Business plan - Bellissima Terra Cooperativa Sociale
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Business plan - Bellissima Terra Cooperativa Sociale
__________________________ BELLISSIMA TERRA COOPERATIVA SOCIALE A R.L. Progetto di Start Up Innovativa Sociale BUSINESS PLAN Verona, giugno 2014 __________________________ 2 Sommario 0. Perché questo documento ............................................................................................................................. 5 1. L’idea di business ed il suo livello attuale di elaborazione rispetto alla realizzazione dell’impresa............................ 7 2. I progetti per il territorio, il loro stato di sviluppo ed i benefici per la società civile ............................................... 8 3. Il potenziale di valorizzazione economica e il rischio potenziale di insuccesso ...................................................... 9 4. Individuazione del/i “Campi di Applicazione” e/o della/e “Tecnologie Abilitanti” .................................................... 9 5. Il processo produttivo/erogativo del servizio e le strategie di fund raising ......................................................... 10 6. Le partnership che si intendono attivare ....................................................................................................... 11 7. Descrizione del team di lavoro e della struttura organizzativa che la start-up intende adottare ............................ 11 8. Ostacoli e carenze (di natura umana, economica, organizzativa e strutturale) che si frappongono allo sviluppo del progetto ....................................................................................................................................................... 12 9. Descrizione degli eventuali brevetti in possesso dell’impresa/soggetti appartenenti alla compagine sociale e/o descrizione dell’accordo/contratti/collaborazioni con centri di ricerca, laboratori di trasferimento tecnologico, università ................................................................................................................................................................... 12 10. Piano economico finanziario triennale ....................................................................................................... 13 11. Analisi conclusiva dei punti di forza e dei fattori di rischio dell’iniziativa........................................................... 15 3 4 0. Perché questo documento La rivoluzione agricola e la rivoluzione industriale portarono, hanno portato e ancora porteranno, in taluni contesti, ad autentici salti quantici nello sviluppo socio economico di un territorio. Si può dire anzi oggi che questi processi sono alla radice della formazione stessa di un territorio come entità istituzionale. Con l’agricoltura e con l’industria un territorio assume una vocazione permanente, seppure dinamica, evolutiva, legata al rapporto dell’uomo con la natura (rapporto primario) e con il capitale tecnico accumulato (rapporto secondario). Attorno a questi due fondamentali assi relazionali, il territorio si plasma come ambiente urbano, la città in senso lato, al di là di ogni categorizzazione in termini dimensionali e/o organizzativi. La comunità, una entità che precede ed ha preceduto l’agricoltura e l’industria, con il loro sviluppo diventa città, diventa nazione, fondata su un patto, più o meno esplicito, con il suo territorio. Il rapporto terziario è stato da taluni definito come il rapporto dell’uomo con l’uomo, ma è in vero concetto più complesso, perché incorpora tutte le relazioni sociali e istituzionali, comprese quelle che sono la risultante storica dell’evoluzione del primario e del secondario, è ciò che unifica tutti i rapporti e sancisce il patto positivo che dà identità al territorio, gli dà valore. Fino al Medioevo abbiamo abitato un universo gerarchico, definito dal dogma come mezzo di conoscenza, e nell’ambito del quale l’elemento fulcro delle relazioni è stato il ruolo. Ogni dicotomia, ogni cambiamento, era visto con timore, quasi fosse una misteriosa punizione. L’età moderna ha demolito questa concezione, focalizzando sull’uomo come soggetto e riducendo l’universo ad oggetto. Il mezzo di conoscenza è divenuto il determinismo scientifico, e nell’età moderna l’uomo ha conquistato la consapevolezza della possibilità della scalata sociale, della possibilità di ciascuno di mutare il suo destino, percorrendo una scala i cui pioli o gradini si