Corso addolcitori

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Corso addolcitori
L’ADDOLCITORE D’ACQUA
Cultura sull’acqua:
Dobbiamo sapere che l’acqua, attraverso gli strati del terreno si arricchisce di numerosi sali minerali che
costituiscono la salinità totale.
La presenza di alcuni di alcuni di questi sali, quali il calcio e il magnesio ne determinano la “durezza”, principale responsabile delle incrostazioni e dei danni arrecati agli impianti idrici, alle caldaie, ai bollitori, agli
elettrodomestici ed alle rubinetterie.
Terminologia:
DUREZZA: E’ l’indicazione del contenuto totale di sali calcio e magnesio disciolti nell’acqua. viene indicata
utilizzando varie unità di misure (gradi tedeschi, gradi francesi, ppm CaCO3). L’unità più utilizzata con le
acque potabili è il grado Francese.
GRADO FRANCESE:
1 grado francese di durezza equivale a c.a. 10 grammi di incrostazione potenziale se si riscalda l’acqua a 100°C per un tempo sufficiente. ad esempio prendendo un’acqua media
come potrebbe essere quella di Milano, che ha una durezza di 30° Francese, è possibile avere una incrostazione di 300 grammi per ogni metro cubo di acqua che passa nell’impianto.
Più alto è il valore di gradi francesi maggiore è la durezza dell’acqua quindi maggiore incrostazione che si
deposita nell’impianto.
Come si misura la durezza: esistono degli indicatori chimici a viraggio di colore, semplicissimi da usare si
riempie una piccola ampolla con dell’acqua della quale vogliamo conoscere i gradi francesi, successivamente si aggiungono delle gocce di un indicatore, ogni goccia corrisponde ad un grado francese, si contano
le gocce finché l’acqua cambia colore da rosso a verde vedi foto con sequenza. Questo KIT di indicatore
durezza ha un costo contenuto descritto sul listino acquisto EKOS (vedi allegato), e comprende
un’ampollina ed un indicatore con le quali si possono fare c.a. 20 misure.
indicatore
1 goccia
10 gocce
20 gocce
33 gocce
si noti dall’esempio illustrato in sequenza che l’ampolla cambia colore da rosso a verde dopo aver aggiunto
33 gocce, questo significa che il campione d’acqua ha 33° Francesi.
L’acqua dura e danni che può provocare:
La durezza dell’acqua non solo causa incrostazioni ma crea anche problemi nel lavaggio della biancheria,
dato che la durezza consuma detersivi e saponi inutilmente; infatti su tutte le confezioni di detersivi sono
prescritte dosi variabili in funzione della durezza dell’acqua e quindi lavare con acqua dura comporta una
maggiore spesa per i detersivi ed un maggiore impatto ambientale dovuto ai loro residui.
EKOS S.r.l. a socio unico Sede Legale ed Amministrativa, Commerciale per il Triveneto–Via Bassi, 81 – 33080 – Fiume Veneto (PN) – C.F., P.IVA e Reg.Imp.PN
01277570931 Cap.Soc.i.v. 52.000 € - Società sottoposta all’attività di direzione e controllo da parte della società KANADA S.r.l. - C.F., P.IVA e Reg.Imp.PN
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Inoltre l’acqua dura fa precipitare nella biancheria lavata cristalli di durezza che ne riducono la durata nel
tempo di oltre il 70% come hanno dimostrato numerose ricerche.
Oltre a questo la durezza danneggia la lavatrice, come anche la lavastoviglie e le stoviglie stesse, perché
precipita su queste ultime e per effetto meccanico di sfregamento, agisce da smeriglio, rovinando stoviglie
e bicchieri.
L’acqua dura inoltre non deterge l’epidermide adeguatamente ma, al contrario, fa precipitare su di essa
saponi di durezza e lo stesso accade sui capelli.
Anche in cucina l’acqua dura non è indicata, in particolare per la cottura di legumi e verdure, dove dà alterazioni di colore e indurimento della buccia.
