marocco - Promos

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marocco - Promos
Business Program
MAROCCO
Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano propone alle imprese un servizio di
assistenza specialistica (Business Program) per sostenere il proprio sviluppo commerciale in Marocco.
Pur con una leggera flessione rispetto al 2013, l'interscambio commerciale Italia-Marocco si è attestato a fine
2014 a 2,12 miliardi di euro, con un valore complessivo per le esportazioni italiane di 1,41 miliardi nel 2014.
Le categorie merceologiche maggiormente esportate verso il Marocco sono macchinari ed apparecchiature,
prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, tessuti, prodotti chimici, autoveicoli, articoli in materie
plastiche.
Il servizio prevede uno screening del mercato brasiliano finalizzato ad identificare, gestire e concretizzare
possibili opportunità di affari con controparti locali.
Business Program Marocco
Screening e presidio del mercato marocchino
Il Business Program è la soluzione per personalizzare il tuo programma di viaggio e l’implementazione della
strategia di internazionalizzazione in Marocco. Questa soluzione viene costruita su misura e può essere
programma in funzione degli impegni dell’azienda.
Il servizio include:
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Analisi del mercato obiettivo e definizione della tipologia di controparti interessanti per il prodotto
aziendale
Costruzione di un database di potenziali controparti su richiesta dell’impresa (importatori,
distributori, clienti finali, ecc.)
Avvio del contatto diretto con le controparti commerciali e raccolta dei feedback
Presentazione dei profili delle controparte interessate
Sulla base dei feedback ricevuti, realizzazione del viaggio d’affari in Marocco
Assistenza in loco su di un massimo di 3 giornate di incontri
Interpretariato durante gli incontri
Transfer con autista per la realizzazione degli incontri d’affari e delle visite in loco (massimo 4 giorni)
Presidio commerciale in Marocco per attività di follow-up sui contatti locali, definizione offerte
commerciali e gestione di nuove relazioni per lo sviluppo del business, per la durata di 3 mesi
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QUOTA DI PARTECIPAZIONE – BUSINESS PROGRAM
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Investimento standard previsto per il Business Program
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Contributo Camere di Commercio di Milano e Monza e Brianza
Misura 1 = € 2.600, al lordo della ritenuta di acconto del 4%
€ 6.000 + IVA*
€ 4.824,00*
(di cui 1.320,00 di IVA)
*Investimento diviso in due rate, la quota di partecipazione non include i costi di viaggio, vitto, soggiorno ed eventuale visto. In caso di interesse, è possibile
richiedere una quotazione per un pacchetto di viaggio personalizzato.
Scopri i contributi camerali a fondo perduto per le aziende con sede legale e/o operativa delle province di Milano e Monza e Brianza sul sito www.promos-milano.it
MODALITÀ DI ADESIONE
Per partecipare è necessario inviare il company profile a Promos entro il 27 di luglio. Le richieste di
finanziamento per le imprese aventi ragione sociale e/o operativa nella provincia di Milano dovranno essere
presentate entro e non oltre il 31 luglio. Il team Promos è a disposizione delle imprese per fornire chiarimenti
e supporto per effettuare le richieste dei contributi previsti nell’ambito dei bandi per l’internazionalizzazione
2015.
RICHIEDI MAGGIORI INFORMAZIONI
Tel. 02 8515 5881 - 5938
E-mail: [email protected]
promos-milano.it
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MAROCCO
SETTORI E OPPORTUNITÀ
PIÙ INTERESSANTI PER LE PMI
Agricoltura - è un settore chiave per il Paese dove è occupato il 40 % della popolazione. Al fine di sviluppare
il settore, innalzare la qualità dei prodotti freschi/trasformati e migliorare la qualità della vita delle popolazioni
rurali, il Governo marocchino promuove un programma di incentivi denominato «Marocco Verde» che fornisce
sovvenzioni agli agricoltori per l’acquisto di macchinari, attrezzature e sistemi di irrigazione.
