Matrimonio combinato-Chitra Banerjee Divakaruni
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Matrimonio combinato-Chitra Banerjee Divakaruni
Chitra Banerjee Divakaruni Matrimonio combinato Matrimoni sbagliati, vocazioni lontane, tradizioni soffocanti: undici racconti di donne, forti e determinate a ridefinire la loro identità, tra Calcutta e San Francisco. Storia dopo storia le protagoniste di questi racconti finiscono per sembrare tante variazioni di un unico personaggio centrale: la giovane donna indiana immigrata negli Stati Uniti alle prese con progetti matrimoniali, obblighi coniugali, questioni patrimoniali. Tutte ugualmente «in bilico», le donne della Divakaruni vivono sulla propria pelle il conflitto fra l'antica società patriarcale e le nuove vite dove sperimentare soddisfazioni e angosce inedite. Molte di loro sceglieranno di deludere le aspettative tradizionali, di andare a convivere, di liberarsi di un marito crudele o piú semplicemente di indossare abiti occidentali. Ricomporre le loro esistenze secondo nuovi schemi non sarà né facile, né indolore. Dall'edizione "Einaudi - I coralli" Una trentenne indiana emigrata negli Stati Uniti e avviata a una brillante carriera raccoglie un trovatello davanti a casa. Il bambino diventa il centro della sua esistenza e la riporta a dedizioni familiari che aveva pensato di lasciarsi alle spalle. Ma il destino le riserverà altre sorprese che le impediranno di ritrovare l'equilibrio fra vecchie tradizioni e nuovi stili di vita. Come questa toccante storia, tutti i racconti del libro sono dedicati a donne spaesate, delicate, intimamente indiane, tenacemente americane. Dietro a ogni personaggio, dentro ogni storia, un lungo raggio d'ombra che parte da Calcutta e arriva negli Stati Uniti: cambi di colore rapidi, violenti. Matrimoni sbagliati, vocazioni lontane, tradizioni soffocanti. Tra le pagine di questo libro si nasconde una galleria di volti, corpi, abiti, profumi, voci sospese lungo le linee telefoniche di due continenti: una dopo l'altra, storia dopo storia, allineate come statuette di vetro trasparente, le protagoniste dei racconti di Chitra Banerjee Divakaruni finiscono per sembrare tante meticolose variazioni di un unico personaggio centrale: la giovane donna indiana immigrata negli Stati Uniti, alle prese con progetti matrimoniali, obblighi coniugali, questioni patrimoniali. Le difficoltà rimano violentemente l'una con l'altra, e battono intorno alla sua esistenza decise a corrompere mariti, a sottrarre bambini, a inquinare sentimenti e desideri, a spingere lontano i contorni di tradizioni che ad ogni viaggio Calcutta - San Francisco perdono un po' di significato. Quell'unica protagonista passa e si prolunga da un racconto all'altro mutando nome, faccia, espressione, condizione sociale: magari la sua famiglia d'origine non possedeva che i soldi necessari per mandarla a studiare all'estero, oppure suo padre viaggia tra i poveracci di Delhi protetto dalle lamiere inglesi di una Rolls-Royce; forse sente la mancanza della sua infanzia, costellata da una corte di zie piene di attenzioni e di pettegolezzi, o invece non sopporta più neppure le telefonate di sua madre, che arrivano puntuali dall'altra parte del mondo a ricordarle che non sarà mai americana, nemmeno se sposerà un americano. Nella più riuscita di queste metamorfosi narrative il lettore la incontrerà avvolta nei tailleur grigio fumo di una trentenne in carriera che raccoglie sulla soglia di casa un trovatello, destinato a diventare il centro della sua vita, sconvolgerne i piani e poi allontanarsene, nel più banale e crudele dei modi. Al termine di questa galleria di ritratti, intinti nella scrittura delicata e sontuosa che i lettori hanno apprezzato nei suoi romanzi, la Divakaruni sembra tracciare per qualche attimo il profilo di un certo genere di eterno femminino, sradicato dalla sua storia, virato in una tinta a stelle e strisce, avvolto in un sari prezioso e sporco