Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
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FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 14/08/2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO Il capitolo non contiene articoli SANITÀ NAZIONALE 14/08/2015 Corriere della Sera - Nazionale «Prepotenti, l'hanno soffocato» L'audio choc sul ragazzo morto 5 14/08/2015 Il Sole 24 Ore Morte dopo Tso, spunta audio: «Lo hanno fatto soffocare» 7 14/08/2015 La Repubblica - Nazionale "Se non aiutiamo le famiglie per il welfare sarà un disastro" 8 14/08/2015 Il Messaggero - Nazionale «Impossibile che sia uno strangolamento» 9 14/08/2015 Il Manifesto - Nazionale Indagine dell'Onu: torna a crescere la mortalità infantile nella Striscia 10 14/08/2015 Il Secolo XIX - Nazionale «Il rischio è che a pagare sia il Sistema sanitario » 11 14/08/2015 L'Unità - Nazionale Dall'Angola alla Nigeria gli aiuti per le popolazioni 12 14/08/2015 Il Venerdi di Repubblica ECCO IL PRIMO RAPPORTO SULLE SETTEMILA MALATTIE RARE 13 14/08/2015 Il Venerdi di Repubblica I DENTISTI CI CURANO DA 14 MILA ANNI 14 14/08/2015 Corriere della Sera - Sette Così il talento abbatte il muro del cancro 15 14/08/2015 Corriere della Sera - Sette Sanità, un'eccellenza da ripensare 16 14/08/2015 Elle Regole di base 17 14/08/2015 Elle IL GRANDE PREMIO DELLA BELLEZZA DI ELLE 19 VITA IN FARMACIA 14/08/2015 La Repubblica - Milano Immigrati, la Regione rivuole i soldi 23 14/08/2015 La Repubblica - Torino Gli ispettori del ministro bocciano il trattamento "Non era il tempo giusto" 24 14/08/2015 La Stampa - Vercelli "La mia estate di solidarietà fra i bambini malati di Haiti" 25 14/08/2015 Il Mattino - Salerno Via i fotografi dal Ruggi: «Trasferiti senza criterio» 26 14/08/2015 Il Secolo XIX - Genova Sanità , valzer di poltrone alla vigilia di Ferragosto 27 14/08/2015 QN - La Nazione - Pisa Pontedera «Un gesto disperato e incomprensibile» L'ombra delle difficoltà economiche 28 14/08/2015 QN - La Nazione - Prato Calendario delle farmacie Proteste per turni e chiusure 29 PROFESSIONI 14/08/2015 Il Sole 24 Ore Grecia, verso lo scontro all'Eurogruppo 31 14/08/2015 Il Sole 24 Ore Sempre di più in fabbrica a Ferragosto* 33 14/08/2015 ItaliaOggi Pillole create con stampanti 3D 35 14/08/2015 L'Unità - Nazionale Il doping e le false classìfiche Quando lo sport non fa giustizia 36 PERSONAGGI 14/08/2015 Libero - Nazionale Silvio cerca soci per Altra Italia e spunta l'esperto di «fund raising» 39 SANITÀ NAZIONALE 13 articoli 14/08/2015 Pag. 1 diffusione:619980 tiratura:779916 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Prepotenti, l'hanno soffocato» L'audio choc sul ragazzo morto Bardesono «Intervento invasivo... Lo hanno fatto un po' soffocare». È racchiusa nelle telefonate tra l'autista dell'ambulanza e l'operatrice del 118 acquisite dai Nas la conversazione che potrebbe dare la svolta all'inchiesta sulla morte di Andrea Soldi, il 45enne morto il 5 agosto dopo essere stato prelevato dai vigili a Torino per un Tso. L'operatrice del 118: «Il mondo è dei furbi e dei prepotenti». a pagina 15 TORINO «Il mondo è dei furbi e dei prepotenti». Sono le parole con le quali l'operatrice della centrale operativa del 118 torinese chiude il colloquio telefonico con uno dei colleghi a bordo dell'ambulanza che il 5 agosto scorso è intervenuta in piazza Umbria, nel parchetto dove Andrea Soldi trascorreva parte delle sue giornate. L'uomo, il conducente del mezzo, racconta per telefono le fasi dell'intervento su Soldi condotto dai vigili urbani e dallo psichiatra che devono sottoporlo a un Trattamento sanitario obbligatorio richiesto dalla famiglia. Pochi minuti dopo Andrea Soldi morirà. La telefonata comincia su un tono normale. L'operatrice all'inizio risponde indicando l'ospedale dove il paziente deve essere trasferito: «Portatelo al Maria Vittoria». Ma non è di questo che vuole parlare l'autista (un dipendente del 118, mentre i due barellieri sono due volontarie): «Non ho mai visto una cosa così, è stato... un po' invasivo. Hanno preso il paziente per il collo, messo giù. Lo hanno fatto, come dire, un po'.... soffocare, soffocare. Non respira bene, non si poteva metterlo in lettiga in questo modo. Così non può respirare e poi ha le manette». Solo a questo punto l'operatrice si rende conto che qualcosa sta andando storto e suggerisce al collega: «Devi dirlo al medico, al medico». Che è il responsabile della somministrazione del Tso. Ma l'intervento è già concluso, tant'è che il dipendente del soccorso risponde: «Lo abbiamo detto al medico sia io che... (fa il nome di una collega ndr ). Lo psichiatra mi ha detto di lasciarlo a testa in giù, mi ha ordinato di lasciarlo così e un vigile mi ha fotografato il referto con il telefonino. Non poteva. Perché?». L'operatrice telefonica sembra non stupirsi troppo: «Cosa vuoi, il mondo è dei furbi e dei prepotenti». E quella parola, «furbi», pare riferita proprio alla notizia che uno dei vigili «ha preteso di fotografare col telefonino il referto appena compilato». Tutto lo scambio di battute tra i due è stato registrato e acquisito nei giorni scorsi, su disposizione del procuratore Raffaele Guariniello, dai carabinieri del Nas. Una telefonata choc che si aggiunge ai numerosi indizi già raccolti dagli inquirenti a carico di tre agenti della Polizia municipale di Torino e dello psichiatra responsabile del trattamento, che sono tutti indagati. A questa prima telefonata, poi, si dovrebbero aggiungere nelle prossime ore altri audio che il magistrato ha disposto di acquisire e che sono relativi alle conversazioni via radio tra i tre vigili e la loro centrale operativa. Conversazioni giudicate «rilevanti» per determinare il grado di consapevolezza con il quale gli agenti hanno portato a termine il loro servizio. Non sono pochi gli aspetti di questa vicenda di interesse del magistrato. Una delle domande che si pone Guariniello è se i vigili urbani siano formati adeguatamente. Ma anche le procedure adottate a Torino per i Tso - nei casi urgenti il medico può firmare senza attendere l'apposita ordinanza del Comune - destano perplessità, tant'è che saranno acquisite le carte relative a una serie di analoghi interventi. Ieri, infine, sono giunti a Torino gli ispettori inviati dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Negli uffici dell'assessorato regionale alla Sanità, sono stati ascoltati, oltre ai familiari di Andrea Soldi, alcuni funzionari e responsabili del 118, della Polizia municipale e dell'Asl 2. Gli ispettori, tornati a Roma, stenderanno una relazione che verrà consegnata al ministro. Uno degli aspetti sui quali potrebbe concentrarsi l'attenzione del ministero è quello dell'applicazione della legge che prescrive l'obbligo di eseguire un Tso sempre e solo in presenza di un'ordinanza del sindaco o di un assessore competente. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 5 14/08/2015 Pag. 1 diffusione:619980 tiratura:779916 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Marco Bardesono © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Un'immagine di Andrea Soldi quando aveva diciannove anni (Ansa/Di Marco) Foto: In ricordo Fiori e biglietti depositati sulla panchina dei giardini di Corso Umbria a Torino dove il 5 agosto Andrea Soldi, 45 anni, era seduto prima di essere caricato a forza su un'ambulanza e portato in ospedale per un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Andrea Soldi è morto qualche minuto dopo. Dal 1990 soffriva di una forma di schizofrenia SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 6 14/08/2015 Pag. 15 diffusione:334076 tiratura:405061 Morte dopo Tso, spunta audio: «Lo hanno fatto soffocare» «Lo hanno preso al collo. Aveva le manette ai polsie io non volevo caricarlo, ma mi hanno ordinato di farlo.E di portarloa pancia in giù». Diceva questo l'equipaggio dell'ambulanza alla centrale operativa del 118 durante il trasporto in ospedale di Andrea Soldi, il quarantacinquenne torinese malato di schizofrenia morto durante un ricovero forzato. La comunicazione, registratae trascritta,è stata acquisita dai carabinieri del Nas e consegnata in procura, dove il pm Raffaele Guariniello sta coordinando un'inchiesta per omicidio colposo. «L'intervento - spiegava l'operatore - è stato un po' invasivo. Lo hanno preso per il colloe lo hanno fatto un po' soffocare». Parole pronunciate in un momento in cui Soldi era ancora vivoe non si sospettava che la magistratura avrebbe aperto un'indagine. Gli indagati sonoi tre agenti della polizia municipale che eseguirono l'intervento per costringere quel paziente di oltre 120 chilia staccarsi dalla panchina dove sedeva,e lo psichiatra che ordinò il Tso (trattamento sanitario obbligatorio). L'autopsia-i cui risultati però sono stati aspramente contestati da Roberto Testi, il consulente medico della difesa- ha messo in relazione diretta il decesso di Andrea e una presa al collo, o alla parte alta del torace, che probabilmente è stata mantenuta oltre il "limite di sicurezza" fissato in una quindicina di secondi. Con il paziente "a pancia in giù", inoltre, in ambulanza nonè stata praticata alcuna forma di rianimazione. Mercoledì sono arrivati a Torino gli ispettori inviati dal ministro della salute, Beatrice Lorenzin, per svolgere alcuni accertamenti: l'obiettivo è di esaminare, andando anche al di là del caso Soldi, il funzionamento dei Tso. Negli uffici dell'assessorato regionale alla sanità, la squadra ha ascoltato, oltre ai familiari di Andrea, alcuni funzionari e responsabili del servizio di soccorso 118, del comando della polizia municipale e dell'Asl 2. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 7 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA GIORNATA TRE AGENTI INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO 14/08/2015 Pag. 3 diffusione:556325 tiratura:710716 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA Beatrice Lorenzin . Il ministro della Salute: "Abbiamo due problemi principali, la burocrazia e la scarsa attenzione alla conciliazione tra lavoro e figli" "Se non aiutiamo le famiglie per il welfare sarà un disastro" ROSARIA AMATO ROMA. Non si tratta solo dei congedi parentali. Secondo Beatrice Lorenzin, ministro della Salute e madre di due gemelli di due mesi, Francesco e Lavinia, la questione va affrontata in maniera globale: non è solo un problema delle donne, e neanche dei genitori, se non si aiutano le famiglie con figli «tra 20 anni ci sarà un numero drammaticamente basso di giovani che lavorano e pagano i contributi» con conseguenze disastrose sul welfare. Anche quando le norme vengono finalmente approvate, non vengono attuate, il caso dei congedi parentali a ore è emblematico. «In questa vicenda ci sono due ordini di problemi: uno riguarda il modo in cui in Italia vengono attuate le norme, la lentezza della burocrazia, e l'altro la sottovalutazione delle questioni legate alla cura dei bambini. Comunque ho visto che il ministro Poletti è intervenuto per sbloccare la procedura e sono sicura che, come ha annunciato nel comunicato diffuso oggi, con l'approvazione del decreto sugli ammortizzatori sociali le norme, finora introdotte in via sperimentale, entreranno a regime anche per i prossimi anni. Però non basta: il tema vero è quello di un piano nazionale per combattere la denatalità, io ho cominciato dal punto di vista sanitario con il piano sulla fertilità». A quali interventi pensa in particolare? «Il tema della denatalità va visto come questione culturale, sociale ed economica. Un Paese come il nostro con una media di 1,3 figli per donna rischia uno svuotamento che già tra vent'anni non ci permetterà di affrontare il welfare. Bisogna prendere consapevolezza del problema e cominciare ad affrontarlo in modo concreto, anche il decreto Poletti va nella direzione giusta». Neanche il decreto Poletti però innova abbastanza sotto il profilo della flessibilità: in Italia le norme di tutela delle donne in gravidanza sono troppo rigide, però poi dopo quando i bambini crescono si fa troppo poco. «Infatti io penso per la maternità a un monte mesi che ogni donna dovrebbe avere la possibilità di giocarsi come vuole. La rigidità in origine era una forma di tutela, però certo adesso norme di questo tipo sembrano decontestualizzate, in un'epoca in cui si lavora con iPad e conference call. Servono meccanismi di flessibilità che tutelino al contempo le donne, ma c'è anche un problema di prospettiva: la maternità deve diventare un patrimonio della comunità. L'assenza di bambini ha portato alla diminuzione della sensibilità sociale, una volta erano in tanti a occuparsi dei piccoli, le mamme non venivano lasciate sole. Nel resto del mondo va in un altro modo, ci sono anche top manager con tre-quattro figli». Da noi invece c'è il tasso di occupazione femminile più basso della Ue con l'eccezione di Malta. «Quello