Ugo Foscolo 1. Sottolinea nel brano che hai letto tutti i verbi al modo

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Ugo Foscolo 1. Sottolinea nel brano che hai letto tutti i verbi al modo
Testo di tipo____________________
Sera di primavera
Sulla cima del monte, illuminato dai raggi del sole che va mancando, io mi
vedo accerchiato da una catena di colli.
Sotto di me, le coste del monte sono spaccate in profondi burroni il cui
fondo scuro e orribile sembra la bocca di una voragine. Fumano le ville
lontane e le capanne disperse per le montagne.
Accanto a una baita, due pastori mungono il gregge, mentre un terzo va
carezzando gli agnelli che belano intorno alle madri.
Le nuvole rosseggiano, poi vanno impallidendo e oscurandosi fino a non
vedersi più.
Ugo Foscolo
1. Sottolinea nel brano che hai letto tutti i verbi al modo
gerundio
2. Dove si trova l’autore?
3. Cosa vede sotto di sé?
4. Sottolinea la similitudine
5. In quale momento del giorno è ambientata la descrizione?
Testo di tipo____________________
Annunci di primavera
Ecco la primavera.
Sul cielo ancora freddo, ma alto e nitidissimo riappare qualche volo di
rondine. Il sole scende nel cortiletto, indugiando negli angoli umidi,
verdognoli di muschio, ove resta qualche rimasuglio di neve ghiacciata.
I davanzali di granito, resi bruni dall’umido, riprendono la loro tinta
chiara.
Sulle grigie cime del noce dell’orto attiguo, gli estremi rami sottili si
squarciano per lasciar uscire le gemme di un bel giallo verdognolo e
delicato.
Di mattina all’aurora la brezza ancora fredda porta sottili fragranze di
mandorli fioriti, di siepi rinverdite lungo i margini del fiume, di sambuchi
galleggianti sulle acque, di grani nascenti.
Grazia Deledda
1. Individua i dati visivi, olfattivi e tattili
2. Cerca sul vocabolario le parole sottolineate
3. Quali animali annunciano la primavera?
4. Com’è il cielo?
Testo di tipo_________________
La prima sorpresa
La prima sorpresa fu un mandorlo
Che mi apparve da lontano, fiorito in mezzo agli ulivi.
Cominciò così la primavera.
Vennero le piogge,
e presero a scorrere,
ai margini delle strade campestri,
i ruscelletti.
Fiorivano intanto le siepi di biancospino,
spuntavano gli anemoni in mezzo al grano.
Dai muri secchi uscivano lucertole terrose.
Vincenzo Cardarelli
Da quante strofe è composta la poesia?
Da quanti versi?
Ci sono rime?
Ci sono metafore? Similitudini ? Personificazioni?
Perché il mandorlo è la prima sorpresa?
In quale ambiente è ambientata la poesia?
Primavera
Primavera ride nel vento,
le colline bevono il sole,
l’aria pare d’argento
il bosco non trova parole
per narrarti le sue meraviglie
mentre incorona le viole
e desta le cocciniglie.
Luciano De Giovanni
Da quante strofe è composta la poesia?
Da quanti versi?
Ci sono rime?
Ci sono metafore? Similitudini ? Personificazioni?
Perché il mandorlo è la prima sorpresa?
In quale ambiente è ambientata la poesia?
Marzo
Oggi la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi:
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce:
Tutto è color di prato.
Anche l'edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d'umori campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.
Vincenzo Cardarelli
Da quante strofe è composta la poesia?
Da quanti versi?
Ci sono rime?
Ci sono metafore? Similitudini ? Personificazioni?
In quale ambiente è ambientata la poesia?
Quali caratteristiche della primavera la rendono un momento
dell’anno effervescente?
Che cosa si intende che le persiane verdi “squillano”?
Versione in prosa
Oggi la primavera
è come un vino frizzante.
Brillano vivacemente i primi colori verdi
sui grandi olmi che fioriscono a mazzetti:
Le persiane verdi risaltano
sulle rosse facciate
che vengono spolverate dal lieve
e piacevole vento di marzo:
Ogni cosa ho il colore del prato.
Anche l'edera è imbrogliata , la borraccina è più colorita
sugli antichi fusti degli alberi dimenticati
i quali non hanno stagione.
Toccata da un grande soffio
la città è trascorre un giorno
carico di spirito contadino.
Entusiasta la primavera
scorre nelle vene.
Spiegazione
il "primo verde" sono le prime foglie che compaiono sugli alberi.
il venticello primaverile spolvera i muri "anneriti" dal tetro e buio inverno,
le persiane verdi riprendono vivacità sulle facciate delle case pitturate di
rosso.