salgono incrementando i propri diritti di proprietà. Tutto appariva possibile nell’approccio micro, a livello individuale, sul sentiero di una proprietà fondata sul concetto di esclusione. A livello macro, lo sviluppo delle illimitate possibilità dell’uomo doveva garantire a tutti, infine, pari opportunità. Oggi però il paradigma scientifico simbolo è il principio di indeterminazione, e anche in economia il valore è divenuto sempre più un concetto volatile. Non soltanto i fenomeni sociali, ma anche quelli legati alla materia e all’energia si manifestano con le leggi sovrane della meccanica statistica. La forma di conoscenza è il relativismo, che chiamiamo anche pensiero debole, rimpiangendo le (infondate) certezze di ieri. Il fulcro delle relazioni è il concetto di identità. In modo diverso, tuttavia, l’uomo è tornato al centro, con riferimento a una dinamica relazionale mobile di contesti dotati di un intorno ristretto. 5 Agricoltura e Industria sono in continua evoluzione, tuttavia oggi il motore dello sviluppo è il settore terziario, e nell’ambito di esso, il privato sociale. L’identità è l’elemento al centro della nuova teoria del valore, senza una chiara definizione dell’identità di un territorio le politiche agricole e industriali hanno un esito incerto in termini di valore, di ricchezza di una nazione (per dirla alla Adam Smith) ovvero di un territorio. Il successo di una politica di sviluppo, si sente spesso affermare oggi, dipende dalla fermezza degli intenti di chi la pone in essere, non soltanto perché foriera di efficacia ed efficienza, ma soprattutto in quanto capace di costruire identità territoriale, una chiara gerarchia di valori in grado di dare a chi li condivide una risposta autentica ai suoi bisogni e alle sue esigenze, alle sue scelte e alle sue aspirazioni. Il nuovo diritto di proprietà alla base della ricchezza si fonda sul concetto di inclusione. La frontiera dello sviluppo socio economico oggi è questa. I protagonisti saranno coloro capaci di costruire il capitale relazionale, di farlo ruotare più velocemente, producendo con esso identità e quindi valore. Vogliamo dare valore a ciò che ce l’ha, al lavoro sociale mai riconosciuto di molte donne, per esempio, trasformabile in denaro sul mercato dei servizi con una visione chiara, calibrando gli sforzi nei diversi segmenti, definendo in corrispondenza di ciascun vettore di sforzo un adeguato portafoglio di prodotti/servizi innovativi identificati in relazione ai bisogni e alle esigenze del target istituzionale di riferimento. Il legame tra innovazione e impresa sociale stenta ad essere riconosciuto. Tutti fanno fatica a dare fiducia a chi in esso crede fermamente. Forse perché per troppo tempo il privato sociale si è sentito figlio di un dio minore, sempre struttura di serie b, troppo spesso creatura voluta dal Settore Pubblico quando si tratta di risparmiare denari. Noi non ci stiamo più. Vogliamo sentirci avanguardia dell’Italia di domani. Crediamo nel nostro futuro, e in quello dei nostri figli. Ci proponiamo per guidare il paese fuori da questa crisi, non con le parole vuote di certa politica, ma con la ferma convinzione che sprigionando le infinite energie della persona umana pienamente realizzata, potremo realizzare la buona missione di crescere e di moltiplicare, di “soggiogare”, mediante un profondo rispetto, non solo la Terra ma l’Universo intero. Questo breve documento è per chi non comprende, per chi non ci crede. Forse per chi non vuol vedere, leggere queste righe non cambierà molto le cose. Noi speriamo che presto saranno i fatti a parlare, tanto che anche le pietre non potranno non capire. 6 1. L’idea di business ed il suo livello attuale di elaborazione rispetto alla realizzazione dell’impresa L’ idea imprenditoriale nasce dalla collaborazione tra Veneto e Lombardia. A Verona il dott. Mirko Meneghelli, ricercatore del gruppo internazionale di ricerca coordinato da Federico Perali, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona, Paola Bissoli, insegnante ed imprenditrice estremamente radicata sul territorio, e Barbara Castellini, una vita per l’arte e per la danza. A Varese Roberto Bulegato e il dottor Luca Solbiati, giornalista e grande comunicatore il primo, uomo del sociale il secondo, che stanno realizzando il sogno di una innovativa visione di gestione della cosa pubblica ed in particolare dell’area sportiva, a due passi dalla Malpensa. Ad unirci, una progettualità di condivisione che partendo dalla conoscenza di entrambe