sull'occupazione femminile è un dato drammatico, con una differenza enorme tra Nord e Sud. Noi sappiamo benissimo che se tutte le donne lavorassero ci sarebbe un balzo enorme della crescita. Come Ndc abbiamo presentato il disegno di legge "Family Act", un poderoso piano di interventi per 8 miliardi di euro a favore della famiglia che prevede molte misure di conciliazione». Flessibilità significa anche coinvolgere di più i padri. «Le leggi attuali prevedono anche i congedi per i padri: se non li prendono perché è un disvalore, il problema è culturale. Quando si parla della questione femminile a volte sembra che si tratti di qualcosa di superato, e invece è ancora una lotta quotidiana, che si sta vincendo, però la parità è ancora lontana». I CONTRIBUTI Tra 20 anni ci sarà un numero drammaticamente basso di giovani che lavorano e pagano i contributi www.inps.it www.lavoro.gov.it PER SAPERNE DI PIÙ Foto: MINISTRO E MADRE Beatrice Lorenzin con il compagno Alessandro Picardi all'uscita della clinica dopo la nascita dei due gemelli Francesco e Lavinia SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 8 14/08/2015 Pag. 12 diffusione:210842 tiratura:295190 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La difesa degli indagati «Impossibile che sia uno strangolamento» La relazione completa sull'autopsia di Andrea Soldi sarà sul tavolo del pm Guariniello solo tra alcuni giorni. Ci sono ancora esami tossicologici da fare, ma la relazione parlerà di uno «shock da compressione laterolaterale al collo». Compressione che sarebbe confermata dalla presenza di un ematoma sottocutaneo. Il problema, secondo il medico legale, è che quel tipo di presa non può durare più di una quindicina di secondi: altrimenti provoca una riduzione del flusso di sangue al cervello e la perdita di coscienza e problemi respiratori. Conclusioni contestate da Roberto Testi, il consulente medico dello psichiatra indagato con i tre vigili intervenuti sul posto, per omicidio colposo: «Non è stata un'asfissia meccanica determinata da compressione sul collo. La causa del decesso non può essere quella. In nessun caso. Se strangoli qualcuno, la morte è immediata. Altro che venti o trenta minuti», che è poi il tempo che è passato dal prelevamento di Andrea e il decesso. Intanto, a seguito delle minacce comparse sulla panchina dove si trovava il 45enne prima di essere portato in ospedale, è stata presentata una denuncia contro ignoti. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 9 14/08/2015 Pag. 7 diffusione:24728 tiratura:83923 Indagine dell'Onu: torna a crescere la mortalità infantile nella Striscia Michele Giorgio GERUSALEMME Igiornali israeliani riferiscono di nuovo di trattative segrete per una tregua di 8-10 anni tra Hamas e Israele che includerebbe l'apertura di una via marittima tra la Striscia di Gaza e Cipro. Magari è vero o forse è la solita storia dell'accordo «fatto» dietro le quinte ma poi privo di seguito concreto. Sono voci che si scontrano con la realtà quotidiana di Gaza che si aggrava giorno dopo giorno. L'Unrwa (Onu) che aveva già annunciato il possibile rinvio dell'apertura delle scuole per i profughi palestinesi (non solo a Gaza) a causa di deficit di 101 milioni di dollari, ha diffuso nei giorni scorsi un rapporto allarmante che è passato senza fare rumore per le redazioni di buona parte dei mezzi d'informazione: il tasso di mortalità infantile a Gaza è tornato a salire. Il numero dei piccoli di Gaza morti prima di un anno di età era sceso nettamente nel corso degli ultimi decenni passando da 127 su 1000 nascite nel 1960 a 20.2/1000 nel 2008. I ricercatori dell'Unrwa invece hanno registrato nell'ultima indagine del 2013 che è tornato a salire al 22.4/1000. Ed in crescita è anche la mortalità neonatale che da 12/1000 del 2008 è passata a 20.3/1000 del 2013. Akihiro Seita, direttore del programma sanitario dell'agenzia dell'Onu, non si sbilancia più di tanto sulle cause di questa pericolosa inversione di tendenza. Spiega che «È difficile conoscere l'esatta causa dell'aumento». Teme che sia parte di un trend più ampio. «Ci stiamo ora occupando dell'impatto del lungo blocco sulle strutture sanitarie, il rifornimento di medicine e le attrezzature a Gaza», ha aggiunto. Un giro di parole che porta alla causa principale: il blocco di Gaza dal 2007 (da quando Hamas ha preso il potere nella Striscia) da Israele e negli ultimi due anni anche dall'Egitto. Senza dimenticare che dal 2008 Gaza ha subito tre ampie offensive militari israeliane e altre «minori». Della responsabilità del blocco è convinta la dottoressa Federica Iezzi, cardiochirurgo pediatra, esperta della sanità a Gaza dove, nel quadro dei programmi di intervento della Ong PCRF, ha operato molti bambini palestinesi. «L'impatto a lungo termine dell'assedio a Gaza con la conseguente carenza di materiale sanitario e di farmaci è un aspetto correlato all'aumento dei tassi di mortalità neonatale e infantile», spiega. «Ne sono un esempio gli antibiotici, Israele non autotizza l'ingresso di tutti gli antibiotici a Gaza. È perciò largamente usata la ciprofloxacina. Utilizzando a tappeto sempre gli stessi antibiotici, per ogni tipo di infezione, si creano resistenze. Dunque i microrganismi diventano sempre meno sensibili (agli antibiotici) facendo crescere i tassi di mortalità». Gli esempi legati al blocco sono molti, aggiunge Iezzi, come «le complicate procedure di ingresso di vaccini contro rosolia, morbillo, parotite e poliomielite che potrebbero incidere sulle campagne di vaccinazione». Israele sostiene di non incidere in alcun modo sulla sanità a Gaza. Le ricerche però sembrano dire l'esatto contrario. Le politiche di occupazione, restrittive e punitive, non possono non avere un impatto sulla vita di milioni di persone. E altrettanto si deve dire anche delle decisioni che prendono le strutture civili collegate all'occupazione militare. I palestinesi in questi giorni, in cui il caldo estivo è più intenso, denunciano che la società idrica israeliana «Mekorot» ha tagliato le forniture nelle aree a nord di Nablus, in Cisgiordania. Già la scorsa settimana gli abitanti di Kufr Qaddum, Salfit, Qarawat Bani Hassan, Biddya e Sarta avevano denunciato di essere senza acqua. Secondo la Ong «Ewash» gli israeliani, compresi i coloni, hanno accesso a 300 litri di acqua al giorno mentre la media dei palestinesi in Cisgiordania è di circa 70 litri, sotto il minimo di 100 litri raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Gaza / IN CISGIORDANIA VILLAGGI PALESTINESI SENZ'ACQUA 14/08/2015 Pag. 11 diffusione:103223 tiratura:127026 «Il rischio è che a pagare sia il Sistema sanitario » Borrello: «Potrebbe esserci chi si fa prescrivere dal mutualista il medicinale destinato al cane » I.VI. «IL PROBLEMA è il libero mercato». Silvio Borrello, direttore generale del dipartimento Sanità animale e farmaci veterinari del ministero della Salute, sintetizza cos ì l'alto costo dei medicinali ad uso veterinario. Dottor Borrello, non sono prezzi un po' esagerati? «Bisogna premettere che l'immissione in commercio dei farmaci veterinari è disciplinata da una normativa Ue che risale al 2004. Sotto la presidenza italiana la Commissione europea ha iniziato a lavorare a una nuova regolamentazione del mercato. La differenza di prezzo tra farmaci umani e veterinari dipende, tra l'altro, dal fatto che la maggior parte dei primi sono rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale e il loro prezzo è stabilito dall'Aifa. Per i medicinali in libera vendita e cos ì come per quelli veterinari, invece, il mercato è libero e il prezzo di vendita viene imposto da produttore. Ad aumentare il loro costo ci sono gli studi specifici e le registrazioni». Si spieghi. «Ogni farmaco deve essere tarato per ogni singola specie, perché i diversi animali hanno diversi metabolismi. Quindi vanno fatti degli studi "specie specifici". Se poi i farmaci sono destinata ad animali che rientrano nella catena alimentare vanno fatti due studi in più che riguardano la permanenza di residui dopo il trattamento farmacologico e l'eliminazione nell'ambiente attraverso le deiezioni. Bisogna evitare che si formino farmacoresistenze. Tutti questi studi costano molto». E poi c'è il problema del mercato... «Certo . Un farmaco umano vende quantità impensabili per un medicinale veterinario. Guardiamo a quelli destinati alle api. Quanti se ne potranno mai vendere?» Quindi la soluzione? «Lavorare insieme alle aziende per cercare di contenere i costi. Il nuovo documento comunitario va proprio in questa direzione» E la differenza di Iva tra il farmaco venduto in farmacia e dal veterinario? «Anche questo è un punto su cui si può lavorare. Il sottosegretario del nostro ministero, Vito De Filippo, si è fatto carico di intervenire presso il dicastero dell'Economia per cercare di sbloccare questo punto». Come vede la richiesta rivolta dall'Enpa al ministro di autorizzare i veterinari a prescrivere solo il principio attivo? «Con una prescrizione di principi attivi destinati al proprio animale d'affezione, il cittadino potrebbe scegliere di farsi fare la prescrizione dal proprio medico di famiglia andando cos ì a gravare sul Sistema sanitario nazionale. Certo poi è una questione di deontologia». [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL DIRETTORE GENERALE DELLA SANITÀ ANIMALE AI MEDICI DI FAMIGLIA: CI VUOLE DEONTOLOGIA 14/08/2015 Pag. 13 L'Unità diffusione:54625 tiratura:359000 Dall'Angola alla Nigeria gli aiuti per le popolazioni I progetti di sostenibilità della società in vari Paesi africani sono tanti e diversi: qui ne riassumiamo solo alcuni. ENERGIA, ACQUA, SALUTE Angola Varie iniziative e progetti a favore dello sviluppo locale sostenibile. Tema: Salute delle comunità. Il progetto di sviluppo delle risorse umane - rafforzamento dei servizi sanitari nell'area urbana di Luanda (Comune di Kilamba Kiaxi) ha l'obiettivo di sostenere la qualificazione degli operatori sanitari in accordo con i piani di formazione permanente ed in collaborazione con il governo locale. Attività: organizzazione di sessioni di formazione per paramedici nelle seguenti discipline: nursery, pediatria, ginecologia, malnutrizione, laboratorio. Congo Diverse iniziative e progetti a favore dello sviluppo locale sostenibile. Il Progetto Integrato Hinda, per esempio, è teso a migliorare condizioni di vita delle comunità nell'area intorno al campo onshore di M'Boundi, Distretto di Hinda (circa 25.000 persone) riducendo la percentuale di popolazione che vive sotto la soglia di povertà, attraverso interventi in settori chiave per lo sviluppo, quali la salute, l'agricoltura, l'accesso all'acqua e all'energia, l'educazione affiancati da attività di formazione, capacity building e animazione sociale. Ghana Nel gennaio 2015 Eni, insieme con Vitol e Ghana National Petroleum Corporation (GNPC), hanno firmato con le autorità nazionali un accordo per procedere con lo sviluppo di un progetto integrato a olio e gas che garantirà l'energia necessaria a supportare la crescita economica del Paese. I campi gas di OCTP potranno rifornire con Continuità il sistema di generazione termoelettrica del Ghana. Inoltre è stata avviata la formazione base di 19 professionisti coinvolti nel settore Oil & Gas e delle Risorse Naturali e la creazione di un Core Team multi settoriale di 8 membri già specialisti in varie discipline. Mozambico In Mozambico, nelle aree di Pemba e di Palma interessate dai progetti di sviluppo industriale sono in corso diversi progetti finalizzati a migliorare le condizioni di vita e il benessere delle comunità locali e promuovere uno sviluppo socioeconomico equo e inclusivo. Il "Water programme", per esempio, mira a migliorare le condizioni di vita e di salute della popolazione dell'area di Raima attraverso un accesso sostenibile e duraturo all'acqua potabile. Nigeria Nel corso degli anni, Eni in Nigeria si è impegnata attivamente nel promuovere lo sviluppo socio-economico del benessere delle comunità del Delta del Niger, in collaborazione con gli stakeholder locali. L'azienda è da sempre impegnata a stabilire rapporti proficui e un dialogo costruttivo con oltre 330 comunità, lavorando per individuare insieme soluzioni per promuovere uno sviluppo sostenibile nel paese, sulla base delle loro esigenze (dagli interventi infrastrutturali per opere civili all'acqua). Eni Foundation in Angola progetto sanitario -nutrizionale Kilamba Kiaxi a favore della popolazione materno infantile a Luanda. Nel Ghana progetto sanitario per il rafforzamento dei servizi di medicina primaria infantile e materna che mira alla riduzione della mortalità materno-infantile. In Mozambico progetto sanitario per il rafforzamento dei servizi di emergenza infantile nel distretto di Palma. Nel Congo il progetto Kento Mwana per la prevenzione della trasmissione dell'HIV-AIDSda madre a figlio, e