servizi pubblici locali
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O sservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali Riforma del trasporto pubblico locale Modelli di liberalizzazione del settore: tendenze europee e prospettive per la situazione italiana Carlo Ponti Patrizia Malgieri A cura di con la collaborazione di Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali INDICE pag 1 SINTESI E RACCOMANDAZIONI .......................................... 1 1.1 Sintesi ................................................................................................... 1 1.2 Conclusioni e raccomandazioni .............................................................. 4 Aspetti generali................................................................................................ 4 Il quadro europeo ............................................................................................ 4 La situazione italiana ....................................................................................... 5 2 UNIONE EUROPEA: REGOLAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ...................................................................................... 6 2.1 L'intervento comunitario nel settore ...................................................... 6 2.2 La proposta di regolamento UE del settore TPL ...................................... 7 3 MODELLI DI REGOLAZIONE DEI SERVIZI NEGLI STATI MEMBRI 10 3.1 Gran Bretagna ..................................................................................... 13 3.2 3.1.1 Gli effetti della riforma ................................................................. 13 Francia 14 3.2.1 Gli effetti della riforma sulla struttura del settore .................................. 15 3.3 Svezia 16 3.3.1 Gli effetti della riforma sulla struttura del settore ......................... 16 3.4 Germania ............................................................................................ 16 3.4.1 4 Gli effetti della riforma sulla struttura del settore ......................... 17 I SOGGETTI DELLA REGOLAZIONE .................................... 19 4.1 Gli strumenti di governo ...................................................................... 19 4.2 Inghilterra ....................................................................................... 21 4.2.1 Dalla London Transport (LT) alla Trasport for London (TfL).................... 21 4.2.2 Strathclyde Passenger Transport (Glasgow) .......................................... 21 4.3 Francia e Ile de France ..................................................................... 22 4.3.1 Groupement des Autorités Responsables de Transport ................. 22 4.3.2 Syndacat des Transport Parisiens ................................................. 22 4.3.3 Agence des Déplacements des Alpes Maritimes (ADAM)................ 23 4.4 Svezia: l'agenzia per mobilità di Goteborg ........................................... 23 5 EVOLUZIONE DEI MERCATI .............................................. 25 5.1 La formazione dei leader ..................................................................... 25 5.1.1 Il caso inglese ....................................................................................... 25 5.1.2 Il caso francese ..................................................................................... 28 5.2 L'apertura del mercato e la strategia dei Leader .................................. 31 5.2.1 Il caso svedese ............................................................................ 31 5.2.2 Il caso tedesco ............................................................................ 31 5.3 Allegato tabelle di sintesi .................................................................... 32 6 LA RIFORMA TPL IN ITALIA: LAVORI IN CORSO................ 33 6.1 Le prime esperienze di Agenzie per la mobilità .................................... 33 6.1.1 Agenzia per la mobilità dell'area metropolitana di Torino ....................... 34 6.1.2 Milano ................................................................................................... 34 6.1.3 L'Agenzia per la Mobilità di Roma .......................................................... 35 6.1.4 Emilia Romagna..................................................................................... 36 6.2 Le prime esperienze di introduzione della concorrenza ........................ 36 6.2.1 Le gare del comune di Roma......................................................... 37 6.2.2 Le gare della Regione Friuli Venezia Giulia ............................................. 39 III Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 6.2.3 Le gare per le linee regionali della Toscana............................................ 39 INDICE DELLE TABELLE Box 2.1 Definizione di obbligo di servizio (Reg. Cee 1191/69 e 1893/91) 6 Box 2.2 Schema della proposta (definitiva) di regolamento europeo ...... 8 Box 3.1 Modelli di regolazione nei servizi di trasporto ........................ 10 Tab. 3.1 Quadro sinottico della regolazione dei trasporti (passeggeri) nei paesi UE 11 (segue Tab. 3.1) .......................................................................... 12 Box 3.2 Francia: tipologia di contratti (Convention d’affermage).......... 15 Tab. 3.2 Processo di acquisizione delle aziende di proprietà delle municipalità locali da parte di soggetti privati, 1987-1994 .............. 16 Box 4.1 Schema delle relazioni tra i soggetti ...................................... 20 Tab. 5.1 Quote di mercato per tipologia di operatori, 1989-1995 (valori %) 26 Tab. 5.2 Processo di acquisizione delle aziende pubbliche da parte di privati, 1987-1994..................................................................... 31 Tab. 5.3 Presenza internazionale ...................................................... 32 Tab. 5.4 Principali servizi................................................................. 32 Box 6.1 Comune di Roma: caratteristiche della gara ........................... 37 Box 6.2 Regione Friuli Venezia Giulia: caratteristiche delle gare............ 39 INDICE DEI BOX Box 2.1 Definizione di obbligo di servizio (Reg. Cee 1191/69 e 1893/91) 6 Box 2.2 Schema della proposta (definitiva) di regolamento europeo ...... 8 Box 3.1 Modelli di regolazione nei servizi di trasporto ........................ 11 Box 3.2 Francia: tipologia di contratti (Convention d’affermage).......... 16 Box 4.1 Schema delle relazioni tra i soggetti..................................... 22 Box 6.1 Comune di Roma: caratteristiche della gara .......................... 39 Box 6.2 Regione Friuli Venezia Giulia: caratteristiche delle gare .......... 41 IV Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 1 Sintesi e raccomandazioni 1.1 Sintesi Il Primo Quaderno Monografico rende conto del processo di Riforma del trasporto pubblico locale - Modelli di liberalizzazione del settore: tendenze europee e prospettive per la situazione italiana -. Nello specifico il quaderno è articolato in cinque capitoli. Il primo capitolo presenta le azioni della Comunità Europea rispetto alla regolazione dei servizi di trasporto pubblico (Reg. CEE 1191/69 e 1893/91), analizzando in particolare i contenuti del nuovo regolamento, presentato in versione definitiva (luglio 2000), al Consiglio ed al Parlamento. L'armonizzazione dei modelli di regolazione degli stati membri e l'apertura del settore ad un modello di competizione per il mercato (competizione regolata) rappresenta il tema principale posto nell'agenda del Parlamento Europeo. Il nuovo regolamento, elaborato dalla Commissione, pur configurando uno scenario di competizione regolata (gare e contratti di servizio) per l'affidamento dei diritti di esclusiva, mantiene non poche ambiguità rispetto al ricorso di tali procedure sia per i servizi in sede propria (metropolitane e ferrovie) che per i servizi su gomma nelle aree meno dense. In questi due casi l'opzione dell'affidamento diretto (senza procedure ad evidenza pubblica) è lasciata ad una valutazione di opportunità stabilita caso per caso. Nell'impostazione emerge quindi con forza il ruolo giocato da soggetti forti del settore: le grandi aziende pubbliche di trasporto, che gestiscono i servizi nelle aree metropolitane europee (Francia, Germania), le compagnie ferroviarie nazionali (tutte pubbliche). Nel suo insieme lo scenario europeo non presenta dunque elementi di certezza e sembra orientato a far convivere modelli non sempre virtuosi per il settore (cfr. i grandi monopoli pubblici). Il secondo capitolo prende in esame i modelli di regolazione dominanti nei paesi europei. Nell'ultimo decennio il settore del trasporto pubblico ha subito considerevoli mutamenti, il passaggio di maggiore rilievo è rappresentato dall'introduzione di strumenti competitivi nell'erogazione dei servizi. Ben undici dei quindici Stati membri dell'Unione Europea si sono dotati degli strumenti propri della competizione. Si tratta di un processo tuttora in corso che presenta tre modelli di regolazione: − per il mercato (competizione regolata o limitata) in cui il servizio è pianificato dal soggetto pubblico e la sua erogazione è demandata all'operatore selezionato su base competitiva (gara). La relazione tra i soggetti (pubblica amministrazione ed operatore) è definita dallo strumento contrattuale (contratto di servizio). Il modello è implementato ad esempio nei Paesi Scandinavi, in Francia e di recente è stato introdotto anche Italia, anche se non ancora applicato; − nel mercato (deregolamentazione), in cui l'operatore è libero di erogare il servizio, purché in possesso dei requisiti di idoneità. In questo caso le condizioni di offerta (quantità, performance e tariffe) sono definite dall'operatore. Il modello è stato, come noto introdotto in Gran Bretagna (ad eccezione per i servizi nell'area londinese e per quelli dell'Irlanda del Nord) con il Transport Act (1984); − infine, la regolazione dei monopoli oltre ad essere presente in numerosi paesi europei (ad esempio Austria, Belgio, Lussemburgo, Grecia, ma anche in Italia fino al 2003), 1 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali rappresenta il modello dominante per quanto riguarda la regolazione dei servizi a rete (metropolitane, servizi ferroviari locali). Il terzo capitolo focalizza l'attenzione sul ruolo svolto dai soggetti della regolazione (Authority e Agenzie) nell'ambito degli scenari di competizione per il mercato e nel mercato, prendendo in esame l'esperienza delle agenzie istituite in Inghilterra, in Francia e in Svezia. L'introduzione di modelli di regolamentazione dei servizi presuppone, da parte del soggetto pubblico, la definizione di regole e di strumenti di controllo (monitoraggio) riferite tanto alla salvaguardia dell'interesse pubblico (determinazione e pianificazione dei servizi di interesse pubblico, garanzia di sicurezza dei mezzi e delle reti, tutela dell'ambiente e dei gruppi/categorie di utenti svantaggiati e così via); quanto alla salvaguardia degli interessi di mercato (definizione di regole pro-competizione e sanzionatorie nei confronti di pratiche predatorie, collusive, monopolistiche, ecc.). Tali compiti possono essere trasferiti dall'autorità pubblica ad operatori privati, in coerenza con le indicazioni di tutela degli interessi prima indicati, oppure svolti da nell'ambito dell'azione pubblica attraverso agenzie con un relativo grado di delega e decentramento delle responsabilità affidate. Gli elementi di maggiore rilievo riguardano le funzioni attribuite alle strutture tecniche tenuto conto della relazione con i decisori (politici) e con gli operatori del trasporto (aziende). In questo ambito ci sono due temi di grande rilevanza della teoria della regolazione: cattura del regolatore e asimmetria informativa. La riflessione sulle esperienze attivate nei differenti paesi (Van de Velde, 1999) suggerire la necessità di esplicitare gli ambiti di azione dei tre principali attori: nella definizione del livello decisione (competenza del decisore pubblico); nella pianificazione e regolazione (competenza della struttura tecnica) e nella programmazione e attuazione dei servizi (competenza degli operatori). Il quarto capitolo individua gli impatti degli strumenti di regolazione sulle strutture aziendali. Le riforme del trasporto pubblico locale avviate dai paesi europei (cfr. §2) hanno portato ad una sostanziale trasformazione del mercato. In particolare sono individuate tre fasi cui corrispondono tre differenti scenari del mercato dei servizi TPL. Nella fase iniziale (anni '80) l'avvio della deregolamentazione dei servizi in G.B. ha portato ad una segmentazione degli operatori: smantellamento delle aziende pubbliche (monopolistiche) e formazione di aziende di minori dimensioni (in molti casi di proprietà degli stessi dipendenti: management e autisti). La seconda fase è caratterizzata dalla formazione di gruppi industriali nazionali. Ciò è avvenuto con modalità diverse sia in Francia che in Gran Bretagna. In Francia, la non esposizione alla competizione ha permesso lo sviluppo di aziende di dimensioni nazionali multiservizio (gestione del ciclo delle acque, dei rifiuti, dei servizi di trasporto, urbanizzazione, telecomunicazioni, ecc.), in grado di consolidare sia la loro presenza in ambito nazionale che di adottare strategie aggressive nei confronti di mercati stranieri. In G.B., il formarsi di gruppi industriali nazionali è il risultato dei meccanismi competitivi messi in atto con la liberalizzazione dei servizi automobilistici ed il franchising di quelli ferroviari. In altri termini il processo di riaggregazione-fusione delle aziende di trasporto inglese si configura come ricerca di una dimensione aziendale ottima in grado di competere sia con le strutture aziendali nazionali sia con l'aggressività degli operatori internazionali (cfr. operatori francesi). Infine, la fase attuale è connotata dalla formazione dei leader internazionali quale risultato dell'apertura alla competizione da parte degli Stati membri. La strategia di aggressione da parte delle aziende leader (francesi e inglesi) è avvenuta attraverso politiche di acquisizione e fusioni delle aziende locali (cfr. Svezia, Danimarca, Germania, Spagna, Belgio, ecc.). Le aziende leader si strutturano come holding nella fornitura dei servizi di trasporto (gestioni dei servizi automobilistici, metropolitani, ferroviari, ecc., 2 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali gestione dei servizi di handling aeroportuali, scuolabus, dei servizi alla mobilità di tipo innovativo: taxi collettivo, car pooling, sosta, tariffazione, ecc.). Infine, nel quinto capitolo sono riportati i primi tentativi di applicazione della riforma e di apertura del mercato. Per quanto riguarda lo scenario italiano, la messa in atto del processo di riforma del trasporto pubblico1 presenta un panorama assai poco confortante (dlgs 422/97 e dl 400/99). Il capitolo individua due elementi ritenuti innovativi per il settore: la costituzione di agenzie di regolazione e l'introduzione di regole competitive nell'affidamento dei servizi. Per quanto attiene le agenzie il quaderno non ha la pretesa di fornire un quadro esaustivo di tutte le esperienze in corso, o di richiamarne gli aspetti normativi, ma piuttosto di riprendere i principali elementi di costruzione delle nuove forme di governance locale. Le agenzie in fase di costituzione, si configurano come strumenti dell'agire delle amministrazioni locali dei grandi comuni (cfr. Torino, Roma, così come Milano) o come strutture di ambito provinciale come nel caso della Regione Romagna (cfr. Reggio Emilia e Piacenza) in cui i soggetti promotori sono le amministrazioni provinciali ed i comuni capoluogo. Sia le agenzie promosse dai comuni (cfr. in particolare Torino e Milano) che quelle di ambito provinciale (cfr. Emilia Romagna) sono il risultato della trasformazione delle aziende (speciali) e dei consorzi pubblici di gestione dei servizi di trasporto. Le agenzie sono figlie delle aziende di trasporto pubblico (monopolistiche) è si configurano come l'anello di congiunzione tra il passato e il futuro della riforma. − In questo ambito il nodo critico è rappresentato dalla relazione tra i differenti attori nella fase di costruzione della transizione e nella definizione degli strumenti della competizione. In altri termini, la struttura della relazione tra agenzia, braccio operativo della amministrazione, e aziende di trasporto (anche trasformate in S.p.A. ma di proprietà delle stesse amministrazioni locali) pone non pochi interrogativi sulla implementazione di strumenti di competizioni trasparenti anche se agiti da un soggetto terzo. Per quanto riguarda l'introduzione di procedure competitive, pur tenuto conto della scadenza del primo gennaio 2004, quando tutti i servizi di trasporto pubblico locale automobilistici e ferroviari dovranno essere affidati mediante gara, nell'ultimo anno sono state avviate alcune esperienze in tal senso. Il Comune di Roma ha messo in gara nel novembre 1999 i servizi integrativi del Giubileo (Linee J) ed è in corso la gara per i servizi aggiuntivi ATAC (ad agosto si è conclusa la fase di prequalificazione). La Regione Friuli Venezia Giulia ha concluso a luglio (2000) la procedura di gara per l'affidamento dei servizi dei quattro ambiti provinciali. Ma già nel 1998 la Regione Toscana aveva indetto le prime gare per l'affidamento dei servizi delle 14 linee di interesse provinciale. Pur con esiti diversi le tre esperienze citate hanno in comune alcuni elementi: l'interesse manifestato dagli operatori del settore ad entrare nel mercato (sussidiato) del trasporto pubblico locale evidenziato dalla progressiva crescita sia dei concorrenti, che della presenza di operatori di livello nazionale e internazionale, ma anche una riduzione dei costi dei servizi ed un contemporaneo incremento dell'offerta. 