Oltre all` intervista scoop di Lugaro e un articolo di

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Oltre all` intervista scoop di Lugaro e un articolo di
savona / provincia
IL SECOLO XIX
MERCOLEDÌ
12 GIUGNO 2013
17
TRENT’ANNI DOPO L’ARRESTO PARLA IL “SIGNORE DELLE TANGENTI”
Teardo: «Potere e soldi,
ora posso raccontarvi
tutti i miei segreti»
«Gli assessori obbedivano alla mia voce registrata»
L’INTERVISTA
BRUNO LUGARO
LA MORTE
CIVILE
Ero diventato troppo potente per
i compagni. Per questo mi vollero
distruggere. Non gli bastava
fermare la mia ascesa politica,
volevano la mia morte civile
«Il potere, ero ossessionato dalla
conquista del potere. Questa è colpa di cui dovrò rispondere davanti alla Madonna. Ma non
sono un delinquente». Alberto Teardo trenLA LETTERA
t’anni dopo. Il “signore delle tangenti”, il “paDAL CARCERE
dre santo” come lo chiamavano i suoi cortigiani, il socialista savonese più vicino a Craxi, per
Scrissi a Pertini dal carcere dopo
un decennio il politico più potente in Liguria,
apre il libro dei ricordi, delle emozioni. E lo fa
aver letto un suo duro intervento
con il Secolo XIX, proprio il giornale che agli
su di me. E arrivò una telefonata...»
inizi degli anni Ottanta, con una serie di inchieste,feceesploderelatangentopolisavoneALBERTO TEARDO
ex leader regionale del Psi
se decretando la fine dell’impero teardiano.
Partiamo da quell’alba del 14 giugno
1983. Cosa ricorda?
«I carabinieri vengono a prendermi a casa,
A cosa si riferisce, allora, quando dice: pare ad una competizione già persa in partenalle sei del mattino. Non capisco nulla, leggo guato politico-giudiziario di una violenza non interessa. Il potere, invece, quello sì, e soza. Craxi aveva già deciso tutto. Quattro i posti
non sono un santo?
quel mandato di cattura, quel 416 bis, una cosa inaudita. Mi vollero colpire perché ero diven- no arrivato ad averne molto, moltissimo».
«Che in politica sono stato spesso spietato. a disposizione del Psi, il primo era naturalErano gli anni della presidenza della Refuori dal mondo. E mi chiedo, ma cosa succe- tato troppo potente. Davo fastidio al Pci. Sa
Iorispettoepretendorispetto,senonloricevo mente il suo, gli altri tre erano già decisi. Inde? Ricordo di aver detto ai carabinieri che qual è, alla fine, il teorema intorno al quale è gione Liguria.
«Ero diventato una minaccia persino per divento cattivo: chi fa il killer con me deve somma, dovevo partecipare per fare numero.
questieranoimetodidiPinochetnondiunpa- stata costruita la mia condanna? Che non poGli risposi che non ci penso nemmeno. Si intevo non sapere. Nient’altro di concreto. Ma Craxi che tuttavia era pronto a farmi entrare aspettarsi che io lo diventi tre volte di più».
ese civile».
Elastoriadell’attentatoallagrudell’im- cazzò parecchio al telefono e mi di disse ti riL’ex presidente della giunta ligure, oggi set- ciò è bastato a distruggermi. Non volevano so- nella sua squadra di governo. Le racconto un
tantaseienne, viene arrestato a dodici giorni lo la fine della mia ascesa politica, volevano la episodio che può darle l’idea di quanto fossi presa Damonte che non voleva pagare la chiamo tra mezz’ora. E invece chiamo Capello
potente e autorevole allora. Quando non pote- mazzetta? Lei fu accusato di esserne il che, seppi successivamente, garantì per me.
dalle elezioni politiche alle quali è candidato mia morte civile».
Lei era il leader incontrastato del Psi li- vo partecipare alle riunioni di giunta, perché mandante: quelli era metodi mafiosi, non Craxi sapeva che eravamo molto legati e usò il
per il Psi. Il suo ingresso a Montecitorio è dato
mio amico per tirarmi dentro. Ebbi un grande
per sicuro. Di più: Craxi gli ha promesso un gure, l’astro nascente del Psi nazionale. Se magari ero impegnato a Roma, i miei assessori crede?
