delle acque (consorzi di
bonifica, servizi tecnici di bacino, AIPO),
• personale di Polizia Provinciale,
• agricoltori nelle aziende agricole in proprietà o in conduzione.
Nel rispetto delle norme vigenti e dei provvedimenti della pubblica amministrazione, i responsabili
di imprese o comunque aventi diritto su aree private, possono incaricare Ditte di disinfestazione o
pest-control.
Come stabilito della delibera della Giunta Provinciale n.36/2014 la cattura mediante gabbietrappola dovrà essere disciplinata dalle seguenti indicazioni tecniche:
utilizzo di trappole a cassetta auto-scattanti, preventivamente dotate di matricola identificativa.
Prima di azionare la trappola il soggetto abilitato al controllo dovrà attivare l’intervento (comando
vocale per apertura intervento: “gabbia”) tramite numero verde associato al programma Portale
Vocale Automatico (PVA) digitando con la tastiera del telefono il “Codice Tesserino (UID) e il
“Codice Personale” (PIN). L’intervento con la gabbia deve essere chiuso ogni domenica sera,
rendicontando i capi catturati nell’intera settimana e contestualmente riaperto, se la/le trappole
restano in funzione nella medesima Unità Territoriale di Gestione (UTG). Qualora si renda
necessario iniziare l’attività di cattura in un giorno diverso dal lunedì sarà possibile aprire
l’intervento il giorno prescelto con l’accortezza di fare coincidere in seguito la chiusura di
domenica sera; in tal caso nei giorni in cui l’intervento non risulta essere aperto occorrerà
disattivare la trappola. Nel caso la trappola sia trasferita in altra Unità
Territoriale di Gestione (UTG), è necessario chiudere l’intervento
aperto e aprirne un altro aggiornato alla nuova Unità Territoriale di
Gestione (UTG): la chiusura avverrà il giorno effettivo di trasferimento
della gabbia dal vecchio sito (UTG) e l’apertura intervento avverrà il
giorno di sistemazione della gabbia sul nuovo sito (UTG) con chiusura
alla domenica sera.
Relativamente alla soppressione eutanasica dei roditori catturati, alla
luce del parere espresso dal Dipartimento Sanità Pubblica della ASL di
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Modena, che considera idoneo metodo eutanasico l'utilizzo dell'arma a proiettile libero da parte di
personale esperto nel contesto dei piani di controllo sulla specie 'nutria', e del parere della
Questura di Modena che considera giustificato motivo il trasporto dell'arma in questione, per le
finalità di un idoneo metodo eutanasico per sopprimere le nutrie catturate, a condizione che il
trasporto sia fatto da maggiorenni e sia effettuato usando la massima diligenza, con arma scarica
ed inserita in custodia (artt. 9 e 10 D.M. 9 agosto 2001 n.362), si prevede l’utilizzo anche, per le
finalità sopra riportate, di dispositivi ad aria compressa con potenza non superiore a 7,5 - Joule.
Limitatamente alla soppressione degli animali catturati con trappole, anche nei Siti della Rete
Natura 2000, l’utilizzo dell’arma con canna ad anima liscia (preferibilmente di piccolo calibro, tipo
flobert) o con dispositivi ad aria compressa con potenza inferiore a 7.5 – Joule - e calibro pari a 4.5,
all’interno delle aree protette come definite nel Piano Faunistico-Venatorio Provinciale, è sempre
possibile.
È vietato l’uso di veleni e rodenticidi, così come ogni altro metodo non selettivo.
TEMPI ED OPERATORI
I soggetti incaricati della realizzazione dei piani di controllo, sono tenuti a utilizzare appositi guanti
protettivi impermeabili, procedendo con la massima precauzione nel manipolare questi animali. Il
controllo delle gabbie-trappole deve essere realizzato con cadenza giornaliera. Le nutrie catturate
per mezzo di gabbie-trappola devono essere soppresse con metodi eutanasici o con le armi
consentite per il piano di controllo della nutria, avendo cura di non danneggiare la trappola e
contattando tempestivamente il coadiutore di riferimento per l’abbattimento nel caso in cui
l’operatore, comunque abilitato all’utilizzo delle trappole, non sia munito di licenza per l’esercizio
venatorio. Rientra tra i metodi eutanasici l’utilizzo di dispositivi ad aria compressa con potenza
inferiore a 7.5 – Joule - e calibro pari a 4.5, per i quali non sono richiesti porto d’ armi e licenza per
l’esercizio venatorio, ferma restando la necessità che il luogo prescelto sia comunque non
accessibile ad estranei. Qualora nelle gabbie-trappola risultino catturate specie animali diverse
dalla nutria, gli stessi coadiutori dovranno tempestivamente liberarle.