1 Solo per citare gli atti formali conclusivi, ma è bene ricordare che i primi provvedimenti in questo senso datano dal 1995 (l.n. 549/95, Collegato alla Legge finanziaria 1996). 3 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 1.2 Conclusioni e raccomandazioni Aspetti generali − L'analisi che qui si propone ha messo in luce una serie di tematiche comuni ai diversi modelli di riforma del settore, alcune abbastanza univoche, altre che sembrano necessitare di rilevanti riflessioni. − Il settore è in declino e strutturalmente in deficit2 e per questa ragione non sembra attivare pressioni particolari di soggetti economici interessati ad entrarvi in modo autonomo, cioè senza ricorrere a "protezioni" pubbliche (in svariate forme), ne sono un esempio le alleanze tra le aziende pubbliche e quelle private -nazionali e internazionaliin occasione delle prime gare per l'affidamento dei servizi. − Tuttavia i margini di recupero di efficienza ed efficacia ottenibili, riformando con strategie opportune il settore sono potenzialmente vastissimi: il caso di Londra è esemplare, ma esistono anche potenzialità non esplorate se si includono nel quadro settori affini (i taxi) e politiche complessive razionali ("tariffe di efficienza" per l'accesso o il parcheggio nelle aree congestionate). − L'apertura alla concorrenza si rivela quasi ovunque limitata e faticosa. Se ne potrebbe dedurre che i soggetti politici hanno più facilità a liberalizzare la sfera privata che le produzioni pubbliche. Ciò per ragioni di "cattura" mascherate spesso da ragioni sociali, che in realtà non configgono con assetti concorrenziali del settore. Infatti è perfettamente configurabile un'offerta di servizi di trasporto con elevati contenuti sociali (al limite, gratuiti), affidati in gara. − Molto più dubbio appare invece uno scenario di competizione pieno, cioè nel mercato, anche qualora l'utenza fosse protetta direttamente (per esempio, abbonamenti rimborsati dalla mano pubblica a fasce di utenti a basso reddito, cioè una filosofia di "vouchers" per i trasporti). Infatti sembrano esistere fenomeni rilevanti di economie di rete, di densità, di scala ecc. che determinano monopoli spaziali scarsamente contendibili, e quindi potenzialmente inefficienti. − Una riflessione specifica è probabilmente necessaria sull'obiettivo pubblico, quasi ovunque acriticamente assunto, di tutelare l'accessibilità dei centri minori (oltre che i redditi più bassi): in realtà tale scelta, quando non giustificata da valori storico artistici particolari, aumenta "l'intensità di trasporto", generando mobilità privata aggiuntiva, e quindi peggiorando congestione e inquinamento; inoltre risulta tecnicamente costosissima , data l'esiguità dei flussi di domanda da servire. Il quadro europeo − L'Inghilterra presenta risultati largamente positivi per Londra (competizione per il mercato molto frazionata, e con gare sui soli costi), negativi per la competizione nel mercato, per le ragioni già ricordate. − La Francia presenta una competizione per il mercato limitata e "pilotata" (nessun straniero presente), con buoni risultati di efficacia, ma probabilmente costi elevati (totale protezione del lavoro pubblico). − Analoga situazione di lavoro pubblico protetto presenta la Germania, con una "gerarchia" di lavoratori più protetti e lavoratori meno protetti (le 400 piccole imprese in subappalto). Questa gerarchia di protezione del lavoro spiega probabilmente le differenze di Francia e Germania dall'Inghilterra, dove una condizione molto più 2 Negli ultimi sette anni il TPL ha perso mediamente il 10% dei passeggeri; a partire dallo scorso anno le aree urbane e metropolitane hanno fatto registrare segnali di ripresa, invertendo l'andamento negativo dell'ultimo decennio. Sole 24 Ore, 17 ottobre 2000. 4 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali egualitaria tra settore pubblico e privato consente aperture alla concorrenza meno traumatiche. − Complessivamente, il quadro appare abbastanza dinamico, con un robusto inizio di "internazionalizzazione" del mercato, anche se con relativamente pochi attori capaci di varcare i confini nazionali. Per quanto concerne i fenomeni di concentrazione, o di cartellizzazione, appare prematuro fare valutazioni, dato l'esiguità dell'area esposta a reale concorrenza. Le concentrazioni francesi sembrano comunque più accentuate (e più di origine politica) di quelle inglesi, che pure presentano i problemi cui abbiamo accennato. La situazione italiana − L'Italia ha emanato una normativa relativamente avanzata, e relativamente anticipatrice (infatti la legge di riforma data 1997). Peraltro, secondo una consolidata tradizione, non vi ha dato alcun seguito pratico, slittando la riforma al gennaio 2004, e quindi oggi si trova su posizioni nettamente più arretrate degli altri paesi europei. Tale effetto di "annuncio e slittamento" è inoltre, come è noto nel mondo anglosassone, fortemente favorevole agli "incumbents", che hanno tutto il tempo per organizzarsi al fine di vanificare le azioni di liberalizzazione previste dalla normativa. E questo è l'unica cosa che sta realmente accadendo. − Le strategie messe a punto di concerto dalle amministrazioni locali e dalle imprese sembra privilegiare: a) l'alleanza "preventiva" tra "incumbents" pubblici e società private; b) il trasferimento massiccio di "assets" alle nuove S.p.A. pubbliche previste dalla legge, al fine di alzare le barriere all'ingresso (già elevatissime a causa delle asimmetrie informative e della coincidenza tra soggetto appaltante e proprietà dell'impresa "incumbent"). L'alleanza con privati in questo contesto, e prima che i servizi siano messi in gara, può solo basarsi su sostanziali garanzie fornite dal soggetto pubblico che la gara sarà vinta dall'"incumbent", (come è avvenuto per esempio in tutte e quattro le provincie del Friuli in cui sono state fatte gare, e in cui molti dei meccanismi sopra descritti si sono verificati puntualmente). − Altri aspetti caratterizzanti la situazione italiana sono: a) l'elevata protezione (e costo) del lavoro nel settore pubblico rispetto al lavoro nei corrispondenti settori privati; b) la costituzione di agenzie di gestione/regolazione del settore con ruoli spesso troppo dilatati, mentre ipotesi di "outsourcing" di molte funzioni dovrebbero essere attentamente valutate, al fine di evitarne la burocratizzazione (e i rischi di "cattura"); c) c'è da sperare infine che l'avvio anche limitato di processi realmente competitivi generi vantaggi economici e sulla qualità dei servizi tali da indurre modifiche nei comportamenti delle amministrazioni più conservatrici. E anche la pressione che sarà esercitata dai "new entrants" potrà contribuire ad accelerare l'innovazione, che oggi si trova ovviamente bloccata da un fronte compatto di "incumbents" monopolisti. 5 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 2 Unione europea: regolazione del trasporto pubblico locale 2.1 L'intervento comunitario nel settore La politica comunitaria nel settore del Trasporto pubblico locale è definita da due elementi cardine: − i Regolamenti comunitari in tema di servizi pubblici - Reg. CEE 1191/69 e 1893/91 -; − e il Green Paper della Commissione Europea Citizens' Network (1995). I Regolamenti comunitari stabiliscono il principio dell'autonomia commerciale delle imprese (soppressione dell'obbligo di servizio pubblico - Reg. CEE 1191/69 -) e la contrattualizzazione del rapporto tra la pubblica amministrazione e impresa di trasporto (- Reg. CEE 1893/91 -). Il contratto di servizio, oltre a determinare le quantità, la qualità dei servizi richiesti dal soggetto pubblico, stabilisce il corrispettivo economico riconosciuto all'operatore del trasporto. La normativa comunitaria a tutt'oggi non prevede l'obbligo di introdurre regole di competizione nell'assegnazione dei diritti di esclusiva o dei contratti di servizio. La proposta di un nuovo regolamento europeo, finalizzato ad introdurre procedure competitive nell'aggiudicazione dei contratti di servizio, è in fase di formalizzazione (§ 1.2). Box 2.1 Definizione di obbligo di servizio (Reg. Cee 1191/69 e 1893/91) La nozione di obbligo di servizio è definita come obblighi di esercizio, di trasporto e tariffario. L'obbligo di esercizio è quello imposto alle imprese di trasporto (mediante concessione o autorizzazione) al fine di garantire l'esercizio di trasporto conforme a determinati norme di continuità, regolarità e capacità. L'obbligo di trasporto è quello fatto alle imprese di accettare e di effettuare qualsiasi trasporto di persone e cose a prezzi e condizioni di trasporto determinati. L'obbligo tariffario è quello imposto alle imprese di applicare i prezzi stabiliti od omologati dalle pubbliche autorità, in contrasto con l'interesse commerciale dell'impresa (art. 2). A compensazione degli obblighi imposti alle imprese la pubblica amministrazione riconosce un corrispettivo. La definizione delle caratteristiche dei servizi, così come le caratteristiche degli obblighi di servizio sono oggetto del Contratto di servizio Pubblico (art. 14). Il Green Paper si pone come strumento di definizione delle politiche e misure volte a promuovere l'utilizzo dei servizi di trasporto collettivo, migliorarne efficacia (accessibilità e qualità dei servizi) e l'efficienza dei servizi. Sul fronte della regolamentazione dei servizi di trasporto il Green Paper raccomanda l'opzione di competizione per il mercato (o competizione regolata/pianificata), ponendosi dunque in una posizione intermedia rispetto ai due modelli estremi rappresentati dalla deregolamentazione dei servizi, presente in Inghilterra e di mercato chiuso (monopolio pubblico o privato) ancora dominante nei paesi dell'UE. La forma che viene giudicata promettente è quella dell'assegnazione di diritti esclusivi mediante gare così da offrire incentivi per gli operatori ad elevare gli standard, salvaguardando nel contempo le necessità di integrazione del sistema di trasporto. Su questa strada sembra essere avviata la revisione dei regolamenti comunitari di recente presentata all'attenzione del Parlamento Europeo. 6 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 2.2 La proposta di regolamento UE del settore TPL La proposta definitiva di regolamento per il settore del trasporto passeggeri è stata presentata a luglio 20003 (cfr. box 1.2). I principi ispiratori del nuovo regolamento sono indicati nella necessità di: − innalzare la qualità e l'efficacia dei servizi offerti, migliorandone il rapporto costo/qualità; − garantire la formazione di un mercato comune anche nel comparto del trasporto pubblico; − armonizzare gli aspetti fondamentali delle procedure di aggiudicazione dei servizi negli stati membri; − promuovere la certezza del diritto con riguardo agli obblighi ed ai diritti degli operatori e delle autorità di regolazione in relazione all'erogazione dei sussidi (obblighi di servizio) ed alla determinazione dei diritti esclusivi nel settore dei trasporti. 3 Commissione della Comunità Europea, Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativa all'azione degli stati membri in tema di obblighi di servizio pubblico e di aggiudicazione di contratti di servizio pubblico nel settore del trasporto passeggeri per ferrovia, su strada e pervia navigabile interna, Bruxelles, 26 07 2000, COM (2000) 7 definitivo. 7 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali Box 2.2 Schema della proposta (definitiva) di regolamento europeo Ambito di applicazione (Capo I) Il regolamento si applica ai servizi di trasporto passeggeri (per ferrovia, per strada e per via nagavigabile interna). Stabilisce le condizioni di compensazione degli operatori a fronte dell'imposizione degli obblighi di servizio pubblico da parte delle autorità pubbliche. Individua le condizioni alle quali le autorità possono concedere i diritti di esclusiva per l'esercizio di servizi di trasporto pubblico. Garanzie per la qualità del trasporto pubblico dei passeggeri (Capo II) I contratti di servizio debbono garantire la fornitura di servizi adeguati (qualità e quantità). I criteri di selezione degli operatori e di aggiudicazione dei contratti debbono tenere in conto (quantomeno) dei seguenti elementi: 1. tutela dei consumatori: accessibilità dei servizi sotto il profilo della loro frequenza, velocità, puntualità, affidabilità, dimensioni della rete, delle informazioni fornite, trasparenza delle tariffe applicate ed accessibilità alla popolazione a ridotta mobilità 2. tutela dell'ambiente, adeguamento alle norme locali, nazionali e internazionali relative alle emissioni di gas serra e rumore; 3. sicurezza del servizio per i passeggeri e garanzie sulle qualifiche del personale; 4. modalità di trattamento dei reclami, soluzione di controversie tra i passeggeri e gli operatori e di indennizzo per i disservizi. Contratti di servizio pubblico (Capo III) 1. Obbligatorietà del ricorso a contratti di servizio per qualunque compensazione finanziaria dei costi sostenuti per assolvere obblighi di servizi pubblico. 2. I contratti di servizio sono aggiudicati mediante gara pubblica (fatto salvo per i casi indicati di seguito) e devono indicare : i) i costi sostenuti dall'operatore per la fornitura dei servizi (personale, energia, manutenzione, riparazione veicoli e materiale rotabile); ii) la durata del contratto (non più di 5 anni), per i servizi ferroviari o per servizi che richiedono veicoli con caratteristiche tecnologiche avanzate, la durata del contratto potrà tenere in conto del periodo di reintegrazione del capitale investito; iii) le informazione che annualmente l'operatore deve fornire all'autorità (per ciascuna linea sui servizi prestati, sulle tariffe e sul numero di passeggeri trasportati e sui reclami ricevuti). 