Vecchio test ingresso Scienze della Comunicazione

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Vecchio test ingresso Scienze della Comunicazione
TEST DI INGRESSO
CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
ANNO ACCADEMICO 2012-2013
Nome …………………………………………………………………
Cognome …………………………………………………………….
Data di nascita ……/……/……
e-mail____________________________________
tel.____________________________________
Firma ………………………………………......
SPAZIO RISERVATO ALLA COMMISSIONE (NON COMPILARE)
punteggio ESERCIZIO 1.A:
punteggio ESERCIZIO 1.B:
punteggio ESERCIZIO 1.C:
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NOTE PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA
1) Prima di iniziare la prova si raccomanda di:
o
o
o
compilare l’intestazione, indicando cognome, nome e matricola
firmare nell’apposito spazio
leggere attentamente le istruzioni
2) Descrizione della prova:
ESERCIZIO 1
Testo1.A. 11 quesiti a risposta aperta. Comprensione del testo e produzione; comprensione lessicale. Punti 34.
Testo 1. B 3 quesiti a risposta aperta + 5 quesiti a scelta multipla. Comprensione del testo e produzione;
contesto. Punti 21.
Testo 1.C. Quesito a risposta aperta. Comprensione di una tabella e produzione. Punti 5.
3) Durata della prova: 120 minuti
4) Debiti formativi:
ESERCIZIO 1 – sono assegnati per punteggi totali inferiori a 36/60;
5) Regole per lo svolgimento della prova:
Le risposte sono valide purché comprensibili alla Commissione (eventuali correzioni sono perciò
consentite);
Per la compilazione del questionario è richiesto l’utilizzo di penna (biro, inchiostro liquido, etc.) e
NON di lapis, matite e simili;
Durante lo svolgimento della prova NON è consentito l’uso di alcun materiale scritto (testi,
dizionari, appunti, etc.);
Durante lo svolgimento della prova NON è consentito l’uso di telefoni cellulari o di qualsiasi altro
apparecchio elettronico (PC, riproduttore sonoro, etc.);
La prova si svolge nel massimo silenzio, NON è consentita alcuna comunicazione tra i/le
candidati/e, pena l’esclusione dalla prova stessa.
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Esercizio 1
Nel testo 1.A, intitolato Nascono sui confini nuove identità, che vi proponiamo con alcuni tagli, il
sociologo Zygmunt Bauman espone la sua idea di confine e spiega le funzioni che ad esso possono
essere attribuite.
Leggete il testo, individuatene l’organizzazione logica e testuale, prestando attenzione allo sviluppo
del tema, e rispondete alle domande. Formulate le risposte sotto forma di testi brevi, completi,
coerenti e coesi.
Testo 1.A- Nascono sui confini nuove identità di Zygmunt Bauman*
* sociologo e filosofo di origine ebraica nato in Polonia nel 1925.
Nel suo primo vero e proprio libro, Le Strutture elementari della parentela ('49), il grande antropologo
francese Claude Levi-Strauss fa coincidere la nascita della cultura con la proibizione dell'incesto (e più
precisamente con la creazione dell'idea di "incesto": un rapporto sessuale ipotizzabile ma inammissibile, un
atto possibile e plausibile ma al tempo stesso precluso). La Cultura, e il modo in cui gli uomini vivono la
propria vita, si fonda sulla demarcazione di un limite là dove non ne esisteva alcuno. Da sempre, la cultura
consiste nella gestione delle scelte umane.
