Artisti . Corriere dell arte

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Artisti . Corriere dell arte
P E R I O D I C O
D I
C U L T U R A
E
I N F O R M A Z I O N E
I.P.
Fondato da Carlo Accossato nel 1994
CORRIEREdell’ARTE
Direzione e Redazione: p.za Zara, 3 – 10133 Torino
Tel. 011 6312666 - fax 011 6317243
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Art. 2 c. 2 Lg. 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% - Spedizione in abbonamento postale
Monet, da Parigi a Torino
Anno XXI - n° 11 - Venerdì 18 Settembre 2015
€ 3,00
COURRIER DES ARTS
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
D
Più di quaranta capolavori del maestro dell’impressionismo in mostra alla GAM
opo la mostra di Degas nel
2012 e quella dedicata a Renoir nel 2013, la collaborazione tra la Città di Torino e l’asse
Musée d’Orsay e gruppo Skira si rinnova con una straordinaria esposizione
dedicata a Claude Monet (1840-1926),
capofila della grande stagione impressionista, accanto a Manet, Renoir,
Degas, Pissarro, Sisley e Cézanne. Alla
base dell’evento espositivo, come già è
avvenuto per Renoir, è un partenariato
istituzionale tra la Galleria Civica
d’Arte Moderna e Contemporanea di
Torino e il Musée d’Orsay di Parigi, appunto, che vede impegnati nella curatela Xavier Rey, Conservatore presso il
S
prestigioso museo parigino e specialista
di Monet, e Virginia Bertone, Conservatrice della GAM. Il d’Orsay, che detiene la più importante collezione di
opere del pittore transalpino, ha concesso oltre quaranta capolavori, per dare
vita ad una speciale rassegna che documenta l’attività del maestro, testimoniando alcuni dei momenti più
significativi del suo lungo e complesso
itinerario artistico. A rendere la mostra
di eccezionale interesse è il prestito di
diversi pezzi mai prima presentati in
Italia: un esempio su tutti è quello dell’ampio frammento centrale de Le déjeuner sur l’herbe, tappa fondamentale
nel percorso di Monet per la precoce af-
fermazione di una nuova, audace
concezione della pittura en plein air
e come passaggio cruciale per giungere proprio all’Impressionismo.
(c.s./c.p.)
GAM - Galleria Civica d’Arte
Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 – Torino
“Monet
dalle Collezioni
del Musée d’Orsay”
Dal 2 ottobre 2015
al 31 gennaio 2016
Info: 011 4429518
www.gamtorino.it / mostramonet.it
Claude Monet (1840-1926), “Essai de figure en plein-air, femme à l’ombrelle tournée vers la droite”,
1886, olio su tela, dono di M. Monet, Musée d’Orsay, Parigi © RMN-GrandPalais/H.Lewandowski
Viaggio nell’Italia di Giotto Parmigianino e Barocci
in dialogo con Raffaello
Al Palazzo Reale di Milano
ino al 10 gennaio
2016 la mostra al
Palazzo Reale di
Milano porta in città un
artista protagonista della
storia d’Italia, Giotto,
che nella sua grandiosa
carriera lavorò anche a
Milano. In occasione di
Expo, per celebrare
l’importanza del maestro toscano nel contesto
milanese e lombardo,
Palazzo Reale gli dedica
appunto un’importante
esposizione che propone
al pubblico tredici capolavori, nei quali si dipana quell’evoluzione
della rappresentazione
che stravolgerà l’arte
occidentale: superando Giotto di Bondone (1267-1337), “Il card. Stefaneschi”,
la bidimensionalità e la Polittico Stefaneschi (part. dal recto), 2° decennio del ’300,
tempera e oro su tavola, dalla Basilica di San Pietro in
ieraticità bizantina, da Roma, Musei Vaticani, Città del Vaticano, gent. conc. Serun lato attraverso la resa vizio Fotografico dei Musei Vaticani © Governatorato
dello spazio e della Stato della Città del Vaticano / Palazzo Reale, Milano
massa corporea, dall’altro con la Palazzo Reale
caratterizzazione fisionomica P.za del Duomo 12 – Milano
delle sue figure, Giotto ha infatti “Giotto, l’Italia
dato inizio all’Arte moderna Da Assisi a Milano”
propriamente detta, antici- Fino al 10 gennaio 2016
pando le conquiste del Rinasci- Info: 02 88465230
mento e di Leonardo. (c.s./v.c.) www.mostragiottoitalia.it
Musei Capitolini – Roma
L
’esposizione, aperta al pubblico dal 2 ottobre di quest’anno al 10 gennaio del
prossimo, presso i Musei Capitolini, evidenzia il confronto dialettico che Parmigianino e Barocci
seppero condurre con il grande
artista cinquecentesco Raffaello.
Entrambi, per differenti motivi,
vennero ricordati dalle fonti più
antiche come eredi dell’urbinate;
durante gli anni trascorsi a Roma
ricevettero stimoli che ne determinarono gli orientamenti tecnici
e creativi, indirizzandoli verso
punti nevralgici delle ricerche
raffaellesche più sperimentali.
Tali ricerche trovarono nell’esercizio della grafica, intesa
in senso lato, esiti di altissimo
livello concettuale ed estetico.
La mostra, dunque, selezionerà
in particolare, anche se non
esclusivamente, disegni e
stampe, accanto a dipinti ed alle
sculture antiche. Un’occasione
per approfondire la conoscenza
e la visione di alcuni dei nostri
m a s s i m i m a e s t r i . (c.s./e.s.l.)
Musei Capitolini
P.za del Campidoglio 1 – Roma
“Raffaello
Parmigianino
Barocci
Dialettiche dello sguardo
e metafore della visione”
Dal 2 ottobre 2015
al 10 gennaio 2016 Info: 06 0608 - museicapitolini.org
Raffaello Sanzio (1483-1520)
Autoritratto, 1504-1506, olio su tavola
© Galleria degli Uffizi - PMF, Firenze
Musei Capitolini, Roma
Saper vedere al di là del proprio obiettivo
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CORRIEREdell’ARTE
Pagina
18 Settembre 2015
“Oltre lo sguardo” di Steve McCurry a Cinecittà-si-Mostra – Roma
L
COURRIER DES ARTS
ANDREA DOMENICO TARICCO
’universo fotografico di
Steve McCurry è costellato da un’infinità di attimi fissati su un supporto
emozionale in continuo divenire,
in cui ognuna delle parti coinvolte esiste autonomamente pur
entrando in perfetta armonia con
il tutto. Da assiduo osservatore,
data la sua trentennale carriera
da fotoreporter, egli - discendendo da una cultura cinematografica di matrice descrittiva -
considera il piano dell’immagine, la psicologia
del taglio, l’esposizione della luce. Non è un
caso che si tratti proprio di Cinecittà quale
luogo sacro in cui vengano esposti i suoi lavori, dato che sin da giovane la città del cinema ha rappresentato per lui un mito
Steve McCurry
Madre con figlia al finestrino di un’automobile
Mumbai, India, 1995, fotocolor
© S.McCurry/NationalGeographic/Cinecittà
assoluto. Dalla statica macchina da presa decise di passare alla fotografia per avere maggiore libertà creativa. Ma le due arti
coesistono: l’intero divenire di un evento viene
così sintetizzato nel singolo scatto coadiuvato
dalla potenza evocativa della realtà stessa.
L’aspetto pre-produttivo infatti, lascia ampio
spazio alla casualità, all’improvvisazione di
un gesto, al contrasto significante delle costanti logiche sino a discendere nelle sottili
geografie dei corpi che indicano stati latenti
dell’anima individuale isolata dal contesto di
riferimento. Pensiamo ai suoi reportage in Afghanistan, così come in Giappone, in Africa o
durante la guerra in Kuwait, sino al nostro
Paese. Ecco il suo sguardo fissarsi sugli apocalittici scenari che ci documentano catastrofi
ambientali o generati dai conflitti armati o dal
terrorismo, per giungere infine ai particolari
di mani che si stringono nella folla impersonale, o allo sguardo imperterrito di un guru, o
alla smorfia ingenua di un fanciullo... Eppure
la sintesi di questi momenti è in uno scatto non
preparato, che gli capitò di effettuare a bordo
di un taxi in India. In quell’attimo sublime
fissò con l’obiettivo una madre con la figlioletta in braccio, che chiedeva l’elemosina in
strada. Il contrasto tra il relativo lusso interno
dell’auto, al riparo dalla pioggia monsonica, e
- là fuori, alle intemperie - l’atto fiero e insieme implorante della donna, mentre gli
occhi tristi e spaventati della bimba puntavano
l’osservatore, evidenziano un divario storico
e culturale che solo l’attenzione del singolo
spettatore può cogliere ed interpretare liberamente. La mostra che si tiene al Teatro 1 di
Cinecittà sino al 20 settembre narra le esperienze di un genio che in un singolo istante sa
racchiudere l’intera storia del nostro tempo.
