Lezione

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Negli esseri viventi, per il corretto
mantenimento delle funzioni vitali, è necessaria
una determinata temperatura corporea, che
varia da specie a specie. Ogni essere vivente
adotta una serie di metodi che prendono il nome
di termoregolazione.
IPOTALAMO
Fattori che
producono calore
Fattori che
disperdono calore
Serviddio Gaetano, 2005-2006
Per febbre si intende un'elevazione della temperatura
corporea al di sopra di 37°C.
Facendo riferimento all'intensità dell'elevazione
termica, possiamo distinguere la situazione subfebbrile (37°-38°), la febbre lieve (38°-38,5°),
quella moderata (38°-39°), la febbre elevata (3940,5°), ed infine l'ipertermia (> 40,5°)
Serviddio Gaetano, 2005-2006
Cause e meccanismo
Negli esseri umani la febbre è dovuta
all'alterazione del punto di regolazione
ipotalamico e in questo va distinta
dall‘ipertemia, che è l'elevazione della
temperatura corporea senza disregolazione
del centro termoregolatore ipotalamico.
Quest'ultimo è ad esempio il caso del colpo di
calore, in cui l'elevazione della temperatura
corporea è dovuta a uno squilibrio tra calore
assorbito e calore che è possibile disperdere.
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Cause e meccanismo
La febbre può avere diverse cause, le quali hanno
comunque tutte come effetto comune quello di una
attivazione del sistema immunitario, e in particolare dei
macrofagi. Questi vengono stimolati a produrre citochine
quali l'interleuchina 1 e 6, il TNF alfa e beta, l’inteferone
alfa che vanno ad agire sul centro termoregolatore
dell'ipotalamo. A sua volta, l'ipotalamo, "istruito" a
mantenere una temperatura corporea più elevata,
raggiunge lo scopo sia aumentando la produzione di calore
(ad esempio attraverso la contrazione muscolare detta
brivido) sia riducendone le perdite attraverso la
vasocostrizione (è per questo che mentre la febbre sale la
pelle è fredda e pallida). Al contrario la dispersione del
calore si ha con la vasodilatazione, la sudorazione, la
respirazione
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Cause e meccanismo
Le cause che determinano questa
attivazione immunitaria possono essere
diverse: quelle più comuni sono senz'altro
quelle infettive, ma si può avere febbre
anche in seguito a malattie neoplastiche o
autoimmuni ma anche nelle infiammazioni
locali come l’infarto del miocardio o
polmonare o in seguito a trauma
Serviddio Gaetano, 2005-2006
LA FEBBRE E’ UTILE ?
Per l’inizio della risposta immunitaria è
essenziale la presenza di IL1 ( pirogeno
endogeno).
Alcune risposte immuni sono in vitro sono
favorite da temperature elevate
Molti agenti infettivi sono sfavoriti dalle alte
temperature ( spirochete).
Serviddio Gaetano, 2005-2006
• La febbre in questo senso va considerata come parte dei
meccanismi di difesa dell'organismo, in quanto a
temperature più elevate della norma viene ostacolata la
replicazione dei microorganismi infettanti (specialmente
virus). Non è quindi buona norma ricorrere ai farmaci
antipiretici in ogni occasione di febbre, piuttosto
riservarli a condizioni di febbre elevata (maggiore di
39°C) o in presenza di indicazioni specifiche, meglio se
sotto controllo medico (bambini piccoli, anziani debilitati,
cardiopatici eccetera); tali farmaci infatti agiscono sul
centro termoregolatore, quindi sul sintomo, non sulla
causa della febbre, che andrà opportunamente trattata a
parte con antibiotici o altri provvedimenti.
Serviddio Gaetano, 2005-2006
LA FEBBRE E’ UTILE ?
E’ dannosa nei cerebropatici, negli anziani.
Nei cardiopatici la tachicardia può
precipitare le condizioni cardiovascolari.
Nei bambini può dare convulsioni.
Serviddio Gaetano, 2005-2006
Se teniamo conto della variazione della temperatura nel
tempo, secondo il profilo della curva termica è possibile
definire diversi tipi di febbre:
Continua: la temperatura si mantiene
febbrile giorno dopo giorno, e le sue
oscillazioni non superano 1°C
Remittente: è quella in cui la temperatura, pur
rimanendo sempre al di sopra dei 37°C, presenta
oscillazioni circadiane maggiori di 1°C ed è
massima la sera e minima al mattino.
Intermittente: è quella in cui la
temperatura ha un profilo circadiano
caratteristico, scendendo al di sotto dei
37°C al mattino, per ripresentarsi elevata
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al pomeriggio o la sera.
Ricorrente: è quella caratterizzata dall'alternanza
ultradiana di periodi di febbre che durano qualche
giorno, intervallati da periodi di apiressia altrettanto
lunghi.
Ondulante: è quella con profilo ultradiano
caratteristico per aumentare gradualmente
giorno dopo giorno fino ad un massimo, e poi
diminuire altrettanto gradualmente fino a
scomparire. Tale ciclo si ripete più volte, ed
tipico della brucellosi.
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Febbricola: è quella caratterizzata da elevazioni termiche
di lieve entità ma di lunga durata
Settica: è la febbre tipica (anche se non esclusiva) delle
cistopieliti e delle colangiti, caratterizzata da esordio
brusco, con brivido squassante, o con episodi di brivido
subentranti nell'intervallo di minuti o ore, che raggiunge
valori di temperatura assai elevati (superiori a 39°C), e che
va incontro a defervescenza in maniera altrettanto rapida,
per crisi. Essa dipende dall'immissione in circolo di
materiale batterico in grande quantità, prevalentemente di
tipo Gram-
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Nella febbre si distingue un periodo di ascesa, uno di
acme ed uno di defervescenza. L'ascesa può essere
rapida, oppure graduale, preceduta o meno da brivido;
ugualmente, la defervescenza può avvenire bruscamente,
per crisi, o gradualmente, per lisi.
La febbre si accompagna quasi costantemente all'aumento
della frequenza cardiaca: circa 8-10 battiti al minuto
oltre la frequenza di base, per ogni grado di temperatura al
di sopra dei 37°C, con una rara eccezione rappresentata
dalla febbre dell'ileotifo (bradicardia relativa).
I soggetti con insufficienza renale, epatica, chetoacidosi
diabetica hanno una temperatura più bassa. Negli anziani
può non esservi una risposta febbrile ma solo perdita di
appetito stato confusionale, o ipotensione.
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Febbre di origine sconosciuta
Si indica la malattia febbrile con temperatura
superiore a 38.3 °C della durata di almeno
tre settimane per le quali non sia stata
formulata una diagnosi specifica dopo 3
giorni di degenza o dopo 3 visite
specialistiche
Febbre fittizia o autoindotta
Serviddio Gaetano, 2005-2006