città di benevento “programma di mandato”

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città di benevento “programma di mandato”
CITTÀ DI BENEVENTO
“PROGRAMMA DI MANDATO”
2006-2011
Sindaco Ing. Fausto Pepe
Presentato al Consiglio Comunale del 18 settembre 2006
Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Per la salvezza delle città di tutto il mondo
Dal discorso tenuto dal prof. Giorgio La Pira, al Convegno dei
Sindaci di tutto il mondo in Firenze il 2 ottobre 1955:
“….Le città hanno una vita propria: hanno un loro proprio essere
misterioso e profondo: hanno un loro volto: hanno, per così dire, una loro
anima ed un loro destino: non sono cumuli occasionali di pietra: sono
misteriose abitazioni di uomini e più ancora, in certo modo, misteriose
abitazioni di Dio: Gloria Domini in te videbitur. Non per nulla il porto
finale della navigazione storica degli uomini mostra, sulla riva dell’eternità,
le strutture quadrate e le mura preziose di una città beata: della città di
Dio!
La nostra disattenzione a questi valori di fondo, che danno invisibilmente
ma realmente peso e destino alle cose degli uomini, ci ha fatto perdere la
percezione del mistero delle città: eppure questo mistero esiste e proprio
oggi – in questo punto così decisivo della storia umana – esso si manifesta
con segni che appaiono sempre più marcati e che richiamano alla
responsabilità di ciascuno e di tutti. […] Ecco il problema fondamentale dei
nostri giorni: il quale ha anche una sua precisa impostazione giuridica. E’
il seguente. Hanno gli Stati il diritto di distruggere le città? Di uccidere
queste “unità viventi” – veri microcosmi nei quali si concentrano valori
essenziali della storia passata e veri centri di irradiazione di valori per la
storia futura – con le quali si costituisce l’intiero tessuto della società
umana, della civiltà umana? La risposta, a nostro avviso, è negativa.
Le generazioni presenti non hanno il diritto di distruggere un patrimonio a
loro consegnato in vista delle generazioni future!
Il diritto all’esistenza che hanno le città umane è un diritto di cui siamo
titolari noi delle generazioni presenti, ma più ancora quelli delle
generazioni future. Un diritto il cui valore storico, sociale, politico,
culturale, religioso si fa tanto più grande quanto più riemerge, nella attuale
meditazione umana, il significato misterioso e profondo delle città. Ogni
città è una città sul monte, è un candelabro destinato a far luce al cammino
della storia.
Ciascuna città e ciascuna civiltà è legata organicamente, per intimo nesso e
intimo scambio, a tutte le altre città ed a tutte le altre civiltà: formano tutte
insieme un unico grandioso organismo. Ciascuna per tutte e tutte per
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
ciascuna. Storia e civiltà si trascrivono e si fissano, per così dire, quasi
pietrificandosi, nelle mura, nei templi, nei palazzi, nelle case, nelle officine,
nelle scuole, negli ospedali di cui la città consta. Le città restano, specie le
fondamentali, arroccate sopra i valori eterni, portando con sé, lungo il
corso tutto, dei secoli e delle generazioni, gli eventi storici di cui esse sono
state attrici e testimoni. Restano come libri vivi della storia umana e della
civiltà umana: destinati alla formazione spirituale e materiale delle
generazioni venture. Restano come riserve mai esaurite di quei beni umani
essenziali – da quelli di vertice, religiosi e culturali, a quelli di base, tecnici
ed economici di cui tutte le generazioni hanno imprescindibile bisogno.
La città è lo strumento in certo modo appropriato per superare tutte le
possibili crisi cui la storia umana e la civiltà umana vanno sottoposte nel
corso dei secoli. La crisi del nostro tempo – che è una crisi di sproporzione
e di dismisura rispetto a ciò che è veramente umano – ci fornisce la prova
del valore, diciamo così, terapeutico e risolutivo che in ordine ad essa la
città possiede.
Come è stato felicemente detto, infatti, la crisi del tempo nostro può essere
definita come sradicamento della persona dal contesto organico della città.
Ebbene: questa crisi non potrà essere risolta che mediante un radicamento
nuovo, più profondo, più organico, della persona nella città in cui essa è
nata e nella cui storia e nella cui tradizione essa è organicamente inserita.
E prima di finire questo discorso sul valore delle città sul destino per la
civiltà intiera e per la destinazione medesima della persona, permettete che
io dia un ammirato sguardo di insieme alle città millenarie, che come
gemme preziose, ornano di splendore e bellezza le terre dell’Europa e
dell’Asia. […]Città arroccate attorno al tempio; irradiate dalla luce celeste
che da esso deriva: città nelle quali la bellezza ha preso dimora, s’è
trascritta nelle pietre: città collocate sulla montagna dei secoli e delle
generazioni: destinate ancora oggi e domani a portare alla civiltà
meccanica del nostro tempo e del tempo futuro una integrazione sempre più
profonda ed essenziale di qualità e di valore!
Ognuna di queste città non è un museo ove si accolgono le reliquie, anche
preziose, del passato; è una luce ed una bellezza destinate ad illuminare le
strutture essenziali della storia e della civiltà dell’avvenire. Le città non
possono essere destinate alla morte: una morte, peraltro, che
provocherebbe la morte della civiltà intiera.”
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
INDICE DEI CAPITOLI
Premessa
Dal Programma Elettorale al Programma di Mandato
Capitolo 1
La Città recupera la sua centralità, tra zone interne e
fasce costiere:
1. Il ruolo nella storia.
2. Le richieste del mercato e le potenzialità del territorio.
3. Regione Campania e Unione Europea: le scelte per le aree interne.
4. La Città “equa e solidale che guarda al futuro”.
Capitolo 2
La Città sostenibile e produttiva
1.
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3.
4.
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7.
8.
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10.
11.
12.
Ambiente e paesaggio.
Le campagne.
I beni culturali.
Turismo.
Spettacoli e Cultura.
Commercio.
Industria.
Artigianato.
Sostegno alla base economica cittadina.
Formazione e buona occupazione.
L’innovazione.
Le infrastrutture e la mobilità.
Capitolo 3
La Città dell’area vasta
1. La nuova richiesta di pianificazione.
2. Le connessioni tra Piano Urbanistico Comunale, Piano urbano
della Mobilità e Piano Strategico.
3. L’attuale assetto urbanistico della Città.
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4.
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7.
Il Piano Urbanistico Comunale.
Lo spazio della pianificazione.
Progettare il territorio nel suo insieme.
La matrice storica del territorio, le contrade, le aree interstiziali e
periurbane.
8. Cominciare dagli accessi.
9. Lo statuto dei luoghi.
10.Il sistema delle relazioni, le trasformazioni in atto e le “porte
territoriali della Città”.
11.La localizzazione dei due centri commerciali.
12.La questione dell’abitare.
13.I fiumi ed il sistema dei Parchi: la previsione di un grande parco
urbano del divertimento e della natura.
14.La questione del limite della Città.
15.Le aree nodali della Città ed i quartieri.
16.Il Centro storico.
Capitolo 4
La Città dei servizi
1. La Città di tutti.
2. La città dei giovani.
3. Lo sport
Capitolo 5
La Riorganizzazione dei servizi comunali
1. Carta della qualità del Comune di Benevento.
2. Nuova dotazione organica e gestione del personale.
3. L’utilizzazione del patrimonio comunale.
Capitolo 6
La Partecipazione dei cittadini
1. Pari opportunità.
2. Istituzione dello Sportello comunale del consumatore.
3. Strumenti per la Partecipazione
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Premessa
Dal Programma Elettorale al Programma di Mandato
Il Programma di Mandato è previsto dall’art. 46 del Testo Unico degli Enti Locali.
È stato elaborato tenendo conto del Programma Elettorale e pur avendo
caratteristica di documento di indirizzo strategico, contiene indicazioni concrete sui
singoli programmi di intervento.
Lo Statuto del Comune di Benevento prevede che il Programma debba essere
presentato in Consiglio Comunale entro 90 giorni dall’insediamento; questo tempo
è stato utilizzato per attivare la “partecipazione” attraverso seminari, incontri e
acquisizione di contributi.
È stato un lavoro lungo, necessario ed estremamente interessante.
Riteniamo, infatti, che il rilancio economico della Città, non può essere il risultato
della coincidenza di fattori casuali, ma deve essere il frutto di un progetto
condiviso tra istituzioni, associazioni di categoria, sindacati, forze sociali,
Università.
Vi è la necessità di coagulare intorno all’azione di governo dei prossimi anni le
forze sane di questa Città, rimediando all’affievolimento della cooperazione e
della tensione ideale, causato da anni di inerzia.
Ora invece sono richieste passione e tensione morale per rinnovarsi e per costruire
“una città equa ed innovativa”.
Dopo la discussione e le indicazioni del Consiglio Comunale, ed a seguito della
verifica straordinaria dei residui attivi e passivi, nonché del peso dell’indebitamento,
dalla quale già emerge una difficile situazione finanziaria, sarà possibile stabilire i
tempi degli interventi del Programma.
Dall’analisi dell’indebitamento si è evidenziato infatti la presenza di un debito
residuo per mutui e prestiti per oltre 78 milioni di euro, di cui oltre 32 milioni di
euro risultano concessi dagli istituti di credito mutuanti nel solo ultimo trimestre
2005.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Tale livello d’indebitamento, che risulta essere quasi doppio rispetto alla media
regionale, impedisce per i prossimi 20 anni ulteriori mutui per investimenti
finanziari.
Altra criticità è rappresenta dalla sottoscrizione di un contratto di swap con il quale
l’Ente ha trasformato il proprio debito da tasso fisso a tasso variabile per un periodo
di tempo che arriva sino al 2035, rendendo ancora più incerto il futuro finanziario di
questo Comune.
Il programma, che impegna l’Amministrazione e la struttura organizzativa
dell’Ente, verrà aggiornato e dettagliato ogni anno con la Relazione Previsionale e
Programmatica allegata al Bilancio.
Anche per gli aggiornamenti saranno attivate efficaci forme di partecipazione.
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Capitolo 1
La Città recupera la sua centralità, tra zone interne e
fasce costiere.
1. Il ruolo nella storia
Benevento, per la sua posizione strategica, è stata cerniera tra realtà diverse,
rappresentando per molti secoli il riferimento di interessi molteplici, dal commercio
alla cultura, e connotandosi così per le peculiarità che l’hanno resa unica.
Prima, Città produttiva e di commercio (già nel IV-III sec. a.C.) al centro della
grande Regione Sannita lungo l’asse appenninico, poi importante Città Romana
sulla Via Appia, collegamento tra i due mari e tra Oriente ed Occidente.
Ducato e poi Principato Longobardo per quattro secoli, con influenze su quasi
tutta l’Italia Meridionale ed oltre; realtà di grande interesse storico e culturale per la
particolarità della scrittura-miniatura e del “canto beneventano”, per l’importanza
della zecca e la particolarità dell’impianto urbano, che ancora oggi caratterizza il
Centro Storico.
Anche durante il periodo pontificio, l’enclave di Benevento mantiene relazioni
vaste con il resto dell’Italia meridionale, soprattutto grazie alla via Appia e al ruolo
di Città commerciale (Dogana) e produttiva (mulini lungo i canali del fiume
Sabato).
Benevento vive, però, una lunga crisi con l’affermarsi del modello di sviluppo
incentrato sulla grande industria (anche se, dalla fine dell’800 alla 2° guerra
mondiale, il Rione Ferrovia è stato un importante quartiere produttivo e residenziale
per le attività collegate alla ferrovia e all’aeroporto).
Crisi, ancor di più acuita dalla realizzazione dell’Autostrada Napoli Bari, che
allontana
la Città dalle grandi direttrici e conseguentemente dalle nuove
localizzazioni produttive.
Diventa così “area interna svantaggiata”, costretta a rincorrere le chimere della
grande industria.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Negli anni ‘70 la discussione sull’Urbanistica, ripropose la necessita di definire
una ipotesi di sviluppo che valorizzasse il Centro storico e la ricchezza dei beni
culturali.
Negli anni ’80 si puntò sulla “Città di cultura e di servizi”, scelta coraggiosa, ma
allora non adeguatamente assistita dalle scelte politiche nazionali e regionali.
Quella esperienza di governo fu fondamentale per l’affermarsi di Città Spettacolo,
per la nascita dell’Università, del Conservatorio, del Laboratorio di Teatro, e il
recupero e la ristrutturazione dei teatri con la contemporanea approvazione di tutti
gli strumenti urbanistici Zevi e Rossi e la definizione di grandi idee per il recupero
del centro storico.