Cinecittà-si-Mostra
Teatro 1
Via Tuscolana 1055 – Roma
“Steve McCurry
Oltre lo sguardo”
Mostra fotografica personale
Fino al 20 settembre
Info: 06 32810910
[email protected]
http://cinecittastudios.it
www.mostrastevemccurry.it
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CORRIEREdell’ARTE
Due “protagonisti minori”
18 Settembre 2015
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COURRIER DES ARTS
Piero di Cosimo agli Uffizi e Carlo Dolci alla Palatina
Piero di Cosimo (Firenze, 1462–1522)
“Satiro che piange la morte di una ninfa”
1495-1500 ca., olio su tavola
© National Gallery, Londra
PMF / Galleria degli Uffizi, Firenze;
Carlo Dolci (Firenze, 1617–1687)
“Salomè con la testa del Battista”, 1665-70
olio su tela, 122,6x96,5 cm.
© Royal Collection, Windsor
PMF / Galleria Palatina, Firenze
F
ANDREA D’AGOSTINO
irenze celebra per la prima volta
due suoi grandi artisti: Piero di
Cosimo (1462 - 1522) e Carlo
Dolci (1617 – 1687). Due pittori solo
in apparenza “minori” rispetto agli altri
delle loro epoche, separati da 150 anni
che sembrano un’eternità: da una parte
il primo Rinascimento della Firenze di
Lorenzo il Magnifico, una città in
piena ascesa sia culturale che economica; dall’altra il Barocco sotto il
Granducato di Ferdinando II Medici e
Vittoria Della Rovere, che si avvia
verso un lento declino politico. Le due
esposizioni, in corso rispettivamente
agli Uffizi (Piero di Cosimo 1462-
1522, pittore fiorentino eccentrico tra
Rinascimento e Maniera, fino al 27
settembre) e alla Galleria Palatina
(Carlo Dolci 1617-1687, fino al 15 novembre) sono estremamente raffinate
e confermano l’efficacia di Un anno
ad arte, la rassegna di mostre organizzate ogni anno dal Polo Museale Fiorentino e giunta ormai alla decima
edizione. Dei due pittori, Piero di Cosimo è sicuramente il più noto, se non
altro per alcuni suoi capolavori come
la Morte di una ninfa con il satiro che
veglia sul corpo esanime, le Scene di
caccia o le Storie dell’Umanità primitiva, che ancora oggi affascinano per
le loro iconografie così misteriose.
Questa mostra è la seconda tappa,
dopo la prima tenutasi a Washington
l’anno scorso che aveva più autografi;
in compenso la sede fiorentina ospita
un maggior numero di suoi disegni,
più numerosi dipinti di artisti coevi
come Filippo Lippi, Fra Bartolomeo o
Lorenzo di Credi, con i quali Piero di
Cosimo fu spesso confuso. Artista solitario e misantropo – stando a Giorgio
riscoperti e rivalutati a Firenze
Vasari – questo curioso pittore è stato
giustamente accostato a Leonardo per
il grande interesse con cui riprodusse
fedelmente il mondo animale e vegetale in tanti disegni o nelle scene sacre.
Le sue opere ci portano in quel mondo
raffinato delle famiglie dei suoi committenti quali gli Strozzi o i Vespucci
(purtroppo è qui assente il ritratto della
Bella Simonetta), che gli commissionarono i celebri cicli pittorici di tema
mitologico per le loro dimore. Un’atmosfera quasi romantica pervade le
sue opere, e lo rese tanto amato dagli
studiosi anglosassoni che lo riscoprirono nel 1800. Dagli Uffizi a Palazzo
Pitti, si cambia e rapidamente. Dal
mondo trasognato e mitologico, “botticelliano” di Piero, si viene accolti da
una folla di santi in mezzobusto del religioso Dolci, che viene giustamente
presentato come il principale pittore
del suo secolo. Nonostante l’arrivo a
Firenze di Pietro da Cortona prima e di
Luca Giordano poi, Dolci rimase sempre fedele ad uno stile tutto suo: immagini iperrealiste di santi o Madonne in
quadri perlopiù di medio formato, figure colte in preghiera nel momento
dell’estasi, gli occhi rivolti verso l’altro
e le mani giunte. Un artista apparentemente monotono ma di grande im-
Restaurata la Chiesa di San Maurizio
La “Cappella Sistina” di Milano, presso il Monastero Maggiore
I
ROBERTO ROVEDA
n molti, forse con troppa enfasi, la chiamano “la
Cappella Sistina di Milano”, per gli splendidi affreschi rinascimentali che la ricoprono quasi totalmente. Parliamo della Chiesa di San Maurizio al
Monastero Maggiore, piccolo gioiello del Cinquecento lombardo – sito nel centralissimo corso Magenta –, del quale sono finiti proprio in concomitanza
di Expo i lavori di restauro, iniziati nel lontano 1985.
San Maurizio – visitabile grazie ai volontari del Touring Club, dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle
19,30; giovedì dalle ore 9 alle 22,30 – ha il merito di
aver mantenuto pressoché inalterate nel corso dei secoli le sue fattezze originarie, sia all’esterno, sia all’interno. Costruita a partire dal 1503 come parte
integrante del più importante monastero femminile
benedettino di Milano, è un bell’esempio di architettura cinquecentesca e lo spazio interno si presenta ancora separato in due dal tramezzo che divideva lo
spazio riservato alle religiose – che potevano assistere
alla messa attraverso una grata – da quello riservato
al pubblico. La grande attrazione della chiesa sono
però i cicli di affreschi, anch’essi risalenti alla prima
metà del Cinquecento, che decorano quasi totalmente
le pareti, la volta e la parete divisoria. Quattromila
metri quadrati di creatività pittorica in parte dovuta a
Bernardino Luini, che scelse di rappresentare alcune
storie della Bibbia con spirito soavemente mondano,
come era caratteristico dell’arte del pieno Rinascimento. L’aula delle monache è, inoltre, occupata al
centro da un coro ligneo degli inizi del Cinquecento
e, sulla parete di sinistra, da un grande e raro organo,
commissionato nel 1554 dalle suore a Gian Giacomo
Antegnati. Sulla facciata interna si possono inoltre
ammirare il Ritorno del figliol prodigo e il Cristo che
caccia i mercanti dal tempio di Simone Peterzano,
maestro di Caravaggio. Il convento fu soppresso per
decreto napoleonico nel 1798 e fu in seguito adibito
a caserma, poi scuola femminile e ospedale militare,
nel corso dell’Ottocento. L’edificio, per circa due secoli, ha conosciuto quindi un pericoloso abbandono
che ha messo a serio rischio la conservazione dei preziosi affreschi. Come già sopra accennato, i primi restauri son partiti a metà degli anni Ottanta del ’900,
grazie al lascito anonimo di una signora milanese che
patto, soprattutto nei ritratti che sembrano quasi fotografie, come i due
esposti all’inizio del collega Stefano
Della Bella e di Fra Ainolfo de Bardi,
che colpiscono anche per la precocità
di esecuzione (Dolci aveva circa 16
anni quando li eseguì). Nelle sue opere
la mitologia è del tutto assente, a favore
di un’arte devozionale volutamente
retro che può ricordare Raffaello o
Sassoferrato, e che tanto piacque ai
suoi committenti. E se in alcune si nota
uno scadimento qualitativo, la bellezza
di certe Maddalene o Cecilie (per non
parlare della Salomè scelta per i manifesti, che sembra una cortigiana
dell’epoca), non smette di stupire.
