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[1 Aprile – 30 Aprile]
La Liguria in Europa - www.casaliguria.org
Il Notiziario Europeo ha lo scopo di fornire al lettore una panoramica delle
principali novità riguardanti l’attività delle Istituzioni dell’Unione Europea e
dell’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria.
Regione Liguria– Sede di Bruxelles
Rue d’Alsace Lorraine, 44
Addresse:
1050 Bruxelles
Tel: +322 289 13 89
Fax: +322 289 13 99
E-mail: [email protected]
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Saremo lieti di ricevere le Vostre richieste d’informazioni, di chiarimenti
o d’approfondimento sulle notizie riportate.
Le fonti principali del Notiziario Europeo sono:
1) Agence Europe - Bollettino quotidiano europeo
2) Rapid (a cura del servizio Stampa e Comunicazione della Commissione
europea): http://europa.eu./rapid/
3) Eurostat:
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=1090,1&_dad=portal&_
schema=PORTAL
4) Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea:
http://eur-lex.europa.eu/JOIndex.do?ihmlang=it
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AGENDA EUROPEA
Parlamento Europeo
Elenco commissioni:
Commissione per gli affari esteri: 8-14-15-30-31 Maggio
Commissione per lo sviluppo: 25 Aprile
Commissione per il commercio internazionale: 25-26 Aprile
Commissione per i bilanci: 25 Aprile
Commissione per il controllo dei bilanci: 29-30 Aprile
Commissione per i problemi economici e monetari: 25-26 Aprile
Commissione per l’occupazione e gli affari sociali: 30-31 Aprile
Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: 25-26 Aprile
Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia: 8 Aprile
Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori: 25-26 Aprile
Commissione per i trasporti e il turismo: 7-8 Aprile
Commissione per lo sviluppo regionale: 26 Aprile
Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale: 8 Maggio
Commissione per la pesca: 30-31 Maggio
Commissione per la cultura e l'istruzione: 25-26 Aprile
Commissione giuridica: 1 Marzo / 25-26 Aprile
Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni: 25-26 Aprile
Commissione per gli affari costituzionali: 25-26 Aprile
Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere: 30 Maggio
Commissione per le petizioni: 8 Maggio
Sottocommissione per i diritti dell'uomo: 25-26 Aprile
Sottocommissione per la sicurezza e la difesa: 25-26 Aprile
Ulteriori informazioni sulle riunioni delle Commissioni Parlamentari si possono trovare alla
pagina:
http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/committeesList.do?language=IT
Consiglio dell’Unione Europea
Presidenza: Danimarca (1 Gennaio – 30 Giugno)
Consiglio Affari Economici e Finanziari: 2-15 Maggio
Consiglio di Politica e sicurezza: 8-11-15-16-22-29 Maggio
Consiglio Educazione, Gioventù, Cultura e Sport: 10-11 Maggio
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne: 24 Aprile / 14-29-31 Maggio
Consiglio Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia:
Consiglio Agricoltura e Pesca: 26-27 Aprile / 14-15 Maggio
Consiglio Competitività: 30-31 Maggio
Consiglio Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori:
Comitato dei rappresentanti permanenti: 2-3-4-8-16-24-25-26-27-30-31 Maggio
Il calendario delle attività della Presidenza Danese del Consiglio Europeo è disponibile alla
pagina: http://eu2012.dk/fr/Meetings?efd=2012-01-01&etd=2012-06-30
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Comitato delle Regioni
Commissione CIVEX (Cittadinanza, Governance, Affari Istituzionali ed Esterni): 27 Aprile
Commissione COTER (Politica di Coesione Territoriale): 10-11 Maggio
Commissione ECOS (Politica Economica e Sociale): 26 Aprile / 21 Maggio
Commissione EDUC (Istruzione, Gioventù, Cultura e Ricerca): 23 Aprile
Commissione NAT (Risorse Naturali): 10 Maggio
Commissione CAFA (Affari finanziari ed amministrativi): 18 Aprile
Commissione ENVE (Ambiente, Energia e Cambiamento climatico): 17 Aprile / 2 Maggio
Il Calendario delle attività del Comitato delle Regioni è disponibile alla pagina:
http://www.cor.europa.eu/pages/CoRAtWorkTemplate.aspx?view=folder&id=87402c77-d94a4381-95b0-5ee5b3ec2d2d&sm=87402c77-d94a-4381-95b0-5ee5b3ec2d2d
SPECIALE EVENTI
23 Aprile 2012 – Collaborazione tra Regione Liguria e SIRG
“Solidarity between generation: from regional best practices to politicies”
In occasione dell’Anno europeo dell’Invecchiamento Attivo, la Regione Liguria ha organizzato al
Comitato delle regioni, in collaborazione con la rete europea di regioni del SIRG, un seminario dal
titolo “Solidarity between generation: from regional best practices to politicies”.
L’Assessore Regionale Lorena Rambaudi ha presentato il
contesto della Liguria, regione a forte invecchiamento con una
percentuale di popolazione del 26,8% over 65, quando il resto
d’Italia rappresentano il 20,2%.
La Regione, prima in Italia e in Europa, ha elaborato una legge
sull’Invecchiamento Attivo (LR 48/2009) come risposta alle
esigenze del territorio, creando sin da subito partenariati con il
mondo delle Fondazioni bancarie.
Nella cornice delle partnership per l’innovazione lanciate dalla
Commissione Europea, la Regione Liguria si è attivata per
creare fin da subito una partnership pubblico privata sul suo
territorio (Gruppo di lavoro), con lo scopo di mettere insieme i
principali attori nella “catena del valore” dell’invecchiamento a
livello regionale.
Il Gruppo ha contribuito a partecipare all’elaborazione di 5
progetti europei, dalla formazione al socio-sanitario ed altri
sono in via di preparazione.
Il Dott. Umberto Marciasini ed il Prof. Antonio Querci hanno
presentato delle buone pratiche per conto della Regione
Liguria (“Età Libera” ed “Arco della Vita”) ed inoltre hanno
promosso il seminario sulla solidarietà tra le generazioni che
verrà organizzato a Genova il 10-11 Maggio prossimo.
Entrambe le conferenze sono state inserite nel Programma
annuale dell’Anno Europeo elaborato dalla Commissione
Europea.