Questi incentivi per la modernizzazione dell’agricoltura e la trasformazione delle materie prime (succhi,
conserve, farine, olii vegetali, sottaceti, trasformazione carni) offre interessanti opportunità per le aziende
italiane che operano nei settori della meccanizzazione agricola, nei sistemi di irrigazione (soprattutto ad
energia solare e «goccia a goccia») e nella lavorazione/confezionamento alimentare.
Energie rinnovabili - Il Marocco importa quasi tutto il proprio fabbisogno energetico ed il peso della bolletta
energetica incide in modo significativo sulla bilancia commerciale. Il governo marocchino ha avviato un vasto
programma di generazione dell’energia da fonti rinnovabili, soprattutto idroelettrica, solare ed eolica.
Nei piani governativi si prevede che entro il 2020 le energie rinnovabili dovrebbero coprire il 42% del
fabbisogno di elettricità. Il Paese ha infatti un potenziale energetico da fonte solare stimato in 20.000
megawatt, con oltre 3.000 ore all'anno di irradiazione. Il Piano Solare marocchino prevede la produzione di
2.000 megawatt entro il 2020, con la realizzazione di 5 grandi centrali solari su 11 mila ettari (costo: 7
miliardi di euro), la cui produzione permetterà il risparmio stimato di un milione di tonnellate di petrolio.
Nel 2018 è previsto che entri in funzione la nuova centrale termoelettrica a carbone pulito di Safi, la cui
capacità è stimata a 1.386 MW, pari al 25 % del fabbisogno elettrico marocchino. Per l'approvvigionamento
della centrale, sarà necessaria la costruzione di apposite strutture (porto e banchina carboniera).
Edilizia - anche se il settore dell’edilizia residenziale in Marocco ha registrato un lieve rallentamento, nel
periodo gennaio-giugno 2014 c’è stata una crescita del 7% nel settore residenziale di medio livello.
Uno dei settori interessanti in termini di sviluppo è quello dell’ edilizia di lusso: basti pensare che soltanto a
Casablanca si contano almeno 200.000 famiglie dotate di grandi possibilità economiche, che potrebbero
essere interessate a questa tipologia abitativa. Poiché lo standard locale delle rifiniture è molto più basso
rispetto a quelle italiane, è facile comprendere che il “made in Italy” avrebbe sicuramente un forte appeal nel
mercato immobiliare del Paese.
Altre opportunità sono collegate al programma governativo Vision2020 prevede progetti di costruzione di
zone e strutture turistiche, per ampliare la capacità alberghiera totale a 375.000 posti letto e creare 17.000
nuovi posti di lavoro nel comparto. Il piano strategico si propone di attrarre in Marocco almeno 20 milioni di
visitatori l’anno entro il 2020 e di collocare il Paese tra le prime 20 destinazioni turistiche mondiali.
Arredo - nel 2014, l’Italia ha esportato 33,6 milioni di euro di mobili verso il Marocco. Sul mercato marocchino
sono già presenti, tramite proprie showroom o attraverso distributori locali, numerose marche di alta gamma
italiane del settore arredamento. Sul mercato marocchino sono già presenti (tramite proprie showroom o
attraverso distributori locali), numerose marche di alta gamma italiane del settore arredamento.
Tale presenza, abbinata alla nota qualità della nostra produzione sia in termini di design che di materiali
utilizzati, può aprire la strada a nuove aziende italiane che intendano approcciare il mercato marocchino.
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Risorse ittiche – il governo marocchino ha attivato un progetto - denominato Halieutis - finalizzato alla
modernizzazione della filiera della pesca ed al miglioramento delle condizioni socio-economiche delle
comunità costiere. Le opportunità per le aziende italiane si presentano prevalentemente nelle attrezzature
per la produzione delle conserve (soprattutto sardine), impianti di surgelamento del pesce e lavorazione
del fresco.