le realtà ha definito un progetto strategico estremamente innovativo in quanto: esprime da subito un sistema organizzativo certificabile ISO 9001, che funziona grazie ad un software web accessibile ovunque in tempo reale INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA prevede di applicare in modo sistematico e imprenditoriale algoritmi e modellistiche normalmente utilizzate a livello accademico e professionale INNOVAZIONE TECNOLOGICA si propone di immettere sul mercato un nuovo sistema software per la mappatura socio economica del territorio e per il monitoraggio dello stesso INNOVAZIONE DI PRODOTTO Secondo il progetto, la generazione di valore deriva, oltre che dalle idee chiare, dalla sinergia tra efficienza di impresa ed elevato contenuto scientifico, tra organizzazione aziendale e capitale umano reso disponibile dal background di ricerca di base e applicata dal quale si parte. Riteniamo che nello scenario attuale il territorio, sia dal punto di vista pubblico che privato, abbia bisogno di nuovi strumenti per il governo delle informazioni a livello socio economico, in grado di gestire i c.d. “big data” e in particolare di tenere maggiormente in considerazione il livello locale, in una ottica “glocal”: territori che convivono nell’arena globale. L’idea di impresa è all’inizio del suo processo di attuazione, tuttavia abbiamo le idee chiare e siamo pronti ad agire sul sistema socio economico. Il nostro ruolo sarà quello di un soggetto istituzionale importante per moltiplicare la raccolta di capitale, accendere e coordinare le risorse del volontariato, incrementare la diffusione delle progettualità nel web e sui social, estendere il progetto alle sacche più isolate o comunque svantaggiate della comunità (diversamente abili, casalinghe, anziani, bambini, disoccupati). 7 2. I progetti per il territorio, il loro stato di sviluppo ed i benefici per la società civile In generale le nostre progettualità rispondono al bisogno dei policy makers pubblici e privati, e dei singoli cittadini, di presidiare maggiormente le informazioni socio economiche, e si propongono di cogliere l’opportunità di far lavorare assieme, nella misura massima possibile, tutti i soggetti istituzionali di un territorio. I soggetti istituzionali di un territorio possono essere ad esempio seguenti: pubblica amministrazione locale; altri enti pubblici rilevanti (università, scuole, ospedali, …); famiglie, magari in forma di società cooperativa; istituzioni sociali private (terzo settore); aziende locali dei settori primario e secondario; aziende locali del settore terziario (commercio, turismo, servizi); banche; fondi di investimento; aziende esterne (nazionali o estere) che hanno un interesse sul territorio; tour operators nazionali e internazionali; turisti. Oggi possiamo erogare una serie di progettualità sotto forma di progetti spot, tuttavia il progetto di investimento prevede la razionalizzazione dei processi in un software dedicato, nonché la sperimentazione di nuovi modelli, nell’ambito di nuove progettualità. La proposta si basa essenzialmente su un filone di ricerca che fa capo alla matrice di contabilità sociale, uno strumento consolidato in sè, ma la cui frontiera scientifica oggi è prevalentemente orientata alla estensione del modello contabile (e dei modelli econometrici connessi) dal livello nazionale e regionale fino al livello locale. Ma anche su un progetto socio economico parallelo a livello micro: dalla revisione del parametro isee (nonostante le recenti modifiche l'indicatore non è ancora affatto soddisfacente), al bilancio sociale dei comuni (e del privato sociale), bilancio di genere, di generazione, ambientale, ... . Anche in questa ottica più micro, comunque, la disponibilità di una sam (social accounting matrix) locale è ciò che fa la differenza, mettendo a disposizione del territorio un potentissimo strumento di simulazione degli effetti in termini di benessere di qualunque politica o azione, pubblica o privata, in modo da comprendere e/o rendere trasparente (a un tavolo, in una amministrazione, o in una ideale agorà telematica) chi starà meglio e chi peggio, in che misura e quali possano essere i correttivi/modalità alternative possibili. Oltre all’ambito principale della matrice di contabilità sociale, possiamo incorporare nei nostri servizi innovativi competenze quali la valutazione di impatto ambientale, la valutazione di impatto culturale, le inchieste sul valore e le stime sull’utilità di determinati beni