L’incapacità a produrre il nuovo Piano Regolatore, lo scempio di Piazza Duomo e il
degrado delle periferie, sono le inadempienze più significative del governo degli
ultimi 13 anni, privo di un’idea del ruolo della Città inserita in un contesto
sistemico e organico.
Le ultime amministrazioni comunali non hanno valorizzato la storia della città, il
centro storico, le campagne; tutti i richiami alla tutela dell’ambiente e allo Sviluppo
Sostenibile sono stati proclami senza progetto, ed è significativo che proprio il
turismo, una delle nostre grandi opzioni di sviluppo, sia stato completamente
dimenticato.
Riteniamo che oggi le condizioni siano mutate.
Benevento può riacquistare il ruolo di Città di riferimento delle aree interne per
favorire una molteplicità di scambi tra le realtà fortemente urbanizzate e
congestionate che si affacciano sui due mari.
2. Le richieste del mercato e le potenzialità del territorio.
Oggi, il “mercato” chiede qualità e coinvolge i molti aspetti della vita: aria,
ambiente, acqua, paesaggio, territorio, cultura, servizi e sapere (università “small,
beautiful, high quality”).
Le realtà non devastate da livelli elevati di inquinamento, con terreni agricoli
ancora utilizzabili per prodotti sani, con ricchezza di paesaggi, beni archeologici e
monumentali, manifestazioni ed eventi culturali, tradizione enogastronomica,
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Università e centri di ricerca qualificati, sono oggi realtà che hanno grandi
potenzialità di sviluppo.
Da qui nasce la grande occasione per il rilancio economico del nostro territorio che,
escluso per anni dall’industrializzazione, non è stato compromesso da evoluzioni
disordinate, riuscendo a mantenere quelle peculiarità che oggi lo ripropongono alla
ribalta.
All’attualità la Politica e le scelte di Governo Regionali e nazionali favoriscono
questa possibilità di rilancio.
3. Regione Campania e Unione Europea: le scelte per le aree
interne.
Per un nuovo modello di sviluppo è fondamentale avere una visione ampia delle
problematiche: trasformare il ruolo delle aree interne, chiuse finora dentro territori
limitati, nel ruolo di apertura verso territori oltre i propri confini e finalizzando le
strategie al riequilibrio dei contesti territoriali.
In questa ottica si compongono caratterizzazioni nuove, che articolano un diverso
scenario basato:
1. sul riconoscimento del ruolo fondamentale dei sistemi territoriali intermedi
(zone interne) e sulla realizzazione in maniera unitaria degli obiettivi di
competitività, coesione e sviluppo sostenibile dell’Agenda Europea di LisbonaGotemborg e del Regolamento dell’Unione relativo ai nuovi fondi strutturali
2007-2013.
2. sul riconoscimento da parte dell’Unione Europea del ruolo delle Città,
sorgente primaria di ricchezza e sviluppo sociale e culturale, che vengono
individuate come chiave per assicurare equilibrio al territorio e mettere in rete
le peculiarità competitive locali al fine di costruire “un sistema equilibrato e
policentrico ” attraverso una rete di alleanze delle città stesse.
3. sull’individuazione della Città come soggetto promotore del “progetto
territorio” di area vasta, improntato alla logica selettiva di valorizzazione delle
risorse endogene.
Rispetto a questa visione dobbiamo inquadrare il ruolo nuovo della Città di
Benevento avendo come riferimenti:
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
• il Documento strategico della Regione Campania per la politica di
competitività e coesione 2007-2013;
• il progetto APE (Appennino Parco d’Europa) di sviluppo sostenibile delle
Regioni dell’arco appenninico;
• il nostro specifico contesto geografico, sull’appennino meridionale e sulle
direttrici per Napoli, Roma, Bari, Termoli, Pescara.
• l’organizzazione territoriale delle aree interregionali contigue, con fremiti di
sviluppo evidenti.
I capisaldi su cui legare la nostra ipotesi di progetto territorio, con riferimento al
quadro infrastrutturale regionale ed interregionale, sono così sintetizzabili:
1. L’individuazione della Campania come piattaforma di raccordo e “ponte” tra
l’Oriente, il bacino del Mediterraneo e l’Europa, attraverso la connessione tra i
due corridoi strategici (reti Ten-T) I (Berlino – Palermo) e VIII (costa adriatica
- Balcani) attraverso la direttrice Bari-Napoli.
2. Il ruolo delle Città delle aree intermedie del sistema ambientale
dell’Appennino meridionale, ponte di collegamento con il sistema europeo
della biodiversità.
3. Il ruolo della Città di Benevento, elemento centrale delle direttrici viarie,
anche attraverso il rafforzamento della connessione con il corridoio VIII ed I
(nodo di Mercato San Severino-Baronisse-Pontecagnano ed un più rapido
collegamento con Caserta, Napoli e Roma), come Città guida dell’intero
sistema appenninico meridionale.
Per legare la nostra ipotesi di progetto territorio ai capisaldi dobbiamo inquadrare le
finalizzazioni della Regione Campania e quelle del progetto APE riservate alle città
intermedie come Benevento.
La Regione Campania, con riferimento al nuovo Regolamento europeo dei fondi
strutturali 2007-2013, individua le zone intermedie, e quindi le Città delle zone
interne, come ambito di valorizzazione per dare centralità, non solo geografica, a
queste aree, luogo della connessione con i corridoi di un sistema territoriale plurale,
rappresentato dallo scenario di contesti ampi costituiti da specificità diverse che
concorrono ad una unica linea di sviluppo, aperta al Mezzogiorno, al Mediterraneo e
all’Europa.
La Campania, in questa impostazione, diventa piattaforma integrata dove
concentrare investimenti nell’industria, nei servizi di eccellenza, nelle moderne
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scelte per l’agricoltura, negli interventi a favore dei circuiti turistici e culturali, dei
centri storici e delle Città.
Ciò, in stretto legame con gli obiettivi del progetto APE, di rafforzamento della rete
di alleanze delle Città dell’Appennino, che prevede:
-
la valorizzazione dell’ambiente naturale in grado di coniugare tutela,
sviluppo e crescita occupazionale;
la conservazione delle specificità del sistema insediativo;
lo sviluppo del turismo sostenibile e la valorizzazione della ruralità;
la promozione delle produzioni di qualità del settore agroalimentare ed
enogastronomico e lo sviluppo della PMI artigianale e agroalimentare.
Queste finalizzazioni, coerenti con gli obiettivi del Regolamento dei fondi strutturali
2007-2013 dell’Unione, individuano per la Città di Benevento una strategia
incentrata su 3 elementi cardini: le risorse endogene del territorio, una concezione
del futuro aperta, capace di costruire relazioni, alleanze e connessioni fra comuni,
territori, ed un quadro infrastrutturale forte (aria, gomma e ferro), che favorisca il
ruolo di connessione nel contesto regionale ed in quello della rete di Città.
Quali sono allora le nostre risorse?
Innanzitutto la strategica posizione geografica ed orografica della Città, e quindi:
-
-
l’ambiente, il paesaggio, la campagna, i fiumi e l’orditura storica della
campagna beneventana, delle contrade e delle tante masserie storiche del
‘700.
l’identità storico-culturale e il millenario patrimonio d’arte, architettura e
monumenti.
l’Università, attraverso la quale rafforzare i percorsi di ricerca ed
innovazione.
4. La Città “equa e solidale che guarda al futuro”.
Lavorare per la qualità dei servizi per i residenti e gli ospiti è compito istituzionale
dell’Ente, ma è anche l’investimento indispensabile per essere attrezzati e credibili
nell’assumere il ruolo strategico che oggi le condizioni di mercato e le scelte
politiche consentono.
Siamo del parere che nella nostra comunità le condizioni di povertà, precarietà e
marginalità non siano più tollerabili, e che si necessiti di un’azione amministrativa e
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di governo decisa per contrastare le disuguaglianze e attivare tutte le energie
possibili ed indispensabili per cogliere appieno le nuove opportunità di sviluppo.
Si tratta di un impegno faticoso, ma ancor più necessario, se si tiene conto delle
condizioni finanziarie gravose in cui versa l’Ente in questo momento.
Tutta l’azione amministrativa sarà improntata ad attuare progetti finalizzati
all’equità, alla solidarietà, e al ruolo strategico della Città come riferimento di
un’area vasta oltre i confini amministrativi.
Secondo questa impostazione, ad esempio, dobbiamo fare in modo che:
1. l’Azienda Speciale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti diventi una
azienda consortile;
2. la nostra Università sia sostenuta e potenziata, anche attraverso il “campus
universitario del centro storico”, per essere al servizio del territorio ed in
relazione sinergica con i centri di ricerca delle realtà territoriali con le quali
intendiamo intrecciare nuove relazioni culturali e produttive;
3. la Rassegna Città Spettacolo sia rilanciata per essere riferimento culturale
della Città e delle sue relazioni con il territorio e così pure il Festival delle
Streghe e gli altri grandi eventi;
4. la Città ospiti una Fiera annuale dei prodotti tipici dell’Appennino
meridionale.
5. la Borsa del Turismo delle aree interne si caratterizzi come appuntamento
qualificato dell’offerta turistica delle realtà dell’Appennino meridionale,
che si confrontano con la domanda delle aree metropolitane e delle zone
costiere.
6. le tante vitali esperienze locali dell’informazione siano sostenute ed
integrate con la promozione di un net-work territoriale.
7. i servizi d’integrazione sociosanitaria per i disabili siano di riferimento per
la provincia e l’intero meridionale.
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Capitolo 2
La Città sostenibile e produttiva
Benevento si candida ad essere Città di riferimento nel vasto sistema territoriale e
pertanto tutta l’attività politico-amministrativa del Comune, articolata nei diversi
Settori, dovrà essere capace di rapportarsi coerentemente con questo obiettivo e di
interagire con le altre istituzioni, in primo luogo l’Amministrazione Provinciale,
nonché con i centri di eccellenza del territorio, dall’Università al Marsec.
I programmi di intervento sono:
1. Ambiente e paesaggio:
La tutela dell’ambiente del territorio comunale è di prioritaria importanza per
rispondere adeguatamente alla richiesta di “qualità” e sviluppare le potenzialità
descritte nella premessa.
Questi i progetti previsti:
• Redazione ed aggiornamento della Carta dell’Ambiente.
• Relazione annuale sullo Stato dell’Ambiente.
• Promuovere i principi e la pratica dello Sviluppo Sostenibile e
dell’Agenda 21 locale.
• Piano di Azione Locale Ambientale per la sostenibilità urbana.
• Bilancio ambientale, partecipativo e sociale.
• Monitorare, raccogliere , diffondere e valorizzare studi, ricerche, buone
pratiche e in generale esperienze positive di sviluppo sostenibile.
• Educazione ambientale.
• Certificazione EMAS.
• Rafforzare la rete delle istituzioni che si occupano di ambiente.
• Promuovere la certificazione ambientale delle imprese.
• Sportello informativo, anche attraverso sito WEB, sui dati relativi allo
stato dell’ambiente e le iniziative delle istituzioni e delle associazioni che
si occupano di tutela ambientale.
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• Piano straordinario per i ripristini ambientali (corsi d’acqua, zone
franose, cave abbandonate, ecc.) soprattutto con le tecniche della
bioingegneria.
• Bonifica discariche abusive (a cominciare dai materiali riversati nei corsi
d’acqua).
• Raccolta dei Rifiuti:
- Raccolta differenziata secco-umido, prima presso i grandi produttori
(mercati, centri commerciali, negozi di frutta e verdura, ristoranti, bar,
ecc.) e poi presso le famiglie, per selezionare entro il termine del mandato,
il 50% dei rifiuti solidi urbani.
- Campagna di informazione/educazione per la riduzione dei rifiuti prodotti,
anche attraverso la promozione di uno stile di vita sostenibile e
consapevole.
- Promozione del compostaggio domestico per abitazioni o parchi
residenziali.
- Trasformazione della Tassa in Tariffa e sistemi di incentivi per potenziare
la raccolta differenziata.
- Raccolta differenziata di materiali secchi riciclabili (carta, plastica,
alluminio, ecc.) negli uffici pubblici, a cominciare dal Comune di
Benevento e maggiore impulso alla utilizzazione di materiali provenienti
da riciclaggio dei materiali (carta, arredi, ecc.).
- Centro di stoccaggio provvisorio dei rifiuti umidi/organici presso la
discarica di Piano Borea o altro luogo idoneo, per il successivo
trasferimento all’ Impianto di Compostaggio.
- Impianto per la selezione dei rifiuti secchi.
- Stazione di trasferenza dei rifiuti indifferenziati da inviare all’impianto
CDR.