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UFFICIO DI BRUXELLES DELLA REGIONE LIGURIA
Lo Staff della Regione Liguria, inoltre, ha partecipato ai seguenti eventi:
3 Aprile 2012 - European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing From
Plan to Action
La conferenza è stata aperta da John Dalli, Commissario per la salute e consumatori e
Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea.
L'evento si è concentrato sulla presentazione del Piano Strategico di attuazione del
partenariato europeo per l'innovazione. Le informazioni fornite indicano come partecipare e
contribuire al partenariato europeo per l'innovazione sull'invecchiamento attivo e sano,
mostrando alcuni esempi reali di innovazione.
20 Aprile 2012 – Incontro con il Gruppo di Lavoro Ricerca e innovazione del
coordinamento delle Regioni italiane a Bruxelles
EVENTI FUTURI
23 Maggio 2012 – Green Week
“When water can become an enemy”
La Green Week ospiterà un evento, organizzato dalla Regione Liguria, che avrà come scopo
quello di mettere in evidenza alcune riflessioni importanti su aspetti preventivi ed
ecologicamente sostenibili di cura e gestione delle foreste per evitare disastri causati
dall’acqua, attraverso una serie di buone pratiche. L’intento sarà quello di far comprendere
che migliorare l’utilizzo di una risorsa importante come l’acqua porta ad individuare benefici
sia ambientali che per l’umanità.
3-4 Maggio 2012 – Visita in Liguria Prof. Luis Valente de Oliveira Coordinatore
Progetto 21 e Prof. Jose Laranjeira Anselmo Commissione Europea
La Regione Liguria, in collaborazione con l’Autorità Portuale di La Spezioa, organizza la visita in
Liguria del Prof. Luis Valente de Oliveira, coordinatore del Progetto 21 – Autostrade del Mare.
Il 3 maggio ci sarà un evento pubblico dal titolo “L'evoluzione delle reti transeuropee di trasporto e il
ruolo delle Autostrade del Mare Il porto Core della Spezia: un ponte tra il Nord Africa e il Nord
Europa”, mentre il 4 Maggio si svolgerà una riunione presso la Regione Liguria con i partner liguri dei
4 progetti autostrade del mare approvati: Miele, Mos24, Trainmos e Costa.
Programma: richiedi il
([email protected])
programma
alla
e-mail
dell’Ufficio
regionale
di
Bruxelles
10-11 Maggio 2012 – "L'arco della vita: un paradigma per il dialogo tra le generazioni"
In occasione dell’Anno europeo sull’Invecchiamento Attivo, la Regione Liguria, Auser,
Università degli studi di Genova e Fondazione Carige, hanno organizzato un evento a
Genova dal titolo "L’arco della vita: un paradigma per il dialogo tra le generazioni".
Link: http://www.auserliguria.it/eventi/convegno_larco_della_vita_paradigma_69.aspx
Il materiale riguardante gli eventi è disponibile per coloro i quali fossero interessati.
Per informazioni si prega di contattare l'indirizzo: [email protected]
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AFFARI ISTITUZIONALI E CONCORRENZA
04 Aprile, Bruxelles
La Commissione europea nomina il nuovo capo dell'Ufficio regionale a Milano
Il Dott. Fabrizio Spada entra in carica come capo dell'Ufficio regionale della Commissione
europea a Milano. Entrato alla Commissione europea nel 1996, il Dott. Spada ha lavorato
alla Direzione generale per l'Occupazione, gli Affari sociali e l'Inclusione e alla Direzione
generale per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale. In questo periodo si è occupato delle
operazioni del Fondo sociale europeo e del monitoraggio dei piani nazionali d'azione per
l'occupazione e l'inclusione sociale. Ha lavorato inoltre a questioni legislative riguardanti i
programmi nazionali e regionali di sviluppo rurale negli Stati membri. Grazie alla grande
esperienza e alla preparazione del Dott. Spada in economia, finanza e diritto, l'Ufficio
regionale della Commissione a Milano potrà svolgere un ruolo centrale nella comunicazione
con i cittadini e i media locali. Inoltre, le precedenti esperienze e le solide conoscenze
maturate dal Dott. Spada presso l'Ufficio regionale della Commissione saranno un'utile
risorsa per una stretta ed efficace cooperazione con le autorità italiane, nel momento in cui si
preparano ad assumere la Presidenza del Consiglio dell'Unione europea nella seconda metà
del 2014, e nell'organizzazione dell'EXPO milanese del 2015 sul tema "Nutrire il pianeta,
Energia per la vita".
Per ulteriori informazioni:
http://ec.europa.eu/reding
AGRICOLTURA E PESCA
02 Aprile 2012, Bruxelles
Promuovere i sapori dell'Europa
La Commissione europea ha adottato una comunicazione dal titolo "Politica di informazione
e promozione dei prodotti agricoli: una strategia a forte valore aggiunto europeo per
promuovere i sapori dell'Europa", realizzando così la seconda tappa del processo di riforma
della politica di promozione avviato nel luglio 2011 e volto a rendere il settore agricolo e
agroalimentare più dinamico, competitivo e promuovere crescita sostenibile, intelligente e
inclusiva. In quest'occasione, Dacian Cioloș, Commissario responsabile per l'Agricoltura e lo
sviluppo rurale, ha dichiarato: "L'Unione europea ha una carta eccezionale da giocare per
rendere più dinamica la sua economia e per stimolare crescita ed occupazione". La nuova
vocazione si basa sugli obiettivi chiave della futura politica di promozione, articolati su
quattro temi: un vero e proprio valore aggiunto a livello europeo, programmi che destano
maggiore interesse e più incisivi, una gestione più semplice ed efficace e nuove sinergie tra i
vari strumenti di promozione. La comunicazione della Commissione rispecchia la riflessione
approfondita avviata nel luglio 2011 con l'adozione di un Libro verde sulla politica
d'informazione e promozione dei prodotti agricoli, ossia una delle iniziative faro per il
rafforzamento della competitività dell'agricoltura nell'UE che ha dato il via a un ampio
dibattito pubblico, e con gli elementi forniti dal rapporto di valutazione esterno elaborato nel
2011 sull'attuale politica di promozione. Il documento pubblicato apre il dibattito sui contenuti
della futura politica di promozione a livello interistituzionale. Entro la fine dell'anno, una volta
stabiliti i punti fermi del dibattito, la Commissione presenterà delle proposte legislative.
