Imprese alla prova del passaggio del testimone
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Imprese alla prova del passaggio del testimone
Imprese alla prova del passaggio del testimone Si alza l’età media degli imprenditori bolognesi Il 40% nei prossimi anni dovrà passare l’azienda a familiari o a nuovi eredi Cna affianca le imprese in questi delicati passaggi e oggi premia cinque aziende che li hanno affrontati con successo Si sta alzando l’età media degli imprenditori bolognesi e per il 40% di loro nei prossimi anni ci sarà un problema importante da risolvere: il passaggio del testimone ad un nuovo imprenditore, sia esso un familiare, un dipendente o una persona esterna all’azienda. E’ una fase delicata, i dati dicono che solo un terzo delle aziende sopravvive al passaggio dalla prima alla seconda generazione: tradotto in numeri significa che migliaia di imprese bolognesi nei prossimi anni sono a rischio per mancanza di eredi o per passaggi generazionali che potrebbero avere difficoltà a funzionare. Quello del passaggio generazionale e della trasmissione d’impresa è un tema su cui la Cna sta lavorando da tempo con iniziative e servizi innovativi. E’ anche il tema della “Giornata dell’eccellenza nella piccola e media impresa” di quest’anno: oggi pomeriggio infatti Cna premierà cinque aziende che hanno con successo consegnato il testimone a nuove generazioni di imprenditori. Si tratta della Accarisi, salone di acconciatura dove l’entrata in azienda del figlio ha portato innovazione nel servizio ai clienti; Bonora srl, storica azienda meccanica rilevata dai coniugi Marangoni che da impresa contoterzista ora vuole lanciare produzioni in proprio; Clamas, impresa specializzata nel beauty packaging; Divin Porcello, leader nella norcineria, in cui l’ingresso dei figli ha accelerato l’internazionalizzazione dell’azienda; D.v.p. Vacuum Technology, impresa meccanica con 40 anni di storia, dove il titolare e la moglie oggi sono affiancati anche da tutti e 4 i loro figli. Solo un terzo delle aziende riesce a proseguire l’attività dopo il primo ricambio generazionale A Bologna (dati 2008) il 35% degli imprenditori ha tra i 50 e i 69 anni, il 9.7% ha oltre 70 anni. Rispetto all’anno precedente l’età media si sta alzando: crescono del 2,4% gli ultrasettantenni, diminuiscono del 6.7% gli under 30. Gli effetti dell’innalzamento dell’età accelerano dunque uno dei fenomeni più critici per l’impresa: il passaggio di testimone quando il titolare decide di cessare la sua attività. Le piccole imprese sono quelle maggiormente esposte al rischio di chiusura a seguito di una operazione di trasmissione, il rischio è molto alto quando l’imprenditore è impreparato al passaggio o si rifiuta di affrontarlo e programmarlo per tempo. Ecco perché solo un terzo delle aziende riesce a proseguire l’attività dopo il primo ricambio generazionale e solamente un 15% riesce a superare la seconda generazione. Se poi si aggiunge che molti imprenditori non hanno un erede tra i propri familiari o dipendenti, ecco spiegato il rischio di chiusura per migliaia di aziende del nostro territorio. Quasi 300 imprese senza l’erede con Cna sono riuscite a trovarlo Ogni anno affiancate centinaia di aziende coinvolte in passaggi generazionali Col sostegno di Cna Bologna quasi trecento imprese l’erede l’hanno trovato. Imprese dalla lunga storia, ancora forti sul mercato, con un futuro però incerto: il titolare si stava avvicinando all’età della pensione e non era riuscito ad individuare un successore per la sua azienda. Grazie al servizio di Cna sulla “Trasmissione d’impresa” sono 287 le imprese che sono state rilevate da nuovi imprenditori, salvandole da una chiusura certa. Il servizio sulla “Trasmissione d’impresa” mette in contatto imprenditori intenzionati a cedere l’azienda con aspiranti imprenditori interessati a rilevarla. Finora sono state 562 le aziende cedenti selezionate e 786 le proposte arrivate da potenziali acquirenti. L’originalità del progetto consiste poi nel fatto che, a passaggio avvenuto, il precedente titolare resta con alcune quote societarie in azienda, affiancando con la sua esperienza il nuovo imprenditore: questo consente all’impresa di affrontare con molte più probabibilità di successo il passaggio del titolare. L’incontro tra aziende interessate a cedere e aspiranti imprenditori interessate a rilevarle, avviene sul nuovo sito della Camera di Commercio “Incontrerete”, una sorta di “vetrina virtuale” nella quali gli utenti registrati possono inserire i propri annunci circa la cessione di un’attività o la