3. L'aggiudicazione diretta dei contratti di servizio è ammessa (caso per caso): a) Per i servizi ferroviari di metropolitana o di metropolitana leggera, per tali servizi l'affidamento diretto è previsto nel caso in cui: i) le norme di sicurezza nazionali e internazionali non possano essere rispettate in alcun modo se non dall'operatore di loro scelta; ii) il coordinamento fra l'operatore e il gestore dell'infrastruttura determini costi supplementari non compensati da vantaggi supplementari. La procedura di affidamento diretto è subordinata alla pubblicazione della decisione da parte dell'autorità (un anno di anticipo), indicando la situazione di fatto e le analisi in base alle quali ha assunto tale decisione. Inoltre, Le autorità possono inserire i servizi di natura non ferroviaria nel contratto aggiudicato direttamente all'operatore, qualora l'operatore ferroviario (alla data di entrata in vigore del regolamento) fornisca servizi integrati con autobus. Tale procedura è sottoposta all'approvazione dello Stato membro e deve essere comunicata e giustificata alla Commissione. b) Per i contratti di servizio di valore inferiore a 400.000 euro. Se l'autorità competente raggruppa tutte le sue prescrizioni in un unico contratto tale valore sale a 800.000 euro. c) In base al confronto della qualità. L'autorità può affidare un contratto di servizio senza procedere a gara pubblica nel caso di un servizio limitato ad una linea e in assenza di compensazione finanziaria a condizione che: i) sia stato pubblicato l'invito a presentare offerte e, ii) che su tale base l'autorità abbia scelto, procedendo al confronto della qualità delle proposte ricevute. 8 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali All’interno di un’opzione generale a favore della competizione, che tenta di fissare regole comuni per gli Stati membri, emergono i punti di criticità del regolamento che ne minano la stessa credibilità, ciò appare evidente se si considera: − la possibilità di affidare i servizi in sede fissa senza ricorrere a procedure competitive, richiamando una definizione assai ampia e vaga di sicurezza nazionale/internazionale, fatto questo che mette al riparo dalla pressione competitiva gli attuali operatori monopolistici dei servizi in sede fissa delle aree metropolitane europee; − la possibilità di estendere l'affidamento diretto dei servizi (di rete) per contratti di servizio fino ad 800 mila Euro, ne consegue che le realtà territoriali di dimensione medio-piccole, possono a discrezione dell'autorità pubblica essere escluse da procedure competitive per l'affidamento dei contratti di servizio; − ed infine l'assenza di competizione per i servizi non sussidiati, da questo punto di vista la procedura sembra assai debole e tutta a favore dell'operatore che si trova ad agire con diritto di esclusiva su relazioni (linea) di carattere commerciale. La proposta di regolamento sembra quindi il risultato di una mediazione tra realtà assai articolate. A fronte di politiche nazionali pro-competizione (Inghilterra, Paesi Scandinavi, ma formalmente anche l'Italia) permangono realtà fortemente tutelate, che condizionano, come già avvenuto in passato, la formulazione delle stesse politiche europee (cfr. Francia e Germania). 9 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 3 Modelli di regolazione dei servizi negli Stati membri La regolazione4 dei servizi di trasporto pubblico locale (bus, tram, metropolitane, ferrovie locali)5 presenta significative differenze all’interno dei paesi dell’Unione Europea riconducibili a tre modelli di regolazione6 (cfr. box 2.1). Box 3.1 Modelli di regolazione nei servizi di trasporto Competizione nel mercato (deregulated regime). In un regime di de-regolamentazione la competizione tra gli operatori è fatta sulla “strada”, l’operatore, purché dotato dei requisiti di idoneità (es. iscrizione al registro dei trasportatori), effettua i servizi sulla relazione prescelta, stabilendo le condizioni di offerta (quantità, performance, tariffe). La deregolamntazione dei servizi è stata introdotta in Gran Bretagna (Transport Act 1984) ad eccezione dell'area di Londra e dell'Irlanda del Nord. I principali problemi messi in evidenza riguardano: l’integrazione dell’offerta, l’instabilità della prestazione fornita, disparità di offerta nelle aree territoriali. La tutela di soggetti deboli (cfr. agevolazioni tariffarie) così come la presenza di servizi nelle aree territoriali possono essere salvaguardati anche in contesti di deregolamentazione, attraverso l’acquisto di servizi da parte della pubblica amministrazione. In termini evolutivi la competizione nel mercato, dopo alcuni anni, tende a vedere ridotta la pressione competitiva tra gli operatori ed a formare oligopoli. La formazione di monopoli naturali determinati da economie di scala o di rete, riduce la competizione e la contendibilità del servizio. Competizione per il mercato (limited competition regime) in cui il servizio è pianificato (linee, frequenza, tariffe, qualità) dal soggetto pubblico e la sua produzione è demandata all’operatore privato. La competizione per il mercato è stata introdotta a partire dagli anni'80 nei Paesi Scandinavi. La selezione dell’operatore avviene su base competitiva e la relazione tra soggetti pubblici/privati è definita dallo strumento contrattuale. In questo caso il principale problema è rappresentato dal manifestarsi di fenomeni di cattura del regolatore (pubblica amministrazione) per effetto di asimmetria d'informazione tra agente/principale. Regolazione dei monopoli (regulated regime), in questo ambito la competizione è stata ampiamente sperimentata ricorrendo a forme di sub appalto di parte dei servizi ad altri operatori (sub-contract) da parte del soggetto titolare della concessione (riserva legale). Modalità di questo tipo sono state sperimentate oltre che in Italia in Germania. In questo ambito i vantaggi (riduzione dei costi) sono in gran parte a carico del concessionario, che mantiene ad un tempo il monopolio dei servizi riducendo il proprio rischio d’impresa. Modelli di competizione simulata (indiretta), con “vantaggi” in capo al soggetto pubblico (cfr. riduzione dei sussidi, innalzamento dello standard di qualità dei servizi), sono stati implementati, ricorrendo a schemi di price-cap e di bench-marking. Nel caso del price-cap (o transfer-cap) il meccanismo richiede l’implementazione di un contratto di natura incentivante che fissa i target che l’operatore deve conseguire nell’arco temporale di validità del contratto. Forme di contratto incentivante sono sperimentate oltre che in Francia (cfr. E. Quinet) anche nel nostro paese. Infine, l’analisi di bench-marking in cui vengono messi a confronto gli indicatori di efficienza e di efficacia di operatori differenti dello stesso settore (cfr. società ferroviarie o società automobilistiche e così via). Se si analizza il modello di regolazione in relazione al grado di apertura dei differenti segmenti dei servizi di trasporto (extraurbani, urbani e ferroviari) risulta evidente la presenza di una maggiore articolazione, difficilmente riconducibile a rigide schematizzazioni. Il quadro sinottico (tabella 2.1) 4 Il concetto di regolazione nasce come alternativa all’intervento diretto dello Stato nella fornitura di servizi sociali. La regolazione è quindi intesa come uno degli strumenti che la Pubblica Amministrazione volto a garantire una serie di obiettivi pubblici: lo Stato regola soggetti privati invece di produrre in proprio i servizi. 5 Per trasporto pubblico locale si intende l’offerta di servizi destinati a soddisfare la domanda di mobilità di breve distanza (aree urbane, metropolitane, ecc.) su gomma (bus) e in sede propria (tram, metropolitane e ferrovie regionali). 6 Isotope, 1997 10 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali riportato di seguito mette bene in evidenza la relazione tra i modelli di regolazione e il grado di apertura del mercato dei servizi di trasporto passeggeri. Tab. 3.1 Quadro sinottico della regolazione dei trasporti (passeggeri) nei paesi UE Stato Austria Belgio Germania Danimarca Francia Finlandia Grecia Italia Trasporti regionali Trasporti urbani Mercato chiuso (società a capitale pubblico) Mercato chiuso (società a capitale pubblico, presenza del subappalto) Concorrenza controllata per la concessione dei diritti di esclusiva, compresenza di operatori pubblici e privati Diritti di esclusiva senza compensazione finanziaria Mercato chiuso (società a capitale pubblico) Mercato chiuso (società a capitale pubblico, presenza del subappalto) Concorrenza controllata per la concessione dei diritti di esclusiva, compresenza di operatori publici e privati Concorrenza controllata (gare pubbliche) I servizi su gomma sulle Ile de France: mercato lunghe distanze sono chiuso (monopolio pubininfluenti blico e piccoli monopoli privati) Per il resto del paese concorrenza controllata (gara pubblica) con grande diversità di soggetti contrattuali Concessione di licenze Helsinki: 30% del traagli operatori (concorsporto autobus è aggiurenza controllata) dicato sulla base di gara pubblica, entro il 2001 si arriverà al 100%. La metropolitana e la metropolitana leggera restano mercati chiusi. Turku: servizi affidati mediante gara pubblica entro il 2001. Tampere: mercato chiuso (monopolio pubblico) Mercato chiuso, mono- Mercato chiuso, compolio privato (KETL) presenza di operatori privati e pubblici Compresenza di aziende Compresenza di aziende pubbliche/private in un pubbliche/private in un contesto di mercati contesto di mercati chiusi, avvio del proces- chiusi, avvio del processo di regolazione per il so di regolazione per il mercato mercato Trasporti ferroviari Mercato chiuso Mercato chiuso Mercato in gran parte chiuso, concorrenza controllata per l'affidamento dei servizi regionali (gara pubblica) La principale impresa DSB è di proprietà pubblica, presenza di società miste a prevalente capitale pubblico. Situazione in evoluzione dagli attuali mercati chiusi a forme di concorrenza controllata (gara pubblica) Mercato chiuso- monopolio pubblico (SNCF) Mercato chiuso (VR Ltd, di proprietà dello Stato) Mercato chiuso Mercato chiuso, monopolio pubblico, introduzione di regole di competizione per il mercato per i servizi locali (continua) 11 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali (segue Tab. 3.1) Stato Irlanda Trasporti regionali Deregolamentazione, concorrenza tra operatori pubblici e privati Lussemburgo Nessun servizio interregionale su gomma Paesi Bassi Portogallo Spagna Svezia Regno Unito Fonte: Trasporti urbani Trasporti ferroviari Mercato chiuso, monopolio pubblico Mercato chiuso, monopolio statale Mercato chiuso, gli operatori pubblici praticano il subappalto Mercato chiuso, predo- Mercato chiuso, predominano imprese pubbli- minano imprese pubbliche. Sono in corso espe- che. Sono in corso esperimenti di concorrenza rimenti di concorrenza controllata controllata Mercato chiuso, monopolio statale Mercato chiuso, presenza di un numero limitato di operatori privati su mercati chiusi. Sono in corso esperienze di introduzione della concorrenza controllata Libero accesso delle Lisbona e Oporto mer- Mercato chiuso (monoimprese private al mer- cati chiusi. polio statale). Qualche cato Nella aree urbane mino- esperimento di concorre crescente ricorso alla renza controllata (ad concorrenza controllata esempio ferrovia suburbana di Oporto) Mercato chiuso sulla Il modello prevalente è Nei centri urbani: rete nazionale, monopola concessione di diritti prevalenza di mercati lio statale (RNI) di esclusiva in base a chiusi (monopoli Sulle linee minori, gara gara pubbliche (operato- pubblici) ri privati) Nelle aree extraurbane, pubblica con la partecipresenza di imprese pri- pazione di imprese private o miste (cfr. linea vate selezionate sulla AV Barcellona-Madrid) base di gare pubbliche Linee assegnate in con- Dal 1989 mercati aperti Swedish Rail esercisce i cessione ad operatori alla concorrenza (com- servizi commerciali in privati presi i servizi base a diritti di esclusimetropolitani) va Swedish Rail e società private concorrono a gare pubbliche per i servizi che richiedono sussidi (concorrenza controllata) Dal 1997 è stata introMercato deregolamenta- Londra: concorrenza to controllata per i servizi dotta la concorrenza bus , mercato chiuso per controllata (gara pubblii servizi della ca) metropolitana. Resto della G.B. liberalizzazione dei servizi automobilistici, concorrenza controllata o mercati chiusi per metropolitane leggere. Irlanda del Nord: mercato chiuso EC, COM (2000), Halcrow Fox, 1994, Nea, 1998 Dal quadro riassuntivo emergono alcune osservazioni di sintesi: 1. il settore si presenta a tutt'oggi caratterizzato da significative limitazioni all'accesso da parte degli operatori (mercato chiuso); 2. si fanno strada esperienze di regolazione per il mercato (gare pubbliche) per l'assegnazione dei sussidi. Undici Stati7 membri hanno emanato provvedimenti legislativi o amministrativi finalizzati ad aprire alla concorrenza 7 Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito. 12 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali una parte dei mercati dei trasporti su gomma. Mentre, per i servizi a rete (metropolitane, metropolitane leggere e ferrovie) solo cinque Stati8 hanno introdotto regole competitive per l'erogazione dei servizi; nei restanti paesi permane presenza di un mercato chiuso, presidiato da aziende pubbliche; 3. laddove, la presenza dei monopoli pubblici gioca ancora un ruolo predominante nell'erogazione dei servizi, nonostante la presenza di provvedimenti legislativi orientati all'introduzione di regole competitive (cfr. Germania), il subappalto rappresenta la modalità per accedere, da parte degli operatori privati, a mercati chiusi e saldamente presidiati da aziende monopolistiche (pubbliche). Di seguito vengono presentati quattro casi nazionali (U.K, Francia, Svezia e Germania) esemplificativi dei tre modelli di regolazione presenti nel panorama europeo: regolazione nel mercato, per il mercato e regolazione dei monopoli. Ogni caso nazionale è presentato considerando gli elementi costitutivi dello schema di regolazione e gli impatti sulle strutture produttive. 3.1 Gran Bretagna La Gran Bretagna è uno dei pochi paesi dove la competizione nel mercato è il modello prevalente di regolazione dei servizi di trasporto automobilistici. Fatta eccezione per l’area metropolitana di Londra (cfr. cap 3) e per l’Irlanda del Nord9, nel resto del Regno Unito l’offerta di trasporto collettivo (su gomma) è definita da: − servizi di trasporto commerciali (non sussidiati). In questo caso l’operatore è libero di definire la relazione da servire, gli orari, le fermate, le tariffe, i veicoli da impiegare, ecc., previa registrazione al Traffic Commissioner 40 giorni prima dell’inizio del nuovo servizio o la modifica di quello esistente10; − servizi di trasporto pubblico non commerciali (servizi sussidiati) la cui funzione sociale è individuata dal decisore pubblico (Public Transport Authority -PTA-) e le cui regole sono definite dalle Public Transport Executive (PTE). Le PTE sono un organismo tecnico cui competono le funzioni di: pianificazione del trasporto, gestione delle risorse, selezione degli operatori su base competitiva, contrattualizzazione del rapporto tra i soggetti, monitoraggio-controllo del contratto, ecc. 3.1.1 Gli effetti della riforma La competizione nel e per il mercato, implementata rispettivamente nel Regno Unito e nell’area londinese, hanno dato risultati significativamente differenti. Per quanto riguarda le principali aree urbane inglesi gli impatti della competizione sui servizi di trasporto sono resi evidenti considerando11: − L’incremento dell’offerta (15% delle percorrenze) e la contemporanea riduzione dei passeggeri serviti (-30%); ciò è considerato uno degli esiti dell’esposizione degli operatori alla competizione. L’organizzazione dell’offerta si sviluppa lungo le relazioni radiali di adduzione ai centri urbani e nella fascia oraria di punta, lasciando non soddisfatta la domanda di adduzione; − La riduzione dei costi operativi (-33%), ciò è in parte dovuto all’uso di veicoli di minori dimensioni e all’esposizione degli operatori alla pressione competitiva; − La riduzione dei sussidi pagati dalle PTAs compresa tra il 15 e il 20%, a fronte di un incremento tariffario di poco meno del 20% (in termini reali); − La variazione/soppressione dei servizi di trasporto è considerata uno degli esiti maggiormente negativi della deregolamentazione. Il fenomeno riguarda le aree metropolitane nel loro complesso dove mediamente si calcola che 8 Germania, Italia, Portogallo, Svezia e Regno Unito. Nell’Irlanda del Nord i servizi di trasporto pubblico sono assicurati, per motivi di sicurezza, da società statali. 10 Ciò al fine di permettere alle autorità pubblica di definire l’offerta commerciale nell’area e di ridefinire quella dei servizi non commerciali. 