L’applicazione dei due metodi adottati (azioni n.1 e n.2), avverrà nell’ambito di quanto stabilito
dalla “Convenzione per il controllo della nutria” approvata con delibera di C.U. n.26 del 26 maggio
2015, stipulata dall’UCMAN con la Provincia di Modena, i restanti Comuni della Provincia di
Modena l'ATC MO1, l'ATC MO2, l'AIPO, il Consorzio di Bonifica Burana, il Consorzio di Bonifica
Emilia Centrale, Coldiretti, la CIA, l'Associazione Agricoltori e Copagri e in breve così riassunta nelle
sua conduzione:
OPERATORI
SERVIZIO POLIZIA PROVINCIALE E
POLITICHE FAUNISTICHE
COMPETENZE E COMPITI
COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ
CONTROLLO DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
VERIFICA DEI RISULTATI
AUTORIZZAZIONE DEI COADIUTORI
GESTIONE DOMANDE D’INTERVENTO
INDICAZIONE DEI SERVIZIO CHE RIENTRANO NELLA COMPETENZA DELL’UFFICIO
UNIONE COMUNI MODENESI AREA
NORD E COMUNI
APPROVAZIONE DEL PIANO DI CONTROLLO DELLA SPECIE NUTRIA
GESTIONE DELLE DOMANDE D’INTERVENTO E INVIO DELLE STESSE ALL’ATC MO1
SE NECESSARIO IN CASO DI ABBATTIMENTI IMPORTANTI (EMERGENZE) INDIVIDUARE DITTA
SPECIALIZZATA PER LO SMALTIMENTO DELLE CARCASSE
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MONITORAGGIO SULL’ANDAMENTO DEL PIANO
ENTI DI PRESIDIO TERRITORIALE
IDRAULICO FIRMATARI DELLA
CONVENZIONE CON LA PROVINCIA DI
MODENA (AIPO, CONSORZIO DELLA
BONIFICA BURANA, CONSORZIO DI
BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE)
FORNIRE AL SERVIZIO POLIZIA PROVINCIALE E POLITICHE FAUNISTICHE IL PROGRAMMA DEGLI
INTERVENTI DI SFALCIO DELLA VEGETAZIONE LUNGO I CORSI D’ACQUA ED I CANALI
LIMITARE LA NUTRIA ATTRAVERSO OPERAZIONI DI ACCESSO ALLE SPONDE DEI CANALI E AI MANUFATTI
INDIVIDUARE E COMUNICARE LA PRESENZA DI TANE DI NUTRIA
CHIEDERE INTERVENTI DI CONTROLLO AI COADIUTORI IN CASO DI PRESENZA DI NUTRIE
COLLABORARE ATTRAVERSO PROPRIO PERSONALE AGLI INTERVENTI DI CONTROLLO
ATC MO1
PROMUOVERE PRESSO GLI ADDETTI ALLA GESTIONE FAUNISTICA GLI INTERVENTI DI ABBATTIMENTO E
RECUPERO CAPI
FORNIRE AL CAPO DELLA POLIZIA PROVINCIALE L’ELENCO DI TUTTI I COADIUTORI
RICHIEDERE LE TRAPPOLE IDONEE SULLA BASE DELLE SEGNALAZIONI RICEVUTE, PER DISTRIBUIRLE AI
COADIUTORI
TENERE SU APPOSITO REGISTRO L’ELENCO DEI COADIUTORI
TRASMETTERE I DATI CONSUNTIVI INERENTI L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO SULLA SPECIE AL SERVIZIO POLIZIA
PROVINCIALE E POLITICHE FAUNISTICHE
ASSOCIAZIONI DEGLI AGRICOLTORI
(ASSOCIAZIONE AGRICOLTORI,
COLDIRETTI, CIA, COPAGRI)
SEGNALARE AGLI ENTI DI PRESIDIO TERRITORIALE LA PRESENZA DI TANE DI NUTRIA PER I TRATTI DI
COMPETENZA
SEGNALARE ALL’UFFICIO POLITICHE FAUNISTICHE DELLA PROVINCIA L’ELENCO DEGLI AGRICOLTORI
DISPONIBILI A SOSTENERE IL CORSO PER L’ABILITAZIONE DA COADIUTORE
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AZIONE 3 – CONTROLLO DELLA SPECIE NUTRIA NELLE ZPS
Nei Siti della Rete Natura 2000 il controllo della specie deve essere effettuato tenendo conto delle
