Festa degli incontri 2013
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Festa degli incontri 2013
DOSSIER MESE DEGLI INCONTRI 1 Caro educatore, quest'anno, come ben sai, Il richiamo al Concilio Vaticano II ha rappresentato il filo conduttore del cammino di tutti i ragazzi, i giovani e gli adulti di Azione Cattolica. Diverse sono state le attenzioni scelte da mettere in campo per celebrare il Concilio, dalle pubblicazioni alle molteplici iniziative, come il grande gioco “Cosa vedi dalla porta della fede?”. E in questo percorso non potevano mancare anche i bambini e i ragazzi, chiamati a fare memoria di questo rinnovato momento storico che ha segnato la vita della nostra Chiesa, in particolare nei vari appuntamenti di festa dell’Iniziativa Annuale. Ogni tappa dell'Iniziativa Annuale è stata infatti accompagnata da un percorso per raccontare e far vivere ai bambini e ai ragazzi il Concilio. Tale percorso ha condotto i ragazzi dalla Festa del Ciao parrocchiale alla Festa della Pace diocesana. E’ giunto ora il momento di vivere la Festa degli Incontri che quest’anno avrà per noi una dimensione regionale, e che celebreremo con tutte le diocesi della nostra regione il prossimo 8 giugno a Napoli in Piazza del Plebiscito. Il percorso andrà poi a concludersi con l'incontro nazionale di settembre, che vedrà alcuni ragazzi di tutte le diocesi, presenti a Roma in rappresentanza di tutti i bambini e i ragazzi dell'ACR d'Italia. Per giungere preparati alla Festa degli Incontri regionale, e soprattutto per condividere un percorso comune, ti consegniamo questo sussidio, che, come per ogni tempo dell'I.A., prevede tre momenti in cui i ragazzi hanno la possibilità di vivere la dimensione di studio, animazione e servizio. Il sussidio rappresenta una mediazione dell’itinerario formativo dell’anno e mette insieme i contenuti del Mese degli Incontri delle tre fasce d’età. In questa terza fase dell’anno che stiamo vivendo nelle nostre parrocchie, i ragazzi scoprono che donarsi con generosità rende felici se stessi e gli altri. Il Concilio Vaticano II ha spalancato le porte ai laici, le porte della Chiesa si aprono per accogliere tutti, vicini e lontani. I cambiamenti liturgici sono il segno forte dell’apertura missionaria che la Chiesa intende operare, i ragazzi accolgono con gioia questa missione e professano la propria fede davanti a tutta la comunità ecclesiale. La Festa Regionale degli Incontri sarà l’occasione per rinnovare con forza e con gioia la nostra fede, sarà il momento in cui l’ACR della Campania andrà in scena, testimoniando in un clima di festa quanto siamo chiamati a vivere ogni giorno nel nostro territorio: essere cittadini dell’amore e testimoni del Vangelo. 2 Obiettivo generale: Tutti in scena! Nel Mese degli Incontri, dopo tanto provare, i ragazzi sperimentano l'emozione di "andare in scena" e affrontare con coraggio il pubblico. Lo spettacolo è, per tutta la compagnia, una bella occasione per annunciare e testimoniare il valore del cammino fatto e il segno della gioia della Pasqua di Cristo che porta una nuova luce nella loro vita. I ragazzi sono quindi chiamati a mettere in scena nella loro vita la bellezza dello stare insieme, che hanno sperimentato durante l’anno attraverso l’esperienza del gruppo, dell’essere testimoni di Cristo, loro amico e compagno di strada, e del sentirsi una grande famiglia, attraverso la partecipazione attiva alla vita dell’associazione. Annunceranno così a tutti che nel grande e meraviglioso spettacolo della vita nessuno può essere solo uno spettatore. In uno spettacolo teatrale, infatti, si dice che la quarta parete è quella costituita dal pubblico. La Festa degli Incontri diventa il momento di "abbattere la quarta parete" - quel muro immaginario posto di fronte al palco di un teatro che divide il pubblico dagli attori - è il momento di entrare in relazione con tutto ciò che c'è intorno, di scendere dal palco e coinvolgere il pubblico facendolo diventare protagonista! I ragazzi, contenti e carichi di entusiasmo, si aprono al territorio e alle persone: raccontano l'esperienza del loro gruppo, si donano totalmente con disponibilità e generosità, si impegnano