Risposta del Vice Sindaco Damiano Bettoni

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Risposta del Vice Sindaco Damiano Bettoni
Ringrazio dell’ interrogazione il Consigliere Martellini, che mi permette di dare una risposta chiara
e istituzionale su un tema così importante e su un servizio che l’amministrazione comunale ritiene
necessario per il processo di innovazione tecnologica. La questione è stata sollevata con una
raccolta di firme che in due mesi ha visto l’adesione di una decina di cittadini.
Per completezza segnalo che le reti WiFi che l’amministrazione ha installato o installerà sono 3. La
prima è già funzionante da anni e riguarda la connessione delle telecamere di videosorveglianza
ove le stesse non siano raggiunte da fibra ottica; si tratta di un tipo di rete WiFi punto-punto
realizzata con antenne settoriali in tecnologia HiperLAN che non irradiano al di fuori della direttrice
con cui sono puntate la trasmittente e la ricevente, dovendosi “vedere” fisicamente (dispositivi
funzionanti in Light of Sight, che non devono incontrare ostacoli lungo il percorso). Con lo stesso
tipo di tecnologia sarà attivata anche la rete per coprire gli edifici comunali, le scuole ed i punti
dove saranno installate alcune telecamere di accesso alla ZTL non raggiunti da fibra ottica; con
tale rete saranno forniti i servizi di telefonia digitale VoIP, il collegamento alla rete Internet e, dove
necessario, il collegamento alla rete Intranet Comunale. La terza rete WiFi riguarda quella
installata nel centro storico per l’accesso pubblico ad Internet nelle piazze, nel corso cittadino e
nelle vie laterali.
Rispetto ai suoi quesiti, abbiamo provveduto a rispondere via mail, dopo incontri sia miei che del
Sindaco con la proponente della istanza nella quale ribadiamo le ragioni dell’amministrazione, tale
lettera, che allegherò alla risposta negli atti del consiglio, ricorda alcune questioni che riassumo
per brevità:
Prot. N.1634
Allegati rif.25205/2011-1523/2012
Data 20/01/2012
Oggetto: risposta alcuni cittadini per wi-fi
Il Comune di San Giovanni Valdarno ha preso in seria considerazione gli studi medici relativi
all’interazione delle onde elettromagnetiche con il corpo umano ed i pericoli (potenziali ed
accertati) derivanti dall’esposizione alle stesse. Gli studi affrontano in modo sistematico il problema
suesposto, suddividendo gli effetti secondo la potenza della sorgente radiante e la durata
dell’esposizione. In ciò occorre veramente fare chiarezza per tutelare effettivamente la salute di tutti
i cittadini.
Tra le sorgenti che emettono sul territorio radiazioni elettromagnetiche ci sono le infrastrutture di
radiodiffusione e di telediffusione (emittenti radio e TV), i ponti radio per applicazioni riservate
pubbliche e private (pompieri, forze dell’ordine, telecontrollo aziendale), reti per telefonia mobile e
traffico dati, le infrastrutture di supporto per il trasporto dell’energia elettrica in alta tensione ed
infine anche gli apparati wireless per reti informatiche e ludiche (computer e consolle di gioco come
Wii, Playstation, Nintendo, XBox ecc.). Molti servizi che funzionano in radiofrequenza sono
installati all’interno delle mura domestiche (telefoni cellulari, tablet, consolle di gioco, PC e
notebook privati, telefoni cordless, ripetitori di segnale TV ecc.) e contribuiscono, singolarmente,
con le stesse potenze di esercizio degli hot spot installati dal Comune che sono 12 in tutto il
territorio.
Nell’installazione della rete l’Ente ha tenuto conto del principio ALARA (as low as reasonably
achievable) riducendo al minimo l’impatto per numero di apparati installati e potenza emessa (nel
pieno rispetto della normativa e delle omologazioni Europee e Ministeriali), che rimane entro lo
stesso limite delle applicazioni indoor private.
Poiché l’impatto di tali installazioni incide minimamente sull’ammontare di radiazioni
elettromagnetiche presenti, si è coscienti che l’eliminazione del WiFi pubblico comporterebbe una
riduzione risibile dell’elettrosmog privando al contempo i cittadini di un servizio.
A tal proposito si invitano i cittadini ad informarsi correttamente sulle problematiche relative
all’utilizzo delle apparecchiature operanti a radiofrequenza per comprendere l’ordine di grandezza e
l’impatto di ogni fonte sull’ambiente circostante. Gli indirizzi degli studi sull’interazione delle
radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti con i sistemi biologici sono alla base di una corretta
interpretazione del fenomeno e non solo sono stati presi in considerazione durante il progetto del
sistema WiFi cittadino, ma dovrebbero essere valutati anche da ciascun privato che decida di
avvalersi di tali apparecchiature.