di fango. In Vestiti, uno dei racconti più intensi della raccolta, Sumita, nata a Calcutta, segue suo marito in una grande città americana. Gli Stati Uniti finiscono per rappresentare il miraggio - o la condanna - di un'esistenza radicalmente diversa: simbolo delle loro inquietudini diventa la fascinazione di Sumita per la moda occidentale e i suoi cambi d'abito costellano la narrazione di suggestioni cromatiche in una formidabile metafora della condizione dell'esule. Questo è solo uno degli undici racconti, con cui l'autrice di La maga delle spezie ha esordito nel 1995. Sono ritratti di donne indiane emigrate in America, tutte ugualmente "in bilico" perché vivono sulla propria pelle il conflitto fra l'antica società patriarcale e nuove vite dove sperimentare soddisfazioni e dolori inediti. Molte di loro sceglieranno di deludere le aspettative tradizionali, di andare a convivere, di liberarsi di un marito crudele o più semplicemente d'indossare abiti occidentali. Ricomporre le loro esistenze secondo nuovi schemi non sarà né facile, né indolore. Chitra Banerjee Divakaruni è una scrittura magica che ti seduce e ti cattura dentro la storia facendola vivere in prima persona. La Maga delle Spezie è il suo primo romanzo pubblicato nel 1997. Il racconto è condotto sul filo dell’America realistica del ventesimo secolo e la zona senza tempo del mito e della magia, il tutto accompagnato da una descrizione così accurata delle spezie che sembra di sentirne l’odore e che diventano ingredienti di pozioni ed elisir. Una sorta di cura per le malattie del mondo moderno. Alla Maga delle Spezie sono seguiti altri romanzi. Sulla stessa linea a metà tra sogno e realtà e sul conflitto di identità tra passato e presente, tra madre e figlia è La Regina dei Sogni, dove una donna divorziata con una carriera d’artista si confronta con il diario della madre defunta, “lettrice di sogni”. Sorella del mio cuore e Fiore del desiderio sono due storie collegate, dove due cugine, una in America e l’altra in India, si scambiano notizie e sensazioni della loro vita quotidiana. Nel 2002 e nel 2003 ha scritto due libri per ragazzi: “1939 Neela Victory Song” e “Anand e la Conchiglia”. Il primo è la storia di una ragazzina indiana alle prese con la lotta per l’indipendenza dell’India e il secondo è, ancora volta, un racconto a metà tra la fantasia e la realtà ambientato in India. Le esperienze degli immigrati sullo sfondo della società americana sono alla base della scrittura di Divakaruni. Immigrati non solo dall’India ma anche da altri paesi: California Uncovered: Storie del Ventunesimo secolo (2004) è un’antologia di scrittori di varia origine emigrati in California che si considerano Californiani a tutti gli effetti. Chitra Banerjee Divakaruni è nata in India e si è traferita negli Stati Uniti nel 1976, si è laureata, e ha conseguito un master in letteratura. Ha esordito con libri di poesie. Il desiderio di scrivere nasce alla morte del nonno, per ricordarlo e per contrastare la sensazione di oblio e di perdere qualcosa insieme a lui, di come le cose erano in India e di come la pensa la gente. Attualmente vive a Houston col marito, due figli e un cane. Oltre a scrivere si occupa di organizzazioni a sostegno delle donne asiatiche in America, contro gli abusi e le violenze domestiche. Matrimonio Combinato è una raccolta di storie sugli abusi sofferti dalle donne immigrate e sul coraggio che dimostrano nell’affrontare i problemi. Il suo interesse per le donne inizia dopo aver lasciato l’India quando viene a contatto con una società diversa che la porta a considerare come vengono trattate le donne nel suo paese. Il suo obiettivo è quello di unire le persone e distruggere miti e stereotipi, ma anche confini e barriere. Chitra Banerjee Divakaruni ha vinto diversi premi letterari. Due dei suoi libri, La Maga delle spezie e Sorella del mio Cuore sono diventati film, uno in inglese e l’altro per una serie televisiva indiana (in tamil)