I confini vengono tracciati per creare delle differenze: differenze tra un luogo e lo spazio circostante
(ad esempio, tra la casa e il "fuori"), tra una porzione di tempo e il resto del tempo (separando ad esempio
l'infanzia dall'età adulta), tra una categoria di individui e il resto dell'umanità ("noi" e "loro"). Questo ci
consente di sapere dove ci troviamo, cosa possiamo aspettarci e come dobbiamo agire. I confini offrono un
senso di sicurezza e ci permettono di sapere come muoverci, in che direzione e in quale momento. Per
poter fare ciò, i confini devono essere segnati: attorno alla vostra casa e a quelle degli altri si alzano siepi e
recinzioni; ai cancelli e sui portoni sono affissi nomi che ribadiscono la separazione tra insider e outsider,
tra abitanti e visitatori. Attenersi alle istruzioni che quei cartelli impartiscono - esplicitamente o
implicitamente - contribuisce a ricreare, rafforzare, manifestare un "mondo ordinato". Ordine significa
"cose giuste al giusto posto", e sono i limiti che determinano cosa sia "giusto", quale il "giusto" posto, e
cosa e in quali circostanze sia invece "fuori luogo". I confini vengono tracciati per creare e mantenere un
ordine spaziale: per radunare date persone e oggetti in dati luoghi e tenendovi lontani tutti gli altri. Ciascun
modello di ordine spaziale divide gli esseri umani in "desiderabili" e "indesiderabili".
I confini dividono, eppure non sono solo delle barriere, in quanto agiscono anche da interfaccia tra i
luoghi che separano. E in quanto tali, sono sottoposti a spinte contraddittorie che ne fanno dei potenziali
focolai di conflitto ed epicentri di tensione.
Oggi, nella penombra mediatica - lontani dall'attenzione ufficiale e dalle intense interferenze dei
governi - si stanno moltiplicando confini spontanei e non tracciati: rappresentano il risvolto della crescente
multiculturalità della convivenza urbana. I "confini spontanei", quelli che anziché essere tracciati con il
cemento e il filo spinato nascono dall'evitare le occasioni di scambio, di commensalità e di connubio,
assolvono a una duplice funzione: oltre a separare (come richiesto dalla paura dell'ignoto e dal desiderio di
sicurezza) c'è - occorre ricordarlo - il ruolo/il destino di un’interfaccia: incontri, scambi e, in definitiva, il
sovrapporsi degli orizzonti cognitivi e delle pratiche quotidiane.
Il complesso compito di trovare delle condizioni che consentano la convivenza piacevole e
reciprocamente proficua di diversi stili di vita è stato scaricato sulle regioni (per lo più urbane) interessate,
trasformandole in laboratori dentro ai quali modalità e mezzi di convivenza su un pianeta globalizzato
vengono scoperti o inventati, provati, collaudati e appresi. È qui (a livello "microsociale") che le tradizioni, le
credenze, le aspirazioni culturali e gli stili di vita che i confini controllati e amministrati dall'alto (a livello
"macrosociale") si sforzano con esiti alterni di tenere separati si incontrano da vicino, condividono la
quotidianità e finiscono per aprire un dialogo. E che sia pacifico e benevolo od ostile e burrascoso, questo
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dialogo porta sempre a un'inversione del processo di allontanamento, alla reciproca familiarizzazione e,
potenzialmente - a comprensione, rispetto e solidarietà reciproci.
È troppo presto per prevedere quale delle due funzioni dei confini prevarrà sull'altra, ma di una
cosa possiamo forse essere sicuri: noi (e i nostri figli) riposeremo sul letto da noi (collettivamente)
preparato per noi stessi (e per loro), e a cui contribuiamo, intenzionalmente o no, ogni volta che tracciamo
dei confini e negoziamo le norme della vita di frontiera.
Tratto con modifiche dal sito www. Archivio storico. Corriere.it
Comprensione e produzione
1. Nell’introduzione del tema, citando l’antropologo C. Levi Strauss, l’autore dice, in sintesi, che I
confini sono limiti culturali e non naturali: spiegate in un breve testo che cosa significa. (3 righe)
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2. Nella prima parte del testo sono elencati e descritti tre scopi per i quali vengono tracciati i confini:
individuateli ed esponeteli in un breve testo. (8/10 righe)
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3. L’autore introduce la seconda parte della sua argomentazione con un breve capoverso
Individuatelo e formulatene la parafrasi. ( 2 righe)
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4. Nella seconda parte del testo l’autore attribuisce ai confini un’ulteriore funzione: esponetela,
precisando in che cosa consiste e in quali condizioni può realizzarsi. (8 righe)
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5. Individuate la conclusione, esposta da Bauman, rispetto al prevalere dell’una o dell’altra funzione
ed esponetela brevemente. (3 righe)
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6. Sintetizzate la tesi sostenuta dall’autore ed esponetela in un testo breve ma completo. (4 righe).
