Artisti . Corriere dell arte
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Artisti . Corriere dell arte
P E R I O D I C O D I C U L T U R A E I N F O R M A Z I O N E I.P. Fondato da Carlo Accossato nel 1994 CORRIEREdell’ARTE Direzione e Redazione: p.za Zara, 3 – 10133 Torino Tel. 011 6312666 - fax 011 6317243 email: [email protected] - [email protected] - sito-web: www.corrieredellarte.it Art. 2 c. 2 Lg. 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% - Spedizione in abbonamento postale Monet, da Parigi a Torino Anno XXI - n° 11 - Venerdì 18 Settembre 2015 € 3,00 COURRIER DES ARTS Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno D Più di quaranta capolavori del maestro dell’impressionismo in mostra alla GAM opo la mostra di Degas nel 2012 e quella dedicata a Renoir nel 2013, la collaborazione tra la Città di Torino e l’asse Musée d’Orsay e gruppo Skira si rinnova con una straordinaria esposizione dedicata a Claude Monet (1840-1926), capofila della grande stagione impressionista, accanto a Manet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley e Cézanne. Alla base dell’evento espositivo, come già è avvenuto per Renoir, è un partenariato istituzionale tra la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e il Musée d’Orsay di Parigi, appunto, che vede impegnati nella curatela Xavier Rey, Conservatore presso il S prestigioso museo parigino e specialista di Monet, e Virginia Bertone, Conservatrice della GAM. Il d’Orsay, che detiene la più importante collezione di opere del pittore transalpino, ha concesso oltre quaranta capolavori, per dare vita ad una speciale rassegna che documenta l’attività del maestro, testimoniando alcuni dei momenti più significativi del suo lungo e complesso itinerario artistico. A rendere la mostra di eccezionale interesse è il prestito di diversi pezzi mai prima presentati in Italia: un esempio su tutti è quello dell’ampio frammento centrale de Le déjeuner sur l’herbe, tappa fondamentale nel percorso di Monet per la precoce af- fermazione di una nuova, audace concezione della pittura en plein air e come passaggio cruciale per giungere proprio all’Impressionismo. (c.s./c.p.) GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Via Magenta 31 – Torino “Monet dalle Collezioni del Musée d’Orsay” Dal 2 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 Info: 011 4429518 www.gamtorino.it / mostramonet.it Claude Monet (1840-1926), “Essai de figure en plein-air, femme à l’ombrelle tournée vers la droite”, 1886, olio su tela, dono di M. Monet, Musée d’Orsay, Parigi © RMN-GrandPalais/H.Lewandowski Viaggio nell’Italia di Giotto Parmigianino e Barocci in dialogo con Raffaello Al Palazzo Reale di Milano ino al 10 gennaio 2016 la mostra al Palazzo Reale di Milano porta in città un artista protagonista della storia d’Italia, Giotto, che nella sua grandiosa carriera lavorò anche a Milano. In occasione di Expo, per celebrare l’importanza del maestro toscano nel contesto milanese e lombardo, Palazzo Reale gli dedica appunto un’importante esposizione che propone al pubblico tredici capolavori, nei quali si dipana quell’evoluzione della rappresentazione che stravolgerà l’arte occidentale: superando Giotto di Bondone (1267-1337), “Il card. Stefaneschi”, la bidimensionalità e la Polittico Stefaneschi (part. dal recto), 2° decennio del ’300, tempera e oro su tavola, dalla Basilica di San Pietro in ieraticità bizantina, da Roma, Musei Vaticani, Città del Vaticano, gent. conc. Serun lato attraverso la resa vizio Fotografico dei Musei Vaticani © Governatorato dello spazio e della Stato della Città del Vaticano / Palazzo Reale, Milano massa corporea, dall’altro con la Palazzo Reale caratterizzazione fisionomica P.za del Duomo 12 – Milano delle sue figure, Giotto ha infatti “Giotto, l’Italia dato inizio all’Arte moderna Da Assisi a Milano” propriamente detta, antici- Fino al 10 gennaio 2016 pando le conquiste del Rinasci- Info: 02 88465230 mento e di Leonardo. (c.s./v.c.) www.mostragiottoitalia.it Musei Capitolini – Roma L ’esposizione, aperta al pubblico dal 2 ottobre di quest’anno al 10 gennaio del prossimo, presso i Musei Capitolini, evidenzia il confronto dialettico che Parmigianino e Barocci seppero condurre con il grande artista cinquecentesco Raffaello. Entrambi, per differenti motivi, vennero ricordati dalle fonti più antiche come eredi dell’urbinate; durante gli anni trascorsi a Roma ricevettero stimoli che ne determinarono gli orientamenti tecnici e creativi, indirizzandoli verso punti nevralgici delle ricerche raffaellesche più sperimentali. Tali ricerche trovarono nell’esercizio della grafica, intesa in senso lato, esiti di altissimo livello concettuale ed estetico. La mostra, dunque, selezionerà in particolare, anche se non esclusivamente, disegni e stampe, accanto a dipinti ed alle sculture antiche. Un’occasione per approfondire la conoscenza e la visione di alcuni dei nostri m a s s i m i m a e s t r i . (c.s./e.s.l.) Musei Capitolini P.za del Campidoglio 1 – Roma “Raffaello Parmigianino Barocci Dialettiche dello sguardo e metafore della visione” Dal 2 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016 Info: 06 0608 - museicapitolini.org Raffaello Sanzio (1483-1520) Autoritratto, 1504-1506, olio su tavola © Galleria degli Uffizi - PMF, Firenze Musei Capitolini, Roma Saper vedere al di là del proprio obiettivo 2 CORRIEREdell’ARTE Pagina 18 Settembre 2015 “Oltre lo sguardo” di Steve McCurry a Cinecittà-si-Mostra – Roma L COURRIER DES ARTS ANDREA DOMENICO TARICCO ’universo fotografico di Steve McCurry è costellato da un’infinità di attimi fissati su un supporto emozionale in continuo divenire, in cui ognuna delle parti coinvolte esiste autonomamente pur entrando in perfetta armonia con il tutto. Da assiduo osservatore, data la sua trentennale carriera da fotoreporter, egli - discendendo da una cultura cinematografica di matrice descrittiva - considera il piano dell’immagine, la psicologia del taglio, l’esposizione della luce. Non è un caso che si tratti proprio di Cinecittà quale luogo sacro in cui vengano esposti i suoi lavori, dato che sin da giovane la città del cinema ha rappresentato per lui un mito Steve McCurry Madre con figlia al finestrino di un’automobile Mumbai, India, 1995, fotocolor © S.McCurry/NationalGeographic/Cinecittà assoluto. Dalla statica macchina da presa decise di passare alla fotografia per avere maggiore libertà creativa. Ma le due arti coesistono: l’intero divenire di un evento viene così sintetizzato nel singolo scatto coadiuvato dalla potenza evocativa della realtà stessa. L’aspetto pre-produttivo infatti, lascia ampio spazio alla casualità, all’improvvisazione di un gesto, al contrasto significante delle costanti logiche sino a discendere nelle sottili geografie dei corpi che indicano stati latenti dell’anima individuale isolata dal contesto di riferimento. Pensiamo ai suoi reportage in Afghanistan, così come in Giappone, in Africa o durante la guerra in Kuwait, sino al nostro Paese. Ecco il suo sguardo fissarsi sugli apocalittici scenari che ci documentano catastrofi ambientali o generati dai conflitti armati o dal terrorismo, per giungere infine ai particolari di mani che si stringono nella folla impersonale, o allo sguardo imperterrito di un guru, o alla smorfia ingenua di un fanciullo... Eppure la sintesi di questi momenti è in uno scatto non preparato, che gli capitò di effettuare a bordo di un taxi in India. In quell’attimo sublime fissò con l’obiettivo una madre con la figlioletta in braccio, che chiedeva l’elemosina in strada. Il contrasto tra il relativo lusso interno