Galleria degli Uffizi
P.le degli Uffizi 6 – Firenze
Info: 055 2388651
“Piero di Cosimo 1462-1522
Pittore fiorentino eccentrico
tra Rinascimento e Maniera”
Fino al 27 settembre
Galleria Palatina
P.za de’ Pitti 1 – Firenze
Info: 055 294883
“Carlo Dolci 1617-1687”
Fino al 15 novembre
www.unannoadarte.it
© Expo
Milano, San Maurizio al Monastero Maggiore
aula delle monache
foto © aut. / Comune di Milano / TCI
ivi aveva assistito a un concerto ed era rimasta impressionata dalla rovina che aveva trovato. Il vero e
proprio recupero complessivo delle murature e degli
affreschi è cominciato, però, nel 1997, per iniziativa
del Comune di Milano in collaborazione con BPM,
Soprintendenza delle Belle Arti e del Paesaggio e
Touring Club Italiano. Quattro milioni di euro e quasi
vent’anni di lavoro ininterrotto per ritrovare una San
Maurizio come non esisteva più da circa due secoli.
Un luogo magico e carico di spiritualità dove riempirsi gli occhi di bello e magari ascoltare la domanda di senso che è in ognuno di noi. Insomma
un gioiello più che da turisti da cercatori di bellezza.
Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore
C.so Magenta 15 – Milano
Info: 02 85561 - www.chiesadimilano.it
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CORRIEREdell’ARTE
Pagina
18 Settembre 2015
COURRIER DES ARTS
Nell’epoca senza tempo di Nino Ventura Tra le suggestioni cromatiche
in un museo archeologico, nel
di Giuliana Cusino
cuore di un’antica città, nelle
Alla Chiesa di Santa Croce in Avigliana, sino ad ottobre Associazione ‘Arte per Voi’ – Avigliana (To)
Nino Ventura, “Custode di cavalli e di segreti”
D
al 12 settembre al 4 ottobre, presso la
Chiesa di Santa Croce ad Avigliana (To),
si svolgerà la mostra personale di Nino Ventura Archeologie sentimentali 3.0, organizzata
dall’Associazione Culturale “Arte per Voi”.
Così la critica d’arte Virginia Wood illustra il
lavoro dell’autore: “Sospese in un epoca
senza tempo, le opere di Nino Ventura raccontano storie passate o annunciano eventi
futuri; cercando un dialogo diretto con il
pubblico, suggeriscono possibili interpretazioni e si prestano ad una lettura stratificata
che consente, anche allo spettatore più ‘distratto’, di ricevere emozioni. È come trovarsi
P
sale di un palazzo storico, in
resso la Galleria “Arte per Voi” di Aviuna grotta scavata dai pastori
gliana (To) è in corso sino all’11 ottobre
nelle montagne. È come se la
prossimo la mostra di ceramiche, ceramiche
materia stessa, nella sua forma
vegetali, dipinti, xilografie giapponesi Di
strutturata e visibile, racconnotte, con Giuliana Cusino e gli amici artisti
tasse la sua storia e la storia di
Silvana Alasia, Mara Cozzolino, Lucia Gaquell’umanità che l’ha vissuta e
lasso, Giuseppe Garau, Sonia Girotto. Così
popolata: energia collettiva che
Carlo A.M. Burdet illustra le opere della Cusi percepisce nei luoghi di culto,
sino: “Le suggestioni cromatiche accompanelle feste popolari e nelle opere
gnano anche queste nuove visioni di
di questo artista. Le sculture di
Giuliana Cusino; così i quattro elementi,
Ventura non urlano, non lansempre presenti nelle sue creazioni, trovano
ciano proclami, non denunnuovi accordi armonici a dirci che la notte è
ciano, non devono dimostrare
anche aria, acqua, terra e fuoco: senza di
nulla, non ridono, non pianessi non si potrebbe tenere insieme la mategono, non sono ammiccanti,
ria e, senza di ciò, questa sua arte non [ci]
non sono volgari, […] le opere
sarebbe […] Allora ecco che la notte viene
di Ventura sussurrano, suggerisondata con una ricognizione che pone dascono, rimandano, aprono
vanti ai nostri occhi le immagini di tanti esporte e finestre, ricordano, anseri dalla vivace vita […]”. E il naufragar
Giuliana Cusino
“La Regina della notte", 2015
nunciano […], ma lo fanno
ci è dolce in questo mondo. (c.s./e.l.)
sempre con la leggerezza della poesia […]”.
Fuori dal cosmo. (c.s./c.p.)
Galleria ‘Arte per Voi’ - Associazione Culturale
P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To)
Associazione Culturale ‘Arte per Voi’ “Di notte” Mostra di ceramiche, ceramiche vegetali, dipinti,
p/so Chiesa di Santa Croce
xilografie giapponesi
P.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To)
con Giuliana Cusino e gli amici artisti
“Archeologie sentimentali 3.0”
Silvana Alasia, Mara Cozzolino, Lucia Galasso
Sculture di Nino Ventura
Giuseppe Garau, Sonia Girotto
Fino al 4 ottobre - Info: 011 9369179
Fino all’11 ottobre - Info: 011 9369179 - www.artepervoi.it
Sognando ad occhi aperti
Katia Anastasi alla Galleria Rinascenza Contemporanea – Pescara
L
ANDREA DOMENICO TARICCO
a mostra Iperuranio, Il Regno creativo
delle Idee, che si è tenuta dal 16 luglio
al 16 settembre a Pescara presso Rinascenza Contemporanea ha avuto come protagonista assoluta l’artista umbra Caterina
Anastasi. Il tema centrale è stato l’Iperuranio,
appunto, cioè il Mondo delle Idee descritto nel
Fedro platonico: un mondo in cui le idee esistono a prescindere dalle forme concrete; anzi,
sono esse stesse forme pure da cui è originata
l’anima stessa prima di discendere nel nostro
mondo, la verità alla quale ogni cosa soggiace
e dipende direttamente. Caterina Anastasi, in
arte Katia, ha affrontato proprio il tema delle
idee, per mezzo dell’espressione pittorica. I
suoi mondi derivano dalla quotidianità, reinterpretata attraverso l’abilità tecnica e stilistica
maturata con il tempo e l’esperienza. Sappiamo di lei che da sempre ha coltivato una
profonda dedizione per l’arte, anche se a un
certo punto della sua esistenza ha dovuto abbandonare i pennelli. Poi è rinata. Ha avuto il
coraggio di riprendere la sua passione esattamente là dove l’aveva lasciata ed ha ricomin-
Katia Anastasi, “L’ombrello rosso”, 2011
© l’artista / Rinascenza Contemporanea
ciato a vivere. Ella affronta atmosfere personali universalizzandole attraverso un sapiente
sguardo critico. Pensiamo a opere come Madre
Natura (2012), in cui lei esprime il senso di appartenenza a questo mondo in costante trasformazione, od alla malinconia di Una giornata
di pioggia (2012), ove sembra di poter sentire
il cadere della pioggia, gli odori o le atmosfere
di quel momento, fino a L’ombrello rosso
(2011), il cui senso nostalgico in quello spazio
mentale senza tempo rinvia ad oggetti disposti
in un luogo-nonluogo. Tutto è impregnato di
quell’atmosfera e di quel tempo ma l’ombrello
rosso del titolo salta allo sguardo di chi viene
“inghiottito” dall’opera e prende improvvisamente a vivere oltre le nostre immediate aspettative. In tale correlazione tra la realtà
materiale e quella ideale si muove l’universo
creativo della nostra Anastasi, che ci prende
per mano sino alle lontani territori della sua
esistenza, in cui le forme divengono simboli
di una concezione archetipica dettata dal desiderio di rimozione, di condivisione e pluralità espressive maturate dall’esperienza.
