la gazzetta dello sport 25/01/14

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la gazzetta dello sport 25/01/14
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 25 GENNAIO 2014
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la scheda
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OMAR VISINTIN
24 ANNI
SNOWBOARDER
Omar Visintin è nato
a Merano (in provincia
di Bolzano) il 22 ottobre 1989
da una famiglia
di lontane origini vicentine.
Vive a Lagundo (Bz) col padre
Gabriele, la madre Cecilie e il
fratello Luca, 22 anni, anche
lui snowboarder.
Atleta dell’Esercito
dal 2012, aveva esordito
in Coppa del Mondo nel cross
di Chiesa Valmalenco del
2008.
podi in Coppa del Mondo: la prima
vittoria è arrivata il 7 dicembre
2012 a Montafon, dove un anno
dopo si è piazzato secondo. Nel
marzo scorso a Sierra Nevada
ha chiuso terzo, mentre l’11
e 12 gennaio ad Andorra
ha conquistato un
terzo e un primo
posto. (FOTO
FIS/KRAUS)
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3
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per lui
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OmarVisintin
8
Cross e calma olimpica
«Non sento pressione»
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L’azzurro gareggerà a Sochi da leader di Coppa del Mondo
«Quella pista è bella, peccato faccia gola anche a tutti gli altri»
SIMONE BATTAGGIA
10
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A CURA DI FABRIZIO SCLAVI
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Lo snowboardcross spesso è una lotteria. Andare forte
non basta, un po’ di fortuna
serve sempre per indovinare la
linea giusta ed evitare un contatto, una caduta. Poi però se
fai tre podi in quattro gare di
Coppa del Mondo, significa
che hai qualcosa in più.
Leader Omar Visintin andrà
ai Giochi di Sochi da leader
della Coppa del Mondo di specialità. Il terzo posto e la vittoria conquistati nella doppia
tappa dell’11 e 12 gennaio ad
Arcalis, Andorra, lo hanno
spinto in testa alla classifica,
grazie anche alla seconda piazza conquistata il 7 dicembre a
Montafon, in Austria. L’ennesima dimostrazione di forza di
una squadra azzurra che dopo
la delusione dell’Olimpiade di
Vancouver è rinata. Il ricambio
generazionale ha creato un
gruppo competitivo ed eterogeneo: c’è chi è più tecnico, come Luca Matteotti — terzo nel
cross vinto da Visintin ad Andorra —, chi è più potente, come Emanuel Perathoner, e chi
progredisce di gara in gara, come Tommaso Leoni. Tutti sono
potenzialmente in grado di salire su un podio di Coppa del
Mondo e quindi anche di andare a medaglia ai Giochi. Un sogno che a ciascuno di loro, appena quattro anni fa, doveva
sembrare irrealizzabile. «Eppure per ora sono tranquillissimo — racconta il 24enne altoatesino, atleta dell’Esercito
—. Non sento la pressione salire, riesco ad allenarmi bene tra
pista e preparazione atletica».
Giornate intense Gli azzurri
di cross concluderanno la preparazione per i Giochi tra Cervinia e Courmayeur. Al mattino lavorano sulla neve, al pomeriggio c’è la palestra. Sono
giornate intense. «Nel tempo
libero cerco di stare in famiglia
o con gli amici, ma anche
quando sono a casa mi alleno».
Del gruppo fanno parte anche
Raffaella Brutto, Emanuel Perathoner, Fabio Cordi, Tommaso Leoni, Michele Godino e Luca Matteotti, al lavoro insieme
ai tecnici Luca e Stefano Pozzolini. Impressionante il rientro a
tempo di record della 18enne
bergamasca Moioli, l’altra
grande speranza italiana per
Sochi, che proprio ad Andorra
si era lussata una spalla e aveva subito un trauma cranico.
«Partiremo l’11 febbraio —
racconta Visintin —. La pista è
bella, veloce e tecnica, così bella che piace a tutti i rider. Lì
nella scorsa stagione sono arrivato settimo in Coppa del
Mondo, mentre l’anno prima
avevo vinto in Coppa Europa.
Tra i favoriti vedo l’australiano
Alex Pullin e l’austriaco
Markus Scheirer».
La foto Subito dopo la vitto-
ria di Andorra, ha fatto discutere una foto postata dallo stesso Visintin sul proprio profilo
Facebook. Gli azzurri, in tuta
da gara, mostravano il fondoschiena alla camera. Lo scatto
non è piaciuto in ambiente Fisi,
si parla anche di una lettera di
richiamo spedita dal presidente Roda. «Io di lettere non ne
ho viste — spiega Visintin —.
Siamo una squadra e siamo
delle persone, non dei robot.
Può capitare anche di sbagliare, forse quella foto non doveva finire su Facebook, ma non
ci pare di avere fatto nulla di
male. Molti avevano trovato
quella cosa simpatica. Per fortuna non è successo niente di
grave, l’Esercito non mi ha
chiamato. Se non fossimo una
squadra forte, che ottiene dei
risultati, forse ci sarebbero stati più problemi. Ma siamo dei
buoni atleti e delle brave persone. Non volevamo offendere
nessuno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’EVENTO
Eberhard & Co.
e 80 top chef
per la Cup Südtirol
In Alta Val Badia si è
chiusa ieri la 9a edizione della
Audi chef’s cup Südtirol
sponsorizzata Eberhard &
Co.: 80 top chef in cucina e
sugli sci. L’ideatore dell’evento
Norbert Niederkofler, è stato
affiancato da Matteo Metullio
e Giancarlo Morelli, tutti stelle
Michelin (e nella foto).