dell’auto, al riparo dalla pioggia monsonica, e - là fuori, alle intemperie - l’atto fiero e insieme implorante della donna, mentre gli occhi tristi e spaventati della bimba puntavano l’osservatore, evidenziano un divario storico e culturale che solo l’attenzione del singolo spettatore può cogliere ed interpretare liberamente. La mostra che si tiene al Teatro 1 di Cinecittà sino al 20 settembre narra le esperienze di un genio che in un singolo istante sa racchiudere l’intera storia del nostro tempo. Cinecittà-si-Mostra Teatro 1 Via Tuscolana 1055 – Roma “Steve McCurry Oltre lo sguardo” Mostra fotografica personale Fino al 20 settembre Info: 06 32810910 [email protected] http://cinecittastudios.it www.mostrastevemccurry.it 3 CORRIEREdell’ARTE Due “protagonisti minori” 18 Settembre 2015 Pagina COURRIER DES ARTS Piero di Cosimo agli Uffizi e Carlo Dolci alla Palatina Piero di Cosimo (Firenze, 1462–1522) “Satiro che piange la morte di una ninfa” 1495-1500 ca., olio su tavola © National Gallery, Londra PMF / Galleria degli Uffizi, Firenze; Carlo Dolci (Firenze, 1617–1687) “Salomè con la testa del Battista”, 1665-70 olio su tela, 122,6x96,5 cm. © Royal Collection, Windsor PMF / Galleria Palatina, Firenze F ANDREA D’AGOSTINO irenze celebra per la prima volta due suoi grandi artisti: Piero di Cosimo (1462 - 1522) e Carlo Dolci (1617 – 1687). Due pittori solo in apparenza “minori” rispetto agli altri delle loro epoche, separati da 150 anni che sembrano un’eternità: da una parte il primo Rinascimento della Firenze di Lorenzo il Magnifico, una città in piena ascesa sia culturale che economica; dall’altra il Barocco sotto il Granducato di Ferdinando II Medici e Vittoria Della Rovere, che si avvia verso un lento declino politico. Le due esposizioni, in corso rispettivamente agli Uffizi (Piero di Cosimo 1462- 1522, pittore fiorentino eccentrico tra Rinascimento e Maniera, fino al 27 settembre) e alla Galleria Palatina (Carlo Dolci 1617-1687, fino al 15 novembre) sono estremamente raffinate e confermano l’efficacia di Un anno ad arte, la rassegna di mostre organizzate ogni anno dal Polo Museale Fiorentino e giunta ormai alla decima edizione. Dei due pittori, Piero di Cosimo è sicuramente il più noto, se non altro per alcuni suoi capolavori come la Morte di una ninfa con il satiro che veglia sul corpo esanime, le Scene di caccia o le Storie dell’Umanità primitiva, che ancora oggi affascinano per le loro iconografie così misteriose. Questa mostra è la seconda tappa, dopo la prima tenutasi a Washington l’anno scorso che aveva più autografi; in compenso la sede fiorentina ospita un maggior numero di suoi disegni, più numerosi dipinti di artisti coevi come Filippo Lippi, Fra Bartolomeo o Lorenzo di Credi, con i quali Piero di Cosimo fu spesso confuso. Artista solitario e misantropo – stando a Giorgio riscoperti e rivalutati a Firenze Vasari – questo curioso pittore è stato giustamente accostato a Leonardo per il grande interesse con cui riprodusse fedelmente il mondo animale e vegetale in tanti disegni o nelle scene sacre. Le sue opere ci portano in quel mondo raffinato delle famiglie dei suoi committenti quali gli Strozzi o i Vespucci (purtroppo è qui assente il ritratto della Bella Simonetta), che gli commissionarono i celebri cicli pittorici di tema mitologico per le loro dimore. Un’atmosfera quasi romantica pervade le sue opere, e lo rese tanto amato dagli studiosi anglosassoni che lo riscoprirono nel 1800. Dagli Uffizi a Palazzo Pitti, si cambia e rapidamente. Dal mondo trasognato e mitologico, “botticelliano” di Piero, si viene accolti da una folla di santi in mezzobusto del religioso Dolci, che viene giustamente presentato come il principale pittore del suo secolo. Nonostante l’arrivo a Firenze di Pietro da Cortona prima e di Luca Giordano poi, Dolci rimase sempre fedele ad uno stile tutto suo: immagini iperrealiste di santi o Madonne in quadri perlopiù di medio formato, figure colte in preghiera nel momento dell’estasi, gli occhi rivolti verso l’altro e le mani giunte. Un artista apparentemente monotono ma di grande im- Restaurata la Chiesa di San Maurizio La “Cappella Sistina” di Milano, presso il Monastero Maggiore I ROBERTO ROVEDA n molti, forse con troppa enfasi, la chiamano “la Cappella Sistina di Milano”, per gli splendidi affreschi rinascimentali che la ricoprono quasi totalmente. Parliamo della Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, piccolo gioiello del Cinquecento lombardo – sito nel centralissimo corso Magenta –, del quale sono finiti proprio in concomitanza di Expo i lavori di restauro, iniziati nel lontano 1985. San Maurizio – visitabile grazie ai volontari del Touring Club, dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19,30; giovedì dalle ore 9 alle 22,30 – ha il merito di aver mantenuto pressoché inalterate nel corso dei secoli le sue fattezze originarie, sia all’esterno, sia all’interno. Costruita a partire dal 1503 come parte integrante del più importante monastero femminile benedettino di Milano, è un bell’esempio di architettura cinquecentesca e lo spazio interno si presenta ancora separato in due dal tramezzo che divideva lo spazio riservato alle religiose – che potevano assistere alla messa attraverso una grata – da quello riservato al pubblico. La grande attrazione della chiesa sono però i cicli di affreschi, anch’essi risalenti alla prima metà del Cinquecento, che decorano quasi totalmente le pareti, la volta e la parete divisoria. Quattromila metri quadrati di creatività pittorica in parte dovuta a Bernardino Luini, che scelse di rappresentare alcune storie della Bibbia con spirito soavemente mondano, come era caratteristico dell’arte del pieno Rinascimento. L’aula delle monache è, inoltre, occupata al centro da un coro ligneo degli inizi del Cinquecento e, sulla parete di sinistra, da un grande e raro organo, commissionato nel 1554 dalle suore a Gian Giacomo Antegnati. Sulla facciata interna si possono inoltre ammirare il Ritorno del figliol prodigo e il Cristo che caccia i mercanti dal tempio di Simone Peterzano, maestro di Caravaggio. Il convento fu soppresso per decreto napoleonico nel 1798 e fu in seguito adibito a caserma, poi scuola femminile e ospedale militare, nel corso dell’Ottocento. L’edificio, per circa due secoli, ha conosciuto quindi un pericoloso abbandono che ha messo a serio rischio la conservazione dei preziosi affreschi. Come già sopra accennato, i primi restauri son partiti a metà degli anni Ottanta del ’900, grazie al lascito anonimo di una signora milanese che patto, soprattutto nei ritratti che sembrano quasi fotografie, come i due esposti all’inizio del collega Stefano Della Bella e di Fra Ainolfo de Bardi, che colpiscono anche per la precocità di esecuzione (Dolci aveva circa 16 anni quando li eseguì). Nelle sue opere la mitologia è del tutto assente, a favore di un’arte devozionale volutamente retro che può ricordare Raffaello o Sassoferrato, e che tanto piacque ai suoi committenti. E se in alcune si nota uno scadimento qualitativo, la bellezza di certe Maddalene o Cecilie (per non parlare della Salomè scelta per i manifesti, che sembra una cortigiana dell’epoca), non smette di stupire. Galleria degli Uffizi P.le degli Uffizi 6 – Firenze Info: 055 2388651 “Piero di Cosimo 1462-1522 Pittore fiorentino eccentrico tra Rinascimento e Maniera” Fino al 27 settembre Galleria Palatina P.za de’ Pitti 1 – Firenze Info: 055 294883 “Carlo Dolci 1617-1687” Fino al 15 novembre www.unannoadarte.it © Expo Milano, San Maurizio al Monastero Maggiore aula delle monache foto © aut. / Comune di Milano / TCI ivi aveva assistito a un concerto ed era rimasta impressionata dalla rovina che aveva trovato. Il vero e proprio recupero complessivo delle murature e degli affreschi è cominciato, però, nel 1997, per iniziativa del Comune di Milano in collaborazione con BPM, Soprintendenza delle Belle Arti e del Paesaggio e Touring Club Italiano. Quattro milioni di euro e quasi vent’anni di lavoro ininterrotto per ritrovare una San Maurizio come non esisteva più da circa due secoli. Un luogo magico e carico di spiritualità dove riempirsi gli occhi di bello e magari ascoltare la domanda di senso che è in ognuno di noi. Insomma un gioiello più che da turisti da cercatori di bellezza. Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore C.so Magenta 15 – Milano Info: 02 85561 - www.chiesadimilano.it 4 CORRIEREdell’ARTE Pagina 18 Settembre 2015 COURRIER DES ARTS Nell’epoca senza tempo di Nino Ventura Tra le suggestioni cromatiche in un museo archeologico, nel di Giuliana Cusino cuore di un’antica città, nelle Alla Chiesa di Santa Croce in Avigliana, sino ad ottobre Associazione ‘Arte per Voi’ – Avigliana (To) Nino Ventura, “Custode di cavalli e di segreti” D al 12 settembre al 4 ottobre, presso la Chiesa di Santa Croce ad Avigliana (To), si svolgerà la mostra personale di Nino Ventura Archeologie sentimentali 3.0, organizzata dall’Associazione Culturale “Arte per Voi”. Così la critica d’arte Virginia Wood illustra il lavoro dell’autore: “Sospese in un epoca senza tempo, le opere di Nino Ventura raccontano storie passate o annunciano eventi futuri; cercando un dialogo diretto con il pubblico, suggeriscono possibili interpretazioni e si prestano ad una lettura stratificata che consente, anche allo spettatore più ‘distratto’, di ricevere emozioni. È come trovarsi P sale di un palazzo storico, in resso la Galleria “Arte per Voi” di Aviuna grotta scavata dai pastori gliana (To) è in corso sino all’11 ottobre nelle montagne. È come se la prossimo la mostra di ceramiche, ceramiche materia stessa, nella sua forma vegetali, dipinti, xilografie giapponesi Di strutturata e visibile, racconnotte, con Giuliana Cusino e gli amici artisti tasse la sua storia e la storia di Silvana Alasia, Mara Cozzolino, Lucia Gaquell’umanità che l’ha vissuta e lasso, Giuseppe Garau, Sonia Girotto. Così popolata: energia collettiva che Carlo A.M. Burdet illustra le opere della Cusi percepisce nei luoghi di culto, sino: “Le suggestioni cromatiche accompanelle feste popolari e nelle opere gnano anche queste nuove visioni di di questo artista. Le sculture di Giuliana Cusino; così i quattro elementi, Ventura non urlano, non lansempre presenti nelle sue creazioni, trovano ciano proclami, non denunnuovi accordi armonici a dirci che la notte è ciano, non devono dimostrare anche aria, acqua, terra e fuoco: senza di nulla, non ridono, non pianessi non si potrebbe tenere insieme la mategono, non sono ammiccanti, ria e, senza di ciò, questa sua arte non [ci] non sono volgari, […] le opere sarebbe […] Allora ecco che la notte viene di Ventura sussurrano, suggerisondata con una ricognizione che pone dascono, rimandano, aprono vanti ai nostri occhi le immagini di tanti esporte e finestre, ricordano, anseri dalla vivace vita […]”. E il naufragar Giuliana Cusino “La Regina della notte", 2015 nunciano […], ma lo fanno ci è dolce in questo mondo. (c.s./e.l.) sempre con la leggerezza della poesia […]”. Fuori dal cosmo. (c.s./c.p.) Galleria ‘Arte per Voi’ - Associazione Culturale P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To) Associazione Culturale ‘Arte per Voi’ “Di notte” Mostra di ceramiche, ceramiche vegetali, dipinti, p/so Chiesa di Santa Croce xilografie giapponesi P.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To) con Giuliana Cusino e gli amici artisti “Archeologie sentimentali 3.0” Silvana Alasia, Mara Cozzolino, Lucia Galasso Sculture di Nino Ventura Giuseppe Garau, Sonia Girotto Fino al 4 ottobre - Info: 011 9369179 Fino all’11 ottobre - Info: 011 9369179 - www.artepervoi.it Sognando ad occhi aperti Katia Anastasi alla Galleria Rinascenza Contemporanea – Pescara L ANDREA DOMENICO TARICCO a mostra Iperuranio, Il Regno creativo delle Idee, che si è tenuta dal 16 luglio al 16 settembre a Pescara presso Rinascenza Contemporanea ha avuto come protagonista assoluta l’artista umbra Caterina Anastasi. Il tema centrale è stato l’Iperuranio, appunto, cioè il Mondo delle Idee descritto nel Fedro platonico: un mondo in cui le idee esistono a prescindere dalle forme concrete; anzi, sono esse stesse forme pure da cui è originata l’anima stessa prima di discendere nel nostro mondo, la verità alla quale ogni cosa soggiace e dipende direttamente. Caterina Anastasi, in arte Katia, ha affrontato proprio il tema delle idee, per mezzo dell’espressione pittorica. I suoi mondi derivano dalla quotidianità, reinterpretata attraverso l’abilità tecnica e stilistica maturata con il tempo e l’esperienza. Sappiamo di lei che da sempre ha coltivato una profonda dedizione per l’arte, anche se a un certo punto della sua esistenza ha dovuto abbandonare i pennelli. Poi è rinata. Ha avuto il coraggio di riprendere la sua passione esattamente là dove l’aveva lasciata ed ha ricomin- Katia Anastasi, “L’ombrello rosso”, 2011 © l’artista / Rinascenza Contemporanea ciato a vivere. Ella affronta atmosfere personali universalizzandole attraverso un sapiente sguardo critico. Pensiamo a opere come Madre Natura (2012), in cui lei esprime il senso di appartenenza a questo mondo in costante trasformazione, od alla malinconia di Una giornata di pioggia (2012), ove sembra di poter sentire il cadere della pioggia, gli odori o le atmosfere di quel momento, fino a L’ombrello rosso (2011), il cui senso nostalgico in quello spazio mentale senza tempo rinvia ad oggetti disposti in un luogo-nonluogo. Tutto è impregnato di quell’atmosfera e di quel tempo ma l’ombrello rosso del titolo salta allo sguardo di chi viene “inghiottito” dall’opera e prende improvvisamente a vivere oltre le nostre immediate aspettative. In tale correlazione tra la realtà materiale e quella ideale si muove l’universo creativo della nostra Anastasi, che ci prende per mano sino alle lontani territori della sua esistenza, in cui le forme divengono simboli di una concezione archetipica dettata dal desiderio di rimozione, di condivisione e pluralità espressive maturate dall’esperienza. Galleria Rinascenza Contemporanea Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara “Iperuranio. Il Regno creativo delle Idee” Personale di Katia Anastasi Mostra conclusa il 16 settembre Rinascenza Info: 328 6979208 Contemporanea www.rinascenzaconteporanea.jimdo.com Venezia I film italiani tra bocciature e consensi 18 Settembre 2015 Pagina COURRIER DES ARTS © BdV R MANUELA MARASCIO accontare la Mostra del Cinema di Venezia nel momento in cui il nostro giornale va in stampa significa coglierla nel pieno della sua elegante e fascinosa sfilata di storie e volti: una kermesse che soddisfa sia la critica più esigente sia i tantissimi curiosi attratti dalla presenza di grandi star. Basta citare un nome, Johnny Depp, per creare attorno alla sua carismatica figura un’aura di attesa pronta a essere violentemente scossa dalle sorprese più inaspettate. Il divo si è presentato a Venezia in una pittoresca tenuta da straccione trasandato e dimesso, sfoderando con noncuranza trucco nero agli © BdV Q 5 CORRIEREdell’ARTE MASSIMO CENTINI uella di quest’anno non sarà una Biennale (che terminerà il 22 novembre) destinata a lasciare un segno. Si è percepito un senso di “freddo”, ma è soprattutto la percezione della mancanza di un