Rosa, il viaggio dalla Bolivia a Bergamo finisce su Rai Tre

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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 5 GIUGNO 2011
Il personaggio
a
Rosa, il viaggio
dalla Bolivia
a Bergamo
finisce su Rai Tre
A
DI ELENA CATALFAMO
Rosita Carmina Ruiz, 31 anni, protagonista di «Radici» in onda il 10 giugno
Davide Demichelis, documentarista di «Timbuctu», racconta la sua storia
Dalla regione amazzonica del Beni, dove è nata la famiglia di Rosa,
fino all’arrivo a Longuelo, dove studia Economia e lavora come impiegata
Un viaggio fino ai luoghi delle origini, per capire cosa spinge a emigrare
Quattro puntate: protagonisti da Bosnia, Senegal e Marocco
Un progetto del ministero Affari esteri, di Wwf Italia e dell’ong Oxfam
Il Premio Ilaria Alpi ne ha curato la produzione per il suo valore educativo
D
a oltre 20 anni Davide Demichelis,
torinese di 45 anni,
viaggia per il mondo. La sua specialità sono i documentari sulla natura. Ha lavorato per il National
Geographic Channel e per le
trasmissioni di Rai Tre come le
popolari «Alle falde del Kilimangiaro» e «Geo&Geo» condotte da Licia Colò. La sua passione per il viaggio e per il mondo lo ha spinto a descrivere i segreti della natura e degli animali ma anche a entrare in contatto con culture, popolazioni, a
volte i contrasti della globalizzazione. Per questo si è impegnato per realizzare una serie di
produzioni televisive sui diritti
umani in occasione del 60° della Dichiarazione universale dei
diritti umani.
È così che è nata anche «Radici», ovvero l’idea di seguire
quattro immigrati che vivono in
Italia fin nella loro terra natale,
per andare oltre i numeri di un
fenomeno come quello migratorio e indagare i destini delle
persone, le ragioni che spingono a un viaggio così radicale, i
vissuti tra due mondi che fondono nelle loro storie personali.
Un progetto che ha trovato l’appoggio della Produzione Iniziative editoriali all’interno del
Premio Ilaria Alpi e il contributo del ministero degli Affari
esteri in collaborazione con
Wwf Italia e Oxfam Italia e che
andrà in onda su Rai Tre a partire dal 10 giugno, alle 23,30 con
quattro episodi da 54 minuti fino al 10 luglio. Proprio a Riccione il 17 giugno verrà presentato
durante la XVII edizione del
Premio.
Il caso dei boliviani
E la prima puntata racconterà la
storia di Rosita Carmina Ruiz,
31 anni, boliviana, che oggi vive
a Bergamo da qualche anno.
Proprio la nostra città infatti è
diventata un caso nazionale per
la presenza della comunità più
numerosa di boliviani in Italia.
Rappresentano infatti il 10% dei
residenti in città, quasi 12 mila
presenze ormai radicate sul territorio. Non esiste un’altra città,
neppure Torino o Genova, dove
la presenza sia così consolidata.
Ma Davide Demichelis, incuriosito da questo dato, non si è fermato ai numeri e ha cercato di
dare un volto e una storia ad almeno una di questi 12 mila boliviani.
La foresta amazzonica
Rosita Carmina Ruiz vive a Longuelo, ha un bimbo di un anno
che si chiama Tiago, lavora come impiegata e fa le pulizie in
una casa di bergamaschi, pur di
mantenersi gli studi in Economia all’Università di Bergamo.
Partecipa attivamente alle attività della «Casa dei boliviani»,
un’associazione che si impegna
a fornire consulenze e sostegno
ai connazionali presenti sul territorio e che finanzia progetti di
solidarietà nel Paese di origine.
Davide Demichelis
A
Da Torino
alle falde del
Kilimangiaro
A
Davide Demichelis, giornalista di
Torino, ha viaggiato per dieci anni
su e giù per l’Africa, dove ha realizzato reportage per giornali (fra gli
altri Panorama, Oasis e vari quotidiani), radio e diverse serie di documentari televisivi sulle popolazioni, le culture e le guerre che hanno sconvolto la vita del continente.
I filmati sono stati trasmessi, oltre
che dalle tre reti Rai, da una ventina di altre emittenti fra cui National Geographic Channel, Nhk, Radio
e Televisione Svizzera Italiana, Planete. Dal 1999 ha iniziato a occuparsi di animali, prima per «Ciak Animali in Scena» poi per «Il Pianeta
delle Meraviglie» e quindi per
«Timbuctu».
Ma la vita di Rosa è cominciata oltreoceano a Guayaramerin,
un piccolo villaggio nella pianura amazzonica boliviana, dove si
lavano ancora i panni al fiume e
dove si coltivano le noci più buone della terra. È lei che, con la
mamma, e un seguito di una
dozzina di valigie, si è prestata
ad accompagnare Davide Demichelis, in Bolivia, alla scoperta di
un Paese, delle ragioni che spingono a migrare in cerca di una
vita migliore, e soprattutto delle sue radici, oggi saldamente legate a due mondi.
«Le radici viaggiano con me»
Il documentario, realizzato con
Alessandro Rocca, è una fotografia della Bolivia inedita capace di cogliere le palme altissime
della foresta amazzonica attraversata da imbarcazioni lungo le
vie fluviali, ma anche la frutta
tropicale venduta alla cancha (il
mercato) dalle cholitas, le donne boliviane, la coltivazione delle foglie di coca e i pericoli del
narcotraffico, le città coloniali
eredità della conquista spagnola, la visita al curandero (il medico tradizionale) e il taglio indiscriminato di legname prezioso. Un Paese colto in tutti i suoi
aspetti come la vita di Rosa: dall’ex fidanzato calciatore incontrato sul volo a La Paz, fino all’ufficio del governatore di Cochabamba di cui Rosa è stata a
lungo il braccio destro.
Emozionante
scoprire
Guayaramerin e i resti della casa di famiglia di Rosa, il punto di
partenza di un viaggio che neppure lei stessa mai avrebbe immaginato e che l’ha portata a
Bergamo. Rosa, nella nostra
città, si trova bene e, come i protagonisti degli altri episodi–Maguette, musicista senegalese,
ma anche Nela, attrice bosniaca
e Mohamed, di Rabat emigrato
21 anni fa sa – sa che le sue radici affondano là, nella foresta
amazzonica, ma viaggiano con
lei trovando casa e portando
nuova linfa anche a Bergamo. ■
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Rosa Carmina Ruiz ha 31 anni, è nata a Guayaramerin, nella foresta amazzonica boliviana e oggi vive e lavora a Bergamo; 1) La sua città natale da dove è partita per studiare Economia qui all’Università; 2) Rosa e
Davide Demichelis ideatore del format «Radici»; 3) il viaggio tra amici e parenti in Bolivia andrà in onda
il 10 giugno su Rai Tre FOTO ALESSANDRO ROCCA