disponibilità ad acquistarne una. I consulenti Cna fanno sì che l’incontro virtuale che avviene sul sito internet, diventi poi reale: quando c’è una dimostrazione di interesse, l’aspirante imprenditore viene accompagnato nell’azienda che vorrebbe rilevare. Sono state oltre 600 le visite effettuate dai consulenti Cna nelle aziende interessate a cedere. Se poi l’affare va in porto, i consulenti continueranno ad affiancare i nuovi titolari perché l’entrata sul mercato sia di successo. Oltre al servizio sulla trasmissione d’impresa, Cna affianca le imprese anche nel più tradizionale ma non meno impegnativo passaggio generazionale, quando il futuro imprenditore è già presente nell’impresa, perché si tratta di un familiare oppure di un dipendente. Ogni anno in media Cna assiste un centinaio di aziende nelle quali avviene il passaggio di testimone tra genitore e figli e garantisce una consulenza in media a 200 imprese nelle quali il passaggio sta per avvenire. Si tratta di consulenze molto delicate perché alle normali questioni legali ed economiche che comporta una mutazione dell’azienda, si aggiungono quelle psicologiche che comporta l’ingresso di nuovi imprenditori, giovani, i quali possono avere una visione diversa rispetto a quella dei propri genitori. Genitori che a loro volta possono avere difficoltà a cedere completamente il bastone del comando alle nuove generazioni. La premiazione delle cinque imprese oggi nella Giornata dell’eccellenza per Cna vuole dunque essere un riconoscimento alle aziende che hanno superato con successo il passaggio del testimone ed uno stimolo per tutte le altre ad affrontare il tema per tempo, quando non è ancora troppo tardi per intervenire. Insieme alle cinque aziende premiate, oggi pomeriggio, nella sala conferenze della Cna alle 17.30 verrà attribuito un riconoscimento anche ad altre 15 aziende che nel corso del 2008 hanno raggiunto performance eccellenti in alcune prassi aziendali. I loro casi sono raccolti in un volume, il “Repertorio delle imprese eccellenti”. L’iniziativa ha il contributo di Emil Banca. Bologna, 28 maggio 2009 L’ufficio comunicazione Cna Bologna Maurizio Collina tel. 348/602.3310 Le imprese eccellenti premiate da Cna ACCARISI ACCONCIATURA Arriva il figlio Andrea e i tagli diventano… all’ultimo grido Una tradizione famigliare in punta…di forbici. E’ quella di Accarisi, un nome storico a Bologna nell’ambito delle acconciature per signora. Il salone ha aperto i battenti circa quarantacinque fa, su iniziativa di Virginia Accarisi, alla quale si è unita nel ’76 la cognata Oletta Legnani. La passione delle due titolari verso questo lavoro, assieme al desiderio di offrire sempre il meglio alla clientela, è divenuta col tempo “contagiosa”. Ad esserne travolto è stato anche un altro membro della famiglia, Andrea, figlio di Oletta, entrato a fare parte della squadra dal 2002. “Vedendo loro lavorare – spiega – mi sono gradualmente appassionato dell’aspetto artigianale di questo mestiere, oltre a quello artistico. Con il passare degli anni sono sempre stato più coinvolto in tutti quelli che sono gli aspetti gestionali di questa attività”. L’ingresso del giovane ha portato a un’ulteriore spinta verso il continuo miglioramento del servizio offerto, già consolidato negli anni, visto che spesso e volentieri le due titolari si sono recate in alcune accademie all’estero per frequentare corsi di aggiornamento. Ora tocca ad Andrea scoprire le novità viaggiando per il mondo, forte anche della sua esperienza maturata con le consulenze offerte a L’Oréal, grazie alle quali ha avuto modo di insegnare le proprie tecniche a coiffeurs meno esperti e, allo stesso tempo, acquisire ulteriori competenze. Questa continua tensione al miglioramento viene dimostrata anche nel rapporto con i fornitori, che vede i titolari del salone non svolgere un mero ruolo di acquirenti, bensì quello di interlocutori competenti, con i quali confrontarsi sui prodotti e sulle loro caratteristiche. Benché i tre soci, insieme alle tre collaboratrici che completano lo staff del salone Accarisi, siano in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta, è il ventottenne Adrea, ad approfondire maggiormente, com’è naturale, tutte quelle che sono le caratteristiche e i dettagli dei tagli e dei colori all’ultimo grido, per poi proporli alla clientela più giovane, sempre in cerca di novità. BONORA SRL I coniugi Marangoni “ereditano” e rilanciano l’azienda meccanica L’azienda, con sede a Molinella, è specializzata nella fresatura di precisione, produzione e assemblaggio di componenti