11 Halcrow Fox, 1994 9 13 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali ogni anno circa 1.400 servizi siano modificati/soppressi, ecc. Ciò è fonte di problemi sia per le PTAs, che sono responsabili dell’informazione resa all’utenza (predisposizione degli orari, percorsi), ma soprattutto il danno maggiore riguarda i passeggeri che non hanno garanzie né sulla relazione né sugli orari dei servizi. Per quanto riguarda l’area metropolitana di Londra (competizione per il mercato) tra il 1980 ed il 1996 si è registrato12: − una riduzione dei costi operativi del 40% in termini reali; − una riduzione dei sussidi superiore all’80% a fronte di un incremento delle tariffe pari al 40%, sempre in termini reali; − un incremento dei passeggeri serviti (8%), ciò è maggiormente significativo se si tiene conto della riduzione rilevata nel resto del paese; − un aumento dell’offerta per effetto dell’incremento delle frequenze dei servizi sulle relazioni principali e dell’estensione dei servizi alle aree in precedenza non servite; − un incremento della qualità del servizio valutata in termini di offerta e di puntualità dei servizi. 3.2 Francia Il sistema francese di organizzazione dei servizi di trasporto pubblico si basa sul principio della sussidiarietà con una responsabilizzazione dei differenti livelli della pubblica amministrazione nella definizione, pianificazione e affidamento contrattualizzato dei servizi. Il modello di competizione per il mercato è sostenuto da tre provvedimenti legislativi del trasporto pubblico (urbano ed extraurbano): − Loi d’Orientation des Transports Intérieurs (LOTI, 1982), che individua le autorità organizzatrici GART (Groupement des Autoritiés responsables de Transport) composte da comuni, associazione di comuni, distretti, società miste13 e le modalità di finanziamento del settore nel versement transport 14; − Loi de Décentralisation (1982 e 1983), che stabilisce le aree di competenza delle autorità organizzatrici, i trasporti collettivi non urbani sono stati assegnati ai dipartimenti, quelli collettivi urbani ai singoli comuni o raggruppamenti di comuni, i trasporti nella regione parigina (Ile de France) al Sindacato Trasporti Parigino (STP)15; − La legge Sapin (1993) che introduce il ricorso alla procedura concorsuale per l’affidamento dei servizi a terzi pur mantenendo la possibilità della gestione diretta del servizio. I servizi TPL possono essere gestiti direttamente dalle GART, tramite una propria azienda (Régie), come nel caso dell’area parigina, o affidati in franchising ad un’impresa privata; in tutti i casi il ruolo delle autorità organizzatrici (GART)16 deve essere nettamente distinto da quello delle imprese. Il quadro normativo riconosce alle GART competenze: − di pianificazione dei trasporti pubblici e della mobilità privata (circolazione e della sosta); 12 London Transport Buses, 1996, Fawkner, J., 1999 SMTC (Societé Mixte des Transports Communes) formate da Comuni, Distretti, Camere di Commercio. 14 Il Versament transport (VT) è stato introdotto nel 1971 per l’area urbana di Parigi. Nel 1974 è stato esteso alle città con popolazione superiore ai 100.000 abitanti e con la LOTI (1982) alle aree urbane con più di 30.000 abitanti. Dal 1992 la soglia di applicazione del VT si è ulteriormente abbassata fino a includere le città con popolazione superiore ai 20.000 abitanti. Il versement transport comporta un prelievo sul monte salari delle aziende con più di 9 addetti variabile tra lo 0.5% e l’1.75% in base alle decisioni della autorità pubblica, fino a raggiungere il 2% nell’area parigina. 15 Il STP è un organismo di carattere nazionale presieduto dal Prefetto a cui partecipano sia rappresentanti dello Stato che del Comune di Parigi che dei Dipartimenti. 16 A partire dagli anni’80 le autorità organizzatrici del trasporto pubblico si sono unite in associazioni GART (Groupement des Autoritiés Responsables de Transport). 13 14 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali − di finanziamento del settore (in conto corrente e in conto capitale) sulla base delle risorse reperite attraverso il versement transport, i ricavi tariffari, le imposte locali e statali 17; − di regolazione, responsabile del contratto con le aziende produttrici dei servizi (cfr. Box.2.2). Box 3.2 Francia: tipologia di contratti (Convention d’affermage) Si individuano tre tipologie di contratto differenziate sulla base del livello di rischio in capo all’autorità organizzatrice (soggetto pubblico) o all’impresa di trasporto. 1. Contratti per la gestione - Management contract -. E’ la formula maggiormente impiegata nel contesto francese dove le gare, per l’affidamento dei servizi, concernono la gestione e gli investimenti, poiché gli addetti sono integralmente garantiti nel subentro (organici e retribuzioni). La pressione sul management è esercitata attraverso il sistema di incentivi/penalità definiti dallo schema contrattuale. 2. Contratti a garanzia di ricavi - Gross-cost contracts -. L’imprenditore assume il rischio relativo alla gestione (costi); mentre, l’autorità organizzatrice copre il deficit tra ricavi del traffico e costi di produzione, ciò comporta la definizione, via contratto, del prezzo di produzione del servizio, l’operatore trarrà vantaggio (profitto) a ridurre i propri costi al di sotto del prezzo fissato in sede di gara. 3. Contratti sulla base del rischio commerciale - Net cost contract -. Il gestore dei servizi assume direttamente il rischio d’offerta dei servizi. L’autorità organizzatrice interviene, erogando le compensazioni dovute per i mancati introiti da traffico per l’applicazione di tariffe scontate applicate a particolari categorie d’utenza. L’autorità organizzatrice definisce quindi un montante forfettario di compensazione. I ricavi da traffico competono al gestore, il quale ha tutto l’interesse a migliorare la produttività sia interna (diminuzione dei costi) che esterna (aumento dei ricavi tariffari). 3.2.1 Gli effetti della riforma sulla struttura del settore Il dato di maggiore interesse dell’esperienza francese è rappresentato dall’impatto degli strumenti di regolazione sulla struttura del settore. L’appalto esterno è la forma dominante di definizione dell’offerta, anche se gli affidamenti sono aperti a gare internazionali, nessuna società straniera è finora riuscita a penetrare nel mercato francese. Oltre alla RATP, che organizza i servizi di trasporto nella regione dell’Ile de France, e che rimane il maggiore operatore francese, i tre principali gruppi nazionali che si contendono il mercato sono: VIA-GTI, TRANSDEV e CGEACGFTE. Si tratta di aziende multi-servizio, in grado di offrire oltre ai servizi di trasporto i servizi legati al ciclo dell’acqua al trattamento/smaltimento dei rifiuti urbani, ma anche attività di ingegneria (progettazione e costruzione di opere pubbliche). Il processo di concentrazione del mercato si è sviluppato negli anni ‘70-’80 in presenza di affidamenti dei servizi non concorrenziali18. La recente evoluzione degli strumenti di regolazione verso procedure concorsuali avviene dunque in presenza di gruppi industriali che hanno acquisito una posizione dominante tanto sul mercato interno quanto su quello internazionale. Tutto ciò grazie alla presenza di un mercato chiuso che ha protetto i monopoli pubblici/privati nazionali. 17 Lo Stato interviene finanziando una quota modesta della spesa corrente; mentre, interviene coprendo il 15-20% della spesa di investimento del settore. 18 Si ricordi che solo con la legge Sapin (1992) le municipalità hanno l’obbligo di affidamento dei servizi su base competitiva in occasione delle scadenze delle concessioni. 15 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 3.3 Svezia Dagli inizi degli anni’80 la responsabilità per il trasporto pubblico è attribuita congiuntamente alle municipalità ed alle Contee in ognuna delle quali è stata istituita un’agenzia County Public Transport Authorities (CPTAs) con funzioni di pianificazione dei servizi (orari, tariffe, tipologia dei veicoli) e di regolazione. In linea generale i servizi sono eserciti da compagnie private soggette ad un contratto definito dalle autorità (CPTAs), alle quali gli operatori trasferiscono gli introiti tariffari e ricevono le compensazioni per gli obblighi di trasporto stabiliti dal contratto. La deregolamentazione dei servizi è stata avviata nel 1989 con l’abolizione delle concessioni o il trasferimento delle stesse alle CPTAs. La riforma dava quindi l’opportunità, ma non l’obbligo, di promuovere la competizione. L’introduzione di affidamenti su base competitiva è stata graduale; alla fine degli anni’80 il 7% dell’offerta di trasporto era affidata su base competitiva; mentre, nel 1995 tale valore era pari al 70%. I principi della riforma svedese sono indubbiamente meno radicali di quanto stabilito dal modello inglese. Ciò è evidente se si tiene conto che, le aziende vincitrici non sono esposte alla competizione sulle relazioni affidate mediante gara per l’intera durata del contratto e che, l’offerta di trasporto pubblico è interamente pianificata dalle CPTAs. 3.3.1 Gli effetti della riforma sulla struttura del settore L’introduzione di regole di competizione nell’affidamento dei servizi di trasporto pubblico ha portato ad una modifica strutturale del mercato del trasporto pubblico, i cui effetti sono resi evidenti: − dal processo di concentrazione delle strutture aziendali, le aziende con più di 100 autobus sono passate da 13 (1989) a 7 (1994); − dall’ingresso nel mercato nazionale di due compagnie di livello internazionale: la francese CGEA che ha acquisto la Linjebuss (società nata nei primi anni’90 dalla fusione di 13 aziende pubbliche) e l’inglese Stagecoach che ha acquisito la Swebus (fino al 1996 di proprietà delle ferrovie svedesi -SJ-); − una riduzione delle aziende controllate dalle municipalità, passate da 40 nel 1989 a 21 nel 1994. Tab. 3.2 Processo di acquisizione delle aziende di proprietà delle municipalità locali da parte di soggetti privati, 1987-1994 Azienda A seguito della messa in gara Aziende Linjebuss 2 Swebus 6 Linjebuss/ Swebus 1 Altre 1 Totale 10 Fonte: Alexandersson et al, 1998 Bus 56 184 90 3 333 Vendute prima della gara Aziende Bus 3 3 264 70 6 334 Totale Aziende 5 9 1 1 16 Bus 320 254 90 3 667 3.4 Germania L’assetto tedesco del settore è caratterizzato da una forte e dominante presenza di società pubbliche con caratteristiche di monopolio19. Si tratta di un 19 Isfort, il trasporto locale oltre la crisi, Cangemi, Roma, 1999 16 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali sistema in evoluzione verso il mercato sotto la spinta concomitante della perdita di ruolo del monopolista (DB) e la crescente responsabilizzazione finanziaria del livello di governo locale (Laender). Il modello evolutivo, più verosimile (perché già avviato) è la graduale trasformazione delle aziende pubbliche in organismi di pianificazione e di gestione dei servizi operati da privati in gara. Il principale riferimento legislativo è la legge di riorganizzazione delle ferrovie del dicembre 1993 che comprende oltre alla riforma delle ferrovie, la regionalizzazione dei servizi ferroviari di breve distanza e la riforma delle competenze per il trasporto di persone. Dal gennaio 1996 la regionalizzazione dei servizi ferroviari ha trasferito le competenze per le ferrovie urbane (S-Bahn) dallo stato centrale (Bund) alle regioni (Laender). Le autorità competenti per i servizi di trasporto pubblico locale (su gomma) sono le regioni (Laender), i distretti o raggruppamenti di comuni attivati nelle grandi aree urbane (Kreise) ed i comuni. Per quanto attiene ai servizi urbani le competenze sono assegnate ai comuni, raggruppati in Consorzi nelle grandi aree urbane dove è maggiore l’esigenza di coordinamento dell’offerta tra i modi di trasporto e tra le singole aziende. La responsabilità di pianificazione dipende dal livello territoriale di competenza. I Laender predispongono il Piano di fabbisogno del trasporto locale, in accordo con i distretti ed i comuni, questi ultimi competenti per i servizi non ferroviari (bus, tram e metro). Lo strumento di pianificazione definisce gli interventi di lungo periodo delle infrastrutture ferroviarie e degli investimenti del settore del TPL. L’attività di regolazione (affidamento dei servizi e contrattualizzazione del rapporto tra i soggetti) è svolta per i servizi: − ferroviari dai Laender con affidamenti diretti o su base concorsuale20; − TPL dai Distretti, Consorzi o Comuni che suddividono l’offerta in commerciale (se le entrate tariffarie, incluse le compensazioni per gli abbonamenti coprono i costi) e non commerciali laddove è prevista l’imposizione dell’obbligo di trasporto da parte dell’autorità pubblica competente21. I servizi commerciali sono svolti sulla base di autorizzazioni (licenze) che garantiscono all’operatore un diritto di esclusiva sulla relazione per un periodo di otto anni. I servizi non commerciali possono essere affidati direttamente o su base concorsuale secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa cui fa seguito un contratto tra l’autorità pubblica e l’impresa vincitrice in cui vengono fissate le condizioni di servizio e il corrispettivo. 3.4.1 Gli effetti della riforma sulla struttura del settore E’ in uso la prassi della subcontratto ad una miriade di aziende private di piccole dimensioni attraverso la messa in gara di una quota rilevante di servizi. Per i servizi urbani le aziende pubbliche maggiori sono circa 400, che affidano il 30% dei servizi a circa 1.500 aziende private mediante gare. A livello regionale esistono una ventina di aziende tutte controllate da DB, circa il 50% dei servizi sono subcontratti a piccoli privati, in generale mediante gara. In totale le aziende private sono 2500. Sono presenti aziende straniere: VIA GTI (F) e la CGEA (F). La Linjebuss (svedese, ma acquisita dalla CGEA) ha acquisito la maggioranza delle società AutoLegner Gmbh, azienda privata operante in tre diverse regioni della Germania. Per quanto riguarda i servizi ferroviari, questi sono ancora saldamente in mano alla DB. Solo il 6% è posto in gara ed operato da aziende terze (servizi 20 L’effetto della applicazione della Dir UE 440/91 ha portato all’ingresso nel mercato dei servizi ferroviari regionali di nuovi operatori ferroviari nazionali. 21 Cfr. Reg. (CEE) n. 1191/69 modificato dal Reg. (CEE) n. 1893/91 17 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali regionali affidati ai Laender)22. La presenza maggiore è quella della DB che detiene il 60% della DEG. 22 Cfr, EU, Minimise, 1999 18 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 4 I soggetti della regolazione 4.1 Gli strumenti di governo Il capitolo rende conto del ruolo svolto dai soggetti di regolamentazione (Authority e Agenzie) nell'ambito degli scenari di competizione per il mercato e nel mercato messi in atto in alcuni significativi casi esempio (Inghilterra, Francia, Svezia). Come già anticipato nel secondo capitolo l'introduzione di modelli di regolamentazione dei servizi (competizione nel mercato e per il mercato) presuppone, da parte del decisore pubblico, la definizione di regole e di strumenti di controllo (monitoraggio) riferite ad alcune specifiche aree di attività che attengono tanto alla salvaguardia dell'interesse pubblico (determinazione e pianificazione dei servizi di interesse pubblico, garanzia di sicurezza dei mezzi e delle reti, tutela dell'ambiente e dei gruppi/categorie di utenti svantaggiati e così via); quanto alla salvaguardia degli interessi di mercato (definizione di regole pro-competizione e sanzionatorie nei confronti di pratiche predatorie, collusive, monopolistiche, ecc.). Tali compiti possono essere trasferiti dall'autorità pubblica ad operatori privati, in coerenza con le indicazioni di tutela degli interessi prima indicati, oppure svolti da nell'ambito dell'azione pubblica attraverso agenzie con un relativo grado di delega e decentramento delle responsabilità affidate. Van de Velde (1999) individua tre livelli di responsabilità: − Strategica, riferita alla definizione dei principi e degli obiettivi generali di organizzazione dei servizi; competenze queste in capo al soggetto politico; − Tattica, riferita alla definizione dei livelli di servizio, degli strumenti tariffari (e del loro livello), dell'informazione tra i soggetti; competenze in capo al livello tecnico della pubblica amministrazione; − Operativa, riferita alla definizione della gestione dei servizi, dei sistemi di controllo del servizio, della gestione del personale, ecc.; competenze in capo sia alla struttura tecnica della pubblica amministrazione che agli operatori del settore. Una sintesi dei livelli di responsabilità è riportata nello schema sottostante. 