the international association of lions clubs

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the international association of lions clubs
THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS
DISTRETTO lO8 A ITALY
3°CIRCOSCRIZIONE MARCHE
ZONA A
–
–
–
GOVERNATORE
PRESIDENTE
PRESIDENTE
Nicola Nacchia
Mario Petrucci
Fabrizio Tito
Year Club
“Il service nel cuore”
CLUB PESARO HOST
Codice Club 21149
Omologato il 12/01/1956
Charter Night il 24/03/1956
50° Anno Sociale 2005-2006
Gemellato: L.C. Aigen Elsbethen di Salisburgo
www.lionspesarohost.it
PRESIDENTE
Dott. Vincenzo Paccapelo
Piazzale I° Maggio, 2 - Pesaro
tel. ab. 0721 32151
cell. 347 6336875
[email protected]
SEGRETARIO
Ing. Attilio Della Santina
Viale della Vittoria, 296 - Pesaro
tel. ab. 0721 404023
cell. 347 4840407
[email protected]
CERIMONIERE
Dott. Paolo Bartorelli
Via Branca, 15 - Pesaro (gioiell.)
tel. 0721 31345 (gioielleria)
cell. 335 8124149
[email protected]
TESORIERE
Rag. Federico Gentili
Viale Trento, 70 - Pesaro
tel. ab. 0721 65310
cell. 338 5030251
[email protected]
PRESIDENTE COM. SOCI
Dott. Pietro Muretto
Via C. Lombroso, 26/A - Pesaro
tel. ab. 0721 390196
cell. 349 2874028
[email protected]
LEO ADVISOR
Dott. Alessandro Scala
Viale della Vittoria, 21 - Pesaro
tel. ab. 0721 639251
cell. 348 3773419
[email protected]
ADDETTO STAMPA
Dott. Giuliano Albini Riccioli
Via Montello, 4 - Pesaro
tel. ab. 072164832
[email protected]
REFERENTE INFORMATICO
Prof. Ing. Gianluca Cerni
Via Telesio, 10 - Pesaro
tel. ab. 0721 391726
cell. 339 7144674
[email protected]
RIUNIONI 1° e 3°
GIOVEDI' DEL MESE
Hotel Flaminio - Via Parigi, 8
61121 Pesaro - Tel. 0721 400303
LA NAUTICA A VELA TRASFORMA LE PERSONE
Si è svolto un altro intermeeting dei Lions Club Pesaro Host e Pesaro
Della Rovere, presieduti rispettivamente da Vincenzo Paccapelo e
Massimo Marchi, dedicato, in questa circostanza a "L'evoluzione della
nautica a vela negli ultimi trent'anni", oratore l’architetto Maurizio
Testuzza, qualificato esperto in quest'ambito.
Cerimoniere Paolo Bartorelli, sono stati ricordati gli ospiti della
conviviale che ha avuto 56 presenze: la signora Federica Spendolini
consorte dell'oratore, il prof. Costantino Zingaretti e la consorte dott.ssa
Luciana Migliozzi, il sig. Giovanni De Martis istruttore di vela FIV,
medaglia di bronzo del Coni e la signora Cinzia, il sig. Pietro Corbucci
istruttore di vela FIV, medaglia d'oro del Coni, il presidente del Leo Club
Pesaro sig. Benjamin Gunsch.
Dopo un minuto di raccoglimento a ricordo dei recenti scomparsi: il prof.
Leonardo Luchetti e la signora Anna Maria Bacchiega, consorte del dott.
Francesco Carbone - entrambi soci di Pesaro Host - il past governatore
Gianfranco Buscarini ne ha rievocato le fulgide figure.
Anna Maria è stata una persona discreta, accorta, con il sorriso che
affiorava sulle labbra, gentile e disponibile. Sempre di supporto a
Francesco, in particolare, quando fu presidente del Club nel 1985 – ‘86.
Donna di fede, di convinta pratica religiosa che si rifletteva nel vivere
quotidiano, si è spesa per la famiglia, amava la cultura e quanto connesso
all’arte. Ha lasciato in chi l'ha conosciuta un ricordo positivo.
