PROG_Un occhio all`ambiente

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PROG_Un occhio all`ambiente
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
PROVINCIA DI CUNE0
2) Codice di accreditamento:
NZ00443
3) Albo e classe di iscrizione:
ALBO REGIONE PIEMONTE – I CLASSE
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
UN OCCHIO ALL’AMBIENTE
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
C – Ambiente
04 - Salvaguardia e tutela di Parchi e oasi naturalistiche
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
1. Presentazione dell’ente
Il progetto “Un occhio all’ambiente” viene presentato dall’Ufficio Protezione Civile dell’Unione Montana
delle Valli Monregalesi e dall’Ufficio tecnico agrario dell’Unione Montana della Val Tanaro che hanno
deciso di progettare insieme sul territorio della bassa Provincia di Cuneo su problematiche di tipo
ambientale, legate alla salvaguardia e alla cura di aree verdi e sentieri.
UNIONE MONTANA ALTA VAL TANARO
L’Unione Montana Alta Val Tanaro si è costituita in data 20.11.2014.
La sua nascita è legata al faticoso percorso di superamento delle Comunità Montane e, nello specifico,
della Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese che, a sua volta, era stata istituita nel 2009
con Decreto n° 77 del 28 agosto 2009, ai sensi della Legge Regionale n°19 del 01 luglio 2008 a seguito
dell' accorpamento delle tre Comunità Montane preesistenti Valli Mongia Cevetta e Langa Cebana, Alta
Valle Tanaro e Valli Monregalesi, al fine di razionalizzare le spese.
Come si legge nell’atto costitutivo, premesso che i Comuni aderenti all’Unione Montana Alta Val Tanaro
“intendono proseguire e rafforzare il percorso di integrazione associativa positivamente sperimentato
nei confini della Comunità Montana esistente al 31.12.2007 denominata Alta Val Tanaro” allo “scopo di
esercitare congiuntamente le funzioni cosiddette montane sino ad oggi esercitate dalle Comunità
Montane, altresì operando in qualità di agenzia di sviluppo dei territori montani, ovvero anche per
coordinarne l’esercizio associato (…) e di poter esercitare una o più funzioni fondamentali e servizi di
competenza dei Comuni aderenti (...)”.
UNIONE MONTANA DELLE VALLI MONREGALESI
L’Unione Montana delle Valli Monregalesi si è costituita in data 11 febbraio 2015.
Con atto del Consiglio, in data 07 luglio 2015, si è proceduto alla modifica dello Statuto inserendo nella
composizione dell’Unione Montana delle Valli Monregalesi anche il contermine Comune di Pianfei che ne
ha espressamente fatto richiesta.
Analogamente come per l’Unione Montana Alta Val Tanaro, la sua nascita è legata al superamento della
Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese. Identiche sono anche le finalità.
Entrambe le Unioni Montane nel corso dell’anno 2015 hanno avviato le procedure atte a definire la
propria organizzazione e contano ad oggi su un minimo di struttura di personale coordinato dal
Segretario tale da consentire l’avvio dell’operatività dell’ente.
2. Il contesto di riferimento (territorio, settore, servizi)
UNIONE MONTANA ALTA VAL TANARO
Dal punto di vista del territorio, si tratta di un ritorno al passato: l’Unione Montana Alta Val Tanaro, che
ha sede a Garessio, è composta dai n. 9 Comuni che costituivano la Comunità Montana Alta Val Tanaro:
a) Tabella superficie e popolazione totale residente Unione Montana Alta Valle Tanaro al 01.01.2015,
suddivisa per Comune e genere (dati ISTAT).
Di cui
Comuni
Alto
Bagnasco
Briga
Alta
Caprauna
Garessio
Nucetto
Ormea
Perlo
Priola
Totale
Superficie
( km²)
7,46
30,95
Popol.
Totale
121
1043
Maschi
66
509
%
54,5
48,8
Femmine
55
534
%
45,5
51,2
52,18
11,50
131,29
7,81
38
103
3309
437
28
54
1609
214
73,3
52,4
48,6
49,0
10
49
1700
223
26,3
47,6
51,4
51,0
124,50
10,21
27,37
403,27
1639
119
701
7510
819
61
360
3720
50,0
51,3
51,4
49,5
820
58
341
3790
50,0
48,7
48,6
50,5
UNIONE MONTANA delle VALLI MONREGALESI
Dal punto di vista del territorio, anche nel caso dell’Unione Montana delle Valli Monregalesi, che ha sede
a San Michele Mondovì, si tratta di un ritorno al passato: fatta eccezione per il nuovo ingresso del
Comune di Pianfei, gli altri 14 Comuni componevano la Comunità Montana Valli Monregalesi, con sede a
Vicoforte.
a) Tabella superficie e popolazione totale residente Unione Montana delle Valli Monregalesi al
01.01.2015, suddivisa per Comune e genere (dati ISTAT).
Comuni
Briaglia
Frabosa
Soprana
Frabosa
Sottana
Monastero di
Vasco
Monasterolo
Casotto
Montaldo di
Mondovì
Niella Tanaro
Pamparato
Pianfei
Roburent
Superficie
( km²)
6,24
Popol.
Totale
330
Maschi
171
%
51,8
Di cui
Femmine
159
%
48,2
47,14
790
410
51,9
380
48,1
37,64
1503
792
52,7
711
47,3
17,44
1302
619
47,5
683
52,5
7,68
96
53
55,2
43
44,8
23,58
15,71
34,51
15,31
29,81
579
1083
307
2251
504
276
545
165
1132
261
47,7
50,3
53,7
50,3
51,8
303
538
142
1119
243
52,3
49,7
46,3
49,7
48,2
Roccaforte
Mondovì
San Michele
Mondovì
Torre Mondovì
Vicoforte
Villanova
Mondovì
Totale
84,61
2081
1063
51,1
1018
48,9
18,11
18,54
25,74
2039
505
3124
980
247
1538
48,1
48,9
49,2
1059
258
1586
51,9
51,1
50,8
28,29
410,35
5847
22341
2839
11091
48,6
49,6
3008
11250
51,4
50,3
Descrizione territorio delle due Unioni Montane
Nel territorio interessato dalle due Unioni Montane si distinguono principalmente due ambiti:
il primo, rappresentato da una conformazione essenzialmente montana, “l’area alpina”, si identifica
sostanzialmente nei 2/3 del territorio occupato dalle due aree coinvolte,
il secondo, costituito dalla fascia di fondovalle, “l’area del basso monregalese”.
Il territorio si articola in una serie di valli principali e minori, tra le quali ricordiamo: la Val Ellero (con i
sottobacini del Torrente Maudagna), la Val Corsaglia (con il sottobacino del Torrente Roburentello), la
Valle Casotto (con il sottobacino del Torrente Castorello), la Valle Tanaro (limitata al Comune di
Ormea). Esse hanno un andamento tra loro pressoché parallelo, scorrono prevalentemente da Sud a
Nord, sboccano nella pianura monregalese e sono tributarie del bacino del Fiume Tanaro.
Più specificatamente le testate delle valli Ellero, Corsaglia e Casotto formano la grande catena laterale
che staccandosi dal Massiccio del Monte Marguareis e quindi dallo spartiacque principale delle Alpi
Liguri, si dirama verso levante dando origine ai gruppi del Mongioie, del Pizzo d'Ormea, dell'Antoroto e
del Mindino, mentre le più brevi valli di Lurisia, Maudagna e Roburentello sono comprese tra contrafforti
secondari.
Il grado di ruralità è alquanto elevato ed ancora diffuso in molte zone montane e di bassa valle, dove
sussiste un notevole rischio di marginalità economica, geografica, sociale e culturale. In molte vallate
infatti l’economia è ancora legata al mondo rurale, all’allevamento, alla forestazione e si soffre di una
crisi demografica ed economica pesante.
Diminuzione della popolazione, invecchiamento ed abbandono del territorio rurale sono le situazioni di
criticità più evidenti.
Le risorse idriche costituiscono un punto di forza per il territorio: i corsi d’acqua presentano
complessivamente un buono stato di qualità ambientale, con casi di compromissione minimi ed assai
circoscritti, grazie alla presenza di piccoli centri, filiere agro-alimentari di dimensione particolarmente
ridotta, ampie zone boscate e prati-pascolive.
L’area è caratterizzata inoltre dalla notevole presenza di stazioni termali (terme di Garessio,
Roccaforte Mondovì – frazione Lurisia – e Vicoforte Mondovì) e stabilimenti di imbottigliamento.
La dotazione idrica ha contribuito infine alla formazione delle grotte di Bossea, del Caudano, dei Dossi,
oggi importanti siti di richiamo turistico.
La formazione del territorio ha origini antichissime, come testimoniato dalla varietà di rocce
(carbonatiche, sedimentarie, calcaree, ecc.), dalla presenza di reperti fossili, dai sistemi carsici risalenti
al paleozoico e al mesozoico.
Il fenomeno carsico, particolarmente rilevante in tutto il territorio, è uno dei più caratteristici e
suggestivi d’Europa, impreziosito dall’abbondanza di acque ipogee che formano laghi, rapide e cascate
sotterranee, come avviene nella Grotta di Bossea con splendidi effetti scenografici: le Colonne, il lago di
Ernestina, il Ciondolo sul lago Loser, la Galleria delle Meraviglie, ecc.
Il concrezionamento calcareo origina una labirintica combinazione di sale nella grotta dei Dossi: la
Galleria Moresca, la Barca di Caronte, la Sala dei Pipistrelli, la Grotta delle Fate, ecc. Ambienti di grandi
e spettacolari dimensioni si trovano nei tre chilometri di cavità che costituiscono la Grotta del Caudano:
si pensi alla Sala Verne, interamente rivestita dal soffitto al pavimento da un ricchissimo e fantasioso
concrezionamento, alla Sala del Presepio, al Salone Generale La Marmora, ecc.
