Gli agenti segreti del Vaticano, «007» al servizio di

Transcript

Gli agenti segreti del Vaticano, «007» al servizio di
•
Il Giornale di Vicenza Clic
venerdì 30.10.2009 ore 18.29
Gli agenti segreti del Vaticano,
«007» al servizio di San Pietro
SAGGISTICA.
«Le spie del Papa»,
il libro-inchiesta di Eric Frattini, edito da Ponte Alle Grazie
L' «Entità»: la sua storia in venti ritratti di protagonisti, dai tempi di
Maria Stuarda a Hitler e Stalin alla caduta del blocco comunista
Piazza San Pietro e la basilica,
«cuori» della cristianità
La risposta che Simon Wiesenthal, il «cacciatore di nazisti» diede a Eric
Frattini, autore del saggio «Le spie del Papa», edito da Ponte Alle
Grazie, non dava spazio a repliche. «Il miglior servizio segreto al
mondo non è il Mossad e non lo è il Kgb, tantomeno la Cia o l'MI6 ma
l'Entità».
Frattini la conosce bene, l'Entità, il servizio segreto fondato da Pio V nel
1566 come Santa Alleanza, silente quanto i corridoi del Vaticano ma
attivo in tutto il mondo. Le ha dedicato un libro, schizzato nelle zone
alte delle classifiche di vendita al di qua e al di là dell'oceano.
Ora, con «Le spie del papa», edito da Ponte Alle Grazie (gruppo MauriSpagnol), il giornalista peruviano spiega come i suoi agenti abbiano
organizzato, intessuto e ramificato una rete di straordinaria efficacia
che ha agito nella Scozia di Maria Stuarda e nel Terzo Reich come
nell'Unione Sovietica di Stalin e poi nel blocco comunista.
Un'«intelligence» pragmatica e raffinata, una «avanguardia della fede»
che, nel postulato dell'obbedienza, ha lasciato tracce in ogni angolo del
pianeta.
Frattini, "bestellerista" scomodo, ha "frugato" in oltre trenta archivi in
Argentina, Uruguay, Paraguay, Perù, Panama e Stati Uniti, seguendo il
"fil rouge" dei protagonisti occulti, talvolta insospettabili,
dell'organizzazione di cui si sono serviti, senza soluzione di continuità,
salvo Giovanni XXIII, i papi che si sono succeduti sul soglio di San
Pietro. Gli altri archivi, quelli vaticani, sono invalicabili.
Ecco dunque venti ritratti di agenti pronti a tutto, una galleria di
personalità, se non di volti, a partire da Davide Rizzio, piemontese
trentaduenne al seguito dell'ambasciatore di Savoia alla corte di
Edimburgo. Era bello, bruno e aveva occhi verdi, un musicista colto e
"charmeur" su cui il cardinale Marcantonio Maffei, capo della neonata
Grande Alleanza, riponeva totale fiducia.
1
La regina di Scozia Maria Stuarda, che aveva sposato il biondo ed
esangue Henry Darnely, s'incapricciò di Rizzio e chiese «per il proprio
diletto» all'ambasciatore di Savoia di affidarle il giovanotto, subito
promosso al rango di «aiutante di camera» con accesso ai documenti
più riservati. Le lenzuola della gaudente regnante assursero a vessillo
dell'alleanza segreta tra Roma e la regina di Scozia fedelissima alleata
del Papa nella Controriforma, nella lotta contro il protestantesimo,
sostenuto invece da Elisabetta I d'Inghilterra. Rizzio fu assassinato
dopo essere stato "strappato" a forza dall'alcova della regina. La
vendetta degli agenti vaticani fu inesorabile. I sicari morirono di morte
violenta.