meccanici. Nata nel 1985, 21 anni dopo ha visto la sua guida passare all’ing. Paolo Marangoni e alla moglie Roberta. I nuovi titolari hanno scelto di subentrare a quello precedente, Lino Bonora, per fare intraprendere all’impresa un percorso di rinnovamento, puntando sulla competenza dei suoi 20 addetti e sugli elevati standard di qualità raggiunti all’interno dello stabilimento. L’obiettivo di entrambi? Confermare ad accrescere i successi già conseguiti in Italia ed Europa. I Marangoni hanno fruito del servizio “Trasmissione d’impresa” di Cna Bologna per compiere nel modo più corretto tutti i passaggi da affrontare nel corso di una delicata operazione come quella che vede una realtà produttiva passare da una gestione all’altra. Il processo di vendita e acquisizione è stato caratterizzato da una forte volontà di collaborazione e flessibilità dimostrata da entrambe le parti, oltre a un’indubbia flessibilità con la quale l’intera struttura ha attraversato il cambiamento senza particolari problemi. La nuova proprietà ha colto l’opportunità del passaggio di impresa per intraprendere un processo di ristrutturazione aziendale. Questo passaggio di proprietà, infatti, ha rappresentato per Bonora Srl un importante momento di cambiamento interno, attuato tramite la ridefinizione strategica delle tecnologie, dei prodotti e dei processi organizzativi. Per fare sì che l’evoluzione porti i migliori risultati, la nuova società ha scelto di coinvolgere anche figure esterne alla realtà aziendale. Dopo molti anni di attività come contoterzista, l’azienda punta a sviluppare nel prossimo triennio anche una propria produzione artigianale. Per sviluppare nuovi modelli, i titolari hanno partecipato a un bando regionale, sempre affiancati da Cna Bologna, per dotarsi di quelle risorse specializzate nel design, con le quali elaborare i concept di nuovi prodotti e così tentare la conquista di nuove fette di mercato. CLAMAS SRL Packaging della bellezza, i nuovi titolari puntano sul design Per i coniugi Livia e Andrea Bontadini rilevare la guida di Clamas Srl, impresa con sede a San Lazzaro, che da oltre trent’anni opera nel settore del beauty wellness, è stata una sfida tanto impegnativa quanto emozionante. Un po’ perché lanciarsi in una nuova iniziativa imprenditoriale non è mai un passo da compiere alla leggera, un po’ perché li ha portato in un settore nel quale non avevano mai operato. Anche a fronte di quelle che potevano essere difficoltà oggettive, i nuovi titolari hanno scelto di dare vita a questa attività con grande entusiamo, decisi a mettere a frutto l’esperienza maturata precedentemente in altri settori: Livia operando come esperta nell’ambito finanziario e del marketing, Andrea come responsabile commerciale. Venuti a conoscenza della possibilità di rilevare l’azienda attraverso un programma televisivo su Rai Tre, in cui si parlava del progetto Cna sulla “Trasmissione di Impresa”, i due coniugi si sono affidati a Cna per verificare le potenzialità legate al settore del Beauty Wellness, in particolare a strumenti per manicure e pedicure e le modalità di approntare strategie efficaci per conquistare fette di mercato sempre maggiori. L’associazione ha anche supportato Livia e Andrea nella partecipazione al bando Spinner, in modo da impiegare i finanziamenti per realizzare prodotti dal design innovativo, anche con la collaborazione del Design Center di Bologna. Di certo ai due imprenditori le idee non mancano. Oltre ad aver approntato il nuovo sito e tre distinti cataloghi per gli altrettanti marchi dell’azienda, hanno elaborato nuove idee, come quelle per il packaging, pensando a confezioni ecocompatibili, riciclabili dal consumatore finale per l’utilizzo originale o per altri impieghi. I prodotti dell’azienda vengono realizzati da artigiani italiani delle zone di Premana e Maniago, distretti regionali conosciuti in tutta Europa per l’eccellenza della manifattura, oltre a tre addetti e due collaboratori, figure dalla comprovata esperienza, in grado di esprimersi al massimo livello qualitativo. L’eccellenza delle lavorazioni si unisce all’impiego dei migliori materiali, come l’acciaio proveniente dalla Germania, dove spesso e volentieri si trova il top della gamma. E anche sul versante della produzione stanno arrivando nuove idee. Già sono allo studio prodotti per la cura delle unghie realizzati utilizzando il vetro, oltre a un’innovazione degli astucci: nel secondo caso si pensa a nuove forme, colori e materiali per raggiungere anche il mercato dei giovanissimi attraverso accessori fashion per la cura delle