- Nuova sede dell’ASIA e nuovo centro per il servizio di spazzamento (è
impossibile trasferire quotidianamente a Contrada Olivola le spazzatrici e
i motocarri per lo svuotamento e il lavaggio. Si dovrebbe pensare ad una
possibile riutilizzazione dell’attuale struttura di Ponticelli o alla
realizzazione di una nuova struttura per trasferenza dei materiali da
spazzamento, lavaggio, officina ed autorimessa degli automezzi ed
attrezzature necessari per lo spezzamento). Questa nuova sede destinata ai
servizi solo alla Città, potrebbe rendere quella di contrada Olivola, più
idonea a rendere servizi consortili.
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Riorganizzare l’ASIA come azienda consortile a servizio anche dei
Comuni dell’interland e poi prevedere anche la partecipazione azionaria di
operatori privati.
• Ridurre l’Inquinamento atmosferico
- Potenziare il sistema di monitoraggio della qualità dell’aria.
- Controllo delle emissioni industriali inquinanti.
- Intensificare ed estendere la campagna “Bollino blu” e incentivare la
trasformazione degli impianti per l’uso di combustibili meno inquinanti
(vedi anche Trasporti e Traffico).
- Controllo delle caldaie e “Bollino verde”.
- Contrastare efficacemente la pratica diffusa dell’incendio delle stoppie.
- Ridurre la produzione e la movimentazione delle polveri.
- Potenziare fortemente le alberature su tutto il territorio comunale.
• Qualità dell’acqua e riduzione dell’Inquinamento Idrico.
- Promuovere la cultura dell’ “acqua bene comune dell’umanità” e
difendere la proprietà e la gestione pubblica.
- Programma straordinario di disinquinamento e tutela delle falde e dei corsi
d’acqua.
- Promuovere il risparmio idrico e contrastare l’uso dell’acqua potabile per
usi impropri.
- Incentivare la raccolta dell’acqua piovana e la riutilizzazione per la
irrigazione dei campi e dei giardini. (Progetto speciale per un nuovo
sistema di irrigazione della Villa dei Papi e della Villa Comunale;
Concorso di idee).
- Riattivazione dei pozzi di Pantano per irrigazione dei campi.
- Ridurre il prelievo di acqua dal fiume per scopi irrigui.
- Promuovere ed incentivare la realizzazione delle “reti duali” per la
parziale depurazione e riutilizzazione delle acque bianche.
- Promuovere ed incentivare la fitodepurazione e la riutilizzazione delle
acque chiarificate per l’irrigazione di parchi e giardini.
- Nuovo progetto del sistema di depurazione delle acque reflue.
- Maggior controllo sulle emissioni in fogna.
-
• Riduzione inquinamento acustico.
- Classificazione acustica del territorio e avvio dei piani di risanamento.
- Maggiori controlli all’atto del rilascio delle autorizzazioni per impianti
produttivi, sportivi, ricreativi.
- Controllo sulle emissioni rumorose generate da veicoli.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
-
Limitazioni delle emissioni sonore connesse ad attività culturali e
ricreative.
- Relazione Biennale sullo stato acustico del Comune.
• Riduzione inquinamento elettromagnetico e ottico-luminoso.
- Revisione dei Regolamenti.
- Censimento delle fonti di emissione di inquinamento elettromagnetico.
- Promuovere la riduzione dell’Inquinamento elettromagnetico indoor.
- Razionalizzazione degli elettrodotti.
- Convegno di studi annuale sugli aggiornamenti scientifici in materia di
rischi per la salute.
• Risparmio energetico.
- Piano energetico comunale.
- Solarizzazione dei tetti degli edifici comunali compatibili.
- Promuovere il risparmio energetico, a cominciare dagli impianti di
pubblica illuminazione e dagli edifici di proprietà comunale.
• Parchi e Verde pubblico.
- Risanamento e rinaturalizzazione degli ambiti fluviali e riparali e gestione
delle pertinenze fluviali: Calore e Sabato, Torrente S. Nicola e Serretelle.
- Interventi volti ad attenuare il rischio e la vulnerabilità degli insediamenti
dall’emergenza idrogeologica.
- Estendere le aree destinate a parchi urbani lungo l’intero percorso dei
fiumi nel territorio comunale con la realizzazione di piste ciclabili, ippovie
e sentieri.
- Valorizzare i tracciati dei Tratturi e delle antiche vie.
- Modificare i progetti di infrastrutture per tutelare le aree di grande
interesse naturalistico. ( Percorso strada a scorrimento veloce Benevento
Caserta Sud).
- Progettare in forma definitiva l’Oasi di Pantano Serretelle, il Parco delle
Streghe ed Orto Botanico sul fiume Sabato, il Parco delle anse fluviali di
via Valfortore.
- Realizzare il Parco archeologico e fluviale di Cellarulo.
- Piano straordinario di manutenzione delle aiuole attraverso
sponsorizzazioni o gestione da parte di condomini, esercenti commerciali,
associazioni di volontariato, ecc.
- Attivare convenzioni e agevolazioni edilizie e fiscali con vivaisti,
floricoltori e attività commerciali per dislocare nelle aree parco e nei
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
giardini punti vendita ed espositivi che permettano di realizzare cura e
manutenzione.
- Messa a dimora di altre specie arboree anche per sostituire i “prati
inglesi” difficili da curare.
- Alberatura dei viali nelle periferie.
- Creazione di orti scolastici.
• Protezione degli animali e sicurezza sociale.
- Programma per la protezione degli animali da concordare con le
associazioni ambientaliste e di protezione degli animali.
- Sostegno alle associazioni di volontariato che si occupano di protezione
degli animali (Sedi, Formazione, finanziamenti finalizzati a precisi
programmi di attività, ecc.).
- Anagrafe canina e felina, controllo demografico di cani e gatti di quartiere
e/o randagi.
- Progetto definitivo per un canile municipale.
- Fossa cimiteriale o area da destinare a tale scopo per animali d’affezione.
• Centro Studi sullo “Sviluppo ecocompatibile delle aree interne
meridionali”.
2. Le campagne:
I cento chilometri quadrati di campagne che ricadono nel territorio comunale, sono
una grande risorsa anche per la presenza di numerosi e antichi casali e luoghi
d’interesse paesaggistico.
Questi in sintesi gli interventi:
• Potenziare la rete ecologica e salvaguardare la biodiversità.
• Valorizzare l’ambiente ed il paesaggio agrario anche attraverso la limitazione
dell’utilizzazione ai fini edilizi delle aree agricole.
• Riqualificare gli insediamenti rurali e la rimozione delle baraccopoli.
mediante l’introduzione di premi di cubatura.
• Aumentare la superficie boschiva.
• Promuovere e sostenere progetti di riconversione dei terreni coltivati a
tabacco.
• Promuovere e sostenere le produzioni agricole di qualità ( DOC, DOP e IGP,
produzioni biologiche, recupero delle produzioni tradizionali) anche
attraverso accordi per la utilizzazioni di tali prodotti nelle mense pubbliche.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
• Protocolli ed accordi NO OGM.
• Promuovere l’utilizzazione di sistemi irrigui con minore dispersione di acqua
(impianti a goccia, utilizzazione acque piovane e fitodepurate, ecc.).
• Realizzare Parchi agricoli.
• Recuperare aree dismesse, cave, ecc.
• Valorizzare il patrimonio edilizio rurale avente significato di testimonianza e
memoria.
• Promuovere e sostenere l’agriturismo e il turismo rurale anche attraverso la
organizzazione di sentieri, di percorsi a tema, di servizi informativi e
finanziare adeguate forme di promozione.
• Valorizzare la tradizione contadina attraverso apposite manifestazioni
culturali oltre che con mercatini dei prodotti tipici nelle contrade e un Centro
di promozione e commercializzazione degli stessi in città.
3. I beni culturali:
Il grande patrimonio monumentale, archeologico, artistico, è la grande ricchezza
della Città di Benevento. Questi beni vanno però adeguatamente salvaguardati e
valorizzati con una serie di interventi e progetti:
• Carta archeologica della città per evitare ritrovamenti di reperti all’apertura
dei cantieri.
• Lo scavo archeologico da problema a risorsa:
- strutturare il cantiere in modo che sia agevolmente visibile durante lo
svolgimento delle attività di scavo;
- programmare visite guidate durante lo svolgimento dei lavori;
- creare un portale web dell’archeologia a Benevento;
- istallare totem interattivi ed interrogabili nei pressi delle aree di scavo.
• Creazione di audioguide, ascoltabili dal telefono cellulare al costo di una
telefonata urbana.
• Offerte di attività culturali e ludiche legate al Patrimonio.
• Percorsi legati alle attività tradizionali della storia e delle leggende
beneventane (creazione di percorsi ciclabili o ippici che ricalchino gli antichi
tracciati delle vie di accesso alla città, con relativi scorci sulla stessa; percorsi
del grano, con tutta la filiera di una delle più classiche delle attività produttive
beneventane della storia, a partire dal recupero dei tratti di canali per i mulini
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
ancora esistenti e ormai del tutto in disuso; creazione di itinerari legati al mito
delle streghe lungo le valli dei fiumi).
• Istituire un Ufficio Beni Culturali del Comune di Benevento, per la
gestione, la tutela e la valorizzazione dei Beni Culturali, affiancando la
Soprintendenza, tramite una convenzione con il Ministero dei Beni
Culturali.
• Il Festival dell’Archeologia e dei Beni Culturali e della loro influenza sul
mondo contemporaneo con appuntamenti, incontri, convegni e spettacoli,
aperto a diverse realtà territoriali.
• Scuola di Restauro.
4. Turismo:
Per lo sviluppo del Turismo non basta una generica attività di promozione. Occorre
un programma integrato per la qualificazione dell’offerta e il sostegno alla
commercializzazione, soprattutto di pacchetti di turismo organizzato:
• Protocollo di intesa tra Comune, Ept, Camera di Commercio, Provincia e
Regione, per la collaborazione finalizzata a potenziare i servizi turistici
pubblici, la promozione e la commercializzazione delle proposte di turismo
“incoming”.
• Ufficio informazioni al centro della città;
• Centro di assistenza per i turisti e sostegno alla attività delle “Guide
turistiche” anche attraverso apposite convenzioni.
• Centro di promozione e vendita dei prodotti tipici agroalimentari,
dell’artigianato artistico del Sannio e dei prodotti editoriali sulla storia e le
tradizioni sannite.
• Aree di sosta ed assistenza per i Pulman turistici.
• Riorganizzare l’area di sosta dei Camper.
• Progetto per un Ostello della gioventù.
• Progetto per una struttura ricettiva “leggera” (camping con bungalow) per
il turismo scolastico e giovanile.
• Studio di Marketing per individuare i turisti potenziali e i Tour Operators di
riferimento.
• Incentivare la produzione di pacchetti per il turismo culturale,
enogastronomico, religioso ed ecologico a Benevento e nel Sannio.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
• Sostenere anche attraverso gemellaggi culturali, il Turismo scolastico a
Benevento e in provincia.
• Sostenere anche finanziariamente, attraverso la partecipazione alle Borse e ai
Workshop specializzati, la commercializzazione delle proposte di turismo
nel Sannio.
• Sostenere la partecipazione degli operatori turistici della città e della
provincia ai Workshop e alle Borse per il turismo nelle piccole città d’arte,
turismo enogastronomico, turismo religioso, agriturismo, turismo ecologico.
• Promuovere e finanziare una campagna di promozione di Benevento sulle
riviste specializzate per il turismo.
• Promuovere la realizzazione di materiale audiovisivo e/o di informazione
sui Beni Culturali locali.
• Promozione ed assistenza organizzativa per il Pacchetto “A Benevento per
Città Spettacolo”.
• Programma annuale coordinato di manifestazioni opportunamente
pubblicizzato.
• Organizzare in città la Borsa del Turismo sull’Appennino centromeridionale con la presenza degli operatori turistici delle arre interne
campane, lucane, molisane, abruzzesi.
5. Spettacoli e Cultura:
La Città deve recuperare il senso originario di Città che fa spettacolo con il suo
patrimonio architettonico e culturale. La Rassegna “Benevento Città Spettacolo”
potrebbe essere strutturata per sezioni (prosa, sperimentazione ed avanguardia,
teatro per ambienti, mimo, musica, ecc.) e diventare punto di riferimento per la
produzione di eventi “tra i due mari e tra Occidente e Oriente”.
La Fondazione “Città Spettacolo” sarà lo strumento operativo per la
programmazione coordinata di grandi eventi tra Comune, Provincia, ed EPT.
Ed inoltre:
• Festival delle streghe e Parco letterario delle Streghe.
• Orchestra del Conservatorio.
