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SPETTACOLI VIP NEI GUAI L’ex modella britannica è stata protagonista in passato di una lunga serie di episodi violenti La Venere nera è sotto accusa per aver tirato il telefonino alla cameriera Naomi Campbell picchia ancora E’ stata rilasciata stamattina. Ma rischia 7 anni di carcere di Claudio Porcasi NEW YORK. Naomi Campbell torna a far parlare di sé. La venere nera è stata arrestata con l’accusa di aver colpito alla testa la sua cameriera con un telefonino. L’ex super-modella inglese è stata rilasciata dopo l’udienza di fronte alla corte criminale di Manhattan. Dove è stata accusata formalmente di aggressione. Tramite il suo difensore, David Breitbart, si è dichiarata non colpevole. Il giudice le ha concesso di tenere il proprio passaporto perché ritenuta troppo famosa per lasciare di nascosto gli Stati Uniti. Lo stesso legale ha raccontato ai giornalisti che l’episodio sarebbe avvenuto nell’appartamento di Park Avenue della Campbell. Naomi aveva deciso di licenziare la collaboratrice domestica Ana Scolavino, per una serie di piccoli furti. Secondo Breitbart, la cameriera si sarebbe ferita da sola per montare il caso. Alla Scolavino sono stati applicati quattro punti alla testa. La Campbell rischia una condanna fino a 7 anni di carcere. Nel giugno del 2001 Naomi aveva spiegato che il suo caratteraccio è conseguenza diretta del rapporto con i suoi genitori. «Mio padre non l’ho mai conosciuto, mia madre l’ho vista poco». Dichiarava all’emittente statunitense ABC. La lista delle collaboratrici e colleghe maltrattate è lunghissima. La prima è stata Vanessa Frisbee, la collaboratrice aggredita dalla modella per aver divulgato la sua scappatella con l’attore Joseph Fiennes. Altra segretaria maltrattata dalla Campbell è stata Georgina Galanis, che nel 1998 è stata picchiata dalla modella. Naomi uscì pulita dalla vicenda solo per aver ben pagato la Galanis. Nel 2000 è stato il turno dell’indossatrice russa Elena Nozorova, che ha rimediato un pugno sul naso dalla collega durante delle sfilate di Milano. Due anni fa la cameriera di origini giamaicane, Millicient Burton, accusò Naomi di averla letteralmente pestata perché si era rifiutata di prepararle il bagaglio. Queste accuse non sono però mai state provate e l’esito giudiziario è rimasto sconosciuto. La più recente avventura che ha coinvolto l’ex modella inglese, risale a due anni fa e riguarda l’attrice italiana Yvonne Sciò. Dopo aver discusso animatamente con la Campbell, Yvonne è dovuta ricorrere a cure mediche. Whitney Houston schiava del crack di Mauro Cappiello LOS ANGELES. Whitney Houston non riesce a smettere di drogarsi e i suoi parenti temono che possa morire un giorno o l'altro per overdose. Lo rivela Tina Brown, cognata della cantante pop americana, in un'intervista esclusiva rilasciata al quotidiano “The Sun”. «Si chiude in camera o in bagno dichiara la Brown - e si imbottisce di cocaina e crack. Anche la sua bellezza ne è uscita devastata». Mentre il sito ufficiale sfoggia ancora immagini di una Whitney giovane e sorridente, nella foto sul tabloid inglese l'artista appare invecchiata ben oltre i suoi 43 anni, trasandata e abbrutita. La cantante sarebbe diventata anche paranoica e irascibile. «Spesso ha delle crisi durante le quali spacca tutto - si legge ancora nell'intervista - Ma il più delle volte passa le giornate a letto, in mezzo alla spazzatura». Sul “Sun” ci sono anche foto del lavandino della diva pieno di polvere bianca, pipe per fumare il crack e altri strumenti per assumere droga. Le ha scattate la stessa cognata di Whitney per portare allo scoperto i guai dell'artista e aiutarla a uscirne. Già da tempo la Houston, moglie del cantante Bobby Brown (anche lui tossicomane), è coinvolta in storie di droga. Esattamente un anno fa una sentenza del tribunale l'aveva obbligata ad un ricovero in clinica per disintossicarsi dalla cocaina. INCHIESTA CODACONS Quanto costa divertirsi in Italia di Luciana Satta ROMA. «Il divertimento, lo svago, la cultura costano sempre di più in Italia. Anche per questo è calato il numero dei cittadini che vanno al cinema, in discoteca, o semplicemente a mangiare una pizza al ristorante». Queste le parole di Carlo Rienzi, portavoce del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti dei consumatori). Da una ricerca condotta dal Codacons su un campione di 6 città - Sassari, Firenze, Catanzaro, Roma, Firenze e Milano emerge infatti che il costo della vita notturna è quasi raddoppiato rispetto al 2001, con l’entrata in vigore dell’euro. Il cinema a Sassari, a Napoli e a Palermo è più conveniente (6,50 euro) rispetto a Firenze (7 euro), Roma e Milano (7,50). Per una pizza margherita si passa dai 4 euro di Sassari, ai 4,50 di Napoli, ai 5 di Catanzaro . Roma è la più cara con 7 euro. Un ingresso in discoteca costa a Sassari e a Palermo 10 euro, 13 a Firenze, mentre a Milano e a Roma 15. Nel 2001 un concerto rock costava circa 45 mila lire. Oggi un concerto a Sassari e a Firenze costa 25 euro, contro i 40 di Milano, Palermo e Catanzaro. Sommando i costi di una pizza, un ingresso in discoteca e un cocktail, la spesa media nel 2001 era di circa 30 mila lire. Oggi un giovane spende a Sassari 24 euro, a Palermo 25,5, a Firenze e a Catanzaro 26, a Roma 30.