mani e dei piedi. DIVIN PORCELLO Il “re della norcineria” coi figli ora guarda all’estero Oltre vent’anni passati a lavorare artigianalmente carni suine, con una maniacale attenzione alla genuinità dei suoi prodotti. A poterli vantare è il signor Andreino Cavallini, titolare della norcineria Divin Porcello, con sede a Budrio. E’ una macelleria familiare, che ha visto nel tempo crescere al suo interno la presenza dei due figli Massimo e Sara. Entrambi si sono avvicinati al lavoro del genitore, aiutandolo nelle attività quotidiane, per poi scegliere questa come la loro attività permanente. Una scelta ce non sarebbe stata compiuta se in loro non fosse nata una vera passione per questo lavoro, che richiede uno sforzo continuo a migliorare i prodotti, senza mai cedere alla tentazione di adottare un metodo industriale. E’ un risultato che si ottiene conoscendo a fondo la materia prima, “sentendola”, cercando sempre quella di più alta qualità, proveniente dai migliori allevamenti. La passione per l’eccellenza, si rivela in prodotti come quella che i Cavallini hanno chiamato “Porchetta Made in Bo”, preparata con un solo animale, in modo naturale, ormai divenuta un must per gli appassionati di questa pietanza. Insieme all’amore per il loro lavoro, le ridotte dimensioni aziendali e la presenza diretta dei titolari nelle varie fasi, le funzioni di commercializzazione e progettazione sono in stretto rapporto con la produzione che risulta snella ed efficiente. Anche se il mantenimento del metodo artigianale rimane una delle condizioni irrinunciabili per l’attività del Divin Porcello, i suoi titolari sono sempre impegnati nel migliorare le loro tecniche di produzione, cercando di raggiungere un legame sempre più stretto fra la tradizione e la moderna tecnologia, grazie alla quale si garantisce al clienta la massima qualità possibile. Tale strategia è sempre stata premiata da mercato, e non solo da quello italiano. Se è infatti vero che per la norcineria il business principale si sviluppa in raggio di 50/60 km, è altrettanto vero che a poter apprezzare le leccornie sono anche gli stranieri, come dimostra il successo che riscuotono ogni anno le specialità del Divin Porcello quando raggiungono gli stand delle fiere francesi, o la crescente richiesta da parte del pubblico europeo, stimolata dalla promozione commerciale curata da Massimo. D.V.P. Mario e Paola Zucchini: quattro figli e tutti in azienda D.V.P. Vacuum Technology Srl, opera da 40 anni nella produzione di pompe per il vuoto, compressori rotativi e accessori per il vuoto, rappresentando un esempio di come la passione per un’attività imprenditoriale possa trasmettersi da una generazione all’altra. Il fondatore Mario Zucchini e la moglie Paola hanno visto negli anni l’ingresso nella società di tutti i quattro figli, che hanno portato nello stabilimento di San Pietro in Casale un’importante dose aggiuntiva di energia, entusiasmo e voglia di migliorare costantemente le performance aziendali, ricoprendo ciascuno una determinata attività. Se infatti Roberto cura gli aspetti commerciali, Marco si dedica all’ufficio tecnico, mentre Luca e Alessandro si occupano rispettivamente della programmazione e delle lavorazioni. Prima di cominciare ad offrire un proprio contributo allo sviluppo dell’impresa fondata dai genitori, i figli hanno maturato delle esperienze in altre realtà, così da poter conoscere “sul campo” altri modi di operare e maturare anche una esperienza da lavoratore dipendente. Terminata questa fase tutti hanno poi scelto di dedicarsi all’azienda di famiglia con tutta la loro energia, ogni giorno, senza “guardare l’orologio”, e confrontandosi con sfide e problematiche sempre nuove. Una delle chiavi del successo conseguito dall’ impresa è sicuramente la capacità di ogni membro della famiglia di lavorare in team con gli altri, pur mantenendo una propria autonomia nel proprio ambito d’azione. Questo significa un confronto aperto su tutti gli aspetti che riguardano la vita della D.V.P. e, in particolar modo, sulle scelte di maggior valore strategico. L’azienda opera principalmente per il settore industriale, dove prodotti come le pompe per il vuoto vengono utilizzati in un numero sempre crescente di settori. D.V.P. è presente sul mercato internazionale con numerosi distributori ed ha recentemente costituito quattro società, al fine di rafforzare la propria presenza in alcuni importanti mercati come Germania, Francia, Spagna e Brasile. Complessivamente l’azienda impiega 47 addetti e nel 2008 ha raggiunto un fatturato superiore ai 9 milioni di euro.