e servizi complessi, la valutazione delle componenti sociali dei costi legati al funzionamento del sistema sanitario, la valutazione dell’impatto degli eventi sportivi, gli studi di fattibilità relativi alla implementazione di istituzioni innovative. Punto di partenza della strategia sarà la definizione di un portale web,da cui sarà possibile avere contezza di una serie di informazioni, relative: 8 ad un database di misurazione territoriale del benessere sociale, destinato ai policy maker locali, grado di completamento 60%; ad una analisi di benchmarking e di efficienza sociale, in ambito pubblico e privato, grado di completamento 40%; ad analisi di territorio locale e internazionale, basato sulla matrice di contabilità sociale, grado di completamento 90%. I principali benefici per la società civile sono riassumibili nella forza dell’informazione. Finalmente i cittadini italiani avranno infatti a disposizione un cruscotto integrato nell’ambito del quale non soltanto saranno accessibili e gestibili tutte le informazioni disponibili in un database reso omogeneo statisticamente, ma nel quale tali informazioni saranno organizzate in modelli preliminari alla simulazione delle politiche, per esempio della pubblica amministrazione locale, o di una importante riforma a livello statale. 3. Il potenziale di valorizzazione potenziale di insuccesso economica e il rischio Lo scenario propone l’ingresso della nostra start up innovativa sociale in un contesto certamente grande ma concretamente sottile, caratterizzato da elevata specializzazione nei diversi ambiti della tecnologia. In questo contesto, la nuova iniziativa si propone di generare valore grazie alla ricchezza delle esperienze consolidate nei soggetti proponenti e nelle figure professionali e accademiche che collaborano nella loro rete, grazie alla quantità e qualità di modellistica e informazione disponibile, grazie al modello che si fonda essenzialmente sui territori per superare le barriere all’ingresso. Abbiamo compiuto una analisi preliminare dello scenario, identificando alcuni soggetti che operano nel medesimo settore, con diverse dimensioni, scegliendo alcuni di loro come benchmark di riferimento. Il tasso di insuccesso nel settore è abbastanza importante, se si tiene conto che si tratta di un mercato di nicchia. Generalmente ciascuna realtà che riesce a ritagliarsi un ruolo o fa capo a grandi fondazioni internazionali oppure è collegata ad un ambiente universitario di ricerca in ambito statistico e di economia applicata. 4. Individuazione del/i “Campi di Applicazione” e/o della/e “Tecnologie Abilitanti” Il principale campo di applicazione è quello dei Servizi Innovativi. Tuttavia il nostro prodotto/servizio assume rilevanza anche con riferimento ad ulteriori due campi di applicazione, costituiti dalla Mobilità Sostenibile (una delle applicazioni dei nostri algoritmi riguarda i modelli logistici, con possibilità di applicare ottimizzazioni basate su big data di microdati in particolare sulla sicurezza stradale e sulle conseguenze socio economiche dei traumi causati da incidenti) e dalla inclusione sociale (nei servizi che proponiamo in particolare alla pubblica amministrazione locale ci sono aspetti di modellistica, quali la rimodulazione del parametro “isee” e i nostri schemi innovativi di bilancio sociale basati sulla centralità dei microdati che sono estremamente rilevanti per il tema dell’inclusione sociale, con particolare riferimento alle dinamiche di genere e di generazione). 9 Per quanto riguarda le tecnologie abilitanti, sono essenzialmente quelle digitali, che sono il motore dei nostri servizi. Tuttavia alcuni aspetti del nostro prodotto/servizio riguardano anche la microelettronica e la sensoristica, in particolare per il fatto che i nostri progetti di intervento si baseranno tipicamente sulla integrazione delle nostre banche dati con rilevazioni sul campo attuate mediante sensori embedded. Per quanto riguarda la tipologia di tecnologie digitali, il nostro progetto abbina una dimensione interna (innovazione digitale nella comunicazione interna e nel team working) ad una esterna (innovazione digitale nella fruizione del prodotto/servizio, rigorosamente web-based e ulteriormente con grande enfasi sulla bidirezionalità dei flussi di informazione). 