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Diapositiva 1
REPORT OSSERVATORIO TV
GENNAIO 2009
Osservatorio Tv
Moige – Movimento Italiano Genitori
Report mensile elaborato grazie alle segnalazioni fatte al
Numero Verde 800.93.70.70 e al sito www.genitori.it
PERIODO DI RIFERIMENTO
¾Numero mensile di Segnalazioni
2645
¾Media Segnalazioni giornaliere
85
¾Tipologia delle Segnalazioni
62 % protesta
7% proposta
29% gradimento
2% informazioni
¾Chi ci ha contattato
53 %
24 %
20 %
2%
1%
mamme
papà
nonni
figli
altro
IN & OUT: LA CLASSIFICA DELLE SEGNALAZIONI
IN
OUT
Trasmissioni più gradite
‰Film:
Peter Pan, sabato 10 ore 21.10 Italia 1
Sciuscià, sabato 10 ore 21.10 La 7
Il diavolo veste Prada, giovedì 22 ore 21.10 Canale 5
‰ Film:
‰ Fiction:
‰ Fiction:
Trasmissioni contestate
Natale in India, giovedì 22 ore 21.10 Italia 1
Il silenzio degli innocenti, domenica 25 ore 21.30 La 7
Mr. & Mrs . Smith, mercoledì 28 ore 21.10 Rai 1
Tutti pazzi per amore, la domenica ore 21.35 Rai 1
‰Telefilm :
La vita secondo Jim, il sabato ore 13.40 Italia 1
‰Telefilm:
Dr. House, la domenica ore 21.35 Canale 5
Il bene e il Male, il lunedì ore 21.10 Rai 1
Friends, il sabato ore 19.35 Rai 2
N.C.I.S. La domenica ore 21 Rai 2
Squadra speciale Cobra, lunedì 15 ore 19.35 Rai 2
IN & OUT: LA CLASSIFICA DELLE SEGNALAZIONI
IN
Trasmissioni più gradite
‰ Programmi:
La Corrida, il sabato ore 21.10 Canale 5
Ballando con le Stelle, il sabato ore 21.10 Rai 1
X Factor, il lunedì ore 21.10 Rai 2
Speciale Super Quark, il sabato ore 21.30 Rai 3
Programmi per ragazzi:
Twin Princess, dal lunedì al venerdì ore 17.50 Italia 1
Smallville, dal lunedì al venerdì ore 15.50 Italia 1
Trebisonda, dal lunedì al venerdì ore 15.15 Rai 3
OUT
Trasmissioni contestate
‰Programmi:
Il Grande Fratello, il lunedì ore 21.10 Canale 5
Pillole de Il Grande Fratello, dal lunedì al venerdì ore
14.05
Striscia de Il Grande Fratello, il sabato ore 13.40 e 18.15
e la domenica ore 13.40
Studio Aperto, tutti i giorni ore 18.30 Italia 1
Amici, il mercoledì ore 21.10 Canale 5
‰Programmi per ragazzi:
I Simpson, dal lunedì al venerdì ore 14.30 e 19.30 Italia 1
‰ Telefilm:
Paso adelante, dal lunedì al venerdì ore 15 Italia 1
LA CLASSIFICA DELLE RETI TV
La rete più
gradita del mese
La rete più
contestata del mese
Italia Uno
Rai Uno
Commento trasmissioni contestate
Il Grande Fratello, Pillole de Il Grande fratello, ecc, Canale 5. Ed eccoci alla nona edizione de Il Grande Fratello che ormai giunge
come una perturbazione atmosferica fastidiosa e che si deve subire, senza poterla fermare prima che invada la
programmazione di Canale 5 ogni anno. Come è già stato detto più volte, trattasi di programma nel quale un gruppo di
individui - più o meno omogeneo per interessi, educazione e cultura, diversificato invece per caratteri, ambito sociale e
origini - viene rinchiuso a lungo in una grande “gabbia”, piacevole e confortevole, allo scopo di osservarlo 24 ore su 24
col grande occhio del GF: le telecamere. Perché? Per mero vouyerismo, cioè per il gusto di vedere quel che il gruppo fa
all’interno della casa isolata dal resto del mondo, per vedere come gli individui si fiutano, come si aggirano per le stanze
nullafacenti, come talora si “mettano insieme” oppure si aggrediscano, come formino alleanze o tradimenti, infine come
provvedano anche ai loro bisogni fisici. Il programma è detto reality-show per questo motivo secondo il significato
letterale. Ma si sa che la realtà è un’altra. Prima di tutto la scelta dei concorrenti, attraverso provini, segue già una linea
di sceneggiatura preparata in precedenza e che di anno in anno ha piccole mutazioni (un esempio su tutti: quest’anno
sono state cercate per un provino le due piacenti protagoniste delle ore calde della vertenza Alitalia e una di loro,
Daniela Martani, è stata scelta come concorrente). Dopo averla lusingata con la scelta, il GF l’ha svergognata durante
una puntata del lunedì sera, per bocca dell’ospite fisso Alfonso Signorini, il quale, con toni molto duri, l’ha redarguita
sulla serietà e l’onestà da tenere nel lavoro professionale. In seguito, di settimana in settimana, gli autori del GF cercano
di pilotare il comportamento dell’uno o dell’altro concorrente, secondo azioni che possano attrarre maggiormente