«Io non c’entravo. Quella era una guerra tra successo personale».
ruolo nel governo che deve nascere. Ma ora, giravanotangentinelsuopartito,eranella sistemavano un registratore in mezzo al tavoChi è oggi Teardo?
quella mattina di fine primavera, a Teardo posizione ideale per scoprirlo, non le pa- lo della giunta, sul quale io avevo preventiva- imprenditori che, come le dicevo, si spartiva«Un pensionato che vimente registrato le mie istruzioni. Si limitava- nogliappaltidellaProvinre?
crolla il mondo addosso. I
ve con il solo vitalizio del«Macosac’entral’asso- no a prendere appunti. Una dedizione totale, cia. Il sistema funzionava
magistrati savonesi gli
la Regione , per lo più decosì: io non partecipo alle
ciazione mafiosa? Io non la loro».
contestano l’associaziocurtato di un quinto. VaE in quel ruolo, con quel potere, orche- gare d’appalto della tua
ho mai avuto a che fare
ne per delinquere di
«OGGI È PEGGIO»
«FUORI DAI GIOCHI»
do spesso a Londra dove
zona e tu non vieni a pecon dei criminali. Certo, strava gli appalti, non è vero?
stampo mafioso, oltre al
«Sapevo che i miei
«Mi vedono ovunque? faccio parte di un Centro
«Nonmisonomaioccupatodiappalti.Avrei starmi i piedi nella mia.
sapevo che giravano tanreato di concussione conStiano tranquilli
studi laburista. Mi occutinuata per aver creato un maneggiavano tangenti, gentinelPsi,comeintutti potuto farlo, certo, ma non mi interessava. Io Era il direttore della Propo
in particolare di provincia
che
“gestiva
il
traflavoravotraGenovaeRoma,miinteressavano
i
partiti.
Detto
per
inciso:
sistema di tangenti.
ma quello era il sistema. oggi è dieci volte peggio. i grandi progetti di rilancio della Liguria: vole- fico”, non l’assessore che i mediocri politici locali blemi
sanitari nel monTeardo, per lei coOggi, peraltro, è dieci Sapevo che a Savona c’era vo farne la California d’Europa».
di oggi. Il mio tempo
do, con particolare ripurefinìneiguai.Luiperò
mincia tutta un’altra
guardo all’Africa SubE la storia della spartizione degli appalti sapeva, come me, della
qualcuno dei miei che le
storia: si aprono le porvolte peggio»
è passato»
sahariana. Scrivo articoli
maneggiava, Ma quello del territorio savonese tra un gruppo di lobby degli appalti. Qualte del carcere. È la fine
(gratis) per riviste inglesi
era il sistema. Io non ne imprenditori che in cambio pagavano tan- cuno di questi imprendidei sogni di potere.
e mi diletto di cinema, la
tori non ha mantenuto gli
homaichiestouna,masa- genti al Psi?
«Mi buttano in isola«Era vera, come le ripeto, conoscevo la sto- impegnieglihannofattosaltareinarialagru». mia altra grande passione oltre alla politica».
mento, come il peggiore dei delinquenti, vedo pevo esattamente chi le chiedeva, li conoscevo
Che ha lasciato in modo definitivo?
Qual era il suo rapporto con il Pci di alloilmondofuorisolodaunaferitoia.Hol’incubo uno per uno e, pur sapendo, non ho fatto nulla ria, ma io non ho mai visto una lira di quel de«Ma certo, anche se di tanto in tanto si rinra?
di essere avvelenato, quindi maneggio con per bloccarli. Questa è la mia unica vera colpa. naro».
«Ce l’avevo a morte con i comunisti e con le corrono queste voci assurde di una mia regia
Scusi, ma i magistrati trovarono risconmolta cautela il cibo che mi portano. Le gior- A chi andavano i soldi? I miei, tutti al partito».
tri cartacei di 200 milioni, frutto di corru- cooperative in particolare. E loro vedevano in dietro le quinte. Persino sull’operazione CreEppure si è arricchito in quegli anni.
natesonointerminabili,nonvedonessuno.La
me il nemico numero uno. Provarono a “com- scent. E pensare che io all’epoca avevo pronto
«Falso. Ho due case: nient’altro. Non sono zione, che finirono nelle sue tasche.
Fede mi aiuta a superare i momenti più diffici«Capello, uno dei miei “fedelissimi”, mi im- prarmi”,maiolicacciaifuoridall’ufficioinRe- un progetto per salvare l’Italsider trasferenli. Sono devoto alla Madonna e lei mi è vicina. diventato ricco, nonostante quanto sosteneCredo che un altro al mio posto impazzirebbe. vanoimagistrati.Hannocercatoovunqueilfa- prestò effettivamente 200 milioni, non so di gione. Non volevo avere niente a che fare con dola a Cairo. Furono i compagni a bloccare
C’èchisiaffidaallepastiglie,iononneprende- moso “tesoro” di Teardo, senza trovare nulla. quale provenienza. Fatto sta che io gliene re- loro. Alla lunga me la fecero pagare con magi- l’operazione. Solo più tardi capii perché. Avevano già in mente il business immobiliare. Costrati e stampa amica».
rò neppure una, lotto solo con le mie forze. Semplicemente perché quel tesoro di 18 mi- stituii 250».
munque, stiano tranquilli i mediocri persoE i rapporti con Craxi?
Insomma, lei sostiene di non aver mai
liardinonèmaiesistito.HannosemplicemenNon mi piegano».
«Ottimi. Ricordo che mi chiese anche il sa- naggi della politica locale di oggi. Il mio tempo
Dicono che dal carcere scrisse a Sandro te sommato le proprietà di 15 persone come preso denaro illecitamente?