Galleria Rinascenza Contemporanea
Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara
“Iperuranio. Il Regno creativo delle Idee”
Personale di Katia Anastasi
Mostra conclusa il 16 settembre
Rinascenza
Info: 328 6979208
Contemporanea
www.rinascenzaconteporanea.jimdo.com
Venezia
I film italiani tra bocciature e consensi
18 Settembre 2015
Pagina
COURRIER DES ARTS
© BdV
R
MANUELA MARASCIO
accontare la Mostra
del Cinema di Venezia nel momento
in cui il nostro giornale va in
stampa significa coglierla
nel pieno della sua elegante
e fascinosa sfilata di storie e
volti: una kermesse che soddisfa sia la critica più esigente sia i tantissimi curiosi
attratti dalla presenza di
grandi star. Basta citare un
nome, Johnny Depp, per
creare attorno alla sua carismatica figura un’aura di attesa pronta a essere
violentemente scossa dalle
sorprese più inaspettate. Il
divo si è presentato a Venezia in una pittoresca tenuta
da straccione trasandato e
dimesso, sfoderando con
noncuranza trucco nero agli
© BdV
Q
5
CORRIEREdell’ARTE
MASSIMO CENTINI
uella di quest’anno non sarà
una
Biennale
(che terminerà il 22 novembre) destinata a lasciare un segno. Si è
percepito un senso di
“freddo”, ma è soprattutto la percezione della
mancanza di un collegamento, di un progetto
profondo che non abbiamo più trovato dai
tempi della grande rassegna organizzata Jean
Clair. Ciò non vuol dire
che l’appuntamento veneziano non sia sempre
un’occasione di rifles-
Al 72° Festival del Cinema sono approdati i divi più attesi e i soggetti amati dalla critica
occhi, dentatura e orecchini
d’oro retaggio di recenti riprese dei Pirati dei Caraibi:
se da una parte questo look
ha scatenato l’ironia mediatica, dall’altro ha offerto
l’ennesima prova delle incredibile capacità trasformistiche dell’attore, che ha
presentato Black Mass, film
diretto da Scott Cooper:
Depp veste qui i panni del
celebre gangster James
“Whitey” Bulger, un antieroe del male degno delle
migliori interpretazioni, realmente esistito nella Boston criminale degli anni
Settanta. E non c’è festival
che si rispetti senza grandi
kolossal: il film che ha
aperto questa settantaduesima edizione è stato Everest, diretto dall’islandese
Baltasar Kormakur, con
Jake Gyllenaahl. È il racconto della tragica sorte che
colpì il 10 maggio 1996 otto
alpinisti appunto sull’Everest, di cui le ambientazioni
hanno riprodotto fedelmente le dure condizioni
climatiche che accompagnarono l’avventura. Un
grande consenso è stato suscitato dal film di denuncia
Spotlight, diretto da Thomas
McCarthy: un omaggio a
uno degli esempi più ammirevoli del giornalismo d’inchiesta, quello del Boston
Globe, che nel 2007 rivelò
ai suoi lettori lo scandalo
della pedofilia dilagante tra
i preti della città, coperti e
protetti dalla Chiesa. Ma
sione e forse anche uno
stimolante momento per
guardare oltre i ceppi
delle nostre convinzioni
e convenzioni, perché
alla fine dalla grande
kermesse tutti ci portiamo a casa qualcosa.
Nei percorsi suggeriti,
soprattutto negli spazi
dell’Arsenale e dei Giardini, siamo stati travolti
da una prorompente
quantità di percezioni
che vanno al di là di
quelle eminentemente
visive. Tutti i sensi sono
in qualche modo coinvolti, fino all’olfatto. In
sospensione tra natura e
cultura i temi ricorrenti
si stagliano tra quello
dell’acqua e quello della
denuncia sociale e ideologica, quest’ultimo un
leitmotiv dal quale pare
proprio che l’arte non si
voglia affrancare e
quindi provare a stupirci.
Stupirci come hanno saputo fare, per esempio
gli artisti della Corea o
dell’America Latina. Dal
Vecchio continente non
sono comunque mancate
le suggestioni, anche se
spesso il concetto di innovazione
sembrava
smarrito nell’oceanomare della retorica. Una
retorica che non ci scandalizza più, neanche varcando le porte del
padiglione della Gran
Bretagna, dove una serie
di sederi dotati di sigaretta nell’ano ci pone al
cospetto di quella fisicità
che si materializza nella
ben nota “faccia da c.”,
di cui abbiamo tanti
esempi quotidiani senza
Johnny Depp sbarca al Lido
foto © aut./AFP/BdV
passiamo ai nostri italiani in
concorso: Luca Guadagnino ha sollevato fischi e
applausi con A Bigger
Splash, remake della Piscina di Jacques Deray, in
cui la sua musa, Tilda Swinton, interpreta una cantante
rock costretta a un lunghissimo periodo di riposo nella
splendida Pantelleria; i personaggi che l’attorniano (interpretati da Ralph Fiennes,
Dakota Johnsonn e il giovane Matthias Schoenaerts)
creano ben presto un’insana
atmosfera di tensione sensuale destinata a sfociare in
tragedia. Altro italiano in
gara è Marco Bellocchio,
che in Sangue del mio sangue gioca con la storia passando dalla Bobbio del
Seicento, in cui si svolge
la vicenda della monaca
Benedetta, murata viva in
seguito a un peccato carnale, e la città odierna,
dove un conte, scomparso
dalla circolazione per moltissimi anni, esce unicamente di notte, come un
vampiro tormentato. Da
segnalare anche la nuova
grandiosa prova attoriale
del Premio Oscar 2015
Eddie Redmayne, che in
The Danish Girl, di Tom
Hooper,
regala
allo
schermo la commovente
storia del primo transgender al mondo: un film certamente attesissimo dal
pubblico che ha potuto
ammirare il giovane attore in La teoria del tutto.
Per guardare oltre i ceppi delle nostre convenzioni
56 a Biennale Internazionale d’Arte
foto © aut./BdV
Nell’immagine qui sopra, la provocatoria installazione di Sarah Lucas
al Padiglione della Gran Bretagna alla Biennale di Venezia 2015
andare alla Biennale.
Sottotono anche il padiglioni di Israele della
Scandinavia, che in genere hanno sempre mantenuto
uno
status
abbastanza
elevato;
qualche stimolante impulso innovativo è poi
giunto dalla Russia. Gli
italiani, secondo il nostro punto di vista,
hanno fatto bella figura,
senza strafare, ma mantenendo un buon livello.
Come sempre, a dominare la tecnologia, l’ibridazione dei linguaggi, la
frammentazione sempre
più elevata del segno
pittorico e scultoreo, privilegiando la loro riformulazione in complessi
eterogenei che in qualche caso affascinano e
in altri disorientano.
6
Artisti scelti dal
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
18 Settembre 2015
COURRIER DES ARTS
Vincenzo DEL DUCA
cell. 335 8138726 - www.vincenzodelduca.beepworld.it
Mara DESTEFANIS
cell. 335 1378404
Acuto interprete dell’arte contemporanea e creatore di opere penetranti, Del Duca
ha recentemente partecipato a diversi eventi espositivi, quali Forme e colori di
Bossolasco, dall’11 luglio al 30 agosto, nonché Grand Art, Mostra Internazionale d’Arte, dal 16 al 25 agosto, e Venezia Magica - Cinema, dal 27 agosto al
6 settembre, entrambe nella città lagunare, presso la Galleria San Vidal. Il dipinto
dal titolo Protezione dei giovani, del 2011, catalizza la centralità dello sguardo
verso l’immagine mistica di questa figura posta in primo piano, mentre sullo
sfondo vediamo pascolare le candide bestiole del creato. Il giovane pastore osserva di sbieco la realtà circostante, come accudito dalle chiome di due piante
retrostanti che
“Protezione dei giovani”, 2011, olio, 60x70 cm.
s’ergono nella
loro silente solennità quasi a
ricordare l’Albero della Conoscenza da
cui partì la dannazione dell’uomo; da tale
paradosso naïf
s’infonde un
senso di purificazione, mediante la quale
origina la vita.
Esposta dal 20 settembre al 4 ottobre a Rivara (To), presso il Parco Villa
Ogliani, nell’ambito della manifestazione E’ vento di streghe, l’opera di
Mara Destefanis definisce una dicotomia tra fenomeni naturali e natura
umana, tornando alle consapevo“E' vento di streghe”
lezze pre-rinascimentali d’un centralismo cosmico degli eventi
celesti attraverso l’azione della
creatura prediletta: l’uomo, appunto. In questo caso, la figura
posta in primo piano compie meditativamente un prodigio, osservando stupita l’osservatore mentre
in lontanaza un tempestoso vortice
ciclonico s’innalza verticalmente,
provocando lo spaesamento e sconvolgimento dalla realtà circostante.