L'edera è una pianta che difficilmente perde il proprio colore, a
differenza delle comuni piante. L'edera è "illusa" nel senso che, in
primavera, non è più la pianta con il colore più acceso, ma è superata da
molta altra vegetazione dai colori più vivaci.
i tronchi sono immemori perché antichi. Significa che sono talmente
vecchi da non essere più ricordati nel tempo; ciò vuol dire che hanno
talmente tanti anni che nessun uomo può ricordarne la nascita.
La città respira aria contadina perché il verde, solito dei campi e della
periferia, riesce ad entrate anche nella città e tingerla di verde.
ARCOBALENO
È cessato or ora il temporale
e il prato verde odora
di menta glaciale.
È un immenso fruscio di pioggia
che sgocciola lenta lenta
lungo i tremuli fili d’erba,
dalle ciglia rosee di fiori,
dalle labbra bianche di fiori.
Laggiù il cielo sereno
è il grande innaffiatoio di smalto azzurro
col manico variopinto dell’arcobaleno.
Corrado Govoni, Inaugurazione della primavera, Taddei
Da quante strofe è composta la poesia?
Da quanti versi?
Ci sono rime?
In quale ambiente è ambientata la poesia?
1. Il poeta ha personificato i fiori, cioè ha attribuito loro
elementi umani. Completa.
I fiori hanno ………………………………………………
2. Il poeta crea un’originale immagine del cielo e
dell’arcobaleno: a lui il cielo sembra un
…………………………………………… di cui l’arcobaleno è ……………………………
3. Trasforma in similitudine la metafora, introducendola con
le espressioni «sembra»
oppure «è simile».
Il cielo sereno ……………………………………………
Il cielo sereno ……………………………………………
4. Crea alcune similitudini.
L’arcobaleno sembra ……………………………………………………
Il tuo viso è simile a ……………………………………………………
Cadono dalle foglie gocce di pioggia come …………………………
5. Realizza alcune personificazioni, attribuendo ad alcuni
elementi qualità, sentimenti,
azioni o elementi fisici propri dell’uomo, come nell’esempio.
La luna accarezza con le sue lunghe dita bianche i tetti, i prati e
le colline addormentati.
Il vento ……………………………………………………
Gli alberi …………………………………………………
Il sole ………………………………………………………
Quale odore si sente appena cessato il temporale?
Dove scorre e quale rumore produce la pioggia?
A quali parti del corpo si assimilano i fiori? Perché?
Sera d’aprile
Batte la luna soavemente
Di là dai vetri
Sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch’essa
stupita
sola
nel prato azzurro cielo.
Antonia Pozzi
Da quante strofe è composta la poesia?
Da quanti versi?
Ci sono rime?
A cosa viene paragonata la luna?
E il cielo?
Magnolia
Tra grandi foglie e lisce,
lucide, verdi, bionde,
la magnolia, irradiata dai mezzodì,
fiorisce una bianca covata
di odorose colombe.
Diego Valeri
Da quante strofe è composta la poesia?
Da quanti versi?
Ci sono rime?
Che cosa vuol, dire che la pianta è irradiata dai mezzodì?
Che cosa sono le odorose colombe?
Mughetto
Mughetto fiore piccino
Calice di enorme candore
Sullo stelo esile
Innocenza di bimbi gracile
Sull’altalena del cielo
Giuseppe Ungaretti
Da quante strofe è composta la poesia?
Da quanti versi?
Ci sono rime?
Perché questo piccolo fiore ricorda l’innocenza dei bimbi?
Quali sono le parole che lo fanno capire?
Testo di tipo___________________________
21 marzo
Una mattina l’autobus numero 75, invece di scendere verso
Trastevere, prese per l’Aurelia Antica, e dopo pochi minuti
correva tra i prati fuori Roma come una lepre in vacanza.
I viaggiatori, a quell’ora, erano quasi tutti impiegati, e leggevano
quasi tutti il giornale. Un signore, nel voltar pagina, alzò gli occhi
un momento, guardò fuori e si mise a gridare: “ Che succede?
Tradimento, tradimento!”
Anche gli altri viaggiatori alzarono gli occhi e le proteste
diventarono un coro tempestoso:” Ma di qui si va a
Civitavecchia!” “ Che fa il conducente? È impazzito, legatelo!”
“ Sono le nove meno dieci e alle nove in punto devo essere in
tribunale!” gridò un avvocato.
Il conducente si scusò dichiarando che l’autobus non obbediva
più ai comandi e faceva di testa sua. Difatti, in quel momento,
l’autobus uscì addirittura di strada e andò a fermarsi ai bordi di
un boschetto fresco e profumato.
