LINEE DI INDIRIZZO PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI ZONA

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LINEE DI INDIRIZZO PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI ZONA
LINEE DI INDIRIZZO PER L’ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PROGRAMMATORIO
PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI ZONA, DI CUI ALL’ART.19 DELLA
LEGGE 328/2000 E ART. 17 DELLA LEGGE REGIONALE 1/2004.
PREMESSO CHE
Gli obiettivi di sistema di Welfare, introdotti con la Legge di riforma dei servizi sociali 328/2000 e
dalla Legge Regionale n.1/2004, richiedono che nei territori si sviluppi una azione di governo
innovativa.
Gli obiettivi che si prefiggono le politiche sociali previste dalla normative sono obiettivi di “benessere sociale”, che tutelano e promuovono il diritto “a star bene”, a sviluppare e conservare le
proprie capacità fisiche, a svolgere una soddisfacente vita di relazione, a riconoscere e coltivare le
risorse personali, a essere membri attivi della società, ad affrontare positivamente le responsabilità
quotidiane.
La riforma prevede per i Comuni di:
•
associarsi per realizzare ”ambiti” in grado di organizzare la rete dei servizi sociali;
•
affermare una programmazione coordinata fra piano sociale di zona, programmi del distretto
sanitario, progetti innovativi dei nuovi centri per l’impiego, programmi per la formazione;
•
trasformare la sua organizzazione per garantire una gestione integrata e coordinata con gli
altri soggetti istituzionali (la Provincia, la Regione), con gli altri strumenti di gestione (le
aziende sanitarie, i centri per l’impiego);
•
trasformare la sua organizzazione per valorizzare il ruolo degli attori sociali (volontariato,
associazionismo, cooperazione ecc.);
•
promuovere la qualificazione delle proprie risorse umane e professionali.
PRESO ATTO CHE
Nelle Linee guida della Regione Piemonte sui Piani di Zona vengono espresse le definizioni dei
ruoli e le metodologie di riferimento generali, e nello specifico che:
Il Piano di Zona è lo strumento attraverso il quale i Comuni, secondo gli assetti territoriali
adottati per la gestione dei servizi sociali, con il concorso di tutti i soggetti attivi nella
progettazione, disegnano il sistema integrato di interventi e servizi sociali, con riferimento agli
obiettivi strategici, agli strumenti realizzativi e alle risorse da attivare.
Spetta ai Sindaci dei Comuni, titolari della responsabilità politica istituzionale, l'indicazione
specifica degli obiettivi strategici e la definizione delle priorità d'intervento sul territorio.
I Comuni, titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello
locale, esercitano tali funzioni attraverso le forme gestionali previste dalla L.R. 1/2004, e
attraverso tali modalità (Ente gestore-Consorzio), provvedono, d’intesa con tutti gli attori della
programmazione locale, all’attivazione, predisposizione, e realizzazione del Piano di Zona
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L’ASSEMBLEA CONSORTILE
Individua il seguente percorso per l’avvio del processo programmatorio finalizzato alla
predisposizione e approvazione del Piano di Zona:
Affidamento al Consorzio della funzione di regia complessiva del procedimento così come
stabilito dalla Regione Piemonte.
Costituzione del Tavolo di coordinamento politico istituzionale (Tavolo politico): fino a 5
Sindaci, il Presidente del C.d.A. del CISS 38; in veste di invitato permanente il Direttore generale
dell’ASL 9 o suo delegato.
E' il tavolo di lavoro a cui l'Assemblea affida funzioni di regia, di indirizzo politico e di verifica:
• definisce le linee guida per la partecipazione dei soggetti locali,
• individua gli obiettivi e le priorità del Piano di Zona
• decide i soggetti da coinvolgere nei tavoli di lavoro tematici
• individua i momenti di partecipazione e informazione dei cittadini e delle formazioni sociali
individua i "punti di forza e di debolezza", nonché i "punti di sviluppo" per le diverse aree di
intervento,
• verifica la compatibilità degli impegni e l'allocazione delle risorse
• esamina la proposta di Piano di Zona da sottoporre all'approvazione degli Organi competenti,
• individua strumenti di valutazione dei risultati
Il tavolo politico è presieduto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione del CISS 38.
Il Tavolo politico nello svolgimento delle sue funzioni si avvale del tavolo tecnico e dei tavoli di
area tematica.
Il Tavolo tecnico supporta il tavolo politico anche con la presenza del Direttore del Consorzio che
garantisce il raccordo tra i due tavoli.
Si possono prevedere incontri congiunti tra i due tavoli.
Rappresentanti del Tavolo politico partecipano ai tavoli tematici.
Costituzione dell’Ufficio di Piano (Tavolo tecnico): n. 1 rappresentante del C.d.A, fino a 3
funzionari comunali, il Direttore del Consorzio, o suo delegato, ed i funzionari del Consorzio
individuati dallo stesso, 1 rappresentante ASL 9, 1 rappresentante della Provincia di Torino.
E' il tavolo di lavoro che supporta il tavolo politico nello svolgimento delle sue funzioni:
• organizza e coordina le fasi tecniche del processo,
• definisce la base conoscitiva del territorio relativa ai dati e ai bisogni della popolazione e delle
risorse pubbliche e private disponibili e attivabili
• supporta l'individuazione dei "punti di forza e di debolezza", nonché dei "punti di sviluppo" per
aree di intervento,
• formula proposte al tavolo politico
• elabora la bozza del Piano di zona sulla base degli obiettivi e delle priorità individuate
• supporta il tavolo politico nella fase di allocazione delle risorse
• collabora all' individuazione degli strumenti di valutazione dei risultati
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• coordina i tavoli tematici di area
• promuove la costruzione e il governo della rete,
• promuove la gestione degli atti conseguenti all'approvazione del Piano di zona.
Il Tavolo tecnico è presieduto dal Direttore del Consorzio e nelle sue funzioni si avvale degli uffici
degli enti di appartenenza dei soggetti presenti e del prodotto dei Tavoli tematici.
Tavoli tematici.
Si costituiscono per aree tematiche e sono la sede in cui si attua la programmazione partecipata e
l’elaborazione concertata di progetti e interventi che comportano la messa in rete di responsabilità e
risorse aggiuntive, esercitando le funzioni di:
• promuovere la conoscenza dei vari interventi posti in essere da parte dei vari soggetti attivi nel
sistema territoriale e chiamati a collaborare nel processo di costruzione del piano,
• collaborare nella raccolta dei dati, delle informazioni e dei bisogni del territorio per costituire
la base conoscitiva,
• collaborare nell’individuazione dei punti di forza e di debolezza, nonché alla definizione delle
priorità e delle esigenze di sviluppo nelle rispettive aree di intervento,
• formulare proposte di azioni progettuali e allocazione di risorse.
Formano i Tavoli tematici:
Componenti del Tavolo politico,
Componenti del Tavolo tecnico,
Amministratori locali,
Tecnici del Consorzio, dell’ASL e dei comuni dell’area specifica;
in relazione alle rispettive aree tematiche sono coinvolti:
Rappresentanti della Scuola e degli enti di formazione,
Tecnici della Provincia (CPI e al.),
Rappresentanti dell’Autorità Giudiziaria,
Rappresentante dei Servizi sociali operanti presso il Ministero di Grazia e Giustizia,
Rappresentanti Volontariato,
Rappresentanti Cooperazione sociale,
Rappresentanti IPAB,
Rappresentanti Onlus e Fondazioni significative,
Rappresentanti Enti religiosi,
Rappresentanti Enti di patronato e/o OO.SS.
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