il Salissa Mwana a favore dell'infanzia nelle aree rurali. Per seguire tutte le tappe del progetto «Il Teatro fa bene», dal diario di viaggio ai preparativi http://www.ilteatrofabene.it SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I progetti Eni 14/08/2015 Pag. 49 N.1430 - 14 agosto 2015 diffusione:687955 tiratura:539384 ECCO IL PRIMO RAPPORTO SULLE SETTEMILA MALATTIE RARE Antonella Barina Malattie rare: quelle che non colpiscono più di cinque persone ogni 10 mila abitanti. Rare, ma numerose: l'Organizzazione mondiale della Sanità ne ha contate più di settemila. Il problema è che, proprio in quanto rare, sono poco conosciute e difcili da diagnosticare e curare. Ma anche che non sempre la rete di assistenza territoriale funziona: in Italia ci sono forti disparità tra regioni. Basterebbe ad esempio uno screening neonatale a individuare gran parte delle malattie metaboliche congenite (che delle rare fanno parte), consentendo di prendere rapidi provvedimenti. Ma non tutte le Regioni lo prevedono per un ampio numero di patologie. Così molti neonati non sono subito sottoposti a terapia, con gravi rischi per lo sviluppo neuromotorio (e, a volte, della vita). Ora Uniamo , la federazione che raggruppa un centinaio di associazioni che si occupano di malattie rare ( uniamo.org ), ha presentato MonitoRARE , il primo rapporto sulla condizione delle persone con questo tipo di patologie in Italia: dati e notizie che interessano un numero di pazienti difcile da quantifcare, ma stimato tra le 450 e le 670 mila persone, rappresentate da 1.079 associazioni. A quanto pare, non siamo messi troppo male, nel contesto europeo. Giochiamo un ruolo importante nella ricerca - solo Germania e Francia ci hanno superati nel 2014 - vantiamo diversi centri d'eccellenza, l'accessibilità ai farmaci è discreta... Ma aspetti critici sussistono. Disparità regionali in testa: può capitare ad esempio di ottenere un piano terapeutico da un centro specializzato che però la tua Asl (se è in una regione diversa) non riconosce. E poi carenze di formazione: spesso pediatri e medici di base non sanno interpretare sintomatologie complesse, con ritardi diagnostici di anni. Nonché alti costi economici e sociali: alcune terapie non sono riconosciute dal Sistema sanitario, alcuni genitori devono lasciare il lavoro per assistere il fglio malato, si può venire drammaticamente emarginati... Manca infne l'informazione. Benché le fonti ci siano: un numero verde (800-896949) dal lunedì al venerdì (9-13); un portale (malatirari.it ) e, per i più esperti, orphanet-italia.it . CIRCOLARE INFORMATI Si chiama Circolando il progetto gestito dalla Cooperativa Cento Fiori, che ogni sabato sera gira la Riviera romagnola per spiegare ai ragazzi i rischi di alcol e droghe, evitare che si mettano alla guida ubriachi, caldeggiare l'uso del proflattico... Un servizio che l'estate scorsa è stato contattato spontaneamente da 6.748 giovani: coopecentofori.it . UN MARE DA AMARE DI PIÙ Benché rappresenti solo lo 0,82 per cento degli oceani di tutto il mondo, il Mediterraneo ospita il 7,5 delle specie marine conosciute, che per un quarto vivono solo qui. Ma è anche il mare più trafcato, minacciato dalle trivellazioni, dalla troppa pesca, dai cambiamenti climatici. Ne parla il Wwf tutta l'estate su mybluemes.org e sui social con lo slogan #MyBlueMed . ALDO SOLIGNO / ECHO PHOTOJOURNALISM Foto: Robertina, una piccola paziente colpita da Sma, atrofa muscolare spinale, una delle malattie rare SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SOLIDARIETÀ ECONOMIE 14/08/2015 Pag. 59 N.1430 - 14 agosto 2015 diffusione:687955 tiratura:539384 I DENTISTI CI CURANO DA 14 MILA ANNI TRACCE DI UN INTERVENTO SU UN MOLARE CARIATO IN UNO SCHELETRO PREISTORICO Alex Saragosa Contro il mal di denti l'umanità si è attrezzata presto. Molto prima di quanto non si immaginasse finora. Un gruppo di ricercatori coordinati da Stefano Benazzi, paleoantropologo dell'Università di Ferrara, ha analizzato un molare cariato in uno scheletro di 14 mila anni fa, trovato nel 1988 presso il riparo Villabruna, nelle Dolomiti venete. Esaminando al microscopio a scansione le pareti della cavi tà, i ricercatori hanno visto striature su tutta la superficie, come se qualcuno avesse ripulito il dente dal tessuto infetto. Per verificare che non fossero i segni dell'uso di rudimentali stuzzicadenti, i ricercatori hanno efettuato prove su denti moderni: solo una piccolissima scheggia in pietra avrebbe potuto produrre scanalature come quelle. La conclusione è che già 14 mila anni qualcuno ha combattuto un mal di denti con un attrezzo «specializzato». Si pensava che le cure dentistiche fossero nate con l'agricoltura, quando il consumo di cereali fece esplodere le carie. Evidentemente gli antenati dei dentisti erano all'opera già molto tempo prima. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SCIENZE 14/08/2015 Pag. 79 N.33 - 14 agosto 2015 Così il talento abbatte il muro del cancro Gmdp cura i malati di tumore investendo sui giovani creativi Andrea Milanesi Garantire supporto alla cura dei malati di tumore e investire sulla creatività dei giovani talenti: è questa la doppia missione della neonata associazione Gmdp - Design for Life, dedicata alla memoria di Giuseppe Marco Di Paolo, designer, direttore artistico, giornalista e docente universitario del Politecnico di Milano stroncato da un linfoma nell'agosto 2014 a soli 36 anni. La sua visione creativa del lavoro e la sua spinta ideale e continuano così a rimanere in vita attraverso la rete di amici e parenti che hanno deciso di promuovere attività che spaziano dalla pubblicazione e dalla diffusione di opere letterarie, fotografche e fonografche nel campo del design e dell'architettura fno all'aiuto concreto sul campo a chi soffre nelle corsie di un ospedale. Sin dalla sua fondazione, Design for Life sostiene infatti due progetti specifci, strettamente legati ai suoi principi ispirativi: il primo è legato a una donazione al Cro (Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano, a favore dei malati di cancro lungodegenti ospitati presso questo istituto di ricovero e cura a carattere scientifco; il secondo si è concretizzato in una borsa di studio di seimila euro per il miglior giovane progettista del Master Progea dell'Accademia Fiera Milano 2015, il corso che forma le fgure dell'Exhibition and Event Manager per il quale Di Paolo ha ricoperto il ruolo di docente e coordinatore tecnico. Foto: [email protected] SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Buon Incontri / 14/08/2015 Pag. 79 N.33 - 14 agosto 2015 Sanità , un'eccellenza da ripensare Paola Severini Melograni Protezione della salute «Ogni individuo ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali» Aldo Morrone, art. 35 Carta dei Diritti Fondamentali Ue ( Manuale dei Diritti Fondamentali e Desiderabili, Oscar Mondadori) Il welfare sanitario europeo, risultato della nostra storia comune e della nostra cultura, si trova oggi di fronte a una grande sfda. E questo accade nonostante il successo del modello di Servizio sanitario in Italia e dei rispettivi servizi pubblici negli altri Paesi comunitari. Sono tutti modelli solidaristici: il nostro in particolare è mediamente eccellente (anche se esistono isole di malgoverno locale, che rappresentano in ogni caso eccezioni). I grandi medici italiani, conosciuti in tutto il mondo, rappresentano l'orgoglio della nostra scienza e dei nostri policlinici universitari. In merito però alla tutela della salute delle fasce socialmente ed economicamente svantaggiate della popolazione, in Italia come in Europa (e qui mi riferisco ai poveri e ai "nuovi poveri", agli anziani, agli immigrati da Africa, Asia e Sudamerica) le diffcoltà principali si incontrano nell'accesso ai servizi di base, con il conseguente ritardo nella diagnosi e nella successiva defnizione delle terapia: questo provoca una diversità nell'erogazione dei servizi e una oggettiva diffcoltà di applicazione degli standard minimi garantiti. Quando, nel lontanissimo 1978, quasi quarant'anni fa, Tina Anselmi frmò la riforma, il nostro Paese era ricco di giovani e di opportunità: ora ci si ammala di più a causa della senescenza della popolazione e della aspettativa di vita che è enormemente cresciuta. Anche la legge migliore ha bisogno di una messa a punto e la protezione della salute non può essere lasciata all'impegno di alcune nazioni ma deve marciare coordinando Europa, singole nazioni, regioni ed enti locali, coinvolgendo tutte le politiche e non solo quelle sanitarie. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Diritti Desiderabili 14/08/2015 Pag. 490 N.9 - settembre 2015 diffusione:100000 Dubbi su quali prodotti usare a seconda dei bisogni dei capelli? Una cosmetologa spiega cosa cercare nelle formule elisabetta settembrini 1 - illUMiNaRe Avere capelli splendenti è una priorità di tutte le donne, tanto che l'industria haircare risponde all'esigenza mettendo in campo prodotti sempre più performanti. Cosa hanno di speciale nelle formule? Come rendono luminosi i capelli? «Agiscono sulla cuticola per renderla supercompatta e omogenea in modo da ottenere una riflessione della luce uniforme che si traduce in lucentezza», puntualizza la cosmetologa Reginetta Trenti. «Al contrario, quando i capelli appaiono opachi vuol dire che la superficie è molto irregolare perché stressata da trattamenti chimici (decolorazioni e tinture), oppure da schock meccanici o termici causati da brushing frequenti e dal calore eccessivo di piastre e phon». Quindi su quali prodotti orientarsi? «Bisogna scegliere sieri e oli senza risciacquo a base di siliconi spesso contenenti anche ingredienti vegetali, da usare a piccole dosi per non appesantire il capello». t i p i b r i l l a n t i 1_ Il balsamo deterge e dà brillantezza: Biolage Cleansing Conditioner di Matrix (34 euro, dal parrucchiere). 2_ Detergente con olio e burro d'argan ed estratti del cocco per capelli lucidissimi: Smoothing Shampoo Lisciante di Moroccanoil (24 euro, dal parrucchiere). 3_ Protegge il colore con una miscela di oli vegetali: KH Multi Vita Color Olio Ristrutturante di Keramine H (9,90 euro). 4_ Dà splendore ai capelli lunghi e lisci con olio di fico d'India ed estratto d'arancia: Precious Nature Capri Today's Special Oil di Alfaparf (24,99 euro, dal parrucchiere). 5_ Da usare tutti i giorni per esaltare i riflessi: Gliss Hair Repair BB di Testanera (8,90 euro). 2 - volUMizzaRe Tempi difficili per chi ha chiome sottili, specie quando i trend di stagione puntano su teste ariose e oversize. La soluzione? «Usare prodotti a base di polimeri cationici: si distribuiscono in modo "discreto" sulla superficie del capello creando uno strato molto sottile e uniforme. L'ideale è scegliere un soin filmogeno con formula impalpabile: è essenziale perché i prodotti volumizzanti di solito hanno texture sotto forma di mousse o sieri e generalmente non si risciacquano, quindi, optare per miscele light per evitare di appesantire la texture. Gli ingredienti da cercare nei trattamenti volumizzanti sono sostanze di origine vegetale: idrolizzati proteici come la fitocheratina, oppure estratti di grano, riso, avena, seta e polisaccaridi estratti da alghe marine, oltre a ceramidi, molecole lipidiche di sintesi, o ancora ottenute con processi biotecnologici». fa r e m a s s a 1_ Dà spessore alle chiome con acido ialuronico e sostanze idratanti bio: Pro-Evolution Botox Olio Densificante di Blu Orange (14,55 euro). 2_ Gel strong per dare sostegno ai capelli corti e medio lunghi: 3D Styling Thickening Gel di Nioxin (25,75 euro, dal parrucchiere). 3_ Fiale con sostanze vegetali e light. Favoriscono la crescita e lo spessore dei capelli: Phytologist 15 di Phyto (16,90 euro, in farmacia). 4_ Spray volumizzante con zucchero naturale: Eimi Sugar Lift di Wella Professionals (17,60 euro, dal parrucchiere). 3 - rinforzare Cosa mettere nel carrello quando la capigliatura ha bisogno di un trattamento sos? «Per restituire energia e vitalità alla materia bisogna "riempire" la porosità della cuticola, cioè rimpolpare la guaina superficiale che riveste lo stelo del capello e, in certi casi, è anche necessario intervenire all'interno della struttura. I trattamenti adatti a restituire vigore alle chiome? Quelli arricchiti di sostanze funzionali come oli di lino, argan o dattero, per citare i più conosciuti. Inoltre, nella formula vanno ricercate le proteine idrolizzate, la migliore e la più performante è la cheratina di origine animale o vegetale, la fitocheratina, ricavata da estratti naturali. Altro ingrediente che non deve mancare sono le ceramidi: garanzia d'efficacia per la ristrutturazione del capello», consiglia Trenti. n u o va e n e rg i a 1_ Dona forza alla capigliatura con cheratina vegetale e olio di sesamo: Absolue Kératine Soin Renaissance Sublime sans Rinçage di René Furterer (29 euro, in farmacia). 