Tra il 2001 e il 2011 sono stati approvati 518 programmi, quasi tutti triennali, per un
valore totale di 576 milioni di EUR provenienti dal bilancio dell'Unione europea:
http://ec.europa.eu/agriculture/promotion/index_en.htm
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20 Aprile 2012, Bruxelles
Parere della Corte sulle proposte legislative della Commissione per la riforma della
politica agricola comune a partire dal 2014
Nell’ottobre 2011, la Commissione ha presentato al Parlamento europeo e al Consiglio
proposte legislative per la riforma della politica agricola comune (PAC) a partire dal 2014. La
Corte dei conti europea ha esaminato i quattro progetti di regolamento principali presentati
dalla Commissione e pubblica il proprio parere riguardo a tali testi. La Corte riconosce gli
sforzi compiuti dalla Commissione per semplificare le disposizioni della PAC e rispondere a
una serie di osservazioni formulate dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Corte. Ritiene
tuttavia che il quadro normativo relativo a tale politica permanga troppo complesso. Esistono,
ad esempio, sei diversi livelli di norme che disciplinano la spesa nel settore dello sviluppo
rurale. Relativamente alla condizionalità, la Corte ritiene che, nonostante la riorganizzazione
proposta, la complessità di questa politica faccia sì che essa resti difficile da amministrare
per organismi pagatori e beneficiari. Nonostante la dichiarata volontà di focalizzarsi sui
risultati, tale politica continua ad essere fondamentalmente concentrata sulla spesa e sul
controllo della spesa e, di conseguenza, più orientata alla conformità alla normativa piuttosto
che alla performance. In particolare, l’articolato del regolamento “pagamenti diretti” non
indica quali siano gli obiettivi specifici dei pagamenti diretti agli agricoltori, né i risultati attesi
da tali disposizioni o gli indicatori da utilizzare per misurare tali risultati. Per quanto riguarda
lo sviluppo rurale, la Corte ha sottolineato l’importanza di definire gli obiettivi concreti
specifici perseguiti dalle misure proposte e di far sì che il sostegno sia mirato alle zone rurali
che più ne necessitano. Inoltre, non sono adeguatamente indicati gli obiettivi e i risultati
qualitativi e quantitativi attesi dall’attuazione degli obblighi in materia di condizionalità né
quelli della componente “di inverdimento” dei pagamenti diretti. L’indicazione di questi
obiettivi contribuirebbe a focalizzare la politica sul conseguimento dei risultati auspicati.
Il progetto di regolamento dispone che nel 2014 siano disponibili diritti all’aiuto per i nuovi
agricoltori, in particolare ai giovani agricoltori che iniziano a esercitare l'attività agricola.
Per ulteriori dettagli:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=ECA/12/11&format=HTML&a
ged=0&language=IT&guiLanguage=en
AMBIENTE E TURISMO
02 Aprile 2012, Bruxelles
Priorità ambientali: la Commissione chiede il parere dei cittadini
La Commissione ha lanciato una consultazione pubblica sul settimo programma d'azione per
l'ambiente (PAA), che fisserà gli obiettivi prioritari da perseguire fino al 2020. La
consultazione si chiude il 1° giugno. Negli ultimi mesi la Commissione ha adottato una serie
di iniziative strategiche in materia ambientale: la Tabella di marcia verso un'Europa efficiente
nell'impiego delle risorse, la Strategia dell'UE sulla biodiversità fino al 2020 e la
comunicazione "Trarre il massimo beneficio dalle misure ambientali dell'UE". Queste misure,
mirate a migliorare la competitività e a aumentare l’ecologia dell'Europa, sono parte
integrante della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il
settimo PAA dovrà definire un quadro globale e coerente in cui si inscrivono queste iniziative
strategiche fissando gli obiettivi prioritari e illustrando chiaramente come la politica
ambientale può favorire la crescita verde e migliorare salute e benessere. Il PAA dovrà
accogliere un impegno comune di tutte le parti interessate — istituzioni UE, Stati membri,
amministrazioni regionali e locali, imprese, settore privato, ONG e società civile — che miri
soprattutto: a conseguire migliori risultati ambientali grazie a un'attuazione e un'applicazione
migliori della normativa ambientale dell'Unione; a garantire che gli obiettivi climatici e
ambientali siano perseguiti anche dalle altre politiche UE; a basare l'elaborazione e la
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realizzazione delle politiche ambientali su prove solide e sulle più recenti conoscenze
scientifiche; a colmare le maggiori lacune programmatiche, basandosi sui più recenti dati
scientifici e secondo un approccio prudenziale.
Sito della consultazione:
http://ec.europa.eu/environment/consultations/7eap_en.htm
13 Aprile 2012, Bruxelles
Bristol, Copenaghen e Francoforte selezionate per il premio "Capitale verde europea"
2014
Il premio "Capitale verde europea" insignisce una città all'avanguardia in fatto di soluzioni
rispettose dell'ambiente per la vita urbana. Una giuria di esperti si avvale di 12 indicatori
ambientali per valutare le città e le classifica in base al raggiungimento di elevati standard
ambientali, al loro impegno per conseguire obiettivi sempre più ambiziosi per la tutela
ambientale e lo sviluppo sostenibile e alla capacità di fungere da modello e di promuovere le
migliori pratiche in altre città europee. Bristol, Copenaghen e Francoforte sono le tre finaliste
del concorso che premierà la capitale verde europea per il 2014. Selezionate fra le 18 città
candidatesi per l’edizione 2014, le finaliste sono state proposte da una giuria di esperti
indipendenti che ha valutato i dati relativi a 12 parametri diversi: contributo locale ai
cambiamenti climatici globali, trasporto locale, uso sostenibile del suolo nelle aree verdi
urbane, natura e biodiversità, qualità dell’aria locale, inquinamento acustico, produzione e
gestione dei rifiuti, consumo di acqua, trattamento delle acque reflue, ecoinnovazione e
occupazione sostenibile, gestione ambientale delle autorità locali, efficienza energetica.
Dall’istituzione del premio nel 2010 quattro città sono state insignite del titolo di "Capitale
verde europea": Stoccolma è stata la prima vincitrice, seguita da Amburgo nel 2011, VitoriaGasteiz (Spagna), attuale detentrice del titolo, e Nantes, designata per il 2013. L’8 giugno
2012 è il giorno in cui Bristol, Copenaghen e Francoforte illustreranno alla giuria riunita a
Bruxelles la loro visione, i piani d'azione, la strategia di comunicazione e la loro capacità di
fungere da modello ispiratore per altre città. La giuria emetterà il suo verdetto alla cerimonia
di premiazione che si terrà a Vitoria‑Gasteiz il 29 giugno. La giuria è composta da
rappresentanti della Commissione europea, del Parlamento europeo, del Comitato delle
regioni, dell'Agenzia europea dell’ambiente, dell’ICLEI – Governi locali per la sostenibilità,
dell'Ufficio del Patto dei Sindaci e dell'Ufficio europeo dell'ambiente.
