ALCUNE TESTIMONIANZE: VADO AD ADORARE GESU
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ALCUNE TESTIMONIANZE: VADO AD ADORARE GESU
ALCUNE TESTIMONIANZE: VADO AD ADORARE GESU’ EUCARISTIA PERCHÈ... ...Durante la Santa Messa, nel momento della consacrazione, quando il sacerdote innalza l’Eucaristia è forte la percezione che quella che prima era una particola inanimata diventa, per un dono speciale di Dio, “pane vivo disceso dal cielo”; diventa realmente, vivo in mezzo a noi, il Corpo di Gesù Cristo. L’adorazione Eucaristica è allora la grazia speciale che mi permette di stare alla reale presenza di Gesù. Quando mi hanno proposto di fare un’ora di Adorazione al mese (come cellula ci siamo impegnati in un’ora di Adorazione ruotando circa una volta al mese tra i cellulini), mai mi sarei aspettato di poter percepire in maniera così concreta l’amore di Gesù che viene fuori dalla Santa Eucaristia come un fascio di luce che illumina e dà ristoro all’anima. Piano piano ho capito che in quell’ora di adorazione non serve fare tante cose, ma stare alla sua silenziosa presenza, aprendo il cuore pronto a ricevere quell’amore che mi invade e mi ama. Usando una metafora mi viene da dire che l’Adorazione è come l’orizzonte: il luogo dove il cielo tocca la terra in un bacio sempre eterno che manifesta l’amore tra creatore e creature. E’ il luogo dove si annulla la distanza tra me e Gesù perché sono alla sua presenza: io sto davanti a Lui e Lui sta davanti a me; io gli apro la porta del mio cuore e Gesù, delicatamente e dolcemente, vi entra e lì rimane. In quella Santa Eucaristia esposta notte e giorno nella nostra cappellina è allora racchiusa tutta la Cristologia: è racchiuso tutto il mistero di Gesù che si sacrifica per noi e dalla croce e con la croce ci salva. Se Gesù ci ha insegnato che il Regno di Dio è Lui stesso, allora nella nostra cappellina, in qualche modo, essendo realmente presente, è presente il Regno di Dio. Tutti questi pensieri però rimarrebbero vuoti se non fossero accompagnati dalla preghiera e dalla lode a Dio perché, come ci ha detto il Papa in occasione del convegno sulla nuova evangelizzazione: “non si può parlare di Dio se non si parla a Dio”. Grazie Gesù per averci dato il dono dell’Adorazione Eucaristica perpetua nella nostra parrocchia e grazie per tutti i doni che ci dai quando restiamo alla tua presenza. V. (un giovane) ...Quando penso a cosa è per me l’adorazione mi viene alla mente l’immagine della donna peccatrice di cui racconta Luca nel suo Vangelo. Quella donna che, in casa di Simone, stava ai piedi di Gesù e li bagnava con le sue lacrime e li asciugava con i suoi capelli Per me adorare è stare rannicchiata ai piedi del mio Signore. E così ai piedi di Gesù a volte ho tanto bisogno del suo perdono, altre volte invece ho bisogno di liberarmi del peso di un problema o di un dolore, altre ancora ho solo bisogno di dimenticarmi di me per perdermi in Lui. Ma sempre, stando ai piedi di Gesù, Lui mi educa con calma, con pazienza, secondo quello che di volta in volta sono capace di comprendere. In questi dieci anni di adorazione Gesù, vivo e presente nell’Eucaristia, è stato il mio medico, la mia medicina e il mio Maestro; mi ha restituito la dignità e la libertà vera del cristiano. E quel poco di fedeltà all’adorazione settimanale che io sono riuscita a donargli, Lui sa trasformarla ogni giorno in un meraviglioso rapporto d’amore. E.B. (giovane sposa) ...Santa Faustina Kowalska diceva: “O Gesù quando considero il grande prezzo del Tuo Sangue, gioisco per il suo grande valore, dato che una sola goccia sarebbe bastata per tutti i peccatori. Benché il peccato sia un abisso di cattiveria e d’ingratitudine, tuttavia il prezzo pagato per noi è assolutamente incomparabile” (Q I, 72). Dall’Ostia Santa esce questo Amore “folle” e senza misura, infinitamente più grande dei nostri peccati e di quelli del mondo intero, talmente dirompente da far esclamare a Gesù “Le fiamme della Misericordia Mi bruciano” (Q III 1074), “Le fiamme della Misericordia Mi divorano” (Q I,50)! Durante l’adorazione siamo davanti al volto di Gesù, Colui che brucia e si fa divorare dall’amore per ciascuno di noi. E.E. (giovane universitario) ...Ormai sono dieci anni che faccio Adorazione Eucaristica settimanale durante la notte. Dieci anni sono tanti e, come in tutte le cose, il rischio che l’entusiasmo degli inizi si trasformi in vuota abitudine. Domande del tipo: “Ma ne vale la pena?”; “Ma non è meglio se mi prendo una pausa?” cercano di farsi strada, specialmente nei periodi di maggior stanchezza. Ma c’è anche una sensazione che non smette mai di farsi sentire e che mi aiuta a combattere queste tentazioni. E’ la sensazione di poter avere un