collegamento, di un progetto profondo che non abbiamo più trovato dai tempi della grande rassegna organizzata Jean Clair. Ciò non vuol dire che l’appuntamento veneziano non sia sempre un’occasione di rifles- Al 72° Festival del Cinema sono approdati i divi più attesi e i soggetti amati dalla critica occhi, dentatura e orecchini d’oro retaggio di recenti riprese dei Pirati dei Caraibi: se da una parte questo look ha scatenato l’ironia mediatica, dall’altro ha offerto l’ennesima prova delle incredibile capacità trasformistiche dell’attore, che ha presentato Black Mass, film diretto da Scott Cooper: Depp veste qui i panni del celebre gangster James “Whitey” Bulger, un antieroe del male degno delle migliori interpretazioni, realmente esistito nella Boston criminale degli anni Settanta. E non c’è festival che si rispetti senza grandi kolossal: il film che ha aperto questa settantaduesima edizione è stato Everest, diretto dall’islandese Baltasar Kormakur, con Jake Gyllenaahl. È il racconto della tragica sorte che colpì il 10 maggio 1996 otto alpinisti appunto sull’Everest, di cui le ambientazioni hanno riprodotto fedelmente le dure condizioni climatiche che accompagnarono l’avventura. Un grande consenso è stato suscitato dal film di denuncia Spotlight, diretto da Thomas McCarthy: un omaggio a uno degli esempi più ammirevoli del giornalismo d’inchiesta, quello del Boston Globe, che nel 2007 rivelò ai suoi lettori lo scandalo della pedofilia dilagante tra i preti della città, coperti e protetti dalla Chiesa. Ma sione e forse anche uno stimolante momento per guardare oltre i ceppi delle nostre convinzioni e convenzioni, perché alla fine dalla grande kermesse tutti ci portiamo a casa qualcosa. Nei percorsi suggeriti, soprattutto negli spazi dell’Arsenale e dei Giardini, siamo stati travolti da una prorompente quantità di percezioni che vanno al di là di quelle eminentemente visive. Tutti i sensi sono in qualche modo coinvolti, fino all’olfatto. In sospensione tra natura e cultura i temi ricorrenti si stagliano tra quello dell’acqua e quello della denuncia sociale e ideologica, quest’ultimo un leitmotiv dal quale pare proprio che l’arte non si voglia affrancare e quindi provare a stupirci. Stupirci come hanno saputo fare, per esempio gli artisti della Corea o dell’America Latina. Dal Vecchio continente non sono comunque mancate le suggestioni, anche se spesso il concetto di innovazione sembrava smarrito nell’oceanomare della retorica. Una retorica che non ci scandalizza più, neanche varcando le porte del padiglione della Gran Bretagna, dove una serie di sederi dotati di sigaretta nell’ano ci pone al cospetto di quella fisicità che si materializza nella ben nota “faccia da c.”, di cui abbiamo tanti esempi quotidiani senza Johnny Depp sbarca al Lido foto © aut./AFP/BdV passiamo ai nostri italiani in concorso: Luca Guadagnino ha sollevato fischi e applausi con A Bigger Splash, remake della Piscina di Jacques Deray, in cui la sua musa, Tilda Swinton, interpreta una cantante rock costretta a un lunghissimo periodo di riposo nella splendida Pantelleria; i personaggi che l’attorniano (interpretati da Ralph Fiennes, Dakota Johnsonn e il giovane Matthias Schoenaerts) creano ben presto un’insana atmosfera di tensione sensuale destinata a sfociare in tragedia. Altro italiano in gara è Marco Bellocchio, che in Sangue del mio sangue gioca con la storia passando dalla Bobbio del Seicento, in cui si svolge la vicenda della monaca Benedetta, murata viva in seguito a un peccato carnale, e la città odierna, dove un conte, scomparso dalla circolazione per moltissimi anni, esce unicamente di notte, come un vampiro tormentato. Da segnalare anche la nuova grandiosa prova attoriale del Premio Oscar 2015 Eddie Redmayne, che in The Danish Girl, di Tom Hooper, regala allo schermo la commovente storia del primo transgender al mondo: un film certamente attesissimo dal pubblico che ha potuto ammirare il giovane attore in La teoria del tutto. Per guardare oltre i ceppi delle nostre convenzioni 56 a Biennale Internazionale d’Arte foto © aut./BdV Nell’immagine qui sopra, la provocatoria installazione di Sarah Lucas al Padiglione della Gran Bretagna alla Biennale di Venezia 2015 andare alla Biennale. Sottotono anche il padiglioni di Israele della Scandinavia, che in genere hanno sempre mantenuto uno status abbastanza elevato; qualche stimolante impulso innovativo è poi giunto dalla Russia. Gli italiani, secondo il nostro punto di vista, hanno fatto bella figura, senza strafare, ma mantenendo un buon livello. Come sempre, a dominare la tecnologia, l’ibridazione dei linguaggi, la frammentazione sempre più elevata del segno pittorico e scultoreo, privilegiando la loro riformulazione in complessi eterogenei che in qualche caso affascinano e in altri disorientano. 6 Artisti scelti dal CORRIEREdell’ARTE Pagina 18 Settembre 2015 COURRIER DES ARTS Vincenzo DEL DUCA cell. 335 8138726 - www.vincenzodelduca.beepworld.it Mara DESTEFANIS cell. 335 1378404 Acuto interprete dell’arte contemporanea e creatore di opere penetranti, Del Duca ha recentemente partecipato a diversi eventi espositivi, quali Forme e colori di Bossolasco, dall’11 luglio al 30 agosto, nonché Grand Art, Mostra Internazionale d’Arte, dal 16 al 25 agosto, e Venezia Magica - Cinema, dal 27 agosto al 6 settembre, entrambe nella città lagunare, presso la Galleria San Vidal. Il dipinto dal titolo Protezione dei giovani, del 2011, catalizza la centralità dello sguardo verso l’immagine mistica di questa figura posta in primo piano, mentre sullo sfondo vediamo pascolare le candide bestiole del creato. Il giovane pastore osserva di sbieco la realtà circostante, come accudito dalle chiome di due piante retrostanti che “Protezione dei giovani”, 2011, olio, 60x70 cm. s’ergono nella loro silente solennità quasi a ricordare l’Albero della Conoscenza da cui partì la dannazione dell’uomo; da tale paradosso naïf s’infonde un senso di purificazione, mediante la quale origina la vita. Esposta dal 20 settembre al 4 ottobre a Rivara (To), presso il Parco Villa Ogliani, nell’ambito della manifestazione E’ vento di streghe, l’opera di Mara Destefanis definisce una dicotomia tra fenomeni naturali e natura umana, tornando alle consapevo“E' vento di streghe” lezze pre-rinascimentali d’un centralismo cosmico degli eventi celesti attraverso l’azione della creatura prediletta: l’uomo, appunto. In questo caso, la figura posta in primo piano compie meditativamente un prodigio, osservando stupita l’osservatore mentre in lontanaza un tempestoso vortice ciclonico s’innalza verticalmente, provocando lo spaesamento e sconvolgimento dalla realtà circostante. L’aspetto concreto è come naufragasse per mezzo della mistica creativa tramite la quale l’artista ci cala nuovamente nelle atmosfere oniriche di mondi remoti a metà strada tra il nostro e quello della psiche, in cui tutto è possibile, così come l’esatto contrario di ciò che precedentemente era stato affermato. tel. 011 9352907 tel. 011 3358626 Clara MARCHITELLI ROSA CLOT Il risveglio dell’anima è il titolo dell’opera tuttora esposta al Lucky Museum di Torino, in corso Vittorio Emnuele II, 21, mostra del Ciclo Akashico del Progetto Menestrellum, ideato e curato dall’estensore di questa rubrica del Correre dell’Arte. La delicata immagine di donna distesa, sognante, al centro del quadro, catalizza lo sguardo dello spettatore, mentre sullo sfondo si scorge appena la Chiesa di San Francesco di Gubbio, elemento che scandisce la preponderanza delle geometrie. Simbolicamente viene evocato il tocco della campana, che sembra poter scuotere