Fitoattualità – L..

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Fitoattualità – L..
Erbe medicinali:
UN’OPPORTUNITA’ PER
COMUNICARE SALUTE
Dott.ssa Gabriella Zanini - Farmacista
Bolzano Vicentino, sabato 15 maggio 2010
Fitoterapia
Erboristeria
Ambito sanitario,
patrimonio storico della
farmacia
ambito terapeutico di
medici produzione di
industria farmaceutica
Patrimonio di una cultura
popolare,
tradizione millenaria
legate ai territori
Esigenza di professionisti preparati
•formazione per medici
•formazione per farmacisti
•formazione per erboristi
Salutogenesi
Patogenesi
?
Salutogenesi:concetto sviluppato in Germania negli anni ’60, ma
che negli anni ‘90 incomincia ad essere di interesse anche
dell’economia.
Cosa è la salute?
Quali le fonti della salute ?
Come si crea salute?
Come può essere rinforzata?
Perché mi sto ammalando?
Che forze devo attivare?
Perché si è rotto il mio equilibrio psico-fisico?
Concetto di TERRENO
GUARIGIONE
TERAPIA,
NORME
IGIENICHE E
ALIMENTARI
MALATTIA
SALUTE
FATTORI CAUSALI
INTERNI
PREVENZIONE
CARATTERE
ABITUDINI
COSTUMI
EREDITARIETA
’
COSTITUZION
E
ESTERNI
TRAUMI ALIMENTI
AMBIENTE:
Clima e Microclima
Batteri
Parassiti
Virus
Radioattività Campi
elettrici
Sostanze
tossiche e/o
cancerogene
ELEVATA
Attività fisiologica
Dal TERRENO
Costituzione
quindi dipende la
PATOLOGIA
ACUTA
NESSUNA PATOLOGIA
Aspetti ereditari
Abitudini di vita
FORZA VITALE o
Habitat
Reattività
….
di un individuo
BASSA
PATOLOGIA
GRAVE
PATOLOGIA
CRONICA
FORZA
Max
MORBOSA
Min
Patogenesi
Ricerca la causa di malattia,spesso, per non dire sempre,
come elemento esterno all’individuo ?
Approccio culturale che tende alla medicalizzazione spinta
di ogni fase della vita: prima infanzia, adolescenza,
gravidanza , menopausa, vecchiaia
Impegno dell’industria farmaceutica
Università e ricerca genetica,
(alla ricerca del gene della felicità ?)
Cosa mi ha contagiato?
Come posso combatterlo?
Che farmaco devo assumere?
La medicina nei secoli
MEDICINA
RAZIONALE
MEDICINA INTUITIVA
Indocinese
4000 aC
3000 aC
CASTE ELETTE
CLASSI RELIGIOSE
Caldeo-egiziana
2000 aC
Grecoromana
1000 aC
POPOLO
Araba
0
SCIENZATI
Europea
1000 dC
2000 dC
Evoluzione del farmaco
Dagli anni ‘80 in poi si passa dalla cultura della malattia e
della medicina riparativa a quello della salute, cresce la
richiesta di informazione sui farmaci, i cittadini si
emancipano nei confronti del medico e lo sollecitano con
richieste di nuovi approci terapeutici, si parla di
prevenzione.
Negli anni ‘90 matura, in modo diffuso, la convinzione che
la salute sia da conquistare con stili di vita appropriati,
maggiore attenzione a dati ambientali e genetici, si eplorano
le medicine non convenzionali; la spesa pubblica è alla ricerca
di nuovi equilibri e in un contesto di incertezza e precarietà
sociale il farmaco viene investito di nuove aspettative: ci si
attende una cura per tutti i malesseri, disagi esistenziali
compresi.
(da indagineCensis 2010)
In questo quadro, anche la farmacia deve evolvere verso
le nuove esigenze: erogare servizi, ma soprattutto
informazione corretta, consiglio, ascolto e integrare le
informazioni al cittadino.
Che cosa vogliamo
raggiungere dando un
prodotto fito-terapico in
farmacia ?
E la pianta che usiamo è
1. Prevenire
3.Un farmaco
2.Integrare
3.Curare
?
1.Un voluttuario
2.Un integratore
?