disposizioni previste dalle Misure Generali di Conservazione di cui alla DGR 1419 del 7 ottobre
2013 "Misure generali di conservazione dei Siti Natura 2000 (SIC E ZPS). Recepimento DM
n.184/07 Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone
Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)" e, delle “Misure
straordinarie per il contenimento delle nutrie (Myocastor coypus) – modifica dell’allegato 2 della
DGR 1419/13 in merito al controllo della densità di nutrie all’interno dei siti della Rete Natura
2000” della D.G.R. n.1538/2015 del 20/10/2015.
Si riporta di seguito quanto previsto dalla direttiva D.G.R. n.1538/2015 del 20/10/2015: “Nei siti
Natura 2000 di pianura e costieri e in tutte le ZPS, il controllo della densità di nutrie deve essere
effettuato, durante tutto l’anno, mediante gabbie trappola a doppia apertura o a tunnel (senza
l’uso di esche) con la possibilità della soppressione in gabbia esclusivamente con armi con canna
ad anima liscia preferibilmente di piccolo calibro (tipo flobert) o con dispositivi con potenza
inferiore a 7.5 Joule. Al fine di contenere la popolazione di nutrie è possibile ricorrere anche a
metodi di sterilizzazione degli individui. E’ possibile, altresì, organizzare battute con sparo dal 1
novembre al 31 gennaio, a condizione di rispettare le giornate e gli orari in cui l’attività venatoria è
ammessa (es. nei giorni in cui non vi è il silenzio venatorio, nelle ore diurne, ecc.); dal 1 novembre
al 31 gennaio l'abbattimento delle nutrie con sparo è ammesso anche nel caso di assenza di
ghiaccio o neve sul terreno, indipendentemente dal fatto che l’attività venatoria possa essere stata
sospesa”.
Sono fatte salve, naturalmente, le misure specifiche di conservazione approvate dagli Enti gestori
dei Siti che potrebbero essere in alcuni casi più restrittive.
Inoltre nell’eventualità di battute importanti nei periodi con ghiaccio, sarà possibile valutare la
necessità o meno di incaricare ditta specializzata per il ritiro e lo smaltimento delle carcasse.
AZIONE 4 – MODALITÀ DI SMALTIMENTO DELLE CARCASSE
Seguendo il parere Ausl Modena - Area dipartimentale Sanità Pubblica Veterinaria prot. 86931/14
del 20.11.2014, in merito ai metodi per lo smaltimento delle carcasse, si dovrà procedere nel
seguente modo:
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nel caso di limitato numero di carcasse è possibile procedere a mezzo di sotterramento, nel
rispetto delle normative ambientali, praticando scavi profondi almeno un metro, lontani da
corsi d’acqua, pozzi o reti di alimentazione idrica per uso potabile;
nel caso di quantitativi consistenti di carcasse, si procederà al ritiro da parte di ditta incaricata
per l’invio ad impianti di smaltimento, come sottoprodotti di origine animale;
le nutrie abbattute con arma da fuoco nell’ambito dei piani di controllo che, per le condizioni
dell’habitat, non sia possibile recuperare, non sono da considerare sottoprodotti e quindi, se in
modiche quantità, possono essere lasciate sul luogo.