2_ Deterge e rinforza con radice di ginseng e oli vegetali: Ricarica Naturale Shampoo Forza Anti-Rottura di Sunsilk (3,49 euro). 3_ Protegge le chiome dagli stress: Tonico Rinforzante per Capelli Anti-Caduta di Pantene Pro-V (6,99 euro). 4_ Lozione antiage che stimola la crescita: Defence KS Lozione Anticaduta Donna di BioNike (44,90 euro, in farmacia). 5_ Impacco per chiome fini e medie molto danneggiate: Pro Fiber SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Regole di base 14/08/2015 Pag. 490 N.9 - settembre 2015 diffusione:100000 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Restore Masque Réparateur di L'Oréal Professionnel (27 euro, dal parrucchiere). 4 - nutrire Cosa serve ai capelli aridi e rovinati? «Bisogna fare chiarezza: l'azione nutriente dei soin va di pari passo con la riparazione, mentre si alimenta la fibra si interviene anche sulle zone danneggiate del capello. In questo caso, gli ingredienti da privilegiare sono oli vegetali come l'olio di lino ricco di acidi grassi omega 3 e 6, oppure puntare su burri naturali come karité, murumuru, mango o capuaçu, ultranutrienti. Inoltre, le formule devono essere arricchite di proteine idrolizzate e ceramidi, essenziali per ristrutturare la materia», conclude Trenti. b u o n e r i c e t t e 1_ Deterge e ricarica i capelli secchi e fragili con olio di tsubaki e burro di karité: Full Nutitive Shampoo Nutrizione Intensa 10 di Biopoint (15,45 euro). 2_ Multitasking e antiage. Deterge, ripara ed esalta il colore: Vitamin Restore di Julien Farel (33,70 euro, www.qvc.it). 3_ Con oli vegetali districa e nutre le chiome deboli: Fructis Oil Repair 3 Balsamo Crema Fortificante di Garnier (2,99 euro). 4_ Con mango, nutriente, rigenera le ciocche: Crème de Jour sans Rinçage au Beurre de Mangue di Klorane (14,90 euro, in farmacia). 5_ Impacco nutriente e levigante con oli vegetali: Oleo-Maschera Sublime di Collistar (19,90 euro). still life grevimar, 14/08/2015 Pag. 510 9 settembre 2015 diffusione:100000 IL GRANDE PREMIO DELLA BELLEZZA DI ELLE Pronti? Via! La quarta edizione di Elle Beauty Awards , il premio italiano che Elle dedica alla bellezza, ha ufficialmente inizio. Da questo mese fino a febbraio 2016 , una giuria di esperte beauty selezionerà i migliori prodotti dell'anno, divisi in 15 categorie (alle precedenti, si aggiunge quella dei device: i migliori strumenti e apparecchi high tech). Ma il giudizio finale spetta a te: sarai proprio tu a scegliere i vincitori , votando ogni mese il prodotto preferito. In palio, tanti splendidi premi! In queste pagine, i prodotti finalisti selezionati dalla giuria di Elle nelle prime tre categorie. Votali anche tu su Elle.it le terre & i blush 1_ B l u s h s u B t i l C r e m a di Lancôme (40 euro, one shot). Perché è stato scelto In un grazioso scatolino rotondo, il segreto di una bonne mine frizzante: un blush in crema dalla texture vellutata che si applica in punta di dita e ravviva il teint all'istante. In tre nuance allegre e luminose, tutte da scoprire. 2_ l e t e i n t s a h a r i e n n e di Yves Saint Laurent (56,50 euro). Perché è stata scelta È una terra dalla formula leggera, che da balsamo diventa polvere, e scivola sulla pelle lasciandola abbronzata, opaca e setosa. Facile. 3_ C o n t o u r B l u s h di Nars (38,50 euro, da Sephora) Perché è stato scelto Il contouring stile Kardashian diventa alla portata di tutte grazie a questa piccola trousse che permette di scolpire il viso ed esaltare l'ovale. 4_ P o w d e r B l u s h P i n k s w o o n di Mac Cosmetics (23 euro). Perché è stato scelto Tenuta setosa e long lasting per un blush proposto in diversi tipi di finish, per soddisfare ogni gusto. La nuance scelta, Pink Swoon, è delicatamente satin. 5_ e x t r a B l u s h s t i C k di Deborah (11,99 euro). Perché è stato scelto Un matitone cicciotto che fa "arrossire" le guance, si sfuma benissimo (con la spugna incorporata) ed è incredibilmente comodo da portare in borsa. 6_ e x t r e m e B r o n z e t e r r a C o m Pat ta a B B r o n z a n t e a l u n g a t e n u ta di Pupa (13,90 euro). Perché è stata scelta Si stende facilmente (non occorre avere la mano da professionista), resiste a lungo e veste il colorito di sole. La formula contiene polveri soft-focus che minimizzano le imperfezioni, e pigmenti micronizzati. Per un incarnato perfetto. 7_ m y t e r r a C o t ta P o u d r e B r o n z a n t e h y d r ata n t e h a u t e t e n u e di Guerlain (48,90 euro, one shot). Perché è stata scelta Naturale e luminosa, Terracotta è un vero cult da borsetta: quella proposta quest'anno, poi, è ancora più accattivante grazie al copriastuccio personalizzabile in silicone, in due tonalità, turchese e corallo. 8_ B r o n z e g o d d e s s i l l u m i n at i n g P o w d e r g e l é e di Estée Lauder (41,85 euro). Perché è stato scelto Piace perché è una fresca e splendente polvere gelée, perfetta per donare alla pelle un effetto abbronzato naturale e regalare al viso una radiosità unica. 9_ a B B r o n z a t i s s i m a t e r r a - B l u s h i l l u m i n a n t e a B B r o n z a n t e C o n e s t r at t o d i f i o r i d ' a r a n C i o e o l i o d i r o s a di Bottega Verde (15,99 euro). Perché è stata scelta Versatile, si può utilizzare in più modi: per vestire la pelle di sole, per creare un effetto luce, e anche come blush. 10_ s h i m m e r i n g B r o n z i n g P o w d e r di Sephora (14,50 euro). Perché è stato scelto Il sole racchiuso in un pack! Come si può vedere anche dal disegno impresso sulla cialda. Disponibile in tre nuance radiose, regala luminosità al viso e lo "abbronza" in modo naturale. I solarI 1_ B a r i e s u n s t i c k i n v i s i B l e s p f 5 0 + di Uriage (8,50 euro, in farmacia). Perché è stato scelto Resistente all'acqua e senza profumo, protegge i punti più delicati da Uva e Ubv. Da tenere a portata di mano per tutta l'estate (anche per le gite in montagna). Un must have per chi ha la carnagione chiara. 2_ s u n i f i c p r e m i u m B a u m e r é g e n é r a n t a p r e s s o l e i l di Lierac (44,90 euro, in farmacia). Perché è stato scelto Un balsamo nutriente che reidrata la pelle dopo una giornata al sole. In più, la sua texture iridescente la lascia luminosa, pronta per le notti d'estate. 3_ s u n i f i c p r e m i u m c r è m e v o l u p t u e u s e s p f 3 0 di Lierac (44,90 euro, in farmacia). Perché è stata scelta Una fragranza vellutata e una texture sublime unite a una protezione solare ad ampio spettro potenziato, che combatte l'invecchiamento di viso & décolleté. 4_ t e r r a c o t ta s u n s p f 15 / 3 0 di Guerlain (40,90 euro, one shot). Perché è stato scelto Idratante e leggero, facile da massaggiare, un solare che veste viso e corpo di una SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ELLE BEAUTY AWARDS 2016 14/08/2015 Pag. 510 9 settembre 2015 diffusione:100000 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dolce fragranza estiva. 5_ H e l i o c a r e 3 6 0 ° g e l o i l - f r e e 5 0 + di Difa Cooper (23 euro, in farmacia e su www.camedishop.it). Perché è stato scelto Un fotoprotettore giornaliero ad ampio spettro, con attivi antiossidanti. L'esclusiva texture lascia la pelle liscia e luminosa, senza effetto lucido. 6_ a n t H e l i o s X l c r e m a v i s o B B c o l o r ata s p f 5 0 + di La Roche Posay (18,90 euro, in farmacia). Perché è stata scelta Texture morbida e non grassa, con micropigmenti "universali" che si fondono con ogni carnagione, rendendola uniforme e luminosa. Ultraresistente all'acqua, protegge anche dagli Uva lunghi. 7_ a m B r e s o l a i r e a dva n c e d s e n s i t i v e o l i o p r o t e t t i v o n u t r i e n t e 5 0 + di Garnier (15,99 euro). Perché è stato scelto Un olio che "sa di vacanza", ora anche in versione per le pelli delicate. Stenderlo è un piacere e resiste a tanti bagni. 8_ c r e m a s o l a r e a c c e l e r at r i c e d ' a B B r o n z a t u r a a l l ' o l i o di Jojoba di L'Erbolario (15,50 euro, in erboristeria e in farmacia). Perché è stata scelta A base vegetale, contiene un olio molto gradito alla cute supersecca. Il filtro Spf 15 è adatto alla pelle già abbronzata. 9_ m i n e r a l e y e u v d e f e n s e s p f 3 0 di Skinceuticals (32 euro, in farmacia). Perché è stato scelto Un contorno occhi protettivo che non si "sente" e distende i segni di fatica, oltre a funzionare come primer. 10_ B a r i e s u n B r u m e s p f 2 0 di Uriage (16 euro, in farmacia). Perché è stato scelto Lo spray a erogazione continua rende facilissima l'applicazione, la formula fluida e profumata è una coccola. Perfetto per la pelle che tende a seccarsi. Gli idratanti 8 4 1_ R e pa i R w e a R S c u l p t i n g n i g h t c R e a m di Clinique (90 euro). Perché è stata scelta È una crema gel molto fresca e superidratante, che, in più, durante il sonno "risolleva" i volumi grazie a un mix di sostanze antiage. 2_ c R e m a d i S o R b e t t o i d R ata n t e di Collistar (21,50 euro). Perché è stata scelta Un vero gelato per la pelle! Fondente, leggera e fragrante, con estratti di fragola, disseta a fondo lasciando il viso morbido e fresco. Ideale nei giorni d'afa (ma non solo). Davvero buono il rapporto qualità prezzo. 3_ F l a w l e S S F u t u R e p o w e R e d by c e R a m i d e â„¢ m o i S t u R e c R e a m S p F 3 0 di Elizabeth Arden (55 euro). Perché è stata scelta Il potere delle ceramidi al servizio della bellezza: l'antiage per chi vive lo stress dei ritmi metropolitani e vuole giocare d'anticipo sulle rughe ancora sottili. Piace la consistenza e la sensazione sul viso, a cui regala da subito un aspetto più compatto e luminoso. 4_ c R e m a n u d a di Giorgio Armani (100 euro). Perché è stata scelta È un trattamento colorato di nuova generazione e dalle molteplici azioni: idrata, corregge, uniforma ed illumina l'incarnato. Scivola e si fonde istantaneamente con la pelle come una crema da giorno grazie alla texture leggera e morbidissima. 5_ h y d R a - h ya l di Filorga (51,50 euro). Perché è stato scelto Siero adattissimo all'estate perché leggero, ha però una capacità idratante e rimpolpante notevole. Contiene quattro tipi di acido ialuronico puro, che dissetano e illuminano immediatamente la pelle (quindi è perfetto da usare anche dopo l'esposizione al sole). 6_ a q u a S o u R c e g e l di Biotherm (44 euro). Perché è stato scelto Freschissimo a partire dal colore, questo gel è come una sorsata d'acqua per la pelle. Merito della nuova formula, ancora più ricca di prezioso Life Plankton. Ha una texture ideale, che si assorbe all'istante. Perfetto per le stagioni calde, ma anche per quelle fredde, se non si sopportano le creme "troppo invadenti". 7_ h y d R a b e a u t y m i c R o S e R u m E l l E s E t t E m b r E 2 0 1 5 di Chanel (81 euro). Perché è stata scelta Pelle rivitalizzata e splendente, fresca come un fiore grazie a questo soin che le dona turgore e morbidezza. Il segreto? Microsfere che si fondono a contatto con la pelle, rilasciando un prezioso estratto di camelia, dalle proprietà idratanti e rimpolpanti. 8_ d ay + n i g h t c R e a m di Human+Kind (24 euro, da Sephora). Perché è stata scelta Un brand "consapevole" rigorosamente bio nelle formulazioni e negli ingredienti. Questa crema, in particolare, è ricca di principi attivi utili sia di giorno che di notte: il che è molto comodo, quando si vuole alleggerire il beauty case. 9_ h y d ReanelegeRe di La Roche Posay (13,70 euro, in farmacia). Perché è stata scelta Quando la applichi senti che disseta davvero la pelle, che fa un'autentica scorta d'acqua per tutta la giornata. 