Reperti fossili, a testimonianza di preistoriche forme di vita, sono stati rinvenuti nelle varie cavità; il
più suggestivo è senz’altro lo scheletro di Ursus Speleus (animale pleistocenico che poteva raggiungere i
2,5 metri di lunghezza e 1,80 metri di altezza), ricostruito ed esposto all’interno della Grotta di Bossea.
La netta differenza morfologica tra le porzioni montana e collinare del territorio rispecchia direttamente
la diversa natura geologica dei terreni.
La maggior parte dell’area è occupata da rilievi prealpini e alpini, le cui rocce presentano caratteri
riconducibili alle unità pennidiche preterziarie delle Alpi Occidentali.
Le unità strutturali preterziarie appartengono a due delle principali unità paleogeografiche delle Alpi
Occidentali: la Zona Brianzonese (segmento più interno del paleocontinente europeo) e la Zona
Piemontese (margine del precedente). Esse affiorano in diverse unità in Valle Casotto, Valle Tanaro, Val
Corsaglia a monte di Torre Mondovì, Valle Ellero a Monte di Villanova e risultano traslate ed appilate in
modo che le più interne (piemontesi) risultano geometricamente sovrapposte alle più esterne
(brianzonesi).
La geologia principale della dorsale delle Langhe è invece costituita da depositi marini del Terziario,
composti principalmente da argille e marne argillose.
Il fondovalle in cui scorre il Tanaro è caratterizzato da depositi alluvionali e dalla presenza di sabbie
fini e medie.
Gran parte dell’areale monregalese, a causa della sua natura geologica, della sua conformazione
morfologica e delle condizioni climatiche, è particolarmente sensibile ai fenomeni di dissesto
idrogeologico.
Questo territorio è caratterizzato in prevalenza da suoli destinati al bosco ed al pascolo.
Le grandi estensioni boschive in esso presenti sono caratterizzate da una composizione di specie
relativamente naturale e simile a quella originaria, soprattutto nelle aree dove l’orografia e l’altitudine,
nonché lo spopolamento di alcuni abitati, hanno permesso ai boschi di svilupparsi senza essere
particolarmente condizionati dalle attività umane.
Alle quote più elevate dominano le praterie, spesso adibite a pascolo ed estesi boschi di faggio. L’area
del fondovalle e la fascia di pianura è ricca di suoli adibiti a colture intensive, seminativi ed erbari. Di
particolare interesse, per quest’ultima porzione di territorio, è rappresentata da noccioleti e vigneti,
che soprattutto nella Langa Monregalese, danno luogo all’omonimo Dolcetto, classificato come DOCG.
Gran parte del territorio, a causa della sua natura geologica, della sua conformazione morfologica e
delle condizioni climatiche, è particolarmente sensibile ai fenomeni di dissesto idrogeologico. Il rischio
connesso ai fenomeni di carattere idrogeologico risulta essere tra i problemi più rilevanti; i danni alla
popolazione del recente passato hanno evidenziato come il territorio si a vulnerabile, soprattutto in
alcune porzioni, non solo a causa di fenomeni naturali, ma anche dalla pressione antropica, dagli
insediamenti, dalle infrastrutture viarie e dalle pratiche colturali (in relazione alle aree di fondovalle e
di pianura), dall’abbandono della manutenzione e dall’irregimentazione dei corpi idrici (in particolar
modo nell’areale alpino).
Le manifestazioni più significative in relazione a tali fenomeni sono rappresentate dai fenomeni franosi
ed alluvionali.
Problematiche ambientali sono inoltre causate dall’abbandono del presidio e della cura del territorio
rurale che, provocando la rarefazione degli interventi di manutenzione diffusa di porzioni montane e
collinari, costituisce un rischio evidente nei confronti della stabilità idrogeologica dell’ambito.
In seguito alle alluvioni del 1994 e del 1996 sono state realizzate opere ingenti ed una serie di piccoli
interventi che hanno favorito l’aumento della sicurezza dei siti.
Il disagio post-alluvionale è stato solo in parte risolto e permangono nel territorio ancora molte opere da
completare.
Inoltre la presenza di molte cave, unita allo sviluppo insediativo incoerente ed alla mancanza di qualità
dell’edilizia degli insediamenti turistici di alcune vallate, contribuisce a rendere più fragile il territorio.
La localizzazione dell’area nell’estremo lembo sud-occidentale della catena alpina, la varietà di microclimi e di ambienti spiega l’esistenza di una grande complessità vegetazionale: sul territorio sono infatti
presenti molteplici specie vegetali di provenienza mediterranea, occidentale, orientale, appenninica e
medio-europea.
Le composizioni boschive variano in base alle zone ed all’altitudine: si riscontra a livello una
predominanza (circa il 60%) di castagneti da frutto, accanto a vaste superfici a bosco ceduo con faggi e
roverelle nella Langa Cebana ed aree ricoperte fustaie. Un quota consistente di copertura è inoltre
rappresentata dal bosco misto, caratterizzato da frassini, robinie, aceri, carpini, pioppi, betulle ecc.
I boschi cedui, in seguito all’abbandono culturale, si presentano, tranne alcune eccezioni, invecchiati e
spesso danneggiati. E’ noto che le attribuzioni della foresta possono essere condotte a finalità plurime di
tipo produttivo, protettivo, paesaggistico, ricreativo, nonché di tipo naturalistico.
Nel territorio, rispetto ad alcuni decenni fa, ha perso rilievo la funzione produttiva, relativamente alla
quale si è passati da un problema di eccesso di sfruttamento ad un problema di sottoutilizzazione delle
risorse, mentre hanno aumentato considerevolmente la loro importanza le altre funzioni.
Lo spopolamento del territorio rende sempre più necessaria la funzione di protezione dei versanti,
poiché la perdita di importanza della funzione produttiva ha portato i boschi ad una condizione di forte
degrado ed abbandono.
Nonostante le peculiarità proprie di ciascun Comune, nel suo insieme il territorio presenta caratteri
ambientali e paesaggistici comuni, che si possono così sintetizzare:
ACQUA: il territorio è fortemente caratterizzato dalla presenza del fiume Tanaro, che percorre
l’intero asse vallivo principale. Secondo i monitoraggi ARPA lo stato ambientale del corso
d’acqua si mantiene piuttosto buono per tutto il suo livello alpino, scendendo a livelli sufficienti
nel fondovalle. Anche gli altri corsi d’acqua del territorio presentano complessivamente un
buono stato di qualità ambientale, con casi di compromissione minimi e circoscritti;
ARIA: la componente risulta poco compromessa da effetti antropici, che possono dirsi del tutto
trascurabili. Tutti i Comuni sono classificati in Zona 3 dal Piano Regionale di risanamento e
tutela della qualità dell’aria, ovvero presentano livelli degli inquinanti inferiori ai limiti
attualmente in vigore;
SUOLO: il territorio è caratterizzato da una prevalenza di suoli destinati a bosco e a pascolo, che
occupano specialmente l’area alpina. Le aree di fondovalle e la fascia di pianura sono
caratterizzate da colture intensive, seminativi, erbari, noccioleti e vigneti. Gran parte del
territorio è particolarmente sensibile a fenomeni di dissesto idrogeologico;
NATURA E BIODIVERSITA’: il territorio in oggetto presenta una grande varietà vegetazionale,
floristica e faunistica, è molto estesa la copertura boschiva e numerose sono le aree protette;
PAESAGGIO: entrambe le aree presentano caratteri paesaggistici di pregio, con spiccati aspetti di
naturalità, integrità e ruralità; nelle valli si riscontra la presenza di piccoli centri privi di
caratteri di forte urbanizzazione e antropizzazione, di filiere agro-alimentari di dimensione
particolarmente ridotta, di ampie zone boscate e prati-pascolivi;
ENERGIA: la presenza di ampie superfici boschive ha fatto sì che si sviluppasse una forte
attitudine allo sfruttamento delle risorse energetiche rinnovabili locali;
RUMORE: tale componente interessa esclusivamente gli assi viari principali egli agglomerati
urbani di maggiori dimensioni, senza tuttavia determinare carichi rilevanti sull’ambiente;
RIFIUTI: negli ultimi decenni si è assistito ad un cambiamento nello stile di vita che ha portato ad
un progressivo aumento dei consumi e al conseguente incremento della produzione dei rifiuti.
Per la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali si tende ad incrementarla raccolta
differenziata;
ATTIVITA’ ECONOMICHE: costituiscono, in misura differente, a seconda del tipo e della diffusione
sul territorio, fattori di pressione ambientale, in quanto possono comportare alterazioni
dell’equilibrio idrogeologico, fenomeni di inquinamento acustico ed atmosferico, abbandono dei
presidi agricoli montani, con conseguenti problemi di scarsa manutenzione del suolo e della
pulizia del bosco e della rete irrigua.
Valorizzazione del territorio nell’UNIONE MONTANA ALTA VAL TANARO
La vallata dell’Alta Val Tanaro si caratterizza da sempre per una vivacità di iniziative volte alla
valorizzazione del territorio, dell’ambiente e di tutto quanto possa essere strumento di promozione
turistica e di miglioramento della qualità delle condizioni di vita dei residenti.