Per ulteriori informazioni:
www.europeangreencapital.eu
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
26 Aprile 2012, Bruxelles
La riforma dell'istruzione superiore è fondamentale per la crescita e l'occupazione:
questo il messaggio ai ministri che partecipano al processo di Bologna
La Conferenza ministeriale stabilirà, per i paesi dell'EHEA, le priorità per la prossima fase del
processo di Bologna (2012-2015). I ministri adotteranno la strategia per la mobilità del
quadro del processo di Bologna in base alla quale, entro il 2020, il 20% dei laureati
dell'istruzione superiore europea avrà seguito una parte degli studi all'estero, in linea con il
parametro di riferimento europeo in materia di mobilità nell'istruzione superiore adottato nel
novembre 2011. Il processo di Bologna mira a creare uno Spazio europeo dell'istruzione
superiore all'interno del quale gli studenti possano scegliere tra una vasta gamma
trasparente di corsi di qualità e usufruire di procedure di riconoscimento semplici. Androulla
Vassiliou, Commissaria europea per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha
affermato che gli Stati membri devono ammodernare con urgenza i rispettivi sistemi di
istruzione superiore ed eliminare gli ostacoli al buon funzionamento dello Spazio europeo
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dell'istruzione superiore (EHEA) per rispondere alla crisi e alla crescente disoccupazione
giovanile. Esprimendosi alla vigilia della riunione biennale dei ministri dell'Istruzione
superiore che si terrà a Bucarest (Romania) nel quadro del processo di Bologna, la
Commissaria Vassiliou ha sottolineato che è essenziale agire per dare uno stimolo alla
crescita e all'occupazione in Europa. La Commissaria ha poi aggiunto che questi obiettivi
non potranno essere conseguiti "senza finanziamenti sufficienti che consentano all'istruzione
superiore di dare un contributo duraturo al benessere economico e al progresso sociale.
A breve verrà pubblicata una relazione sullo stato di attuazione delle riforme legate al
processo di Bologna:
http://www.ehea.info/
POLITICA ECONOMICA E IMPRESE
04 Aprile, Bruxelles
La Commissione esamina le misure fiscali per i lavoratori transfrontalieri
Le disposizioni in materia fiscale degli Stati membri saranno analizzate nell'ambito di
un'iniziativa mirata della Commissione, volta a verificare eventuali discriminazioni nei
confronti dei lavoratori transfrontalieri. Si calcola che, nell'UE, ci siano oltre 1,2 milioni di
persone che esercitano una professione a livello transfrontaliero. I salari lordi versati ai
lavoratori stagionali e transfrontalieri nel 2010 ammontano a 46,9 miliardi di euro. La mobilità
dei lavoratori è stata riconosciuta come una delle principali potenzialità per aumentare la
crescita e l’occupazione in Europa. Tuttavia, gli ostacoli fiscali rimangono uno dei principali
elementi che dissuadono i cittadini in cerca di un posto di lavoro in un altro Stato membro.
Questo è il motivo per cui, nel corso del 2012, la Commissione eseguirà una valutazione
approfondita dei sistemi nazionali delle imposte dirette per determinare se penalizzano i
lavoratori che vivono in uno Stato membro e lavorano in un altro. Se dovessero emergere
discriminazioni o violazioni delle libertà fondamentali dell'UE, la Commissione le segnalerà
alle autorità nazionali e insisterà affinché vengano apportate le necessarie modifiche. Se i
problemi persisteranno, la Commissione adotterà procedure di infrazione contro gli Stati
membri in questione. Dato che gli ostacoli fiscali rimangono uno dei principali freni alla
mobilità transfrontaliera, la Commissione sta lavorando su diversi fronti per abbattere gli
ostacoli per i lavoratori dell’UE, ad esempio, nella sua proposta per affrontare il problema
della doppia imposizione o per una maggiore protezione per i lavoratori distaccati.
Obiettivo: garantire che i lavoratori transfrontalieri non siano oggetto di un
trattamento diverso e che godano degli stessi vantaggi sociali e fiscali dei lavoratori
nazionali:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=850&langId=it
06 Aprile 2012, Bruxelles
La Commissione autorizza Princes ad acquisire quote di AR Industrie Alimentari
La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni,
la proposta di acquisizione del controllo esclusivo di alcuni attivi della società alimentare
italiana AR Industrie Alimentari S.p.A. ("gli attivi ARIA") da parte del produttore britannico di
alimenti e bevande Princes Limited. La Commissione ritiene che l'operazione proposta non
sollevi problemi di concorrenza in quanto non altererà in maniera significativa la struttura del
mercato. La Commissione ha esaminato gli effetti, per la concorrenza, della proposta di
acquisizione in oggetto sui mercati britannici di diversi prodotti alimentari preconfezionati a
base di pomodoro e legumi. La Commissione ha inoltre esaminato i legami verticali fra questi
mercati e le attività a monte di ARIA nella trasformazione dei pomodori. L'indagine ha
mostrato che le sovrapposizioni delle attività delle parti della concentrazione in questi mercati
non sollevano problemi di concorrenza, dato il debole incremento nelle quote di mercato che
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deriva dalla relazione di fornitura unica che Aria intrattiene con un solo dettagliante nel
Regno Unito. L'indagine ha inoltre confermato la presenza di altri fornitori sui mercati
interessati. Per quanto riguarda i mercati che subiscono effetti verticali, la Commissione
ritiene che l'operazione non blocchi l'accesso dei concorrenti dell'entità post-concentrazione
ai prodotti trasformati, grazie alla presenza di un numero sufficiente di altri fornitori. I
principali concorrenti dell'entità post-concentrazione continueranno ad avere accesso a una
clientela sufficiente per la loro produzione. La Commissione ha pertanto concluso che
l'operazione non è tale da ostacolare in maniera significativa la concorrenza effettiva nello
Spazio economico europeo (SEE)1 o in una sua parte sostanziale.