10_ h y d R a g e n i S t g e l - c R e m a o S S i g e n a n t e i d R ata n t e R i m p o l pa n t e di Lierac (34 euro, in farmacia). Perché è stato scelto È una vera bomba dissetante e rimpolpante per le pelli da normali a miste, a base di acido ialuronico e ossigeno biomimetico. Completano la formula micro polveri di riso per un effetto mat. Appena applicata, dona al viso una sensazione fresca e dolcemente profumata; giorno dopo giorno, le rughe appaiono levigate. STILL LIFE GEVIMAR lucia DEl Pasqua 14/08/2015 Pag. 510 9 settembre 2015 diffusione:100000 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 14/08/2015 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato la nostra giuria Sono dodici le esperte, beauty editor di Elle e professioniste della bellezza , che mese dopo mese selezioneranno i prodotti finalisti. Ognuna ci racconta cosa la fa sentire più bella Scrittrice e lifestyle blogger thefashionpolitan.com Mi sento bella quando «Sono felice: felice di avere gli amici, i genitori, il gatto che ho; felice di fare quello che mi piace, di essere stata dotata d'immaginazione. Mi sento bella nella mia normale quotidianità». marianna bussola Redattrice beauty di Elle Mi sento bella quando «Sono creativa (è la vera fonte della mia energia vitale) e in armonia con me stessa e con gli altri. Ma anche le piccole cose contano: per esempio, mettere un bel rossetto rosso rubino e vedere che subito il viso cambia. In meglio». annamaria VERonEsi Medico estetico Mi sento bella quando «Guardandomi allo specchio, sorrido all'immagine riflessa perché mi piace quel che vedo». Joanna HakimoVa Biologa, ideatrice di Biolifting Mi sento bella quando «Il mio corpo è ben curato, dai piedi alla testa». Beauty editor di Elle.it Mi sento bella quando «Mi preparo in bagno con una rapidità ormai senza eguali per via del poco tempo a disposizione, mi guardo pensando di essere presentabile, esco e trovo mia figlia che, malgrado le occhiaie e i segni di stanchezza mi dice: "Come sei bella mamma!". Cosa posso volere di più?». luciana caramiasYM ynabiki Lifestyle & beauty blogger www.simplynabiki.com Mi sento bella quando «Le mie giornate sono serene e riesco a sentire l'affetto che ricevo e che offro a chi mi sta vicino. Alla fine il viso riflette il nostro stato d'animo e gioca una componente importante anche su come appariamo. E un bel sorriso, di quelli che nascono dal cuore, si legge negli occhi.. e sta bene a tutte!». Farmacista, cosmetologa e Product Evaluation Manager Ispe Mi sento bella quando «Rido e sono felice». grazia PaLLOosi Collaboratrice di Elle e giornalista di benessere Mi sento bella quando «Sorrido e, col mio modo di essere, riesco a dar gioia agli altri». ElisabEtta sEttEmbrini Beauty copy di Elle Mi sento bella quando «Al mattino (molto presto!), dopo la doccia, ho la pelle del viso liscia e morbidissima: vapore, acqua, siero e crema idratante fanno miracoli!». sabrina botton E Caporedattrice bellezza di Elle e presidente di Elle Beauty Awards 2016 mariuccia bucci Dermatologa e Vice Presidente Isplad Mi sento bella quando «Ricordo a me stessa tutti i momenti felici ma anche quelli più difficili della mia vita! La bellezza che avverto non è fisica, ma è la forza che mi accompagna da sempre». mariasan DraaicarDi Farmacista, giornalista e titolare della Farmacia Aicardi di Bologna Mi sento bella quando «Quando lui me lo dice!». cinziabal DEllia Driana bonfigli Head of beauty, Home, Media&travel and Kids La Rinascente Mi sento bella quando «Tutte le volte che mi guardo allo specchio e dico: "Ah però!". Capita raramente comunque...». Foto: b e a u t y VITA IN FARMACIA 7 articoli 14/08/2015 Pag. 5 Ed. Milano diffusione:556325 tiratura:710716 Immigrati, la Regione rivuole i soldi L' assessore Mantovani annuncia un conto di 160 milioni da parte di ospedali e Asl La Prefettura aveva proposto un accordo per versare un quarto della cifra richiesta ALESSANDRA CORICA UN CONTO salato: è quello che Palazzo Lombardia chiede a Roma per saldare i costi delle cure agli immigrati senza permesso di soggiorno, erogate tra il 2002 al 2012. «Il governo - tuona l'assessore alla Salute Mario Mantovani - deve ancora versare 160 milioni di euro, a fronte delle fatture emesse regolarmente dai nostri ospedali. Noi continuiamo a fare il nostro dovere, ma ci aspettiamo che Renzi onori i debiti». Quella sui rimborsi delle cure agli stranieri senza permesso è una trattativa (polemica) che va avanti da mesi. Con al tavolo da un lato Palazzo Lombardia e dall'altro il Viminale, rappresentato dalle prefetture presenti sul territorio. Critica soprattutto la situazione di Milano, dove in dieci anni sarebbe stato accumulato gran parte del debito del ministero degli Interni. Ovvero, un centinaio di milioni, per assistere tra le 5 e le 10mila persone ogni anno. Una situazione che la prefettura di corso Monforte ha cercato di risolvere ad aprile,avanzando una proposta: 40 milioni subito, a saldo di ogni contenzioso. Proposta però molto osteggiata al Pirellone, sia da Lega sia da Forza Italia, e per questo rimandata al mittente. Di qui, la polemica rinfocolata ieri dall'assessore alla Salute. «Ma non si può speculare sulla salute pur di guadagnare qualche voto - ribatte il segretario regionale Pd, Alessandro Alfieri - Sicuramente il sistema è da migliorare. Ricordo però che curare gli immigrati senza permesso non è solo una questione di civiltà e umanità. Ma anche di sicurezza e salute pubblica». Oltre ai dati sulle cure (ricoveri, visite, esami) prestate in questi anni agli immigrati senza permesso, la Regione ieri ha snocciolato anche quelli relativi all'accoglienza dei profughi. E, soprattutto, quelli sull'assistenza sanitaria messa in campo da quando l'emergenza migranti è scoppiata a Milano. Così, sono quasi mille le prestazioni sanitarie erogate fino a fine giugno dalle Asl regionali. E a Milano sono state accolte 786 persone, «con un impegno costante da parte dell'Asl», ricorda Mantovani. Numeri alti, insomma. Anche se con costi, in questo caso, abbastanza contenuti: nei primi sei mesi dell'anno, Palazzo Lombardia non avrebbe speso più di 100mila euro per comprare farmaci e materiali. www.regione.lombardia.it www.casadellacarita.org PER SAPERNE DI PIÙ Foto: LA COPPIA Il governatore Roberto Maroni con il suo vice Mario Mantovani, vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 14/08/2015 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'accoglienza 14/08/2015 Pag. 3 Ed. Torino diffusione:556325 tiratura:710716 Gli ispettori del ministro bocciano il trattamento "Non era il tempo giusto" Durante l'audizione momenti di attrito: "Andava seguito mensilmente" Il padre ha raccontato che Andrea si trovava meglio nell'altro centro mentale GABRIELE GUCCIONE «UN Tso così non andava fatto». I tre ispettori mandati dal Ministero della Salute per far luce sulla morte di Andrea Soldi si sono fatti un'idea precisa di quel che è successo mercoledì 5 agosto in piazza Umbria, tanto precisa da anticipare al padre di Andrea, Renato, e alla sorella Cristina, la sintesi conclusiva del loro giudizio sulla vicenda. «Quel Tso non andava fatto, non in quel modo, non in quel momento». Renato e Cristina Soldi sono stati ascoltati per circa due ore, ieri pomeriggio, nella sede della Direzione regionale della Sanità, in corso Regina Margherita. Un'ora prima, alle 14, dalla stessa sala riunioni al secondo piano della palazzina "D" erano usciti dopo 3 ore e mezza i vertici dell'Asl 2, la direttrice sanitaria Caterina Mineccia, il direttore del Dipartimento di salute mentale, Elvezio Pirfo, il direttore della Medicina legale, Roberto Testi, e un referente del Pronto soccorso. È durante la loro audizione che nella saletta si sono accesi gli animi. Le urla si sentivano dal corridoio. «Il Tso si fa così, la convalida, la convalida...», ha gridato qualcuno, segno che proprio sulle procedure autorizzative del ricovero coatto, massima forma di privazione della libertà personale prevista dallo Stato, si è avuto da ridire. Gli ispettori, «gentilissimi e molto competenti», a detta di tutti coloro che sono stati sentiti, non ultimo il vertice del 118, sono stati affiancati dal dirigente regionale Vittorio Demicheli, coordinatore dei servizi psichiatrici della Regione. «La psichiatria deve trovare il modo per assistere i pazienti senza ricorrere al Tso, ma seguendoli e convincendoli alle cure - si sono sentiti dire dagli ispettori i familiari di Soldi - È impensabile che un paziente possa restare 7 mesi senza terapia e che debba essere il padre a doverla sollecitare contattando i servizi territoriali». Per la prima volta il signor Renato, il padre ottantenne di Andrea, ha messo da parte per un due ore il dolore composto che per una settimana l'ha ammutolito, e ha parlato di fronte agli ispettori mandanti dal ministro Lorenzin. «Quando Andrea frequentava il centro di salute mentale di via Massaia 11 non aveva mai avuto problemi - ha raccontato l'uomo - Dalla dottoressa Petruzzelli andava volentieri, e veniva seguito con comunicazioni ravvicinate». Anche il comandante dei vigili urbani, Alberto Gregnanini, è stato sentito dagli ispettori ministeriali. Non si è entrati nel dettaglio dell'inchiesta sul caso Soldi. «Non avrei potuto dire nulla e nulla ho detto, c'è l'inchiesta di Guariniello», dice una volta uscito dalla Direzione regionale alla Sanità, il comandante. Il colloquio si è concentrato principalmente sulle procedure adottate dal Comune di Torino per i Tso. Procedure che, al contrario di quanto prescrive una circolare del 2009 della Conferenza Stato-Regioni, anticipano l'esecuzione del Tso in assenza dell'ordinanza del sindaco, che di solito arriva soltanto in un secondo momento. «Da parte degli ispettori - aggiunge Gregnanini - c'è stata molto attenzione su queste procedure per verificare l'eventualità di assumere dei provvedimento legislativi per evitare che fatti come questi in futuro possano ripetersi». Altri servizi sul caso Soldi sono sul sito torino.repubblica.it PER SAPERNE DI PIÙ Foto: I FUNERALI La sorella di Andrea Soldi, Maria Cristina, con il padre Renato ai funerali del fratello VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 14/08/2015 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CASO 14/08/2015 Pag. 40 Ed. Vercelli diffusione:309253 tiratura:418328 "La mia estate di solidarietà fra i bambini malati di Haiti" Due mesi ad Haiti come volontaria tra l'ospedale e un orfanotrofio per bambini. E' stata questa l'estate di Rebecca Tomatis, giovane farmacista vercellese che ha scelto l'isola caraibica per iniziare la sua esperienza nel mondo della solidarietà: «Era un'esperienza che volevo provare da tempo - spiega la vercellese -; grazie alla Fondazione "Francesca Rava" mi si è presentata l'opportunità è l'ho colta immediatamente». Destinazione l'ospedale pediatrico Saint Damien, della capitale Port au Prince: «I segni del disastroso terremoto di cinque anni fa sono ancora tristemente presenti, nelle strade e fra la popolazione - osserva Rebecca Tomatis -: la gente vive in condizioni inimmaginabili e, spesso, manca anche l'essenziale. Inoltre alcune malattie, da noi scomparse, mietono diverse vittime soprattutto tra i bambini». Medicine Il lavoro principale di Rebecca Tomatis era nella farmacia dell'ospedale pediatrico: «In Italia e nel mondo Occidentale le medicine, con i relativi dosaggi, sono già confezionate. Qui, invece, dovevamo noi stessi nel laboratorio galenico del Saint Damien preparare con quanto disponibile i farmaci con le giuste prescrizioni per i bambini». E dopo l'orario di lavoro (da mattino sino a metà pomeriggio), Rebecca Tomatis e gli altri volontari si spostavano negli orfanotrofi per strappare un sorriso a bambini che avevano perso tutto. Anche la voglia di ridere: «Io ho cercato d'insegnare loro un po' di pallacanestro - spiega la giovane vercellese - e provare a star loro un po' vicino. Quel poco che potevamo fare, tutti noi l'abbiamo fatto con amore». Nostalgia Oltre alle esperienze di volontariato, Rebecca Tomatis ricorda la «nostalgia» per il cibo italiano: «Più che riso in bianco e pollo, in ospedale era difficile mangiare. Alla sera provavamo ad arrangiarci con qualcosa di recuperato nei supermercati americani». Si parla di «Mal d'Africa». C'è anche quello di Haiti? «A livello umano è stata un'esperienza impagabile, qualcosa che mi porterò dietro per sempre. Ripeterla? Se ci saranno le condizioni... Sicuramente ad Haiti ho lasciato un pezzo di cuore». [p. m. f.] VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 14/08/2015 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La farmacista -volontaria 14/08/2015 Pag. 24 Ed. Salerno diffusione:79573 tiratura:108314 Via i fotografi dal Ruggi: «Trasferiti senza criterio» Luciana Mauro Servizio foto e grafica, gestione badge, relazioni con i media, cura dell'immagine aziendale, report eventi video fotografici. Sono alcune delle attività affidate per trent'anni al settore dell'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona, e gestite con certosina puntualità dal fotografo Elio Scariati e dai colleghi Fiero e Di Mauro. Ora i tre rischiano, a giorni, di dover impacchettare arnesi e ricordi, e trasferirsi in settori del tutto diversi, ben distante dalle loro competenze. Lo impone il piano di riorganizzazione aziendale, prevedendo un «valzer» di ruoli necessario al nuovo assetto del presidio, che accorpa anche quelli di Cava de'Tirreni, Mercato San Severino, Da Procida di Salerno e Costa d'Amalfi di Castiglione di Ravello. Scariati, Fiero e Di Mauro saranno quindi destinati ai settori Formazione, Urp e Farmacia, mentre la piccola «redazione» del Ruggi, che ha stampato per tanti anni fotografie e realizzato video e pubblicazioni, documenti di sala operatoria per interventi particolari, foto di perizie di danni subiti dall'azienda (allagamenti, incendi, lavori di ristrutturazioni) e tant'altro, chiuderà i battenti per sempre. Ma i tre fotografi non ci stanno. Supportati dalla segretria provinciale della Fials e dai componenti Rsu Leo Porcelli e Pallavicino Panzuto Rallo, si sono già