la protagonista apparentemente addormentata. Forse ella sta vivendo una metamorfosi onirica: la luce, il risveglio dell’anima, appunto, cioè la presa di coscienza. In questa posa ieratica, un libro poggiato sul grembo evoca l’estasi di un “Il risveglio dell'anima”, 70x100 cm. varco dimensionale che si spalanca al suo universo interiore. Come sempre, la Marchitelli apre la via a contemplazioni alchemiche della visione. P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243 Luciana PISTONE L’olio su tela realizzato da Luciana Pistone nel 2013 è giustamente intitolato Le mani… raccontano. Sono mani di chi ha lavorato la terra e ne ha colto il frutto, sono le mani dell’abbondanza, perché offrono a chi osserva la ricchezza dell’uva quale simbolo del santo sangue della creazione; sono mani arse dal sole e dalla fatica, che indicano la grazia. Grazia di un Mondo perfetto che ci è stato dato per crescere, anche se la Storia spesso lo dimentica. In quelle mani, appunto, è definita una direzione, un atteggiamento, una singola vicenda. Ma in quelle mani l’universo circostante si placa, fissando eternamente nell’atto del donare il conseguente ricevere. Noi, figli della Natura, abbiamo ricevuto il regalo della vita. Ecco Dio: vita/morte. Ciò che possediamo, dunque l’esistenza, siam destinati “Le mani... raccontano”, 2013, olio su tela, 50x70 cm. a perdere per sempre. Questo è il miracolo e siamo progettati geneticamente per accettarlo ed esperirlo in tutte le sue sfumature, porgendo proprio le nostre mani, forse, verso il prossimo. CORRIEREd Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti d Corriere dell’Arte A CURA DI 18 Settembre 2015 cell. 335 6667046 L’universo femminile rappresenta ciò che di più eterno ci avvicina a Dio, giacché ognuno di noi ancor prima di venire alla luce ha dimorato in forma placentare dentro la propria madre. Ecco l’origine della relazione con la Terra, la Madre Terra, nel ventre divino dell’esistenza, per poi venire in superficie e tagliare quel cordone ombelicale che psichicamente vorremo sempre raggiungere, recuperare o direzionare verso l’esterno. Un senso di pace che forse solo la morte ci restituirà. Questo il punto di partenza per agganciarci all’opera pittorica realizzata da Maria Pia Fransos, dal titolo Sensualità rubata. Realizzata ad acquerello su tavola, essa concentra la pregnanza della composizione sulla dimensione sognante della posa, vista in primissimo piano, da dietro, mentre lo sguardo del soggetto si perde verso l’aere. Beny GIANSIRACUSA tel. 011 3179507 Beny Giansiracusa è artista poliedrico, attivo sin dagli Anni ’60. I suoi universi pop, che parevano di produzione nipponica, provenivano invece dalla nostra Torino. Egli ha esperito la Storia dell’Arte collaborando con Molinari o suggerendo agli stessi giapponesi punti di vista innovativi. Ha infatti dise- “Eros Italicus”, 2009, acrilico su plexiglass, 100x70 cm. gnato più di tremila videogame, sino a snaturare l’oggettività della serialità industriale in innovativi stereotipi iconici di indubbia originalità. Le sue serigrafie risultano contenitori di esperienze creative in cui lo spettatore è chiamato a partecipare attivamente. Pensiamo, ad esempio, ad Eros Italicus, un acrilico su plexiglass del 2009, ov’è raffigurata l’immagine sensuale di una donna accovacciata che nasconde le proprie nudità sotto la bandiera italiana: insomma, l’emblema della nostra storia, della nostra patria, s’incarna e veste quel corpo, rivelandolo e insieme proteggendolo da sguardi indiscreti. Antida TÀMMARO cell. 331 3450332 “Sensualità rubata”, acquerello su tavola, 76x57 cm. Scrive l’autrice: “[…] che cosa può bloccare la sensualità di una donna? Un vissuto doloroso… la sofferenza per malattia… un decesso prematuro… la violenza subita… l’animo che vive in un’altra dimensione fuori dalla realtà…”. Le ragioni per le quali un essere umano è infelice sono molteplici e l’artista le ha evocate seguendo il corso di proprie esperienze o di possibilità incognite. Sono le mie, le tue... Pensiamo siano quelle di tutti. Ognuno di noi ha sofferto per la perdita di qualcuno, per una malattia o per una violenza, anche solo verbale, che ha scosso certezze fondamentali. Ma la vita è questo: crescita. Il bello è tale perché esiste il brutto e ciò vale per il bene quanto per il male, per la positività o la negatività. Sono tappe essenziali che non devono frustrare la sensualità, quale manifestazione di giubilo e di relazione verso ciò che è fuori da noi. È l’amore che genera la bellezza e questa rigenera amore. Un flusso costante di emozioni da cui origina l’esperienza. Crediamo nella rinascita dell’individuo. Ma per rinascere bisogna morire, perdere coerenza e ri-crearsi sino a divenire parte del Tutto. dell’ARTE Pagina COURRIER DES ARTS ANDREA DOMENICO TARICCO Maria Pia GALATO FRANSOS 7 CORRIEREdell’ARTE L’acrilico su carta e feasite, grafite e collage, dal titolo Cervi nella neve, del 2011, concentra il suo dinamismo descrittivo su un paesaggio innevato con al centro della scena un cervo, appunto, intento a mangiare la poca erba attingibile sotto il cumulo bianco. Alle sue spalle si scorge la sagoma evanescente di un altro ungulato, più piccolo, colto nell’atto di fuggire: il gesto solleva un nugolo di fiocchi, quasi a nasconderlo alla vista diretta dell’osservatore. Anche in questo caso, il simbolismo poetico dell’artista indica proprio il relativismo dell’evidenza: i nostri occhi son forse abituati a guardare solo in superficie, mentre ciò che s’annida in profondità viene spesso trascurato o, peggio, omesso dalla ragione; il secondo animale, infatti, non lo si “Cervi nella neve”, 2015, acrilico, grafite e collage su carta e faesite, 60x80cm. percepisce immediatamente. Presenza/assenza divengono così le matrici ideali sulle quali si basa un modo di intendere l’opera quale espressione concettuale di un’istanza non manifesta. da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno [email protected] www.corrieredellarte.it 8 CORRIEREdell’ARTE Sull’onda della tradizione, dipinti ma anche fotografie Pagina 18 Settembre 2015 COURRIER DES ARTS Al Circolo degli Artisti di Torino una mostra collettiva che sa conciliare opere classiche ed innovative C ENZO PAPA on una varietà di opere pittoriche e di immagini fotografiche, la rassegna presso il Circolo degli Artisti di Torino estende ancor più la compresenza di forme d’arte affini per valore estetico e per ricerca formale, senza suscitare il consueto e sterile dibattito interrogativo circa l’artisticità dell’immagine fotografica, che entra a tutti gli effetti negli esiti creativi dell’attività figurativa. Le sale del Circolo degli Artisti accolgono con pari merito e dignità dipinti e fotografie, senza reciproca interferenza e senza contraddizione, ma con ampia apertura al confronto e, se necessario, a utili considerazioni e valutazioni di fondamento estetico-percettivo e tematico-contenutistico. La sezione pittorica, integrata di piccole sculture in legno e assemblaggi, dispiega una riassuntiva gamma di creazioni figurative, che continuano la tradizione iconica piemontese, fedele alla pittura del reale che esalta l’ambiente paesaggistico, con vaghe e occasionali suggestioni romantiche e metafisiche accostandosi, in qualche caso, ai bordi della pittura aniconica, sui limiti dell’Informale. Prevale, tuttavia, il genere naturalistico, di campagna, acque, nature morte, scene di genere, familiari allo spettatore, che ritrova i soggetti che maggiormente attraggono il visitatore tradizionale. Acquarelli di tocco veloce e ritrattistica ipernaturalistica completano