l’attenzione dello spettatore che, nel frattempo, è in attesa che avvenga qualcosa di pruriginoso, o scandaloso,o che
possa stimolare discussioni, correnti di pensiero, dibattiti televisivi,ecc. Dunque si tratta di un vero e proprio
sfruttamento di persone paradossalmente consenzienti, ai fini di creare audience a buon mercato e, di conseguenza,
introiti pubblicitari e facile guadagno. Quest’anno il GF si è inventato un nuovo stratagemma per assicurarsi la
partecipazione dello spettatore: sono stati messi in palio alcuni interessanti premi per chi telefona e dà la sua preferenza
o vota per l’uscita di uno gli inquilini. Insomma Il Grande Fratello assomiglia sempre più a un grande laboratorio
mediatico per assoggettare le menti degli spettatori al consumo televisivo (e non solo), attraverso l’esaltazione dei loro
piaceri materiali, delle loro debolezze e volgarità. Se è difficile pensare che sia corretto offrire un tale spettacolo a un
telespettatore adulto, è senz’altro aberrante pensare di proporlo alla visione di un minore!
Amici, Canale 5. Ripartita la nuova edizione di Amici, non propone nulla di nuovo rispetto all’edizione precedente: la stessa
impostazione della gara, vissuta da tutti con rivalità , dove sembra più importante eliminare l’altro concorrente che
migliorarsi e meritare la possibilità di proseguire; lo stesso clima polemico, che spesso giunge all’offesa, tra insegnanti e
allievi; la stessa aria di programma pilotato ai fini dell’audience.
Studio Aperto, Italia 1. Sempre più protestato il notiziario di Italia 1, soprattutto l’edizione delle 18.30, la più seguita dai
giovani. Ma questa volta si aggiunge anche una ferma denuncia per il tg del giorno 22 gennaio, quando parlando del
fenomeno della droga , sempre più diffuso tra gli adolescenti, appaiono scritti sullo schermo di fondo, in modo bene
evidente, i nomi di alcune nuove droghe. Inoltre vengono riferiti i modi di utilizzo e i luoghi di approvvigionamento.
Insomma più che un servizio per mettere in guardia dagli effetti devastanti di qualsiasi droga, leggera o pesante che
sia, è apparso come una pubblicità gratuita al “prodotto”.
Commento trasmissioni contestate
Tutti pazzi per amore, Rai 1. Molto interessante l’idea di partenza che sostiene la nuova fiction di Rai 1 che racconta una
storia d’amore un po’ bizzarra ma credibile tra due vicini di casa (lui vedovo con una figlia; lei separata da cinque anni e
con due figli) con il brio di una situation comedy e, a tratti, con la leggerezza di un musical. Ma le attese vengono subito
tradite (e anche il titolo!). Infatti il tema che già alla seconda puntata prende il sopravvento sulla storia e che diventa
praticamente unico è il sesso. Così tra una gag e l’altra tutto scorre volgarizzato e banalizzato. Per quanto divertenti
possano essere i tentativi andati a vuoto di avere un rapporto intimo per suggellare l’innamoramento dei due
protagonisti, il sesso consumato in auto resta qualcosa di assai squallido, anche se la spettacolarizzazione lo vuol far
apparire come romantico e persino auspicabile. E’ risaputo che l’humour e la capacità di sdrammatizzare certe
situazioni anche paradossali sono essenziali per un buon rapporto di coppia, ma qui vengono confusi con la
superficialità, la banalità, la mancanza e di punti fermi in cui credere e vivere insieme con l’altro e con la famiglia,
seppur allargata. Nella fiction il punto di vista (e il desiderio) personale vince sulla condivisione, sebbene sia
continuamente modificato dai suggerimenti più o meno sinceri e disinteressati degli amici. Gli amici e i colleghi di
lavoro giocano un ruolo importante nella storia. Le figure femminili variano dall’amica che finge un rapporto sereno
con un uomo che l’ha lasciata da tempo, per non perdere l’immagine di donna che sa come “gestire un rapporto”
amoroso; alla sorella di lei, viziata e capricciosa, che tratta il suo compagno come un burattino e che quando è da lui
lasciata si dispera come una bimba che ha perso il giocattolo preferito. Non meno sconcertante è la figura della madre
che organizza feste di divorzio e aiuta coppie a separarsi e che non è in grado di confortare entrambe le figlie nella
confusione dei loro sentimenti. E che dire delle colleghe di lavoro che solidarizzano nel dare consigli di seduzione e che