Cosa vogliamo apportare di
naturale
Parliamo di
PRODOTTI DI AUTOMEDICAZIONE A BASE VEGETALE
di libera vendita nel canale farmacia, ma anche nelle
erboristerie, al supermercato, via internet e altro.
Li organizzerei in due grossi capitoli:
1)Prodotti della tradizione
erboristica (fino agli anni 50)
2) Integratori o
fitoterapico industriale
-erbe e droghe essicate
−integratori
monocomponenti
-integratori
pluricomponenti
complessi
-formulazione in capsule
−tinture tradizionali e tinture
madri
−estratti secchi e fluidi
−macerati glicerici
−sciroppi
−creme /linimenti
−olii essenziali
1)Prodotti della tradizione erboristica (fino agli anni ’50)
•Vantaggi : semplicità di formulazione dei preparati, codici
e ricettari di tradizione consolidata,conoscenza del
processo di formulazione, utilizzo, per lo più della pianta
intesa come fitocomplesso piuttosto che
MONOCOMPONENTE, nessun additivo ! basso costo.
Conoscenza di provenienza della materie prime, legate ai
territori.(raccoglitori)
Conosciuta la tossicità delle droghe eroiche!
Tossicità acuta sconosciuta, perché legata a bassi dosaggi!
•Svantaggi: dosaggi blandi, non per questo inefficaci;
mancanza di una concentrazione espressa in P.A., poca
standardizzazione, conservazione empirica e ignorato il
problema della scadenza del prodotto.
2) Integratori o fitoterapico industriale
•Vantaggi: standardizzazione del principio attivo, prodotto
in capsule (per comodità di assunzione e/o di produzione),
metodi di conservazione garantiti, scadenza controllata.
•Svantaggi: dosaggi alti per principi attivi isolati, da cui ne
consegue un maggiore , eventuale , tossicità! Maggiore
costo, grande presenza di eccipienti per le necessità di
produzione industriale, alto numero di componenti nella
formulazione, che a, mio modo di vedere, complicano
l’utilizzo in terapie multiprescrittive.
Uso di piante non di nostra tradizione, inseguendo
esotismi, con scarsissima tradizione sperimentale , di cui
non si conoscono le cliniche ne tradizionali ,ne attuali.
Maggior rischio di intolleranze
Alcuni luoghi comuni diffusi:
•Che più erbe insieme facciano meglio di
poche
•Che le erbe non fanno male
•Che una modalità di estrazione valga un’altra
•Che l’omeopatia agisca con meccanismo simile
alla fitoterapia…non è corretto !
•Che l’omeopatia interferisca nella terapia
allopatica !
•Criminalizzare le piante
Come dispensare in sicurezza, un prodotto
fitoterapico ?
•Conoscenza della pianta/e e delle finalità
terapeutiche
•Conoscenza della forma farmaceutica e del
dosaggio
•Chiarezza informativa dell’etichetta
•Composizione quali-quantitativa dei
componenti
•Qualità delle materie prime
Cosa può fare il farmacista ?
•E’ un consulente che contatta molte persone al
giorno
•E’ un punto di riferimento per il cittadino
nell’automedicazione, molto diffuso sul territorio
•Può e deve verificare la fonte di informazione della
richiesta di un fito-terapico
•Può orientare su una pianta locale piuttosto che una
esotica
•Può e deve agire secondo un principio di precauzione
rispetto a fasce di età e politerapie farmacologiche
Il farmacista può fare molto:
•Conosce il paziente
•Può fare molte domande (noi ne facciamo molte,
sempre)
•Vaglia le richieste, verifica le fonti (tv,giornali
salutistici, consigli delle amiche , mode)
•VALUTA LE INTERAZIONI COI FARMACI
•Suggerisce assunzioni per brevi periodi e per
piccoli disturbi
•Può capire chi assume il prodotto e l’età; lattanti e
anziani sono le fasce di età più delicate
•Può sapere gli errori alimentari
•Può valutare la compliance e/o stili di vita errati
Fitoterapia di qualità
Qualità della droga
•Tempo balsamico
•Percentuale di PA
•Metodi di coltivazione
•Metodi di
stabilizzazione
•Controlli su tossine,
metalli pesanti ecc.