«È così. Non sono un santo, ma neppure un crificio di candidarmi alle Europee, perché è passato».
fossero frutto di operazioni di lestofanti. Ecco
Pertini.
nonc’eranessunodei“big”chevolevaparteci- © riproduzione riservata
«È vero, lo feci dopo aver letto un suo duro da dove arriva quella cifra. E poi a me il denaro disonesto».
intervento sul sottoscritto. Una mattina mi
convoca il direttore del carcere: c’è una telefonata per lei. Era dalla Presidenza della Camera.Ildirettoremidice:nonsipermettamaipiù
I RICORDI DEL GIUDICE ISTRUTTORE MICHELE DEL GAUDIO
di inviare dal carcere posta al presidente. Divento una furia. Rispondo: io scrivo a chi vo- GIANLUIGI CANCELLI
come oggi effettuare controlli sui conti banglio,oltretuttolamiapostapassasemprealvocari. Devo però dire che insieme al collega
stro vaglio e non si permetta mai più di parlar- SAVONA. «È una vicenda che a distanza di
Granero costituimmo una task force della
mi in quel modo, perché io la porto in un’aula anni continua a regalarmi sensazioni conquale facevano parte carabinieri , finanzieri
di tribunale».
eagentidipolizia.Quellacheavevamocostitrapposte. Da una parte soddisfazione per
Che rapporti aveva con il Presidente?
esser riuscito a sgominare una organizza- istruttore che trent’anni fa condusse l’in- tangenti. La cosa che mi stupì e stupì l’allora tuito era una grande squadra, che diede
«Pertini mi considerava un punto di forza zione che era riuscita ad allestire un giro di chiesta, insieme a Francantonio Granero, capo dell’ufficio istruzione Tonino Petrella l’anima per riuscire a trovare le prove della
del Psi. Il suo atteggiamento cambiò quando tangenti veramente impressionante. Dal- che portò a scoprire la prima tangentopoli fucheilprocuratorecapoCamilloBocciain- colpevolezza di Teardo e dei suoi amici e ci
nel 1980 spinsi in Regione il partito verso l’altra amarezza perchè ho sempre in mente italiana.
vece di sentire il Bailini si limitò a chiedere riuscimmo. Ricordo con grande piacere una
un’alleanza con Dc e Pli, emarginando i comu- gli sguardi tristi e perduti dei figli di Teardo,
E dalla sua casa di Torre Annunziata ri- chiarimenti allo stesso Capello e ad altri telefonata che ricevetti dal presidente Sannisti.Nondigerìquelpassaggio.Epoimiscari- mi pare si chiamassero Daniela e Marco, e percorre telefonicamente le tappe di quella esponenti socialisti legati a Teardo. Quel fa- dro Pertini che si complimentò per l’ottimo
cò definitivamente quando uscirono le prime quelli dei figli di molti altri indagati poi finiti inchiesta che lo portò alla ribalta delle cro- scicolo, ad un certo punto, arrivò all’ufficio lavoro investigativo che avevamo svolto».
notizie sull’inchiesta savonese».
Ricorda qualche aneddoto? «Il primo che
in carcere. Sono una persona molto sensibi- nache nazionali. «L’inchiesta cominciò nel istruzione insieme a moltissimi altri che veTeardo, sono passati trent’anni da quel- le e mi sentivo responsabile per il fatto che 1981aseguitodiunespostocheeragiuntoal- nivano catalogati come “atti relativi”».
mi viene in mente - racconta ancora Del
l’arresto. Lei ha pagato il conto con la giu- quei bambini alla sera andassero a letto sen- la procura della Repubblica da parte di RenL’allora giovanissimo giudice istruttore Gaudio-riguardailcollegaGranero.Unasestizia con oltre due anni di carcere. La ve- za poter ricevere il bacio della buona notte zo Bailini, noto come massone e all’epoca decise così di indagare. «Per prima cosa in- ra tornò in tribunale, dove vi era la sala delle
rità è scritta nelle carte processuali. Oggi, dailoropapà.Diciamochequestaèstatauna sindaco di Borgio Verezzi. In quella segnala- contrai Bailini che mi disse cose importanti intercettazioni, e scoprì un commissario
forse, può essere il tempo delle ammissio- delle concause che una decina di anni fa mi zione Bailini rendeva noto come i cento mi- - ricorda Del Gaudio - poi iniziammo una se- della Criminalpol di Genova che informava
hanno portato alla decisione di lasciare la lioni che Alberto Teardo aveva versato nelle riediperquisizioniepianpianoacquisimmo un importante questore amico di Teardo e
ni.
casse del Savona calcio di cui era presidente documenti decisivi. Fu un lavoro difficile, legato alla P2 sull’andamento dell’inchie«La deluderò. La verità è che il sottoscritto magistratura».
Michele Del Gaudio, 60 anni, è il giudice il suo amico Leo Capello fossero frutto di anche perchè in quegli anni non era facile sta».
non ha mai rubato nulla. Fui vittima di un ag-
SAVONA.
«RICEVEMMO I COMPLIMENTI
DEL PRESIDENTE PERTINI»