• Confermare il programma di manifestazioni annuale con particolare
riferimento alla promozione della Cultura della Pace e della convivenza.
• Progettare un Teatro moderno da 1.500 posti.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
La cultura non è solo spettacolo.
Pertanto:
• Migliorare l’offerta e l’accessibilità ai musei e ai luoghi adibiti a mostre
temporanee (Palazzo Paolo V, Arcos, la Rocca dei Rettori).
• Realizzare uno o più festival di letteratura (prosa, poesia, teatro), cinema, arti
visive (pittura, scultura, videoarte, fotografie), musica, con attenzione ai
grandi artisti del passato e del presente ed ai giovani emergenti campani.
• Arte e scenografie di grandi autori per Città Spettacolo.
• Spazi pubblici per i giovani.
• Centro incisioni musicali e Palaballo.
• Biblioteche private ad uso pubblico.
• Sostenere gli studi e le pubblicazioni sulla storia della Città.
• Museo della Storia del Consiglio Comunale in Palazzo Paolo V.
• Attività culturale ed educazione allo stile di vita consapevole per lo “sviluppo
sostenibile”.
• Biblioteche comunali nei quartieri.
6. Commercio:
• Nuovo Piano Commerciale per la razionalizzazione della rete distributiva
attraverso il piano delle medie e grandi strutture di vendita, allo scopo di
favorire lo sviluppo armonico del settore.
• Dare sostegno agli operatori presenti in città, anche attraverso strategie di
marketing per accrescere l’attrattività degli esercizi commerciali locali.
• Piano degli insediamenti produttivi a vocazione commerciale ed artigianale
nell’area del centro storico, con agevolazioni in caso di recupero ed
adeguamento di strutture già esistenti.
• Sostegno, anche attraverso agevolazioni tributarie, ai negozi di vicinato dei
quartieri che rappresentano un “servizio sociale”.
• Progetto “Town Center Management”, volto alla valorizzazione del centro
storico e delle attività commerciali presenti.
• Promuovere e sostenere la commercializzazione dei prodotti tipici locali
mediante l’organizzazione di fiere tematiche dei prodotti dell’Appennino.
• Riordino dei mercati rionali e individuazione di un’area mercato stabile.
• Lotta all’abusivismo e iniziative antiracket.
• Definire il ruolo e le caratteristiche della “fiera Città di Benevento”.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
7. Industria:
• Piano di insediamento di nuove realtà produttive favorito
dall’infrastrutturazione dell’area industriale di contrada Olivola e Roseto.
• Favorire l’insediamento di piccole e medie industrie legate alla filiera
dell’agricoltura, completando i processi di conservazione dei prodotti
agroalimentare.
• Promozione delle industrie compatibili con la vocazione del territorio, che
abbiano attenzione verso il settore energetico, nonché realtà capaci di
provvedere al recupero e alla trasformazione dei materiali di risulta delle
ristrutturazioni.
• Consorzio per l’esportazione dei prodotti sanniti con la Camera di
Commercio.
8. Artigianato:
• Incentivazione dell’artigianato collegato al territorio, capace di ancorarsi alle
tradizioni della nostra città e di collegarsi a realtà che ne possano garantire la
sopravvivenza: artigianato a servizio del conservatorio musicale, maestri
liutai, o ai tradizionali artisti del ferro e della ceramica.
• Sostenere l’attività degli artigiani del settore dei restauri.
• Delocalizzazione attività inquinanti.
9. Sostegno alla base economica cittadina:
Il sostegno alla piccola impresa è il nucleo fondante del progetto di promozione
sociale economico e occupazionale della Città:
• Favorire l’accesso al credito.
• Favorire le aggregazioni tra imprese, introducendo nelle gare per appalti un
premio in punteggio alle imprese che si presentano in forma associata o
consorziata.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
• Fornire infrastrutture e servizi che diminuiscano i costi aziendali e accrescano
la produttività.
• Individuazione di luoghi per l’integrazione e l’aggregazione tra le imprese
recuperando e riqualificando, con l’accordo delle parti sociali, aree cittadine.
• Potenziare i servizi offerti dallo Sportello Unico per le Attività Produttive.
10. Formazione e buona occupazione:
La crescita economica deve andare di pari passo con la crescita di una buona
occupazione, con il contrasto alla precarietà e con il rafforzamento e l’estensione
della tutela dei diritti del lavoro.
Un progetto lavoro che contribuirà ad alimentare la buona prestazione della nostra
area, che sarà tanto più dinamica quanto più riuscirà a puntare sulla qualità, innanzi
tutto del lavoro e delle condizioni nelle quali viene svolto.
Le amministrazioni comunali non hanno competenze estese in materia di lavoro.
Vogliamo introdurre un incentivo alla stabilizzazione dell’occupazione nelle gare
bandite dall’amministrazione comunale: tra i criteri premianti nelle gare a offerta
economicamente più vantaggiosa avrà un peso importante la condizione che le
società candidate dedichino all’esecuzione dell’incarico lavoratori assunti con un
contratto di durata almeno pari alla durata della commessa stessa. Introdurremo, più
in generale, parametri relativi alla struttura occupazionale dell’impresa, in modo da
premiare le imprese con una più elevata quota di addetti a tempo indeterminato.
Vogliamo inoltre promuovere la costituzione di un fondo pubblico che fornisca un
incentivo alle imprese che trasformano i propri contratti di lavoro flessibili in
contratti a tempo indeterminato. Il fondo sarà finanziato con contributi delle
istituzioni locali e della Camera di commercio e dalle forme di mutualità che
lavoratori e imprese decideranno autonomamente nelle sedi della libera
contrattazione integrativa settoriale.
Vogliamo anche rafforzare i servizi di orientamento al lavoro e della formazione
permanente degli adulti, promuovere una rete integrata tra tutti i soggetti coinvolti
come i centri provinciali per l’impiego, le Università, le strutture scolastiche e
formative, i sindacati, le aziende e gli enti pubblici e avviare la realizzazione della
Città dei mestieri, una struttura che risponde ad un marchio europeo e che, grazie a
convenzioni e progetti specifici con le organizzazioni imprenditoriali, consente di
offrire agli utenti un sistema di informazioni sulle occasioni di lavoro e sui profili
professionali richiesti e più innovativi.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Il nostro impegno per una migliore qualità del lavoro passa anche per una maggiore
attenzione alle condizioni di sicurezza e per l’attivazione di un Osservatorio, da
realizzare anche stringendo la collaborazione con gli altri soggetti impegnati in
attività di questo tipo come le Asl, l’Inps, l’Inail, le forze di pubblica sicurezza.
Tutti i progetti indicati in questo Programma di Mandato, soprattutto quelli
innovativi e che possono determinare nuova occupazione, saranno oggetto di
apposite proposte formative, anche attraverso i Patti Formativi Locali.
Gli interventi saranno programmati sulla base della convinzione che fattori decisivi
di crescita sociale ed economica, e quindi anche occupazionale, nel breve-medio
periodo, siano rappresentati:
§ dalla valorizzazione delle risorse, materiali ed immateriali, del territorio;
§ dalla professionalizzazione di saperi che, allo stato attuale, non essendo
integrati da conoscenze tecniche evolute, non riescono ad indurre la nascita di
realtà produttive di dimensioni significative;
§ dalla riqualificazione di lavoratori di settori tradizionali (edile, agricolo, ecc.)
che possano essere impiegati in progetti di valorizzazione della città e più in
generale in ambiti di elevata specializzazione e di maggiore valore aggiunto.
In particolare, in riferimento a tale ultima considerazione si pensi agli operai
del settore edile per i quali vanno previsti percorsi formativi finalizzati a
diffondere la conoscenze delle tecniche da impiegare negli interventi di
recupero e/o di ristrutturazione di edifici del centro storico ovvero per la
realizzazione di opere di manutenzione e cura degli argini e dei greti dei corsi
d’acqua.
In modo specifico sono da prevedere i seguenti corsi:
§ Risanamento delle periferie e bonifica discariche abusive.
§ Ristrutturazione degli edifici con tecniche della bioarchitettura e
recupero delle antiche tecniche costruttive.
§ Operatore di marketing turistico.
§ Agricoltura di qualità e valorizzazione delle campagne.
§ Gestione, tutela e valorizzazione dei Beni Culturali.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Collaborazione con l’Università per progetti sperimentali e per l’istituzione di altri
corsi di laurea o scuole di specializzazione riferiti alle vocazioni del territorio: (Beni
Culturali, Accademia di Belle Arti, Scienze dell’Alimentazione, Scuola di Restauro,
ecc.).
Ed inoltre:
§ l’assessorato alle politiche del lavoro attiverà misure e progetti, anche
concordati con le parti sociali, per incentivare l’adozione delle “buone prassi”
da parte delle imprese in merito alla sicurezza dei luoghi di lavoro ed al
rispetto e tutela delle esigenze delle lavoratrici donne e dei lavoratori non
italiani.
§ Attività per l’inserimento lavorativo dei diversamente abili.
§ Piano di accessibilità delle donne al lavoro: la presenza delle donne nel
mercato del lavoro è diventata sempre più dirompente e qualificante. Ma
nonostante ciò, i livelli occupazionali restano ancora troppo bassi rispetto a
quelli maschili. L'Amministrazione si impegna a favorire ed accrescere
l'accesso delle donne al mondo del lavoro, rendendo stabili e duraturi i
Centri per l’Occupabilità Femminile, luoghi in cui le donne possano
trovare risposte ai loro bisogni di orientamento, formazione, servizi, ecc.
§ Sostegno all'imprenditorialità femminile con attenzione anche
all’artigianato artistico e all’accrescimento delle competenze, al fine di
arricchire il bagaglio formativo delle donne e indirizzarle al conseguimento di
soddisfacenti posizioni lavorative e promuovere forme di lavoro innovative e
basate sulle nuove tecnologie.
11. L’innovazione.
Utilizzare pienamente l’immenso potenziale innovativo della Città.
L’Università deve essere sempre di più un fattore di sviluppo, una componente
importante e qualificante dell’assetto del territorio, un catalizzatore delle
potenzialità di produzione, conoscenza, innovazione e progresso tecnologico, uno
snodo decisivo nell’incrocio tra chi fa ricerca e chi deve impiegare l’innovazione,
soprattutto a sostegno dell’economia cittadina e del territorio di riferimento.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Alla presenza dell’Università si aggiunge il Marsec e una concentrazione rilevante
di nuove realtà altamente innovative e di personale specializzato, che possono
rappresentare una fonte di idee, progetti e proposte da innestare sul tessuto
produttivo della città.
Compito delle politiche locali è quello di adottare strumenti e iniziative volte al
trasferimento tecnologico e a far crescere complessivamente la cultura
dell’innovazione.
Le nuove opportunità offerte dalla programmazione comunitaria dovranno essere
colte, sia nel tradizionale campo della ricerca scientifica e tecnologica sia in quello
nuovo dello sviluppo rurale ed urbano.
Occorre dunque sostenere e rafforzare gli strumenti di promozione e di innovazione
già esistenti, al fine di attivare progetti innovativi nelle imprese con il concorso di
ricercatori e ricercatrici, sotto il tutoraggio di strutture universitarie e di ricerca.
Occorre utilizzare gli strumenti della committenza pubblica, come nel caso
dell’edilizia, dove i nuovi regolamenti comunali spingono verso l’adozione di
soluzioni innovative nella scelta dei materiali, nell’approvvigionamento energetico,
coniugando qualità abitativa e sostenibilità.
12.Le infrastrutture e la mobilità:
La Città che intende recuperare centralità rispetto alle realtà di un’area vasta,
dall’Appennino ai due Mari, ha necessità di un quadro infrastrutturale:
• Promuovere il potenziamento del sistema viario dell’Appennino.
• Collegamento ferroviario veloce Napoli Bari. (Officina e Servizi innovativi
per le Ferrovie. Una nuova riflessione sulla STU).
• Strada a scorrimento veloce, Benevento Napoli, verificando il percorso e la
compatibilità ambientale.
• Parcheggi agli ingressi della città. (Rotonda dei Pentri, Zona Mellusi,
Rotonda Università - Via Avellino – Stadio).
• Aeroporto in contrada Olivola.
• Parcheggi a servizio del Centro Storico: Porta Rufina, Piazza
Risorgimento.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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Terminal BUS in un’area della zona alta.
Nuovi Ponti sui fiumi.
Metropolitana e tram tra Stazione Porta Rufina e Stazione Rione Libertà.
Piano Urbano del traffico. Disciplinare la circolazione in centro: residenti,
merci. Isola pedonale a via Napoli. Corsie preferenziali. Favorire il trasporto
pubblico anche con sconti adeguati.