L'operazione proposta è stata notificata alla Commissione il 29 febbraio 2012:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/12/351&format=HTML&aged=0
&language=IT&guiLanguage=en
20 Aprile 2012, Bruxelles
La Commissione presenta nuove misure e identifica le opportunità chiave per una
ripresa dell’occupazione nell'UE
Nell'Unione Europea la disoccupazione raggiunge livelli da record e le previsioni annunciano
prospettive economiche poco incoraggianti per i prossimi mesi. La Commissione ha
presentato un insieme di misure concrete per dare impulso all'occupazione. La proposta è
imperniata sul lato della domanda e definisce modalità all'indirizzo degli Stati membri per
incoraggiare le assunzioni riducendo gli oneri fiscali che gravano sul lavoro o dando un
maggiore sostegno agli avvii di nuove imprese. La proposta identifica anche gli ambiti che
presentano le migliori prospettive occupazionali per il futuro: l'economia verde, i servizi
sanitari e le TIC. La comunicazione politica ribadisce la necessità di una più forte dimensione
occupazionale e sociale nella governance UE e delinea nuove strategie per coinvolgere
maggiormente i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori nella definizione delle
priorità dell'Unione. Il President Barroso ha affermato: "L'Europa ha bisogno di una strategia
per la creazione di posti di lavoro al fine di affrontare la piaga della disoccupazione che
raggiunge livelli inaccettabilmente elevati. L'UE dispone di ampie potenzialità non valorizzate
per promuovere la creazione di posti di lavoro. Considerati nel loro insieme l'economia verde,
la sanità e i nuovi settori tecnologici creeranno più di 20 milioni di posti di lavoro negli anni a
venire. Gli Stati membri devono saper cogliere queste opportunità,mobilitare le risorse
esistenti e stimolare il loro mercato del lavoro in stretta cooperazione con le parti sociali. Se
ci adoperiamo tutti assieme possiamo farcela". Presentando il nuovo pacchetto a Strasburgo,
László Andor, commissario UE responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione
ha affermato: "I livelli attuali di disoccupazione nell'UE sono drammatici e inaccettabili. La
creazione di posti di lavoro deve diventare un'effettiva priorità europea". Il commissario ha
aggiunto: “Se vogliamo rilanciare la crescita e affrontare importanti fattori strutturali come
l'ambientalizzazione dell'economia, una popolazione che invecchia e il cambiamento
tecnologico, l'UE ha bisogno di un mercato del lavoro europeo dinamico e inclusivo".
Tutti i documenti, compresi i documenti di lavoro dei servizi della Commissione, sono
disponibili all'indirizzo:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=1270&furtherNews=yes
20 Aprile 2012, Bruxelles
Crescita per la Grecia: la Commissione indica come sbloccare la crescita e creare
posti di lavoro
Dopo molti mesi di crisi, ora esistono i presupposti per avviare la transizione verso la crescita
in Grecia. Il consenso sul secondo programma di aggiustamento economico e il successo
dell'accordo con il settore privato sulla riduzione del debito permettono di concentrare
integralmente gli sforzi per conseguire l'indispensabile obiettivo di crescita e occupazione. La
Commissione ha esposto i motivi per i quali ritiene la Grecia capace di trasformarsi mediante
l'attuazione del programma di aggiustamento concordato e il sostegno fornito dall'UE,
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attraverso la Commissione, a testimonianza della sua solidarietà. In una nuova
comunicazione la Commissione indica gli elementi del programma da attuare nel 2012 e
illustra la vastissima gamma di misure di sostegno che è in grado di attuare per contribuire a
un nuovo dinamismo economico, alla creazione di posti di lavoro e alla coesione sociale in
Grecia. Il Presidente Barroso ha dichiarato: "Il popolo greco non è solo nel suo impegno volto
a ripristinare la crescita e l'occupazione nel paese. L'UE e la comunità internazionale hanno
dimostrato una solidarietà senza precedenti con la popolazione greca. Per aiutare la Grecia
è stato mobilitato un pacchetto di sovvenzioni, prestiti e cancellazioni di debiti pari a 380
miliardi di euro. Se la Grecia darà seguito alle azioni prioritarie per il 2012 individuate oggi
dalla Commissione, i sacrifici dei suoi cittadini saranno ricompensati nel prossimo futuro”. La
comunicazione sul pacchetto di misure descrive inoltre l'incidenza della crisi sulla Grecia,
specifica il sostegno finanziario proveniente dal bilancio dell'UE e l'assistenza tecnica fornita
e spiega in che modo le principali politiche dell'Unione sostengono la crescita e
l'occupazione in Grecia.
Per ulteriori informazioni sul lavoro della task force per la Grecia:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/president/taskforce-greece/index_en.htm
06 Aprile 2012, Bruxelles
Regole più eque per gli appalti pubblici
Grazie alla nuova legge le imprese europee potranno competere sui mercati mondiali alle
stesse condizioni previste per le aziende straniere in Europa. Un'azienda di qualsiasi parte
del mondo può partecipare a quasi tutte le gare d'appalto indette dalle amministrazioni
pubbliche nell'UE. Invece, un'impresa europea può offrire i propri beni o servizi soltanto in
determinati paesi. Questa è una situazione ingiusta, che la Commissione europea spera di
cambiare con una nuova legge sugli appalti pubblici. Le amministrazioni pubbliche
acquistano beni o servizi mediante gli appalti pubblici, che a livello mondiale rappresentano
circa 1000 miliardi di euro all'anno. Nel 2010, nell'UE ammontavano a circa 420 miliardi di
euro. L'84% circa di questi appalti era accessibile a imprese di tutto il mondo: soltanto nei
settori dei servizi di pubblica utilità e della difesa si applicano restrizioni sui paesi che
possono partecipare. Negli Stati Uniti, invece, le imprese straniere possono presentare
offerte solo per il 32% dei 556,25 miliardi di euro disponibili, mentre la quota è ancora minore
in Giappone (28%). Le restrizioni incidono sui settori in cui l'UE è altamente competitiva, fra
cui le costruzioni, i trasporti pubblici, i dispositivi medici, la produzione elettrica e i prodotti
farmaceutici. La Commissione propone che per i contratti di oltre 5 milioni di euro le autorità
aggiudicatrici possano decidere di escludere dalla gara imprese di paesi extra UE se una
quota significativa dei beni o servizi interessati non è coperta da accordi internazionali. Se
un'amministrazione desidera agire in questo senso, deve informare la Commissione
europea, che a sua volta avrà due mesi di tempo per decidere se la decisione è giustificata.