il compendio di opere pittoriche presentate in questa prima mostra della incipiente stagione espositiva. La sezione foto- Sala dell’esposizione al Circolo degli Artisti di Torino, foto © E.P./CdA grafica annovera sia “scatti” tradizionali su porzioni di realtà che sfuggono all’occhio frettoloso del viandante, oppure colti in angoli e situazioni non raggiungibili dallo sguardo del distratto passante, e sia immagini che ambiscono ad elevarsi ai livelli e alla tradizione, anche sperimentale, delle opere pittoriche entrate nelle correnti di avanguardia, opere tutte che meritano l’attenzione non preconcetta del visitatore che, certamente, si asterrà da osservazioni di tipo comparativo, giacché la fotografia è un genere di figurazione che non vuole e non può competere con la pittura, anche se spesso gli esiti scaturiti dalla fotocamera superano di molto non poche opere nate dal pennello e dai tubetti di colore manovrati da volenterosi di dubbia attitudine o di modesto approfondimento tecnico. Il Circolo degli Artisti svolge opera meritoria nel mante- nere una tradizione ultrasecolare (primo presidente, Massimo d’Azeglio, 1858, pittore, prima che statista), tradizione che il Direttivo in carica stimola con incitamento al rinnovo ed alla partecipazione sempre più numerosa di associati e frequentatori. Il pubblico torinese e piemontese, sensibile all’arte, sostiene le iniziative ed estende gli inviti per una sempre maggiore partecipazione alle iniziative e agli eventi. Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino “Espressioni a confronto” Collettiva delle opere dell’Unione Artisti Chieresi Fino al 25 settembre Info: 011 8128718 www.circolodegliartistitorino.it Nei mondi di tre personali concezioni pittoriche V Franco Gotta, Fiorenzo Isaia e Francesco Luchino alla Galleria ‘Arte Città Amica’ – Torino enerdì 25 settembre alle ore 18 avverrà l’inaugurazione – presso la Galleria “Arte Città Amica” – di una mostra composta da tre mini-personali. Franco Gotta, pittore espressionista piemontese vive e lavora a Bra (Cn): ciò che ci sorprende di quest’artista è l’espressionismo dell’anima inquieta, dove tutto è conseguenza della ricerca non solo dello spirito ma pure della grafica del colore e della materia. Fiorenzo Isaia, nato in terra di Langa, da molti anni vive e lavora a Carmagnola (To): la poesia delle sue opere si scopre leggendole attentamente in silenzio; l’autore, attraverso il suo esplicato creativo, rappresenta la bellezza pura ed esaltante dei suoi paesaggi naturali. Francesco Luchino vive e lavora a San Mauro Torinese: parlare delle sue opere è molto facile, è come leggere una favola sia se si guarda dal profilo grafico che dal colore; Luchino ha effettuato una ricerca che si coniuga in una gamma di colori intensi e suggestivi bagnati da luce viva ed accesa. (c.s./v.c.) Galleria ‘Arte Città Amica’ Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino Tre mini-Personali di Franco Gotta Fiorenzo Isaia Francesco Luchino Dal 25 settembre al 6 ottobre Info: 011 7717471 www.artecittaamica.it Qui sopra, “M’illumino d’immenso” di Franco Gotta; a lato, “Notturno urbano” di Francesco Luchino; in alto a sinistra, “Quell’estate nel grano” di Fiorenzo Isaia NEWYORK NEWYORK J DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MAURO LUCENTINI John Sargent, l’italiano d’America 18 Settembre 2015 Pagina COURRIER DES ARTS Al Metropolitan Museum i ritratti del grande pittore nato a Firenze nel 1856 foto © aut. ohn Singer Sargent era italiano? Dal punto di vista legale, molto probabilmente. Come ci ricorda la mostra dedicata a questo grande artista, Sargent: Portraits of Artists and Friends, al Metropolitan Museum di New York, il futuro pittore nacque a Firenze – ripeto, a Firenze – nel 1856 da famiglia americana espatriata. Il massimo centro dell’arte della Penisola era allora sotto il governo del Granduca di Toscana, ma non c’è motivo per pensare che in questo territorio la cittadinanza (come poi in Italia, nonché in USA) non venisse conferita in base allo ius soli, cioè al luogo di nascita. Il problema è tuttavia se Sargent possa essere considerato italiano anche come formazione artistico-culturale. Ma anche qui, mentre egli viene generalmente definito “il massimo Artista americano” del suo tempo, in realtà la sua opera di “americano” non ha assolutamente nulla. La critica di tutti i paesi ha sempre e giustamente sottolineato il carattere cosmopolita, eclettico della produzione di Sargent; però, se si vuole ricondurla ad un unico punto di riferimento, il più profondo, il più costante va sicuramente trovato appunto nella formazione che ricevette in Italia. Praticamente autodidatta, Sargent disegnava e faceva acquarelli sin dall’infanzia. Si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Firenze (ovviamente, parlava l’italiano di un italiano) anche se l’abbandonò poi subito perché pensava che non avesse nulla da insegnargli. Una fanciulla inglese, futura scrittrice, Vernon Lee, che spesso insieme alla sua famiglia accompagnava la famiglia Sargent in vagabondaggi europei, ricorda specificamente un comune soggiorno a Roma nell’inverno del 1868-69, durante il quale il ragazzo sviluppò, attraverso un’instancabile attività turistica, quello che la stessa Lee chiama “un amore ossessivo” per le antichità classiche, e afferma che a quell’epoca – cioè a tredici anni – la decisione di John, presa senza opposizione da parte dei genitori, di dedicare la vita all’arte era già “settled”, cioè definitivamente presa. Un successivo viaggio a Venezia lo 9 CORRIEREdell’ARTE John S. Sargent (Firenze, 1856 - Londra, 1925) Autoritratto, 1906, olio su tela, 69,8x53 cm. © IMSSPMF - Galleria degli Uffizi, Firenze Metropolitan Museum, New York fece innamorare della scuola veneziana, soprattutto di Tintoretto, mentre a Firenze negli stessi anni si riunivano, al Caffè Michelangelo, i primi esponenti della scuola dei Macchiaioli, con cui avrebbe stabilito rapporti di stretta amicizia e reciproca ammirazione. Conobbe Antonio Mancini qualche anno dopo e tra i due si stabilì un rapporto di amicizia che sarebbe durato fino alla morte; una volta Sargent disse di considerare Mancini “il più grande pittore vivente”. Se a diciotto anni John S. Sargent, che aveva già eseguito qualche eccellente ritratto, per decisione della famiglia andò a proseguire i suoi studi a Parigi, nell’atelier di un allora famoso maestro, Carol Duran, fu per considerazioni soprattutto economiche: suo padre, un oftalmologo in pensione che aveva conoscenze in tutta Europa, aveva infatti capito che quello sarebbe stato per il giovane il posto migliore per lanciare una fruttuosa carriera di ritrattista, un po’ come era avvenuto qualche tempo prima per il ferrarese Giovanni Boldini (si era parlato anche di far stabilire John a Venezia, ma l’idea era stata abbandonata quando si sparsero notizie di un’epidemia di colera in quella città). Boldini, per inciso, viene spesso indicato come artista “francese”. I ragionamenti sulla nazionalità appaiono del resto superflui quando si osservino le forti somiglianze tra tutta questa ritrattistica e se ne vedano in Sargent, come in Mancini o in Morelli, o in altri esponenti come Paul César Helleu e lo stesso Carol Duran – oggi tutti in via di rivalutazione – , le caratteristiche che preannunciano l’imminenza del preimpressionismo francese. Per quel che riguarda Sargent, la mostra di New York, che per la prima volta riunisce ritratti eseguiti dall’artista in ogni parte d’Europa e negli Stati Uniti, è la più viva testimonianza della forza e dell’eleganza, nonché della straordinaria penetrazione