Conclusione: Per evitare tutti questi problemi è utilissimo l’addolcitore dell’acqua.
L’addolcitore è necessario per:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
evitare danni di incrostazioni a elettrodomestici, caldaie , bollitori, tubi, rubinetterie, sanitari etc.
diminuire consumi energetici gas ed elettricità (senza incrostazioni gli scambi termici
sono ottimali come se si usassero apparecchi sempre nuovi)
diminuire i consumi dei detersivi per la pulizia della casa e del corpo.
minore deterioramento delle stoviglie e dei vestiti.
maggiore cura della ns. epidermide e dei ns. capelli.
migliore qualità dei cibi in cucina.
La soluzione all’acqua dura:
Per addolcire l’acqua, cioè renderla meno dura esistono parecchi sistemi , impianti di dosaggio (dosatori
di prodotti chimici antincrostanti e anticorrosivi, non ottimale per utilizzare l’acqua ad uso alimentare) impianti a sistemi fisici (apparecchiature elettromagnetiche che concentrano i sali al centro dei tubi, hanno
una funzionalità discreta solo nei primi metri di tubo non hanno un ottimale funzionamento) impianti con
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addolcimento per scambio ionico ( a resine alimentari che trattengono ioni calcio e magnesio rilasciando
ioni sodio, Ottimale efficacia, non vengono disciolte sostanze chimiche che alterano la composizione
dell’acqua.
L’impianto di addolcimento che noi proponiamo è un impianto di:
ADDOLCIMENTO PER SCAMBIO IONICO.
Come funziona l’addolcitore a scambio ionico:
L’addolcitore a scambio ionico è un apparecchio che per mezzo di particolari resine alimentari trattiene i sali
calcio e magnesio eliminando così la durezza in eccesso. L’addolcitore definitiva soluzione al problema del
calcare, semplicissimo nell’installazione e nell’uso è costituito da un contenitore per le resine, un contenitore per il sale alimentare da cucina necessario per la rigenerazione periodica delle resine, ed una valvola
idropneumatica che pilotata da un timer programmatore effettua i cicli di lavaggio necessari a tenere in efficiente operatività l’apparecchio.
Lo scambio ionico avviene così: Le resine trattengono i sali di durezza e rilasciano sodio.
Le reazioni di scambio ionico avvengono in apposite colonne riempite con le specifiche resine in granuli; in
esse si fa passare l’acqua, che, fornita dall’acquedotto, alimenta la rete idrica che si vuole proteggere.
Procedendo lo scambio, gradualmente le resine si esauriscono, possono però facilmente essere rigenerate
e riportate alla primitiva efficienza.
La rigenerazione avviene sottoponendo le resine al passaggio di una soluzione di cloruro sodico (sale di
cucina con acqua).
In tale fase si ha un nuovo scambio di ioni: la resina cede calcio e riacquista sodio; la soluzione salina che
la percorre perdendo sodio e acquistando calcio, diventa una soluzione di cloruro di calcio che si manda allo scarico “scarico acqua di scarto rigenerazione”
Dopo il lavaggio delle resine con acqua per allontanare, verso lo scarico i cloruri di calcio e magnesio formatesi, l’impianto può riprendere il suo lavoro di addolcimento. Il sale da utilizzare deve essere di tipo alimentare può essere in granuli o in pastiglie (vedi foto sale)
La rigenerazione va eseguita secondo due criteri:
a tempo, tramite un timer programmabile si può decidere di far fare 2 rigenerazioni a settimana o 1 a settimana, indipendentemente dal consumo dell’acqua.
a volume, sempre tramite un timer elettronico che in funzione alla durezza dell’acqua in ingresso e
all’effettivo consumo di acqua, quando le resine sono scariche attiva la rigenerazione delle resine
Che cosa caratterizza un addolcitore a scambio ionico:
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La capacità delle resine alimentari si misura in volume cioè litri, le resine non sono altro che delle micro sfere (di materiale sintetico omologato per contatto a sostanze alimentari) dal diametro di 0,6 mm, sono inserite già dentro l’apparecchio all’interno di una colonna in politilene rivestita in vetroresina (vedi fig.1. ) Siccome le resine hanno la capacità di trattenere i sali di durezza quali calcio e magnesio è intuibile che più litri di
resina si hanno maggiore è l’efficacia di addolcire l’acqua.