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7. Il testo si colloca nella tipologia dell’argomentazione: elencate quali elementi propri della struttura
argomentativa contiene.
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Comprensione lessicale
8. L’autore dice che i confini agiscono anche da interfaccia: definite il significato che il termine
interfaccia assume nel testo. (3 righe)
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9. L’autore parla di confini spontanei: esponete che cosa si intende nel testo con questa espressione.
(3 righe)
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10. Facendo riferimento al testo e alla vostra esperienza dite, con alcuni esempi, con quali soggetti,
situazioni, atti identificate il livello macrosociale e il livello microsociale in Italia. (3 righe)
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11. Scrivete un sinonimo o un’espressione con valore di sinonimo corrispondente a ciascuna delle
parole seguenti:
commensalità
connubio
proficuo
ostile
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Leggete ora il testo 1.B, Elogio dei confini, di Tahar Ben Jelloun. L’autore esprime un’idea di
confine molto vicina a quella esposta da Zygmunt Bauman e propone degli esempi a sostegno della
sua tesi.
Testo 1.B- Elogio dei confini di Tahar Ben Jelloun *
*giornalista e romanziere marocchino (nato a Fez nel 1944), noto per i suoi scritti su immigrazione e razzismo,vive a Parigi e scrive
in lingua francese.
Al cuore della pace ci sono le frontiere. Quando queste mancano si alzano muri e barriere
Chi prima chi dopo, tutti hanno decantato un mondo senza frontiere, idea liberale che si è fatta strada
prima in Francia e poi in Europa dopo la rivoluzione del maggio 1968. L'immagine di un pianeta senza
frontiere è affascinante. Quando una casa non ha più porte, però, vi entrano parimenti il bello e il brutto, il
pulito e lo sporco, il ladro e il santo. Da qui il concetto molto chiaro di confine analizzato anche dal filosofo
francese Régis Debray nel suo "Elogio delle frontiere" (edizioni Gallimard) la cui tesi è sintetizzabile in poche
righe: "La frontiera è da intendersi come un vaccino contro l'epidemia di muri, come un rimedio
all'indifferenza e una salvaguardia dei vivi".
Vien fatto di pensare a quei conflitti che si protraggono da tanto tempo, che hanno per motivo scatenante
o obiettivo il semplice fatto di tracciare delle frontiere. Questo è il caso dell'interminabile conflitto, sempre
più aggrovigliato, tra Israele e Palestina. Se ci fossero delle frontiere, vorrebbe dire che esiste uno Stato, un
Paese riconosciuto nei suoi confini. Il problema ricorrente di questo conflitto, tuttavia, è proprio che Israele
non vuole che i palestinesi abbiano frontiere, in altre parole uno Stato. Uri Avnery, il militante israeliano di
Pace adesso, dice: "Che c'è al cuore stesso della pace? Una frontiera. Quando due popoli vicini fanno pace,
si accordano prima di ogni altra cosa su un confine tra loro". Golda Meir ( Primo ministro israeliano nel
1969) invece diceva: "Le frontiere sono là dove si trovano gli ebrei, non là dove c'è una linea disegnata sulla
carta". Quando non ci sono frontiere, si innalzano muri. Israele l'ha fatto. Un muro non è una frontiera,
bensì una barriera, un respingimento, un'esclusione. Nel muro non vi sono porte né finestre. Soltanto
cemento e odio. Paura e ignoranza.
Oggi grazie alle nuove tecnologie dell'informazione, abbiamo l'illusione di essere ovunque, siamo in
collegamento diretto con il pianeta intero, sappiamo in tempo reale che cosa accade tra Corea del Nord e
Corea del Sud, ciò che rende Haiti un'isola maledetta da Dio e dagli uomini, se il nostro amico lontano è
felice o malato e così via. Essere connessi, però, non vuol dire che le frontiere sono state abolite; né che
esista complicità tra i popoli. Tutto ciò resta a livello di semplice giochetto. Fa piacere restare in contatto
con un amico di cui si erano perse le tracce, ma in definitiva tra lui e noi ci sono dei confini. Come dice Paul
Valéry, "Quel che c'è di più profondo nell'uomo è la pelle". La pelle, infatti, è proprio ciò che racchiude il
nostro corpo, che ci separa dagli altri. E, come si dice comunemente, tutti noi teniamo alla nostra pelle.