psicologica, che fanno di questo pittore – di qualunque nazionalità si voglia considerarlo – una delle voci più eloquenti nella storia della pittura. Se ci fosse bisogno di un’altra conferma, è possibile trovarla in questi stessi giorni nell’esposizione alla Morgan Library Museum di una favolosa collezione di disegni di tutte le epoche, in cui fa spicco il ritratto di Helleu in un delicatissimo acquerello dello stesso Sargent. The Metropolitan Museum of Art 5th Ave. 1000 – New York (NY) “Sargent: Portraits of Artists and Friends” Fino al 4 ottobre Info: 001 212 5357710 www.metmuseum.org CINEMA Box Office USA, lotta “selvaggia” tra gli studios Un’estate di caldissimi incassi Forse per il caldo inverosimile, che può aver spinto le folle a cercare rifugio in una sala climatizzata, la stagione cinematografica estiva appena conclusa ha realizzato un record assoluto di incassi, pari a 4 miliardi e 480 milioni di dollari; per non contare il successivo gettito delle vendite all’estero: è un incremento di quasi il dieci e mezzo per cento rispetto all’anno precedente. Caratteristico della concorrenza in seno all’industria hollywoodiana, che un esperto ha definito selvaggia, il nuovo primato è stato peraltro conseguito in grandissima parte grazie a due soltanto dei sei grandi studi, che hanno sfornato ben dodici pellicole, ciascuna delle quali premiata da oltre cento milioni d’incasso; in totale, queste dodici hanno rappresentato più del sessanta per cento del mercato complessivo. Primo fra tutti è arrivato Jurassic World della Universal Pictures, con uno stupefacente rientro di 647 milioni; pure della Universal sono arrivati, tra i primi dieci, Minions, con 329 milioni, Pitch Perfect 2, con 184 milioni, e Straight Outta Compton, con 148. L’altro asso della stagione è stato lo studio Disney con Avengers: Age of Ultron, arrivato secondo con 458 milioni, e altri due animati, Inside Out, con 348 milioni, e Ant-Man, con 173. In questa lista hanno fatto appena capolino la Paramount, con Mission Impossible - Rogue Nation, al sesto posto (180 milioni), e Warner Bros. all’ottavo e nono posto, rispettivamente per San Andreas (154 milioni) e Mad Max: Fury Road (153 milioni). Né la Columbia Pictures Entertainment (Sony) né la 20th Century Fox (NewsCorp) son riuscite neppure a entrare in questa lista di eletti. [I dati sugli incassi nei cinema americani sono forniti dalla Agenzia Rentrak ©] I “Minions” della Universal © 10 CORRIEREdell’ARTE Pagina 18 Settembre 2015 COURRIER DES ARTS TORINO e PIEMONTE “Divisionismo tra Torino e Milano Da Segantini a Balla” Museo di Arti Decorative “Accorsi-Ometto” Via Po 55 – Torino Fino al 10 gennaio 2016 Info: 011 837688 www.fondazioneaccorsi-ometto.it Il Museo Accorsi-Ometto presenta un’esposizione che intende esplorare, attraverso quarantacinque opere selezionate secondo un elevato criterio qualitativo e storico, i percorsi del Divisionismo, partendo dall’epicentro della pittura divisa italiana: il Piemonte e la Lombardia, appunto. (c.s./c.g.) “Oltre l’Immagine La fotogafia come strumento per la conoscenza di sé” Laboratorio psico-iconico PHOS - Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive p/so Nur Fotografia Via Monti 11 – Torino Sabato 3 - domenica 4 ottobre Scadenza iscrizioni: 30 settembre Info: 011 7604867 www.phosfotografia.com [email protected] [email protected] Il workshop propone la sinergia di due particolari tecniche di fotografia terapeutica, The Self-Portrait Experience e Photolangage, che saranno spiegate ed illustrate rispettivamente dalla psicologa Serena Vallana e dalla psicoanalista Serena Calò. Per un’introspezione in controluce nella camera-oscura dell’inconscio. (c.s./e.l.) “Altri cieli Elegie del trovatore” Personale di Claudia Giraudo Museo Casa del Conte Verde Via Piol 8 – Rivoli (To) Fino al 27 settembre Info: 011 9563020 A cura di Alessandra Frosini e Stefano Gagliardi Le opere in mostra appartengono ai cicli più importanti della produzione dell’artista torinese, seguendo il fil rouge della poesia. Vernissage Venerdì 25 settembre - ore 18,00 Galleria ‘Arte Città Amica’ Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino Tre mini-Personali di Franco Gotta Fiorenzo Isaia Francesco Luchino “Natura in movimento” - IV Rassegna Internazionale di teatro danza contemporanea performance e installazioni site-specific Reggia di Venaria P.za della Repubblica 4 Venaria R.le (To) Fino al 27 settembre Info: 348 0420650 Nell’ambito delle Giornate da Re 2015, la rassegna propone eventi con animazioni, giochi e fiabe, concerti di musica barocca, classica e moderna, performance artistiche site-specific, spettacoli di teatro e danza contemporanea, per donare ai visitatori occasioni speciali di vivere la magnificenza dell’architettura e del paesaggio della Reggia. (c.s./c.p.) il Corriere dell’Arte dedica uno spazio agli APPUNTAMENTI d’ARTE. È possibile segnalare eventi, mostre, vernissage, iniziative culturali ecc. per informazioni e tariffe : >>> tel. 011 6312666 <<< in ITALIA Omar Galliani “Il disegno nell’acqua” Acquario Civico di Milano V.le Gadio 2 (M2 Lanza) Conca dell’Incoronata Via S. Marco – Milano Fino al 25 ottobre Info: 339 8959372 Il progetto espositivo si compone di una mostra collocata in due sedi: all’Acquario Civico, dove è esposto un nutrito corpus di opere di Galliani, di cui molte inedite, e alla Conca dell’Incoronata, con un’installazione site-specific. Il progetto è a cura di Raffaella Resch e fa parte di Expo in Città, il palinsesto di iniziative che accompagna la vita culturale di Milano durante il semestre dell’Esposizione Universale. (c.s./r.r.) Mario Merz “Città irreale” Gallerie dell’Accademia C.po Carità 1050 – Venezia Fino al 20 settembre Info: www.gallerieaccademia.org Sandro Cabrini “Archetipi del sogno: la danza” Museo Marcello Tommasi (già Atelier di B. Cellini) Via della Pergola 57 – Firenze Dall’8 ottobre all’8 novembre Info: 02 89404694 Un percorso tra reale e onirico, raccontato da sagome umanizzate - figure emblematiche dell’espressione artistica di Sandro Cabrini - è la mostra antologica Archetipi del sogno: la danza, aperta al pubblico dall’8 ottobre all’8 novembre all’ex Atelier di Benvenuto Cellini. (c.s.) “In vino veritas La sostenibilità che ispira l’arte” Opere inedite di dieci autori Poderi G. Gagliardo B.ta Serra dei Turchi 88 La Morra (Cn) Dal 21 settembre al 22 novembre Info: 340 7892412 Mostra a cura di Ermanno Tedeschi su questa pagina Segnalazioni CORRIEREdell’ARTE COURRIER DES ARTS Direttore Editoriale Pietro Panacci Direttore Responsabile Virginia Colacino Caporedattore Chiara Pittavino Comitato Editoriale Giorgio Barberis, Rolando Bellini, Massimo Boccaletti, Franco Caresio, Angelo Caroli, Claudia Cassio, Massimo Centini, Fernanda De Bernardi, Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara, Alessandro Mormile, Massimo Olivetti, Enzo Papa, Lorenzo Reggiani, Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone Corrispondente da New York Mauro Lucentini [email protected] Corrispondente da Berlino Sabatino Cersosimo Hanno collaborato A. D’Agostino, C. Gallo, M. Marascio, E.S. Laterza, C. Pittavino, R. Roveda, A.D. Taricco, D. Tauro Realizzazione grafica interna a cura di E.S. Laterza Fotografo ufficiale Antonio Attini Redazioni distaccate Milano Rosa Carnevale Tel. 339 1746312 Roma e Napoli Fabrizio Florian Tel. 388 9426443 Palermo Caterina Randazzo Tel. 334 1022647 Concessionaria di Pubblicità interna Stampa e distribuzione EditService S.r.l. Str. Piossasco 43/U – Volvera (To) Editore Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Torino P.IVA 06956300013 