Ovviamente la caratteristica principale di un addolcitore è la capacità delle
resine alimentari, (facendo un paragone dell’addolcitore con le auto possiamo dire che la capacità delle resine è come se fosse la cilindrata di
un’auto).
La grandezza dell’addolcitore è definita dal numero di litri della resina
che la colonna di scambio contiene.
fig. 1
Altra caratteristica è il volume del tino che contiene il sale da cucina. Il modello da 25 litri di resina ha un tino che può contenere 100 kg di sale.
Il sale non è compreso nella fornitura dell’addolcitore, viene aggiunto successivamente, e deve essere
reintegrato man mano che si consuma.
L’addolcitore che noi proponiamo ha una funzione di segnalazione sale esaurito, in modo da ricordare
all’utente di ripristinare il carico di sale nel tino.
tino sale pieno
particolare tino sale in vista il galleggiante
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La caratteristica di maggior spicco che differenzia l’addolcitore della GEL da altri della concorrenza è il
TIMER ELETTRONICO che regola le rigenerazioni necessarie. Il timer vero concentrato di tecnologia è stato realizzato per guidare l’utente tramite istruzioni semplici e chiare a personalizzare la programmazione. La
programmazione si esegue inserendo alcuni semplici dati quali. durezza dell’acqua – ora esatta – ogni
quanti giorni viene fatta la rigenerazione – orario della rigenerazione e selezionando la modalità di lavoro
(volume, volume/tempo).Il display a cristalli liquidi permette di leggere direttamente le istruzioni, di visualizzare la portata oraria richiesta, il volume di acqua trattabile e i litri già trattati.
particolare che indica la durezza dell’acqua
vista del timer elettronico a bordo addolcitore
L’addolcitore della GEL che proponiamo può effettuare le rigenerazioni a tempo e/o volume/tempo.
Altra funzione importante è il dispositivo AD di autodisinfezione che provvede in modo automatico ad effettuare la disinfezione delle resine ad ogni rigenerazione per mantenere inalterate le
caratteristiche di potabilità dell’acqua.
NOI PRONIAMO N° 02 TIPI DI ADDOLCITORI DA 15 LITRI E DA 25 LITRI DI RESINA, sono i modelli più
venduti per singole unità abitative nel settore residenziale.
Come si dimensiona un addolcitore ?:
E’ facilmente intuibile che per dimensionare l’addolcitore occorre conoscere il consumo e la durezza
dell’acqua.
Il consumo d’acqua si misura in litri o m3 (1000 litri = 1 m3) e dipende dal n° di persone che occupano
l’unità abitativa.
La media nazionale del consumo d’acqua è di 200 litri a giorno per singola persona.
La durezza dell’acqua come già spiegato si misura in °Francesi, questo dato si può ricavare chiedendola al
gestore l’acquedotto o facendo un’analisi chimica o semplicemente utilizzando il KIT di durezza a viraggio
di colore.
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Riassumendo occorrono i seguenti dati:
1) N° persone che abitano la casa.
2) durezza dell’acqua in ° Francesi.
Avendo questi due dati possiamo applicare la seguente formula e ricavare il volume delle resine necessario
per scegliere il modello di addolcitore:
n° persone X 200 X °francesi X 3,5
= litri di resina.
5000
esempio: casa con N° 04 persone, acqua con durezza pari a 35° francesi.
calcolo:
4 X 200 X 35°fr X 3,5
= 19,6 litri di resina.
5000
sceglieremo un addolcitore che abbia 25 litri di resina, il modello da 15 litri sarebbe insufficiente.
Come si regola la durezza dell’acqua: (By-pass manuale).
