161026prog. psicomotricità ludica servizi Enaip 2016

Transcript

161026prog. psicomotricità ludica servizi Enaip 2016
Giochi psicomotori in un contesto educativo bilingue e biculturale
La definizione di PSICOMOTRICITÀ ci aiuta a comprendere la centralità che assume
l’attività psicomotoria nel processo di sviluppo e crescita delle abilità dei bambini.
Il gioco psicomotorio favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino
attraverso l’espressività corporea ed il movimento. Lo scopo del progetto psicomotorio
2016/2017 è quello di sostenere il bambino nella sua espressività spontanea e nella
propria originalità comunicativa.
1
OBIETTIVI ED INDICATORI
Obiettivi generali
-
-
-
Percepire,
conoscere,
strutturare lo
schema corporeo
Coordinare
movimenti a livello
oculo-manuale
Ascoltare ed
esprimersi
adeguando la
risposta allo
stimolo
Favorire i processi
di comunicazione
Obiettivi specifici
Aumentare l’apertura
alla comunicazione ed
alla socializzazione
Incrementare il gioco
simbolico
Aumentare il rispetto
delle regole, i tempi e
gli spazi;
Incrementare la
capacità di ascolto.
Potenziare lo sviluppo
delle capacità
linguistiche, espressive,
rappresentative a
partire dai vissuti
corporei ed emotivi.
-
Indicatori di misurazione
-
Raggiungimento di almeno il
70% degli obiettivi posti per
ogni gruppo
Gradimento delle attività da
parte dei bambini
Nr. di richieste di ripetizione
di specifiche attività di gioco
proposte.
Nr. di bambini che
prendono parte all’attività
psicomotoria.
Comunicazione fra
Team/Genitori.
DISPOSITIVO SPAZIALE
E’ strutturato in due spazi. La sala è preparata anticipatamente perché per i bambini è
rassicurante ritrovare lo stesso dispositivo e lo stesso materiale in ogni seduta: questo ne
facilita l’anticipazione a livello immaginario.
DISPOSITIVO TEMPORALE
1°momento
Riservato all’espressività
motoria (processo di
rassicurazione mediante il
corpo)
2° momento
La storia raccontata al
gruppo di bambini
(processo di rassicurazione
mediante il linguaggio)
3° momento
Espressività plastica e
grafica (processo di
creazione,
rappresentazione,
simbolizzazione)
Fasi: rituale iniziale e rituale finale.
Strutturazione del laboratorio: gruppi omogenei o disomogenei per età. Numero
massimo per ogni gruppo: 12 bambini.
Durata: anno scolastico 2016/2017, attività a cadenza settimanale ( 2 ore )
Prima sessione (in palestra): 30’ di gioco libero e di gruppo; 15’ di gioco e movimento
guidato; 15’ di dialogo/attività di riflessione sui vissuti proposti attraverso i giochi.
2
Seconda sessione
20’ di gioco simbolico e di creazione di una storia; 10’ preparazione dei costumi e
assegnazione dei ruoli; 20’ di interpretazione; 10’ di dialogo costruttivo.
2/3 anni: rappresentare lo schema corporeo; muoversi coordinando i movimenti; eseguire
semplici ordini, sia individualmente che in gruppo; correre, muoversi, imitare e ripetere
andature e posture; maturare competenze di motricità globale; esprimere ed esternare
emozioni e tensioni anche attraverso lo scarico motorio; cura dell’ambiente e degli oggetti
utilizzati.
4/5 anni: rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato;
sperimentazione di ruoli semplici all’interno di un contesto sia individualmente che in
gruppo; sviluppo di concetti topologici semplici; esprimere verbalmente e simbolicamente
un’emozione; muoversi spontaneamente e in modo guidato, cura dell’ambiente e degli
oggetti utilizzati.