Abbonamenti Annuale (22 nn.): euro 60,00 per l’Italia euro 120,00 per l’estero Arretrati: euro 5,00 “Scultori & Incisione 1900-1940 Cassero in 2D e 3D Scultori italiani tra grafica e tridimensionalità” Spazio Espositivo “E. Galeffi” Il Cassero per la Scultura Italiana dell’Ottocento e del Novecento L.go Galeffi 1 Montevarchi (Ar) Fino al 27 settembre Info: 055 9108274 L’esposizione, curata da Francesco Parisi e Alfonso Panzetta, vuole evidenziare come incisione e scultura siano figlie della medesima azione creativa dell'artista: aggredire la materia per ricavarne un'immagine. (c.s./p.p.) “Food Dal cucchiaio al Mondo” Fino all’8 novembre Olivo Barbieri “Immagini 1978-2014” Fino al 15 novembre MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo Via Reni 4/a – Roma Info: 06 3225178 www.fondazionemaxxi.it Le opere di Gino Sabatini Odoardi PAN Palazzo delle Arti di Napoli Via dei Mille 60 – Napoli Fino al 28 settembre Promossa dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Galleria Gowen di Ginevra, la personale, curata da Maria Savarese, presenta i lavori più recenti dell’artista. (c.s./v.c.) c.c. postale n. 45958055 intestato a Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Aut. Tribunale di Torino n. 4818 del 28/07/1995 ABBÒNATI al f or ma to t ab loi CORRIEREdell’ ARTE a 60 euro per un anno 22 numeri a casa tua offerta combinata abbonamento + sito-web: € 130 tel. 011 6312666 d Gallerie ACCADEMIA Galleria Via Accademia Albertina 3/e – Torino Tel. 011 885408 Email: [email protected] www.galleriaaccademia.it Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì ARTE CITTÀ AMICA Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845 Email: [email protected] www.artecittaamica.it Orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso Dal 25/09 al 6/10 Tre mini-Personali di Franco Gotta, Fiorenzo Isaia, Francesco Luchino ARTE PER VOI Associazione Culturale P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To) Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 Cell. 339 2523791 Email: [email protected] www.artepervoi.it Paolo Nesta - Tel. 011 9328447 Cell. 333 8710636 Email: [email protected] Orario: sab. - dom. 15,00-19,00 Fino al 4/10 “Archeologie sentimentali 3.0” Sculture di Nino Ventura c/o Chiesa di S. Croce (P.za Conte Rosso 1 – Avigliana) Fino all’11/10 “Di notte” Mostra di ceramiche, ceramiche vegetali, dipinti, xilografie giapponesi con Giuliana Cusino e gli amici artisti Silvana Alasia, Mara Cozzolino, Lucia Galasso, Giuseppe Garau, Sonia Girotto in galleria CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ ) Tel./fax 011 8128718 Email: [email protected] www.circolodegliartistitorino.it Orario: lun. - ven. 15,30-19,30 Fino al 25/9 “Espressioni a confronto” Collettiva delle opere dell’Unione Artisti Chieresi LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO Direttore Artistico: Livio Pezzato Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To) Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962 Email: [email protected] www.lalanternaarte.com Orario: mart. - sab. 15,30-18,30 A. Arcidiacono, A. Cannata, V. Cavalleri, E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, A. De Rosa, L. Garelli, E. Gribaudo, S. Lake, E. Longo, S. Manfredi, G. Manzone, L. Mottura, D. Pasquero G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, L. Sabatino, A. Schawinsky, G. Sesia della Merla inoltre pittori ucraini, naïf croati grafica nazionale ed internazionale LA LUNA Art Gallery Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) Cell. 339 7108501 Email: [email protected] www.artgallerylaluna.com Orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00 L’INDACO Arte e Cultura Via Ferrucci 7/b – Collegno (To) Cell. 340 9403183 Email: [email protected] Orario: mar. - sab.14,00-18,00 11 CORRIEREdell’ARTE A.L.P.G.A.M.C. 18 Settembre 2015 Pagina COURRIER DES ARTS LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To) Tel./Fax 011 9492688 Email: [email protected] www.luna-art-collection.com Orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17,30 (previa telefonata) In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking, Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara Cell. 328 6979208 Email:[email protected] www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com Orario: mar. - sab. (su appuntamento) Fino al 19/9 “Micromicon. Dentro la realtà nascosta” Mostra collettiva SENESI Arte Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn) Orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30 Tel. 0172 712922 Email: [email protected] www.senesiarte.it SILVY BASSANESE Arte Contemporanea Via Galileo Galilei 45 – Biella Tel./Fax 015 355414 Email: [email protected] www.silvybassanese.it Orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamento STORELLO Galleria d’Arte Via del Pino 54 – Pinerolo (To) Tel. 0121 76235 Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso In permanenza opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati, Massucco, Musante TEART Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – Torino Tel. 011 6966422 Email: [email protected] Orario: mart. - sab.17,00-19,00 Fino al 26/6 “Ho scelto il tema...” Collettiva fotografica dei Soci TINBER Art Gallery @ Pragelato Via Albergian 20 - Souchères Hautes Pragelato (To) Tel. 0122 78461 Email: [email protected] www.tinberartgallery.it Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00 Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier, Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne, Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi, Luciano Spessot M.ro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale Via Servais 56 – Torino Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705 Email: [email protected] www.raulviglione.it BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte Via Bonafous 7/1 – Torino Tel. 011 8173511 www.biasuttiebiasutti.com Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30 LA TESORIERA Centro Arte C.so Francia 268 – Torino Tel. 011 7792147 www.tesoriera.com Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento) Arte Antica AVERSA Galleria Dipinti dell’800 e del Primo ’900 Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino Tel. 011 532662 Email: [email protected] www.aversa-galleria.it Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00 DELLA ROCCA Casa d’Aste Via della Rocca 33 – Torino Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244 Email: [email protected] www.dellarocca.net LUIGI CARETTO Galleria dal 1911 Dipinti Antichi Via Maria Vittoria 10 – Torino Tel. 011 537274 Email: [email protected] www.galleriacaretto.com Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30 SANT’AGOSTINO Casa d’Aste a Torino dal 1969 C.so Tassoni 56 – Torino Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577 www.santagostinoaste.it Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30 CORRIERE dell’ARTE - 18 Settembre 2015 foto © aut. / La Torre della Filanda La TORRE della FILANDA Nel centro storico di Rivoli in una antica torre medievale si propongono in locazione spazi finemente ristrutturati ideali per gallerie d’arte eventi e attività artistiche Tutti i piani della Torre sono collegati tra loro oltre che dalla scala da un ascensore interno Il piano soppalcato situato al di sopra del salone principale è adibito ad uso ufficio privato La Torre dispone al piano terra di uno spazio esterno privato e di una piccola caffetteria La TORRE della FILANDA Via al Castello, 8 – RIVOLI (To) Tel. 011-9576960 - cell. 335-6961890 [email protected] www.torredellafilanda.it