Si prevedono opportunità per le aziende italiane anche nel settore dell’acquacoltura con 10 nuovi impianti di
prossima realizzazione nella baia di Dakhla (sul versante atlantico) e lungo la costa mediterranea, nelle
vicinanze di Nador; tali impianti saranno destinati all'allevamento di pesci e di molluschi (in particolare,
ostriche).
Gestione risorse idriche - per fronteggiare il crescente fabbisogno idrico del Marocco, il governo ha
elaborato un Piano Nazionale dell'Acqua (con stanziamenti previsti di 20 miliardi di euro) entro il 2030) che
si propone una gestione più efficiente ed una distribuzione più estesa di tale risorsa. Nello specifico, è prevista
l'introduzione dell'irrigazione “goccia a goccia” in 50mila ettari di terreni agricoli ed il risparmio di 120 milioni di
metri cubi d'acqua potabile, attraverso l'adeguamento degli acquedotti e l'introduzione di nuove tecnologie di
gestione e distribuzione. E' prevista la costruzione di 59 nuove dighe (di cui 28 di grande portata) che
consentiranno la disponibilità di ulteriori 2,5 miliardi di metri cubi d'acqua all'anno.
Il piano prevede inoltre la costruzione di un acquedotto Nord-Sud, denominato “Autostrada dell'acqua” (circa
500 chilometri) della portata di 845 milioni di metri cubi d'acqua all'anno, il cui costo stimato è di 2,7 miliardi di
euro. Tale opera collegherà i bacini nel nord del Paese con le zone più carenti (Casablanca, Marrakesh e la
regione di Doukkala Abda).
L'ambizioso piano marocchino di gestione delle risorse idriche si completa con dei nuovi impianti di
dissalazione con una capacità di 400 milioni di metri cubi all'anno e con il riciclo delle acque usate nella
misura di 300 milioni di metri cubi annui. Si presentano opportunità per le aziende italiane operanti nei settori
della costruzione di dighe, sistemi di distribuzione idrica, impianti di depurazione, impianti di
dissalazione.
Logistica ed Infrastrutture - Il Marocco ha investito molto negli ultimi 15 anni nelle infrastrutture logistiche,
dotandosi di reti (autostradali, ferroviarie, portuali ed aeroportuali) per favorire lo sviluppo economico . Nei
prossimi cinque anni sono previsti investimenti per un valore di oltre 10 miliardi di euro. Nel 2016/2017 il
Marocco diventerà il primo Paese africano a disporre di una rete ferroviaria ad alta velocità. Il progetto,
frutto di un’intesa con il governo francese, collegherà Tangeri a Casablanca e Rabat.
Nei programmi del governo marocchino c’è anche la costruzione di una nuova autostrada (della lunghezza di
circa 200 chilometri) che collegherà Agadir a Guelmim. Sono stati inoltre stanziati finanziamenti per
l'adeguamento e la messa insicurezza di 1.650 chilometri di strade ed autostrade marocchine.
L'Agenzia Nazionale dei Porti ha recentemente annunciato un piano di investimenti infrastrutturali del valore di
560 milioni di euro, programmati nel quinquennio2014 – 2018 (opere nei porti di Casablanca, Safi,Essaouira,
Al Hoceima, Agadir, Cala Iris). Entro il 2020, è prevista la realizzazione di una rete nazionale integrata di 70
zone logistiche multi-flusso (ZLMF). In tema di trasporti pubblici, è in programma la costruzione a
Casablanca di 4 linee di tram, della lunghezza complessiva di 80 chilometri.
Il Ministro marocchino delle Infrastrutture, Trasporti e Logistica Aziz Rabbah ha annunciato che nel 2015 sono
previsti appalti pubblici (finalizzati ad opere infrastrutturali) per un importo complessivo, pari a circa 3,2
miliardi di euro. Il comparto che assorbirà maggiori stanziamenti è quello dei lavori marittimi e portuali, con
un importo di oltre un miliardo di euro, di cui gran parte sarà destinata alla costruzione del nuovo porto di
Nador WestMed.