6 anni in poi: parlare, descrivere, raccontare, dialogare, lasciando trasparire fiducia nelle
proprie capacità di espressione e comunicazione; ascoltare, comprendere e ri-esprimere
le narrazioni dei compagni, improvvisare fiabe, favole, storie, racconti; affinare le abilità
simboliche attraverso il gioco; elaborare concetti topologici; copiare e riprodurre figure,
ascoltare ordini e informazioni; muoversi spontaneamente e in modo guidato; ricordare e
ricostruire, attraverso diverse forme di documentazione, quello che si è visto, sentito; cura
dell’ambiente e degli oggetti utilizzati.
ATTIVITÀ Nel rituale iniziale, i bambini si siedono in cerchio. Il cerchio permette loro di
assaporare gradualmente la stasi e l'ascolto, ricevere riscontro dai compagni; trovare la
misura del proprio limite. Ai bambini sono distribuiti delle etichette con scritto il loro
nome: occasione di socializzazione e percezione del sè. Si ricordano delle semplici regole
da rispettare, fondamentali per il buon svolgimento dell’attività: si gioca a far finta di; non
si fa del male agli altri; non si rompe il materiale, non si distruggono le costruzioni
costruite da altri bambini.
Giochi di espressività motoria: si parte alla distruzione di alcune torri di gomma piuma,
o dallo spargimento-raccolta di palline colorate per la stanza, tutti insieme, liberando
un’intensa emozione collettiva. Cio’ allevia le tensioni toniche del bambino, procurate da
emozioni trattenute. La ripetizione di queste esperienze è necessaria per fargli superare le
esitazioni, le resistenze tonico-emozionali.
3
Giochi senso-motori: il bambino sperimenta attività motorie globali come arrampicarsi,
scivolare, cadere, tuffarsi, fare capriole.
Giochi tonico-emozionali: il bambino sperimenta attività come lo sprofondare, spingere
e respingere, trattenere e lanciare, che interessano la tonicità, la sensibilità labirinticovestibolare e che fanno vivere intense esperienze a livello emozionale.
Giochi simbolici: il bambino "fa finta di ...": i materiali, così come lo spazio e le persone
sono trasformati in funzione del gioco (case, mamma, papà, trappole, mostri, lupi ecc...)
Questi giochi, danno la possibilità di trasformare la realtà in base ai propri piaceri e alle
proprie paure.
Attività grafica-plastica: avviene dopo la fase dell’espressività motoria. Il bambino,
attraverso le attività di manipolazione, costruzioni di legno, disegno ecc.. prende distanza
e rielabora, a livello cognitivo, le azioni e le emozioni vissute nel gioco. Racconta i suoi
disegni, cosa è piaciuto di più. La condivisione in un clima di accettazione favorisce la
comunicazione e la coesione del gruppo.
Interpretazione teatrale: attraverso il teatro si vuole far sviluppare ai bambini un modo di
sentire nuovo, per mezzo del quale lasciar penetrare gli stimoli che provengono dalla
realtà, sperimentare gesti e atteggiamenti sempre nuovi, giocare con i diversi personaggi
che si celano nell’io… il tutto sotto forma di gioco.
LISTA DEL MATERIALE: palline colorate; cerchi piatti e birilli; tubo e casetta; palla
morbida grande; bilico di coordinazione; forme geometriche in gommapiuma; trampoli per
bambini; tiro ad anello morbido; guanti acchiappapalla. Giochi di logica e cognitivi:
tappetini puzzle; costruzioni in legno; puzzle geometrici; giochi ad incastro; blocchi logici;
memory. Giochi di percezione tattile e oculari-olfattivi: cotone; carta vetrata; lana; filo;
spilli in plastica; stoffe; bandane e scialle colorati; aromi naturali; cartoncini colorati.
Giochi uditivi-musicali: suoni di elementi naturali; registrazioni di risate, pianti, urla,
battiti di mani, tamburelli; trombette; nacchere; armonica. Giochi di interpretazione e
teatro: trucchi; cappelli; ali di fate; maschere e costumi per bambini.
VALUTAZIONE Allo scopo di offrire un servizio di qualità e di raggiungere efficacemente
gli obiettivi individuati, non è possibile trascurare la fase di verifica e valutazione delle
attività e del progetto.
4