Ad esclusivo titolo di esempio, non esaustivo, si ricorda che:
• sono presenti ed attive da anni strutture turistiche estive, soprattutto nei Comuni di Nucetto,
Bagnasco, Ormea e Garessio;
• si è sperimentata l’organizzazione di manifestazioni in rete, realizzate per tematiche e
opportunamente calendarizzate al fine di evitare sovrapposizioni;
•
•
•
•
•
•
I Comuni di Alto e Caprauna, che per posizione geografica sono più vicini alla Liguria e gravitano
sull’albenganese) hanno costituito in passato l’Associazione dei Comuni della Val Pennavaire con
i Comuni liguri Nasino e Castelbianco al fine di organizzare iniziative legate alla fruizione del
territorio ed alla promozione coordinata delle principali emergenze turistiche;
si è avviata una collaborazione da tempo con il Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro, con le
ex Comunità Montane Valli Gesso Vermenagna Pesio e Valli Mongia Cevetta Langa Cebana per lo
sviluppo del turismo naturalistico ambientale con le finalità di creare un centro visite presso il
parco nel vallone di Carnino, recuperare un molino ed un vecchio borgo con creazione di un
percorso ecomuseale, valorizzare percorsi sportivi ambientali, restaurare una chiesa alpina,
creare isole ecologiche, adottare accorgimenti per attenuare l’impatto ambientale delle
infrastrutture di servizio ed infine migliorare l’accessibilità del parco con l’adozione di adeguata
cartellonistica stradale;
si è impostato un processo di recupero, restauro e riqualifica di abitazioni tradizionali e di
architetture della cultura materiale ai fini della fruizione turistica ispirato al concetto di “Museo
diffuso sul territorio” volto anche a mettere in rete i musei già esistenti, fra i quali la Casa del
Museo Etnografico di Ormea, il Museo Geospeleogico di Garessio, il Museo Micologico e
Naturalistico di Caprauna;
nell’intento di rilanciare gli sport invernali, si sono create piste di sci di fondo fruibili anche nel
periodo estivo come itinerari escursionistici;
si è avviato un processo di ampliamento della pratica sportiva verso consumi nuovi ed estremi
come il pattinaggio, le escursioni sulle racchette da neve, lo sci alpino, il piolet traction,
l’escursionismo con i cani da slitta;
si è avviato un percorso di potenziamento delle infrastrutture turistiche quali sentieri
escursionistici, percorsi geologici, percorsi archeologici, sentieri attrezzati per mountain bike ed
equiturismo, aree di decollo per volo a vela, piste da fondo, palestre di roccia, impianti sportivi,
strutture ricettive, campeggi ed aree per la sosta dei camper ecc.
Quanto sopra senza tralasciare l’attenzione per la storia locale, le tradizioni, ecc. Sempre a titolo di
esempio, si ricorda il caso del “Bal do sabre” del Comune di Bagnasco, danza degli spadonari che la
tradizione popolare ha portato fino ai giorni nostri: danza armata che risale agli antichissimi riti della
civiltà agricola, al ciclo delle stagioni, alla fertilità della terra e con essa alla festa e alla gioia, poiché le
spade non simboleggiano guerre e conflitti, ma pace e serenità.
Ed ancora la valorizzazione delle numerose tracce del passato, lasciate dalla permanenza sul territorio,
datata intorno al 205 a.C., dei “Ligures”, popolazione amante di territori montuosi, che in un successivo
periodo intraprese un’aspra battaglia con i vicini Ingauni, conclusasi con la definitiva inclusione della
Valle Tanaro nell’Impero Romano. Della dominazione romana restano tracce soprattutto di tipo
architettonico e viario. In particolare a Viozene, frazione di Ormea, e a Garessio, ma anche nel Comune
di Priola e nella frazione di Pievetta. Dopo le prime invasioni barbariche, arrivarono in queste terre i
Longobardi e intorno al IX secolo sopraggiunsero orde di predoni, forse Saraceni: antiche torri di
avvistamento, alcuni toponimi e svariati fonemi dialettali ancora oggi li ricordano. Segni della storia più
recente, sono stati lasciati dalla battaglia di Valcasotto, che fu uno degli episodi più drammatici della
lotta partigiana nella seconda guerra Mondiale, a seguito del quale l’intera frazione di Tagliante fu
bruciata così come molte case sparse fra Valcasotto e Valdinferno.
Valorizzazione del territorio nell’UNIONE MONTANA DELLE VALLI MONREGALESI
Il punto di forza del territorio delle Valli Monregalesi è il turismo in ambiente rurale: tradizionalmente si
sono curate in modo particolare la storia, la cultura, l’arte, gli usi e le abitudini locali.
Allo scopo di valorizzare tali aspetti del territorio, ad esempio:
•
è stato effettuato uno studio per il recupero degli essiccatoi per le castagne che si collega ad
un museo della castagna;
• È stato allestito un itinerario storico, culturale ed artistico le cui tappe sono ubicate in
corrispondenza di emergenze storico-religiose allo scopo ristrutturate;
• È stato individuato un percorso che ripercorre i luoghi più significativi della Resistenza e, in
collaborazione con l’Istituto Storico per la Resistenza di Cuneo, è stata posizionata una
cartellonistica speciale che descrive i fatti inerenti la guerra partigiana;
• Nel Comune di Pamparato si è realizzato un museo etnografico, il cui percorso termina presso le
grotte di Bossea nel Comune di Frabosa Soprana;
• A Pamparato il Comune ha acquistato le ex scuole dalla Pontificia Opera Assistenza per
realizzare un centro polivalente che ha a disposizione una serie di camere ad uso ostello;
• In collaborazione con il GAL sono stati realizzati dei pannelli che, situati presso ogni Comune, ne
sottolineano le peculiarità culturali, ambientali ed enogastronomiche;
•
Numerosissime negli anni sono state le pubblicazioni, i libri, le guide, ecc. ed altro materiale
illustrativo aventi ad oggetto aspetti storici, religiosi, culturali, artistici delle Valli Monregalesi.
Piano Territoriale di Coordinamento della Protezione Civile
Gli eventi alluvionali del 1994 e del 1996 avevano posto in evidenza la fragilità del territorio ed avevano
determinato l’esigenza di una progettualità di sistemazione e messa in sicurezza delle zone colpite. Di
conseguenza si erano realizzate le seguenti azioni:
• allestimento mappa del rischio di dissesto per guidare interventi preventivi;
• allestimento mappa del rischio degli incendi boschivi;
• redazione programmi pluriennali ed annuali di manutenzione ambientale e sistemazione
idrogeologico forestale su corsi d’acqua e pendici di frana;
• interventi di miglioramento delle condizioni generali dei boschi;
• interventi di mantenimento delle attività agricole;
• realizzazione di strade interpoderali a servizio delle azioni forestali e di manutenzione
ambientale.
La Comunità Montana Alta Valle Tanaro si era impegnata nella redazione di un Piano Territoriale di
Coordinamento della Protezione Civile, poi aggiornato dalla Comunità Montana Alto Tanaro Cebano
Monregalese ed ampliato a tutto il territorio dei n. 41 Comuni facenti parte di quest’ultima.
3. Analisi dei bisogni
L’avvicendarsi di enti montani sul territorio della Val Tanaro e delle Valli Monregalesi, dovuto a scelte
legislative di razionalizzazione della spesa pubblica, pur portando con sé elementi indiscutibilmente
positivi, ha imposto in alcuni casi ed in alcuni momenti interruzioni, pause e modifiche ai percorsi di
tutela dell’ambiente già avviati.
Il ritorno alla dimensione territoriale di fine anno 2007 comporta il bisogno di rifare il punto sulla
situazione ambientale della Val Tanaro e delle Valli Monregalesi, di programmare le priorità di
intervento e di realizzare attività di manutenzione e di salvaguardia dei boschi, delle aree verdi, dei
sentieri e delle strade interpoderali e comunali, al fine di salvaguardare la sicurezza delle zone e dei
suoi abitanti.
4. Domanda di servizi analoghi e relativa offerta
Il territorio della Val Tanaro e delle Valli Monregalesi è compreso nell’area di competenza del GAL –
Gruppo di Azione Locale – società consortile a responsabilità limitata, che si costituisce nel 1997 per
accedere ai finanziamenti dell'Iniziativa Comunitaria Leader, con diverse finalità:
• individuare linee di sviluppo e di intervento capaci di valorizzare e rilanciare l'area;
• sostenere, incoraggiare e assistere la popolazione rurale che vive e lavora nel territorio;
• curare la riqualificazione delle zone montane più soggette ad abbandono e degrado;
• consolidare il radicamento della gente al territorio, formando e rafforzando le capacità degli
operatori locali;
• evitare il degrado ambientale.
Ogni Comune è poi dotato di un gruppo di volontari di Protezione Civile che opera a livello locale per la
prevenzione e la salvaguardia del territorio.
5. Cosa intende realizzare il progetto
Il progetto intende monitorare, riqualificare e curare, in modo sistematico i boschi, le aree verdi, i
sentieri e le strade comunali del territorio, partendo da un’analisi della situazione esistente, con
l’intento di renderle maggiormente fruibili e sicure, attraverso attività di manutenzione e salvaguardia,
per la cittadinanza e i turisti che, soprattutto nel periodo estivo, popolano la zona di riferimento.
L’intento è quello di eliminare impedimenti e problematiche di qualunque natura che ostacolano
l’accesso ai boschi, alle aree verdi, ai sentieri e alle strade comunali del territorio non pienamente
fruibili, attraverso un’attenta analisi del territorio e interventi mirati.
6. Descrizione destinatari e beneficiari
Attività
Destinatari
Beneficiari
SEDE _ UNIONE MONTANA ALTA VAL TANARO
Monitoraggio e analisi del territorio
Pianificazione e realizzazione delle
attività
di
manutenzione
e
di
salvaguardia dei boschi, delle aree
verdi, dei sentieri, delle strade
comunali e degli argini fluviali
Promozione del territorio
Attività
Abitanti
n° 7.510
Turisti circa n° 22.000
Destinatari
Beneficeranno
indirettamente
delle ricadute di quanto realizzato
gli uffici e i servizi tecnici dei
Comuni facenti parte dell’Unione
Montana
Beneficiari
SEDE_UNIONE MONTANA DELLE VALLI MONREGALESI
Monitoraggio e analisi del territorio
Pianificazione e realizzazione delle
attività
di
manutenzione
e
di
salvaguardia dei boschi, delle aree
verdi, dei sentieri, delle strade
comunali e degli argini fluviali
Promozione del territorio
Abitanti
n° 22.341
Turisti circa n° 127.000
Beneficeranno
indirettamente
delle ricadute di quanto realizzato
gli uffici e i servizi tecnici dei
Comuni facenti parte dell’Unione
Montana
7) Obiettivi del progetto:
OBIETTIVO GENERALE
Salvaguardia e riqualifica dei boschi,delle aree verdi, dei sentieri e delle strade comunali del
territorio di riferimento per renderle maggiormente fruibili dalle persone.
OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo specifico
Indicatori
Potenziare
il Numero boschi comunali
monitoraggio
e Ettari di bosco comunale
analisi del territorio
Numero aree verdi
Situazione di partenza
Risultati attesi
Dati in possesso
Dato
aggiornato
a
Comunità Montana
livello
di
Unione
Montana
Dimensioni aree verdi
Numero sentieri
Lunghezza dei sentieri
Numero strade comunali
Lunghezza strade comunali
N° argini fluviali
Dimensioni argini fluviali
Migliorare
la
pianificazione
e
realizzazione
attività
di
manutenzione
e
salvaguardia
dei
boschi di proprietà
comunale,
aree
Numero interventi di cura
annuali su boschi comunali
Numero interventi di cura
Non puntuali e costanti
annuali sulle aree verdi
e diversificati da
Numero interventi di cura
Comune a Comune
annuali sui sentieri
Numero interventi di cura
annuali sulle strade comunali
N° 1 intervento per
bosco
N° 1 settimanale per
ogni area verde
N° 1 per ogni sentiero
N° 2 per ogni strada
comunale
verdi,
sentieri,
strade comunali e Numero interventi di cura
argini fluviali
sul annuali su argini fluviali
territorio
dell’Unione Montana
Tipologia
materiale
Promuovere
il informativo e promozionale
territorio dal punto Quantità materiale informativo
di
vista
delle
caratteristiche
ambientali
N° 1 per ogni argine
fluviale
0
N° 1 depliant
0
N° 5.000 copie
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività
previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile
nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi:
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività:
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
8.1
Avvio del progetto
Per garantire lo start-up del progetto, vi è una prima fase di lavoro legata allo svolgimento delle
attività formative e di “addestramento”. In questa fase vengono realizzate attività di formazione a
carattere generale in collaborazione con le altre sedi di progetto e con il coordinamento della
Provincia di Cuneo, ed attività formative più specifiche relative alle diverse aree di lavoro di cui tratta
il progetto. In questa fase si realizzerà anche la Formazione relativa ai rischi connessi alle attività di
cui si occuperanno i volontari nel progetto.
Infine particolare attenzione viene posta alle azioni di avvio del progetto, dalla costruzione del gruppo
di lavoro – in cui vengono inseriti i volontari del servizio civile – alla conoscenza del contesto e dei
destinatari delle attività.
Per presidiare poi l’avvio e la realizzazione delle diverse attività previste dal progetto ed il
raggiungimento degli obiettivi prefissati, in fase di attuazione verrà realizzato un percorso di
monitoraggio – come da sistema accreditato – che consentirà, attraverso la realizzazione di incontri
con i referenti del progetto e la rilevazione e raccolta di dati, di seguire lo svolgimento delle attività,
verificare l’efficacia delle azioni messe in campo, ed il livello di soddisfazione dei destinatari, e
consentirà eventualmente di procedere ad un “riorientamento” qualora ci si discostasse in parte, nella
realizzazione, da quanto previsto in fase di progettazione.
Ed ora si descrive, per ogni obiettivo specifico individuato al punto 7, l’impianto di realizzazione del
progetto, con descrizione dettagliata del complesso delle attività previste per il raggiungimento degli
obiettivi individuati.
Segue a questa descrizione una tabella temporale che riassume i tempi di attuazione delle diverse
attività, collocandole in ordine temporale dal I al XII mese.
OBIETTIVO 1 - Potenziare il monitoraggio e analisi del territorio
Azioni/
Area d'intervento
Monitoraggio e analisi
del territorio
Dettaglio attività/
Azioni
Analisi dei dati in possesso della Comunità Montana relativi a boschi di
proprietà comunale, aree verdi, sentieri, strade comunali e argini dei fiumi
Verifica dei dati presso gli Uffici Tecnici/Agrari dei singoli Comuni
Aggiornamento dati a Aggiornamento dati su boschi di proprietà comunale, aree verdi, sentieri,
livello di Unione
strade comunali e argini fluviali esistente sul territorio delle Unioni Montane
Montana
Predisposizione di schedari suddivisi per Comune e per tipologia dati (boschi,
aree verdi, sentieri, strade comunali e argini fluviali
Elaborazione organica dei dati a livello delle Unioni Montane
Ipotizzando un avio del progetto nel mese di OTTOBRE 2016, questo è il crono programma di
attuazione delle attività previste:
CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 1
Azioni
Monitoraggio e
analisi del territorio
Aggiornamento dati
a livello di Unione
Montana
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
OBIETTIVO 2 – Migliorare la pianificazione e la realizzazione attività di manutenzione e
salvaguardia dei boschi di proprietà comunale, aree verdi, sentieri, strade comunali e argini
fluviali sul territorio dell’Unione Montana
Azioni/
Area d'intervento
Avvio contatti con i
Comuni dell’Unione
Montana
Pianificazione degli
interventi
Individuazione e
predisposizione degli
interventi
Dettaglio attività/
Azioni
Contatto con i Responsabili de singoli Uffici Tecnici/Agrari dei Comuni al fine
di concordare le modalità di collaborazione
Richiesta ai Responsabili Uffici Tecnici/Agrari Comunali di predisporre viaggi di
ispezione preventiva da parte dei geometri/impiegati del loro settore al fine di
verificare la situazione aggiornata dei boschi, delle aree verdi, dei sentieri,
delle strade e degli argini fluviali
Richiesta ai Responsabili Uffici Tecnici/Agrari Comunali di indicare eventuali
segnalazioni di malfunzionamento o carenze a carattere non urgente
pervenute nel tempo da parte di cittadini, amministratori, operai del comune
Pianificazione degli interventi di pulizia sui boschi di proprietà comunale
(taglio piante e pulizia del sottobosco)
Pianificazione degli interventi di manutenzione settimanale delle aree verdi
Pianificazione degli interventi di manutenzione sui sentieri individuati di
maggior percorrenza
Pianificazione degli interventi di manutenzione delle strade comunali
Pianificazione degli interventi di manutenzione degli argini fluviali
Individuazione degli alberi di alto fusto da tagliare e segnalarli con vernici
colorate
Verifica della situazione del manto erboso nelle aree verdi e valutare se
necessita nuova semina
Controllo del sistema di irrigazione nelle aree verdi
Controllo dello stato degli arredi delle aree verdi e predisporre opere di
riverniciatura, ripristino parti danneggiate, sostituzioni di arredi non più
funzionali
Verifica della cartellonistica posizionata nelle aree verdi
Verifica del funzionamento dell’illuminazione nelle aree verdi
Predisposizione delle opere di pulizia dei sentieri (taglio fronde, rovi e sterpi
che invadono il passaggio)
Predisposizione del taglio dell’erba e delle fronde degli alberi sui lati delle
strade
Controllo del manto stradale
Predisposizione della pulizia dei pozzetti di deflusso delle acque piovane
Esecuzione degli
interventi pianificati
Controllo della segnaletica stradale
Verifica della presenza di frane o smottamenti degli argini fluviali
Predisposizione della pulizia degli argini fluviali
Controllo assenza tronchi o altro materiale che impedisce la discesa delle
acque del fiume/torrente
Esecuzione degli interventi previsti
CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 2
Azioni
Avvio contatti con i Comuni
dell’Unione Montana
Pianificazione degli
interventi
Individuazione e
predisposizione degli
interventi
Esecuzione degli interventi
pianificati
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
OBIETTIVO 3 – Promuovere il territorio dal punto di vista delle caratteristiche ambientali
Azioni/
Area d'intervento
Ricerca di
informazioni e
materiale per la fase
di promozione
Dettaglio attività/
Azioni
Ricerca di materiale descrittivo ed informazioni utili su ambiente della Val
Tanaro e delle Valli Monregalesi
Realizzazione di un archivio fotografico su boschi comunali, aree verdi,
sentieri e fiumi della Val Tanaro e delle Valli Monregalesi
Redazione di una proposta grafica di depliant informativo
Realizzazione di
materiale
informativo
sull’Unione
Approvazione dagli Organi Amministrativi delle Unioni Montane del depliant
informativo
Realizzazione del depliant informativo
Stampa del depliant
Distribuzione del depliant informativo nei punti di maggior passaggio turistico
CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 3
Azioni
Ricerca di informazioni e
materiale per la fase di
promozione
Realizzazione di materiale
informativo sull’Unione
1
2
3
4
8.2
UNIONE MONTANA VAL TANARO
Area
Numero
Profilo – Competenze
d’intervento/
– esperienza
Azioni
5
6
7
8
9
10
Ruolo previsto nel progetto
11
12
Monitoraggio e
analisi del
territorio
1
1
1
9
Pianificazione e
realizzazione
attività di
manutenzione e
salvaguardia dei
boschi di
proprietà
comunale, aree
verdi, sentieri,
strade comunali e
argini fluviali sul
territorio
dell’Unione
Montana
1
1
1
1
1
9
12
30
Promozione del
territorio dal
punto di vista
delle
caratteristiche
ambientali
1
1
1
Responsabile Ufficio
Tecnico Agrario
Operatore Ufficio
Tecnico
Operatore Ufficio
Agrario
Operatori Uffici
Tecnici Agrari
comunali
Responsabile Ufficio
Tecnico Agrario
Responsabile
Protezione Civile
Responsabile Corpo
Forestale
Operatore Ufficio
Tecnico
Operatore Ufficio
Agrario
Operatori Uffici
Tecnici Agrari
comunali
Operai comunali
Coordinare le attività di ricerca dati
Volontari Protezione
Civile comunali
Responsabile Ufficio
Tecnico Agrario
Operatore Ufficio
Tecnico
Operatore Ufficio
Agrario
Realizzare le attività
UNIONE MONTANA DELLE VALLI MONREGALESI
Area
Numero Profilo – Competenze –
d’intervento/
esperienza
Azioni
Monitoraggio e
1
Responsabile Ufficio
analisi del
Tecnico Agrario
territorio
1
Operatore Ufficio
Tecnico
1
Operatore Ufficio
Agrario
15
Operatori Uffici Tecnici
Agrari comunali
Pianificazione e
1
Responsabile Ufficio
realizzazione
Tecnico Agrario
