I vantaggi della teleriabilitazione assicurati della Fondazione di San

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I vantaggi della teleriabilitazione assicurati della Fondazione di San
INNOVAZIONE
I vantaggi della teleriabilitazione assicurati della Fondazione di San
Giovanni Rotondo
Simulazione e collegamento audiovideo con l’ospedale di Tel Aviv nella presentazione del 15
ottobre scorso
Un insieme di protocolli riabilitativi, apparati tecnologici e soluzioni infotelematiche che
consentono un intervento terapeutico ottimale, anche se il paziente è fisicamente “lontano” dal
personale sanitario
Giacomo Francesco Forte – Serena Filoni 
La Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo (FG), ha
presentato il 15 ottobre scorso, presso la Sala Congressi del Presidio Extraospedaliero a ciclo
continuativo “Gli Angeli di Padre Pio”, il progetto di teleriabilitazione mediante l’uso del metodo
Meditouch, ovvero di apparecchiature riabilitative ergonomiche con un software dedicato e intuitivo
che permette a pazienti, con patologie di pertinenza neurologica ed ortopedica, di seguire un
programma motivante di esercizi mono/pluriarticolari all’interno dei Presidi a ciclo continuativo
(con ricovero), semicontinuativo (diurno), ambulatoriali o teleguidati a casa.
Il metodo MediTouch è stato presentato, attraverso una simulazione ed un collegamento
audio/video con l’Ospedale di Tel Aviv (Israele), dal suo ideatore, il prof. dr. Avraham Cohen,
Direttore clinico del metodo e docente presso l'Università della stessa città e comprende:
1. l’ Hand Tutor, un guanto sensorizzato per la riabilitazione della mano, già in dotazione
della Fondazione;
2. l’Arm Tutor, un tutore ergonomico e resistente per l’esercizio 3D del gomito, della spalla e
i relativi compensi;
3. il Leg Tutor, un tutore leggerissimo per l’esercizio 3D del ginocchio e dell’anca;
4. il 3DTutor, l’ultimo prodotto nato, pensato per un esercizio funzionale wireless delle
braccia, delle gambe o di qualsiasi altro movimento del distretto corporeo.
La Fondazione è una struttura di riabilitazione intensiva post-acuzie, estensiva per pazienti ad alta
complessità (PAC) ed estensiva base, che eroga prestazioni riabilitative in regime residenziale,
semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare nei territori dell’ASL FG, ASL BT e della Regione
Molise. Fanno parte della struttura: 2 Presidi residenziali, 1 Presidio semiresidenziale, 19 Presidi
Ambulatoriali di Riabilitazione e Rieducazione Funzionale ed il Servizio Domiciliare che copre
capillarmente tutti i territori succitati.
L’utenza della struttura sanitaria è rappresentata da persone affette da patologie neurologiche,
ortopediche, cardiorespiratorie, malattie rare e di altra natura che, comunque, hanno bisogno di
trattamenti riabilitativi.
Il 18 dicembre 2011, la Fondazione ha inaugurato la sua Unità Operativa di Riabilitazione
tecnologica, comprensiva di Laboratorio di Analisi del Movimento (Gait Analysis), Robotica
(Lokomat e Armeo Power), e Realtà Virtuale (BTS Nirvana).
Il Responsabile Medico dell’U.O. è la dr.ssa Serena Filoni, medico fisiatra.
Il Piano nazionale di indirizzo per la Riabilitazione 2011, emanato dal Ministero della Salute e
approvato in Conferenza Stato-Regioni, ed il Quaderno 8/2011 dello stesso Ministero, dedicano
ampio spazio alle innovazioni tecnologiche utilizzate dalla medicina riabilitativa e alle loro
possibilità applicative nell’ambito della ricerca sanitaria.
I Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio di Foggia,
nonostante la crisi economica dilagante e le sempre più esigue risorse destinate alla sanità, grazie
alla provvidenza e alla carità cristiana, hanno potuto dotare la loro Fondazione delle più moderne e
tecnologiche apparecchiature riabilitative che stanno consentendo ai pugliesi, e non solo, di ridurre
notevolmente i viaggi “della speranza” ed i conseguenti oneri (vitto e alloggio dei familiari che
accompagnano l’assistito) e, a beneficio delle casse regionali, di contribuire a ridurre gli importi
dell’eccessiva ed inefficiente mobilità extraregionale.
Ma ulteriori sacrifici li attendono per poter raggiungere, a breve e nel segno di San Pio da
Pietrelcina, l’obiettivo della teleriabilitazione ovvero la possibilità di riabilitare a costi
estremamente contenuti l’assistito mentre è a casa, nel suo ambiente, abbracciato dal conforto dei
suoi familiari.
