Tutto Milano - Festival Diritti Umani
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Tutto Milano - Festival Diritti Umani
28/04/2016 Pag. 14 N.908 - 28 aprile 2016 diffusione:50000 DONNE MIGRANTI IN CERCA DI RISCATTO IN TRIENNALE DEBUTTA IL F E S T I V A L DEI DIRITTI UMANI: FILM, CORTOMETRAGGI, INCONTRI. OSPITE LO SCRITTORE YEHOSHUA di Simona Spaventa P u l ' z ' e propri" c o m e me"sbotta Fatima con la figlia adolescente Suad che si vergogna di lei ("Pulisce la merda degli altri") e le risponde male: "Mai, piuttosto vado a rubare". Fatima, il film del francese Philippe Faucon, è il ritratto di una donna forte e determinata, ma invisibile in una società di cui non conosce bene la lingua e che la considera solo una domestica ignorante. Già nella Quinzaine des Réalisateurs allo scorso Cannes e trionfatore agli ultimi César con tre premi (miglior film, adattamento e attrice esordiente a Zita Henrot nel ruolo della primogenita Nesrine), il film apre la prima edizione del Festival dei Diritti Umani - dal 3 all'8 maggio alla Triennale - trattando con sensibilità di migranti e integrazione. Un'integrazione faticosa, vista dall'interno di un microcosmo femminile - Fatima e le due figlie che alleva da sola e con cui fatica a comunicare perché parla solo arabo, mentre loro sono cresciute in Francia - che ci porta dritto al cuore della rassegna: la donna e i diritti negati.Tema declinato attraverso il cinema, ma anche con incontri e tavole rotonde: tra gli ospiti lo scrittore Abraham Yehoshua con una lectio magistralis su "Donne ebraiche e donne d'Israele" (venerdì 6 alle 17.30), Emma Bonino, Renzo Guolo, Andrea Carandini del Fai, gli attori Marco Baliani e Leila Costa. kk I araìle Nel cartellone, due sezioni: cinque film dai principali festival (presentati dagli autori), e 2 2 documentari in concorso. Tra i titoli di finzione, tutti di coproduzione francese, da non perdere lo yemenita La sposa bambina - l'unico in uscita nelle nostre sale - dove una bambina di dieci anni è costretta a sposare un uomo di ventanni più grande, ma troverà la forza di opporsi e fuggire. La vicenda, tratta dall'autobiografia bestseller di Nojoud Ali, parla di un dramma che tocca 6 0 milioni di donne nel mon- 14 DAL 3 ALL'8 MAGGIO Triennale (Teatro dell'Arte e Salone d'onore), viale Alemagna 6, ingresso libero, info 0 2 8 3 9 9 4 2 8 0 e www. festivaldirittiumani.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'EVENTO 28/04/2016 Pag. 14 N.908 - 28 aprile 2016 diffusione:50000 do, vissuto sulla pelle dalla regista Khadija Al Salami: prima donna filmmaker e produttrice yemenita, fu data sposa a undici anni a un uomo più vecchio, ma ruppe il matrimonio e a sedici emigrò negli Stati Uniti per studiare cinema. Racconta invece l'inquietudine di Israele nel 1995, all'indomani dell'omicidio di Rabin, attraverso la riunione di tre sorelle Rendez vous à Atlit di Shirel Amitaì', mentre sono due esordi atipici Qu'Allah bénisse la France! del rapper franco-congolese Abd Al Malik e Nous trois ou rien del comico Kheiron che rievoca la storia dei suoi genitori in fuga nel 1 9 8 3 dall'Iran degli ayatollah. Razzismo, omofobia, sfruttamento, ma anche storie - TUTTOMILANO molte al femminile - di crescita e amicizia tra culture popolano il concorso documentari. Le chiacchiere amichevoli tra arabe e ebree in un salone di bellezza di Haifa di Women in Sink di Iris Zaki e il coraggio di due ragazzine indiane che lasciano la povertà del loro villaggio rurale per affrontare la vita in fabbrica di Jungle Sisters di Chloe Ruthven, le giovani scappate dalla guerra del Congo verso lo Zambia per costruirsi una nuova vita di A Better Place di Giulia Della Casa e la comunità eritrea e etiope milanese di Asmarina di Alan Maglio e Madhin Paolos sono tappe di un giro del mondo per immagini inedite, e spesso invisibili. 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato A sinistra, Jungle Sisters di Chloe Ruthven; sotto da sinistra, Women in Sink di IrisZaki; Asmarina di Alan Maglio e Madhin Paolos; in basso, Fatima di Philippe Faucon