Avendo inoltre valutato l’impatto di tali installazioni all’interno degli edifici, l’Ente ha ritenuto di
non promuovere l’iniziativa del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del
09/05/2011 che prevedeva l’installazione con kit WiFi gratuito all’interno delle scuole, proprio per
la salvaguardia della salute di bambini e ragazzi in età scolare, recependo senza ombra di smentita
le indicazioni del consiglio d’Europa del 06/05/2011. (http://www.istruzione.it/web/istruzione/dettaglio-news//dettaglioNews/viewDettaglio/15543/11210)
Il Comune ritiene inoltre che con tale installazione, completamente rispondente alle norme previste
dagli organismi di controllo, resti sostanzialmente inalterata la condizione dell’habitat per i cittadini
anche sul fronte delle onde elettromagnetiche e quindi reputa inopportuna la sospensione preventiva
del servizio. Non è possibile inoltre, poiché esula dalle competenze attribuite alle amministrazioni
locali, promuovere l’utilizzo di reti dati cablate tra privati.
L’interesse per la salute pubblica deve essere affrontato in modo sistematico, iniziando l’azione di
prevenzione della salute dalla qualità dell’aria evitando quanto più possibile l’emissione di
inquinanti per la circolazione stradale, e l’instaurazione di un sistema di telecontrollo per l’accesso
alla ZTL ne è l’esempio più lampante.
Si ritiene altresì utile attivare di concerto con le istituzione scolastiche momenti formativi nei
confronti degli studenti che abbiano l’obiettivo di segnalare comportamenti corretti che riducano i
rischi nell’utilizzo di strumentazione elettronica tipo cellulari, lap top giochi elettronici etc.
Nella speranza di aver chiarito la problematica rimango a disposizione per ogni vostro ulteriore
chiarimento.
Il vice sindaco
Damiano Bettoni
Gli hot spot installati sono dodici e nella risposta agli atti le fornirò la cartina comunque si trovano:
1
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3
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12
Via Giovanni da S.Giovanni – angolo Viale Diaz – Teatro Bucci
Corso Italia – Teatro Bucci
Via Papa Giovanni XXIII – angolo Via Giovanni da S.Giovanni
Piazza della Libertà lato Sud – nei pressi ex sede VV.UU – Casa della Musica
Via Giovanni da S. Giovanni- angolo Piazza Cavour – Conservatorio SS.Annunziata
Corso Italia – angolo Piazza Cavour– Conservatorio SS.Annunziata.
Corso Italia – Casa Masaccio
Via Mazzini – angolo Piazza Masaccio
Corso Italia – angolo Via Piave
Inizio Via Madonna – Stazione FF.SS - palo per controllo ZTL
Via Rosai – angolo Via Garibaldi – palo per controllo ZTL
Piazza della Libertà lato Nord – edificio Comune di SGV
Relativamente al numero di famiglie residenti nel centro storico che sono interessate dal servizio
WiFi pubblico, le posso dire il numero famiglie residenti ma non quelle che interessate da wifi
perché non tutte le famiglie hanno l’accesso o sono raggiunte dalla rete , i cittadini residenti nel
centro storico sono da 1800 a 2000 abitanti.
I valori di emissione delle onde per i 6 apparati di tipo Townet 300-40-HS sono 100 mW (20 dBm
max e.i.r.p.) per singolo hot spot, esattamente pari a quelle permesse nelle installazioni indoor. Gli
altri 6 apparati di tipo Townet 300-30-HS hanno una banda di emissione analoga all’altro modello
per l’erogazione del servizio di connettività, ed hanno anche un’emissione di 1W (30dBm max
mean e.i.r.p.) nella banda 5,470-5,725 Ghz per la connessione punto-punto degli stessi apparati
(elementi utilizzati per collegare unità non raggiungibili da fibra ottica).
Per l’estensione della rete, al di là del costo economico, verificheremo la fattibilità tecnica per
estendere il servizio all’area del Viale Diaz e della pineta per poi successivamente verificare
l’eventuale copertura delle “lame” dell’Arno
E’ nostra intenzione comunque richiedere all’Arpat la verifica del livello di emissioni delle onde
radio presenti nel nostro territorio sia riguardo alla rete WiFi cittadina sia per tutti gli altri apparati
che operano in radiofrequenza.