a coinvolgere e a invitare tutta la comunità rendendola parte del loro spettacolo! Il “copione” che li guiderà in questa avventura è la Parola, che ciascuno di noi è chiamato ad interpretare vivendo straordinariamente bene le cose di ogni giorno secondo lo stile del Vangelo. Perciò la Chiesa, che è insieme «società visibile e comunità spirituale» (86) cammina insieme con l'umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena; essa è come il fermento e quasi l'anima della società umana (87), destinata a rinnovarsi in Cristo e a trasformarsi in famiglia di Dio. (GS 40) 3 Proposte per il Mese degli Incontri STUDIO - Su il sipario! I bambini e i ragazzi prima di andare in scena, ripensano a tutte le “prove” fatte fino a questo momento insieme alla Compagnia dell’AC. Si trovano davanti al sipario, ed è il momento di mostrare a tutti quanto imparato e vissuto durante le “prove”. I ragazzi, preparandosi alla festa regionale, in questa terza fase, guardano alle belle esperienze vissute con il gruppo. Sono invitati a scegliere quelle più significative, che rappresentano per loro una tappa importante nel cammino di crescita. Proposta per i 6/8 I bambini hanno scoperto la bellezza del Risorto e adesso sanno che l’incontro con Lui li rende più forti e coraggiosi, pronti per andare a dire a tutti quanto è bello essere suoi amici. Adesso sanno che l’amore di Dio va oltre i limiti umani di ciascuno e moltiplica il poco messo a disposizione - con fede - per la gioia di tutti. È questa la scoperta che vogliono condividere con tutti: Gesù rende straordinario lo spettacolo della vita! I bambini ripercorrono insieme le attività fatte durante l’anno, le esperienze condivise, i luoghi della loro crescita, gli impegni presi e rispettati. Ciascuno riceve un foglio diviso in quattro parti: data, evento, persone, ricordo più bello. In ogni spazio è chiamato a riportare e/o disegnare uno o più momenti significativi dell’anno vissuti con la famiglia dell’Azione Cattolica. Ad esempio il ricordo della festa del Ciao, le persone che gli sono rimaste nel cuore, un momento particolare della festa tipo un gioco, una stretta di mano di un amico, una parola di un educatore etc. Nello schema solo una data è già segnata, quella dell’8 giugno corrispondente alla Festa Regionale. Qui anziché un ricordo i bambini potranno scrivere un desiderio, cosa si aspettano dalla festa. Dopo aver fatto completare ad ogni bambino la sua scheda, si condividono. Alla fine l’educatore coinvolgerà i ragazzi a partecipare alla Festa regionale, spiegando che si tratta di uno dei momenti associativi dell’anno più importante e al quale nessuno potrà mancare. Tutte le note tecniche sono riportate nel vademecum ad hoc. 4 Esempio di scheda DATA EVENTO PERSONE 8 Giugno Festa Regionale Io e gli altri RICORDO Proposta per i 9/11 e i 12/14 Stiamo per giungere al termine di questo anno associativo, dove i ragazzi hanno scoperto la bellezza di far parte di un’unica compagnia, e si avvicina sempre più il momento di andare in scena. Ma fermi un attimo… prima di accendere riflettori, microfoni, di aprire il sipario, raccontiamoci quanto vissuto insieme finora. Quali sono i volti, le emozioni, i ricordi che hanno caratterizzato questo anno associativo? Quali sono le esperienze significative che hanno accompagnato ciascun ragazzo all’incontro col Signore Risorto? Ciascun ragazzo riceve un pezzo di stoffa sul quale racconterà l’esperienza dell’anno che desidera condividere col gruppo al termine del cammino percorso, attraverso un disegno, una frase, un messaggio. Questo pezzo di stoffa rappresenta la parte del sipario ancora chiuso, prima di essere aperto per andare in scena e raccontare agli altri le gioie vissute. Inoltre ciascun ragazzo riceverà una piccola sagoma su cui rappresenterà la persona che porta nel cuore al termine del cammino svolto. Gli educatori prepareranno un piccolo palcoscenico (magari con una semplice scatola di cartone tagliata su un lato). Dopo la condivisione, al centro del palcoscenico verranno messe tutte le sagome. I pezzetti di stoffa, invece, verranno uniti a formare il sipario. Una volta costruito il tutto, è tempo di