vantano comportamenti emancipati senza che nessuna di loro possa essere modello di stabilità affettiva e che abbia un
concetto “normale” di famiglia. I figli appaiono come vittime o dei fallimenti e delle insicurezze, o della noia e
dell’insoddisfazione dei genitori. Come ormai sempre più spesso accade sia nelle fiction sia nelle serie di telefilm, essi
sono adolescenti descritti con tutte le caratteristiche tipiche dell’età, ma risultano presto più maturi dei genitori e capaci
di dare loro qualche preziosa dritta. Gli uomini invece o sono degli stupidi, utili solo a soddisfare i desideri sessuali
femminili; o sono degli ingenui, insicuri e incapaci di conquistare una donna; oppure sono dei maschi tutta fisicità,
vanità ed egocentrismo, che vedono la donna come una preda da cui trarre piacere. Ci sono anche due vecchie zie
ridicole e bigotte che si prendono cura a modo loro del nipote vedovo, tiranneggiandolo con un affetto troppo
invadente. Tutto l’insieme, per lo stesso tipo di impostazione della storia e i dei suoi meccanismi di svolgimento,
ricorda inevitabilmente un’altra ormai nota fiction di Mediaset “I Cesaroni”. La vita va così, che ci si può fare? Così
sembra dire ciascun personaggio seppure con motivazioni diverse. Si deve cercare in qualche modo di essere felici nel
caos dei sentimentalismi e degli individualismi. La comicità delle situazioni rende tutto più piacevole, perché sembra
fugare la monotonia del quotidiano impegno, ma sfalsa pericolosamente la realtà, soprattutto ai più giovani che ancora
non sono dotati di un maturo criterio di valutazione. E’ per questo che molte famiglie hanno protestato per tale fiction
che all’inizio (a parte qualche parolaccia di troppo) sembrava godibile per tutti.
Commento trasmissioni contestate
Dr. House, Canale 5. Il “troppo storpia”: così recita un noto detto che si addice pienamente alla 5^ edizione della serie di
telefilm Dr House. Infatti il noto medico è “troppo” cinico, “troppo” irriverente, “troppo” asociale, “troppo” arrogante, e
anche “troppo” geniale. Persino “troppo” smarrito nei sentimenti, che il protagonista vive decisamente con meno
successo che nella sua professione. Questi eccessi, forse considerati essenziali per ravvivare l’interesse degli
appassionati del telefilm costruito quasi esclusivamente sulle diagnosi ardite, ma alla fine sempre esatte, dell’abile
medico, raggiungono apici di intollerabilità nella puntata di domenica 1 febbraio dove nelle primissime scene due
donne si baciano e poi consumano la loro passione con una sconcertante aggressività. Una delle due donne è un medico
della equipe di House e l’altra diventerà una sua paziente. Il resto dell’episodio è incorniciato con pesanti allusioni
sessuali . L’interesse per la malattia sconosciuta da curare resta sempre il tema principale, tutto il resto è funzionale alla
diagnosi, anche il sesso e le persone coinvolte. L’effetto complessivo della puntata lascia un’inquietante sensazione di
disumanità.
Il Bene e il Male, Rai 1. Anche se le puntate finora trasmesse sono poche, appare già piuttosto chiara l’impronta di fondo di
questa nuova serie di telefilm di Rai 1. Infatti la protagonista che emerge negli episodi è l’ambiguità che attraversa ogni
personaggio e ogni storia. Un intreccio di vicende giudiziarie e di indagini di polizia che i protagonisti (magistrati e
poliziotti) cercano di portare a termine seguendo strade non ortodosse, al limite della legalità. Un’aurea negativa
avvolge entrambe le istituzioni dello Stato, le quali, invece, per loro intrinseca vocazione, dovrebbero garantire
sicurezza, protezione, legalità e giustizia ai cittadini. Si sa che il buono e il cattivo – o meglio il bene e il male - sono
presenti ovunque e comunque, eppure questa serie sembra gettare solo il dubbio su tutto e la ricerca della verità appare
come troppo difficile da applicare senza ricorrere a mezzi non corretti. Infine, oltre al contenuto ambiguo e pessimista,
che induce a un giudizio ingiusto e di sfiducia nelle istituzioni ( cosa pericolosa soprattutto per i giovani sempre così
critici nei confronti delle autorità), sono presenti scene di violenza e immagini forti non adatte alla prima serata.
