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Divisione Cargo
Proseguono gli incontri sulla riorganizzazione
Nell’ambito delle trattative per il rinnovo del contratto aziendale, è proseguito il confronto
sulla riorganizzazione del settore merci, nel quale FS ha illustrato le ricadute occupazionali
del progetto.
A seguito della riorganizzazione del reticolo degli impianti e dell’applicazione
delle nuove regole, che FS chiede di concordare col Sindacato per sostenere la nuova
società di trasporto merci (in pesante perdita a seguito del taglio di oltre 100 milioni
di finanziamento pubblico), si produrrebbero 985 esuberi da ricollocare.
L'azienda ha presentato il quadro generale degli efficientamenti previsti sui diversi
processi produttivi (vedi comunicato del 24/3/2016). Secondo il programma aziendale
784 lavoratori di staff e impianti fissi dovranno essere ricollocati a seguito delle
chiusure delle attività e dei siti.
Di questi, 137 potranno essere utilizzati internamente al segmento merci in impianti
diversi o con nuove professionalità; 197 sono attualmente esodabili, 192 sarebbero
trasferiti alle altre divisioni di Trenitalia, 60 passerebbero nel 2016 ad altre società del
gruppo, come altri 198 nel biennio 2017/2018, contestualmente all'implementazione del
nuovo modello organizzativo.
Rispetto al personale di condotta, la riorganizzazione degli impianti e l'applicazione di
nuove norme sull'orario di lavoro, produrrebbe un efficientamento di 467
macchinisti, di cui 129 riciclabili all'interno e 338 ricollocabili nelle altre divisioni di
Trenitalia. 206 sarebbero esodabili.
A sostegno della riorganizzazione, FS propone una pesante rivisitazione dell’orario di
lavoro degli equipaggi:
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MEC 1 (agente solo) da sperimentare su 49 servizi individuati di andata e
ritorno, solo diurni, con prestazione massima di 10 ore, nel rispetto delle norme di
sicurezza contenute nel Decreto Ministeriale del 28/10/2010 e nella disposizione di
RFI 220/2004.
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MEC3 (equipaggio misto con polivalente) da utilizzare in modo
prevalente, sia su prestazioni diurne che notturne.
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Limiti MEC3 uguali ai limiti MEC2 (doppio agente): 11h diurne, 9h notturne,
pari limiti di condotta.
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Riposi fuori residenza sia diurni che notturni, con riposo minimo di 7 ore e
assenza dalla residenza massima di 30h.
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Riposo giornaliero in residenza: minimo 12h dopo servizi diurni,
minimo 14h dopo servizi notturni.
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Riposo settimanale: 3538h annue, collocato fra il quarto e il settimo giorno,
senza garanzia di week end.
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Pasti: nessuna finestra oraria garantita. Riconosciuto comunque il diritto alla
consumazione di un pasto per ogni prestazione.
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Base operativa: raggio di 60 chilometri con impianti da definire, all'interno
dei quali gli spostamenti sono a carico dell'azienda ma non sono considerati lavoro a
inizio e fine servizio.
In conclusione, la società dichiara che il recupero di 100 milioni necessario per il
risanamento, avverrà per 65 milioni sul costo del lavoro (efficientamenti produttivi) e per
35 milioni sulle azioni riorganizzative.
Il Sindacato ha chiesto di valutare la nuova organizzazione attraverso un’analisi precisa dei
carichi di lavoro che si produrrebbero a valle delle azioni di efficientamento programmate
dalla Società, con particolare attenzione riguardo alle mansioni legate alla sicurezza
dell’esercizio.
Anche la valutazione della proposta aziendale sull’orario di lavoro degli equipaggi non può
essere positiva.
Entrambe le proposte appaiono infatti eccessivamente sbilanciate per l’eccessivo
contributo richiesto al lavoro.
Le parti si sono aggiornate al prossimo 7 aprile per approfondire la discussione.
Roma, 31 marzo 2016