attività di
1
Responsabile
manutenzione e
Protezione Civile
salvaguardia dei
1
Responsabile Corpo
boschi di
Forestale
proprietà
1
Operatore Ufficio
comunale, aree
Tecnico
verdi, sentieri,
1
Operatore Ufficio
strade comunali e
Agrario
argini fluviali sul 9
Operatori Uffici Tecnici
territorio
Agrari comunali
Condurre le attività di ricerca dei dati su
sentieri, strade comunali e argini fluviali
Condurre le attività di ricerca dei dati su
boschi e aree verdi
Fornire i dati aggiornati
Coordinare la pianificazione e la
realizzazione delle attività
Collaborare nella pianificazione delle
attività
Collaborare nella pianificazione delle
attività inerenti boschi e argini dei fiumi
Pianificare la realizzazione delle attività su
sentieri, strade comunali e argini fluviali
Pianificare la realizzazione delle attività su
boschi e aree verdi
Collaborare nella pianificazione delle
attività
Realizzare le attività
Coordinare la selezione di dati, immagini e
materiale da utilizzare a fini promozionali
Selezionare dati, immagini e materiale da
utilizzare a fini promozionali
Selezionare dati, immagini e materiale da
utilizzare a fini promozionali
Ruolo previsto nel progetto
Coordinare le attività di ricerca dati
Condurre le attività di ricerca dei dati su
sentieri, strade comunali e argini fluviali
Condurre le attività di ricerca dei dati su
boschi e aree verdi
Fornire i dati aggiornati
Coordinare la pianificazione e la
realizzazione delle attività
Collaborare nella pianificazione delle
attività
Collaborare nella pianificazione delle
attività inerenti boschi e argini dei fiumi
Pianificare la realizzazione delle attività su
sentieri, strade comunali e argini fluviali
Pianificare la realizzazione delle attività su
boschi e aree verdi
Collaborare nella pianificazione delle
attività
dell’Unione
Montana
20
Cantonieri comunali
Realizzare le attività
60
Realizzare le attività
Promozione del
territorio dal
punto di vista
delle
caratteristiche
ambientali
1
Volontari Protezione
Civile comunali
Responsabile Ufficio
Tecnico Agrario
Operatore Ufficio
Tecnico
Operatore Ufficio
Agrario
1
1
Coordinare la selezione di dati, immagini e
materiale da utilizzare a fini promozionali
Selezionare dati, immagini e materiale da
utilizzare a fini promozionali
Selezionare dati, immagini e materiale da
utilizzare a fini promozionali
8.3
Avvio del progetto
Per garantire lo start-up del progetto, i volontari parteciperanno alle attività di formazione di
carattere generale realizzate secondo la normativa vigente in collaborazione con le altre sedi di
progetto e con il coordinamento della Provincia di Cuneo, per un monte ore minimo di 42 ore. ed
attività formative più specifiche relative alle diverse aree di lavoro di cui tratta il progetto; inoltre
particolare attenzione viene posta alle azioni di avvio del progetto, dalla costruzione del gruppo di
lavoro – in cui vengono inseriti i volontari del servizio civile – alla conoscenza del contesto e dei
destinatari delle attività.
Per presidiare poi l’avvio e la realizzazione delle diverse attività previste dal progetto ed il
raggiungimento degli obiettivi prefissati, in fase di attuazione verrà realizzato un percorso di
monitoraggio – come da sistema accreditato – che consentirà, attraverso la realizzazione di
incontri con i referenti del progetto e la rilevazione e raccolta di dati, di seguire lo svolgimento
delle attività, verificare l’efficacia delle azioni messe in campo, ed il livello di soddisfazione dei
destinatari, e consentirà eventualmente di procedere ad un “riorientamento” qualora ci si
discostasse in parte, nella realizzazione, da quanto previsto in fase di progettazione.
Il percorso dei volontari
Per supportare i volontari in servizio civile nell’assunzione del loro ruolo e accompagnarli nella
realizzazione delle attività previste, verrà avviato un percorso di tutoraggio che, a partire da una
fase iniziale e poi per tutto il corso del progetto, coinvolgerà i giovani; i volontari parteciperanno
a 5 incontri nell’arco dei 12 mesi di servizio nei quali si lavorerà per:
- monitorare l’andamento dell’esperienza ed il livello di soddisfazione dei volontari;
- verificare la realizzazione delle attività previste dal progetto;
- valutare l’efficacia delle azioni messe in campo e la ricaduta sul territorio;
- valutare il livello di soddisfazione dei destinatari;
- aprire uno spazio di confronto e rielaborazione sull’esperienza.
Inoltre uno spazio specifico verrà dedicato a presidiare la valenza formativa del servizio, non solo
valutando l’efficacia e l’utilità delle attività formative di carattere generale e specifico realizzate,
ma anche attraverso l’opportunità di partecipare ad un percorso di bilancio dell’esperienza, che
offrirà a ciascun giovane la possibilità di capitalizzare l’esperienza e formalizzare gli
apprendimenti maturati nel corso dell’esperienza di servizio civile.
Area d’intervento/azioni
Ruolo ed attività previste per i volontari
Monitoraggio e analisi del territorio
Monitoraggio e analisi del
territorio
Aggiornamento dati a
livello di Unione Montana
Supporto nell’analisi dei dati in possesso della Comunità Montana
relativi a boschi di proprietà comunale, aree verdi, sentieri, strade
comunali e argini dei fiumi
Collaborazione alla verifica dei dati presso gli Uffici Tecnici/Agrari dei
singoli Comuni
Aggiornamento dati su boschi di proprietà comunale, aree verdi,
sentieri, strade comunali e argini fluviali esistente sul territorio delle
Unioni Montane
Pianificazione e realizzazione attività di manutenzione e salvaguardia dei boschi di
proprietà comunale, aree verdi, sentieri, strade comunali e argini fluviali sul territorio
dell’Unione Montana
Avvio contatti con i
Affiancamento nelle attività di contatto con i Responsabili de singoli
Comuni dell’Unione
Uffici Tecnici/Agrari dei Comuni al fine di concordare le modalità di
Montana
collaborazione
Supporto nella richiesta ai Responsabili Uffici Tecnici/Agrari Comunali
di predisporre viaggi di ispezione preventiva da parte dei
geometri/impiegati del loro settore al fine di verificare la situazione
aggiornata dei boschi, delle aree verdi, dei sentieri, delle strade e
degli argini fluviali
Collaborazione alla richiesta ai Responsabili Uffici Tecnici/Agrari
Comunali di indicare eventuali segnalazioni di malfunzionamento o
carenze a carattere non urgente pervenute nel tempo da parte di
cittadini, amministratori, operai del comune
Pianificazione degli
Supporto nella pianificazione degli interventi di pulizia sui boschi di
interventi
proprietà comunale (taglio piante e pulizia del sottobosco)
Affiancamento nella pianificazione degli interventi di manutenzione
settimanale delle aree verdi
Collaborazione alla pianificazione degli interventi di manutenzione sui
sentieri individuati di maggior percorrenza
Supporto alla pianificazione degli interventi di manutenzione delle
strade comunali
Affiancamento nella pianificazione degli interventi di manutenzione
degli argini fluviali
Individuazione e
Supporto all’individuazione degli alberi di alto fusto da tagliare e
predisposizione degli
segnalarli con vernici colorate
interventi
Verifica della situazione del manto erboso nelle aree verdi e valutare
se necessita nuova semina
Affiancamento nella fasi di controllo del sistema di irrigazione nelle
aree verdi
Supporto nel controllo dello stato degli arredi delle aree verdi e
predisporre opere di riverniciatura, ripristino parti danneggiate,
sostituzioni di arredi non più funzionali
Collaborazione alla verifica della cartellonistica posizionata nelle aree
verdi
Collaborazione alla verifica del funzionamento dell’illuminazione nelle
aree verdi
Supporto alla predisposizione delle opere di pulizia dei sentieri (taglio
fronde, rovi e sterpi che invadono il passaggio)
Supporto alla predisposizione del taglio dell’erba e delle fronde degli
alberi sui lati delle strade
Affiancamento al controllo del manto stradale
Supporto alla predisposizione della pulizia dei pozzetti di deflusso delle
acque piovane
Controllo della segnaletica stradale
Collaborazione nella verifica della presenza di frane o smottamenti
degli argini fluviali
Supporto nella predisposizione della pulizia degli argini fluviali
Affiancamento nelle attività di controllo assenza tronchi o altro
materiale che impedisce la discesa delle acque del fiume/torrente
Afficancamento nell’esecuzione degli interventi previsti
Esecuzione degli
interventi pianificati
Promozione del territorio dal punto di vista delle caratteristiche ambientali
Ricerca di informazioni e
Affiancamento nella ricerca di materiale descrittivo ed informazioni
materiale per la fase di
promozione
Realizzazione di
materiale informativo
sull’Unione
utili su ambiente della Val Tanaro e delle Valli Monregalesi
Supporto nella realizzazione di un archivio fotografico su boschi
comunali, aree verdi, sentieri e fiumi della Val Tanaro e delle Valli
Monregalesi
Collaborazione alla redazione di una proposta grafica di depliant
informativo
Supporto nella realizzazione del depliant informativo
Collaborazione alla stampa del depliant
Supporto nella distribuzione del depliant informativo nei punti di
maggior passaggio turistico
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4
Sede
Codice Sede
Ufficio tecnico e protezione civile – Unione Montana delle 124327
Valli Monregalesi
Ufficio tecnico agrario – Unione Montana Alta Val Tanaro 124328
N. volontari
2
2
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0 (zero)
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
0 (zero)
12) Numero posti con solo vitto: 4
2 (due) per Unione Montana Alta Val Tanaro
2 (due) per Unione Montana delle Valli Monregalesi
Il vitto sarà erogato attraverso il buono pasto nei giorni in cui è previsto il rientro
Pomeridiano
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
Monte ore annuo – 1.400 ore, con un minimo di 20 ore settimanali.