Commento trasmissioni contestate
Mr.
& Mrs. Smith, Rai 1. Una storia assolutamente improbabile, tenuta in piedi con fatica da due belli del cinema
americano Brad Pitt e Angelina Jolie, che tra inganni reciproci e colpi bassi si riscoprono innamorati anche se rivali
nel loro lavoro di killer professionisti. Tutto il film che naturalmente è d’azione e solo quello, è un’unica sparatoria
intervallata da esplosioni , devastazioni ,distruzioni e morti . Un gran frastuono di immagini e di rumori. Tante, tante
armi di tutti i tipi imbracciate con disinvoltura. E non basta una sottile vena ironica ad alleggerire le immagini , anzi
rende tutto come un gioco tutto sommato divertente e per ciò pericolosissimo per i minori che prediligono il genere
d’azione.
Il Silenzio degli Innocenti, La 7. Un film di grande successo (del ‘91) con attori del calibro di Anthony Hopkins, nella parte
di un terribile serial killer, nonché cannibale delle proprie vittime, e di J. Foster che con questa sua interpretazione ha
suggellato la sua carriera cinematografica. Un film ben fatto e di forte impatto emotivo sia per il contenuto, sia per le
immagini ad alta tensione, ma, proprio per questo, anche se segnalato da un bollino rosso, non adatto per essere
trasmesso in prima serata.
Commento trasmissioni gradite
X Factor, Rai 2. Come per Ballando con le Stelle il soggetto del programma è il ballo, così per X Factor il soggetto è la
musica. X Factor si presenta sostanzialmente come talent-scout dove, come già detto per la prima edizione, prevale
lo spettacolo sul talento artistico. Ciò che piace di più al pubblico dei giovani è conoscere la storia dei concorrenti, i
loro tentativi e la loro voglia di avere un’occasione di essere ascoltati e chissà forse la possibilità di un futuro nella
musica. C’è un’interessante collaborazione e sforzo da parte della giuria, dei maestri di canto, dei creativi del look e
del personaggio per arrivare a dare la giusta collocazione nel mondo canoro, agli aspiranti cantanti. Forse
quest’anno si è subito creata una polemica troppo forte tra il cantante e giudice Morgan e la Ventura, causando così
momenti di tensione verbale troppo lunghi a discapito della musica. Comunque, arriva sempre a stemperare la
discussione l’intervento esperto e più rilassato della Maionchi. Il conduttore Francesco in questa nuova edizione
sembra essere diventato più padrone di casa e sembra muoversi con maggior disinvoltura incoraggiando i
concorrenti, placando gli eccessi del pubblico e moderando gli scontri verbali della giuria. Insomma un programma
per appassionati del genere musicale leggero, finora senza contro indicazioni.
Ballando con le Stelle, Rai 1. E’ tornata la grande e spettacolare sala da ballo televisiva che ha avuto tanto successo
nelle tre edizioni precedenti. Milly Carlucci è ancora la stessa elegante e amabile padrona di casa che sa essere
amica dei concorrenti e del pubblico nello stesso tempo. Il ballo dei vip (alle prime armi in questo campo) che si
mettono in gioco e in competizione tra di loro, offrendo ciascuno le proprie caratteristiche di personaggi dello
spettacolo per rendere più personali le proprie performance, piace molto al pubblico a casa e in particolare alle
famiglie. Tutti gli aspetti che fanno un varietà, dal cambio continuo dei costumi da ballo al ricco gioco delle luci,
dall’orchestra dal vivo che arrangia e adatta canzoni di tutti i tempi per i diversi ritmi dei balli ai bravi vocalist che
interpretano le canzoni stesse, sono molto curati. L’aspetto del reality show c’è ma è interpretato in modo molto
discreto e funzionale alla gara di ballo. La serietà della giuria è assicurata dalla presidente Caroline Smith , esperta
delle specialità di ballo previste dal programma. Come in ogni gara che si rispetti c’è competizione ma nei limiti di
un gioco che deve divertire i concorrenti e il pubblico. Quest’anno, il tentativo di creare pettegolezzi senza
fondamento e di mettere un po’ di pepe tra i vip, è rappresentato dalla presenza di alcuni giornalisti della stampa
del gossip e del mondo dello spettacolo ed è l’unico neo inutile e poco gradito del programma, insieme con la
durata esagerata di ciascuna puntata che rende difficile la visione completa dello spettacolo.