mossi con una lettera inviata al direttore generale Viggiani. Rivendicano l'importanza di un settore che, attraverso l'immagine, è stato specchio dell'impegno aziendale nel comparto dell'emergenza e non solo. «Vogliamo - scrivono le Rsu - informazioni esaustive sui trasferimenti che saranno effettuati dal primo settembre. Soprattutto sulla disposizione che sposta il personale del servizio fotografico, risultato negli anni di elevata professionalità». Gli interessati scalpitano: «Ci preme continuare a fare il nostro mestiere - sottolinea Scariati - e non essere dirottati su competenze che non abbiamo». I tre «reporter della sanità» saranno così distribuiti: Scariati, responsabile del settore fotografico, all'Ufficio Formazione, l'aiuto fotografo Fiero sarà trasferito all'Urp, mentre l'operatore tecnico specializzato Di Mauro traslocherà in Farmacia. «È assurdo - ribadiscono gli interessati - che specifiche professionalità siano dopo anni spostate in strutture e servizi assolutamente non conformi al proprio profilo professionale. Lotteremo perchè questo non avvenga». © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 14/08/2015 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il caso Il piano di riorganizzazione dell'azienda manda in pensione il piccolo pool della videografica 14/08/2015 Pag. 16 Ed. Genova diffusione:103223 tiratura:127026 Sanità , valzer di poltrone alla vigilia di Ferragosto Quaglia verso la direzione della Regione. Alla Asl 3 confermato Bottaro, arriva Bertorello dal Galliera GUIDO FILIPPI RAFFICA DI NOMINE nelle Asl e nella sanità ligure proprio alla vigilia di Ferragosto. Il direttore generale dell'Agenzia regionale sanitaria Francesco Quaglia sarà, salvo ribaltoni dell'ultima ora, il direttore generale dell'assessorato alla Salute. Dopo che alcune trattative con manager lombardi non sono andate a buon fine, la Regione ha pubblicato il bando che sembra ritagliato su misura per Quaglia che in questi giorni ha accompagnato l'assessore Sonia Viale agli incontri con i vertici di Asl e ospedali liguri. In casa Asl 3 Luciano Grasso , in carica da dieci giorni come commissario straordinario (dal 2000 al 2005 era stato direttore generale), ha completato la sua squadra. Alla guida della direzione sanitaria è stato confermato Luigi Bottaro , molto apprezzato negli ospedali e nei distretti sanitari per il suo lavoro e il suo impegno. Il responsabile amministrativo è Luigi Roberto Bertorello : da anni legato a Grasso, arriva dal Galliera dove è stato per anni direttore del personale. Completano il gruppo come sub-commissario amministrativo e sanitario, Mariangela Canepa (già molto legata all'ex manager Corrado Bedogni , ora direttore all'ospedale di Cuneo) e il direttore del distretto ponente Filippo Parodi . Queste sono le nomine ufficiali che sono state deliberate ieri mattina, ma ce ne sono altre all'orizzonte: Rosa Placido , Riccardo Rebagliati , Cristina De Lucis e Cristina Cenderello . A fine mese rientra alla Asl di Cuneo l'ormai ex direttore amministrativo Piero Reinaudo che lavorerà anche per la Regione Piemonte come gli ha chiesto il direttore generalle Fulvio Moirano, ma resterà comunque sempre legato a Genova. Nomine d'agosto anche in Regione: l'assessore alla Salute Sonia Viale ha scelto i tre membri che rappresenteranno la Liguria nella commissione paritetica con la Lombardia su lista d'attesa, fughe di pazienti e altri fronti. Sono Claudia Morich (direttore delle Risorse finanziarie della Regione), Luciano Grasso (commissario Asl 3) e Francesco Quaglia (direttore dell'Agenzia regionale sanitaria): la prima riunione è prevista ad inizio settembre. Poltrone che cambiano anche all'ospedale Galliera. Con la partenza di Bertorello - fino a qualche mese fa era destinato alla direzione amministrativa ma poi gli è stato preferito il chiavarese Roberto Viale - il manager Adriano Lagostena deve nominare il direttore del Personale: in prima fila c'è Marina Rebori, ora responsabile delle Risorse umane della Asl 4 chiavarese, ma ci sono almeno tre dirigenti interni che ambiscono al posto: Maria Laura Zizzo , Francesco De Nicola e Marco Esposti . La decisione entro settembre. Cambio della guardia all'orizzonte anche all'Evangelico che gestisce anche l'ospedale San Carlo di Voltri: in prima fila per fare il direttore sanitario c'è Eliano Delfino (ora alla Asl 1 imperiese) che puntava a fare il commissario alla Asl 3 e alla Asl 4. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Luciano Grasso Foto: Luigi Bottaro Foto: Roberto Bertorello Foto: Claudia Morich VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 14/08/2015 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NOMINE E PROMOZIONI IN REGIONE E NELLE AZIENDE GENOVESI IL RETROSCENA 14/08/2015 Pag. 5 Ed. Pisa Pontedera diffusione:136993 tiratura:176177 «DAVIDE era un uomo buono. Non aveva vizi, non fumava, non giocava. Non so perché abbia fatto quello che ha fatto». A parlare è una persona (che ha chiesto di rimanere anonima) che conosceva la guardia giurata che ieri notte ha cercato di rapinare un collega di fronte alla sala bingo di Navacchio e poi è morto per due colpi d'arma da fuoco. All'origine della tragedia potrebbero esserci problemi economici che, evidentemente, l'ex guardia giurata voleva provare a risolvere compiendo la rapina al collega che era andato a ritirare i soldi alla sala bingo. Solo ipotesi, ovviamente, che spetterà all'inchiesta chiarire nei dettagli. Un gesto comunque disperato. Una tragedia per due famiglie. L'EX vigilantes aveva 46 anni (compiuti il 7 febbraio scorso). Era sposato con Maria Franca Gioia e padre di due bambine di 5 e 1 anno. A Montecalvoli, dove abitava con la famiglia, in via del Lavoro, lo conoscevano in pochi. Prima gli orari di lavoro, poi il congedo parentale per assistere il padre ammalato non gli consentivano di fare molta vita paesana. Inoltre, la famiglia risiede da soli tre anni nella grande frazione di Santa Maria a Monte. Qui è nata la piccolina di casa, mentre la primogenita è venuta alla luce nel 2010 quando i Giuliani abitavano ancora a Bientina. Giuliani fino alla fine del 2014 era in servizio attivo presso il Corpo Guardie di Città di Pisa: poi, da gennaio di quest'anno, aveva chiesto e ottenuto un congedo parentale di due anni e al momento dell'accoglimento della richiesta da parte dello stesso istituto di vigilanza - come si legge in un comunicato - «siccome si erano verificati degli accadimenti nei quali la persona defunta era stata coinvolta e che avevano lasciato da pensare, le era stato fatto riconsegnare il decreto di guardia giurata, il porto d'armi e tutte le divise d'istituto». LO STESSO corpo Guardie di Città «manifesta stupore, incredulità e cordoglio per la famiglia del defunto». Famiglia che si è chiusa in un silenzio assoluto. Nessuna dichiarazione a giornali e televisioni. L'unico segno della tragedia un cartello «chiuso per lutto» affisso al cancello del piazzale, sulla provinciale Francesca, a Montecalvoli, dove si trova il negozio di vestiti usati aperto da alcuni mesi dalla moglie della vittima. IL 20 FEBBRAIO del 2013, l'appuntato Davide Giuliani, come riportato anche nella nostra cronaca di allora, sventò una rapina a Pisa, di fronte alla farmacia comunale numero 1, in piazza Giusti. L'appuntato era appena sceso dal furgone dell'istituto di vigilanza e stava per consegnare una busta con gli spiccioli per il fondo cassa alla farmacia. Due in scooter cercarono di portargli via i soldi. La guardia reagì e li mise in fuga, ma prima di scappare uno dei due lo ferì al volto con un taglierino. gabriele nuti VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 14/08/2015 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Un gesto disperato e incomprensibile» L'ombra delle difficoltà economiche 14/08/2015 Pag. 13 Ed. Prato diffusione:136993 tiratura:176177 Calendario delle farmacie Proteste per turni e chiusure SEANO è rimasta a ridosso del ferragosto senza farmacia aperta. Medici di base ma anche cittadini esprimono perplessità sul calendario delle chiusure approvato dal Comune di Carmignano. Seano è una frazione di oltre 5000 abitanti e con un notevole numero di anziani. La farmacia comunale di via Lame è chiusa dal 9 al 23 agosto e riaprirà quindi il 24 agosto, la Martelli di via don Milani è chiusa da lunedì 10 ad oggi e riaprirà il 15 agosto ma di fatto da lunedì scorso è impossibile ritirare o acquistare un medicinale o altro prodotto a Seano. Gli ambulatori dei medici, come prevede la normativa, sono tutti aperti e molti pazienti hanno illustrato questa difficoltà agli stessi medici. Come fare? Nessuno problema per chi può muoversi ma gli anziani che non guidano più devono ricorrere ai familiari, se ci sono, ai vicini di casa oppure telefonare a qualche associazione di volontariato che effettua il servizio. Il calendario approvato con ordinanza del sindaco prevede che la farmacia di Carmignano (via Roma) non faccia nessuna chiusura, la farmacia di Comeana sarà chiusa dal 10 al 29 agosto. A Poggio a Caiano la Zeppini (via Risorgimento) sarà chiusa dal 17 al 22 agosto mentre quella comunale del Poggetto sarà aperta. Pur essendo il Poggetto vicino a Seano, a piedi con questo caldo non ci si arriva. Stesso discorso per chi abita a Santa Cristina in Pilli, a Candeli, in centro a Poggio a Caiano: andare al Poggetto a piedi non è facile. Se passa si può prendere un bus o chiedere aiuto alla Misericordia che fa questo servizio. M. Serena Quercioli VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 14/08/2015 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CARMIGNANO MOLTI ANZIANI IN DIFFICOLTA' PROFESSIONI 4 articoli 14/08/2015 Pag. 1 diffusione:334076 tiratura:405061 Grecia, verso lo scontro all'Eurogruppo Vittorio Da Rold Sul fronte del salvataggio della Grecia nuove critiche della Germania al piano di Atene, che dopo la maratona notturna nel Parlamento ellenico sarà oggi all'esame dell'Eurogruppo. Intanto a sorpresa cresce l'economia greca, grazie a una ripresa dei consumiea un ottimo inizio della stagione estiva: nel secondo trimestre (ossia prima che venissero impostii controlli sui capitali) il Pilè salito dello 0,8% contro una stima di -0,5%. pagina 10 con un commento di Vittorio Da Rold Atene va al terzo voto per approvare il terzo piano di riforme in cambio di aiuti per 85 miliardi di euro. E' una lotta contro il tempo per arrivare all'Eurogruppo di oggi con il via libera greco, grazie al sì delle opposizioni. Se non ci dovesse essere un voto sull'accordo con i creditori prima dell'Eurogruppo - aveva ammonito ieri il ministro delle Finanze, Euclid Tsakalotos - la Grecia sarebbe costretta a chiedere un prestito ponte. L'avvertimento è stato lanciato durante l'intervento in commissione parlamentare ad Atene prima del voto. In realtà dopo il via libero greco, ci dovrebbe essere quello dell'Eurogruppo e quello di sette parlamenti europei, fra cui quello spagnolo, portoghese, austriaco, finlandese (che ha già detto sì), olandese, estone, lettone e tedesco. Una corsa ad ostacoli per arrivare a pagare entro il 20 agosto i 3,2 miliardi di euro di bond in scadenza in mano alla Bce. Il governo greco ha duramente criticato i ribelli di Syriza che intendono votare no al terzo piano di salvataggioe non esclude elezioni anticipate in autunno o addirittura a settembre. L'opposizione è pronta a dare il suo appoggio a Tsipras per evitare che il Paese scivoli nel caos. Il portavoce dell'esecutivo, Olga Gerovasili, ha spiegato che dopo il voto in Parlamento i riflettori si sposteranno sulla riunione dell'Eurogruppo di oggi, dove la Germania intende far pesare alcune obiezioni all'accordo: la sostenibilità del debito, alcuni rinvii sulle riforme richieste, la partecipazione dell'Fmi al piano. Difficile che Ber- lino ottenga il prestito ponte che avrebbe voluto per poter negoziare con calma i punti dell'intesa che considera controversi, mentre si fa largo l'ipotesi di una revisione a ottobre al piano di salvataggio per fare il punto sull'implementazione delle riforme. È questo il senso delle dichiarazioni giunte ieri da Berlino e della telefonata di martedì sera tra Angela Merkel e Alexis Tsipras, colloquio burrascoso secondo alcuni media, minimizzato però da Berlino. Un portavoce parlamentare, Ernst Hebeker, ha detto che il Parlamento potrebbe votare già il prossimo martedì sul memorandum, mentre il portavoce della cancelliera tedesca Steffen Seibert ha detto che l'ipotesi del prestito-ponte resta sul tavolo», e ha poi insistito sul fatto che il Fondo monetario partecipi al nuovo piano di aiuti, ma l'Fmi vuole ridurre in qualche modo un debito greco che, secondo un documento della Commissione Ue reso noto da Bloomberg, toccherà il prossimo anno un picco del 201% del Pil prima di ritracciare gradualmente verso il 160% previsto per il 2022. Manifestazioni