AZIENDE
PROTOCOLLI
FARMACOPEE
Utilizzo corretto
e interazioni
MEDICO
Efficacia e
farmaco vigilanza
•Feedback
paziente
•Cliente
•Dati clinici
FARMACISTA
Responsabile, per
legge, della qualità
del prodotto che
dispensa
Conoscenza della forma farmaceutica e del dosaggio
FORME SOLIDE (ESTRATTI SECCHI):
1 POLVERE TOTALE DI PIANTA DA CRIOFRANTUMAZIONE
2 SPRAY DRYING
3 ESTRAZIONE CON CO2
FORME LIQUIDE ESTEMPORANEE NON CONSERVABILI:
1 INFUSO
2 DECOTTO
3 SUCCHI DI PIANTA FRESCA
FORME LIQUIDE PREPARATE A LUNGA CONSERVAZIONE:
1 SOSPENSIONE INTEGRALE DI PIANTA FRESCA (SIPF)
2 MACERATI GLICERINATI - ESTRATTI GICERICI ANALCOLICI
3 TINTURE MADRI
4 TINTURE F.U. (FARMACOPEA UFFICIALE)
5 ESTRATTI MOLLI - ESTRATTI FLUIDI
6 SCIROPPI
7 ELISIR
8 SOSPENSIONI ORALI
9 EMULSIONI ORALI
FORME SOLIDE E LIQUIDE PER USO ESTERNO
1 POMATE/ GEL
2 LINIMENTI
Prodotti di automedicazione a base di prodotti
vegetali per uso interno ed esterno
Come fare chiarezza in tanta confusione
•Galenici
•Prodotti notificati
•Prodotti registrati
•Integratori
•Complementi alimentari
•Nutriceutici
?
Alcune idee da rivedere e da approfondire
•Che le piante siano in competizione, come scelta
terapeutica col farmaco (a volte la pianta potrebbe venire
“PRIMA” ,in ordine di tempo),come riequilibratore, come
preventivo, come adiuvante al ripristino dell’equilibrio perso.
•Che le piante generino allarmismo tossicologico pari ai
farmaci di sintesi
Danni da anti-infiammatori, da statine, da
betabloccanti da antibiotici, da antiipertensivi, da
teraperie ormonali sostitutive, ecc.
•Che non si tenga conto della sensibilità personale a farmaci,
alimenti, fitoterapici (sono molte le eccezioni).
•Che l’azione biologica in vivo ,di un prodotto “naturale” così
complesso sia sovrapponibile, a quella in vitro.
Uso consapevole delle medicine non convenzionali
•La consapevolezza è sempre gradita, anzi auspicata
•Aumentando la conoscenza aumenta la complessità
dell’approccio terapeutico e a ben vedere la sua
personalizzazione
•La conoscenza senza pregiudizio: provare ad ammettere che
i sistemi naturali e, l’uomo in primis sono sistemi complessi e
che ciò che conosciamo oggi ci fa sorridere rispetto alle
conoscenze del passato, ma forse quello che sapremo
spiegarci nel futuro farà sorridere rispetto a quel poco che
conosciamo oggi.
•Forse il vero atteggiamento scientifico è forse quello che
privilegia il dubbio e riconosce che la conoscenza attuale è
una piccola preziosa parte di una immensità che non
conosciamo.
Cosa sappiamo ...
•Del ph dei liquidi extracellulari
•delle intolleranze alimentari in
relazione alle allergie
(ostinatamente sconosciute)
•della variabilità enzimatica in vivo
•dei metabolismi individuali
?
Conoscere può voler dire ...
•Non confondere estratti di aloe con antrachinoni e il gel di
aloe
•Non considerare la camomilla come un sedativo (a volte
eccita) ma come un antinfiammatorio.
•Non confondere le modalità di azione fitoterapici ponderali
con i prodotti omeopatici a base vegetale
•Impegnarsi a leggere le etichette di tutto ciò che vendiamo
e verificare le formulazioni
•Perché tante sostanze sono presenti negli integratori ?
•Perché si sta passando forse, con troppa leggerezza dal
saccarosio ai dolcificanti artificiali, soprattutto nei prodotti
per l’infanzia ?
ORTICA - Una pianta di uso ragionevole e sicuro
Urtica dioica L. - famiglia Urticaceae
Parti utilizzate:foglie e giovani rametti, radici
Componenti conosciuti:flavonoidi,clorofilla,sali di
calcio e di potassio, acido silicico, istamina,acido
formico e gallico, tannini oligoelementi, tra cui ferro
e vitamine.