Piano Urbano della Mobilità.
Attivare le funzioni del Mobility manager.
Piano regolatore dei tempi e degli orari della Città.
Autobus urbani. Riorganizzare i percorsi e gli orari. Bus elettrici in centro.
Sperimentare automezzi ad idrogeno.
Sistemazione Via Ponte delle Tavole.
Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Capitolo 3
La Città dell’area vasta
L’assetto urbanistico è partecipe della costruzione del ruolo della Città
di Benevento: Città riferimento della Provincia e delle aree interne
dell’Appennino centrale, per modalità di produzione ed offerta di
servizi territoriali, eventi, manifestazioni e gemellaggi.
1. La nuova richiesta di pianificazione.
Il modello dello sviluppo sostenibile, il rinnovamento istituzionale e dei bisogni
della società, hanno posto alla “politica urbana” nuove esigenze: incrementare
competitività e diffondere coesione sociale.
La società contemporanea esprime da tempo una crescente domanda di “qualità
urbana ed ambientale” e di regole certe, manifestando così una forte richiesta di
pianificazione.
Così la pianificazione, attraverso gli strumenti tradizionali come il Piano
Urbanistico Comunale (PUC), ma anche attraverso i nuovi processi complessi come
i Contratti di Quartiere (CQ), i Programmi di recupero urbano (PRU), il Piano
Urbano della Mobilità (PUM) ed il Piano Strategico (PS), è elevata al rango di
“progetto territorio” improntato alla logica selettiva di valorizzazione delle
eccellenze, garante dei valori di equità ed efficienza, e del futuro dei beni e della
comunità insediata.
In questo nuovo contesto, la pianificazione è partecipe della costruzione del ruolo
della Città, nel quadro dei Regolamenti europei, degli indirizzi strategici regionali e
provinciali cui ricondurre il “progetto territorio” attraverso la formazione del PUC,
PUM e PS secondo specifiche finalizzazioni:
1- Accessibilità e promozione del trasporto pubblico di massa su ferro, gomma
ed aria;
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
2- Pedonalizzazione e sistema di parcheggi come caratterizzazione degli
itinerari funzionali e turistici.
3- Rafforzamento capacità di produzione, di beni e servizi territoriali,
attrezzando strutture per la formazione, informazione, infrastrutture a rete.
4- Qualità dell'abitare e qualità del progetto architettonico ed urbanistico,
ispirando i programmi di settore alla conservazione attiva del patrimonio e
riqualificazione insediativa.
5- Attenzione ai valori della memoria, ai luoghi simbolici, al paesaggio, ai
segni della naturalità, ai valori connessi alla fruizione dello spazio pubblico.
2. Le connessioni tra Piano Urbanistico Comunale, Piano
urbano della Mobilità e Piano Strategico.
L’ambito del Piano Strategico va oltre i limiti del territorio comunale e si struttura
secondo le alleanze che la Città stabilisce con altre città e territori, anche non
contigui fisicamente, attorno a questioni importanti: infrastrutture e servizi,
valorizzazione dell’identità storica, attività culturali, formazione, ricerca, sviluppo.
I Piani strategici si collocano nella sfera di “progetto territoriale” improntato alla
logica selettiva di autoriconoscimento e valorizzazione delle eccellenze, che
costituisce condizione per competere e favorire la politica di coesione, trainando
l’inclusione di ulteriori spazi (urbani e territoriali) nel novero dei territori attrattivi e
competitivi.
Il rafforzamento e la diffusione della coesione è l’obiettivo prioritario delle politiche
dell’Unione, sia in risposta i propri principi fondativi, sia in quanto non può darsi
rafforzamento della competitività dell’Europa nel nuovo contesto globale,
sussistendo debolezze dello spazio europeo.
Di qui i tre obiettivi del Piano strategico:
1. definire, per il medio - lungo periodo il disegno politico, delle azioni e delle
trasformazioni per lo sviluppo della competitività, secondo una “visione” che
guarda ai potenziali endogeni del contesto territoriale di area vasta ed ai
potenziali esogeni derivabili sia dal posizionamento rispetto alla grande
armatura infrastrutturale (esistente e programmata), sia alla promozione di reti
di città;
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
2. costruire condizioni ottimali di attrattività, affinché i fattori di competitività
possano liberare le proprie potenzialità, consentendo risultati tangibili;
3. individuare e superare i
detrattori territoriali (sociali, economici,
infrastrutturali, ambientali, fiscali, etc.) che possano opporsi al perseguimento
degli obiettivi di sviluppo strategico.
Il programma di mandato è partecipe della costruzione del Piano Strategico.
L’attenzione posta dalla programmazione comunitaria alle relazioni, fanno assumere
al Piano Urbano della Mobilità, ruolo di connessione tra il Piano Urbanistico
Comunale ed il Piano strategico.
Connessione che si evidenzia dall’insieme di interventi materiali ed immateriali
diretti al raggiungimento di specifici obiettivi tra cui:
-
Il soddisfacimento del fabbisogno di mobilità della popolazione;
La riduzione del livello d’inquinamento atmosferico ed acustico;
La riduzione dei consumi energetici;
L’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale;
L’incremento della capacità di trasporto;
La riduzione della congestione con soluzioni integrate, trasporti e infrastrutture;
3. L’attuale assetto urbanistico della Città.
Lo strumento urbanistico generale vigente è il PRG redatto dagli Archh. Zevi e
Rossi del 1986, che nacque con l’obiettivo di rappresentare la realtà dell’epoca
(dopo il PRG D’Ambrosio - Falvella del 1971), recependo tutte le varianti
approvate, i piani esecutivi, nonché le opere pubbliche o infrastrutturali realizzate.
Esiste da tempo la necessità di un nuovo strumento urbanistico generale. Il processo
di adeguamento del PRG è iniziato nel lontano 1999 senza tuttavia produrre esiti
positivi.
Nel 1999, infatti, l’Amministrazione dell’epoca prendeva atto della necessità di
fronteggiare la precarietà amministrativa, conseguente alla decadenza dell’efficacia
della disciplina d’uso delle aree destinate a costituire spazi pubblici, nonché delle
parti urbane sottoposte a piani particolareggiati anch’essi decaduti nelle aree
preordinate all’esproprio, dando inizio alla formazione della Variante di
socializzazione, purtroppo mai giunta a termine.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
All’attualità, quindi, la precarietà amministrativa, conseguente alla decadenza
dell’efficacia dei vincoli preordinati all’esproprio, si è enormemente dilatata, e
preoccupa il dato delle richieste dei privati di riclassificazione della destinazione
urbanistica.
È evidente, allora, la necessità come nel 1986, di mettere ordine alla strumentazione
urbanistica, obsoleta sul piano del disegno urbano e del sistema normativo,
profondamente innovato dal punto di vista legislativo.
È altresì evidente la necessità di una nuova progettazione d’assieme della Città,
ampia ed innovativa, che recepisca le iniziative urbanistiche realizzate in questi
anni, e tenga conto globalmente delle specificità del territorio, guardando oltre i
confini amministrativi, al ruolo che la centralità geografica e l’Unione Europea
assegnano alla Città nel vasto scacchiere territoriale, economico, sociale e
ambientale.
4. Il Piano Urbanistico Comunale.
Il Piano urbanistico Comunale deve tracciare attraverso previsioni e modalità d’uso
del suolo, le linee di sviluppo della Città, coerenti con il ruolo individuato, ed
assicurando sicurezza al territorio (dalle aggressioni esterne e compromissioni
irrimediabili) per le future generazioni.
Lo sviluppo della Città ha tre grandi priorità: incrementare la competitività,
diffondere la coesione, costruire il percorso per realizzare un’area urbana forte e
vasta.
Costruire, cioè, un Sistema Urbano che sia di riferimento per il Sannio e le zone
interne delle Regioni Meridionali.
Il Piano urbanistico Comunale deve essere altresì partecipe della salvaguardia dei
“beni comuni di libero accesso” costituenti il grande sistema delle risorse non
riproducibili del nostro territorio, importanti per il futuro economico e sociale
dell’intera comunità insediata.
I capisaldi dell’assetto urbanistico, quindi, non possono non essere che ambiente e
paesaggio, mobilità e traffico, e la riarticolazione dei luoghi, quartieri, contrade,
periferie, aree periurbane.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Dobbiamo coltivare, cioè, in questo percorso di formazione del PUC, l’obiettivo di
una qualità alta di servizi dei quartieri (anche con le regole innovative della legge
regionale 16 del 2004), attraverso il decentramento delle funzioni, il rafforzamento
delle potenzialità, relazioni e vocazioni delle parti urbane popolate, nel segno
dell’equità sociale e della sostenibilità ambientale.
Dobbiamo altresì coltivare l’obiettivo di dirimere le grandi questioni urbanistiche
del passato come è stato il PRU di rione Libertà od il PIT, e proiettare la Città verso
i nuovi strumenti dell’Unione Europea come il Piano Strategico e verso le modalità
d’attuazione complesse della STU.
Dobbiamo infine affidare la rappresentazione dei nodi urbani al ruolo
dell’architettura contemporanea, capace di proiettare la Città oltre il nostro tempo
per validità ed egemonia formale.
5. Lo spazio della pianificazione.
Nell’ampio spazio della Città, che non corrisponde più ai confini amministrativi ma
al vasto territorio effettivamente coinvolto dalle dinamiche di trasformazione
urbanistiche (antiche e recenti), la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, la
riarticolazione delle aree della trasformazione e modificazione urbane e periurbane
con funzioni di rilievo architettonico, l’equa distribuzione di funzioni e servizi,
permetterà di realizzare nuove centralità di qualità, fondamentali per la coesione ed
il rafforzamento delle relazioni.
Il territorio rappresenta, quindi, l’effettivo spazio dell’assetto urbanistico della Città;
è lo spazio della riarticolazione della forma urbana e della rappresentazione
architettonica e paesaggistica, in grado di guidare i processi oltre la dimensione del
tempo e dell’edilizia (per valore e durata) dando a Benevento, attraverso le polarità
della città contemporanea, egemonia formale e funzionale.
È lo spazio a geometria variabile che connette l’area vasta della Città e del suo
Sistema Urbano, attraverso il PUC ed il PTCP, a quello della mobilità attraverso il
PUM ed a quello ancora più vasto del Piano Strategico.
In questo nuovo contesto spaziale, abbiamo la responsabilità, quindi, di rafforzare la
rete di relazioni con i Comuni vicini per costruire il “Sistema Urbano della Città di
Benevento” complesso (perché costituito da componenti distintive e connessioni tra
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
componenti) ed adattivo (perché capace di modificarsi in modo da facilitare la
sopravvivenza in un ambiente fluttuante).
Un sistema competitivo e coeso, dove tutti gli attori (istituzionali, sociali ed
economici) che concorrono alla produzione della città contemporanea, enormemente
aumentati rispetto ad anni fa, operino secondo una logica condivisa, dando luogo
alla forma urbana, all’organizzazione dello spazio territoriale e ad una sequenza di
volumi, espressione sociale, comportamenti e valori.
6. Progettare il territorio nel suo insieme.
Nasce da questa impostazione la necessità di “progettare il territorio nel suo
insieme”, costruire, cioè, rappresentazioni interpretative condivise e autentiche tra
forma urbana e forma sociale delle dinamiche del nostro contesto e paesaggio a
mosaico (antropico e ambientale) nel loro rapporto con le dinamiche esterne, il
traffico e la mobilità, urbana e territoriale rispetto ai Comuni che generano flussi e
rivestono interesse come quelli della Città Caudina e Telesina.
Questa impostazione, evidenzia i 4 criteri informatori della pianificazione (PUC,
PUM e Piano Strategico):
1- Un’armonica rappresentazione dell’integrità fisica del territorio e salvaguardia
dell’integrità storica e culturale.
2- Un competitivo sistema della mobilità.
3- Un sistema di “porte territoriali della Città”, capace di cogliere le effettive
potenzialità del territorio, caratterizzato da aree evolute sulla base degli
insediamenti storici e delle relazioni contemporanee con i Comuni vicini.
4- Una forte connotazione delle contrade, rappresentative delle nuove centralità del
territorio e del rafforzamento delle relazioni con i Comuni vicini.
5- Una equa rappresentazione dei quartieri per qualità insediativa, servizi e rilievo
architettonico dei nodi e delle aree interstiziali fra i quartieri stessi.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
7. La matrice storica del territorio, le contrade, le aree
interstiziali e periurbane.