L’aspetto concreto è come naufragasse per mezzo della mistica creativa tramite la quale l’artista ci cala
nuovamente nelle atmosfere oniriche di mondi remoti a metà strada
tra il nostro e quello della psiche,
in cui tutto è possibile, così come
l’esatto contrario di ciò che precedentemente era stato affermato.
tel. 011 9352907
tel. 011 3358626
Clara MARCHITELLI ROSA CLOT
Il risveglio dell’anima è il titolo dell’opera tuttora esposta al Lucky Museum di
Torino, in corso Vittorio Emnuele II, 21, mostra del Ciclo Akashico del Progetto
Menestrellum, ideato e curato dall’estensore di questa rubrica del Correre dell’Arte. La delicata immagine di donna distesa, sognante, al centro del quadro,
catalizza lo sguardo dello spettatore, mentre sullo sfondo si scorge appena la
Chiesa di San Francesco di Gubbio, elemento che scandisce la preponderanza
delle geometrie. Simbolicamente viene evocato il tocco della campana, che sembra poter scuotere la protagonista apparentemente addormentata. Forse ella sta
vivendo una metamorfosi onirica: la luce, il risveglio dell’anima, appunto, cioè
la presa di coscienza. In questa posa ieratica, un libro poggiato sul grembo evoca
l’estasi di un
“Il risveglio dell'anima”, 70x100 cm.
varco dimensionale
che si spalanca al suo
universo interiore.
Come sempre, la Marchitelli apre
la via a
contemplazioni alchemiche della
visione.
P.za Zara, 3 - 10133 Torino
Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243
Luciana PISTONE
L’olio su tela realizzato da Luciana Pistone nel 2013 è giustamente intitolato
Le mani… raccontano. Sono mani di chi ha lavorato la terra e ne ha colto il
frutto, sono le mani dell’abbondanza, perché offrono a chi osserva la ricchezza
dell’uva quale simbolo del santo sangue della creazione; sono mani arse dal
sole e dalla fatica, che indicano la grazia. Grazia di un Mondo perfetto che ci è
stato dato per crescere, anche se la Storia spesso lo dimentica. In quelle mani,
appunto, è definita una direzione, un atteggiamento, una singola vicenda. Ma
in quelle mani l’universo circostante si placa, fissando eternamente nell’atto del
donare il conseguente ricevere. Noi, figli della Natura, abbiamo ricevuto il regalo della vita. Ecco Dio: vita/morte. Ciò che possediamo, dunque l’esistenza,
siam destinati
“Le mani... raccontano”, 2013, olio su tela, 50x70 cm.
a perdere per
sempre. Questo è il miracolo e siamo
progettati geneticamente
per accettarlo
ed esperirlo in
tutte le sue sfumature, porgendo proprio
le nostre mani,
forse, verso
il prossimo.
CORRIEREd
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti d
Corriere dell’Arte
A CURA DI
18 Settembre 2015
cell. 335 6667046
L’universo femminile rappresenta ciò che di più eterno ci avvicina a Dio,
giacché ognuno di noi ancor prima di venire alla luce ha dimorato in forma
placentare dentro la propria madre. Ecco l’origine della relazione con la
Terra, la Madre Terra, nel ventre divino dell’esistenza, per poi venire in superficie e tagliare quel cordone ombelicale che psichicamente vorremo sempre raggiungere, recuperare o direzionare verso l’esterno. Un senso di pace
che forse solo la morte ci restituirà. Questo il punto di partenza per agganciarci all’opera pittorica realizzata da Maria Pia Fransos, dal titolo Sensualità rubata. Realizzata ad acquerello su tavola, essa concentra la pregnanza
della composizione sulla dimensione sognante della posa, vista in primissimo piano, da dietro, mentre lo sguardo del soggetto si perde verso l’aere.
Beny GIANSIRACUSA
tel. 011 3179507
Beny Giansiracusa è artista poliedrico, attivo sin dagli Anni ’60. I suoi universi
pop, che parevano di produzione nipponica, provenivano invece dalla nostra Torino. Egli ha esperito la Storia dell’Arte collaborando con Molinari o suggerendo
agli stessi giapponesi punti di
vista innovativi. Ha infatti dise- “Eros Italicus”, 2009, acrilico su plexiglass, 100x70 cm.
gnato più di tremila videogame,
sino a snaturare l’oggettività
della serialità industriale in innovativi stereotipi iconici di indubbia originalità. Le sue
serigrafie risultano contenitori
di esperienze creative in cui lo
spettatore è chiamato a partecipare attivamente. Pensiamo, ad
esempio, ad Eros Italicus, un
acrilico su plexiglass del 2009,
ov’è raffigurata l’immagine
sensuale di una donna accovacciata che nasconde le proprie
nudità sotto la bandiera italiana:
insomma, l’emblema della nostra storia, della nostra patria,
s’incarna e veste quel corpo,
rivelandolo e insieme proteggendolo da sguardi indiscreti.
Antida TÀMMARO
cell. 331 3450332
“Sensualità rubata”, acquerello su tavola, 76x57 cm.
Scrive l’autrice: “[…] che cosa può bloccare la sensualità di una donna?
Un vissuto doloroso… la sofferenza per malattia… un decesso prematuro…
la violenza subita… l’animo che vive in un’altra dimensione fuori dalla realtà…”. Le ragioni per le quali un essere umano è infelice sono molteplici
e l’artista le ha evocate seguendo il corso di proprie esperienze o di possibilità incognite. Sono le mie, le tue... Pensiamo siano quelle di tutti. Ognuno
di noi ha sofferto per la perdita di qualcuno, per una malattia o per una violenza, anche solo verbale, che ha scosso certezze fondamentali. Ma la vita
è questo: crescita. Il bello è tale perché esiste il brutto e ciò vale per il bene
quanto per il male, per la positività o la negatività. Sono tappe essenziali
che non devono frustrare la sensualità, quale manifestazione di giubilo e
di relazione verso ciò che è fuori da noi. È l’amore che genera la bellezza
e questa rigenera amore. Un flusso costante di emozioni da cui origina
l’esperienza. Crediamo nella rinascita dell’individuo. Ma per rinascere bisogna morire, perdere coerenza e ri-crearsi sino a divenire parte del Tutto.
dell’ARTE
Pagina
COURRIER DES ARTS
ANDREA DOMENICO TARICCO
Maria Pia GALATO FRANSOS
7
CORRIEREdell’ARTE
L’acrilico su carta e feasite, grafite e collage, dal titolo Cervi nella neve, del 2011,
concentra il suo dinamismo descrittivo su un paesaggio innevato con al centro
della scena un cervo, appunto, intento a mangiare la poca erba attingibile sotto il
cumulo bianco. Alle sue spalle si scorge la sagoma evanescente di un altro ungulato, più piccolo, colto nell’atto di fuggire: il gesto solleva un nugolo di fiocchi,
quasi a nasconderlo alla vista diretta dell’osservatore. Anche in questo caso, il
simbolismo poetico dell’artista indica proprio il relativismo dell’evidenza: i nostri
occhi son forse abituati a guardare solo in superficie, mentre ciò che s’annida in
profondità viene spesso trascurato o, peggio, omesso dalla ragione; il secondo
animale, infatti, non lo si “Cervi nella neve”, 2015, acrilico, grafite e collage su carta e faesite, 60x80cm.
percepisce immediatamente.
Presenza/assenza divengono così le
matrici ideali
sulle quali si
basa un modo
di intendere
l’opera quale
espressione
concettuale di
un’istanza non
manifesta.
da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
[email protected]
www.corrieredellarte.it
8
CORRIEREdell’ARTE
Sull’onda della tradizione, dipinti ma anche fotografie
Pagina
18 Settembre 2015
COURRIER DES ARTS
Al Circolo degli Artisti di Torino una mostra collettiva che sa conciliare opere classiche ed innovative
C
ENZO PAPA
on una varietà di opere pittoriche e di immagini fotografiche, la rassegna presso il
Circolo degli Artisti di Torino estende
ancor più la compresenza di forme d’arte affini
per valore estetico e per ricerca formale, senza
suscitare il consueto e sterile dibattito interrogativo circa l’artisticità dell’immagine fotografica,
che entra a tutti gli effetti negli esiti creativi dell’attività figurativa. Le sale del Circolo degli Artisti accolgono con pari merito e dignità dipinti
e fotografie, senza reciproca interferenza e senza
contraddizione, ma con ampia apertura al confronto e, se necessario, a utili considerazioni e
valutazioni di fondamento estetico-percettivo e
tematico-contenutistico. La sezione pittorica, integrata di piccole sculture in legno e assemblaggi, dispiega una riassuntiva gamma di
creazioni figurative, che continuano la tradizione
iconica piemontese, fedele alla pittura del reale
che esalta l’ambiente paesaggistico, con vaghe e
occasionali suggestioni romantiche e metafisiche
accostandosi, in qualche caso, ai bordi della pittura aniconica, sui limiti dell’Informale. Prevale,
tuttavia, il genere naturalistico, di campagna,
acque, nature morte, scene di genere, familiari
allo spettatore, che ritrova i soggetti che maggiormente attraggono il visitatore tradizionale.