La valutazione si baserà sul grado di apertura delle procedure di appalto del paese in
questione nei confronti delle imprese dell'UE. Se un paese adotta ripetutamente una politica
discriminatoria nei confronti di fornitori europei, la Commissione può cercare una soluzione
negoziata. In caso di mancato accordo, può limitare l'accesso delle aziende del paese
interessato agli appalti dell'UE, applicando per esempio restrizioni su un settore particolare o
ammende sui prezzi delle offerte presentate da aziende extra UE. Vista la crisi economica,
diversi paesi hanno introdotto misure protezionistiche che sono discriminatorie nei confronti
delle aziende europee. La proposta creerà un piano di parità e aumenterà le opportunità
commerciali per le imprese europee nell'UE e nel resto del mondo, aiuterà le imprese più
piccole a partecipare a gare internazionali e favorirà l'occupazione nell'UE.
Nuova legge appalti pubblici:
http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2012/march/tradoc_149243.pdf
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ENERGIA E TRASPORTI
06 Aprile 2012, Bruxelles
La Commissione propone di semplificare le procedure per l'immatricolazione dei
veicoli in un altro Stato membro
Ogni anno i cittadini e le imprese dell’UE devono trasferire circa 3,5 milioni di veicoli in un
altro Stato membro e immatricolarli con le modalità previste dalla normativa nazionale.
Normative differenti e requisiti a volte contraddittori rendono questa procedura, che nel
mercato unico del ventunesimo secolo dovrebbe essere semplice, ancora lunga e
complicata. Per completare la procedura sono necessarie in media cinque settimane, e il
costo stimato per i cittadini e le imprese è di 400 euro. I problemi che ne derivano
costituiscono inoltre un ostacolo non da poco alla libera circolazione dei beni, dei servizi e
dei lavoratori, e quindi alla crescita e alla creazione di posti di lavoro in Europa. Per questo
oggi la Commissione europea propone di ridurre drasticamente il peso ingiustificato di
queste procedure amministrative. La proposta presentata dal Vicepresidente Antonio Tajani
porterà a una sostanziale semplificazione amministrativa, con un risparmio complessivo di
almeno 1500 milioni di euro l'anno per le imprese, i cittadini e le autorità di immatricolazione.
La proposta è semplice e affronta problemi molto concreti. La reimmatricolazione dei veicoli
provenienti da un altro paese dell'UE sarà limitata: ad esempio i cittadini che lavorano in un
paese dell'UE diverso da quello di residenza e guidano un veicolo già immatricolato dal
datore di lavoro non avranno la necessità di immatricolarlo nuovamente. La maggior parte
delle formalità amministrative per la reimmatricolazione all'interno dell'UE di automobili,
furgoni, autobus e camion sarà notevolmente semplificata in caso di trasferimento di
residenza, ad esempio, e di acquisto di veicoli di seconda mano. Diventerà inoltre
impossibile immatricolare in un altro paese dell'UE i veicoli rubati. Ci saranno notevoli
risparmi anche per le società di autonoleggio che potranno trasferire i veicoli in altri paesi
dell'UE durante la stagione turistica senza reimmatricolazione. Una buona notizia per i turisti:
si prevede infatti che quando la proposta sarà approvata diminuiranno i costi di noleggio dei
veicoli.
Immatricolazione dei veicoli provenienti da un altro paese dell'UE:
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/single-market-goods/motor-vehicleregistration/index_en.htm
GIUSTIZIA LIBERTA’ E SICUREZZA
04 Aprile 2012, Bruxelles
La Commissione europea aggiorna l'elenco delle compagnie aeree soggette a divieto
operativo
La Commissione europea ha adottato il 19° aggiornamento dell'elenco europeo dei vettori
aerei che, per ragioni di sicurezza, sono oggetto di un divieto operativo o di restrizioni
operative all'interno dell'Unione europea. All'elenco è stato aggiunto Conviasa, un vettore
aereo certificato in Venezuela, a causa di criticità in materia di sicurezza che rimangono
irrisolte. In seguito a consultazioni costruttive, le autorità libiche hanno deciso di adottare
misure severe applicabili a tutti i vettori titolari di licenza libica, misure che li escludono dalle
attività di volo nell'UE almeno fino al novembre 2012. Il vicepresidente della Commissione
Siim Kallas, responsabile per i trasporti, ha dichiarato: "La Commissione è pronta a compiere
ogni sforzo possibile per aiutare i suoi vicini a dotarsi della capacità tecnica e amministrativa
necessaria per superare qualsiasi difficoltà nel settore della sicurezza con la massima
rapidità ed efficienza. Nel frattempo, la sicurezza viene prima di tutto. Non possiamo
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permetterci di accettare compromessi in quest’area. Quando è provato che alcuni vettori,
all’interno o all’esterno dell’Unione europea, non operano in modo sicuro dobbiamo
intervenire per essere certi che sia escluso ogni tipo di rischio per la sicurezza”.
Il nuovo elenco sostituisce il precedente stabilito nel novembre 2011 e può essere già
consultato sul sito internet della Commissione:
http://ec.europa.eu/transport/air-ban/list_en.htm
13 Aprile 2012, Bruxelles
Rimuovere gli ostacoli alla libertà di movimento
La libertà di movimento dei cittadini europei include il diritto di spostarsi e risiedere all'interno
dell'Unione europea, il diritto di voto e quello di candidarsi alle elezioni municipali ed
europee, il diritto di essere difeso dalle autorità diplomatiche di qualsiasi altro Stato membro
e quello di inviare una petizione al PE. E ancora il diritto di contattare e ricevere una risposta
dalle istituzioni europee in una delle lingue ufficiali dell'UE, il diritto all'accesso dei documenti
delle istituzioni dell'UE (a certe condizioni) e il diritto all'accesso del servizio civile dell'UE.