In tale contesto, il ricorso alla matrice storica dell’articolazione del nostro territorio,
intesa quale richiamo culturale, diventa il metodo e lo strumento per pianificare il
futuro, che non è solo mantenimento dell’identità culturale del territorio, ma
supporto mirato ad un nuovo sviluppo della Città, dei quartieri, delle contrade, della
campagna, disciplinando servizi, recupero e riqualificazione.
Altro aspetto importante è la riqualificazione delle aree interstiziali tra un quartiere e
un altro e la progettazione ambientale delle aree periurbane, non più agricole e non
ancora urbanizzate.
Legato alla pianificazione delle aree periurbane è il tema delle contrade. L’incrocio
tra l’orditura storica del territorio, le masserie ed i casali, evidenzia la necessità della
progettazione urbanistica delle contrade in maniera globale ed unitaria nel rispetto
delle emergenze architettoniche esistenti, e della necessità di dotarle di aree per i
servizi e polarità territoriali.
Questa impostazione è fondamentale per ricercare le giuste sinergie e relazioni tra
Città e territorio ed ispirare la manovra urbanistica del centro storico e dei quartieri
con riferimento alla mobilità, ai parcheggi, ai servizi, alla cura dell’immagine della
Città (facciate, arredo, pedonalizzazione, ricreatività), e agli accessi, che
identificano comprensori (naturali e antropici) nei cui ambiti convivono le parti
urbane, con differenti funzioni, potenzialità di espansione, complessità di
trasformazione.
8. Cominciare dagli accessi.
Dobbiamo fare in modo che in tutti gli accessi stradali sia rafforzata la
caratterizzazione del verde arborato, elemento di sistemazione come “porta
urbana” che coniuga le esigenze della circolazione e sicurezza (anche con
alberature) con la riduzione dell’inquinamento e mitigazione, agganciando alla
riarticolazione polarità competitive funzione della struttura del comprensorio che
rafforzano il legame con i versanti paesaggistici delle colline beneventane.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Anche i nodi ferroviari, con i diversi accessi, devono essere partecipi dell’assetto
urbanistico della Città, nell’ambito della costruzione della metropolitana leggera
cittadina, nel quadro di un più razionale utilizzo del patrimonio ed in quello della
promozione turistica, come il caso della linea per Campobasso che, insinuandosi nel
versante paesaggistico a contatto con Pietrelcina, attraversa insediamenti sparsi,
casali e masserie storiche con, spesso, attività agrituristiche in atto.
9. Lo statuto dei luoghi.
Il riferimento a Pietrelcina, evidenzia la necessità di rafforzare il legame tra i sistemi
del PTCP e del PTR e le finalità dei due PIT nel quadro delle alleanze, ampliamento
dell’offerta turistica, ricreativa e culturale e costruzione dello “statuto dei luoghi” a
cui il PUC è collegato per la connessione alla “rete ecologica locale”.
10. Il sistema delle relazioni, le trasformazioni in atto e le
“porte territoriali della Città”.
Il sistema delle relazioni è fondamentale, sia rispetto alle contrade e casali e sia
rispetto alle periferie, inquadrabili in tre matrici, espressione di esiti antichi di
“sviluppo edilizio lineare” lungo le direttrici, recenti per la pressione (residenziale e
direzionale) su “aree di trasformazione” di rango intercomunale, e recentissimi
legati “alla politica commerciale” ed ai programmi costruttivi di nuova edilizia.
I processi antichi di “sviluppo edilizio lineare” hanno determinato una saldatura
delle armature residenziali senza allocazione di servizi o polarità (con aspetti
morfologici e tipologici diversi) tra Comuni vicini e contrade prossime alla Città.
I processi recenti connessi alle “aree di trasformazione” evidenziando una linea
d’azione che tende a configurarle come “porte territoriali di accesso alla Città” e
che ha come corrispettivo l’effettiva competitività del contesto per relazioni,
connessioni infrastrutturali e allocazione di funzioni di rango elevato, finalizzate
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
alla complementarietà tra Città, contrade e Comuni, come denotano i rapporti
esistenti da non lasciare alle puntuali esigenze delle amministrazioni.
Dobbiamo interessarci di questi ambiti, in sinergia con la Provincia ed i Comuni
interessati, per definire la proposta da mettere in campo, limitare gli impatti e
massimizzare gli effetti della coesione, competitività, rafforzamento delle
connessioni.
Tra questi ambiti possiamo identificare l’area connessa all’accesso “meridionale”
della direttrice dell’Appia di Piano Cappelle, quella connessa all’accesso
“occidentale” della direttrice di Montesarchio e quella connessa all’accesso
“settentrionale” di Olivola e Roseto, delle direttrice Caianello e Campobasso.
Si tratta, di verificare il ruolo e la ripartizione di specialità attribuibili ad ognuna di
questi grandi ambiti nel quadro delle "reti logistiche lunghe e corte", definendo lo
scenario ed i diversi elementi costituenti il sistema di infrastrutture, le “polarità
territoriali” ed il sistema delle porte.
Abbiamo, cioè, la necessità di mettere in rete e allestire nell’area vasta disegnata
dalla Città e dalle sue porte territoriali, “grandi armature infrastrutturali e polarità di
rango elevato”, capaci di sviluppare attrattività, competitività, coesione, come ad
esempio:
1. il sistema dell’intermodalità integrata (aria, ferro, gomma);
2. il sistema infrastrutturale della ricreatività e sport (il parco a tema e del golf);
3. il sistema fieristico ed espositivo interno (area mercato) ed esterno.
11. La localizzazione dei due centri commerciali.
Rispetto alla localizzazione dei due centri commerciali, non c’è dubbio, che esiste
un forte legame tra previsione, accessi e mobilità, sottovalutato o scarsamente
considerato.
L’insediamento di Pontecorvo, allestito in un’area rilevante per carico urbanistico e
congestione gravitando nell’ambito dell’accesso occidentale ha maggiori opzioni
dal punto di vista del necessario alleggerimento della pressione.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Mentre, l’insediamento di Via Valfortore, contestualizzandosi in un’area
congestionata per funzioni e vincoli evidenzia una rilevante dipendenza territoriale
rispetto agli aspetti antropici, fisici ed ambientali (compresa la natura archeologica
dell’area, evidentemente non considerata) e conseguentemente un minor grado di
flessibilità rispetto al decongestionamento e alle connessioni alle direttrici.
Per entrambe le localizzazioni, va ricercata la previsione infrastrutturale più
adeguata rispetto alla finalizzazione del decongestionamento, previsione da
calibrare sulla dotazione di servizi (tale da colmare lo squilibrio), sulla
comparazione e bilanciamento dell’interesso pubblico e privato rispetto al livello di
compromissione esercitata, diversa per le due localizzazioni.
12. La questione dell’abitare.
La questione dell’”abitare” è importante per l’assetto urbanistico, perché il
problema “casa” è legato all’equità sociale e all’economia.
Altrettanto importante è l’istituzione dell’”osservatorio sulla casa”.
Gli ultimi insediamenti realizzati dallo IACP evidenziano, ad esempio, come al
significativo stock edilizio immesso sul mercato non sia stato agganciato la
costruzione di complessi insediativi integrati per residenza e servizi.
Questo disaccoppiamento tra residenza e funzioni legate alla qualità della vita
alimenta una periferizzazione dentro la Città e un progressivo malessere sociale.
La problematica della casa ha necessità di una manovra coordinata finalizzata alla
qualità funzionale ed estetica del patrimonio vetusto dello IACP e alla previsione di
aree d’attuare secondo la logica selettiva e competitiva dei “complessi insediati
integrati negli aspetti e nelle funzioni”.
Da questo punto di vista, dovremo ricercare la possibilità di estendere la logica
competitiva dei “contratti di quartiere” alle diverse parti della Città ed in primo
luogo alle parti che maggiormente hanno risentito dell’isolamento, come gli ambiti
di Capodimonte e Pacevecchia, gli ambiti del centro storico ed i contesti dei fiumi,
così importanti per Benevento.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
13. I fiumi ed il sistema dei Parchi: la previsione di un grande
parco urbano del divertimento e della natura.
I fiumi anticamente erano accessi alla Città, ma oggi questa funzione è proponibile
solo come sistema da utilizzare per la fruizione turistica e ricreativa.
È evidente, quindi, che il ruolo dei fiumi (ed il suo reticolo idrografico), non può
essere sottovalutato, per la connessione con i quartieri, l’assetto urbanistico e la
funzione ambientale a beneficio dei cittadini, e che le condizioni di degrado non
fanno espletare.
Al di là delle competenze, è necessario riqualificare i fiumi dal punto di vista
naturalistico e della salvaguardia della biodiversità, rafforzandone la connessione
con il tessuto cittadino e il sistema dei parchi.
Un sistema di parchi di rango urbano, territoriale, agricoli e fluviali del Calore e del
Sabato, (il parco letterario delle Streghe) dove perseguire la salvaguardia
dell'integrità dell'ambiente naturale, il permanere delle attività agricole e la
ricreatività.
Al sistema dei parchi dobbiamo affiancare la previsione di un grande parco urbano
“tempio della natura” capace di connettere divertimento, riposo, intrattenimento.
I fiumi connettono, quindi, i parchi ai quartieri e questi al loro limite.
14. La questione del limite della Città.
Il tema del limite della Città è un tema importante, perché recupera di riflesso il
valore alla politica urbana e obbliga all’approfondimento dei nodi urbani (non
sempre da utilizzare con manufatti, anzi laddove va fatta la scelta di un “pieno” è
importante il rilievo architettonico).
In altri termini, il tema del limite obbliga a ragionare sui nuovi strumenti
d’intervento come la STU, a dare risposte immediate alle operazioni di recupero e
alle esigenze di connessione e mobilità.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
15. Le aree nodali della Città ed i quartieri.
Sia nell’ambito della STU e sia fuori di essa, dobbiamo attrezzare le nostre
importanti aree nodali urbane come grandi luoghi della fruizione e dello scambio,
grandi punti di connessione, legando in questa articolazione architettonica ed
urbanistica i servizi e le polarità territoriali alle aree parcheggio, alla mobilità, agli
accessi e alla linea della metropolitana cittadina, in modo da attrarre e rivitalizzare i
flussi di cittadini, visitatori e turisti verso il Centro Storico ed i quartieri.
È questa grande operazione di rigenerazione urbana che ristabilisce più vive
connessioni, che riduce le percorrenze, favorisce la fruibilità ed eleva la qualità
architettonica ed urbana della Città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Trasformando quelli che oggi sono semplici slarghi in nuove piazze o luoghi
disegnati ed attrezzati, possiamo essere riferimento per l’intera Provincia e la rete di
Città delle zone interne ed ospitare eventi e manifestazioni del turismo, dell’arte,
dello spettacolo e della ricerca.
Anche la rappresentazione della metropolitana leggera urbana da realizzare legando
le linee ferroviarie esistenti con un braccio in superficie che le collega al Rione
Libertà, è partecipe di questa impostazione ampia di rivitalizzazione delle parti
urbane e dello spazio periurbano nei collegamenti vitali ed in quelli necessari alla
qualità della vita per meglio fruire i parchi e le funzioni importanti, non piegati dalla
pressione del traffico.
Con questa manovra anche i quartieri assumeranno caratterizzazione e rilievo
diverso. Il vasto comprensorio della zona alta, che comprende il Viale Mellusi, il
Viale Atlantici, Pacevecchia e Capodimonte, stretto tra funzioni residenziali e
direzionali significative, potrà ricevere beneficio se coinvolgiamo l’ambito della
rotonda dell’Università, piazza Risorgimento e l’area dell’ex collegio De La Salle
nella grande operazione di riqualificazione funzionale, rigenerazione dei
collegamenti, parcheggi, distinti per flussi e soggetti, e rafforzamento delle
connessioni fra le parti.
Anche la manovra su Via Martiri d’Ungheria, è partecipe della connessione.
Recuperando gli interventi a suo tempo intrapresi, possiamo considerare Via Martiri
d’Ungheria come un grande nodo pedonale meccanizzato collegato con Via
Avellino su cui attestare il parcheggio e l’asse interquartiere, capace di favorire la
fruibilità dal Rione Libertà verso le funzioni direzionali del Viale Mellusi, la Villa
Comunale e la Caserma Guidoni, significativo caposaldo nell’immagine di noi tutti.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Anche il rafforzamento del quadro infrastrutturale perimetrale del Rione Libertà,
come un doppio pettine convergente su Via Napoli, è fondamentale per una
maggiore fruibilità e le connessioni del quartiere con il resto della Città e con l’area
strategica di Santa Colomba.
L’intervento di riqualificazione di Via Napoli, attraverso una parziale
pedonalizzazione attrezzata ed integrata come le Ramblas di Barcellona, con servizi,
verde ed esercizi commerciali di vicinato, è a vantaggio della coesione del quartiere
tra Piazza San Modesto e dell’Addolorata e della valorizzazione del commercio
esistente da incentivare.