AZIONE 5 – MONITORAGGIO NUTRIE E DANNI
Durante tutto lo svolgimento del piano, il personale del Servizio Veterinario dell’Ausl
di Modena c/o di Mirandola provvederà a controlli periodici per verificare il buon
andamento delle azioni intraprese, suggerendo, se necessario, eventuali correzioni.
Verranno, inoltre, verificate le segnalazioni da parte dei coadiutori o da parte dei
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Comuni e agricoltori, valutando gli eventuali provvedimenti da attuare.
Con la Provincia di Modena e l’ATC MO1 si manterrà un costante contatto e
rendiconto per l’andamento degli abbattimenti, per il coordinamento a livello
territoriale e per le funzioni stabilite dalla Convenzione stessa. Sarà necessario
monitorare i danni provocati dalla nutria alle coltivazioni, all’avifauna, ai
manufatti e alle sponde dei canali.
Annualmente, saranno raccolti dati relativi al numero di nutrie eliminate ed
allo sforzo profuso nell’attività che saranno messi in relazione alla dinamica dei
danni, allo scopo di misurare l’efficacia del sistema. La Provincia effettuerà
relazioni annuali sugli andamenti provinciali relativamente al contenimento della nutria.
Monitoraggio dello stato sanitario degli animali abbattuti
Qualora richiesto dal Servizio Veterinario dell’AUSL territorialmente competente, potranno essere
conferiti alle strutture indicate, alcuni capi di nutria abbattuti durante le operazioni di controllo,
per verificarne lo stato sanitario o per qualsiasi altra esigenza indicata dall’AUSL stessa.
AZIONE 6 – GESTIONE DELLE DOMANDE DI INTERVENTO
I Comuni tramite gli Uffici Ambiente rispettivi e l’Unione Comuni Modenesi Area Nord mediante il
Servizio Politiche Ambientali (c/o Municipio di Mirandola, via Giolitti 22, tel. 0535.29787, 29724,
29712) dovranno raccogliere le segnalazioni pervenute dai cittadini-agricoltori, registrando nome
cognome, indirizzo, numero di telefono e/o e-mail del segnalatore oltre alla posizione precisa della
segnalazione (indirizzo, capi avvistati, presenza tane o scivoli-passaggi, danni riscontrati ecc.), ed
utilizzando la scheda di segnalazione presenza nutrie come da allegato 1. Tutti i dati saranno poi
inoltrati all’ATC MO1 (Via S.Fattori, 9 Cavezzo MO tel. 0535.49185, fax. 0535.49186, Mail
[email protected]) la quale provvederà alla gestione della segnalazione. Annualmente l’ATC MO1
dovrà rendicontare tutti gli interventi realizzati a chiusura delle segnalazioni raccolte.
DURATA DEL PIANO
Il piano avrà la stessa durata della Convenzione stipulata con la Provincia di Modena ossia anni
2015 – 2016 - 2017 con termine al 31.12.2017. Alla scadenza della convenzione potrà
eventualmente essere valutata la proroga del piano con una durata annuale, in fase di
ridefinizione delle competenze di gestione dei controlli relativi sulla specie nutria.
Eventuali modifiche e integrazioni potranno essere concordate tra gli Enti gestori e approvate in
seguito.
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ALLEGATO 1 – PIANO DI CONTROLLO DELLA SPECIE NUTRIA DELL’AREA NORD
SEGNALAZIONE PRESENZA NUTRIE
Richiesta di intervento di controllo
Il/la sottoscritto/a
________________________________________________________________________________
Residente a _____________________________ Via ______________________________ n°____
Tel. _________________________________________ Mail ______________________________
In qualità di:
[ ] semplice cittadino
[ ] agricoltore
Segnala la presenza di:
n°___________ esemplari di nutria
n° ___________ tane di nutria
n° ___________ scivoli-passaggi di nutria
avvistate in Comune di ______________________________ località ________________________
Via ______________________________________________ n° ________
presso il canale ___________________________________________________________________
nel tratto ________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Eventuale segnalazione e descrizione di un’azione di danno in corso_________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Data___________________________________
Firma
______________________
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