Sono anche vietate tutte le forme discriminatorie sulla base della nazionalità. Nonostante
questi diritti siano difesi dalla legislazione europea, i cittadini continuano ad incontrare alcuni
problemi. E le petizioni arrivano in Parlamento per esempio per quanto riguarda le procedure
riguardanti i divorzi transnazionali o la discriminazione dei rom o delle persone discriminate
in base alle proprie origini (come per esempio i professori di lingua straniera in Italia). Gli altri
temi affrontati includono il rifiuto del Regno Uniti di garantire gli aiuti sociali nonostante siano
normalmente trasferibili da uno stato all'altro, la difficoltà dei cittadini olandesi che vivono
all'estero a farsi rinnovare i documenti di viaggio, o ancora il fatto che la Polonia non
riconosco il partner delle coppie dello stesso sesso. La relazione adottata il 29 marzo 2012
richiede di eliminare tutte le barriere legali e fisiche che ostacolano la libertà dei cittadini e di
non introdurre procedure amministrative ingiustificate. È anche necessario che la
Commissioni si muova nella stessa direzione e che venga creata una carta professionale
europea per facilitare la libertà di movimento.
La libertà di movimento è tra gli obiettivi principali perseguiti dall'Unione europea:
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-20120120+0+DOC+XML+V0//IT
02 Aprile 2012, Bruxelles
La Commissione dà il via alle iniziative dei cittadini europei
Il diritto d’iniziativa dei cittadini europei, che è stato introdotto dal Trattato di Lisbona,
consentirà a 1 milione di cittadini provenienti da almeno un quarto degli Stati membri dell'UE
di invitare la Commissione europea a presentare proposte di atti giuridici nei settori in cui la
Commissione è autorizzata a farlo. Il regolamento che disciplina le “Iniziative dei cittadini
europei” è stato adottato il 16 febbraio 2011. Tuttavia, su richiesta degli Stati membri che
avevano bisogno di più tempo per predisporre le procedure di certificazione delle
dichiarazioni di sostegno, i cittadini potranno promuovere iniziative dal 1° aprile 2012. La
registrazione delle iniziative è una delle fasi iniziali importanti del processo. La richiesta deve
essere presentata da un comitato dei cittadini composto da almeno sette persone residenti in
almeno sette Stati membri diversi. Una volta registrato, il comitato ha 12 mesi di tempo per
raccogliere le dichiarazioni di sostegno necessarie da almeno sette Stati membri. La soglia
fissata per far parte di questi sette Stati membri è pari al numero di membri del Parlamento
europeo eletti in ciascuno Stato membro moltiplicato per 750. Chiunque sia in età di voto per
le elezioni europee (18 anni in tutti gli Stati membri e 16 anni in Austria) può sostenere
l'iniziativa. Il numero di dichiarazioni di sostegno deve essere certificato dalle autorità
competenti degli Stati membri. La Commissione dispone poi di tre mesi per esaminare
l’iniziativa e decidere come procedere, dopo aver incontrato gli organizzatori per consentire
loro di illustrare in modo più approfondito le questioni sollevate. Gli organizzatori hanno
anche la possibilità di presentare la loro iniziativa in occasione di un'audizione pubblica al
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Parlamento europeo. Successivamente la Commissione adotta una comunicazione che
illustra le sue conclusioni sull'iniziativa, l'azione che intende eventualmente intraprendere e le
relative motivazioni.
La Commissione europea si è adoperata con il massimo impegno onde semplificare al
massimo il processo per i cittadini:
http://ec.europa.eu/citizens-initiative
POLITICA REGIONALE
26 Aprile 2012, Bruxelles
Relazione speciale: la Corte dei conti europea ritiene che gli investimenti dei Fondi
strutturali e del Fondo di coesione per infrastrutture di trasporto nei porti marittimi
siano efficaci solo in 11 dei 27 progetti esaminati
La CCE ha controllato gli investimenti relativi alle infrastrutture di trasporto, operati attraverso
i Fondi strutturali e il Fondo di coesione nei porti marittimi, per appurare se i progetti
cofinanziati durante il periodo 2000-2006, gli obiettivi e le realizzazioni di 27 progetti
sostenuti dal FESR e dal Fondo di coesione nel settore “infrastrutture di trasporto” siano
risultati efficaci. Essa ha esaminato le modalità con cui gli Stati membri avevano gestito la
spesa in questione ed il modo in cui la Commissione aveva monitorato il processo. Il
trasporto marittimo rappresenta la seconda modalità di trasporto per importanza all’interno
dell’UE, dove il trasporto su gomma è ancora predominate. Tra il 2000 ed il 2006, 2,8 miliardi
euro dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione sono stati destinati ad infrastrutture per i
porti marittimi. L’85,5 % dei fondi totali disponibili sono stati destinati a quattro paesi. Ulteriori
3,4 miliardi di euro sono stati assegnati a investimenti per porti marittimi nel corso del
periodo di finanziamento 2007 - 2013. Nella sua relazione speciale n. 4/2012 la Corte dei
conti europea (CCE) ha concluso che solo 11 dei 27 progetti di infrastrutture di trasporto nei
porti marittimi controllati, cofinanziati dai Fondi strutturali e dal Fondo di coesione nel periodo
di programmazione 2000-2006, sono risultati efficaci. Inoltre, un terzo dei progetti controllati
non aveva obiettivi attinenti al settore dei trasporti. Oltre all’inefficacia di alcuni progetti, la
Corte ha constatato che in alcuni casi le infrastrutture dei progetti non erano nemmeno in
uso e che quattro importanti progetti, il cui valore ammonta al 70,8 % dell’importo totale
controllato, all’epoca dell’audit non erano stati completati. Undici dei 23 progetti completati
erano stati ultimati per tempo, mentre negli altri 12 casi i lavori di costruzione erano stati
portati a termine con un ritardo medio di 26 mesi. Inoltre, per cinque dei progetti completati,
che rappresentano quasi la metà degli importi controllati, le infrastrutture richiederanno
ulteriori cospicui investimenti per poter essere utilizzate in maniera efficace.