aprire il sipario. C’è un momento speciale quest’anno in cui avremo l’occasione di farlo, è la Festa regionale degli Incontri. A questo punto, metteremo nella scatola la scenografia, che sarà il logo o il manifesto della Festa degli Incontri. Inizieranno così a scoprire questo importante appuntamento che li aspetta e che segnerà la tappa finale del loro cammino, il momento in cui saranno chiamati ad essere protagonisti! L’educatore coinvolgerà i ragazzi a partecipare alla Festa regionale, spiegando che si tratta di uno 5 dei momenti associativi dell’anno più importante e al quale nessuno potrà mancare. Tutte le note tecniche sono riportate nel vademecum ad hoc. ANIMAZIONE - che spettacolo siamo? Ogni attore, prima di entrare in scena, si sarà, almeno una volta, posto questa domanda: “cosa si aspetta il pubblico da me?”. I ragazzi riflettono sull’importanza del relazionarsi col “pubblico”, cioè con le persone importanti per la loro vita. I genitori, l’insegnante, l’educatore, l’amico, sono le persone con cui ciascun ragazzo è invitato a rapportarsi quotidianamente. Ognuna di queste figure ha delle aspettative che i ragazzi si sforzano ogni giorno di soddisfare. Queste figure, inoltre, rappresentano i volti nei quali i ragazzi sono chiamati a guardare il Volto di Gesù. I ragazzi, quindi, sono invitati a riflettere su cosa si aspetta il Signore da loro, sul ruolo che l’Autore ha pensato per ciascuno. È il momento di aprire il sipario e di affrontare il pubblico e di domandarsi cosa gli spettatori si aspettano da ciascun attore. Proposta unica per i 6/8, 9/11 e 12/14 Dopo aver ricostruito i momenti vissuti e le persone incontrate, è tempo di pensare a chi incontreremo e in che modo sapremo raccontare la gioia del Cristo Risorto. Alla Festa degli Incontri, i ragazzi incontreranno certamente alcune figure significative: • • • • • • L’amico L’educatore Il sacerdote Il genitore Un accierrino di un’altra diocesi o parrocchia Un passante curioso Queste figure rappresentano in un certo senso il “pubblico” dello spettacolo che ciascuno è chiamato a mettere in scena. Ogni ragazzo riceverà una sagoma per ognuna di queste 6 figure. Su ogni sagoma scriverà o disegnerà ciò che pensa si aspetti da lui quella persona, ciò che si aspetta di vedere nei suoi comportamenti e atteggiamenti il giorno della festa, in base anche a quanto ha imparato dal cammino dell’anno, a quanto è cresciuto. 6 Variante: Se il gruppo è numeroso, o se gli educatori lo ritengono opportuno, invece di consegnare le piccole sagome a ciascun ragazzo, si possono creare 6 grandi sagome su cui ciascun ragazzo può scrivere il proprio pensiero, direttamente o tramite un post-it da attaccare sopra la sagoma. Alla fine dell’attività queste sagome verranno messe di fronte al palcoscenico costruito nell’incontro precedente (per i 6/8 verranno attaccate su un cartellone), e rappresenteranno il pubblico. Ci si renderà conto che tra il pubblico manca qualcuno… Verrà quindi presentata l’icona di Gesù. Certamente Lui si aspetta cose grandi da noi, che viviamo bene il grande spettacolo che è la nostra vita, che andiamo in scena giorno per giorno seguendo il Suo “copione”. Il “teatro” che il gruppo costruisce, potrà essere presentato durante la celebrazione eucaristica domenicale, in modo che il cammino svolto durante l’anno sia condiviso a tutta la comunità. SERVIZIO - Lo spettacolo ha inizio! “Date loro voi stessi da mangiare” - Il gruppo si scopre dono per la propria comunità; testimonia la bellezza di essere gruppo, dell’agire concretamente, spendersi perché la situazione sia “visitata” da Dio, ora nella propria parrocchia e poi nell’incontro regionale. Proposta unica parrocchiale Ogni associazione parrocchiale preparerà un pezzo di sipario da aprire poi il giorno della festa. Sul pezzo di sipario ogni parrocchia dovrà scrivere una frase o parola che rappresenti la propria comunità e che vogliono donare come Compagnia al pubblico della festa. N.B.: Per le note tecniche riguardo a questa attività (dimensioni del pezzo di sipario, colore, modalità di consegna) rivolgersi al proprio responsabile diocesano. Buon cammino e arrivederci all’8 giugno…….! 7