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5 (cinque)
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Il rispetto del segreto professionale;
La disponibilità alla guida degli automezzi dell’ente;
La disponibilità alla flessibilità oraria (serale, prefestiva, festiva) e agli spostamenti
nell’ambito del territorio di competenza di ciascuna delle Unioni Montane.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
Sede di
N. attuazione del
progetto
Comune
Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N. vol.
Nominativi degli Operatori Locali di
per
Progetto
sede
Data
di
Cognome e
nome
nascit
a
1
2
UFFICIO
TECNICO E
PROTEZIONE
CIVILE
UFFICIO
TECNICO
AGRARIO
VILLANOVA
MONDOVI’
VIA ROMA 1
124327
2
GARESSIO
PIAZZA CARRARA
131
124328
2
C.F.
Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditato
Data
Cognome
di
e nome nascit
a
C.F.
RUBINO
05/06 RBNGPT54H05 VIETTO 05/08
VTTGMN58M45A805M
GIAMPIETRO /1954
H452A
GERMANA /1958
ODELLA
LUCA
05/09 DLLLCU72P05F VIETTO 05/08
VTTGMN58M45A805M
351G
GERMANA /1958
/1972
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La comunicazione in materia di servizio civile ha l’obiettivo di promuovere la cultura del servizio
civile e di sensibilizzare in materia di politiche a favore dei giovani, di partecipazione attiva e di
educazione alla pace, ed è così strutturata:
- Predisposizione di strumenti informativi multimediali (pagina web dedicata al Servizio Civile
Nazionale) finalizzati a diffondere tra i giovani l’informazione sulle opportunità legate al
Servizio Civile Nazionale. Notevole risalto è dato anche alle opportunità formative legate a
quest’esperienza, e quindi ai riferimenti legislativi, utile per inquadrare l’esperienza
nell’immediato. Nella pagina web sono contenuti anche i riferimenti fisici e informatici dove i
giovani possano approfondire l’argomento (indicativamente 4 ore al mese di aggiornamento).
- Partecipazione all’Associazione T.E.S.C. (Tavolo Enti Servizio Civile), a cui aderiscono numerosi
Enti di Servizio Civile del territorio regionale, che si riunisce periodicamente con gli obiettivi di
promuovere la cultura del Servizio Civile attraverso incontri e seminari sul territorio di
riferimento nonché di realizzare iniziative di informazione e ricerca (indicativamente 4 ore di
partecipazione di un operatore al mese).
- Disponibilità di uno sportello informativo (situato nel Settore Politiche Sociali, Ufficio Servizio
Civile Nazionale) a cui i giovani possono rivolgersi per approfondimenti o chiarimenti eventuali
(indicativamente 15 ore di lavoro al mese).
In collaborazione con le realtà aderenti al Protocollo di Intesa per la promozione, l’elaborazione e
la gestione dei progetti di Servizio Civile Volontario Nazionale, in occasione dei bandi per la
selezione dei volontari, saranno inoltre attivate campagne di promozione territoriale, con gli
obiettivi di:
- Promuovere il significato e le opportunità legate al servizio civile
- Promuovere le peculiarità del servizio civile presso la Provincia di Cuneo
- Promuovere i progetti a bando e stimolare i giovani alla presentazione delle candidature
In particolare, sono previste campagne stampa (comunicati stampa, interviste tv, articoli),
spedizione di newsletters e di materiale informativo, coordinamento delle attività di pubblicità con
depliants e manifesti all’interno dei diversi punti informativi del territorio: Centro Informagiovani,
Centro Servizi per il Volontariato, Consulte dei giovani… (per un totale di almeno 22 ore di lavoro,
suddivise tra ideazione e preparazione grafica del materiale, invio e coordinamento tra enti).
Si prevede inoltre la partecipazione ad alcuni incontri e/o manifestazioni da realizzarsi nei territori
interessati dalla realizzazione del progetto, coinvolgendo direttamente le sedi dell’Unione Montana
delle Valli Monregalesi e dell’Unione Montana Val Tanaro. Gli incontri saranno rivolti espressamente
al mondo giovanile e saranno svolti in luoghi di ritrovo giovanile (associazioni, scuole, gruppi
informali, parrocchie…) o durante manifestazioni (fiere, concerti…), per una durata di almeno 2 ore
ciascuno. Si prevede quindi, tra l’ideazione, l’organizzazione e la realizzazione degli incontri, un
impegno totale di 30 ore.
In sintesi, si prevede di dedicare alle attività di promozione e sensibilizzazione almeno 52 ore di
lavoro totale, più 23 ore di lavoro mensile per la sensibilizzazione e la comunicazione sul territorio.
18) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
CRITERI autonomi di selezione verificati nell’accreditamento
19)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI’
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
Si rinvia al sistema di Monitoraggio accreditato.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI’
22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Patente B
Assolvimento obbligo scolastico
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Per la realizzazione del progetto si preventiva siano necessarie risorse finanziarie aggiuntive:
UNIONE MONTANA ALTA VAL TANARO
Costo
Formazione specifica sicurezza
Tute, scarpe e dispositivi antinfortunistica
Buoni pasto
Carburante per gli spostamenti
Spese di cancelleria
Spese per realizzazione depliant informativo
630,00 €
450,00 €
920,00 €
900,00 €
500,00 €
700,00 €
4.100,00 €
UNIONE MONTANA DELLE VALLI MONREGALESI
Costo
Formazione specifica sicurezza
Tute, scarpe e dispositivi antinfortunistica
Buoni pasto
Carburante per gli spostamenti
Spese di cancelleria
Spese per realizzazione depliant informativo
630,00 €
450,00 €
920,00 €
900,00 €
500,00 €
700,00 €
4.100,00 €
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Nessuno
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto
UNIONE MONTANA ALTA VAL TANARO
Attrezzature
N° 2 postazioni PC connesse ad Internet,
dotate di stampanti bianco/nero e colori – ad
uso prevalente dei volontari durante l’orario
di servizio
N° 2 postazioni telefoniche
N° 1 fotocopiatori a colori
N° 2 fotocopiatori bianco e nero
N° 1 scanner
N° 1 fax
N° 1 schedario dati Unione Montana
N° 1 trituracarta
N° 1 PC dotato di software autocad
N° 1 tacheometro
N° 1 macchina fotografica
N° 2 auto
N° 1 cellulare
Più rotelle metriche di varia tipologia
Area d’intervento
Monitoraggio e analisi del territorio
Pianificazione e realizzazione
attività di
manutenzione e salvaguardia dei boschi di
proprietà comunale, aree verdi, sentieri, strade
comunali e argini fluviali
sul
territorio
dell’Unione Montana
Più paline per allineamenti terreni
Cartellonistica varia
Attrezzature per irrigazione
Piccole attrezzature per giardinaggio
N° 1 decespugliatore
N° 2 rastrelli
N° 2 forbici per potare
N° 2 forconi
N° 2 carriole
N° 2 scope
N° 2 tute da lavoro antinfortunistica
N° 2 scarponi antinfortunistica
N° 2 paia stivali
Dispositivi individuali di protezione (cuffie,
caschi, guanti, ecc.)
N° 2 postazioni PC connesse ad Internet,
dotate di stampanti bianco/nero e colori – ad
uso prevalente dei volontari durante l’orario
di servizio N° 2 postazioni telefoniche
N° 1 fotocopiatori a colori
N° 2 fotocopiatori bianco e nero
N° 1 macchina fotografica
N° 1 scanner
N° 1 fax
N° 10 schedari(1 x Comune + 1 di sintesi )
N° 1 trituracarta
Promozione del territorio dal punto di vista delle
caratteristiche ambientali
Locali
Ufficio tecnico
Ufficio agrario
Ufficio tecnico
Ufficio agrario
Magazzino Unione Montana
Magazzini Comunali (n° 9)
Area d’intervento
Materiali
Documentazione territorio
Documentazione territorio presso archivi
Comunità Montana Alto Tanaro Cebano
Monregalese
Classificatori
Schedari
Cancelleria
Documentazione territorio
Classificatori
Schedari
Cancelleria
Terriccio, concimi e diserbanti per fiori
Pennelli e vernici
Materiali da copertura (sacchi, teli, ecc.)
Area d’intervento
Tutte le azioni progettuali
Pianificazione e realizzazione attività di
manutenzione e salvaguardia dei boschi di
proprietà comunale, aree verdi, sentieri, strade
comunali e argini fluviali sul territorio
dell’Unione Montana
Tutte le azioni progettuali
Pianificazione e realizzazione attività di
manutenzione e salvaguardia dei boschi di proprietà
comunale, aree verdi, sentieri, strade comunali e
argini fluviali sul territorio dell’Unione Montana
UNIONE MONTANA DELLE VALLI MONREGALESI
Attrezzature
Area d’intervento
Monitoraggio e analisi del territorio
N° 2 postazioni PC connesse ad Internet,
dotate di stampanti bianco/nero e colori – ad
uso prevalente dei volontari durante l’orario
di servizio N° 2 postazioni telefoniche
N° 1 fotocopiatori a colori
N° 2 fotocopiatori bianco e nero
N° 1 scanner
N° 1 fax
N° 1 schedario dati Unione Montana
N° 1 PC dotato di software autocad
N° 1 ricetrasmittente fissa
N° 1 ricetrasmittente su auto Terios
N° 2 macchine fotografiche
N° 2 auto
N° 1 cellulare
Più rotelle metriche di varia tipologia
Più paline per allineamenti terreni
Cartellonistica varia
Attrezzature per irrigazione
Piccole attrezzature per giardinaggio
N° 1 decespugliatore
N° 2 rastrelli
N° 2 forbici per potare
N° 2 forconi
N° 2 carriole
N° 2 scope
N° 2 tute da lavoro antinfortunistica
N° 2 scarponi antinfortunistica
N° 2 paia stivali
Dispositivi individuali di protezione (cuffie,
caschi, guanti, ecc.)