5. Il processo produttivo/erogativo del servizio e le strategie di fund raising La forma giuridica prescelta è quella della cooperativa sociale nel modello a responsabilità limitata, la cui snellezza e flessibilità statutaria ben si adattano alle caratteristiche dei soggetti partecipanti, del progetto, e del settore in cui si va ad operare. La struttura della governance è di tipo classico, con un organo amministrativo che sarà comunque relativamente snello, nella forma di un consiglio di amministrazione con un amministratore delegato per la sede secondaria in provincia di Varese. L’organo sovrano sarà l’assemblea dei soci, nell’ambito della quale le decisioni sono normate secondo quanto disposto dal codice civile vigente, con le maggioranze ordinarie quivi previste. Gli assets più importanti della società, oggi come in futuro, saranno prevalentemente di tipo immateriale. Norme speciali sono previste per regolarne la valutazione analitica, importante per mantenere equa la misurazione del valore sociale tra i soci e in generale per gli stakeholders. Il processo di produzione prevede il coordinamento del lavoro di un numero di persone relativamente elevato che, pur condividendo uno standard di riferimento, operano in luoghi e contesti differenti tra loro. La figura centrale per la produzione è il responsabile operativo di area. In particolare a regime avremo le seguenti aree: 1) 2) 3) 4) 5) Area Area Area Area Area Planning & Cost Benefit analisys…………….. Family & Society………………………………………. Environment……………………………………….……. Cultural…………………………………………………….. Public Sector & Other Social Enterprises… I processi operativi, nonché in generale tutti i processi (strategici e di supporto) sono governati da un sistema di gestione che sarà oggetto di certificazione secondo la ISO 9001. I tempi dei processi sono variabili in relazione alle aree e ai prodotti, e saranno tenuti sotto controllo con l’impiego di un software di project appositamente sviluppato. La promozione dei progetti e le operazioni di fund raising avverranno generalmente via web. Verrà predisposta una pagina web dedicata. 10 La promozione sarà effettuata anche utilizzando brochure da distribuire ai potenziali stakeholders e presso le istituzioni potenzialmente interessate, secondo una matrice progetto/territorio/stakeholder già definita dall’organo amministrativo. La credibilità viene assicurata dalla qualità e reputazione scientifica dei membri dello staff scientifico. Inoltre la credibilità dei progetti viene garantita anche dalla reputazione scientifica degli accademici coinvolti e dalla affidabilità operativa, anche internazionale, del nostro personale. 6. Le partnership che si intendono attivare Le relazioni con gli stakeholders esterni riguardano sia le relazioni con i fruitori e con la pubblica amministrazione, sia quelle con ulteriori soggetti del privato sociale, particolarmente importanti considerato il target. Dal punto di vista degli ambiti operativi, sono infatti molto importanti le relazioni con soggetti quali la Pubblica Amministrazione, gli enti associativi, le autorità di territorio e tutto il terzo settore, tanto più se si considera quanto sia fondamentale per questa iniziativa l’approccio al livello locale. Dal punto di vista delle relazioni di filiera, è certamente rilevante la qualità e la quantità delle collaborazioni con strutture pubbliche e private al fine di rendere possibile l’esecuzione di grandi progetti. La partnership più importante sarà quella con il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona, diretto dal prof. Diego Lubian, e in particolare nell’ambito di tale struttura la relazione con il prof. Perali, con il quale il socio dott. Meneghelli ha un rapporto di collaborazione pluriennale nella ricerca. Ulteriori sinergie ci saranno certamente con il Dipartimento di Informatica della stessa università, e particolarmente con lo spin off EDALAB SRL, per quanto riguarda le applicazioni della sensoristica embedded. Inoltre fondamentale sarà la collaborazione con il C.I.D.E. (Centro Interdipartimentale di Documentazione Economica), per l’accesso alle banche dati e per una consulenza specialistica nella omogeneizzazione del dato statistico. Un partner importante a livello di impresa sarà infine il Gruppo Volta, nel settore dello sviluppo software, e con MDS NET (a Milano), ovvero soggetti di grande esperienza e referenza nelle tecnologie digitali. 