Acquarelli di tocco veloce e ritrattistica ipernaturalistica completano il compendio di opere pittoriche presentate in questa prima mostra della
incipiente stagione espositiva. La sezione foto-
Sala dell’esposizione al Circolo degli Artisti di Torino, foto © E.P./CdA
grafica annovera sia “scatti” tradizionali su porzioni di realtà che sfuggono all’occhio frettoloso
del viandante, oppure colti in angoli e situazioni
non raggiungibili dallo sguardo del distratto passante, e sia immagini che ambiscono ad elevarsi
ai livelli e alla tradizione, anche sperimentale,
delle opere pittoriche entrate nelle correnti di
avanguardia, opere tutte che meritano l’attenzione non preconcetta del visitatore che, certamente, si asterrà da osservazioni di tipo
comparativo, giacché la fotografia è un genere di
figurazione che non vuole e non può competere
con la pittura, anche se spesso gli esiti scaturiti
dalla fotocamera superano di molto non poche
opere nate dal pennello e dai tubetti di colore manovrati da volenterosi di dubbia attitudine o di
modesto approfondimento tecnico. Il Circolo
degli Artisti svolge opera meritoria nel mante-
nere una tradizione ultrasecolare (primo presidente, Massimo d’Azeglio, 1858, pittore, prima
che statista), tradizione che il Direttivo in carica
stimola con incitamento al rinnovo ed alla partecipazione sempre più numerosa di associati e
frequentatori. Il pubblico torinese e piemontese, sensibile all’arte, sostiene le iniziative
ed estende gli inviti per una sempre maggiore
partecipazione alle iniziative e agli eventi.
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
“Espressioni a confronto”
Collettiva delle opere dell’Unione Artisti Chieresi
Fino al 25 settembre
Info: 011 8128718
www.circolodegliartistitorino.it
Nei mondi di tre personali concezioni pittoriche
V
Franco Gotta, Fiorenzo Isaia e Francesco Luchino alla Galleria ‘Arte Città Amica’ – Torino
enerdì 25 settembre alle
ore 18 avverrà l’inaugurazione – presso la Galleria
“Arte Città Amica” – di una mostra composta da tre mini-personali. Franco Gotta, pittore
espressionista piemontese vive e
lavora a Bra (Cn): ciò che ci sorprende di quest’artista è l’espressionismo dell’anima inquieta,
dove tutto è conseguenza della ricerca non solo dello spirito ma
pure della grafica del colore e
della materia. Fiorenzo Isaia, nato
in terra di Langa, da
molti anni vive e lavora a Carmagnola
(To): la poesia delle
sue opere si scopre leggendole attentamente in silenzio; l’autore, attraverso il suo esplicato creativo, rappresenta la bellezza pura ed esaltante dei
suoi paesaggi naturali. Francesco Luchino vive
e lavora a San Mauro Torinese: parlare delle sue
opere è molto facile, è come leggere una favola
sia se si guarda dal profilo grafico che dal colore;
Luchino ha effettuato una ricerca che si coniuga in una gamma
di colori intensi e suggestivi bagnati da luce viva ed accesa.
(c.s./v.c.)
Galleria ‘Arte Città Amica’
Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
Tre mini-Personali
di Franco Gotta
Fiorenzo Isaia
Francesco Luchino
Dal 25 settembre al 6 ottobre
Info: 011 7717471
www.artecittaamica.it
Qui sopra, “M’illumino d’immenso”
di Franco Gotta;
a lato, “Notturno urbano”
di Francesco Luchino;
in alto a sinistra, “Quell’estate nel grano”
di Fiorenzo Isaia
NEWYORK NEWYORK
J
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MAURO LUCENTINI
John Sargent, l’italiano d’America
18 Settembre 2015
Pagina
COURRIER DES ARTS
Al Metropolitan Museum i ritratti del grande pittore nato a Firenze nel 1856
foto © aut.
ohn Singer Sargent era italiano?
Dal punto di vista legale, molto
probabilmente. Come ci ricorda
la mostra dedicata a questo grande
artista, Sargent: Portraits of Artists
and Friends, al Metropolitan Museum di New York, il futuro pittore
nacque a Firenze – ripeto, a Firenze
– nel 1856 da famiglia americana
espatriata. Il massimo centro dell’arte della Penisola era allora sotto
il governo del Granduca di Toscana,
ma non c’è motivo per pensare che
in questo territorio la cittadinanza
(come poi in Italia, nonché in USA)
non venisse conferita in base allo ius
soli, cioè al luogo di nascita. Il problema è tuttavia se Sargent possa essere considerato italiano anche
come formazione artistico-culturale.
Ma anche qui, mentre egli viene generalmente definito “il massimo Artista americano” del suo tempo, in
realtà la sua opera di “americano”
non ha assolutamente nulla. La critica di tutti i paesi ha sempre e giustamente sottolineato il carattere
cosmopolita, eclettico della produzione di Sargent; però, se si vuole ricondurla ad un unico punto di
riferimento, il più profondo, il più
costante va sicuramente trovato appunto nella formazione che ricevette
in Italia. Praticamente autodidatta,
Sargent disegnava e faceva acquarelli sin dall’infanzia. Si iscrisse
all’Accademia di Belle Arti di Firenze (ovviamente, parlava l’italiano di un italiano) anche se
l’abbandonò poi subito perché pensava che non avesse nulla da insegnargli. Una fanciulla inglese,
futura scrittrice, Vernon Lee, che
spesso insieme alla sua famiglia accompagnava la famiglia Sargent in
vagabondaggi europei, ricorda specificamente un comune soggiorno a
Roma nell’inverno del 1868-69, durante il quale il ragazzo sviluppò, attraverso un’instancabile attività
turistica, quello che la stessa Lee
chiama “un amore ossessivo” per le
antichità classiche, e afferma che a
quell’epoca – cioè a tredici anni – la
decisione di John, presa senza opposizione da parte dei genitori, di
dedicare la vita all’arte era già “settled”, cioè definitivamente presa.
Un successivo viaggio a Venezia lo
9
CORRIEREdell’ARTE
John S. Sargent (Firenze, 1856 - Londra, 1925)
Autoritratto, 1906, olio su tela, 69,8x53 cm.
© IMSSPMF - Galleria degli Uffizi, Firenze
Metropolitan Museum, New York
fece innamorare della scuola veneziana, soprattutto di Tintoretto,
mentre a Firenze negli stessi anni si
riunivano, al Caffè Michelangelo, i
primi esponenti della scuola dei
Macchiaioli, con cui avrebbe stabilito rapporti di stretta amicizia e reciproca ammirazione. Conobbe
Antonio Mancini qualche anno
dopo e tra i due si stabilì un rapporto
di amicizia che sarebbe durato fino
alla morte; una volta Sargent disse
di considerare Mancini “il più
grande pittore vivente”. Se a diciotto anni John S. Sargent, che
aveva già eseguito qualche eccellente ritratto, per decisione della famiglia andò a proseguire i suoi studi
a Parigi, nell’atelier di un allora famoso maestro, Carol Duran, fu per
considerazioni soprattutto economiche: suo padre, un oftalmologo in
pensione che aveva conoscenze in
tutta Europa, aveva infatti capito
che quello sarebbe stato per il giovane il posto migliore per lanciare
una fruttuosa carriera di ritrattista,
un po’ come era avvenuto qualche
tempo prima per il ferrarese Giovanni Boldini (si era parlato anche
di far stabilire John a Venezia, ma
l’idea era stata abbandonata quando
si sparsero notizie di un’epidemia di
colera in quella città). Boldini, per
inciso, viene spesso indicato come
artista “francese”. I ragionamenti
sulla nazionalità appaiono del resto superflui quando si
osservino le forti somiglianze tra tutta
questa ritrattistica e
se ne vedano in Sargent, come in Mancini o in Morelli, o in
altri esponenti come
Paul César Helleu e
lo stesso Carol
Duran – oggi tutti in
via di rivalutazione –
, le caratteristiche
che preannunciano
l’imminenza del preimpressionismo
francese. Per quel
che riguarda Sargent, la mostra di
New York, che per la
prima volta riunisce
ritratti eseguiti dall’artista in ogni parte
d’Europa e negli Stati Uniti, è la più
viva testimonianza della forza e dell’eleganza, nonché della straordinaria penetrazione psicologica, che
fanno di questo pittore – di qualunque nazionalità si voglia considerarlo – una delle voci più eloquenti
nella storia della pittura. Se ci fosse
bisogno di un’altra conferma, è
possibile trovarla in questi stessi
giorni nell’esposizione alla Morgan Library Museum di una favolosa collezione di disegni di tutte
le epoche, in cui fa spicco il ritratto di Helleu in un delicatissimo
acquerello dello stesso Sargent.