19 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali Box 4.1 Schema delle relazioni tra i soggetti Soggetti Pubblica Amministrazione Relazione tra i soggetti Livello delle decisioni: regolazione e pianificazione Decisore Politico Struttura Tecnica Controllo democratico Azione subordinata all’autorità politica solo per gli obiettivi e i vincoli Definizione Obiettivi generali e vincoli Livello della programmazione e attuazione Operatori Trasporti (imprese) Operatori Contratto di servizio con Pubblica Amministrazione Regolazione (procedure, strumenti, risorse) Pianificazione dei trasporti: tutti i modi, evoluzione economica e territoriale, ecc. Costruzione di alternative di piano (riguardanti tutti i modi). Valutazione e scelta dell’alternativa vincente. Programmazione “at- Contrattualizzazione tuativa”: Piani di ba- con la P.A. cino, Piani Urbani del Traffico. Programma di esercizio e dei sevizi Regolazione: gare, quando consentito contratti di servizio dalle gare e/o dal contratto di servizio Monitoraggio dei (Tipo di veicoli, Serservizi e dei contratti vizi “aggiuntivi”, ecc) Sviluppo di Tecnologie di integrazione Erogazione dei sertariffaria (smart card, vizi: ecc.) gestione del personale (definizione dei Informazione agli turni) e dei veicoli, utenti (carta della manutenzione dei mobilità, utilizzo di mezzi, ecc. strumenti telefonici e web) Acquisto input per l'erogazione del servizio Informazioni resa agli utenti (a bordo e a terra) ed alla P.A. Fonte: Modificato ed adattato da TRT Trasporti e Territorio, 2000 sulla base dello schema di Van de Velde (1999) Di seguito sono riferite le esperienze di regolazione dei servizi di trasporto pubblico avviate nei differenti contesti nazionali: 1. per quanto riguarda la Gran Bretagna sono riferiti i due casi studio: Londra e Glasgow. Londra, come più volte richiamato, rappresenta un caso specifico del modello inglese; viceversa Glasgow rappresenta il modello di regolazione diffuso sul territorio nazionale; 20 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 2. per la Francia sono riportate le modalità di regolazione dei servizi nell'area 3. 4.2 dell'Ile de France e la recente esperienza dell'Agenzia per la mobilità delle Alpi Marittime; infine, il modello svedese è rappresentato dall'Agenzia per la mobilità di Goteborg. Inghilterra 4.2.1 Dalla London Transport (LT) alla Trasport for London (TfL) La deregolamentazione dei servizi di trasporto nell’area di Londra ha seguito un differente percorso rispetto al resto del Regno Unito (cfr. §2). Con il London Regional Transport Act (1984) è stata istituita la London Regional Transport (Authority) che risponde direttamente al Governo Centrale. La LRT è stata strutturata come holding comprendente la London Underground Limited (LUL), società che gestisce la metropolitana e la London Buses Limited (LBL) per la gestione dei servizi bus. La LBL è divenuta un’unità organizzativa interna alla London Regional Transport (London Bus -LB-) con funzioni di pianificazione dell’offerta, gestione delle procedure di gara, definizione dei contratti e attività di verifica dei servizi. I servizi sono offerti da operatori privati, selezionate su base competitiva dalla LB. Le modalità di gara seguono la procedura ristretta ed il criterio utilizzato è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rispetto al capitolato stabilito dalla LB, che definisce sia la parte normativa (tariffe, specifiche del servizio), che quella economica. Dal punto di vista economico i contratti maggiormente applicati sono di due tipi: ai costi (gross cost) al netto dei ricavi (net cost). A partire dal 3 luglio 2000 le attività della London Transport sono state trasferite alla TfL in base alla decisione assunta dalla nuova amministrazione eletta il 4 maggio 2000. La TfL diverrà il braccio operativo della Greater London Authority (GLA) e risponderà direttamente al Sindaco. La TfL è responsabile dell'attuazione delle strategie della Pubblica Amministrazione in ordine all'integrazione delle politiche di trasporto, in questo ambito lavorerà in stretto rapporto di collaborazione con i London boroughs e la Strategic Rail Authority. TfL includerà la: London Buses, London River Services, Tramlink, Docklands Light Railway, Public Carriage Office (taxi ed auto pubbliche), Street Management e Victoria Coach Station. La London Underground diverrà parte della TfL a seguito del completamento del programma di Private Public Partnership. 4.2.2 Strathclyde Passenger Transport (Glasgow) Come già richiamato nel capitolo 2 i servizi sussidiati - non commerciali nell'area di Glasgow sono individuati dall'Authority (Strathclyde Passenger Transport Authority -PTA-) e regolati della sua agenzia esecutiva (Strathclyde Passenger Transport Executive -PTE-) così come individuato dal Transport Act (1984). La Strathclyde Passenger Transport Authority (SPTA) è stata istituita nel 1994 e raggruppa 12 autorità locali presenti nell'area. Alla Authority partecipano 34 membri designati delle 12 autorità locali. I compiti della SPTA sono di formulare le politiche generali del TPL, tenuto conto dei suggerimenti dell'Executive (PTE), di regolamentare la competizione 21 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali per il mercato dei servizi TPL e di fornire i servizi non previsti dal mercato rivolti a particolari categorie di utenti (disagio sociale e fisico). La Strathclyde Passenger Transport Executive (SPTE) è stata istituita nel 1973 come struttura tecnica dei comuni dell'area di Glasgow, si configura dunque come struttura separata dalla PTA, pur essendo soggetta al controllo strategico e finanziario della (SPTA). La SPTE è strutturata in tre aree: − pianificazione e sviluppo (politiche di trasporto, sviluppo dei progetti e modelli di trasporto); − affari generali (finanziamenti, risorse umane, informazione e tecnologia); − dipartimenti operativi: − gestione delle ferrovie in franchising; − metro di Glasgow (ingegneria); − Agenzia TPL (bus tendering, scuola bus). 4.3 Francia e Ile de France In Francia non sono previste vere e proprie agenzie per la mobilità, la sola esperienza di agenzia (tecnica) è quella di Nizza. Le competenze di regolazione e organizzazione dei servizi sono affidate a Groupement des Autorités Responsables de Transport (GART)23 ed al Syndacat des Transport Parisiens (STP). 4.3.1 Groupement des Autorités Responsables de Transport Le Gart sono strutture intercomunali responsabili della politica di trasporto pubblico e del finanziamento dei servizi. Esse definiscono l'offerta di trasporto, il livello qualitativo dei servizi, le tariffe in coerenza con il plafond fissato annualmente dallo Stato e la pianificazione dell'offerta. L'Autorità organizzatrice stabilisce le risorse dedicate al settore ed affida a terzi l'organizzazione dell'offerta di trasporto. I rapporti tra i due soggetti sono regolati da un contratto di servizio di natura incentivante (Convention d'affermage), a fronte del quale l'Autorità Organizzatrice versa un contributo forfettario all'operatore che assicuri l'equilibrio gestionale. Le tipologie di contratto sono distinte in funzione del rischio industriale e commerciale in capo all'operatore: − gestione: l'autorità assume sia il rischio commerciale (tariffe) che quello industriale (costi); − gestione al prezzo forfetario: l'impresa assume il rischio industriale, mentre il rischio commerciale rimane in capo all'Autorità Organizzatrice; − compensazione finanziaria forfetaria: entrambi i rischi sono assunti dall'impresa a risorse costanti nell'ambito dei limiti del servizio e delle tariffe fissate dall'Autorità. In questo caso quest'ultima versa una compensazione forfetaria all'impresa secondo la durata e le condizioni definite dal contratto. 4.3.2 Syndacat des Transport Parisiens Per quanto riguarda l'Ile de France i servizi sono definiti dal Syndacat des Transport Parisiens (STP)24, organismo politico presieduto dal Prefetto e composto da rappresentanti dello Stato, del Comune di Parigi e dei Dipartimenti della Regione dell'Ile de France. 23 24 Le autorità organizzatrici presenti sul territorio francese sono pari a 200 Cfr. cap 2 22 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali I servizi sono gestititi da due società operative, anch’esse pubbliche: SNCF (servizi ferroviari) e la Régie Autonome des Transports Parisiens (RATP), che gestisce quasi tutti i servizi su gomma, la metropolitana e parte della metropolitana regionale (RER -Réseau Express Régional-) insieme alla SNCF. Infine, sono presenti, per una quota assai modesta, operatori privati del settore che gestiscono servizi su gomma. Il STP è competente sull'intero territorio dell'Ille de France (11 milioni di abitanti, 1300 comuni) e gestisce circa 33 miliardi di Fr/anno. Al STP compete il finanziamento dei servizi di trasporto pubblico sia per la parte corrente che per quella di investimento. Nel 1997 gli investimenti sono stati assicurati dallo Stato (6.8%), dalla Regione (23.5%) e dalle imprese di trasporto 63.9% (RATP e SNCF) e dall'autofinanziamento. 4.3.3 Agence des Déplacements des Alpes Maritimes (ADAM) L'Agenzia delle Alpi Marittime è costituita dagli Enti Locali della Regione, dalla Camera di Commercio ed Industria di Nizza-Costa Azzurra e dal Prefetto, quale rappresentante del Governo Centrale, oltre ai rappresentanti delle categorie di utenti, quest'ultimi senza diritto di voto. La struttura ha essenzialmente funzioni tecniche e svolge attività di studio, promozione e coordinamento di progetti dedicati al trasporto pubblico locale, agendo come supporto ed interlocutore agli Enti Locali. L'agenzia ha una struttura leggera e si avvale di collaborazioni esterne. Le risorse finanziarie provengono dalle quote versate dai soggetti istituzionali, dalle prestazioni effettuate. Nel corso del 1998 il programma delle attività dell'agenzia ha riguardato: indagini presso le famiglie, attivazione di un osservatorio sulla mobilità, sviluppo di un modello multimodale per la rappresentazione della mobilità nell'area, integrazione tariffaria (Carta Azur) per treno, bus urbano ed extraurbano, ecc. 4.4 Svezia: l'agenzia per mobilità di Goteborg La VASTTRAFIK (VT) -Agenzia della mobilità e il trasporto locale di Goteborg- è stata istituita nel 1999 dai comuni dell'area. La VT è nata dalla fusione di 5 compagnie di trasporto il cui personale è stato trasferito in funzione delle competenze richieste e ridefinendo le posizioni contrattuali. La proprietà è equamente ripartita tra le amministrazioni locali e la regione. All'agenzia sono state conferite le responsabilità di tutti i servizi di TPL della Regione di Goteborg ad eccezione del tram e del LRT di Goteborg, questi ultimi rimasti in capo all'Autorità per il Traffico e il TPL di Goteborg (TN) fino alla loro messa in gara. La VT risponde ad un consiglio di amministrazione, nominato dagli enti proprietari, che definisce le politiche di trasporto e il business plan dei servizi. I principali compiti della VT sono: − pianificazione dell'offerta dei servizi TPL (900 linee); − ricerca e sviluppo; − tariffazione e marketing; − informazione/tecnologia; − personale; − infrastrutture (ferry/treni/tram). Per quanto riguarda la procedura di gara la VT definisce: 23 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali − la struttura dell'offerta dei servizi: rete, requisiti dei veicoli25, ore di esercizio, frequenze, tariffe, (età del parco auto, standard), personale26; − la dimensione dei servizi messi in gara, individuando lotti di gara che permettano la partecipazione di piccoli operatori; − la durata dei contratti di servizi (5 anni, rinnovabili per altri 5 anni). La messa in gara dei servizi ha portato: − ad una riduzione del 50% del costo unitario (veicolo km), mentre la qualità del servizio è significativamente migliorata; − ottimi risultati sono stati conseguiti attraverso un sistema di premi e penalità commisurati alle performance (passeggeri trasportati, qualità del servizio, ambiente). L'esperienza di VT evidenzia la necessità di avere a disposizione ameno un anno per la preparazione dei documenti di gara (contratto) e la presenza di problemi legati alla gestione della forza lavoro nel passaggio da un operatore all'altro. 25 I veicoli di proprietà degli operatori debbono avere le seguenti caratteristiche: età massima 10 anni, età media 5 anni , nuovi con pianale ribassato, colori e design predefiniti, requisiti ambientali da rispettare, strumentazione (radio, bigliettazione, PC a bordo, ecc.). 26 Il personale (autisti) debbono vestire l'uniforme, seguire corsi annuali di formazione, conoscere percorsi e tariffe, essere user oriented. 24 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 5 Evoluzione dei mercati Le riforme del trasporto pubblico locale avviate dai paesi europei a partire dagli anni '80 (cfr. §2) hanno portato ad una sostanziale trasformazione del mercato, evidenziato dall'emergere di operatori di dimensioni trans-nazionali inglesi e francesi. Nella fattispecie, il processo avviato con la deregolamentazione dei servizi in GB e con l'introduzione di regole competitive negli altri paesi europei (cfr. §2), permette di individuare tre fasi corrispondenti a tre differenti scenari del mercato dei servizi TPL. La prima fase: segmentazione del mercato, riguarda principalmente il mercato inglese in cui gli effetti del processo di liberalizzazione dei servizi da luogo allo smantellamento delle aziende pubbliche (monopolistiche) ed alla formazione di aziende di minori dimensioni a cui partecipano gli stessi dipendenti; Seconda fase: formazione di gruppi industriali nazionali, tale processo è avvenuto principalmente in Francia ed in Gran Bretagna. In Francia, il meccanismo di non esposizione alla competizione del mercato interno ha permesso lo sviluppo di aziende di dimensioni nazionali multiservizio (gestione del ciclo delle acque, dei rifiuti, dei servizi di trasporto, urbanizzazione, telecomunicazioni, ecc.), in grado di consolidare sia la loro presenza in ambito nazionale che di adottare strategie aggressive nei confronti di mercati stranieri. In GB, il formarsi di gruppi industriali nazionali è il risultato dei meccanismi competitivi messi in atto con la liberalizzazione dei servizi automobilistici ed il franchising di quelli ferroviari. In altri termini il processo di riaggregazione-fusione delle aziende di trasporto inglese si configura come ricerca di una dimensione aziendale ottima in grado di competere sia con le strutture aziendali nazionali sia con l'aggressività degli operatori internazionali (cfr. operatori francesi). Terza fase: formazione dei leader internazionali quale risultato dell'apertura alla competizione da parte degli stati membri. La strategia di aggressione da parte delle aziende leader (francesi e inglesi) è avvenuta attraverso politiche di acquisizione e fusioni delle aziende locali (cfr. Svezia, Danimarca, Germania, Spagna, Belgio, ecc.). Le aziende leader si strutturano come holding nella fornitura dei servizi di trasporto (gestioni dei servizi automobilistici, metropolitani, ferroviari, ecc., gestione dei servizi di handling aeroportuali, scuolabus, dei servizi alla mobilità di tipo innovativo: taxi collettivo, car pooling, sosta, tariffazione, ecc.). Di seguito vengono presentati i principali gruppi leader attivi nel mercato europeo e le loro più recenti strategie di acquisizione. 