Quando non si conoscono i propri limiti, non si sa più chi si è. E' una questione di identità. Un popolo la cui
identità è indistinta, non radicata nella terra di un Paese, è un popolo sventurato. Sapere chi si è, da dove si
proviene, in quale ambiente si è vissuto e dove si è andata costruendo la propria storia è fondamentale per
poter vivere con gli altri. Un popolo - come il popolo algerino - che è stato colonizzato per 5 secoli dagli
ottomani, poi occupato per 130 anni dalla Francia e in seguito ha combattuto una guerra eroica di
liberazione con oltre un milione di morti, fa fatica a riscoprire la propria identità. Questo potrebbe spiegare
il persistere dei movimenti terroristici che prendono a pretesto l'Islam. L'Algeria è in procinto di recuperare
la propria identità, ma mantiene chiuse le proprie frontiere con il vicino Marocco. In questo caso si tratta di
un eccesso di frontiere, il che equivale a un rifiuto a comunicare, a risolvere i conflitti rimasti in sospeso tra i
due Paesi.
L’elogio delle frontiere si presenta come un diritto dei popoli. Dopo tutto, se la frontiera è ciò che
garantisce la loro integrità territoriale, occorre difenderla non come una linea di ripiegamento, bensì come
una possibilità di apertura, sapendo che ogni singolo individuo è un invitato, non un invasore, né un
contrabbandiere.
Tratto con modifiche da L’espresso
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Comprensione e produzione
1. Tahar Ben Jelloun, la cui idea di confine è molto vicina a quella esposta da Zygmunt Bauman, a sostegno
della sua tesi secondo la quale “dove non ci sono confini non c’è pace”, propone due situazioni
conflittuali: individuatele ed esponetele, utilizzando per ciascuna le informazioni contenute nel testo. (6
righe)
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2. In entrambi i testi i confini vengono contrapposti ai muri, che tuttora esistono numerosi nel mondo e
continuano ad essere costruiti: spiegate in che cosa muri e confini differiscono, utilizzando concetti e
metafore usati dai due autori. (6 righe)
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3. Nel primo paragrafo Tahar Ben Jelloun ricorda la rivoluzione del maggio 1968: dite a quali avvenimenti
fa riferimento e chi furono i principali protagonisti.
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Contestualizzazione
4. Lo stato d’Israele è stato fondato:
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b)
c)
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nel 1917 quando la Palestina fu affidata in mandato alla Gran Bretagna;
tra il 1938 e il 1939 in seguito all’emanazione delle leggi razziali in Europa;
nel 1948 in seguito ad una risoluzione dell’ONU e alla fine del mandato inglese;
nel 1897 con la nascita del movimento sionista.
5. In riferimento alla storia dell’Algeria Tahar Ben Jelloun ricorda il periodo di occupazione francese.
l’Algeria ha conquistato l’indipendenza dai francesi:
a)
b)
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negli anni tra il 1925 ed il 1935;
negli anni tra il 1795 ed il 1805;
negli anni tra il 1865 ed il 1875;
negli anni tra il 1955 ed il 1965.
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6. Nel testo si fa riferimento al muro eretto dallo Stato di Israele contro i Palestinesi, ma sono numerose
nel mondo le barriere erette fra stati, comunità, etnie a fronte di problemi quali, ad esempio,
occupazione di territori, conflitti religiosi ed etnici, immigrazione clandestina. Elenchiamo, di seguito,
alcuni muri: individuate la loro collocazione nel planisfero cerchiandoli e numerandoli come
nell’esempio n.1.