L’acqua in uscita dall’addolcitore avrà una durezza pari a 0° francesi, per permettere di ottenere acqua in
uscita con il grado di durezza desiderato viene venduto a corredo con l’addolcitore una valvola miscelatrice
manuale detto by-pass.vedi rubinetto a farfalla di colore rosso in foto. (per i prezzi vedi listino allegato); di
norma è consigliabile regolare l’acqua in uscita dall’addolcitore con 7° - 10° Francesi.
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Dove si installa l’addolcitore:
L’addolcitore si installa a monte dell’impianto, in modo da prevenire tutto l’impianto dell’abitazione. solitamente nella sala termica, o in scantinato o in garage.
Cosa occorre per installare l’addolcitore:
L’installazione è semplicissima e viene effettuata da artigiani che hanno dimestichezza con impianti idraulici, occorrono poche ore (mediamente 2 ore). vedi file schema installazione.
Schema d’installazione di un addolcitore completo di accessori.
Esempio di una installazione:
Occorre intercettare il tubo d’ingresso dell’acqua di rete, solitamente dove è posto un rubinetto o serranda (
di colore rosso in foto) che chiude l’acqua di tutto l’impianto vicino al riduttore di pressione.
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Particolare già esistente in abitazione: tubo ingresso acqua di rete con rubinetto e riduttore di pressione.
Si installa un filtro da 1”G (vedi listino) con cartuccia a rete per proteggere l’addolcitore da varie impurità
grossolane presenti nell’acqua quali ruggine, sassolini, sabbia etc
Filtro da 1 “ G con cartuccia a rete.
By-pass o Corto circuito per escludere l’addolcitore:
E necessario installare n° 3 serrande per poter fare un by-pass (corto circuito), in modo da poter escludere
l’addolcitore, ad esempio per utilizzare l’acqua per bagnare il giardino senza far passare l’acqua per
l’addolcitore, oppure per fare una manutenzione particolare all’addolcitore.
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2
1
3
Nella foto i rubinetti sono posizionati per il funzionamento dell’addolcitore.
(rubinetto 1 chiuso, rubinetto 2 e 3 aperti).
Se si vuole escludere l’addolcitore e far andare l’impianto con acqua non addolcita bisogna posizionare i
rubinetti nel seguente modo; (rubinetto 1 aperto, rubinetto 2 e 3 chiusi).
Occorre collegare successivamente n° 02 tubi di scarico dell’addolcitore (lo scarico acqua di scarto della
rigenerazione e lo scarico di troppo pieno del tino)
Attraverso del tubo di gomma semplicissimo si collegano i due scarichi ad un sifone o ad una piletta a terra.
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uscita scarico rigenerazione dall’addolcitore
collegamento dei due scarichi al sifone della casa
infine occorre avere una presa elettrica per collegare il trasformare che alimenta il timer elettronico.
presa esistente con collegamento al trasformatore del timer elettronico
I consumi dell’addolcitore
l’addolcitore consuma solo sale alimentare tipo da cucina c.a. 100 gr. per ogni litro di resina per singola rigenerazione, che dipende da quanta acqua viene utilizzata e da che durezza ha l’acqua.
Una indicazione di consumo medio per un addolcitore da 25 litri di resina, è di 3,75 kg di sale a rigenerazione. Se in un mese fa 10 rigenerazioni consuma c.a.
40 kg al mese, media che dipende sempre dal
consumo di acqua e quanti °fr ha l’acqua di ingresso. Il sale su può acquistare in sacchi da 25 kg, è reperibile in qualunque negozio di termoidraulica può essere in granelli o in pastiglie.
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esempio di sale in pastiglie
L’energia elettrica consumata è trascurabile si tratta solo di alimentare un semplice trasformatore tipo orologio - sveglia.
Durante la rigenerazione si può utilizzare l’acqua ?:
L’addolcitore è provvisto di un by-pass mentre è in funzione la rigenerazione è possibile prelevare l’acqua,
questa ovviamente non sarà addolcita sarà l’acqua di rete normale.
foto vista dell’impianto completo
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