5.1 La formazione dei leader 5.1.1 Il caso inglese In Gran Bretagna la quota dei servizi offerti dai grandi gruppi privati inglesi è passata dal 12 al 58% nell'arco dei cinque anni (cfr. tabella 4.1) con una progressiva diminuzione sia della presenza degli operatori minori che delle aziende pubbliche di trasporto, queste ultime passate dal 21% nel 1989 all'annullamento della loro presenza nel 1995. A conferma del processo di concentrazione può essere citato il caso Badgerline Group e GRT Bus Group la cui fusione ha dato vita alla -First Bus-. Il gruppo nel 1997 si è affermato come primo operatore (23% del mercato inglese), espandendo la propria attività al settore ferroviario ed aeroportuale. 25 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali Tab. 5.1 Quote di mercato per tipologia di operatori, 1989-1995 (valori %) Gruppo 1989 1991 1993 Stagecoach 3.9 4.9 Badgerline 3.1 5.1 GRT 0.6 1.2 British Bus 2.8 3.4 National Express/WMT 0 6 Go-Ahead Group 1.7 1.7 Cowien Group 0.6 0.6 MTL 0 0 SB Holding 0 0 Totale operatori principali 12.8 22.9 Altri operatori 66.0 61.7 Totale settore privato 78.8 84.6 Operatori pubblici 21.2 15.4 Totale 100.0 100.0 Fonte: Banister, D., Bus Deregulation in U.K., 1997 6.9 5.0 1.8 3.9 5.9 1.7 0.6 2.1 2.2 30.1 54.7 84.8 15.2 100.0 1995 13.4 9.3 3.3 8.8 7.7 4.3 3.5 3.2 3.3 58.0 42.0 100.0 0 100.0 I quattro principali gruppi sono: − First Group che detiene circa il 23% del mercato inglese; − Stagecoach con il 16% − Go-Ahead con il 6% − e National Express con il 6% First Group (UK) Il gruppo nasce nel 1995 come First Bus, dalla fusione tra Badgerline Group e GRT Bus Group. Il gruppo gestisce una flotta di oltre 11.000 bus in GB a cui si sommano gli 11.000 scuola bus operativi negli USA e Hong Kong; impiega circa 45.000 persone. First Group opera: − nel mercato interno: nella gestione dei servizi automobilistici (23% del mercato inglese), nella gestione dei servizi ferroviari in franchising (tre servizi ferroviari dal 1997: First Great Eastern, First Great Western e First North Western Trains) e di quelli aeroportuali (51% della Bristol International Airport privatizzata dal Comune di Bristol) : − nel mercato internazionale: 10.000 scuolabus negli USA e 700 a Hong Kong. In qualità di gruppo leader First Group sta lavorando con le autorità locali e lo stato centrale per raggiungere gli obiettivi del “Transport White Paper”. Questo attraverso investimenti in partnerships pubblico/private per lo sviluppo infrastrutturale e miglioramenti del materiale usato. Stagecoach (UK) Fondata nel 1980, grazie ad una serie di acquisizioni e di aggiudicazioni di gare la società è uno dei principali operatori in Gran Bretagna. Le strategie di Stagecoach hanno portato ad un rafforzamento della sua presenza nel mercato interno e ad una politica aggressiva nei confronti del mercato internazionale. Nel Regno Unito la quota di mercato dei trasporti su autobus è del 16%, riferito ad un mix tra servizi urbani e suburbani. Attualmente in Gran Bretagna impiega circa 17.900 persone e 7400 bus. Stagecoach opera: − nel mercato interno: nella gestione dei servizi su gomma (Londra e resto del paese); dei servizi su ferro (South West Trains, la maggiore singola tratta in franchise nel Regno Unito, tre linee tramviarie a Sheffield) e nella gestione dei servizi aeroportuali (Glasgow, acquisito nel 1998 dalla BAA). 26 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali − nel mercato internazionale è uno dei principali operatori europei e mondiali, è presente con servizi di autobus e di ferry boat in Svezia, Finlandia, Portogallo, Hong Kong, Australia, Italia, Nuova Zelanda, USA, Colombia e Kenya. Nel 1996 entra nel mercato Svedese acquisendo la Swebus (società delle ferrovie statali). E’ il primo operatore del paese (3000 bus circa il 30% del mercato). In Danimarca (2,5% delle linee) e in Finlandia (5% del mercato). Nel 1998 entra nel mercato della Nuova Zelanda e amplia la propria presenza in quello di Hong Kong con l’acquisizione di Citibus, il maggior operatore sul mercato con 1.200 autobus e 200 milioni di passeggeri annui. Nel 1999 si espande nel mercato USA con l’acquisto di Coach Usa, il più grande operatore di autobus a lunga distanza e autobus turistici degli Stati Uniti e uno dei principali operatori privati nei servizi interurbani e urbani, oltre ad avere divisioni interne di limousines e taxi. La Coach USA ha circa 12.000 addetti e nonostante sia uno tra i maggiori operatori ha soltanto il 2% del mercato. Sempre nel 1999 entra in Italia, acquisendo una quota del 35%, con opzione per un ulteriore 10%, della Sogin-Sita di FS S.p.A. Le attività di Stagecoach nei trasporti comprendono partecipazioni in: − Cina, 29% della Road King, società di costruzione e gestione di strade a pedaggio che ha in esercizio 1100 km di strade; − in GB ha recentemente acquisito il 49% di Virgin Rail. Go-Ahead (UK) Costituita nel 1987 dal management buy-out della Northern Bus Company (società pubblica) provocato dalla deregulation del trasporto pubblico. In UK trasporta più di 400 milioni di passeggeri ogni anno con più di 2.000 autobus con quasi 11.000 dipendenti. Dal 1994 è quotata in borsa. Go-Ahead opera: − nel mercato interno gestendo i servizi automobilistici (6% del mercato e 16% di quello londinese); servizi di handling aeroporti, − nel mercato internazionale: servizi ferroviari (Goteborg e Malmo) servizi suburbani nell'area di Stoccolma. Nel 1994 ha acquistato la London Central e London General due delle 13 società in cui era stata suddivisa la London Bus Limited. Nel 1996 si aggiudica due franchise del settore ferroviario in joint venture. Collabora con la francese Via-Gti con la quale ha costituito la Govia. La collaborazione in joint venture con società svedesi ha portato ad aggiudicarsi la gestione della ferrovia tra Goteborg e Malmo (un anno) e servizi ferroviari suburbani di Stoccolma (5 anni). National Express Group (UK) Costituita nel 1988 dalla vendita al management di National Express. Operatore globale nei trasporti (autobus, treni, aeroporti) ha consolidato la propria posizione di leadership, acquisendo i servizi extraurbani della Stagecoach. L’espansione sul mercato internazionale ha riguardato inizialmente (1997) il settore delle autolinee (Olanda e Belgio) e negli anni successivi (1998-99) il mercato USA e australiano. Nel ’98 si è aggiudicata: − il contratto per i servizi ferroviari Eurostar (Channel Tunnel) in consorzio con SNCF, SNCB e British Airways nel quale detiene una quota del 40%. − la gara per la gestione dell’aeroporto internazionale (Stewart – N.Y.) in concessione per 99 anni; − il mercato degli scuolabus (terzo operatore). Nel ’99 si espande nel mercato australiano, acquisendo due società di trasporto: la National Bus Company Pty Limited (primo operatore privato gestore dei servizi urbani di Melbourne) e la Transport Management Group Pty 27 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali Limited società che aveva vinto la gara per la gestione di parte dei servizi urbani di Perth (il resto dell’offerta di servizi nell'area urbana fa capo a CGEA). La divisione autobus è leader europeo negli nei servizi internazionali. Sono presenti 5 diverse aziende con nomi diversi che si occupano di servizi specifici. Complessivamente la National Express coaches trasporta più di 15 milioni di passeggeri ogni anno in circa 1200 destinazioni in Gran Bretagna e 400 in Europa e Irlanda. Arriva PLC (UK) Arriva PLC è il principale operatore del trasporto passeggeri in Europa, costituitosi nel 1997 dalla trasformazione di Cowie Group (operatore storico dei servizi di trasporto). Tra il 1994 e 1996 acquista due delle 13 società operative in cui era stata divisa la London Bus (Leaside Bus e South London Bus). Nel 1996 acquista la British Bus Group, che nel corso degli anni aveva acquisito numerose società operanti in GB. Arriva PLC occupa 23.000 dipendenti e impiega 9.000 veicoli. E’ presente in 200 località e cinque paesi (GB, Olanda, Danimarca, Svezia e Spagna). Arriva PLC opera: − nel mercato interno come maggior operatore di autobus con circa 8.000 veicoli ed è inoltre il maggiore nella città di Londra con il 20% sul totale dei servizi di bus. Altre grandi città in cui opera ARRIVA in UK sono Glasgow, Liverpool, Manchester, Newcastle, Leeds e Leicester, oltre a molti servizi in aree rurali in tutto il paese; gestisce servizi di noleggio auto e veicoli commerciali; a questi si aggiunge inoltre la fornitura di autobus personalizzati secondo le esigenze dei clienti; gestisce due linee ferroviarie in concessione, la Merseyrail Electrics, una linea di collegamento tra Liverpool, Chester e Southport; e la Northern Spirit che fa servizi urbani ed extraurbani nel nord dell’Inghilterra; − nel mercato internazionale è presente in Olanda in joint venture con la Dutch Rail, a Copenhagen come gestore della nuova metropolitana; Nei primi mesi del 2000 il management, anche alla luce dei risultati finanziari dell’anno 1999, ha esplicitamente dichiarato di avere prospettive di forte espansione sia sul mercato europeo che mondiale. 5.1.2 Il caso francese Il processo di concentrazione del mercato si è sviluppato negli anni ‘70-’80 in presenza di affidamenti dei servizi non concorrenziali27. La recente evoluzione degli strumenti di regolazione verso procedure concorsuali avviene dunque in presenza di gruppi industriali che hanno già acquisito una posizione dominante tanto sul mercato interno quanto su quello internazionale. Il mercato francese dei servizi di trasporto pubblico è formato per il: − 70% da aziende private − 18% da società miste (Société d'Economie Mixte -SEM-) − 12% da società pubbliche. All'interno degli operatori privati (70% del mercato) si riconoscono tre grandi gruppi industriali: Via GTI (30% della rete), Transdev (17%) e CGEA-CGFTE (14%). Via GTI è un gruppo affiliato a Paribas, Transdev fa parte della Caisse des Dépots, una holding pubblica. Infine CGEA-CGFTE appartiene al gruppo Vivendi. Gli ultimi due sono imprese specializzate nella fornitura di servizi alle collettività locali (ciclo dell'acqua e dei rifiuti, costruzione di infrastrutture e urbanizzazione). 27 Si ricordi che solo con la legge Sapin (1992) le municipalità hanno l’obbligo di affidamento dei servizi su base competitiva in occasione delle scadenze delle concessioni. 28 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali VIA-GTI (F) La società francese è controllata al 70% dal gruppo Paribas. Nasce nel 1908, ma la presenza nel settore del trasporto pubblico avviene negli anni ’70-’80 con una serie di acquisizioni. E’ il principale operatore francese, serve il 34% della popolazione (escluso Parigi) ed è presente nelle città di Lione, Lille, Tours e Digione. Nel 1989 entra nel mercato UE, acquisendo il 50% della società spagnola CTSA (Corporacion Española de Transporte SA). La CTSA è il principale operatore spagnolo e gestisce i servizi a Jerez, Terassa, San Lucar, Avila e Mataro. In Germania ha acquistato insieme alla CGEA il 40% della Taeter. Svolge servizi ad Aquisgrana, Dresda, Dusseldorf, Crefel e Eileburg. Sempre in Germania, attraverso la società Eurobahn di cui detiene il 60%, si è aggiudicata le gare per due servizi ferroviari: Renania settentrionale e Renania Palatinato. Le competenze acquisite nel settore ferroviario (gestione delle metropolitane di Lione e Lille) hanno spinto la società a puntare al mercato dei servizi ferroviari in GB, Germania e Svezia. In GB ha ottenuto insieme all’inglese Go-Ahead la gestione della TOC (Train Operating Company) Thameslink, che svolge servizi suburbani a Londra. Il contratto in franchising ha una durata di 7 anni. In Svezia con l’inglese Go-Ahead, gestisce la ferrovia Goteborg-Malmo (per un anno) ed i servizi suburbani di Stoccolma (per cinque anni). Nel 1999 si è aggiudicata la gara per la costruzione e gestione della metropolitana automatica di Salonicco (25 anni di 5 di costruzione). La VIA-GTI è entrata nel mercato italiano partecipando alla gara per i servizi urbani integrativi per il Giubileo, vinta da un altro raggruppamento. L’associazione temporanea d’impresa era formata inoltre da SAB (BG), da operatori turistici e dalla stessa ATAC SpA. Transdev –Gruppo Caisse de Dépot et Consignations (F) La società è nata nel 1990 per riorganizzare e razionalizzare le attività nel campo dei trasporti urbani della Caisse de Dépot et Consignations, che ne controlla la proprietà attraverso la C3D. E’ il secondo gruppo francese, i servizi interessano il 23% della popolazione francese (esclusa Parigi) gestisce i servizi urbani di Grenoble, Nantes, Strasburgo, Saint Etienne. A Tolosa gestisce la metropolitana leggera automatica (VAL) già sperimentata a Lille e all’aeroporto di Orly. Opera attraverso 41 sussidiarie ed è partner in 23 società a capitale misto pubblico-privato. Transdev opera nel mercato inglese: servizi a contratto a Londra a seguito dell’acquisizione della London United (600 autobus). Tale acquisto segue un management buy-out, che come in molti casi si è concluso con la vendita ad un grande gruppo. E’ specializzata nel settore tramviario, con il consorzio assieme ad ArrowADTranz, Tramac e Nottingham City Transport costruirà e gestirà il tram di Nottingham con concessione trentennale. In Portogallo (Oporto), sempre con AD-Tranz sta costruendo una rete tramviaria di 20 km e gestisce una linea ferroviaria suburbana di 52 chilometri. A Melbourne, Australia, è in consorzio con alcuni operatori locali in un progetto di rinnovo dei trasporti tramviari. La Transdev ha di recente costituito la Transdevit, con sede a Torino28. Alleato finanziario è il San Paolo di Torino che possiede una quota del 40% della nuova società tramite la Sinloc. L'obiettivo dichiarato della nuova società è di sviluppare la propria presenza in Italia acquisendo le partecipazioni azionarie delle aziende del settore TPL (pubbliche e private), sviluppando le potenzialità 28 Sole 24 Ore, Trasporti, n.0, 29 settembre 2000 29 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali offerte dalla riforma del trasporto pubblico locale di apertura del settore. A tale riguardo si ricorda che il dlgs 400/99 ha imposto la trasformazione delle aziende pubbliche (municipalizzate, consorzi, aziende speciali) in SpA entro il 31 dicembre 2000 e l'ingresso di un partner privato nella proprietà della nuova società entro due anni dalla trasformazione in SpA. CGEA Connex Transport - Gruppo Vivendi - (F) Gruppo Vivendi, fino al 1998 Compagnie Générale des Eaux, si occupa dei servizi: acqua, rifiuti e trasporti, costruzioni, pulizie, telecomunicazioni, televisione, editoria. Opera in 90 paesi: 235 mila dipendenti, di cui 30 mila nella Connex la branca commerciale dei trasporti. La divisione trasporti del gruppo (CGEA Compagnie Générale d’Entreprise Automobiles) rappresenta meno del 10% dell’attività del gruppo e realizza il 75% del suo fatturato all’estero. La presenza all’estero è piuttosto recente. Complessivamente circa un miliardo di passeggeri viaggiano sui trasporti gestiti dalla Connex CGEA. Il fatturato nel 1999 è stato di oltre 2,3 miliardi di Euro. Prima del 1996 la società era presente in Portogallo (soc. Barraquiero servizi extraurbani Lisbona e Porto) e Germania (soc. Taeter) servizi urbani (Aquisgrana, Dresda e Dusseldorf). Nel 1999 la CGEA si aggiudica due gare per la gestione dei servizi su ferro: intera rete metropolitana di Stoccolma (per dieci anni) e dei servizi ferroviari di Melbourne (6 linee, 240 km). La presenza all’estero si è sviluppata in epoca recente (a partire dal 1996) con una politica aggressiva di acquisizioni. In particolare è presente in: 1. Svezia, dove nel 1998, si è aggiudicata la gara per la gestione dell’intera rete metropolitana di Stoccolma per dieci anni. In precedenza (1996) aveva acquisito la Linjebuss, secondo operatore nazionale. La Linjebuss, nata dall’acquisizione di 13 compagnie pubbliche, negli ultimi anni si è aggiudicata diverse gare: Danimarca (regione di Copenhagen), Finlandia (Helsinki e Tampere), Norvegia (regione di Oslo), Belgio (ha acquisito diverse piccole società subconcessionarie) e Germania (gestisce i servizi nelle città di Bad Homburg e Oberursel in Westphalia); 2. Germania con la società Taeter, di cui detiene con Via-Gti il 40%, svolge servizi ad Aquisgrana, Dresda, Dusseldorf, Crefel ed Eilebur. Sempre in Germania ha costituito con ENBW (Energie Baden-Wuttemberg AG) la società ferroviaria DEG (Deutsche Eisenbahn Gesellschaft) con la quale ha vinto le gare per la gestione dei servizi ferroviari in: Bassa Sassonia; Schleswing-Holstein, Mecleburgo-Pomerania; Baviera; 3. GB, viene costituita la Connex Rail, che ha la gestione in franchising di due TOCs (Train Operating Company) nell’area suburbana di Londra la South Central (per 7 anni) e la South Eastern (per 15 anni); 4. Olanda con la gestione dei servizi ferroviari delle linee: AmsterdamHaarlem, L’Aia-Leida, Utrech-Hilversum in gestione alla società ferroviaria Lovers Rail della CGEA. Nel 1998 si espande in: 1. Australia, partecipa e vince le gare per la gestione dei servizi a Sydney (gestione della monorotaia e della metropolitana leggera) e a Perth (circa metà della rete bus); 2. Portogallo si aggiudica la gara, tramite la sua sussidiaria Barraquiero, della gestione trentennale della linea ferroviaria sul Ponte 25 Aprile di Lisbona; 3. Filippine in joint venture con Bonifacio Transport Corporation ha il compito di costruire e gestire la rete di trasporto (gomma/ferro) della nuova città di Fort Bonifacio, presso Manila. Tra le attività di Connex vi è anche una continua ricerca per proporre servizi innovativi che possano incontrare e soddisfare le esigenze della domanda come: minibus a chiamata controllati via satellite, un sistema di car-pooling per recarsi al lavoro nell’area parigina. A questi progetti si aggiunge la 30 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali partecipazione ad un consorzio che sta sviluppando e testando le flotte di automobili elettriche a disposizione del pubblico per entrare nelle aree urbane con un mezzo non inquinante e che potrebbe soddisfare una quota di domanda per usi particolari o che non utilizza gli altri mezzi pubblici. 