anti-austerità si sono tenute ieri sera nel centro di Atene in concomitanza con la riunione del Parlamento. Intanto, a sorpresa, l'economia greca torna a crescere nel secondo trimestre. Le stime flash del Pil destagionalizzato registrano una crescita dello 0,8% rispetto ai precedenti tre mesi e dell'1,4% su base annuale. Gli analisti si aspettavano una contrazione dello 0,8 per cento. Il dato del primo trimestre è stato rivisto al rialzoe resta invariato su base trimestrale dopo un iniziale -0,2 per cento. Perciò la Grecia nel primo trimestre evita la recessione. Fra le misure di ammodernamento strutturale richieste dai creditori ad Atene vi sono le modifiche alla tassazione sulla stazza dei cargo per la marina mercantile, la riduzione dei prezzi dei farmaci generici, la revisione del sistema di previdenza sociale, con l'abolizione delle ba- by-pensioni e l'aumento dei contributi per la sanità. Anche gli introiti degli istituti per l'istruzione privata in passato esenti da imposte, saranno tassati al 23%. Gli interessi sui debiti scaduti nei confronti dello Stato pagabili in 100 rate aumenteranno dal tre al 5% per gli importi superiori ai 5.000 euro. Nel settore della marina mercantile la tassa sul tonnellaggio passerà al 4% all'anno tra il 2016 e il 2020. Quanto alle privatizzazioni, che dovranno generare 6,4 miliardi di euro tra il 2015e il 2017, l'Agenzia greca ha fissato per ottobre il termine delle offerte PROFESSIONI - Rassegna Stampa 14/08/2015 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Oggi Berlino darà battaglia - A sorpresa Pil a +0,8% nel secondo trimestre grazie a turismo e crescita dei consumi 14/08/2015 Pag. 1 diffusione:334076 tiratura:405061 PROFESSIONI - Rassegna Stampa 14/08/2015 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato vincolanti per la gestione del Pireo, per dicembre quelle per la rete ferroviaria e per febbraio 2016 quelle relative al Porto di Salonicco. Nel pacchetto trova spazio anche il rafforzamento del personale dipendente dal dipartimento per i crimini finanziari (Sdoe, l'equivalente della Guardia di Finanza italiana) e la deregolamentazione del mercato dell'energia. Foto: AFP Il ministro della svolta. Il ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos 14/08/2015 Pag. 1 diffusione:334076 tiratura:405061 Sempre di più in fabbrica a Ferragosto* Andrea Biondi Cristina Casadei Laura Cavestri Barbara Ganz Augu Aumentano le fabbriche apertea Ferragosto.I ritmi dei mercati globali spingono sempre più aziendea lavorare nel giorno festivo. Servizi pagina 11 La componentistica auto da mandare in Cina, il packaging di lusso per le grandi griffe, la customer satisfaction H24. Sull'onda del caso Electrolux e delle 30 adesioni (su 100-130 richieste) a lavorare il giorno di Ferragosto, si allarga, in Italia, la fotografia delle imprese che non chiudono più. «Lavorare a Ferragosto? Non è giusto né sbagliato. Ormai è normale in molti settori e lo sarà sempre di più in un'economia globalizzata». Roberto Di Maulo, segretario della Fismic, non si scandalizza di fronte ad aziende che, con ferie scaglionate, non chiudono praticamente mai. Da sempre, per esigenze pratiche. Chi produce farmaci (anche salvavita), gas biomedicali o lavora con forni industrialia ciclo continuo (dalla siderurgia alla ceramica) non può mai interrompere la produzione. Ma è l'export il vero motore di un cambio di abitudini che sempre più "sacrifica" l'italica settimana di ferragosto e lo stesso giorno 15 alle esigenze della competitività. Chi lavora con il mondo sa che non si può abbassare la saracinesca negli Usao in Cina (dove non si fermano mai) o quando in Brasile e Australiaè inverno. Il giorno di Ferragosto, ad esempio, si lavorerà alla Balocco di Fossano, per la produzione dei dolci e dei biscotti,o alla Bessone di Vicoforte Mondovì sui cioccolatini. Come alla Maina, dove la produzione dolciaria si ferma solo per due giorni. E si lavora alla Ferrero di Alba, al caseificio Occelli di Farigliano (doveè arrivato anche Martin Schulz, presidente dell'Europarlamento)e nelle aziende vitivinicole. «Nelle vigne si è sempre impegnati- precisa Bruna Giacosa che guida l'azienda dei grandi rossi piemontesi, bianchi e spumanti - ma da martedì anche in cantina». Non solo agroalimentare. La Prima Industrie (sistemi laser) lavora, seppura ritmo ridotto, per garantire l'assistenza mentre la Stamet, azienda di stampaggio lamiera,è in piena attività per le forniture alla Renegade prodotta a Melfi. Mentre l'abruzzese Gml, che fa impianti di scarico per le case automobilistiche nel mondo, quest'anno, solo il giorno 15, chiude. «Ma solo - sottolinea il titolare, Graziano Forcini- perchè cade di sabato». Ma chi lavora con l'estero- spiegano alla Fata (Finmeccanica) che realizza impianti industriali - non può basarsi sulle festività italiane. Chi si occupa dei cantieri tramite commesse continua anche a metà agosto. Apparentemente, senza significatrive frizioni sindacali. Non si fermano le rotative di Grafica Veneta Spa, la tipografia dei best seller di Trebaseleghe, provincia di Padova. La "stagione"' di stampa in questo periodo prevede tutta la produzione scolastica, in particolare quella francese. Lo stabilimento, che conta quasi 300 dipendentie un'adesione ai sindacati praticamente nulla, sta realizzando anche le milioni di copie del 4° libro incompiuto di Stieg Larsson: il 27 agostoè prevista l'uscita in contemporanea in 35 Paesi. Fabio Franceschi, che chiude l'azienda solo a Natale, non scorda le consegne dei volumi sacri in Indiaei testi universitari per la Russia. Chi non si stupisce di fronte all'idea del lavoro il 15 di agosto è Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Jannsen Pharmaceuticals e presidente di Farmindustria. Nel settore gran parte delle aziende rima- ne aperta in agostoe non sono così rarii casi di quelle dove le linee funzionano anchea Ferragosto. Tutto con il benestare del sindacato con cui, dice Scaccabarozzi, «abbiamo ottime relazioni. Non mi risultano casi di opposizione alle aperture». Nello stabilimento di Latina della Jannsen «ci sono molte linee, come quella di diabetologia, che lavoranoa ciclo continuoe sono attive anche a Ferragosto. Del resto, esportiamo il 93% e all'estero ad agosto tuttoè operativo». In Italia, invece, nella farmaceutica la situazioneè diversa da quella dei beni di largo consumo. «Le aziende, dopo la produzione, hanno depositari esterni che stoccano i farmaci. Questi tengono sempre aperti in modo che i farmaci non vengano mai meno. In luglioe nelle prime settimane di agosto la distribuzione intermedia fa ordini più sostenuti in modo che i farmaci non vengano maia meno». Rispetto al passato non ci sono grandi dif- ferenze. «Anni fa si tendevaa mantenere aperta la parte più operativa e anche tutto l'headquarter. Oggi invece la parte amministrativa chiude a cavallo del Ferragosto, fatta eccezione per alcuni uffici chiave come la farmacovigilanza che non si ferma mai: le persone hanno anche la reperibilità». Anche la grande distribuzione fa alcune eccezioni. Se le Coop sono PROFESSIONI - Rassegna Stampa 14/08/2015 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INDUSTRIA 14/08/2015 Pag. 1 diffusione:334076 tiratura:405061 PROFESSIONI - Rassegna Stampa 14/08/2015 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato chiuse, in tutta Italia, almeno una ventina di supermercati Carrefoure una quindicina di Auchan, prevedono aperture. Sia nei pressi delle grandi città che nei luoghi turistici. La Rinascente, il 15 agosto, resta aperta a Milano, Firenze, Padova, Roma piazza Fiume e Palermo. Per la prima volta, in Veneto, rimarrà aperto Coin. Per i call center agosto un mese come un altro. Anchea fronte di richieste in calo, i servizi su viaggi e tlc (settori peri qualii contact center prendono le commesse) non possono andare in vacanza. Alla Call&Call (contact center da 57 milioni di euroe 2.400 dipendenti) 130 dipendenti rimarranno al lavoro nella sede di La Spezia. «Per chi sarà al lavoro ci sarà a disposizione il bar, con gelati e ghiaccioli gratis per tutti», dice il presidente e cofondatore Umberto Costamagna. Anche il big dei call center, Almaviva, che fa attività per Alitalia, Fs, oltre che per le telco, nel weekend di ferragosto avrà al lavoro fra le 1.500e le 2mila unità (su 8mila totali). Del resto quello delle telco è un settore in cui non si chiude. Call center e manutenzione della rete mantengono al lavoro anche parte del personale delle telco. In casa Telecom, per esempio, nella settimana di ferragosto fra caringe servizi di manutenzione risultano al lavoro 27.301 persone in 621 sedi: più della metà del personale italiano. Sono comunquei servizi quelli che maggiormente tengono aperti i battenti. Come alla Ads di Pomezia, attiva nel settore degli impianti tecnologici, tlc ed energia. «Quest'anno in particolare - dice il ceo Pietro Biscu- con l'acquisizione di NextiraOne, abbiamo lavoro in più. Abbiamo un 30% di persone in attività». Non si ferma neppure il system integrator bolognese, Horsa. «Anche ad agosto spiega il direttore generale Nicola Basso- abbiamo la necessità di fornire servizi di assistenza monitoring per i software».150 milioni Grafica Veneta La produzione libraria tocca i 150 milioni di copie l'annoI numeri 17 milioni Balocco Il giro d'affari dell'export realizzato nel 201412 mila Prima Industrie Numero di macchine installate in più di 70 Paesi Foto: Carrello elevatore. Uno degli stabilimenti delle cartiere Fedrigoni 14/08/2015 Pag. 13 diffusione:88538 tiratura:156000 Pillole create con stampanti 3D La nuova tecnologia permette di fabbricare pelle artifi ciale SIMONETTA SCARANE La nuova tecnologia delle stampanti 3D potrà rivoluzionare il settore della sanità. Già adesso è possibile replicare un farmaco personalizzandolo sulle esigenze del paziente utilizzando i macchinari innovativi che stampano in tre dimensioni. Negli Stati Uniti è stato autorizzato un esperimento che è una prima mondiale. La Food and drug administration (Fda) ha dato il via libera alla commercializzazione di un medicinale fabbricato grazie alla stampante 3D. Spritam sarà immesso sul mercato all'inizio del 2016 secondo quanto annunciato dal piccolo laboratorio americano Aprecia. Sul piano chimico Spritam non ha niente di rivoluzionario. Il principio attivo che contiene, il levetiracetam, è in commercio da 15 anni per trattare l'epilessia, e farmaci generici sono disponibili dal 2008. La novità consiste nel modo di fabbricazione. Dalla metà del XIX secolo, le compresse sono generalmente prodotte mescolando diversi componenti e compattando la polvere ottenuta in due punzoni o con una pressa. Qui la ricetta non cambia. Al levetiracetam sono sempre aggiunte la glicerina, zucchero artificiale, aroma di menta e altri eccipienti, ma l'assemblaggio è effettuato con una stampante 3D che li deposita stato per strato in maniera estremamente sottile. Questo permette di ottenere un medicamento con una struttura interna predeterminata con estrema precisione. Aprecia ha fatto in modo che la pillola sia estremamente porosa in maniera da dissolversi con qualche goccia d'acqua in meno di quattro secondi così da inghiottirla facilmente. Un elemento importante secondo l'azienda, perché questa nuova formulazione sarà d'aiuto a tutti gli epilettici che hanno diffi coltà a deglutire. Con questo miglioramento potranno seguire meglio le proprie cure. La famiglia Arington, che controlla Aprecia, scommette molto sul proprio procedimento protetto da una serie di brevetti. Il laboratorio dell'Ohio ha molti altri farmaci di questo tipo in preparazione. La nuova tecnologia permette di fabbricare compresse dosate in maniera specifi ca in funzione delle necessità di ciascun paziente. Tutte le forme di pillole sono ugualmente possibili. Al di là dei farmaci, la stampante 3D ha la possibilità di rimescolare le carte in una serie impressionante di attività legate alla salute. Un incredibile fermento provocato dalla caduta dei prezzi delle stampanti e il nuovo mercato che sta nascendo grazie alle applicazioni della 3D nel campo della salute non supera gli 825 milioni di dollari (760 milioni di euro) nel 2014 secondo le stime dell'istituto Visiongain, ma potrà arrivare a 2,9 miliardi di dollari dal 2019. Dagli impianti dentari e le protesi acustiche, che sono il più dell'attività attuali, si aggiungeranno le protesi ortopediche, mandibole in titanio. A Digione il servizio di chirurgia maxillo-facciale dell'ospedale gioca un ruolo pioneristico. Partendo dallo scanner dei pazienti, l'équipe stampa in 3D le repliche in plastica dei loro crani, cosa che permette di preparare al meglio le operazioni. A Pessac, nella regione della Gironda, Fabien Guillemot, ricercatore dell'istituto francese di ricerca medica, lavora su tutt'altra applicazione della stampante 3D nella propria società biotech Poietis per fabbricare la pelle artifi ciale. Le sue stampanti non depositano strati di plastica o di polvere medicamentosa, ma di cellule viventi. Cellula per cellula possono produrre tessuti umani utilizzabili per esempio per testare futuri cosmetici evitando di ricorrere alla sperimentazione sugli animali. I grandi gruppi, e anche General Electric, si interessano a questo mercato. E la loro capacità di mezzi dovrebbe dare un'accelerata a questo mercato che oggi sconta ancora i prezzi più alti rispetto alla fabbricazione tradizionale. Guillemot ha siglato di recente un accordo con la tedesca Basf. A maggio, L'Oréal ha fi rmato un contratto dello stesso tipo con Organovo, il grande concorrente americano rivale della pmi biotech di Pessac.