N° 2 postazioni PC connesse ad Internet,
dotate di stampanti bianco/nero e colori – ad
uso prevalente dei volontari durante l’orario
di servizio N° 2 postazioni telefoniche
N° 1 fotocopiatori a colori
N° 2 fotocopiatori bianco e nero
N° 1 macchina fotografica
N° 1 scanner
N° 1 fax
N° 16 schedari (1 x Comune + 1 di sintesi )
Pianificazione e realizzazione
attività di
manutenzione e salvaguardia dei boschi di
proprietà comunale, aree verdi, sentieri, strade
comunali e argini fluviali
sul
territorio
dell’Unione Montana
Promozione del territorio dal punto di vista delle
caratteristiche ambientali
Locali
Uffio tecnico
Ufficio Protezione Civile
Uffio tecnico
Ufficio Protezione Civile
Magazzino Unione Montana
Magazzini Comunali (n° 15)
Area d’intervento
Materiali
Documentazione territorio
Documentazione territorio presso archivi
Comunità Montana Alto Tanaro Cebano
Monregalese
Classificatori
Schedari
Area d’intervento
Tutte le azioni progettuali
Pianificazione e realizzazione attività di
manutenzione e salvaguardia dei boschi di
proprietà comunale, aree verdi, sentieri, strade
comunali e argini fluviali sul territorio
dell’Unione Montana
Tutte le azioni progettuali
Cancelleria
Documentazione territorio
Classificatori
Schedari
Cancelleria
Terriccio, concimi e diserbanti per fiori
Pennelli e vernici
Materiali da copertura (sacchi, teli, ecc.)
Pianificazione e realizzazione attività di
manutenzione e salvaguardia dei boschi di proprietà
comunale, aree verdi, sentieri, strade comunali e
argini fluviali sul territorio dell’Unione Montana
I dispositivi di sicurezza sono previsti a titolo precauzionale, in quanto le attività pericolose a priori
saranno svolte esclusivamente dal personale dipendente dell’unione Montana e dei Comuni.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Nessuno
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
Nessuno
28)Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
CERTIFICAZIONE
Nell’ambito del presente progetto, è previsto il rilascio delle seguenti dichiarazioni valide ai fini del
curriculum vitae:
1. Attestato di partecipazione al progetto di Servizio Civile rilasciato dall’ente proponente
Provincia di Cuneo
2. Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite rilasciato dall’ente Cooperativa Sociale
O.R.So. (ente terzo certificatore, accreditato presso la regione Piemonte per i servizi
formativi ed orientativi) a seguito della partecipazione dei volontari al percorso di “Bilancio
dell’esperienza”. Nello specifico, con riferimento a quanto indicato al punto 8.3 “Ruolo ed
attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”, la dichiarazione riguarderà le
seguenti capacità e competenze sociali, organizzative e tecniche acquisite e/o sviluppate dai
volontari attraverso la partecipazione al progetto:
Capacità e competenze
sociali
Cooperazione
Flessibilità
Capacità e competenze
organizzative
Organizzazione
Programmazione
Capacità e conoscenze
tecniche
Piccola manutenzione
Breve descrizione della competenza
Inclinazione a collaborare e sostenere con il proprio contributo il
lavoro del gruppo
Carattere privo di rigidità, versatile che sa occuparsi con abilità e
competenza di cose differenti
Breve descrizione della competenza
Inclinazione alla impostazione, preparazione, regia e coordinamento
delle attività
Propensione alla progettazione, preparazione e pianificazione delle
attività
Breve descrizione della competenza
Essere in grado di erogare piccoli lavori di manutenzione,
giardinaggio, falegnameria, idraulica
Conoscenza dei principali rischi Conoscenza dei principali rischi naturali ed antropici presenti nel
geologici
territorio provinciale sotto l'aspetto geologico ed idraulico
RICONOSCIMENTO:
La partecipazione al presente progetto e le capacità e competenze acquisite sono riconosciute valide
ai fini curriculari in virtù del Protocollo d‘Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE”.
Nell’ambito dell’accordo, l’ente promotore Cooperativa O.R.So. si impegna a:
• favorire l'incontro degli interessi, delle disponibilità e delle competenze acquisite dai giovani
con le opportunità lavorative e/o di volontariato offerte dagli enti sottoscrittori dell’accordo.
A tal fine la Cooperativa predispone, realizza ed implementa uno specifico database, offrendo
agli enti aderenti un servizio di preselezione dei potenziali candidati in funzione dei profili
ricercati;
Sottoscrivendo il Protocollo, gli enti aderenti si impegnano invece a:
b) coinvolgere attivamente i giovani nella propria organizzazione e nei propri progetti attraverso
prestazioni di carattere lavorativo e/o volontaristico;
c) riconoscere, nell'ambito del proprio percorso di ricerca/selezione del personale, la validità di
quanto rilevato dalla Cooperativa Sociale O.R.So. attraverso il percorso di “Bilancio
dell’esperienza”.
Si allega al progetto dichiarazione dell’ente Cooperativa Sociale O.R.So. con:
• impegno a gestire il percorso finalizzato al rilascio a tutti i volontari coinvolti nel progetto
della “Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite”
• elenco degli enti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE”
Si allega all’istanza:
• copia del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE” promosso dall’ente Cooperativa
Sociale O.R.So.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Per incontri e percorsi di formazione: Provincia di Cuneo - sede centrale - Corso Nizza, 21 – 12100
CUNEO.
30) Modalità di attuazione:
La formazione è realizzata in proprio, presso l’Ente, con formatori dell’Ente.
Per lo svolgimento di alcuni moduli formativi, l’ente si avvarrà della collaborazione di esperti,
secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei
giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013). Nel caso di utilizzo di esperti si garantisce
comunque la compresenza in aula dei formatori di formazione generale, come previsto dalla
normativa di riferimento.
31)Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI’
32)Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale consiste in:
- 2 moduli di formazione iniziale, a inizio e fine percorso;
- 1 mezza giornata di formazione tecnica;
- un percorso di 4 giornate di formazione: il corso si articola in 2 tranche di 2 giornate di
formazione, suddivise in moduli tematici; in aula è prevista la presenza di un Tutor d'aula che
si occupa di favorire il clima di scambio e di apprendimento, di aiutare la rielaborazione dei
contenuti trattati, di introdurre e accompagnare il lavoro dei formatori.
Tutti i moduli si rivolgono ad un numero di volontari non superiori alle 25 unità; solo nel caso di
alcune lezioni frontali si prevede di aumentare il numero di partecipanti fino alle 28 unità.
La formazione è condotta da formatori accreditati, in alcuni casi con la compresenza di esperti
delle metodologie o delle tematiche trattate.
Si utilizzano diverse metodologie:
• lezione frontale, per trattare contenuti complessi e aiutare la sistematizzazione di alcune
tematiche affrontate;
• dinamiche non formali, nella maggior parte dei casi: lavoro di gruppo, esercitazioni, role-play,
confronto e dibattito in plenaria, analisi di testi e documenti, tecniche animative e
partecipative, studio e analisi di casi.
33) Contenuti della formazione:
Finalità generale della formazione iniziale è quella di introdurre i volontari all’esperienza di
servizio civile, fornendo loro stimoli, spunti di riflessione, informazioni, strumenti concettuali e
metodologici utili a vivere correttamente l’esperienza. Nello specifico s’intende:
• illustrare il contesto teorico di riferimento (storia, legislazione, istituzioni) ed il contesto
pratico del servizio (normativa vigente, diritti e doveri del volontario);
• fornire elementi di conoscenza del contesto in cui si svolgerà il servizio (enti,
organizzazioni, servizi;
• aprire uno spazio di esplicitazione, confronto, dialogo, sui significati dell’esperienza di
servizio civile;
• approfondire il significato del concetto di difesa della patria, con accenni alla legislazione
e a diverse esperienze (istituzionali, di movimento e della società civile);
• fornire elementi di conoscenza sulla progettazione e sulla valutazione, utili a leggere la
propria esperienza e valutare esiti del progetto ed apprendimenti personali.
La formazione ha come contenuto generale l’elaborazione e la contestualizzazione del significato
dell’esperienza di servizio civile e dell’identità sociale del volontario, in relazione ai principi
normativi ed ai progetti da realizzare. Nello specifico, secondo quanto indicato nel documento “Linee
guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013), la formazione
verterà sui seguenti temi:
1. l’identità del gruppo in formazione: motivazioni, aspettative, obiettivi individuali. Confronto
ed elaborazione sui significati dell’esperienza di servizio civile a partire dalle parole che
usiamo;
2. dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: come si è arrivati all’obiezione di
coscienza, e poi dall’obiezione di coscienza al servizio civile volontario;
3. il dovere di difesa della Patria: il concetto di Patria e di difesa civile della Patria, partendo
dai principi costituzionali di solidarietà, uguaglianza, promozione della cultura e del
patrimonio storico, artistico e promozione della pace tra i popoli;
4. il dovere di difesa della Patria - la difesa civile non armata e non violenta: cenni storici sulla
difesa popolare e forme attuali di difesa alternativa, anche in merito ai movimenti e alla
società civile. Cenni alla tutela dei diritti umani e alla gestione non violenta dei conflitti.
5. la normativa vigente e la carta d’impegno etico: il quadro di riferimento normativo e
culturale all’interno del quale si sviluppa il servizio civile nazionale, i principi che lo ispirano
6. la formazione civica: dall’educazione civica alla “cittadinanza attiva”. Come collegare i
principi teorici (principi, valori, regole che costituiscono la base della convivenza civile;
funzione e ruolo degli organi costituzionali) alle azioni pratiche.