5.2 L'apertura del mercato e la strategia dei Leader 5.2.1 Il caso svedese L’introduzione di regole di competizione nell’affidamento dei servizi di trasporto pubblico ha portato ad una modifica strutturale del mercato del trasporto pubblico, i cui effetti sono resi evidenti: − dal processo di concentrazione delle strutture aziendali, le aziende con più di 100 autobus sono passate da 13 (1989) a 7 (1994); − dall’ingresso nel mercato nazionale di due compagnie di livello internazionale: la francese CGEA che ha acquisto la Linjebuss (società nata nei primi anni’90 dalla fusione di 13 aziende pubbliche) e l’inglese Stagecoach che ha acquisito la Swebus (fino al 1996 di proprietà delle ferrovie svedesi -SJ-); − dalla riduzione delle aziende controllate dalle municipalità, passate da 40 nel 1989 a 21 nel 1994. Tab. 5.2 Processo di acquisizione delle aziende pubbliche da parte di privati, 1987-1994 Azienda A seguito della messa in gara Aziende Linjebuss 2 Swebus 6 Linjebuss/ Swebus 1 Altre 1 Totale 10 Fonte: Alexandersson et al, 1998 Bus 56 184 90 3 333 Vendute prima della gara Aziende 3 3 Bus 264 70 6 334 Totale Aziende 5 9 1 1 16 Bus 320 254 90 3 667 Le principali società straniere presenti nel mercato svedese sono la CGEA (F), Stagecoach (UK) come risulta dalla descrizione della presenza delle aziende leader. 5.2.2 Il caso tedesco Gli effetti della riforma sono sostanzialmente due: la diffusione delle procedure di subappalto tanto nei servizi urbani che in quelli regionali e l’ingresso nel mercato di società straniere. I servizi urbani sono erogati da aziende pubbliche (circa 400), con un ricorso al subappalto per circa il 30% dei servizi. Le società straniere presenti sono la VIA-GTI (F), la CGEA (F) e la Linjebuss (Svedese acquistata dalla CGEA) che detiene la maggioranza AutoLegner Gmbh, azienda privata operante in tre diverse regioni della Germania. 31 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 5.3 Allegato tabelle di sintesi Tab. 5.3 Gruppo Arriva First Group Go Ahead National Ex StageCoach Transdev VIA-GTI VivendiCgea Tab. 5.4 Presenza internazionale GB Londra X X X X X X X X X I F D E X X B DK S X X X P NL X X X X X X X X X X Oceania X X X X X X X X X X X X X X X X X Principali servizi Gruppo Asia X X X X USA Ferro Gomma Arriva First Group Go Ahead National Ex StageCoach Transdev VIA-GTI Vivendi-Cgea 32 Metro/ tram Gestione aeroporti Navigazione Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 6 La riforma TPL in italia: lavori in corso La riforma del trasporto pubblico locale, avviata con il d.lgs 422/97 e integrata dal d.lgs 400/99 porterà nel corso dei prossimi tre anni al completamento della fase di transizione dal regime di monopolio (affidamenti diretti per la fornitura dei servizi) alla regolamentazione per il mercato (gare per gli affidamenti dei servizi). I principali passaggi di tale processo sono: − la trasformazione delle aziende pubbliche di trasporto (cfr. consorzi, aziende speciali, ecc.) in S.p.A. entro il 31/12/2000; − l'introduzione del regime competitivo (affidamento concorsuale dei servizi entro il 1/1/2004); − la conseguente introduzione di strumenti di contrattualizzazione del rapporto tra la Pubblica Amministrazione e gli operatori del trasporto (contratti di servizio). Per un'analisi di dettaglio dello stato d'attuazione della riforma in ambito regionale si rimanda alla recente ricerca presentata da ANAV, Federtrasporti, Federtrasporto, Fenit (TPL 2000). Mentre, in questa sede l'attenzione è focalizzata sulle prime esperienze relative alla costituzione delle agenzie della mobilità, quali forme di governance locale, ed all'introduzione di strumenti di competizione - messa in gara dei servizi -. 6.1 Le prime esperienze di Agenzie per la mobilità Di seguito sono presentate alcune esperienze in corso in Italia di costituzione di agenzie di pianificazione e regolamentazione dei servizi di trasporto. Pur trattandosi di iniziative lontane dall'aver raggiunto la definizione formale del processo di costruzione delle Agenzie, possono essere assunte come embrioni del processo di attuazione a livello locale (Comuni e Province) della riforma del trasporto pubblico. Le indicazioni che seguono non hanno quindi l'obiettivo di fornire un quadro esaustivo di tutte le esperienze in corso, o di richiamarne gli aspetti normativi, ma piuttosto di riprendere i principali elementi di costruzione delle nuove forme di governance locale. 1. In Italia l'istituzione di Agenzie è regolata da una pluralità di strumenti normativi che fanno capo ai differenti settori (cfr. agenzie per la sanità, agenzie regionali per l'ambiente, ecc.) e per quanto riguarda il trasporto pubblico le agenzie per la mobilità sono esplicitamente previste dalle leggi regionali d'attuazione del d.lgs 422/97 come nel caso del Piemonte, dell'Emilia Romagna e Lombardia (quest'ultima sotto forma di Authority garante per i servizi TPL). 2. In assenza di forme di governance locale le funzioni di pianificazione e regolamentazione dei servizi sono mantenute in capo alle strutture tecniche della pubblica amministrazione ai differenti livelli amministrati a cui sono conferite le competenze di pianificazione e regolamentazione del trasporto pubblico locale. 3. Le agenzie in fase di costituzione, si configurano come strumenti dell'agire delle amministrazioni locali dei grandi comuni (cfr. Torino, Roma, così come Milano) o come strutture di ambito provinciale come nel caso dei processi avviati in Regione Romagna (cfr. Reggio Emilia e Piacenza) in cui i soggetti promotori sono le amministrazioni provinciali ed i comuni capoluogo. 4. Sia nel caso di agenzie promosse dai comuni (cfr. in particolare Torino e Milano) che in quelle di ambito provinciale (cfr. Emilia Romagna) le nuove strutture sono il risultato della trasformazione delle aziende (speciali) e dei consorzi pubblici di gestione dei servizi di trasporto. 5. Le agenzie sono figlie delle aziende di trasporto pubblico, che gestiscono i servizi in regime di monopolio, sono dunque l'anello di congiunzione tra il passato e il futuro della riforma. 33 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 6. Il nodo critico è rappresentato dalla relazione tra i differenti attori nella fase di costruzione della transizione e nella definizione degli strumenti della competizione. In altri termini, la struttura della relazione tra agenzia, braccio operativo della amministrazione, e aziende di trasporto (anche trasformate in S.p.A. ma di proprietà delle stesse amministrazioni locali) pone non pochi interrogativi sulla implementazione di strumenti di competizioni trasparenti anche se agiti da un soggetto terzo. 6.1.1 Agenzia per la mobilità dell'area metropolitana di Torino L'agenzia, in corso di istituzione, trova il riferimento normativo nella legge regionale di attuazione del d.lgs 422/97 (l.r. n.1/2000) come consorzio dei comuni di Torino e della sua area metropolitana. Le amministrazioni intendono istituire la futura agenzia entro settembre 2000. I compiti dell'agenzia sono definiti dalla legge regionale come soggetto gestore delle funzioni trasferite o delegate dalla regione agli ee.ll. e da quelle che verranno indicate nello statuto di costituzione della struttura tecnica. L'Agenzia dovrebbe quindi avere competenze di: − programmazione unitaria integrata del sistema della mobilità, di attuazione e di monitoraggio degli interventi programmati; − regolamentazione dei servizi TPL (gare, contratti monitoraggio ed erogare sanzioni); − definizione del sistema tariffario, della struttura dei pedaggi o noli pagati dagli operatori; − e fornitura di servizi di pianificazione operativa al consorzio. − Le attività in corso riguardano: − la definizione del Consorzio di Comuni inteso come soggetto politico e proprietario dell'Agenzia; − la definizione dello Statuto dell'Agenzia, quale soggetto tecnico a cui conferire le competenze di programmazione, regolazione, ma anche la proprietà degli asset. 6.1.2 Milano Il comune di Milano ha costituito nel 1999 l'Agenzia per la Mobilità e Ambiente (Srl). A fronte dell'accelerazione data dall'Assessorato alla sua costituzione si è registrato una battuta di arresto, che ha portato solo in tempi recenti ad una definizione del programma delle attività29. La nuova struttura è una società a responsabilità limitata con socio unico la Metropolitana Milanese S.p.A. (società di proprietà del Comune di Milano). Le attività attribuite sono una combinazione di funzioni di regolazione e di consulenza sui temi della pianificazione dei trasporti e di quello energeticoambientale al Comune di Milano. La struttura tecnica dell'Agenzia è di 40 dipendenti e l'attività è articolata in due rami: 1. 2. Trasporti e mobilità: programmazione-pianificazione del trasporto pubblico (programma triennale dei servizi -PTS-); regolazione (bandi e documenti di gara, contratti di servizio), controllo del TPL (monitoraggio del contratto di servizio), pianificazione della mobilità (Piano Generale del Traffico Urbano Piani Urbani della Mobilità, Piani Particolareggiati) e supporto ai mobility manager (banca dati); Ambiente: pianificazione degli interventi ambientali (aria, rumore elettromagnetismo) e nel settore energetico(piano energetico del comune di Milano). 29 Comune di Milano Associazione delle città italiane per la mobilità sostenibile e lo sviluppo dei trasporti, Nascono le Agenzie per la Mobilità, Seminario di presentazione dell'Agenzia Milanese Mobilità e Ambiente, Milano, 27 settembre 2000. 34 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 6.1.3 L'Agenzia per la Mobilità di Roma Il percorso avviato dal Comune di Roma prevede l'integrazione tra l'Agenzia della Mobilità, funzione attualmente svolta da STA S.p.A. e l'agenzia del trasporto pubblico, che verrà costituita a seguito della trasformazione di ATAC e COTRAL (aziende di trasporto pubblico) in S.p.A. Allo stato attuale il processo prevede: − entro il 2000, la trasformazione in S.p.A. delle due aziende speciali del comune di Roma (ATAC-COTRAL); − entro il 2002, l'integrazione delle funzioni delle due agenzie: Agenzia per la Mobilità (attuale STA S.p.A.) e Agenzia per il trasporto pubblico (funzioni attualmente internalizzate nelle due aziende del trasporto pubblico del comune di Roma); − entro il 2004 il consolidamento del processo e l'avvio della gestione integrata in un'unica agenzia della Mobilità e del Trasporto Pubblico. Il primo passaggio verso la definizione di un'Agenzia per la mobilità è stato compiuto dal Comune di Roma a partire dal 1995 con la revoca della messa in liquidazione della STA S.p.A.. società esistente fino dal 1918, ma mai attivata. Il comune ne modifica lo statuto (ai sensi dell'art. 22 l.n. 142/90) conferendole competenze relative alla gestione: − di tutte le attività afferenti al trasporto pubblico; − di ogni altra attività anche strumentale, connessa e/o complementare alla mobilità ed al trasporto in Roma ed in altre località di livello regionale e nazionale. In sintesi la missione aziendale è identificata nell'integrazione del sistema della mobilità di competenza del Comune di Roma, a supporto del sistema di trasporto pubblico locale in stretta collaborazione con le strutture tecnicoamministrative del comune. Nel 1996 le funzioni attribuite alla STA divengono operative e riguardano: − la progettazione e avvio a regime del sistema di sosta a pagamento (trasferito dalle aziende locali); − rilancio e presidio del programma di sviluppo delle infrastrutture di trasporto pubblico metropolitano; − supporto al processo di pianificazione del traffico e della mobilità (redazione del Piano Generale del Traffico Urbano e del Piano Urbano Parcheggi); − realizzazione di altri servizi alla mobilità (rimozione forzata dei veicoli). Le funzioni di ingegneria sono inizialmente svolte tramite la controllata STA Sistemi di Trasporto- costituita con la partecipazione di partner privati di minoranza selezionati tramite procedura di gara ad evidenza pubblica. A partire dal 1999 tali attività vengono riassorbite in STA, che assume una nuova configurazione organizzativa di tipo divisionale: − ingegneria: metropolitane sistemi tramviari, infrastrutture di mobilità e attuazione lavori; − pianificazione: traffico della mobilità (studi, ricerche), progettazione del traffico e della mobilità, pianificazione urbanistica, riqualificazione urbana, osservatorio permanente sul traffico, banca dati sistema informativo della mobilità; − innovazione e sistemi: R&S, gestione progetti europei e ricerca, gestione del traffico (regolazione e centrale del traffico semafori), progetti e servizi di mobilità sostenibile (mobility management, car pooling, car sharing); − servizi: gestione della sosta tariffata, rimozione forzata, informazione al pubblico, pianificazione e progettazione della sosta, manutenzione e sviluppo della segnaletica. Dalla sua attivazione ad oggi l'organico di STA S.p.A. è cresciuto considerevolmente, in funzione delle competenze attribuite, passando dagli iniziali 30 addetti nel 1995 agli attuali 268 addetti. Le risorse provengono dal Comune di Roma, che rappresenta allo stato attuale l'unico cliente, se si escludono i finanziamenti governativi per il Giubileo ed i 35 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali progetti di ricerca finanziati dall'UE. Tra i ricavi aziendale la quota prevalente è rappresentata dagli introiti della sosta tariffata. 