momento della settimana veramente dedicato a se stessi. Sembra un paradosso, perché verrebbe da pensare che chi pensa a se stesso, starebbe a casa a dormire. Invece, quell’ora di adorazione è il momento in cui posso stare a tu per tu con Gesù, un momento che ti solleva l’anima e il cuore, perché sei a tu per tu con chi ti conosce davvero e ti ha amato da sempre. Anche quando la stanchezza è tanta, quel momento diventa prezioso proprio nei momenti più difficili, perché ti aiuta ad affrontarli con la consapevolezza che se si è nelle mani di Dio, non si deve temere nulla. Potrà forse sembrare una motivazione egoistica, ma è anche vero che questo “star bene con me stesso” mi aiuta poi a vivere meglio il Vangelo nella vita quotidiana, pur con tutti i miei difetti e le mie debolezze. M.S. (giovane sposo) ...L’uomo per sua natura, si chiede sempre il perché di ogni cosa, di ogni situazione che si presenta nella sua vita e pensando alla domanda-titolo di questa piccola rubrica in Vita di Comunità ho constatato che non c’è un solo perché nel mio andare all’Adorazione Eucaristica. Innanzitutto è un momento unico, speciale dove posso restare solo con Lui, a volte Gli parlo, a volte rimango in silenzio e Lui è sempre là che mi guarda e mi scolta. In cappellina finalmente posso essere un po’ Maria, dopo aver passato una settimana indaffarato come Marta; posso stare ai suoi piedi ad ascoltare le Sue parole, non con le orecchie ma col cuore. Cerco di fare deserto di tutto quello che mi preoccupa e Lui mi aiuta ad occuparmi delle cose. L’Eucaristia è rendimento di grazie al Signore, pertanto l’ora di Adorazione è anche un momento privilegiato per dire grazie di tutto quello che nella settimana mi è capitato; qui ho imparato a ringraziare di ciò che mi sembrava negativo ma che in definitiva negativo non era poiché tutto viene dal Signore e le Sue Vie non sono le mie vie. R.A. ...Sono trascorsi 15 mesi da quando ho iniziato, con la mia famiglia, a svolgere la mia piccola parte di adoratore e desidero con queste poche righe manifestare tutta la mia convinzione di una scelta che considero unica e meravigliosa. Negli ultimi anni avevo avuto varie esperienze di messe di guarigione, convegni con vari sacerdoti carismatici e manifestazioni similari.. Quando sono venuto a sapere che la parrocchia di S.M. Goretti aveva le porte della chiesa sempre aperte per l’adorazione del Santissimo, mi sono chiesto che cosa andavo cercando, dato che in qualsiasi momento, bello o brutto, triste o felice, potevo recarmi da Nostro Signore che, a differenza di noi poveri umani, è sempre pronto ad accoglierci a braccia aperte. Durante l’adorazione, mi capita spesso di leggere la vita dei santi, e un giorno ho trovato della vita della beata Mariam Baouardy quanto segue:. A un vescovo che si mostrava molto curioso di fenomeni eccezionali disse: “Monsignore, Gesù mi incarica di dirti: ‘non fermarti allo straordinario’. Il Signore ti dice attaccati alla Fede, alla Chiesa, al Vangelo... Ma se vai a consultare qua e là lo straordinario, la tua fede si indebolirà. Ritengo che aver trovato questa lettura durante un’adorazione del Santissimo non sia affatto casuale e di questo ringrazio Nostro Signore. Paolo ...Credevo che facendo adorazione sarebbero diminuite le difficoltà della mia vita: ciò non è avvenuto, anzi gli ostacoli sono aumentati. Così, spesso, mi sono recata da Lui stanca e solo per volontà. Ho sempre trovato aiuto, luce, conforto, comprensione, amore. Talora anche qualche rimprovero e correzione, certo, ma poi l’incoraggiamento: “Alzati! Ricomincia il tuo cammino”. Così, anche durante la settimana, Paolo e io andiamo a trovarLo: sappiamo che ci aspetta ed è una sensazione bellissima che ci aiuta a vivere e ci scalda il cuore. Non siamo più soli! Luciana ...Vado ad adorare Gesù Eucarestia perché la Chiesa è il luogo privilegiato dell’adorazione della presenza reale di Cristo nel Santissimo Sacramento. La cappellina di Santa Maria Goretti è il mio “angolo di preghiera”. Ho donato a Gesù un’ora di quello che credevo fosse il mio tempo. Ho scoperto di ora in ora, di settimana in settimana che le mie giornate erano le Sue, che Lui tutto vede e sa. Offro a Gesù le persone che mi sono care Gli dico i nomi dei miei familiari e degli amici. Offro a Gesù i dolori che affliggono il mio cuore, gli racconto le mie preoccupazioni e ciò che mi angustia. Offro a Gesù le mie gioie, i miei desideri e i miei sogni. In silenzio poso il mio sguardo sull’Ostia consacrata sicura che sto guardando Gesù e che Gesù è contento di vedermi. Una pace mi sale al cuore e dico: “Tutto in Colui che mi dà la forza”. Con questa certezza torno in famiglia là dove il Signore mi ha posto. M.A.D.