“ Uh, i ciclamini!” esclamò una signora. Scese dall’autobus,
respirando a bocca spalancata l’aria di quello strano mattino, e si
mise a fare un mazzetto di ciclamini.
Visto che l’autobus non voleva saperne di ripartire, uno dopo
l’altro i viaggiatori scesero a sgranchirsi le gambe, e intanto il
loro malumore svaniva come la nebbia al sole.
Uno coglieva una margherita e se la infilava all’occhiello, l’altro
scopriva una fragola acerba e gridava: “ L’ho trovata io. Ora ci
metto il mio biglietto, e quando è matura la vengo a cogliere, e
guai se non la trovo.”
Due impiegati appallottolarono i loro giornali e cominciarono una
partita di calcio. E ogni volta che facevano goal gridavano. “
Evviva!”
Insomma, non parevano più gli stessi impiegati che u momento
prima erano inferociti con il conducente.
Quest’ultimo poi aveva tirato fuori una pagnottella ripiena di
frittata e faceva un pic nic sull’erba.
“ Attenzione” gridò ad un tratto un passeggero.
L’autobus, con uno scossone, stava ripartendo tutto solo, e
fecero appena in tempo a saltare su.
“ Che ora abbiamo fatto?” domandò qualcuno.
“Uh, chissà che tardi!”
E tutti si guardarono il polso. Sorpresa: gli orologi segnavano
ancora le nove meno dieci. Si vede che per tutto il tempo della
piccola scampagnata le lancette non avevano camminato: era
stato tempo regalato.
“ Ma non può essere!” si meravigliavano tutti. E sì che avevano il
giornale sotto gli occhi, con la data ben chiara: 21 marzo.
Il primo giorno di primavera tutto è possibile!
Gianni Rodari
1. Dove è ambientata la storia?
2. Quando?
3. Sottolinea le similitudini e spiega cosa significano
4. Chi viaggiava sull’autobus a quell’ora?
5. Perché si misero a gridare?
6. L’espressione le proteste diventarono un coro tempestoso
significa che□i viaggiatori si misero a cantare in coro
□tutti urlavano insieme
7. Da quali elementi capisci che il testo è di tipo fantastico?
8. Sottolinea e analizza i verbi nel pezzo evidenziato
Testo di tipo__________________________
Proserpina
La dea delle messi, Demetra, aveva un’unica figlia: Proserpina.
Un giorno Proserpina stava raccogliendo fiori in un prato, quando la terra
le si aprì sotto i piedi. Dalla terra spaccata uscì Ade, il re dell’oltretomba,
su un grande carro trainato da quattro cavalli neri.
Ade era da tempo innamorato di Proserpina, così afferrò la bella fanciulla,
la trascinò sul suo carro e la portò con sé nel suo scuro reame.
Le grida di Proserpina risuonarono a lungo nell’aria, ma la terra le si
richiuse sopra. Demetra era la più mite delle dee, ma quando seppe la
notizia, riversò la sua ira sul mondo, proibendo ai fiori di sbocciare e alle
piantine di crescere.
Presto la terra diventò un deserto. Gli dei pregarono Demetra di placarsi,
ma invano. Zeus ordinò allora ad Ade di rendere la fanciulla, purchè non
avesse ancora mangiato il cibo dei morti.
Proserpina aveva mangiato soltanto sei semi di melagrana, così poté
tornare sulla terra. La collera di Demetra svanì e il mondo ritornò verde.
Ma Proserprina era pur sempre la sposa di Ade: Zeus disse alla fanciulla
che ogni anno avrebbe dovuto passare presso il marito sei mesi, uno per
ogni seme di melagrana che aveva mangiato. Per gli altri sei mesi, invece,
sarebbe potuta tornare nel mondo dei vivi accanto alla madre.
Così ci furono sei mesi d’inverno e sei di primavera ed estate.
Neil Philip
1. Questo mito serve a spiegare il succedersi
delle_________________
2. Completa con i nomi propri___________era la figlia
di___________________e la sposa di_____________.
3. Chi era Zeus?
4. Chi era Ade?
5. Chi era Demetra?
6. Perché la terra diventò un deserto?
7. I personaggi di questo mitto appartengono tutti alla
mitologia___________
Testo di tipo_________________
Seconda primavera di guerra
Lunedì 15 marzo 1993
Cara Mimmy,
sono nuovamente malata. Me fa male la gola, starnutisco e
tossisco. E la primavera è alle porte. La seconda primavera di
guerra. Lo so dal calendario, ma non la vedo. Non la vedo perché
non la sento.