6.1.4 Emilia Romagna La costituzione di Agenzie Locali per la mobilità e il trasporto pubblico è promossa dalla legge regionale di attuazione del d.lgs 422/97 (l.r. n.30/98). La Regione da facoltà alle province ed ai comuni di costituire agenzie di ambito provinciale o metropolitano ed individua la possibilità operativa che tali agenzie possano essere costituite anche a seguito di scissioni dei Consorzi per l'esercizio del trasporto pubblico locale operanti nei singoli ambiti provinciali. In altri termini la costituzione delle Agenzie viene affiancata al processo di trasformazione dei Consorzi del trasporto pubblico che entro il 31/12/2000 dovranno trasformarsi in S.p.A.., riconoscendo che parte del know-how presente nelle strutture aziendali consortile venga a formare il nucleo della nuova struttura di pianificazione e di regolazione di scala provinciale o metropolitana. In questo senso si stanno muovendo le due strutture Provinciali ed i rispettivi comuni capoluogo di Reggio Emilia e di Piacenza. Si tratta ancora di ipotesi di lavoro che dovrebbero concretizzarsi entro il 2000 a seguito della trasformazione in S.p.A. a prevalente capitale pubblico delle attuali aziende Consortili Provinciali ed alla definizione dello statuto della futura agenzia. Nella fattispecie la proposta allo studio nella provincia di Piacenza (condivisa dall'amministrazione provinciale, dal comune e dai medesimi organi di direttivi dell'Azienda Consortile ACAP) prevede: 1. la trasformazione in S.p.A. dell'Azienda Consortile (attualmente di proprietà della provincia e del comune), con l'ingresso di soggetti privati nella misura del 48%; 2. la dotazione di tutte le infrastrutture e di tutto il personale ed il conferimento da parte degli ee.ll. proprietari degli spazi e dei depositi attualmente a disposizione del Consorzio; 3. trasformazione dell'attuale Consorzio-azienda in un Consorzio di funzioni (di proprietà dei due enti locali) parallelamente alla costituzione della S.p.A. e la conseguente modifica dello statuto dell'attuale consorzio azienda. Il ruolo individuato per l'Agenzia riguarda gli ambiti di pianificazione e progettazione dei servizi e di regolamentazione del settore (gare e contratti di servizio) con un assetto organizzativo ipotizzato di tipo flessibile e "leggero", senza cioè appesantire la struttura con un organico proprio per far fronte alla complessità degli aspetti trattati. Come già anticipato si tratta di ipotesi di lavoro che richiedono di essere riviste alla luce di un loro più avanzato consolidamento delle decisioni. Tuttavia qualche perplessità sulla continuità tra la precedente struttura e la futura agenzia può essere legittima, ciò in vista anche dell'introduzione di meccanismi competitivi nell'affidamento dei servizi. L'agenzia, infatti, nell'ambito delle proprie competenze di regolamentazione dovrà indire le gare per gli affidamenti dei servizi in presenza della futura azienda di trasporto (S.p.A.) il cui azionista di riferimento sono i medesimi EE.LL. proprietari della struttura di pianificazione e regolazione. 6.2 Le prime esperienze di introduzione della concorrenza Di seguito vengono discusse le prime esperienze italiane di applicazione di strumenti competitivi nell'affidamento dei servizi di trasporto pubblico. Si tratta, come è stato più volte richiamato, di una procedura che a partire dal primo gennaio 2004, dovrà essere applicata alla totalità dei servizi di trasporto pubblico locale automobilistici e ferroviari. Il regime transitorio, definito dai 36 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali provvedimenti legislativi (dl 400/99) prevede che in questo intervallo le aziende di trasporto pubbliche vengano trasformate in SpA (entro 31 dicembre 2000) e che l'ente titolare del servizio possa restare socio unico per un periodo non superiore ai due anni. Le esperienze di affidamento dei servizi mediante gara citate di seguito sono tre: − Comune di Roma per l'affidamento dei servizi integrativi per il Giubileo (Linee J per 4 milioni di bus*km/anno) e quella ancora in corso per l'affidamento dei servizi aggiuntivi ATAC (primo lotto di 15 milioni di bus*km/anno); − Regione Friuli Venezia Giulia (circa 45 milioni di bus*km/anno) relativa ai servizi urbani ed extraurbani dei quattro ambiti provinciali (Trieste, Pordenone, Gorizia, Udine); − Infine, il tentativo fatto nel 1998 dalla Regione Toscana di affidare su base competitiva i servizi di interesse regionale (14 linee interprovinciali), prima dell'emanazione della legge regionale di attuazione del dlgs 422/97. 6.2.1 Le gare del comune di Roma Gare per le linee "J" Nel novembre 1999 il Comune di Roma ha provveduto all'affidamento mediante gara europea di 4 milioni di bus*km/annui ad un pool di imprese30. Si tratta di una novità, in linea con il d.lgs 422/97 che apre il settore alla concorrenza. I servizi, di tipo integrativo fanno parte della rete "giubilare" destinata ad integrare il servizio pubblico ATAC anche dopo la scadenza del Giubileo. I mezzi sono stati acquisiti dal Comune (112 bus) attraverso la procedura di gara aggiudicata dalla Breda Menarinibus di Bologna con un ribasso del 17% ed un costo per l'amministrazione di 380 milioni di lire (più IVA) per vettura. Mentre il servizio è stato aggiudicato dall'Associazione Temporanea d'Impresa costituita da SITA S.p.A., dall'Azienda Perugina di Mobilità e dalla Cipar (consorzio di operatori locali che hanno messo a disposizione i depositi). Box 6.1 Comune di Roma: caratteristiche della gara - 9 linee, 81 fermate, relazioni di tipo: centro-periferia a servizio delle principali aree di sosta e delle mete turistiche; - Caratteristiche economiche: zero sussidi; - Durata 3 anni, rinnovabili per altri due anni, dopodiché sarà necessaria una nuova aggiudicazione; - Criterio di aggiudicazione: minori tariffe rispetto alla base d'asta. Il vincitore ha formulato un ribasso tariffario pari al 50% rispetto alla base d'asta. Le tariffe applicate sono: - Biglietto da 75 minuti 1.900 lire (contro 1.500 lire Atac) - Giornaliero 4.700 lire (contro le 6.000 lire Atac) - Abbonamento mensile 31.300 lire (contro 50.000 lire Atac) 31 La domanda servita è di 20-25 mila passeggeri/giorno . Gare per le linee ATAC L'introduzione di regole competitive nell'erogazione dei servizi di trasporto porterà all'affidamento in gara di 30 milioni di bus*km/anno. Obiettivo del Comune di Roma è di portare l'offerta dei servizi di trasporto pubblico urbano dagli attuali 120 milioni di bus*km/anno a 150 milioni di bus*km/anno. Le gare riguarderanno i 30 milioni di bus*km/anno mancanti e saranno svolte: − dal Comune di Roma (in affidamento) per 15 milioni di bus*km/anno 30 31 Sole 24 ore, Roma, bus privati nelle linee urbane, 7 novembre 1999 Sole 24 ore, Per i trasporti della capitale arrivano i privati, 3 luglio 2000 37 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali − dall'ATAC (in sub affidamento) per i restanti 15 milioni di bus*km/anno. Le gare del Comune per 15 milioni di bus *km/anno riguardano i servizi sulle linee a minore frequentazione di ATAC ed hanno l'obiettivo di incrementare del 10% l'offerta attuale. ATAC avrà quindi modo di concentrare l'offerta sui servizi a maggiore domanda migliorando l'offerta. L'accordo tra ATAC ed il Comune prevede che l'azienda di trasporto locale non partecipi alle future gare per l'affidamento. Il Comune intende procedere suddividendo i 15 milioni di bus*km/anno in due lotti rispettivamente da 8 e 7 milioni di bus*km/anno. Le gare per il primo lotto di 8 milioni di bus*km/anno sono state indette nel mese di agosto 2000, suddivise i tre sub-lotti di 7 linee bus ciascuna32. Il Comune metterà a disposizione dei nuovi operatori i mezzi, che successivamente saranno ceduti alla futura Agenzia. L'azienda aggiudicatrice si occuperà quindi della gestione dei mezzi e del personale, oltreché della manutenzione delle vetture. Non sono previste variazioni sul versante tariffario, che continuerà ad essere definito dal Comune. La scelta di mettere in gara solo la gestione del servizio è giustificata dall'obiettivo di aumentare la platea di operatori concorrenti. Il capitolato per la gestione e manutenzione delle linee prevede che nell'aggiudicazione si tenga conto dell'offerta economicamente più vantaggiosa definita: − dal prezzo a base d'asta (fissato in 4.500 lire/vettura*km al netto d'IVA); − dalla capacità organizzativa dell'impresa, ovvero della qualità tecnica che viene proposta per la gestione del servizio (certificazione ISO 9002, programma di manutenzione dei mezzi e carta dei servizi). Ad agosto si è conclusa la fase di prequalificazione della gara e l'intera procedura dovrebbe essere portata a termine per l'inizio 2001. Alla prequalifica sono state ammesse 12 associazioni temporanee d'impresa, formate da aziende di rilevanza: − nazionale, concessionarie dei servizi di trasporto pubblico: SAB (Gruppo Pesenti), SITA (Gruppo Sogin), Sadem e Stie, Lazzi SpA; − internazionale: Transedev (Francia), RATP (Francia) Cariane (Francia), Arriva Plc (U.K.) Il primo passaggio delle gare del Comune di Roma evidenzia l'interesse manifestato dagli operatori nazionali e internazionali nei confronti del settore TPL nelle aree dense. Si tratta di un segmento di mercato le cui potenzialità sono legate alla messa in atto di politiche coerenti di gestione della domanda da parte della pubblica amministrazione. Il ruolo del trasporto pubblico sarà tanto più determinante nelle aree urbane-metropolitane (aree a domanda forte) quanto più le amministrazioni locali saranno in grado di affiancare all'offerta di servizi collettivi di trasporto misure di controllo/limitazione dell'uso dell'auto, finalizzate a ridurre i fenomeni di congestione e gli impatti negativi sull'ambiente (emissioni). L'obiettivo del comune è di arrivare nei prossimi anni ad avere sullo stesso territorio un competitore vero per ATAC, in grado di conoscere il mercato potenziale e di rappresentare il termine di paragone rispetto ai parametri di efficienza aziendale ed efficacia dei servizi. Per quanto riguarda invece le gare per il subaffidamento dei servizi ATAC il percorso non è ancora stato definito. 32 Sole 24 Ore Trasporti, n. 0 29 settembre 2000 Il primo sub lotto (E1) copre l'area del Tuscolano, il secondo (E3) interessa il Prenestino e il terzo (E4) il quartiere Tiburtino. 38 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali 6.2.2 Le gare della Regione Friuli Venezia Giulia La Regione Friuli Venezia Giulia ha recentemente (delibera del 11 luglio 2000) aggiudicato le concessioni dei servizi di trasporto pubblico alle aziende di trasporto selezionate sulla base delle gare indette a fine 1999 dai quattro ambiti provinciali: Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste. Le gare sono state indette per unità di gestione (rete provinciale) sulla base del servizio svolto nel 1996. La durata degli affidamenti è decennale (1 gennaio 2001- 31 dicembre 2010). I criteri di aggiudicazione (l.r. 20/97) sono stati individuati in due fattori: − il 70% determinato sulla base della capacità tecnico-economica, rappresentata dalla solidità economico-finanziaria e dalla consistenza delle attrezzature (depositi presenti sul territorio) e dei mezzi necessari ai servizi; − il 30% dal ribasso del valore posto a base d'asta. L'esito delle gare ha premiato in tutti e quattro le unità di gestione le Associazioni Temporanee di Imprese formate dagli attuali gestori dei servizi di trasporto e da operatori di livello regionale-nazionale (cfr. SAB, SAIA, Sia e SITA) e internazionale (RATP). Box 6.2 Regione Friuli Venezia Giulia: caratteristiche delle gare Unità di gestione goriziana La gara è stata aggiudicata alla ATI-APT S.p.A. formata: dall'azienda provinciale dei trasporti di Gorizia (di proprietà della Provincia) dall'Azienda Multiservizi Goriziana (di proprietà del Comune), dalla SAITA S.p.A. e dell'ACT di Trieste. Sull'importo a base data (20 miliardi di lire/anno il ribasso è stato di 500 milioni di lire) Unità di gestione pordenonese La gara è stata aggiudicata dall'ATI-ATAP S.p.A. formata: dall'Azienda trasporti dell'area pordenonese (di proprietà della provincia, dei comuni di Pordenone, Cordenons, Porcia, Roveredo, Cordovado). L'importo a base d'asta era 25 miliardi di lire/anno il ribasso è stato di 900 milioni di lire. Unità di gestione udinese La gara è stata aggiudicata dall'ATI-Autoservizi Fvg SpA-SAF (società privata di trasporti extraurbani di Udine) di cui fanno l'ATM (Azienda di trasporti e mobilità del comune di Udine) e la SAITA autolinee SpA (Udine) . L'importo a base d'asta era 52 miliardi di lire/anno il ribasso è stato di 800 milioni di lire. Unità di gestione triestina La gara è stata aggiudicata dall'ATI-ACT formata: dalla ACT-Azienda consorziata trasporti (di proprietà dei comuni: di Trieste, San Dorligo, Sgonico, Monrupino, Duino e Muggia) dalla SAB di Bergamo, SIA e SAIA di Brescia, dalla SITA di Firenze (di proprietà di FS), dalla ATVO di San Donà e dalla RATP di Parigi. L'importo a base d'asta era 62 miliardi di lire/anno il ribasso è stato di circa 2,5 miliardi di lire. 6.2.3 Le gare per le linee regionali della Toscana La Regione Toscana è stata la prima ad aver attivato procedure concorsuali per l'affidamento dei servizi di interesse regionale (14 linee interprovinciali di competenza regionale) anticipando le prescrizioni della stessa riforma TPL33. Le gare indette nel 1998 riguardavano dunque linee selezionate sulla base della competenza regionale, ma anche del loro livello di profittabilità. Si trattava di linee ad elevata frequentazione evidenziata sia dagli elevati rapporti ricavi/costi, che dalla necessità prenotazione anticipata del posto da parte 33 È infatti con il dlgs 400/99 che viene imposto il ricorso alla procedura concorsuale per l'affidamento dei servizi. Lo stesso dlgs stabilisce la fine del regime transitorio (affidamento diretto) a partire dal 1 gennaio 2004. 39 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali dell'utenza (come nel caso della Firenze-Viareggio). Le linee in concessione ad aziende private non presentavano vincoli di integrazione (linee spola). Obiettivo prioritario, esplicitato sia nei documenti preparatori alla gara che nel capitolato d'appalto, era di dimostrare la fattibilità dell'introduzione di regole di competizione anche nel contesto italiano (pre-riforma TPL facendo ricorso agli strumenti normativi a disposizione del soggetto pubblico). Di conseguenza la struttura della gara è stata definita prestando attenzione all’apertura più ampia al mercato, in modo da garantire la maggiore efficacia di tale procedura. Coerentemente i criteri di aggiudicazione selezionati erano quello economico minor sussidio a tariffe date- e di qualità del servizio - standard dei veicoli, personale, informazione all'utenza ed all'ente concedente, ecc.-, eliminando dal capitolato quelle formule che introducono anche surrettiziamente barriere all'ingresso da parte di operatori esterni (new entrant) e che favoriscono volente o nolenti gli incumbent con una evidente alterazione della competizione tra i soggetti. Alla gara hanno partecipato ben 13 aziende, oltre ad altre 21 inscritte a consorzi e cooperative, di cui due con sede fuori regione. Tre di queste, le maggiori aziende private toscane, hanno partecipato in associazione temporanea d’impresa dimostrando una chiara avversione al rischio e una scarsa flessibilità gestionale. Il meccanismo di gara ha premiato nuovi soggetti imprenditoriali: la società cooperativa (4 linee su 10) ed il consorzio di imprese (4 linee su 10), strutture aziendali costituite da associazione di imprese di ridotte dimensioni. Solo in un caso è risultata vincitrice una società per azioni, per altro a partecipazione pubblica e già esercente il servizio. Il ricorso delle aziende concessionarie perdenti al TAR ed il successivo annullamento sia dei bandi di gara che delle aggiudicazioni ha riportato alla situazione preesistente con il mantenimento degli affidamenti agli stessi incumbent. Pur se con esiti negativi l'esperienza della gare Toscane rimane un esempio coraggioso34 di attuazione del processo di riforma e di costruzione di bandi non orientati a favore di soggetti preventivamente individuati. 34 Si veda a tale proposito A. Pezzoli (1999). 40 Osservatorio dei mercati dei servizi pubblici locali BIBLIOGRAFIA Alexandersson G., Hultén S., The effects of competition in Swedish local bus services, in Journal of tansport economics and policy, V.32, May, 1998 Banister, D., Bus deregulation in the UK, in Mc Conville, J., Transport regulation matters, Pinter, London, 1997 Boitani A La riforma del trasporto pubblico in Italia, paper presentato al convegno di studi: La riforma del trasporto pubblico locale, Università Ca' Foscari Venezia, Dipartimento di Scienze Economiche, Venezia 22 settembre, 2000 Button, K.J., The regulation of transport, in Transport economics, E. Elgar, London, 1994 Cesit, Organizzazione e competizione nel trasporto locale in Europa, Rapporto di sintesi, Gangemi Ed. 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