Commento trasmissioni gradite
Speciale Super Quark, Rai 3. Anche se si tratta di repliche, il programma è sempre consigliabile per arricchire la
propria conoscenza storica o scientifica in modo gradevole e facilitato dalla tecnica del docu-drama che coinvolge
maggiormente lo spettatore. Ogni puntata approfondisce in modo molto accurato tutti gli aspetti storici, sociali e
scientifici dell’argomento trattato avvalendosi di esperti e studiosi internazionali.
Twin princess cartone, Italia 1. Non male il nuovo cartone proposto da Italia 1, non tanto per la realizzazione tecnica,
che é quella classica giapponese, né per la scrittura, che risulta piuttosto banale, ma per i messaggi positivi in
generale contenuti in esso e, in particolare, per quelli ecologico-ambientalisti. Decisamente apprezzabile il fatto che
una volta ogni tanto si usi il mezzo ludico-visivo per educare i più piccoli a un bene comune che, in questo caso, è
anche un bene dell’umanità intera.
Trebisonda, Rai 3. Sempre positivo questo programma per ragazzi anche nel suo rinnovarsi. Musica suonata da
ragazzi, giovani ospiti, piccoli campioni di sport generalmente meno praticati, un po’ di comicità e di attualità.
All’interno di Trebisonda c’è lo spazio dedicato al Gt Ragazzi, ben costruito, con un linguaggio adatto proprio ai più
giovani: vengono date le notizie del giorno come tutti gli altri telegiornali e, in più, interviste a personaggi cari ai
ragazzi e servizi su argomenti scientifici o di novità tecnologiche.
Peter Pan, Italia 1. Un film certamente per i più giovani, ma ugualmente piacevole per tutta la famiglia. Qui la sindrome
di Peter Pan, cioè dell’eterno bambino che è in noi, non viene letta in chiave negativa, al contrario il messaggio
sembra essere un invito a restare semplici e diretti anche nelle situazioni più difficili e a coltivare sempre sogni e
ideali per i quali combattere a qualsiasi età!
Sciuscià, La 7. E’ bello poter vedere in un orario adatto a tutta la famiglia un classico della filmografia italiana (film di
Vittorio De Sica del 1946) che, oltre a essere un capolavoro, diventa anche un’occasione per ricordare o far conoscere
ai più giovani, attraverso il neorealismo, aspetti sociali e realtà appartenenti al nostro passato che aiutano a
riflettere anche sul tempo presente.
Commento trasmissioni gradite
Il Diavolo veste Prada, Canale 5. Simpatica commedia sul mondo della moda e del giornalismo a esso connesso che, sul
filo del sorriso, non rinuncia a giudicare severamente arrivismo, insensibilità, vanità e spregiudicatezza di chi si
muove e allo stesso tempo muove questo ambiente. Positiva la figura della protagonista (insieme con la sempre
straordinaria M. Streep) che, giovane neo assunta alla rivista di moda capeggiata da una dispotica direttrice, é spinta
sì dall’aspirazione di fare carriera in quel campo, ma con abilità, intelligenza e forza d’animo, decide di non lasciarsi
risucchiare dal vortice crudele e superficiale che la circonda e riesce a emergere rimanendo fedele alla sua onestà e ai
valori in cui crede seppure con tante incertezze e difficoltà.
Smallville, Italia 1. Riprendono le avventure del giovane Clark Kent – futuro Superman – con delle repliche, in attesa
della nuova serie già in onda su satellite. Il telefilm molto amato da ragazzi adolescenti e preadolescenti ha tutte le
caratteristiche per piacere a un pubblico sia femminile che maschile: avventura, fantascienza, sentimenti, amori,
amicizia e grandi ideali. In effetti bisogna riconoscere che ben emergono, tra avventure ovviamente fantastiche e
irreali, le doti molto umane del protagonista e dei suoi più stretti e fedeli amici. Per difendere questi valori ha senso
utilizzare anche doti straordinarie, se ne si ha il dono, e rischiare la propria vita mettendo in gioco tutto se stesso. Ma
neanche queste doti sarebbero sufficienti da sole se Clark non avesse l’aiuto dei suoi amici. Insomma senz’altro un
messaggio positivo per i nostri ragazzi nell’età dei grandi ideali, con una nota, però, di attenzione per i bambini:
sconsigliamo la visione ai più piccoli per la presenza di immagini e situazioni che possono spaventare.