Chi erano, le spie del Papa? Preti, monaci, «quadri» vaticani e militanti
senza tonaca, incaricati di osservare, ascoltare, sventare cospirazioni,
tramare nell'ombra. E delegittimare, screditare, calunniare i nemici, di
volta in volta eretici, protestanti, monarchi affetti da egolatria,
progressisti all'interno e non della gerarchia di San Pietro. Gli eventi: la
Riforma, appunto, la Rivoluzione Francese e i suoi protagonisti, a
partire da Louis Antonie de Saint Just, autore de «L'Esprit de la
révolution et de la Constitution de la France» e più tardi, Napoleone
Bonaparte e il massone Giuseppe Garibaldi. I socialisti «senza Dio», i
bolscevichi, i nazisti delle «cliniche dell'eutanasia» dove venivano
soppressi i malati di mente e gli inabili di razza ariana (gli altri, e non
solo gli ebrei, finivano nei campi di concentramento) salvo poi offrire ai
gerarchi di Hitler, vie di fuga verso l'America Latina in una prospettiva
anticomunista. Inoltre, l'Entità è stata snodo e cardine della
cooperazione tra la Cia e l'inglese MI6 nell'offensiva all'Europa dell'Est,
culminata con la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell'Urss.
Spionaggio e controspionaggio: una task force indaga nelle viscere
vaticane individuando casi di corruzione, amoralità, infedeltà. I nomi,
alcuni: Giulio Guarnieri, Paluzzo Paluzzi, Bartolomeo Pacca, Francesco
Capaccini, Umberto Benigni e Robert Georg Leiber, segretario
«segreto» di Pio XII che inoculò le spie vaticane nell'organismo del III
Reich e collaborò con il generale Hans Oster, capo della Resistenza nel
controspionaggio militare. Leiber era amico personale di Von
Stauffenberg, il congiurato che il 20 luglio 1944 depositò nella «tana
del lupo» la valigia carica di esplosivo che avrebbe dovuto uccidere
Hitler. Ovvio pensare- è l'opinione documentata dell'autore- che il
Vaticano fosse informato.
E chi è Luigi Poggi? Frattini lo definisce «la spia di Giovanni Paolo II».
Una sorta di Andreij Gromyko (membro del Politburo, per 28 anni
ministro degli Esteri dell'Unione Sovietica) chiamato dal pontefice
polacco, a dirigere i servizi segreti. Il disegno di una nuova «geopolitica
della fede»: i contatti tra USA e Vaticano facevano capo al segretario di
stato americano Brzezinski, consigliere dell'Agenzia per la sicurezza
nazionale del presidente Jimmy Carter e al cardinale slovacco Josef
Tomko, capo dell'Ufficio dottrina ed ex responsabile del
controspionaggio di San Pietro. Poggi, su autorizzazione di Giovanni
Paolo II, organizzò le nuove missioni, articolate, tra l'altro, nella
diffusione di libri anticomunisti nel paesi dell'Est, in Lituania, Lettonia,
Estonia e Ucraina. Il «grimaldello» fu Solidarnosc, il sindacato polacco
2
che aveva nel futuro presidente Walesa il suo leader. Nel 1980 il
repubblicano Reagan rilevò Carter alla Casa Bianca. Il Vaticano aveva
come interlocutori sul «problema» polacco il consigliere per la sicurezza
nazionale Richard Allen e il direttore della Cia William Casey. Chi
avrebbe potuto finanziare Solidarnosc? L'America, naturalmente, che,
in cambio delle informazioni vaticane sulla Polonia, s'impegnò a fornire
all'Entità i tabulati delle intercettazioni telefoniche tra sacerdoti e
vescovi del Nicaragua e del Salvador che si opponevano alle forze
appoggiate finanziariamente e militarmente, dall'America.
Non è gossip: Poggi mise in campo tutte le sue forze per recuperare i
negativi di foto in cui Giovanni Paolo II usciva, nudo, dalla piscina della
residenza estiva di Castelgandolfo. Il controspionaggio accertò il
coinvolgimento del sacerdote Lorenzo Zorza, esperto di security, «non
estraneo» al fallimento del Banco Ambrosiano (chi non ricorda la morte
di Roberto Calvi, impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra?) e a
traffici illeciti di opere d'arte gestiti da mafiosi. Bene: Poggi,
dimissionario nel '92, nominato archivista dell'Archivio segreto vaticano
e bibliotecario della Santa Chiesa di Roma, nominato cardinale nel 1994
«per particolari servigi resi alla Chiesa», ormai novantenne, vive i suoi
ultimi anni là dove è nato, a Piacenza.
Donatello Bellomo
Donatello Bellomo
3