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

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n.1 isola di Cipro: la linea verde separa turco ciprioti e greco ciprioti;
n.2 Muro di sabbia nel Sahara occidentale: linea di fortificazioni tra Marocco ed Algeria;
n.3 Linea d’armistizio: separa Corea del Nord e Corea del Sud lungo il 38° parallelo;
n.4 Muro di Belfast, Irlanda del Nord: separa comunità cattoliche e protestanti;
n.5 Barriera di sicurezza tra Stati Uniti e Messico: contro l’immigrazione clandestina
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7. I confini attuali dello Stato italiano sono stati definiti, con una serie di guerre, conflitti, trattati ed
accordi:
a)
b)
c)
d)
nel 1948 con l’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana;
nel 1861 in seguito alle guerre di indipendenza e alla proclamazione del Regno d’Italia;
negli anni ‘70 del 900 mediante accordi nazionali ed internazionali;
nel 1871 con l’annessione dello Stato pontificio e Roma capitale.
8. Nell’UE l’area di libera circolazione per le persone, con l’eliminazione dei controlli alle frontiere interne,
è stata istituita con:
a)
b)
c)
d)
l’accordo di Amsterdam;
il trattato di Schengen;
gli accordi di Maastricht;
il trattato di Lisbona.
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Testo 1.C, tratto da ISTAT: statistiche report, i cittadini non comunitari. Anno 2011- 2012
Osservate attentamente la tabella e scrivete una didascalia che evidenzi e metta a confronto le
informazioni relative ai cittadini provenienti dai paesi del Nord Africa e dall’Ucraina.( 5/6 righe)
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ESERCIZIO - Informatica
1. Quali file hanno come estensione “.jpg”?
a. Alcuni file di sistema
b. Alcuni file grafici
c. Alcuni file audio
d. Alcuni file video
2. Google si può definire :
a. Un motore di ricerca
b. Un sito di file sharing
c. Un social network
d. Un provider
3. La combinazione di tasti CTRL+V permette di:
a. Tagliare il testo selezionato
b. Copiare il testo selezionato
c. Incollare
d. Spostare il testo selezionato
4. Come si chiama un testo allineato sia sul margine di sinistra che su quello di destra?
a. Centrato
b. Con bandiera a sinistra
c. Con allineamento a destra
d. Giustificato
5. Microsoft Windows è:
a. Un sito web
b. Un programma per la gestione delle immagini
c. Un sistema operativo
d. Un motore di ricerca
6. Qual è la differenza tra hardware e software?
a. L'hardware è l'insieme dei programmi, il software l'insieme dei componenti fisici
b. L'hardware è l'insieme dei componenti fisici, il software l'insieme dei programmi
c. L'hardware fa partire il computer, il software lo fa funzionare
d. Non c'è nessuna differenza sostanziale tra i due termini
7. Quale è l’estensione tipica dei file di Microsoft Word?
a. .xls
b. .doc
c. .txt
d. .pdf
8. Quale software permette al computer di comunicare con la stampante?
a. Un driver
b. Un'applicazione
c. Un'utilità
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d. Un elaboratore di testi
9. Skype è un programma per:
a. scaricare film da Internet
b. riprodurre filmati
c. comunicare tramite chat
d. consultare un'enciclopedia elettronica
10. Quale tra questi è un indirizzo e-mail corretto :
a. [email protected]
b. nome@cognome@it
c. nome.cognome.it
d. www.nome.cognome.it
11. Un virus del computer è:
a. un guasto dello schermo
b. un problema tecnico del disco fisso
c. un programma che può causare dei danni
d. una perdita di dati dovuta ad un calo dell'alimentazione
12. Quale dei seguenti indirizzi web è sicuramente sbagliato?
a. http://www.uniss.it
b. http://www.scipol.uniss
c. http://sdco.uniss.it/moodle
d. http://www.sdco.uniss.it/moodle
13. Lo scanner è:
a. una stampante multiuso
b. un software di nuova generazione
c. una periferica che consente di digitalizzare gli stampati
d. il lettore del disco rigido
14. La home page di un sito web è:
a. la pagina della casa produttrice del sito
b. una pagina nascosta agli utenti
c. la prima pagina del sito
d. la pagina che descrive la propria abitazione
15. Un URL è:
a. l'indirizzo di una pagina web
b. un tipo di memoria
c. un tipo di processore
d. un tipo di immagine