In questa manovra Via Napoli, cuore del quartiere, rafforza la sua originaria
funzione di coesione, e le alberature, le pavimentazioni ed il sistema dei giardini
delle due direzioni collegandosi ad esso ristabiliscono ruolo e rappresentazione alle
due piazze, qualificando nel contempo i segni materiali dello spazio costruito anche
attraverso gli interventi sulle facciate del patrimonio edilizio esistente.
Questa manovra non compromette il tessuto urbanistico del quartiere, come invece
la spina commerciale determinava, anzi finalizza la valorizzazione degli esercizi
commerciali esistenti e l’integrazione funzionale tra residenze e servizi per gli
abitanti esistenti secondo lo schema stesso dell’impianto di Piccinato.
Anche il quartiere Ferrovia deve essere partecipe di questa ampia manovra di
connessione.
Esso, già connesso al sistema degli accessi della grande maglia infrastrutturale per
la contiguità con l’ambito esterno e le direttrice lunghe, ha necessità di una manovra
di riqualificazione per dare organicità alle importanti funzioni esistenti residenziali e
direzionali, come il nodo della stazione ferroviaria, l’Ospedale ed il comparto
artigianale e commerciale di Pezzapiana e di Via Valfortore.
Questa molteplicità di funzioni incide fortemente sull’assetto.
Il nuovo assetto dovrà tenere conto del maggiore ruolo del quartiere, logistico per il
diverso valore del nodo ferroviario in conseguenza della realizzazione dell’alta
capacità Napoli - Bari attraverso Telese e Benevento, direzionale e della mobilità
per l’allestimento della piattaforma intermodale integrata ed il collegamento con
l’area di Cellarulo, parco archeologico della Campania che ha necessità di una
connessione con la Tangenziale Ovest ed il parco fluviale del Calore.
Pertanto, il rafforzamento del collegamento ferroviario con Napoli e Bari, il
raddoppio della strada Benevento – Caianello, il rafforzamento della direttrice verso
l’Appennino e il sistema aeroportuale di Olivola (da far inserire nella pianificazione
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
regionale), richiedono una forte riarticolazione funzionale ed infrastrutturale
d’attuare attraverso le previsioni del PUC in sinergia con la STU.
16. Il Centro storico.
Questa ampia manovra ha come caposaldo il Centro Storico, che è quella parte della
Città in cui le stratificazioni storiche si sono sovrapposte per millenni, dall’età preromana fino ai nostri giorni e la cui perimetrazione prevede una nuova
delimitazione, frutto di recenti atti con la Soprintendenza di Caserta e Benevento.
Indubbiamente, da questa ampia manovra sull’assetto, il Centro storico ed i suoi
abitanti riceveranno importanti benefici.
La riarticolazione delle aree interstiziali, ricadenti a ridosso delle mura longobarde,
rivitalizzeranno il tessuto edilizio storico per dotazione di parcheggi, servizi e
funzioni territoriali di connessione.
In questo modo il centro storico non è sarà più luogo di difficile accesso e
abbandonato; ridiventa il cuore pulsante della Città, capace di attrarre investimenti,
operatori e visitatori per l’immenso e millenario patrimonio artistico, architettonico
e culturale, capace di ospitare grandi eventi e grandi manifestazioni turistiche,
teatrali e culturali, riferimento per la Città, la Provincia e le zone interne della
Regione e della dorsale appenninica.
Dobbiamo, tuttavia, completare la manovra con la valorizzazione dell’identità
storica e culturale del patrimonio esistente.
È necessario rompere l’isolamento del centro storico rappresentato dal Corso
Garibaldi, attraverso una qualificante ed ampia manovra di connessione delle parti
urbane antiche, recuperando strade, vicoli e piazze, capace di rivitalizzare il tessuto
residenziale e attrarre operatori locali del commercio, artigianato, ristorazione e
ricettività, anche sperimentando modalità di vendita dei prodotti artigianali, della
Provincia e delle Città della rete, integrati negli esercizi commerciali.
Anche le piazze dovranno favorire il turismo e la fruibilità.
La caratterizzazione di piazze storiche, ad esempio, come Piazza Piano di Corte per
attività dell’antiquariato e artigianato è una iniziativa da incentivare, con norme
urbanistiche e fiscali, per assicura organicità al centro storico.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Anche Piazza Duomo e Piazza Orsini devono essere partecipi di questa ampia
manovra urbanistica del Centro storico.
Questo importante contesto territoriale, per continuare a svolgere il ruolo di
cerniera, deve essere collegato alla riqualificazione dell’ambito urbano inferiore fino
all’insula della Madonna delle Grazie e Teatro Romano, assicurando una forte
connotazione pubblica e rappresentazione architettonica.
Va data attuazione al protocollo d’intesa con Assessorato Beni Culturali della
Regione Campania per la redazione del Piano integrato di riqualificazione
urbanistica e del Piano del Colore, per attivare gli interventi sulle facciate degli
immobili ed il recupero edilizio e funzionale del Quartiere Triggio in sinergia con
l’Università per attrezzare un “campus universitario” in stretto rapporto con l’area
monumentale ed archeologica, e finalizzato a rafforzare il ruolo dell’Università nel
centro storico, legando la ricchezza dell’identità storico-culturale del tessuto e del
patrimonio monumentale ed archeologico ai corsi di restauro e al polo formativo
sui beni culturali.
Al campus universitario, possiamo associare un centro per scenografie di grandi
autori per Città Spettacolo, un centro artigianale collegato al Conservatorio, alla
Borsa del turismo delle zone interne al Parco letterario delle Streghe ed al Museo
d’arte contemporanea.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Capitolo 4
La Città dei servizi
1. La Città di tutti.
L’integrazione sociosanitaria è un progetto cardine della Città, capace di offrire
servizi ad un vasto bacino, provinciale e meridionale nell’ampia rete di città.
Le politiche sociali devono prevedere e prevenire i disagi sociali e non possono
ridursi a mere politiche riparatrici, ma devono essere connesse alle politiche per la
casa, il lavoro, l’istruzione e la formazione.
Su questa premessa, il welfare va promosso a cornice di tutta la politica pubblica.
Va avviato un Piano Regolatore Sociale, con la partecipazione di cittadini,
operatori sociali, organizzazioni sindacali e del terzo settore, per la riforma dei
servizi sociali, l’aumento della rete di assistenza e la nascita di nuovi servizi: Sala
Operativa Sociale, teleassistenza per le persone anziane, centro per l’affido
familiare, adozioni e sostegno a distanza, Centri di sollievo per i malati di
Alzheimer e i loro familiari, volontariato civico degli anziani e così via.
L’obiettivo è di sviluppare in parallelo crescita urbana e crescita sociale.
In questo quadro, il nostro obiettivo è fare in modo che anche le persone più fragili
possano vivere nel proprio quartiere in un ambiente di cura e di sostegno.
Per questo motivo, promuoveremo, in accordo con la Regione, un patto di
integrazione socio-sanitaria ed un piano cittadino per il sostegno alle persone
non autosufficienti e alle loro famiglie, con l’obiettivo di fornire assistenza gratuita
a tutti gli anziani soli che hanno più di 75 anni.
In particolare, va attivato un Centro servizi per la domiciliarità, in accordo con le
Aziende sanitarie locali, la Gesesa, l’Asia, i patronati, i medici di famiglia, le
farmacie, il volontariato e l’associazionismo ecc..
Per le persone anziane, oltre alla ristrutturazione dell’Istituto San Pasquale,
avvieremo un piano di sostegno all’adeguamento strutturale delle abitazioni e di
assistenza (teleassistenza, sistemi di sicurezza domestica) e una rete di residenze,
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
mini appartamenti con servizi comuni per chi, in condizioni di fragilità, vive una
emergenza abitativa.
È indispensabile rafforzare gli interventi per le tante persone e le famiglie che
vivono ogni giorno il dramma della povertà, intervenendo prima che la situazione
familiare precipiti a causa dell’incertezza economica e lavorativa, attraverso un
piano di accompagnamento sociale al lavoro.
In collaborazione con le cooperative sociali integrate, saranno potenziati inoltre gli
interventi per valorizzare l’autonomia e le risorse delle persone con disabilità e di
chi vive problemi di malattia mentale.
Saranno inoltre promossi interventi d’inserimento sociale e lavorativo delle
persone che escono dal carcere dopo aver scontato la pena, di chi vive il dramma
della dipendenza da sostanze e dall’alcol, di chi soffre problemi di malattia
mentale.
Tra le iniziative da promuovere va attivato il RES, il Registro cittadino della
Solidarietà, tramite il quale l’amministrazione comunale sarà impegnata, assieme al
mondo del volontariato e dell’associazionismo, a promuovere l’impegno e il
coinvolgimento attivo di ogni persona per il benessere della comunità.
A questo proposito, una particolare attenzione sarà dedicata a promuovere, anche di
intesa con le scuole, tutte le iniziative che prevedano il coinvolgimento attivo dei
ragazzi e delle ragazze per una educazione concreta alla solidarietà.
Si provvederà all’attuazione di misure di sostegno per la conciliazione dell'attività
lavorativa e familiare.
Si elaborerà e attuerà il Piano dei tempi e degli orari della città. Il tema della
qualità della vita si coniuga con l’ispirazione a rivedere l'organizzazione degli orari
e dei tempi della città: del lavoro, dei servizi, dei trasporti, della cultura, della
famiglia, etc.
Più che opportuna la creazione dell'Osservatorio sulla Salute delle Donne, che
impegna a perseguire obiettivi di salute specifici, sia tramite il potenziamento dei
consultori e dei rapporti di collaborazione con i servizi sociali, sia mediante la
partecipazione attiva delle organizzazioni di base.
Per favorire le possibilità della donna di offrirsi, inserirsi e permanere all'interno del
mercato del lavoro, che risultano sempre più determinate dall'organizzazione,
dall’esistenza e dal costo dei servizi, pubblici e anche privati, sono indispensabili
azioni di:
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
- "Baby-sitter comunale" : qualificazione di una figura di sostegno per le donne
lavoratrici:
- realizzazione di un' offerta di servizi di cura per l’infanzia, ampia e di costo
abbordabile o senza costo per l’utenza: ambienti accoglienti e attrezzati, con orario
flessibile in grado di soddisfare le esigenze delle giovani mamme che si trovano in
difficoltà a conciliare il lavoro con il lavoro di cura;
- supporti di base strutturali per la cura di bambini e ragazzi (asili nido, ma anche
parchi gioco, impianti sportivi, centri ricreativi per ragazzi, servizi di trasporto che
conducano i ragazzi a scuola ed anche alle strutture sportive), ma anche per la cura
degli anziani.
Disabili
Per quanto attiene i disabili il nostro impegno è quello di procedere all’abbattimento
delle barriere architettoniche presenti in Città, cominciando proprio dalla casa
comunale che non permette l’accesso a tutti.
Puntiamo ad una integrazione socio-sanitaria per le persone disabili affette da
patologie e, in accordo con la Regione, alla piena integrazione scolastica e
lavorativa con garanzie di appalti alle cooperative integrate.
Riguardo alla mobilità vogliamo intensificare i controlli sulla base della mappatura
dei parcheggi, verificare l’effettivo utilizzo dei permessi rilasciati, provvedendo
anche ad eventuali revoche.
Bambini
Ci si adopererà in modo che la Città sia a misura dei bambini, potenziando i
servizi per la prima infanzia.
Bisognerà anche rispettare, entro la scadenza prevista, l’obiettivo fissato
nell’agenda di Lisbona (posti disponibili per un terzo dei bambini nella fascia di
età 0 - 3 entro il 2010).
Occorre un programma di lavoro e di investimenti per nuovi asili, ristrutturando gli
edifici già esistenti, recuperando strutture non utilizzate, stipulando convenzioni con
privati, promuovendo l’apertura di nidi aziendali, servizi innovativi; occorre altresì
un’offerta modulare nei tempi, secondo le esigenze delle famiglie e delle mamme.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Qualità dell’offerta educativa.
Tariffe che siano alla portata di tutte le famiglie, articolate in base alla loro capacità
contributiva con l’aiuto dello Stato, Regione, Provincia.
Il servizio educativo è un diritto e deve essere assicurato sin dai primi anni di vita.
In particolare vogliamo istituire un servizio di assistenza domiciliare, riservato alle
neo-mamme nel primo anno di vita del bambino, rafforzando l’assistenza a quelle
che si trovano in gravi difficoltà economiche, culturali, sociali.