La CCE ha formulato una serie di raccomandazioni alla Commissione per migliorare
l’efficacia degli investimenti nei porti marittimi:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=ECA/12/16&format=HTML&aged=
0&language=IT&guiLanguage=en
26 Aprile 2012, Bruxelles
Relazione speciale: la Commissione UE è riuscita in parte a correggere e migliorare i
sistemi di gestione e controllo degli Stati membri nel settore dei Fondi strutturali
L’audit della Corte dei conti europea (CCE) è stato effettuato basandosi principalmente
sull’esame di 40 programmi per i quali erano state rilevate carenze significative dei sistemi di
gestione e controllo, e mirava a valutare se la Commissione avesse trattato in maniera
soddisfacente tali carenze. La CCE conclude nella sua relazione speciale (n. 3/2012) che la
Commissione intraprende azioni adeguate quando vengono individuate carenze nei sistemi
degli Stati membri, ma la procedura di attuazione è lunga. La Commissione è riuscita in parte
ad ottenere garanzie circa la corretta applicazione delle rettifiche finanziarie, ma ha
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conseguito risultati meno positivi nell’ottenere garanzie circa i miglioramenti prodotti nei
sistemi di gestione e controllo degli Stati membri a seguito delle azioni intraprese. La CCE
formula una serie di raccomandazioni destinate alla Commissione: ridurre la durata della
procedura amministrativa che va dall’individuazione delle carenze fino all’attuazione delle
azioni correttive; attribuire una maggiore priorità all’audit delle autorità di audit, per ottenere
garanzia circa la validità dei tassi di errore da queste rilevati, in modo che le rettifiche
finanziarie da applicare siano basate su questi tassi di errore; diffondere liste di controllo che
mostrino le pratiche migliori che le autorità degli Stati membri devono seguire per i controlli di
primo livello; garantire che le rettifiche finanziarie riguardino tutte le spese sostenute
nell'ambito di sistemi di gestione e controllo carenti. La CCE raccomanda inoltre che la
Commissione, il Parlamento e il Consiglio riconsiderino se, al momento di discutere i futuri
piani di spesa in materia di Coesione, debbano essere apportate modifiche alle disposizioni
relative, da un lato, alla riassegnazione del sostegno concesso attraverso il Fondo di
coesione e i Fondi strutturali e, dall’altro, alle possibilità di sostituire spese risultate non
ammissibili.
I Fondi strutturali rappresentano circa un terzo del bilancio UE:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=ECA/12/17&format=HTML&aged=
0&language=IT&guiLanguage=en
SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE E MEDIA
13 Aprile 2012, Bruxelles
Agenda digitale: la Commissione lancia una consultazione sulle regole per i
dispositivi intelligenti connessi – l'"internet delle cose"
L'"internet delle cose" (IoT, dall'inglese Internet of Things) configura un futuro in cui oggetti di
uso quotidiano come telefoni, automobili, elettrodomestici, vestiti e persino alimenti sono
collegati ad internet con una connessione senza fili tramite chip intelligenti e sono in grado di
rilevare e comunicare dati. La Commissione europea intende elaborare un quadro che
permetta di sfruttare le potenzialità dell'IoT in termini di benefici economici e sociali
garantendo nel contempo un livello adeguato di controllo dei dispositivi che rilevano,
elaborano e conservano informazioni. Poiché queste informazioni attengono, tra l'altro, ai
modelli comportamentali degli utenti, alle loro preferenze e alla loro ubicazione, la
Commissione intende garantire il rispetto dei diritti della persona: per questi motivi, lancia
una consultazione pubblica e invita a trasmettere osservazioni e commenti entro il 12 luglio
2012. Oggi il comune cittadino possiede almeno 2 oggetti collegati a internet, che nelle
previsioni saliranno a 7 entro il 2015, per un totale di 25 miliardi di dispositivi collegati con
connessione senza fili nel mondo. Entro il 2020 il numero potrebbe raddoppiare a 50 miliardi:
un futuro possibile in cui molti oggetti di uso quotidiano sono collegati. Ad esempio, se un
professore è malato e cancella la prima ora di lezione, la sveglia degli studenti può essere
reimpostata automaticamente per concedere loro un'altra ora di sonno; se una persona
anziana dimentica di prendere una medicina essenziale, parte un messaggio d'allarme a un
familiare, o addirittura ad un centro d'emergenza locale, in modo che qualcuno passi a
vedere se va tutto bene. Perché l'IoT sia accettato dalla società è necessario definire un
quadro etico e giuridico, supportato dalla tecnologia necessaria, che offra ai cittadini controllo
e sicurezza.
Potenziare l'IoT: priorità dell’Agenda digitale europea:
http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=IoTGovernance
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BANDI
Siete alla ricerca di un partner per la realizzazione di un progetto in ambito
comunitario? Le RICERCHE PARTNER per i bandi in oggetto sono pubblicate
sul nostro sito:
http://www.casaliguria.org/template1.asp?itemID=3&livello=1&codmenu=1&lab
el=ricerca%20partner
SETTORE
ISTRUZIONE E
CULTURA
ISTRUZIONE E
CULTURA
ISTRUZIONE E
CULTURA
CIP
IMPRESE
DESCRIZIONE
DATE
IMPORTANTI
MEDIA 2007
AZIONE PREPARATORIA
«CIRCOLAZIONE DEI FILM
NELL'ERA DIGITALE»
MEDIA 2007
EACEA/8/12
INVITO A PRESENTARE
PROPOSTE 'SOSTEGNO ALLA
DISTRIBUZIONE
TRANSNAZIONALE DEI FILM
EUROPEI - SISTEMA DI
SOSTEGNO «AGENTE DI
VENDITA» 2012'
INVITO A PRESENTARE
PROPOSTE – EAC/S06/12
AZIONE PREPARATORIA:
PARTENARIATO EUROPEO
PER GLI SPORT (BANDO DI
GARA GENERALE)
42/G/ENT/CIP/12/C/N02C02
ALLEANZA EUROPEA PER
INDUSTRIE MOBILI E DELLA
MOBILITÀ: FASE II -
BUDGET
LINK DI
RIFERIMENTO
1.994.000 €
LINK
1.500.000 €
LINK
3.500.000 €
LINK
2.500.000 €
LINK
1.000.000 €
LINK
2.000.000 €
LINK
30/03/2012
06/09/2012
11/04/2012
18/06/2012
17/04/2012
31/07/2012
13/04/2012
27/06/2012 Strand
2
06/07/2012 Strand
1
DAPHNE III
JUST/2012/DAP/SOG/116-02
GIUSTIZIA E
AFFARI
INTERNI
AMBIENTE
INVITO A PRESENTARE
PROPOSTE PER SPECIFICHE
SOVVENZIONI DI
FUNZIONAMENTO DEL
SERVIZIO 116000 STRUMENTO FINANZIARIO
PER LA PROTEZIONE CIVILE
2007-2013
PROGETTI DI PREVENZIONE
11/04/2012
22/05/2012
05/04/2012
31/05/2012
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E DI PREPARAZIONE IN
MATERIA DI PROTEZIONE
CIVILE 2012
VII PROGRAMMA QUADRO
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