Il settore delle infrastrutture pubbliche bandirà gare per un importo di quasi 670 milioni di euro, per la
costruzione di due Centri Ospedalieri Universitari (CHU) a Tangeri e a Rabat e la ristrutturazione di 10.000
moschee. Il settore ferroviario, che entro il 2017 dovrebbe vedere l'avvio della linea ad alta velocità tra
Tangeri e Casablanca, prevede quest'anno appalti per 430 milioni di euro. Seguono i lavori aeroportuali
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(100 milioni di euro) relativi alla ristrutturazione del Terminal 1 dell'aeroporto di Casablanca Mohammed V e
all'ampliamento dell'Accademia dell'Aviazione Civile.
Macchine lavorazione plastica – Il settore della trasformazione della plastica in Marocco registra una
crescita a due cifre da oltre 10 anni e le prospettive future di sviluppo tali appaiono particolarmente
incoraggianti. L’Italia è il quarto fornitore estero di macchinario per tale comparto (6,4 milioni di euro esportati
nel 2014).
La filiera della lavorazione della plastica in Marocco conta circa 600 aziende,per lo più di piccole e medie
dimensioni e a carattere familiare, che realizzano un fatturato pari a circa 1,13 miliardi di euro. La maggior
parte delle aziende si collocano nelle Zone Industriali di Casablanca, ma anche a Tangeri, Agadir e
Marrakech, con alcuni nuovi stabilimenti a Oujda a Nord Est del Paese.
Le opportunità per le aziende italiane sono presenti nei settori degli imballaggi, articoli per la casa,
sacchetti, materiale per edilizia, parti e componenti per automotive, materiali per agricoltura, tessili
tecnici, gomma, riciclaggio.
Sanità - Nel 2014, il Marocco ha importato apparecchiature elettromedicali dall’Italia per 1,8 milioni di euro.
Per quanto riguarda i prodotti farmaceutici, sempre nel 2014, le esportazioni italiane verso il Marocco sono
state pari a 9 milioni di euro.
Il Ministero marocchino della Sanità ha fissato un piano di investimento in strutture sanitarie che prevede
l’ammodernamento di ospedali esistenti, l’apertura di cliniche e la creazione di centri di urgenza medica.
Inoltre, cliniche regionali e nazionali specializzate devono essere organizzate e dotate di attrezzature ad alta
tecnologia per l’oncologia, il trattamento delle ustioni, il trattamento del dolore e delle affezioni oftalmologiche.
Le cliniche private marocchine si stanno progressivamente affermando nei comparti della chirurgia estetica,
della medicina preventiva e delle comunità per anziani, che in alcuni casi si abbinano a vere e proprie
residenze turistiche.
Il settore delle apparecchiature medicali è fortemente dipendente dalla domanda pubblica (l’85% del
fabbisogno di materiale medico è destinato a strutture statali, ospedali ed ambulatori pubblici, forze
armate). Il settore privato (cliniche e laboratori) esprime il restante 15%della domanda totale, ma si prevede
una sua espansione, nella prospettiva di un innalzamento qualitativo dei servizi sanitari per le classi sociali più
abbienti.
Agroalimentare – il settore ha registrato una crescita media del 5% negli ultimi tre anni. Ricordiamo inoltre
che l’accordo di libero scambio con l’UE dovrebbe contribuire positivamente alla crescita delle importazioni dei
prodotti agroalimentari italiani nel Paese e degli impianti per la trasformazione agroalimentare.
Fra i prodotti italiani le maggiori opportunità di crescita sul mercato marocchino si registrano per formaggi,
dolci, olio, prodotti da forno, verdure/ortaggi e surgelati.
PROMOS Internazionalizzazione e marketing territoriale
EMPOWER YOUR BUSINESS. AFFIDATI AL LEADER DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
MILANO ● BERGAMO ● CANTÙ ● MONZA ● SHANGHAI ● SAN PAOLO ● MOSCA ● CASABLANCA ● DUBAI
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