Grimilde o Biancaneve?-PROMO

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Grimilde o Biancaneve?-PROMO
TERESA GIULIETTI
GRIMILDE O BIANCANEVE?
Bellezza etica, l’etica della bellezza
C urarsi, nutrirsi, prendersi cura di sé
al fine di rendersi migliori – dentro e fuori –
possono diventare scelte etiche.
Vivere nella vita e attraverso la vita è
Molto etico.
Vivere attraverso la morte è semplicemente
riprovevole.
Cosa significa ‘bellezza’?
Quando una cosa può essere definita ‘bella’? E una persona?
Vi sono dei parametri imprescindibili, delle regole prestabilite, o tutto
passa per il filtro dell’istinto e della soggettività?
E soprattutto: Chi decide oggi Cosa-e-Chi possa essere considerato Bello?
Dietro alle pagine patinate dei giornali di moda Cosa-e-Chi si nasconde?
Può esistere una bellezza che sia anche buona, ossia rispettosa della Vita
Tutta? Teresa lo ha chiesto ai grandi pensatori della storia, a Socrate, a
Platone, ad Aristotele, al poeta John Keats, persino all’Oracolo di Delfi e
poi a Leonardo, a Botticelli, ad Oscar Wilde, a Picasso, fino a Coco
Chanel… facendosi strada tra i vezzi, i belletti e le abitudini con cui le
donne, di secolo in secolo, aspiravano al raggiungimento di un’idea di
perfezione.
In questo lungo cammino non si poteva non rivolgere uno sguardo, prima
ancora che compassionevole, accorto e giudizioso, al mondo animale da cui
l’uomo ha saccheggiato senza alcun ritegno: materia prima e suggestioni,
ogni possibile ritaglio di vita e di pelle, convincendosi che tutto facesse
parte dell’Inesorabile Ciclo Della Vita. Sì, ma di quale vita?
La donna dell’antico Egitto, così come quella della Grecia antica, della
Roma Imperiale, o del Rinascimento, del Rococò e della Belle Epoque, fino
a quella del Novecento, si è avvalsa dei più impensabili intrugli di
derivazione animale pur di apparire bella e immortale; ricette da brivido
al limite della stregoneria sono state gelosamente custodite e poi
tramandate di madre in figlia, fino a toccare le stanze chiuse dei conventi
e poi delle Università.
Le divette dello star-system, ammirate e imitate dalle donne del pianeta
glamour, sembrano aver imparato la lezione tanto da non porre limite
alcuno ai ritrovati più improbabili, frutto di immani sofferenze animali.
Che sia bava di lumaca, cartilagine bovina o placenta di pecora, le
temerarie amazzoni alla perenne ricerca di consensi non si piegano di
fronte a nulla pur di arrestare dai loro volti lo scorrere del tempo,
facendoli spesso divenire caricaturali e mostruosamente indescrivibili.
Dietro al mito del nuovo secolo: la chirurgia estetica (DOC: di oscena
chirurgia) si celano ulteriori sofferenze a danno dei nostri fratelli animali,
oltre che la perdita di quel buon senso estetico stillatoci dal Leonardo più
famoso dei tempi. Che direbbero i grandi artisti del Rinascimento,
estimatori della sezione aurea, dell’armoniosa proporzione, trovandosi di
fronte alla ‘gommosa imbalsamatura’ di una Marini, o della
Parietti…“Quel gran genio di Leonardo, curioso come una scimmia,
tenterebbe probabilmente di comprenderne l’arcano funzionamento: quale
leva nascosta sia in grado di sostenere quel muscolo, immobilizzandone
l’impalcatura; da quale foro possa essere immessa aria capace di gonfiare
zigomi e labbra a quel modo”.
Dal mondo animale anche la moda ha fatto riprovevole incetta, non solo
attraverso il sadico mercato della pelliccia ma più in generale di quella
che Teresa chiama ‘la disfatta di pelle-ex-vita’ discendenti e surrogati.
Rivolgendo lo sguardo molto indietro, tra i guardaroba di principi e
imperatori, cardinali, cortigiane e attrici del cinema muto, fino a
catapultarci in un presente pur sempre intriso di indicibili sofferenze,
l’autrice invita – da una parte gli stilisti in quanto ideatori di modelli,
dall’altra noi tutti in quanto acquirenti, col potere di indirizzare il mercato
– a valutare l’urgenza di una moda più consapevole ed etica che consideri
l’assenza di dolore come la nuova sfida dell’ultimo secolo, e non più come
un limite economico.
Non si può parlare di vita sana e rispettosa di altre vite senza toccare il
tema dell’alimentazione, poiché la bellezza della pelle, dello sguardo, di un
corpo armonioso, passa inevitabilmente attraverso le scelte compiute a
tavola. Teresa ci insegna a mangiare in modo sano e naturale, senza
introdurre sofferenza animale, così come a prenderci cura di noi
avvalendoci di una cosmesi olistica, priva di tortura e di sostanze
inquinanti, facile da realizzare in casa: divertendosi, risparmiando, senza
mai perdere di vista la Vita, qualsiasi forma essa abbia assunto.
(Introduzione dell’Onorevole Zanoni, Deputato al Parlamento europeo.
Membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e sicurezza
alimentare. Vice Presidente dell'Intergruppo sul Benessere degli Animali).
Teresa Giulietti è autrice di romanzi e naturopata psicosomatica, esperta
di alimentazione eubiotica e naturale; tiene corsi di cosmesi olistica e
naturopatia sostenendo la causa animalista ed ecologista.
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