Il potenziamento della rete scolastica cittadina sarà un altro obiettivo perseguito
con determinazione; massimo impegno continuerà ad essere dedicato alla sicurezza
degli edifici scolastici e allo stesso modo resta confermata l’attenzione alla qualità
della ristorazione scolastica per l’educazione all’alimentazione.
Area contrasto alla povertà
Tutte le forme di contributi economici in forma diretta a sostegno del reddito,
saranno programmate e finanziate esclusivamente con le risorse del FNPS destinate
al Contrasto alla Povertà.
Le risorse destinate all’Area Contrasto alla Povertà, inoltre, possono essere
utilizzate per gli arrotondamenti necessari a riconoscere il Reddito di Cittadinanza
per intero ai soggetti classificati in ultima posizione utile nelle graduatorie di
Ambito.
Gli Ambiti devono orientarsi a condurre ad esaurimento tutte le forme di
trasferimenti economici legati a normative obsolete (ex ENAOLI, ANMIL, ecc.) e
razionalizzare tutte le forme di contribuzione economica, riducendole a casi non
affrontabili diversamente, unificandole entro misure ancorate al bisogno.
Integrazione socio sanitaria
Viene ribadita l’importanza dell’implementazione dei servizi socio-sanitari integrati
che, in quanto servizi definiti come Livelli Essenziali di Assistenza, devono essere
finanziati con risorse del governo e della Regione.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Immigrati
Azioni specifiche dovranno essere rivolte all’integrazione degli immigrati.
2. La città dei giovani:
È auspicabile l’incremento di alcune iniziative che seppure già presenti, andrebbero
integrate (campi da gioco, in particolare di calcetto e basket) e rese fruibili a tutti per
rendere meno dispendioso per i giovani residenti ed universitari vivere in città;
molte di queste proposte potrebbero essere incorporate in una nuova carta servizi
che garantirebbe ai giovani l’accesso ad opportunità ed agevolazioni per l’acquisto
di beni e servizi quali:
- Trasporto pubblico (Unico giovani), con intensificazione dei trasporti serali e
notturni, soprattutto nei fine settimana, volti a garantire una maggiore mobilità
dei giovani all’interno della città e a ridurre le problematiche connesse al traffico
e alla carenza di parcheggi nella “movida” sannita;
- Cinema, teatri, mostre, concerti, sport, ristoranti, pub, pizzerie; in particolare si
potrebbe destinare ai giovani di età inferiore ai 28 anni di un giorno speciale
(“mercoledì al cinema”), con un costo dei biglietto ridotto.
- Politica di controllo dei prezzi d’affitto casa per i giovani.
- Istituzione del Forum dei giovani che promuova la partecipazione dei giovani
all’attività della Pubblica Amministrazione.
- Potenziamento dell’informagiovani, tale da divenire una vera e propria agenzia
interinale propria del Comune destinata a ragazzi ed ai giovani immigrati
residenti nel Comune di Benevento, dove tutti abbiano la possibilità di offrire e
cercare lavoro in piena trasparenza e garanzia.
3. Lo sport
Lo sport, al pari della cultura, è un fondamentale fattore di partecipazione alla vita
sociale, in grado di diffondere la tolleranza, l’accettazione delle differenze ed il
rispetto delle regole, rappresentando, pertanto, una preziosa esperienza di
democrazia, partecipazione e corresponsabilità.
In Italia, circa 2 milioni di persone dedicano il proprio tempo libero, le proprie
energie, e, spesso anche parte delle proprie risorse finanziare, all’animazione
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
sportiva, realtà che in città si sostanzia con una capillare diffusione su tutto il
territorio cittadino di numerose società di piccole e medie dimensioni, rivolte a
svariate e molteplici discipline sportive, sia di livello amatoriale che agonistico.
Queste società, che solo con i propri mezzi permettono la crescita sociale e culturale
dell’individuo, necessitano del maggiore sostegno possibile, in termini non tanto
economici, ma soprattutto in termini di accesso alle strutture sportive del territorio,
alcune già esistenti, altre de recuperare e adeguare alle varie esigenze, altre ancora
da realizzare.
A tal proposito, sembra opportuno creare, laddove manchino, palestre comunali in
ciascun quartiere, che consentano un libero e facile accesso a tutte le fasce sociali
della popolazione: immaginiamo quartieri ridisegnati sulle esigenze concrete di
socialità e vivibilità, dove ogni giovane, ogni bambino possa fare sport, giocare
gratuitamente e in tutta sicurezza.
Un rilancio dell’impiantistica sportiva nella città dovrà operare su più livelli.
L’impiantistica diffusa nei quartieri dovrà essere rivolta alla promozione della
pratica sportiva di tipo amatoriale, con utilizzo delle palestre scolastiche, degli
impianti di quartiere e di spazi all’aria aperta opportunamente attrezzati, in ambito
urbano ed in area agricola.
Accanto all’impiantistica diffusa occorre puntare ad una riqualificazione degli
impianti di interesse cittadino ed alla sistemazione dei palazzetti dello sport.
Altro obiettivo di valenza strategica ed emblematica è la realizzazione di una
cittadella dello sport rivolta ad accogliere attività amatoriali ed eventi di tipo
agonistico, che potrebbe diventare un vero e proprio fiore all’occhiello della nostra
città in ambito sportivo.
Il sito più adatto ad accogliere una realizzazione di questo tipo appare il quartiere
del Rione Libertà che, anche per l’agevole collegamento alle reti autostradali,
potrebbe rappresentare in piccolo quel che a Roma è il quartiere dell’Acqua
Acetosa.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Capitolo 5
La Riorganizzazione dei servizi comunali.
Il nuovo ruolo che la Città deve assumere rende necessaria anche la
riorganizzazione di molti servizi, a cominciare dagli Uffici Comunali.
È prevista la
1. Carta della qualità del Comune di Benevento.
Riguarderà tutti i servizi forniti dal Comune di Benevento in un unico volume. Così
il cittadino potrà consultare in modo facile tutti i servizi offerti dal Comune con
indicazione sugli uffici ed i tempi di risposta alle richieste.
2. Nuova dotazione organica e gestione del personale
• Istituire gli Uffici “Agricoltura”, “Turismo”, “Formazione e Lavoro”e
“Partecipazione”, riorganizzare l’URP e i sistemi per le informazioni ai
cittadini.
• Istituire l’Ufficio a servizio dell’Osservatorio sui servizi comunali.
• Potenziare il Settore Ambiente, l’Ufficio Patrimonio e l’Ufficio vigilanza
Edilizia.
• Ridefinire i compiti e gli strumenti dell’Ufficio Comunicazione (Ascoben e
Comune IN/FATTI)
• Riorganizzare l’Ufficio “Programmi complessi e politiche comunitarie”
anche per il sostegno alla realizzazione del Programma di Mandato e
ridefinire i compiti dell’Ufficio Controllo di Gestione.
• Riorganizzare il CED, anche per utilizzare più efficacemente i servizi di
Posta Elettronica, il collegamento informatico tra Settori e con altre
Amministrazioni, la possibilità di Certificazioni ed attestazioni on-line.
• Accorpare gli Uffici in modo da rendere più efficace la gestione dei
Dirigenti.
• Orari di lavoro più flessibili ed estendere la fascia di apertura al pubblico.
• Modificare il sistema degli incentivi al personale (evitando la
sovrapposizione di più incentivi per alcuni) anche attraverso la istituzione di
Progetti finalizzati collegati al Programma di Mandato.
• Finalizzare il Piano per la formazione alle nuove esigenze organizzative
connesse con la realizzazione del Programma di Mandato.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
3. L’utilizzazione del patrimonio comunale
• Recupero di beni di proprietà comunale che versano in stato di abbandono:
Casa Campi, Casa Pisano, Casa di San Gennaro, pal. Tresca, Casa Borino,
Mulino Cavalieri, San Pietro in Foro (Chiesa di S. Cristiano da acquisire);
l’area antistante palazzo Mosti, denominata palazzo Tresca, potrebbe essere
oggetto di un progetto di connessione, con aree a verde e giardini pensili.
• Le ex scuole rurali, sono 11 e quasi tutte sono tenute in uso, a titolo gratuito,
da comitati spontanei sorti nelle varie contrade ove allocate. Possono essere
utilizzate per il Laboratori di quartiere, e per progetti educativi, per attività di
aggiornamento e formazione, percorsi didattici di educazione ambientale e
fornire occasione di incontro, volontariato, vacanza e studio.
Dismettere il patrimonio non redditizio
§ Aree Cautano , Foglianise, Torrecuso. Si tratta di aree attraversate dalla
condotta idrica, in passato affidate alla GESESA Spa, che attualmente
risultano incolte e abbandonate e, sicuramente improduttive di reddito per il
Comune. Si potrebbe programmare la dismissione delle stesse a favore dei
cittadini che ne facciano richiesta, arrecando un’utilità agli stessi e,
contemporaneamente, un vantaggio economico per l’Ente.
§ N. 71 box di Via del Pomerio.
§ Relitti comunali. Sono in corso procedure di alienazione, mediante la
procedura della trattativa privata diretta di piccole aree in quanto ricorrono i
requisiti previsti dal Regolamento Comunale per l’Alienazione degli
Immobili Comunali”.
Migliorare il patrimonio abitativo e quello destinato a finalità sociali.
§ Il Comune è attualmente proprietario di n. 371 alloggi di cui 50 appartenenti
al Complesso di Parco Sogene ed i restanti sono alloggi a canoni sociali.
§ Porre maggiore attenzione nella gestione degli alloggi a canone sociali, sia in
termini di interventi manutentivi strutturali - programmati, sia sotto l’aspetto
amministrativo, inteso come maggiore attenzione alle richieste sociali
avanzate dalle classi più disagiate e disadattate.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
Capitolo 6
La Partecipazione dei cittadini.
Gli obiettivi che questo Programma di Mandato si pone, possono essere raggiunti
solamente se i cittadini saranno veramente coinvolti nell’assunzione delle grandi
decisioni che interessano l’intera collettività.
1. Pari opportunità:
Nell'ottica della trasversalità delle politiche di genere, l'Amministrazione si pone
l'obiettivo di integrare nelle scelte amministrative la consapevolezza di genere,
costruendo gli strumenti per favorire la partecipazione attiva delle donne nei
processi decisionali, politici ed economici, colmando un grave "deficit di
democrazia", rappresentato dalla completa assenza di donne nel Consiglio e nella
Giunta Comunale. Attraverso:
- Istituzione della Consulta delle Donne, quale organo di partecipazione e
decisione delle cittadine alle attività dell'Ente, finalizzata alla valorizzazione del
ruolo delle donne nella società.
- Introduzione di principi di pari opportunità nell'elaborazione del nuovo statuto
comunale, che promuovano la parità di accesso tra donne ed uomini alle cariche
elettive.
2. Istituzione dello Sportello comunale del consumatore.
I cittadini hanno diritto ad essere informati e consapevoli dei propri diritti nei
rapporti di consumo e sui servizi che offre quotidianamente il Comune di
Benevento. Per tale motivo si prevede di istituire un apposito Sportello comunale
del consumatore ed utente con i seguenti compiti:
a) la diffusione di materiale educativo al consumo consapevole;
b) la diffusione della documentazione sui diritti dei consumatori;
e) l'informazione dei cittadini sui diritti degli utenti della pubblica amministrazione;
d) l'assunzione di contatti con i cittadini, presso lo sportello, per delineare la
praticabilità di reclami ed ogni altra azione destinata alla tutela individuale ed
all'esercizio dei propri diritti di consumatore.
e) la promozione di progetti, convegni, seminari ed ogni altra iniziativa di studio e
divulgazione sui diritti dei cittadini.
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Città di Benevento: Programma di Mandato 2006-2011
3. Strumenti per la Partecipazione
Saranno innanzitutto definiti, a seguito, di ampia consultazione:
- il Regolamento per la Partecipazione e i Laboratori di Quartiere
- la Revisione del Regolamento delle entrate e dei regolamenti comunali ICI, e
Tassa rifiuti, rete idrica e gas.
Di conseguenza saranno attivati:
§ I Laboratori di quartiere
§ La Consulta degli anziani.
§ La Consulta delle donne
§ La Consulta Comunale dei consumatori
§ La Consulta delle associazioni e degli operatori culturali.
§ La Consulta delle associazioni e degli operatori socio-assistenziali.
§ Il Forum dei giovani
§ Nominare il difensore civico
Alle Consulte, all’Ufficio Relazioni con Pubblico e al Centro Informagiovani,
saranno assegnati adeguati spazi all’interno di Palazzo Paolo V che deve
diventare,nuovamente, il Palazzo di Città.
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