The Metropolitan Museum
of Art
5th Ave. 1000 – New York (NY)
“Sargent:
Portraits of Artists and Friends”
Fino al 4 ottobre
Info: 001 212 5357710
www.metmuseum.org
CINEMA
Box Office USA, lotta “selvaggia” tra gli studios
Un’estate di caldissimi incassi
Forse per il caldo inverosimile, che può aver spinto le folle a cercare rifugio in
una sala climatizzata, la stagione cinematografica estiva appena conclusa ha
realizzato un record assoluto di incassi, pari a 4 miliardi e 480 milioni di dollari;
per non contare il successivo gettito delle vendite all’estero: è un incremento
di quasi il dieci e mezzo per cento rispetto all’anno precedente. Caratteristico
della concorrenza in seno all’industria hollywoodiana, che un esperto ha definito selvaggia, il nuovo primato è stato peraltro conseguito in grandissima parte
grazie a due soltanto dei sei grandi studi, che hanno sfornato ben dodici pellicole, ciascuna delle quali premiata da oltre cento milioni d’incasso; in totale,
queste dodici hanno rappresentato più del sessanta per cento del mercato complessivo. Primo fra tutti è arrivato Jurassic World della Universal Pictures, con
uno stupefacente rientro di 647 milioni; pure della Universal sono arrivati, tra
i primi dieci, Minions, con 329 milioni, Pitch Perfect 2, con 184 milioni, e
Straight Outta Compton, con 148. L’altro asso della stagione è stato lo studio
Disney con Avengers: Age of Ultron, arrivato secondo con 458 milioni, e altri
due animati, Inside Out, con 348 milioni, e Ant-Man, con 173. In questa lista
hanno fatto appena capolino la Paramount, con Mission Impossible - Rogue
Nation, al sesto posto (180 milioni), e Warner Bros. all’ottavo e nono posto,
rispettivamente per San Andreas (154 milioni) e Mad Max: Fury Road (153
milioni). Né la Columbia Pictures Entertainment (Sony) né la 20th Century
Fox (NewsCorp) son riuscite neppure a entrare in questa lista di eletti.
[I dati sugli incassi nei cinema americani sono forniti dalla Agenzia Rentrak ©]
I “Minions” della Universal ©
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CORRIEREdell’ARTE
Pagina
18 Settembre 2015
COURRIER DES ARTS
TORINO e PIEMONTE
“Divisionismo
tra Torino e Milano
Da Segantini a Balla”
Museo di Arti Decorative
“Accorsi-Ometto”
Via Po 55 – Torino
Fino al 10 gennaio 2016
Info: 011 837688
www.fondazioneaccorsi-ometto.it
Il Museo Accorsi-Ometto presenta un’esposizione che intende esplorare, attraverso
quarantacinque opere selezionate secondo un elevato criterio
qualitativo e storico, i percorsi
del Divisionismo, partendo
dall’epicentro della pittura divisa italiana: il Piemonte e la
Lombardia, appunto. (c.s./c.g.)
“Oltre l’Immagine
La fotogafia come strumento
per la conoscenza di sé”
Laboratorio psico-iconico
PHOS - Centro Polifunzionale
per la Fotografia e le Arti Visive
p/so Nur Fotografia
Via Monti 11 – Torino
Sabato 3 - domenica 4 ottobre
Scadenza iscrizioni: 30 settembre
Info: 011 7604867
www.phosfotografia.com
[email protected]
[email protected]
Il workshop propone la sinergia
di due particolari tecniche di fotografia terapeutica, The
Self-Portrait Experience e
Photolangage, che saranno
spiegate ed illustrate rispettivamente dalla psicologa Serena
Vallana e dalla psicoanalista
Serena Calò. Per un’introspezione in controluce nella camera-oscura dell’inconscio.
(c.s./e.l.)
“Altri cieli
Elegie del trovatore”
Personale di Claudia Giraudo
Museo Casa del Conte Verde
Via Piol 8 – Rivoli (To)
Fino al 27 settembre
Info: 011 9563020
A cura di Alessandra Frosini
e Stefano Gagliardi
Le opere in mostra appartengono
ai cicli più importanti della produzione dell’artista torinese, seguendo il fil rouge della poesia.
Vernissage
Venerdì 25 settembre - ore 18,00
Galleria ‘Arte Città Amica’
Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
Tre mini-Personali
di Franco Gotta
Fiorenzo Isaia
Francesco Luchino
“Natura in movimento” - IV
Rassegna Internazionale
di teatro
danza contemporanea
performance
e installazioni site-specific
Reggia di Venaria
P.za della Repubblica 4
Venaria R.le (To)
Fino al 27 settembre
Info: 348 0420650
Nell’ambito delle Giornate da
Re 2015, la rassegna propone
eventi con animazioni, giochi e
fiabe, concerti di musica barocca,
classica e moderna, performance
artistiche site-specific, spettacoli di
teatro e danza contemporanea,
per donare ai visitatori occasioni
speciali di vivere la magnificenza dell’architettura e del paesaggio della Reggia. (c.s./c.p.)
il Corriere dell’Arte
dedica uno spazio
agli APPUNTAMENTI d’ARTE.
È possibile segnalare
eventi, mostre,
vernissage, iniziative culturali ecc.
per informazioni e tariffe :
>>> tel. 011 6312666 <<<
in ITALIA
Omar Galliani
“Il disegno nell’acqua”
Acquario Civico di Milano
V.le Gadio 2 (M2 Lanza)
Conca dell’Incoronata
Via S. Marco – Milano
Fino al 25 ottobre
Info: 339 8959372
Il progetto espositivo si compone di una mostra collocata in
due sedi: all’Acquario Civico,
dove è esposto un nutrito corpus di opere di Galliani, di cui
molte inedite, e alla Conca dell’Incoronata, con un’installazione site-specific. Il progetto è
a cura di Raffaella Resch e fa
parte di Expo in Città, il palinsesto di iniziative che accompagna la vita culturale di Milano
durante il semestre dell’Esposizione Universale. (c.s./r.r.)
Mario Merz
“Città irreale”
Gallerie dell’Accademia
C.po Carità 1050 – Venezia
Fino al 20 settembre
Info: www.gallerieaccademia.org
Sandro Cabrini
“Archetipi del sogno: la danza”
Museo Marcello Tommasi
(già Atelier di B. Cellini)
Via della Pergola 57 – Firenze
Dall’8 ottobre all’8 novembre
Info: 02 89404694
Un percorso tra reale e onirico,
raccontato da sagome umanizzate - figure emblematiche dell’espressione artistica di Sandro
Cabrini - è la mostra antologica
Archetipi del sogno: la danza,
aperta al pubblico dall’8 ottobre all’8 novembre all’ex Atelier di Benvenuto Cellini. (c.s.)
“In vino veritas
La sostenibilità che ispira l’arte”
Opere inedite di dieci autori
Poderi G. Gagliardo
B.ta Serra dei Turchi 88
La Morra (Cn)
Dal 21 settembre al 22 novembre
Info: 340 7892412
Mostra a cura di Ermanno Tedeschi
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CORRIEREdell’ARTE
COURRIER DES ARTS
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Marilina Di Cataldo,
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Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,
Gianfranco Schialvino,
Maria Luisa Tibone
Corrispondente da New York
Mauro Lucentini
[email protected]
Corrispondente da Berlino
Sabatino Cersosimo
Hanno collaborato
A. D’Agostino, C. Gallo, M. Marascio,
E.S. Laterza, C. Pittavino, R. Roveda,
A.D. Taricco, D. Tauro
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a cura di E.S. Laterza
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Redazioni distaccate
Milano Rosa Carnevale
Tel. 339 1746312
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euro 60,00 per l’Italia
euro 120,00 per l’estero
Arretrati: euro 5,00
“Scultori & Incisione
1900-1940
Cassero in 2D e 3D
Scultori italiani tra grafica
e tridimensionalità”
Spazio Espositivo “E. Galeffi”
Il Cassero
per la Scultura Italiana
dell’Ottocento e del Novecento
L.go Galeffi 1
Montevarchi (Ar)
Fino al 27 settembre
Info: 055 9108274
L’esposizione, curata da Francesco
Parisi e Alfonso Panzetta, vuole
evidenziare come incisione e
scultura siano figlie della medesima azione creativa dell'artista:
aggredire la materia per ricavarne un'immagine. (c.s./p.p.)