7. forme di cittadinanza: forme concrete di partecipazione individuali e collettive in un’ottica di
cittadinanza attiva. Volontariato, cooperazione sociale, promozione sociale, impegno civile.
8. la protezione civile: la difesa della Patria intesa come difesa dell’ambiente e del territorio,
nonché elemento di educazione e crescita di cittadinanza attiva. Prevenzione dei rischi,
emergenze, ricostruzioni. Dalla prevenzione e tutela ambientale alla legalità.
9. la rappresentanza dei volontari in servizio civile: le elezioni dei rappresentanti come
possibilità concreta di partecipare attivamente e assumere un comportamento responsabile.
10. presentazione dell’ente: cosa significa inserirsi in una organizzazione; caratteristiche,
modalità organizzative e operative dell’ente in cui si presta servizio civile
11. il lavoro per progetti: quali elementi caratterizzano un progetto, cosa significa lavorare per
progetti, l’importanza del lavoro di squadra;
12. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure: come funziona il servizio civile, ruoli e
figure del sistema SCN (enti, UNSC, regioni, olp, rlea, altri volontari, ente accreditato e ente
sede di progetto, il Protocollo della Provincia di Cuneo).
13. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale: diritti e doveri del
volontario: presentazione del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e
volontari del servizio civile nazionale” - informazioni pratiche sulla gestione e sullo
svolgimento del servizio, diritti e doveri dei volontari.
14. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti: la comunicazione come elemento
essenziale dell’esperienza quotidiana; elementi costitutivi della comunicazione; la
comunicazione nel gruppo; conflitti e soluzioni.
15. definizione degli obiettivi personali e formativi: cosa ci si aspetta di ottenere da questo anno
di servizio civile, quali competenze si vorrebbero consolidare e ampliare.
34) Durata:
La durata della formazione generale sarà complessivamente di 42 ore totali.
Tutte le ore previste saranno realizzate entro il 180° giorno dall'avvio del progetto.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione viene realizzata presso la sede di realizzazione del progetto ed in altre sedi
idonee, messe a disposizione dall’ente che realizza il progetto.
36) Modalità di attuazione:
La formazione è effettuata:
- in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente;
- affidata ad altri soggetti terzi.
37)Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
COGNOME, NOME – LUOGO E DATA DI NASCITA
1. ARDISSONO Anna Maria nata a Ceva (CN) il 20.06.1957;
2. BORGHESE Ezio nato a Mondovì (CN) il 12.03.1948;
3. LEANDRO Emiliano nato a Mondovì (CN) il 15.01.1979;
4. ODELLA Luca nato a Mondovì (CN) il 05.09.1972;
5. RUBINO Giampietro nato a Roccavignale (SV) il 05.06.1954.
38)Competenze specifiche del/i formatore/i
AREE DI
MODULO FORMATIVO
INTERVENTO/ AZIONI
PREVISTE DAL
PROGETTO
Inserimento del
Formazione e informazione
volontario
sui
rischi
connessi
all’impiego dei volontari in
progetti di servizio civile
Presentazione dell’ente
NOMINATIVO DEL
FORMATORE
TITOLO DI STUDIO COMPETENZE/
ESPERIENZE
Borghese Ezio
Laurea
ingegneria,
con
abilitazione alla professione
Corsi
aggiornamento
sicurezza
Responsabile sicurezza
Comunità Montana e altri
enti
Laurea in Lettere
Laurea in Sociologia
Segretario di enti montani, di
consorzi turistici, culturali, di
valorizzazione e di sviluppo
del territorio
Rubino Giampietro
Il settore tecnico e
ambientale
Monitoraggio e analisi
del territorio
Il monitoraggio e l’analisi del
territorio
Pianificazione e
Le aree verdi: gli elementi
realizzazione attività
e le modalità riqualifica
di manutenzione e
salvaguardia dei boschi
di proprietà comunale,
aree verdi, sentieri,
strade comunali e
argini fluviali sul
territorio dell’Unione
Montana
I sentieri e le piste ciclabili
Promozione del
territorio dal punto di
vista delle
caratteristiche
ambientali
Tecniche di promozione
Odella Luca
Leandro Emiliano
Odella Luca
Odella Luca
Ardissono Anna Maria
Laurea in Ingegneria
meccanica, con abilitazione
alla professione
Tecnico Istruttore SUAP del
GAL Mongioie
Gestione Commissione
Locale per il Paesaggio della
Comunità Montana (fino a
dicembre 2014) e (da agosto
2015) delle tre Unioni
Montane
Diploma di geometra
Responsabile area lavori
pubblici e gestione del
patrimonio Comune di
Villanova Mondovì dal 2008
Laurea in Ingegneria
meccanica, con abilitazione
alla professione
Tecnico Istruttore SUAP del
GAL Mongioie
Gestione Commissione
Locale per il Paesaggio della
Comunità Montana (fino a
dicembre 2014) e (da agosto
2015) delle tre Unioni
Montane
Laurea in Ingegneria
meccanica, con abilitazione
alla professione
Tecnico Istruttore SUAP del
GAL Mongioie
Gestione Commissione
Locale per il Paesaggio della
Comunità Montana (fino a
dicembre 2014) e (da agosto
2015) delle tre Unioni
Montane
Laurea in Scienze Politiche
indirizzo politico sociale
Responsabile e docente
corsi Adest, Responsabile
progetti Giovani, Lavoro,
pari Opportunità,
Informazione, Olp SCVN
Operatore Centro
Informagiovani dal 1997
39)Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Si prevede di strutturare la formazione specifica attraverso:
- incontri con lezioni frontali
- discussioni e lavori di gruppo
- percorsi di formazione interna sui temi
- osservazione e accompagnamento guidato
40)Contenuti della formazione:
La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di
conoscenze, competenze e capacità necessarie per la realizzazione delle specifiche attività
previste dal progetto e descritte al punto 8.3
Nello specifico si prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi:
AREE DI INTERVENTO/
AZIONI PREVISTE DAL
PROGETTO
Inserimento del volontario
Inserimento del volontario
Inserimento del volontario
MODULO
FORMATIVO
CONTENUTI TRATTATI
Formazione
e Il modulo tratterà l’informativa sui rischi connessi
informazione sui rischi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio civile.
connessi
all’impiego
dei
volontari
in
progetti di servizio
civile
La
presentazione
dell’ente
Il settore tecnico e
ambientale
Monitoraggio e analisi del
territorio
Il monitoraggio e
l’analisi del territorio
Pianificazione e
realizzazione degli
interventi sulle aree verdi
Le aree verdi: gli
elementi e le modalità
riqualifica
Pianificazione e
realizzazione degli
interventi sui sentieri e le
piste ciclabili
I sentieri e le piste
ciclabili
Il modulo tratterà le attività e le informazioni utili al
volontario per inserirsi nell’ente di servizio civile.
Il modulo tratterà una presentazione del settore
specifico di intervento in cui i volontari effettueranno il
loro servizio e la conoscenza del territorio di
riferimento del progetto
Il modulo tratterà :
- come effettuare un monitoraggio sul territorio:
modalità, attività, report
- come effettuare l’analisi del territorio e quali
elementi tenere in considerazione
Il modulo presenterà al volontario:
- che cosa sono le aree verdi con particolare
attenzione a quelle presenti sul territorio,
- gli elementi da tenere in considerazione quando ci
si occupa di un’area verde
- come trattare le criticità e le problematiche
riscontrare
Il modulo presenterà al volontario:
- i sentieri come si segnalano e come si distinguono
- le piste ciclabili del territorio
- come intervenire e trattare le criticità e le
problematiche
MODULO FORMATIVO
ORE
Formazione e informazione sui rischi connessi
all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile
La presentazione dell’ente
Il settore tecnico e ambientale
Il monitoraggio e l’analisi del territorio
Le aree verdi: gli elementi e le modalità riqualifica
I sentieri e le piste ciclabili
Tecniche di promozione
Totale
8
8
8
24
12
4
8
72
NOMINATIVO
FORMATORE - DOCENTE
Borghese Ezio
Rubino Giampietro
Odella Luca
Leandro Emiliano
Odella Luca
Odella Luca
Ardissono Anna Maria
41)Durata:
La durata totale della formazione specifica sarà di 72 ore, così come dettagliato nella tabella
riportata al punto 40.
La formazione specifica sarà erogata come di seguito descritto, in conformità con quanto previsto
dalle “Linee guida per la formazione dei giovani in servizio civile” (Decreto 160/2013):
• il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto; in questa parte rientra
obbligatoriamente il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi
all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile”;
• il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.
Si precisa che la richiesta di utilizzare questa tempistica per l'erogazione della formazione specifica,
deriva dal fatto che:
• si ritiene utile ed indispensabile offrire ai volontari nell'arco dei primi 3 mesi dall'avvio del
progetto la maggior parte delle informazioni tecniche e dei contenuti specifici necessari allo
svolgimento delle attività stesse e alla conoscenze dello specifico contesto di riferimento;
• si ritiene altresì utile e necessario mantenere la possibilità di riprendere e approfondire alcuni
temi e contenuti della formazione specifica anche dopo il primo trimestre; ciò consente – dopo
la fase di inserimento e di avvio delle attività – di riprendere alcuni contenuti alla luce dei
bisogni formativi manifestati dai volontari, a seguito dell'avvio del progetto e di una maggior
conoscenza del servizio e dei destinatari. In alcuni casi poi, ciò consente anche di
accompagnare lo svolgersi di tutte le attività che a volte, come previsto dal cronoprogramma
di attuazione, prendono avvio non dal primo mese di servizio.
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifico) predisposto:
Si rinvia al sistema di Monitoraggio accreditato.
Cuneo, li 13 ottobre 2015
La Responsabile del Servizio civile nazionale della Provincia di Cuneo
Dott.ssa Maria Maddalena Mondino