Leonardo fu presidente del nostro Sodalizio nel 1977 – ‘78, nell'anno, in
cui Buscarini vi fece ingresso, essendosi trasferito dal Club di Rho. Si
presentava con un aspetto accogliente, aperto, misurava le parole,
indulgendo, quando era il caso, al senso ironico, pure per la sua
professione agraria legata alla terra, possedeva quelle doti di saggezza che
poneva sempre a disposizione quando era necessario. Era sensibile alle
innovazioni, fu, infatti, un sostenitore della nascita del Club Della Rovere.
Un suo viaggio in Terrasanta depone per uno spirito ed uno sguardo
rivolto verso l'alto. È stato un noto docente all'Istituto agrario di Pesaro,
un qualificato enologo, presidente per tanti lustri del Festival Nazionale
d'Arte Drammatica, per il cui incarico ha ricevuto unanimi consensi e
riconoscimenti, vicepresidente per diversi anni della Fondazione Cassa di
Risparmio, in cui è stato costante punto di riferimento per i suoi assennati
giudizi. Una persona che ha lasciato una traccia, un esempio per tutti da
seguire.
Testuzza ha effettuato un excursus della propria quarantennale vita
professionale, segnalando tutte le relative innovazioni tecnologiche,
attività che è stata pervasa da una sua incommensurabile passione per la
nautica a vela e ne ha focalizzato le tappe salienti.
Ha precisato che è un milanese, come tale ha sempre sentito vicino la
montagna e gli è costantemente piaciuto, quando possibile, sciare. Gli è
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PRESIDENTE
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50° Anno Sociale 2005-2006
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PRESIDENTE
Dott. Vincenzo Paccapelo
Piazzale I° Maggio, 2 - Pesaro
tel. ab. 0721 32151
cell. 347 6336875
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SEGRETARIO
Ing. Attilio Della Santina
Viale della Vittoria, 296 - Pesaro
tel. ab. 0721 404023
cell. 347 4840407
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CERIMONIERE
Dott. Paolo Bartorelli
Via Branca, 15 - Pesaro (gioiell.)
tel. 0721 31345 (gioielleria)
cell. 335 8124149
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TESORIERE
Rag. Federico Gentili
Viale Trento, 70 - Pesaro
tel. ab. 0721 65310
cell. 338 5030251
[email protected]
PRESIDENTE COM. SOCI
Dott. Pietro Muretto
Via C. Lombroso, 26/A - Pesaro
tel. ab. 0721 390196
cell. 349 2874028
[email protected]
LEO ADVISOR
Dott. Alessandro Scala
Viale della Vittoria, 21 - Pesaro
tel. ab. 0721 639251
cell. 348 3773419
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ADDETTO STAMPA
Dott. Giuliano Albini Riccioli
Via Montello, 4 - Pesaro
tel. ab. 072164832
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REFERENTE INFORMATICO
Prof. Ing. Gianluca Cerni
Via Telesio, 10 - Pesaro
tel. ab. 0721 391726
cell. 339 7144674
[email protected]
RIUNIONI 1° e 3°
GIOVEDI' DEL MESE
Hotel Flaminio - Via Parigi, 8
61121 Pesaro - Tel. 0721 400303
capitato, quando era ventenne, di fare a Lavagna, sulla Riviera ligure, un
giro con una barca di 22 m ed è stata istantanea la gran voglia di sapere
subito e di conoscere in maniera approfondita come si costruisce una
barca. Venuto a contatto, grazie alle conoscenze paterne, con esperti del
settore, da quel preciso momento, non ha mai smesso di lavorare, almeno
10 ore al giorno, sulle barche e con orgoglio può dire che tante sono state
le gratificazioni. Ha iniziato a Milano come progettista. All'epoca i
disegni erano ripassati con la china ed occorreva un gran lavoro che, oggi,
è assai semplificato, grazie all'ausilio del computer.
Il suo maestro è stato un pesarese Pietro Pasquini, il quale lavorava nelle
Officine Meccaniche ing. Mario Cobau insieme allo staff che aveva
costruito "Azzurra" e così è riuscito ad acquisire una valida esperienza.
Ritornato a Milano, è stato, poi, invitato in un piccolo cantiere fanese, ove
si costruivano barche in acciaio ed in alluminio dai 15 ai 25 m. Si
eseguivano i tracciati a mano, si piegavano le lamiere che,
successivamente, si saldavano. Nell' ‘86, ha partecipato ad una coppa
America con la barca "Italia 1" che era stata costruita a Varazze e con la
barca "Italia 2" realizzata a Fano, che ha avuto sfortuna perché è incorsa
in un incidente con la gru a La Spezia. Nella citata coppa in Australia le
cose erano andate bene perché si erano classificati al quarto posto.
Ha avuto, poi, l'opportunità di andare a Venezia per la costruzione di una
barca del dott. Raoul Gardini ed è rimasto in questo cantiere per sette
anni. Qui sono state costruite varie barche, fra cui i cinque "Mori" e "Orsa
Maggiore" della Marina militare che si qualificò in tante regate e fu
compiuto per due volte il giro del mondo. Con la costruzione del "Moro"
di Venezia è iniziata la tecnologia del composito, si era abbandonato l'uso
dell'alluminio e si era passati a costruire le barche in vetroresina
epossidica, con presenza di carbonio e l'impiego di fibre unidirezionali.
Ciò significa non costruire barche come monoliti, ma utilizzare la materia
soltanto laddove questa si rende necessaria. Un esempio sono gli aerei che
sono dotati di ali leggerissime e livellate, mentre è assai resistente il loro
punto d'attacco. Nelle barche i punti di forza sono rappresentati
dall’attacco, sia delle sàrtie all'albero, sia della conchiglia. Esistono
apparecchi che inviano messaggi di soccorso allorché le barche iniziano
ad essere sommerse dall'acqua.
Conclusa la parentesi veneta, Testuzza è ritornato a Fano, ove in
precedenza si era trovato bene ed ha rilevato un cantiere, optando per la
costruzione di barche di ridotte dimensioni. È stato in quel periodo che ha
avuto l'opportunità di costruire la barca, con la quale Giovanni Soldini che
aveva, peraltro, collaborato lui stesso a tale operazione ed aveva voluto
che fosse munita del tipico occhio fanese e pesarese, è riuscito a compiere
il giro del mondo, vincendo una tappa e salvando pure la vita ad Isabelle
Autissier. Quest’evento ha reso Fano famosa nel mondo. Secondo le
ultime innovazioni, furono utilizzate delle fibre già impregnate di resina
che si mantenevano a temperature sottozero ed, una volta posizionate sulla
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barca, la saldatura avveniva ad oltre 80°, con la resina che catalizzava in
maniera definitiva. Si creava, pertanto, un rapporto fra resina e fibre assai
basso, aumentando così la leggerezza dell'imbarcazione, ciò che
costituisce un notevole vantaggio. Alla costruzione di tale barca aveva
collaborato pure il bravissimo giovane ingegnere Andrea Romanelli che,
purtroppo, poco dopo, nel tentativo di battere un record nell'Atlantico, in
seguito al capovolgimento della barca ha perso la vita.
Testuzza insieme all’armatore Luca Bassani ha costruito 14 barche da 77
a 100 piedi. Poi, nel 2003, si è messo in proprio ed ha fondato, sempre a
Fano, il cantiere Adriasail Custom Yachts, con il quale è tuttora
impegnato, avvalendosi di lavoratori specializzati australiani e
neozelandesi. La crisi, nel campo della nautica, si è incominciata a sentire
dagli anni 2007 e 2008 per la concorrenza dei cantieri turchi e polacchi,
mentre ora per le costruzioni di nicchia, il momento può considerarsi
piuttosto favorevole. Ultimamente, dal lato tecnologico, si utilizza per la
costruzione della barca il metodo sottovuoto che consente una perfetta
sistemazione della resina senza alcuna esalazione. L'Italia, pure grazie
alla sua tradizione, è il paese maggiore costruttore di barche sopra i 24 m,
supera gli stessi americani. Può affermare con cognizione di causa e
senza ombra di dubbio che la barca a vela è in grado di trasformare le
persone, diventa un punto di respiro: Gardini riusciva a gustare un panino
alla mortadella ed a prendere sonno soltanto in barca.
Il lion Renato Zampetti ha, infine, tratteggiato un altro aspetto legato alla
vela, il progetto ludico terapeutico del locale Circolo della vela "Ardizio",
di cui è dirigente, che utilizza un'imbarcazione donata proprio, qualche
anno fa, dal Lions Club Pesaro Host - è stato, nella circostanza,
ringraziato anche per i successivi contributi annuali -, a vantaggio di
soggetti meno abili al fine di far loro condividere una vita di relazione, di
amare il mare e portandoli fuori in barca far acquisire una maggiore
fiducia in se stessi.