“Food
Dal cucchiaio al Mondo”
Fino all’8 novembre
Olivo Barbieri
“Immagini 1978-2014”
Fino al 15 novembre
MAXXI
Museo Nazionale delle Arti
del XXI Secolo
Via Reni 4/a – Roma
Info: 06 3225178
www.fondazionemaxxi.it
Le opere
di Gino Sabatini Odoardi
PAN
Palazzo delle Arti di Napoli
Via dei Mille 60 – Napoli
Fino al 28 settembre
Promossa dall’Assessorato alla
Cultura, in collaborazione con
la Galleria Gowen di Ginevra,
la personale, curata da Maria
Savarese, presenta i lavori più
recenti dell’artista. (c.s./v.c.)
c.c. postale n. 45958055
intestato a Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Aut. Tribunale di Torino
n. 4818 del 28/07/1995
ABBÒNATI
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CORRIEREdell’ ARTE
a 60 euro
per un anno
22 numeri a casa tua
offerta combinata abbonamento + sito-web: € 130
tel. 011 6312666
d
Gallerie
ACCADEMIA Galleria
Via Accademia Albertina 3/e – Torino
Tel. 011 885408
Email: [email protected]
www.galleriaaccademia.it
Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30;
chiuso lunedì
ARTE CITTÀ AMICA
Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845
Email: [email protected]
www.artecittaamica.it
Orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso
Dal 25/09 al 6/10
Tre mini-Personali
di Franco Gotta, Fiorenzo Isaia,
Francesco Luchino
ARTE PER VOI Associazione Culturale
P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To)
Luigi Castagna - Tel. 011 9369179
Cell. 339 2523791
Email: [email protected]
www.artepervoi.it
Paolo Nesta - Tel. 011 9328447
Cell. 333 8710636
Email: [email protected]
Orario: sab. - dom. 15,00-19,00
Fino al 4/10
“Archeologie sentimentali 3.0”
Sculture di Nino Ventura
c/o Chiesa di S. Croce
(P.za Conte Rosso 1 – Avigliana)
Fino all’11/10
“Di notte”
Mostra di ceramiche, ceramiche vegetali,
dipinti, xilografie giapponesi
con Giuliana Cusino e gli amici artisti
Silvana Alasia, Mara Cozzolino,
Lucia Galasso, Giuseppe Garau,
Sonia Girotto
in galleria
CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )
Tel./fax 011 8128718
Email: [email protected]
www.circolodegliartistitorino.it
Orario: lun. - ven. 15,30-19,30
Fino al 25/9
“Espressioni a confronto”
Collettiva delle opere
dell’Unione Artisti Chieresi
LA LANTERNA Galleria
di Maristella SANDANO
Direttore Artistico: Livio Pezzato
Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To)
Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962
Email: [email protected]
www.lalanternaarte.com
Orario: mart. - sab. 15,30-18,30
A. Arcidiacono, A. Cannata, V. Cavalleri,
E. Colombotto Rosso, D. De Agostini,
A. De Rosa, L. Garelli, E. Gribaudo,
S. Lake, E. Longo, S. Manfredi,
G. Manzone, L. Mottura, D. Pasquero
G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato,
C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, L. Sabatino,
A. Schawinsky, G. Sesia della Merla
inoltre pittori ucraini, naïf croati
grafica nazionale ed internazionale
LA LUNA Art Gallery
Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)
Cell. 339 7108501
Email: [email protected]
www.artgallerylaluna.com
Orario: ven. 16,00-19,00;
sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;
dom. 10,30-12,00
L’INDACO Arte e Cultura
Via Ferrucci 7/b – Collegno (To)
Cell. 340 9403183
Email: [email protected]
Orario: mar. - sab.14,00-18,00
11
CORRIEREdell’ARTE
A.L.P.G.A.M.C.
18 Settembre 2015
Pagina
COURRIER DES ARTS
LUNA ART COLLECTION
Spazio espositivo
Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To)
Tel./Fax 011 9492688
Email: [email protected]
www.luna-art-collection.com
Orario: lun. - ven. 8,30-17,30;
sab. 8,30-17,30 (previa telefonata)
In permanenza serigrafie d’arte
a tiratura limitata
di Coco Cano, Francesco Casorati,
Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,
Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg,
John Picking, Marco Puerari,
Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,
Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo
RINASCENZA CONTEMPORANEA
Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara
Cell. 328 6979208
Email:[email protected]
www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com
Orario: mar. - sab. (su appuntamento)
Fino al 19/9
“Micromicon. Dentro la realtà nascosta”
Mostra collettiva
SENESI Arte
Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn)
Orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30
Tel. 0172 712922
Email: [email protected]
www.senesiarte.it
SILVY BASSANESE Arte Contemporanea
Via Galileo Galilei 45 – Biella
Tel./Fax 015 355414
Email: [email protected]
www.silvybassanese.it
Orario: mart. - ven. 16,30-19,30;
sab. e festivi su appuntamento
STORELLO Galleria d’Arte
Via del Pino 54 – Pinerolo (To)
Tel. 0121 76235
Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;
lun. e dom. chiuso
In permanenza opere di Avataneo, Carena,
Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis,
Luzzati, Massucco, Musante
TEART Associazione Artistico-culturale
Via Giotto 14 – Torino
Tel. 011 6966422
Email: [email protected]
Orario: mart. - sab.17,00-19,00
Fino al 26/6
“Ho scelto il tema...”
Collettiva fotografica dei Soci
TINBER Art Gallery @ Pragelato
Via Albergian 20 - Souchères Hautes
Pragelato (To)
Tel. 0122 78461
Email: [email protected]
www.tinberartgallery.it
Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00
Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,
Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,
Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,
Enrico Challier, Dino Damiani,
Pierflavio Gallina, Lia Laterza,
Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,
Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,
Sergio Saccomandi, Luciano Spessot
M.ro Raul VIGLIONE
Studio - Galleria - Mostra Culturale
Via Servais 56 – Torino
Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705
Email: [email protected]
www.raulviglione.it
BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte
Via Bonafous 7/1 – Torino
Tel. 011 8173511
www.biasuttiebiasutti.com
Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30
LA TESORIERA Centro Arte
C.so Francia 268 – Torino
Tel. 011 7792147
www.tesoriera.com
Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;
lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento)
Arte Antica
AVERSA Galleria
Dipinti dell’800 e del Primo ’900
Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino
Tel. 011 532662
Email: [email protected]
www.aversa-galleria.it
Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00
DELLA ROCCA Casa d’Aste
Via della Rocca 33 – Torino
Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244
Email: [email protected]
www.dellarocca.net
LUIGI CARETTO Galleria
dal 1911 Dipinti Antichi
Via Maria Vittoria 10 – Torino
Tel. 011 537274
Email: [email protected]
www.galleriacaretto.com
Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30
SANT’AGOSTINO Casa d’Aste
a Torino dal 1969
C.so Tassoni 56 – Torino
Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577
www.santagostinoaste.it
Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30
CORRIERE dell’ARTE - 18 Settembre 2015
foto © aut. / La Torre della Filanda
La TORRE della FILANDA
Nel centro storico di Rivoli
in una antica torre medievale
si propongono in locazione
spazi finemente ristrutturati
ideali per gallerie d’arte
eventi e attività artistiche
Tutti i piani della Torre
sono collegati tra loro
oltre che dalla scala
da un ascensore interno
Il piano soppalcato
situato al di sopra
del salone principale
è adibito ad uso ufficio privato
La Torre dispone al piano terra
di uno spazio esterno privato
e di una piccola caffetteria
La TORRE della FILANDA
Via al Castello, 8 – RIVOLI (To)
Tel. 011-9576960 - cell. 335-6961890
[email protected]
www.torredellafilanda.it