© Riproduzione riservata Foto: Stampante 3D per i farmaci PROFESSIONI - Rassegna Stampa 14/08/2015 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Negli Stati Uniti la Fda ha dato il via libera alla commercializzazione di un farmaco per l'epilessia 14/08/2015 Pag. 21 L'Unità diffusione:54625 tiratura:359000 L'atletica riassegnerà delle medaglie dopo che degli atleti sono risultati positivi a vecchi prelievi. Ma in altri sport non è andata così e nelle graduatoriefigura ancora chi ha barato Marco Ventimiglia [...] ^ M ^ signora, Ann Osgerby, ^ B di cui sappiamo poco _ ma non nulla. Ignoria^ ^ ^ M mo, ad esempio, dove si ^ ^ ^ ^ ^ trovi e che cosa faccia in questo momento. Sappiamo, però, che Ann Osgerby è stata una nuotatrice, una forte nuotatrice che ha gareggiato ai Giochi olimpici di Mosca nel 1980. Ed allora ce la immaginiamo oggi nella sua Gran Bretagna con un nipotino sulle ginocchia: «Nonna, ma è vero che sei stata alle Olimpiadi?», «Si è vero, e le ho anche vinte!», «Allora mi fai vedere la medaglia d'oro, nonna?», «Purtroppo non ce l'ho, non me l'hanno mai data»... Olimpiadi di Mosca1980, ordine d'arrivo della finale dei 100 farfalla: 1) Caren Metschuck; 2) Andrea Pollack; 3) Christiane Knacke, tutte e tre atlete dello squadrone dell'allora Germania dell'Est (DDR). Quarta, appunto, Ann Osgerby, che in realtà quella gara l'aveva vinta, anche se Iosa lei e qualche parente, adesso anche il nipotino, mentre tanti altri preferiscono far finta di non saperlo. In quei Giochi le triplétte delle nuotatrici DDR furono molteplici, troppo più forti e, soprattutto, più potenti delle altre concorrenti. Come accadde nei 100 dorso con il terzetto Reinisch, Kleber, Riedel salito sul podio. E proprio di Rica Reinisch leggiamo su Wikipedia: «Nel 2006 ha fatto causa, insieme ad altri 1900 atleti, all'azienda Jenapharm che produceva l'Oral-Turinabol, uno steroide anabolizzante che gli allenatori davano a loro insaputa agli atleti dell'allora DDR». Proprio così, tutte dopate fin da bambine, da uno Stato totalitario che pur di averle campionesse le ha rese vittime, destinate a malattie gravi ed a volte mortali nella vita adulta. Tutto documentato dai processi e dalle testimonianze accumulatisi nei tumultuosi anni successivi alla caduta del Muro di Berlino. Una lista lunghissima Eppure Ann Osgerby è ancora quarta, così come la classifica non è stata riscritta per la sua compagna di squadra Sharron Davies, che sarebbe stata prima nei 400 misti, oppure per l'australiana Michelle Ford, che avrebbe aggiunto l'oro dei 400 stile libero e dei 200 farfalla a quello vinto, nonostante la presenza delle tedesche, negli 800 stile libero. Ma la lista è in realtà molto più lunga se aggiungiamo le ragazze che sarebbero dovute salire sul podio, secondo o terze, al posto delle DDR. E diventa ancor più estesa prendendo in considerazione anche gli uomini e tutti gli sport di quei Giochi in cui vinsero medaglie rappresentanti della Germania dell'Est. Se poi si pensa che la supremazia sportiva della DDR durò quasi vent'anni in tutte le principali manifestazioni internazionali, dalle Olimpiadi ai campionati mondiali, dai campionati europei alle grandi rassegne giovanili, allora l'elenco degli atleti che sono stati classificati nella posizione sbagliata diventa davvero sterminato. Insomma, un rarissimo caso in cui la storia, quella dello sport, non è stata scritta dai vincitori ma dagli sconfitti, poiché tutti sappianw la fine che hanno fatto le nazioni del cosiddetto socialismo reale. Ma il problema non è naturalmente la DDR sportiva, le cui tragiche vicende sono ormai acclarate, mala nostra Ann Osbergy, emblema degli atleti che attendono ancora sportiva giustizia. Un problema tornato di indiretta attualità proprio in questi giorni, allorché si è saputo che la Iaaf, la Federazione internazionale di atletica leggera, ha sottoposto a nuovi esami antidoping delle provette relative a dei controlli effettuati nei mondiali 2005 e 2007, sfruttando la possibilità di eseguire delle analisi molto più accurate. Ebbene, addirittura 28 di queste provette sono risultate positive ai nuovi test, ed oltre alla squalifica degli atleti interessati «le classifiche delle gare relative verranno aggiornate, così come verranno riassegnate le medaglie». Quindi la sfortuna di Ann Osbergy è stata quella di nuotare anziché correre, saltare o lanciare? No, le cose non stanno esattamente cosiIn realtà, quando si trova costretto a fare i conti con il proprio passato la risposta dello sport è tutto meno che univoca. Prendiamo il caso della più celebre vicenda di doping accaduta nel terzo millennio, quella che vede protagonista il ciclista Lance I Armstrong. Dopo le t u m u l t u o s e [...] suo nome dalla classifica delle sette, dicasi sette, edizioni della Grande Boucle da lui vinte in sequenza dal 1999 al 2005, un'impresa mai riuscita a nessun altro corridore nella storia del pedale. Senonché, quelle prestigiose caselle lasciate libere nelle graduatorie non sono state PROFESSIONI - Rassegna Stampa 14/08/2015 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il doping e le false classìfiche Quando lo sport non fa giustizia 14/08/2015 Pag. 21 L'Unità diffusione:54625 tiratura:359000 PROFESSIONI - Rassegna Stampa 14/08/2015 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato poi riempite da nessun altro nome. Una decisione che l'Uci, la Federazione mondiale del ciclismo, non ha voluto motivare ufficialmente, anche se in questo caso la ragione risulta abbastanza intuibile. Infatti, scorrendo le classifiche delle edizioni incriminate, ci si accorge che quasi tutti i ciclisti arrivati immediatamente alle spalle di Lance Armstrong sono a loro volta incappati, chi prima chi dopo, in storie di doping. Insomma, la toppa sarebbe stata peggiore del buco. Intervenga il Ciò A questo punto emergono delle considerazioni. Innanzitutto non è accettabile che una questione così delicata venga gestita in totale autonomia dalle singole Federazioni sportive, con esiti, come abbiamo visto, che posóno essere totalmente contrastane ìTrà loro, È quindi necessario che della cosa si faccia carico il Comitato olimpico internazionale, dettando una linea d'azione obbligatoria per tutti. E, fatto ancor più importante, se non è tollerabile che atleti sicuramente dopati permangano negli ordini d'arrivo, è altrettanto inaccettabile che non vengano sostituiti nelle classifiche da coloro che hanno battuto facendo ricorso a delle sostanze illecite. In questi giorni, girano in Rete alcuni video con le immagini di atleti che chiedono giustizia e chiarezza alla Iaaf in merito alle vicende che abbiamo descritto. Ed allora ci piacerebbe vedere un altro filmato con, immaginiamo, delle mature ma ancora sportivissime signore che chiedono esattamente la stessa cosa. Ann Osgerby, Sharron Davies, Michelle Ford, e tante altre come loro, insieme per dire che stanno ancora aspettando giustizia. E se qualcuno obietterà che sono trascorsi tanti, troppi anni, le nostre campionesse potranno rispondergli che la memoria sportiva non va in prescrizione. Ed allo stesso modo ricordiamo che molti anni fa, prima che i soldi, le televisioni e i farmaci cambiassero quello che ancora ci ostiniamo a chiamare sport, viveva un elegante signore. Lo stesso signore che di fronte agli scempi accertati del doping avrebbe chiesto di fare una cosa prima di tutte le altre: riscrivere le classifiche. Si chiamava Pierre de Coubertin. Foto: Casi clamorosi. Il podio dei 200 dorso ai Giochi di Mosca del 1980 composto datreatlete della DDR; sotto, Lance Armstrong. FOTO: CONTRASTO Foto: Le varie Federazioni hanno affrontato la questione intnodi contrastanti PERSONAGGI 1 articolo 14/08/2015 Pag. 5 diffusione:125215 tiratura:224026 Silvio cerca soci per Altra Italia e spunta l'esperto di «fund raising» PAOLO EMILIO RUSSO ROMA L'ultima è che, con ogni probabilità, nemmeno siederà nella Fondazione Altra Italia, l'anima del movimento politico che vuol lanciare tra poco più di un mese. Silvio Berlusconi vuole sì «metterci la faccia», ma che quel progetto «vada avanti per conto suo». Per questa ragione continua - pure dal buen retiro di Villa Certosa - a cercare i soci fondatori tra i non-politici di professione, preferendo tra quelli segnalati dai suoi collaboratori gli imprenditori e pure i docenti universitari, che furono un "nucleo" centrale della prima Forza Italia. Ad Urbano Cairo, editore de La 7 e presidente del Torino, ha chiesto la disponibilità personalmente alla festa di compleanno di Francesca Pascale, mentre altri big come Diego Della Valle e Flavio Briatore sono oggetto di un corteggiamento serrato per interposta persona, via Daniela Santanchè. A portare altri imprenditori del Nord ad Arcore sono state nelle settimane scorse anche Micaela Vittoria Brambilla e Andrea Mandelli, mentre Marcello Fiori ha segnalato una ventina di amministratori locali azzurri da "spostare" dentro la nuova creatura. L'ex candidato sindaco civico di Roma, Alfio Marchini, è attenzionato da mesi, tanto che è stato ricevuto a Palazzo Grazioli più volte, così come i fratelli Andrea e Luca Zappacosta, che gli hanno sottoposto un gruppo di giovani. Sarebbe stato contattato - alla voce docenti universitari - anche Valerio Melandri, figlio dell'ex senatore dc Leonardo, ma, soprattutto, esperto di fund raising . Il professore forlivese, che qualcuno voleva candidato governatore in Emilia, si occuperà proprio di trovare i fondi; una fondazione dovrebbe avere meno difficoltà di Fi, un partito, sottoposta ai vincoli della nuova legge sul finanziamento. Il progetto prosegue «parallelamente» all'attività del partito che il Cavaliere ha fondato nel 1994 e del quale garantisce di voler restare «presidente a vita». Per le conferme c'è tempo ancora qualche settimana, ma il nuovo organigramma sarebbe tutt'altro che completo. Anche per gli azzurri il mese di settembre sarà decisivo, visto che è in calendario il voto per le riforme e che una loro bocciatura potrebbe significare - così, almeno, minaccia Matteo Renzi - urne nel 2016. Berlusconi sembra poco intenzionato a lasciarsi convincere dalle lusinghe del Pd, consapevole che «le elezioni anticipate sono un'arma spuntata, utile solo a rimettere in riga la minoranza» dem. Per allontanare i sospetti di un nuovo Patto, e, addirittura, che Pd e Fi stiano già lavorando ad un "governissimo", è tornato sul tema Renato Brunetta: «Non chiediamo nulla», chiarisce. Le richieste degli azzurri sono quelle di sempre, cioè «cambiare la legge elettorale per dare un premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista e cambiare la riforma con l'elettività dei senatori», aggiunge. L'obbiettivo degli azzurri sarebbe soprattutto il primo, ma proprio questo è il dossier già chiuso che il premier, Maria Elena Boschi e Luca Lotti non vogliono riaprire. A guidare il fronte dei trattativisti, che hanno all'attivo per tramite di Gianni Letta il "successo" della nomina condivisa di Monica Maggioni a presidente della Rai, ci sono il capogruppo forzista al Senato Paolo Romani e, da un diverso osservatorio, anche Fedele Confalonieri. "Fidel", amico d'infanzia del Cavaliere, suo stretto collaboratore dal 1973, fu il solo a convincere l'allora premier a dimettersi nel novembre 2011 e poi, due anni dopo, a sostenere il Patto del Nazareno. Nemmeno Confalonieri pensa ad un nuovo patto col Pd, ma suggerisce di aprire un dialogo e si è messo personalmente in gioco recandosi a Palazzo Chigi. In cambio di una desistenza sulle riforme, secondo il Corriere , Renzi avrebbe offerto al leader di Fi alcuni interventi sulla giustizia. Se dal ministero di Andrea Orlando smentiscono la creazione di due distinti Csm, una riforma della custodia cautelare e la modifica della formazione dei collegi giudicanti, il governo potrebbe promuovere una riforma delle intercettazioni, vecchio cruccio del Cavaliere. «Non scambi, ma buone riforme», chiarisce il senatore Fi Lucio Malan. È un segnale? PERSONAGGI - Rassegna Stampa 14/08/2015 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Corteggiato anche il presidente del Toro Cairo