Negli ultimi anni lo sviluppo di tecnologie robotiche e di telecomunicazione a basso costo e di
facile utilizzo ha reso sempre più possibile il controllo a distanza di operazioni complesse, inclusi i
trattamenti medici ed in particolare quelli riabilitativi. La tele riabilitazione oggi rappresenta
concretamente la possibilità per il paziente di rimanere in contatto, mediante il monitor di un PC,
con la struttura riabilitativa e di svolgere da casa il programma di recupero.
La teleriabilitazione è un insieme di protocolli riabilitativi, apparati tecnologici e soluzioni
infotelematiche che consentono un intervento terapeutico ottimale, anche se il paziente è
fisicamente “lontano” dal personale sanitario. Nonostante questa lontananza, rimane assolutamente
inalterata la supervisione continua e cotante da parte del medico e del fisioterapista.
Questo avviene grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, come per esempio i dispositivi indossabili
motion capture della linea Meditouch che vengono applicati su distretti articolari del paziente come
l’Hand-Tutor. Essi sono collegati a computer dotati di software appositamente studiati per gestire la
riabilitazione a distanza, e di sistemi per la trasmissione di dati acquisiti durante le sedute di
trattamento e successivamente elaborati dal personale sanitario. Il paziente attraverso una web-cam
viene guidato in uno scenario di gaming virtuale e attraverso un feedback aumentativo, senza
nemmeno rendersene conto attraverso una piattaforma interattiva, effettua una fisioterapia a
domicilio che è un vero e proprio training funzionale intensivo, agendo sull'articolarità (ROM),
sulla velocità ed accuratezza del movimento e sui movimenti di opposizione e di pinza.
Certamente la tele riabilitazione ha dei vantaggi considerevoli. Innanzitutto permette la
domiciliarizzazione del paziente con il superamento della frammentarietà del percorso riabilitativo
mantenendone inalterata la qualità. Il paziente beneficia di una supervisione ed un monitoraggio
continui da parte del medico e del fisioterapista attraverso la loro “telepresenza” che permette un
“tailoring” effettivo ed in tempo reale durante l’esercizio; inoltre i risultati delle sessioni di terapia
sono dettate solo dall’effetto terapeutico e dalla compliance del paziente. Questa metodica permette
anche una “teleriabilitazione condivisa”, cioè un solo fisioterapista può monitorare le sedute
riabilitative di più pazienti a distanza contemporaneamente, ottimizzando tempi e costi che la
riabilitazione domiciliare prevedrebbe; questo ovviamente migliora l’efficienza del processo,
aumentando le capacità complessive del team in termini qualitativi e quantitativi. Attraverso
l’utilizzo di una semplice web-cam il fisioterapista può formare e dare consigli utili e pratici sulla
gestione stessa del paziente al suo caregiver, che, come prevedono le linee guida in Riabilitazione,
fa parte integrante del team riabilitativo che ruota attorno al paziente.
Una applicazione su larga scala di tali metodologie permetterebbe di ottimizzare l'efficacia del
programma riabilitativo, garantendo la sua continuità a domicilio e realizzando una riduzione delle
giornate di degenza, con il risultato di una migliore efficienza economica del sistema.
La teleriabilitazione permetterebbe a pazienti che vivono in realtà disagevoli da raggiungere o che
sono impossibilitati a spostarsi, come ci suggerisce l’ICF, di superare queste “barriere”, utilizzando
una metodica che sarà vissuta dal paziente come un “facilitatore” nel suo percorso riabilitativo.
Inoltre per le persone con disabilità croniche, al termine del loro percorso riabilitativo, potrebbe
prospettarsi una modalità di Attività Fisica Adattata (AFA) che potrebbe giovarsi della
teleriabilitazione perché sarebbe controllata e gestita da specialisti del settore in ambito territoriale
in modo che i pazienti possano proseguire l’attività di prevenzione e ricondizionamento.
La Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus è una struttura privata no profit,
provvisoriamente accreditata con il SSR, in attesa di accreditamento definitivo che mette a
disposizione di tutti i bisognosi le importanti tecnologie in dotazione senza ulteriori oneri a carico
degli assistiti, anche se si fa sempre più insistente la domanda per accedere privatamente a tutti i
servizi della struttura sanitaria. Risorse che, comunque, serviranno ad andare avanti sulla strada
intrapresa per continuare a dotare la Regione Puglia di attrezzature e professionalità d’eccellenza
che permettano ai cittadini pugliesi e delle regioni di tutto il Sud Italia di curarsi vicino casa e non
sempre lontano, spesso all’estero.
* Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus