vieni, redentore del mondo
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vieni, redentore del mondo
CAPPELLA MUSICALE “FERDINANDO MABERINI” E PUERI CANTORES DELLA CATTEDRALE DI S. MARIA ASSUNTA IN SARZANA VIENI, REDENTORE DEL MONDO Meditazione sul mistero del Natale GIOTTO DI BONDONE, “Adorazione dei magi” (1305) Cappella degli Scrovegni, Padova BASILICA CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA SARZANA (SP) SABATO 21 DICEMBRE 2013, ORE 21 Dalla Catechesi di San Cirillo di Gerusalemme Noi annunziamo che Cristo verrà. Infatti non è unica la sua venuta, ma ve n’è una seconda, la quale sarà molto più gloriosa della precedente. La prima, infatti, ebbe il sigillo della sofferenza, l’altra porterà una corona di divina regalità. ... Il Salvatore verrà non per essere di nuovo giudicato, ma per farsi giudice di coloro che lo condannarono. Egli che tacque quando subiva la condanna, ricorderà il loro operato a quei malvagi, che gli fecero subire il tormento della croce, e dirà a ciascuno di essi: “Tu hai agito così, io non ho aperto bocca”. Allora in un disegno di amore misericordioso venne per istruire gli uomini con dolce fermezza, ma alla fine tutti, lo vogliano o no, dovranno sottomettersi per forza al suo dominio regale. … Questa è dunque la fede che noi proclamiamo: credere in Cristo che è salito al cielo e siede alla destra del Padre. Egli verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Verrà dunque, verrà il Signore nostro Gesù Cristo dai cieli; verrà nella gloria alla fine del mondo creato, nell’ultimo giorno. Vi sarà allora la fine di questo mondo, e la nascita di un mondo nuovo. Veni Redemptor gentium Veni redemptor gentium, ostende partum Virginis; miretur omne saeculum: talis decet partus Deum. Vieni redentore del mondo, rivela il parto della Vergine,tutte le generazioni si stupiscano, tale è il parto che si addice a Dio. Non ex virili semine, Non da seme d'uomo, ma (inno di sant’Ambrogio di Milano) sed mystico spiramine verbum Dei factum est caro,fructusque ventris floruit. dall’arcano soffio dello_ Spirito, il Verbo di Dio si è fatto carne ed è fiorito come_ frutto di un grembo. Alvus tumescit virginis, claustrum pudoris permanet, vexilla virtutum micant:versatur in templo Deus. S’inarca il grembo della_ Vergine, ma il pudìco chiostro rimane chiuso, i vessilli delle virtù brillano: Dio ha preso_ dimora nel suo tempio. Procedat e thalamo suo, pudoris aula regia, geminae gigas substantiae, alacris ut currat viam. Esca dal suo talamo nuziale,aula regia di santo pudore,il Forte dalla duplice natura, e corra veloce il suo cammino. Egressus eius a Patre, regressus eius ad patrem, excursus usque ad inferos, recursus ad sedem Dei. E venuto da suo Padre, ed è tornato a suo Padre, discese fino agli Inferi, riascese alla sede di Dio. Aequalis aeterno Patri, carnis trophaeo cingere, infirma nostri corporis virtute firmans perpeti. Uguale all'eterno Padre, cingi il trofeo della carne, rafforza, con la tua potenza, la fiacchezza del nostro corpo. Praesepe iam fulget tuum, lumenque nox spirat novum, quod nulla nox interpolet fideque iugi luceat. Già rifulge la tua mangiatoia, la notte effonde una luce nuova,nessuna notturna tenebrala_offuschi, ma splenda sempre di fede. Sit Christe rex piissime, tibi Patrique gloria, cum Spiritu Paraclito, in sempiterna saecula. Cristo re misericordioso, a te e al Padre sia gloria, insieme allo Spirto_ Paraclito_per i secoli dei secoli. LA PROFEZIA Dal libro del profeta Isaia (cap 7, 10-14) Il Signore parlò ancora ad Acaz: «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Salmo responsoriale (dal Salmo 23) Rit. Ecco viene il Signore, egli è il re della gloria Del Signore è la terra e quanto contiene, l'universo e i suoi abitanti. È lui che l'ha fondata sui mari, e sui fiumi l'ha stabilita. Rit. Chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo?Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna. Rit. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. Rit. Ave Maria….Virgo Serena (Josquin Desprez, 1450-1521) Ave Maria, gratia plena, Ave Maria, piena di grazia, Dominus tecum, Virgo il Signore è con te, Vergine serena. Ave, cujus serena. Ave, a colei la cui conceptio, solemni plena concezione, colma di gaudio, coelestia, solenne gaudio, ha riempito terrestria, nova replet i cieli e la terra di nuova_ laetitia. letizia. Ave cujus nativitas, nostra Ave, a colei la cui Natività fuit solemnitas, ut Lucifer è stata per noi una lux oriens, verum solem solennità, come la stella del praeveniens. mattino, vero sole di Ave pia humilitas, sine salvezza. Ave pia umiltà, viro foecunditas, cujus fecondità senza uomo, la annuntiatio nostra fuit cui Annunciazione è stata salvatio. la nostra salvezza. Ave vera virginitas, Ave vera verginità, immaculata castitas, cujus immacolata castità, la cui purificatio nostra fuit Purificazione ha rimesso i purgatio. nostri peccati. Ave praeclara omnibus Ave, scrigno di tutte le angelicis virtutibus, cujus angeliche virtù: la cui fuit assumptio nostra Assunzione è stata la_ glorificatio. O Mater Dei, nostra gloria. O Madre di memento mei. Dio, ricordati di me. Amen IL MISTERO Dal Vangelo secondo Giovanni (cap. 1, 1-10) In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l’hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l’uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto, e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato O Magnum Mysterium (Tomàs Luis de Victoria, 1548-1611) O magnum mysterium et O grande mistero e admirabile sacramentum ut mirabile sacramento, che animalia viderent gli animali vedessero il Dominum natum iacentem Signore, appena nato, in praesepio. Beata virgo giacente nella mangiatoia. cuius viscera meruerunt Beata la Vergine il cui portare Dominum Jesum grembo meritò di portare il Christum. Alleluia. Signore Gesù Cristo. Orazione O Dio, che ogni anno ci fai vivere nella gioia questa vigilia del Natale, concedi che possiamo guardare senza timore, quando verrà come giudice, il Cristo tuo Figlio che accogliamo in festa come Redentore. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Personent hodie (anonimo medievale) Personent hodie voces Risuonino oggi voci di puerulae, fanciulli, laudantes iucunde qui nobis lodando con gioia colui che est natus, summo Deo datus oggi è nato, dato dal sommo et de virgineo ventre procreatus. In mundo nascitur, pannis involvitur, praesepi ponitur stabulo brutorum, rector supernorum: perdidit spolia princeps infernorum. Magi tres venerunt, parvulum inquirunt, Bethlehem adeunt, stellulam sequendo,ipsum adorando, aurum, thus,et myrrham ei offerendo. Omnes clericuli pariter pueri, cantent ut angeli: advenisti mundo laudes tibi fundo. Ideo gloria in excelsis Deo Dio, e generato da un seno verginale. Nasce nel mondo, è avvolto in fasce, è posto in una greppia, in una stalla di animali, lui che governa il cielo: il principe degli Inferi ha perso la sua preda. Tre magi son venuti e cercano il bambino, si recano a Betlemme seguendo la stella. Lo adorano, gli offrono oro, incenso e mirra. Tutto il clero e i fanciulli insieme cantino come gli angeli:“Sei venuto nel mondo, ti rendo lode, gloria a Dio nell’alto dei cieli!”. LA STORIA Dal Vangelo secondo Luca (cap. 2, 1-12) In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». Puer natus in Betlehem (Domenico Bartolucci, 1917 - 2013 ) Puer natus in Betlehem, Un bambino è nato a alleluia, unde gaudet Betlemme, alleluia, di cui Jerusalem, alleluia alleluia! gioisce Gerusalemme, In cordis jubilo, Christum alleluia! Col giubilo nel natum adoremus cum novo cuore, adoriamo Cristo cantico. appena nato con un nuovo Hic iacet in praesepio, canto. Giace nel presepio, alleluia. Qui regnat sine alleluia, colui che regna per termino, alleluia alleluia! In sempre. Alleluia! Col giubilo cordis jubilo, Christum nel cuore,adoriamo Cristo natum adoremus cum novo appena nato con un nuovo cantico canto. Dalla Lettera di S.Paolo apostolo ai Filippesi (cap. 2, 3-13) Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. Quindi, miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. 1È Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni. En natus est Emmanuel (Michael Praetorius, 1571 - 1621 ) En natus est Emmanuel, quem Ecco è nato l’Emmanuele, praedixit Gabriel. Dominus come predisse Gabriele. Il salvator noster est! Signore è il nostro Salvatore. Hic iacet in praesepio, puer Egli giace nella mangiatoia, admirabilis, Dominus salvator noster est! Haec lux est orta hodie, ex Maria Virgine. Dominus salvator noster est. fanciullo mirabile. Il Signore è il nostro Salvatore. Questa luce è sorta oggi da Maria Vergine. Il Signore è il nostro Salvatore. Orazione Signore, Dio onnipotente, che ci avvolgi della nuova luce del tuo Verbo fatto uomo, fa' che risplenda nelle nostre opere il mistero della fede che rifulge nel nostro spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’ unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Omnis mundus jocundetur Omnis mundus jocundetur nato salvatore,casta mater quem concepit Gabrielis ore. Sinceris mentibus, sonoris vocibus, exultemus et laetemur hodie. Plaudite, psalite, Christus natus ex Maria virgine plaudite, psalite, voce pia dicite, concinite gaudeamus et laetemur itaque psalite. Deo laus et gloria et saecula psalite, plaudite in saecula. (anonimo medievale) Tutti gioiscano per il Salvatore che è nato! La casta madre lo concepì come disse Gabriele. Con sincerità e con voce sonora, esultiamo e siamo lieti in questo giorno! Battete le mani e suonate, Cristo è nato dalla Vergine Maria, parlate e cantate con voce pia. Gioiamo e siamo lieti, e perciò suonate! Cantate e battete le mani, sia gloria a Dio nei secoli. L’ANNUNCIO Dal Vangelo secondo Luca (cap. 2, 13-20) E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Gloria in excelsis Deo – dialogo fra angioli et pastori (Isabella Leonarda, 1620-1704) Angioli: Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis. Pastori: Quid est ? Quod novum gaudium In terra quis apparuit dum musici aetherei decantant ‘Gloria’? Angeli: Gloria a Dio nell’alto dei Cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Pastori: Che accade? Cos’è questo nuovo gaudio che ci appare in terra da musici eterei che cantano “Gloria”? Angioli: Annuntiamus vobis quoniam natus est Salvator mundi quoniam venit Redemptio vestra et Verbum caro factum est. Pastori: Ad cantus Angelorum jungamus nostra carmina, nostras jungamus voces. Laeti cantemus nenias, cantemus dicentes: Dormi puppe, dormi vita mortalium. Fa la nanna, puppe belle dormi. Jesule tenelle, sol aeterne, lux amata, dormi salus suspirata, cara nostra viscera. Angioli et pastori:Jubilet ergo Caelum, Gaudet ergo terra. Omnes unanimes dicentes: Cantemus omnes unanimes. Alleluia.O grandis amor,O maxima pietas,Alleluia.O bonitas immensa, alleluia. Orazione Angeli: Vi annunciamo che è nato il Salvatore del mondo, che è giunta la vostra Redenzione e il Verbo di Dio si è fatto carne. Pastori: Al canto degli angeli uniamo il nostro inno, uniamo le nostre voci. Lieti cantiamo una nenia, dicendo: Dormi bambino, dormi vita dei mortali. Fa la nanna, bambino bello, dormi tenero Gesù, sole eterno, luce amata, dormi salvezza sospirata, cara carne nostra. Angeli e pastori: Esulti quindi il Cielo e gioisca la Terra, tutti insieme dicendo: Cantiamo tutti a una sola voce “Alleluia”. O Grande amore, o grqndissima pietà, Alleluia! O immensa bontà! Alleluia. O Dio,che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fà che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. Cantique de Jean Racine (G. Faurè, 1845-1924) Verbe égal au Très-Haut, Verbo dell'Onnipotente, nostra notre unique espérance, Jour unica speranza, giorno eterno éternel de la terre et des della terra e del cielo. Noi cieux, De la paisible nuit rompiamo il silenzio della notte nous rompons le silence: pacifica, Divin sauveur, jette sur nous Divino Onnipotente, poggia su les yeux. Répands sur nous di noi i tuoi occhi! Spandi su di le feu de ta grâce noi il fuoco della tua grande puissante;Que tout l'enfer misericordia, fa che tutto fuie au son de ta l'inferno fugga al suono della voix;Dissipe le sommeil tua voce;Dissipa il sonno di d'une âme languissante qui la un'anima che langue,che la conduit à l'oubli de tes lois! conduce all'oblio delle tue Ô Christ! Sois favorable à ce leggi!O Cristo, sii favorevole a peuple fidèle, pour te bénir questa gente fedele che si è maintenant assemblé; Reçois riunita per benedirti. Ricevi i les chants qu'il offre à ta canti che offriamo alla tua gloire immortelle, Et de tes gloria immortale, e possano dons qu'il retourne comblé. tornare carichi dei tuoi doni! Adeste fideles (J. F. Wade) Adeste fideles læti triumphantes,venite, venite in Bethlehem. Natum videte Regem angelorum.Venite adoremus Dominum. En grege relicto humiles ad cunas, vocati pastores adproperant, et nos ovanti gradu festinemus. Venite adoremus Dominum. Æterni Parentis splendorem æternum, velatum sub carne videbimus, Deum infantem pannis involutum.Venite adoremus Dominum Presentatevi, fedeli, lieti esultanti: venite, venite a Betlemme. Guardate colui che è nato, il re degli angeli. Venite, adoriamo il Signore. Ecco lasciato il gregge, all'umile culla i pastori chiamati si affrettano. E noi, esultanti al passo, corriamo. Venite, adoriamo il Signore. Lo splendore eterno dell'eterno Padre velato nella carne vedremo, Dio bambino avvolto dalle fasce. Venite, adoriamo il Signore. CAPPELLA MUSICALE “FERDINANDO MABERINI” E PUERI CANTORES DELLA CATTEDRALE DI S. MARIA ASSUNTA IN SARZANA Coristi Gabriella Dobre, Lucia Iacolino, Manuela Grazioso, Rachele Zamperini, Eloisa Iori, Marta Leonardi, Pietro Bernardini (soprani); Matilde Leonardi, Maria Chiara Di Benedetto, Chiara Bertagna, Emma Giannini, Orlando Bates, Sofia Samperi (contralti); Simone Emili, Ioris Iori, Piera Pellistri, Patrizia De Piccoli (tenori); Giuseppe Landini, Emanuele Menconi, Antonio Rangoni, Corrado Martinetti, Giovanni Dettori, Carmine Ferrillo (bassi) ORGANISTI: DIRETTORE: MARCO MONTANELLI EMANUELE MENCONI ALESSANDRA MONTALI