Vedo solo dei poveracci che continuano a portare l’acqua, e gli
invalidi, ancora più sfortunati: giovani senza braccia e senza
gambe che hanno avuto la fortuna, o forse la sfortuna di
sopravvivere.
Non ci sono alberi in fiore né uccelli. La guerra ha ucciso anche
loro. Non si odono cinguettii primaverili.
Non ci sono più grida di bimbi, né giochi. Anche i bambini non
sermbrano più bambini. È stata sottratta loro l’infanzia, e senza
quella non possono essere spensierati.
È come se Sarajevo stesse morendo, scomparendo lentamente.
La vita sta scomparendo. Come posso quindi avvertire la
primavera nell’aria, quando la primavera è un momento in cui
tutto si risveglia, mentre qui non c’è vita e tutto sembra ormai
morto?
Sono triste Mimmy. Sto diventando sempre più malinconica. Sono
triste tutte le volte che mi metto a pensare e io devo pensare.
La zua Zlata
Zlata Filipovic
1. Anche questo brano è ambientato in primavera. Che
differenze hai notato?
2. Com’è lo stato d’animo di Zlata?
3. Perché non vede e non sente la primavera?
4. Cosa significa che ai bambini è stata sottratta l’infanzia?
5. Che differenza nota Zlata tra la primavera e la sua città,
Sarajevo?
Testo di tipo_________________________
La primavera è una delle quattro stagioni delle zone temperate.
temperate
Astronomicamente inizia con l'equinozio
l'
di primavera (il 20/21
marzo circa nell'emisfero
emisfero nord,
nord e il 22 o 23 settembre
nell'emisfero sud),
), e finisce con il solstizio d'estate (il 21 giugno
circa nell'emisfero Nord ed il 22 dicembre nell'emisfero sud).
Posizione del sole e della terra all'inizio delle stagioni
Meteorologicamente, si parla di primavera riferendosi al periodo
dell'anno compreso tra il 1 marzo e il 31 maggio nell'emisfero
nell'
boreale e tra il 1 settembre e il 30 novembre in quello australe.[1]
da Wikipedia
1. Quando inizia la primavera nei due emisferi?
2. Quando finisce?
3. Sottolinea la didascalia
4. Secondo te, a cosa serve il disegno?
Il Passero solitario
D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore (…)
Giacomo Leopardi
Parole difficili:
more: muore
erra: si diffonde
core: cuore
armenti: mandrie
augelli: uccelli
Comprensione
cosa descrive il poeta?
Quali sensazioni suscita?
Che differenza c’è tra il passero solitario e gli altri uccelli?
Prova a trasformare in prosa la poesia
Giacomo Leopardi è considerato uno dei
maggiori poeti italiani. Aveva una visione
pessimistica della vita che traspare dai
versi delle sue poesie. Nacque nel 1798 a
Recanati, un paese delle Marche in
provincia di Macerata. Fin da piccolo si
dedicò allo studio della letteratura nella
biblioteca paterna. A 15 anni conosceva
già diverse lingue e aveva letto quasi tutto:
opere latine, greche, filosofia, astronomia.
Non gli fu concesso di uscire di casa da
solo finché non compì vent'anni.
Esasperato dall'ambiente familiare e dalla
chiusura, soprattutto culturale, delle
Marche, cercò di fuggire da casa, ma suo
padre riuscì a prevenirlo e a sventare i suoi
piani. Cominciò a soffrire di una salute
cagionevole, che egli attribuì ai suoi studi
sregolati. Aveva una vista debole, soffriva
d'asma ed era effetto da una forma di
scoliosi. Quando finalmente, nel 1822, i
suoi genitori gli concessero di far visita a
un cugino a Roma, la capitale lo deluse.
Tuttavia i suoi scritti trovarono numerosi
estimatori nei migliori circoli letterari di
Roma. Le sue opere più famose sono le
Operette Morali, i canti e gli Idilli. Morì a
Napoli nel 1837.
Spiegazione della poesia: In questa poesia c’è un parallelismo tra il
passero solitario che osserva da lontano la natura e il poeta, che vive
pensoso, solitario, in disparte, la giovinezza; ma, mentre il passero non
soffre della sua solitudine e non avrà rimpianti al momento della morte, il
poeta rimpiangerà di aver sciupato la propria giovinezza e, quasi, di non
aver vissuto.
Il Passero solitario
D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il
giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara
insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo
migliore (…)
Il Passero solitario
D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il
giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara
insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo
migliore (…)
Giacomo Leopardi
Giacomo Leopardi
Il Passero solitario
D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il
giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara
insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo
migliore (…)
Il Passero solitario
D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il
giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara
insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo
migliore (…)
Giacomo Leopardi
Giacomo Leopardi