7. Descrizione del team di lavoro e della struttura organizzativa che la start-up intende adottare Il team imprenditoriale è costituito di tre elementi: per la parte accademica e di ricerca, il dott. Mirko Meneghelli; per la parte comunicazione,Roberto Bulegato; per la parte operativa, Paola Bissoli, Luca Solbiati e Barbara Castellini. Il progetto prende forma grazie alla proficua collaborazione attuata dai soggetti proponenti su singoli progetti, che è stata possibile grazie all’investimento di tempo, risorse e mezzi da parte dei protagonisti, a livello individuale come a livello di coordinamento. Insieme, i soggetti proponenti possiedono tutte le conoscenze necessarie per l’implementazione della business idea, basate tanto sulla formazione accademica specifica, quanto sulla concreta esperienza lavorativa e sul presidio della tecnologia e del business di riferimento del progetto proposto. 11 La mission si traduce nel produrre modelli e software da trasferire per fare capacity transfer e building di persone e istituzioni, per fornire servizi a persone istituzioni e comunità, nell’ambito di un approccio olistico nelle cinque aree. Tutti i soggetti proponenti avranno un elevato coinvolgimento nel progetto, anche nella parte operativa, Paola Bissoli e Luca Solbiati con la responsabilità amministrativa, gli altri per lo meno quali responsabili di area. Gli aspetti organizzativi riguardano i lineamenti dell’organizzazione tracciati, in primo luogo gli aspetti statutari e di governance, quindi la specificazione del ruolo nella struttura dei differenti soggetti proponenti, l’esplicitazione del modello operativo, ovvero la forma e la sequenza delle operazioni interne ed esterne che conducono alla generazione del valore sociale e alla realizzazione degli altri obiettivi, la precisazione delle responsabilità, della politica di gestione, la definizione dei ruoli e delle mansioni. In particolare, le scelte di struttura organizzativa sono già state delineate ai punti precedenti, e sono sintetizzabili nella scelta del sistema di governance, nella individuazione di cinque aree di intervento, nell’utilizzo di uno strumento software dedicato di project, nello sviluppo di un sistema di gestione volto all’efficacia e all’efficienza, che sarà oggetto di certificazione ISO 9001. 8. Ostacoli e carenze (di natura umana, economica, organizzativa e strutturale) che si frappongono allo sviluppo del progetto I principali ostacoli sono legati alla ambiziosità del progetto, con particolare riferimento alla industrializzazione delle conoscenze e del know how e alla capacità concreta di far convergere a livello operativo maestranze provenienti da mondi diversi (sociale, accademico, artistico e culturale, paesaggistico). Contiamo di poter accedere a finanziamenti pubblici e privati che possano porci nelle condizioni di affrontare tali ostacoli con strumenti software appositamente predisposti in grado di garantire precisi standard di operatività, nonché di offrire in tempi celeri alle controparti quel plus in termini di quantità, qualità e accessibilità dell’informazione che costituisce a livello strategico il punto di forza del nostro progetto. 9. Descrizione degli eventuali brevetti in possesso dell’impresa/soggetti appartenenti alla compagine sociale e/o descrizione dell’accordo/contratti/collaborazioni con centri di ricerca, laboratori di trasferimento tecnologico, università Il dott. Meneghelli porterà in dote la contitolarità dei progetti di ricerca da lui condotti nell’ambito della pluridecennale attività con il gruppo del prof. Perali, in tema di produzione e governo dell’informazione socio economica territoriale a livello locale, nonché le relazioni con l’università di Verona. In particolare, sarà attivata una commessa di ricerca con il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona avente ad oggetto lo studio di fattibilità del software SAM BASED (Social Accounting Matrix Based) per gli scenari di riferimento dei modelli di simulazione, con particolare riferimento alle problematiche della famiglia, del mercato del lavoro, dell’accesso al credito. 12 Roberto Bulegato e Luca Solbiati l’esperienza sviluppata nel progetto di ricerca RISVEGLI (www.risvegli.eu) come Modello gestionale di riqualificazione di aree pubbliche e strutture sportive che è il frutto di esperienze in attività di rete realizzato con il contributo di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Ministero dello Sviluppo Economico,e che prevede l’attivazione di una serie di attività culturali, sociali e di supporto per le quali indispensabile è la figura di una Cooperativa sociale. 10. Piano economico finanziario triennale Stato Patrimoniale Previsionale Triennale Stato Patrimoniale 2014 2015 2016 Immobil. immateriali Immobil. tecniche Immobil. finanziarie Magazzino Crediti verso clienti Crediti vari Liquidità e titoli 47.188 1.800 0 0 7.420 17.470 2.986 75.391 1.600 0 0 13.400 12.350 3.483 93.594 1.200 0 0 22.250 10.500 4.983 Totale Attivo 76.864 106.224 132.527 Patrimonio netto Obbligazioni - Fin. Soci Fondi e debiti vari a MLT Debiti fin. m/l termine Debiti fin. breve termine Debiti verso fornitori Debiti vari a breve termine 50.056 0 0 0 0 25.308 1.500 Totale Passivo 76.864 106.224 132.527 85.729 120.477 0 0 0 0 0 0 0 0 18.995 10.550 1.500 1.500 Nelle immobilizzazioni a fronte di investimenti complessivi nel triennio per Euro 160.985, abbiamo un valore netto di Euro 94.794, dopo aver effettuato ammortamenti per Euro 66.191. Nell’attivo circolante la voce principale riguarda i crediti, i quali nella prima annualità controbilanciano appena i debiti di fornitura. 13 Il capitale circolante netto successivamente si espande determinando comunque fabbisogno finanziario che risulta in ogni caso coperto dal capitale di rischio proveniente dai soci sovventori, pur eroso dalle perdite di start up. Conto Economico Previsionale Triennale Conto Economico 2014 2015 2016 Fatturato M.O.L. Ammortamenti immateriali Ammortamenti materiali Gestione finanziaria Gestione straordinaria e fiscale EBIT 25.000 2.053 11.797 200 0 0 (9.944) 45.000 12.365 21.797 400 0 4.495 (9.832) 75.000 22.500 31.797 400 0 5.555 (9.697) Indici (9.944) (14.327) (15.252) Dilazione media clienti Patrimonio netto / Attivo Oneri finanz./ Fatturato Margine di struttura CCN Operativo ROI ROE 107 107 107 65,1% 80,7% 90,9% 0,0% 0,0% 0,0% 1.068 8.738 25.683 (1.918) 5.255 20.700 -19,87% -11,47% -8,05% -19,87% -16,71% -12,66% Posizione Finanziaria Netta 2.986 3.483 4.983 Il fatturato si basa su proiezioni derivanti dai piani di produzione e di diffusione. La marginalità lorda è erosa dalla necessità di tenere elevati gli investimenti in ricerca e sviluppo. Tutte le previsioni non tengono conto dell’eventuale sostegno determinato da finanziamenti pubblici, che potrebbero rivelarsi molto importanti per mantenere il livello di equity nella fase di start up, nella quale peraltro è opportuno evitare l’indebitamento finanziario, in quanto risulta prima necessario, ai fini della sostenibilità del progetto, completare la fase, stimabile in 5 anni, di completamento degli investimenti fondamentali in ricerca e sviluppo. Inoltre consideriamo poco praticabile la strada dell’indebitamento finanziario nel settore no profit, in quanto si caratterizza per la sostanziale volatilità dei flussi in entrata. 14 Analisi conclusiva dei punti di forza e dei fattori di rischio dell’iniziativa. In conclusione, è importante riepilogare da un lato i punti di forza del progetto: - - - disponibilità del know how per il trattamento statistico di big data e microdati, anche a livello locale; disponibilità del know how per organizzare tutti i dati socio economici di un territorio in una unica piattaforma di base per la modellistica (local social accounting matrices); possibilità di integrare i dati territoriali con rilevazioni sul campo in tempo reale, grazie all’impiego della sensoristica embedded; disponibilità del know how in termini di modellistica per la simulazione tale da permettere la soluzione di problemi di ottimizzazione specifici del singolo progetto; capacità di unire nella prospettiva della operatività digitale il mondo dei presidi del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, il mondo della ricerca socio economica e informatica, e quelli dei settori dell’educazione e dell’assistenza. Ma anche i fattori di rischio dell’iniziativa: - - - difficoltà di integrare in modo efficace ed efficiente, a livello operativo, mondi così diversi, in particolare il mondo della ricerca con gli operatori sociali; necessità di effettuare ingenti investimenti in beni immateriali, difficilmente comprensibili dai finanziatori e in ogni caso con discutibile valore monetario in caso di fallimento dell’iniziativa; necessità di coprire con il software almeno tutto il territorio nazionale; necessità di integrare le progettualità offerte con quelle della pubblica amministrazione o comunque di altri soggetti, conciliando la sempre maggiore importanza dei vincoli sui costi con la necessità di effettuare investimenti che sono fondamentali per tenere elevata la qualità della modellistica. Riteniamo in questa prospettiva molto importante le possibilità offerte dai fondi europei, che rappresentano per il territorio uno strumento irrinunciabile. 15