Indicazioni tradizionali:ritenzione idrica,renella
antiinfiammatorio in sindromi dolorose
osteoarticolari..stati anemici…
Uso : infuso
CALENDULA
Calendula officinalis L. - famiglia Asteracea
Parti utilizzate: capolino fiorito
Componenti conosciuti: flavonoidi e
polisaccaridi, triterpeni pentaciclici, principio
amaro (calendulina), saponine, resine, olii
essenziali, tracce di acido salicilico, luteina e
xantofille
Indicazioni tradizionali: per uso esterno in
pomate come antiinfiammatorio,
antiinfettivo,antiputridi,cicatrizzante e
riepitelizzante
Uso esterno: la tintura debitamente diluita
per lavaggi di mucose orali e vaginali
Avvertenze: ipersensibilità o allergia
UVA URSINA
Arctostaphylos uva ursu S. - Famiglia Ericaceae
Parti usate: foglie secche o fresche
Componenti conosciuti: IDROCHINONI GLICOSIDICI
5-16% (F.U. prevede 6% di arbutina), metilarbutina,
flavonoidi (0,8-1,5%, Tannini (15-20%, gallotannini
Indicazioni e usi: infezioni del tratto urinario,
infiammazioni delle vie urinarie efferenti
Approvato dalla Commissione E.
Attività: effetto antibatterico in relazione all’aglicone
idrochinone, rilasciato dall’arbutina in ambiente alcalino. Il
massimo effetto antibatterico si realizza 3-4 ore dopo la
somministrazione. Effetto diuretico: l’estratto acquoso
produce un aumento di urine senza perdita di sodio.
Modalità di somministrazione:
•infuso al 5% e/o decotto (2 cucchiaini da the con aggiunta
di una punta di coltello di sodio bicarbonato)
•capsule di estratto secco(dosaggio di arbutina tra 400/800
mg./die
Controindicazioni: gravidanza e allattamento; bambini al di
sotto dei 12 anni, danni epatici sono stati osservati per usi,
peraltro non necessari superiori alla settimana
Attenzioni: non utilizzare con acidificanti urinari e con
alimenti acidificanti(bevande gassate, caffè, succhi di
frutta); individualmente ci può essere irritazione gastrica in
soggetti che fanno uso frequente di antinfiammatori non
steroidei.
Sofisticazioni: altre ericaceae come mirtillo rosso,
nero,calluna, erica
EQUISETO
Equiseto arvense L. - famiglia Equisetaceae
Riconosciuto diuretico ma è molto di più:
apportatore di silice colloidale di facile
assorbimento che agisce su tessuti cartilagini
sull’elasticità delle arterie, potente
rimineralizzante anche in fase menopausale.
L’infuso è la preparazione di elezione
Uso sicuro dei rimedi fitoterapici
1. Acquista i rimedi fitoterapici solo da fonti sicure e
affidabili.
Non portare mai rimedi fitoterapici da paesi lontani. Non
ordinarli per posta dall’estero, poichè non puoi garantirti
che quel che stai per acquistare sia un prodotto sicuro. La
qualità dei prodotti fitoterapici non è controllata allo
stesso modo in tutti i paesi del mondo. Di più, i rimedi
fitoterapici vanno acquistati solo in un punto vendita a cui
tu possa sempre fare riferimento in caso di necessità.
2. Compera un rimedio fitoterapico solo se la confezione
riporta chiaramente quale o quali erbe sono contenute.
Non fidarti di rimedi fitoterapici la cui composizione è
tenuta segreta. Controlla prima di acquistare che sulla
confezione siano riportati esattamente i componenti del
preparato.
3.Chiedi sempre le precise indicazioni d’uso.
Hai il diritto ad avere corretti e completi chiarimenti
sull’uso, informandoti sulla frequenza di assunzione e sulla
dose esatta. Nel caso di una miscela per tisana, ti
informerai sul modo corretto di preparazione, ad esempio
sulla quantità di erbe e di acqua (bollente) da impiegare e
sul tempo ottimale “di estrazione”. Acquista il tuo
prodotto solo se le spiegazioni sono esaurienti.
4.Non raccogliere erbe selvatiche se non sei
assolutamente sicuro di sapere distinguere con
precisione le erbe innocue da quelle pericolose.
Come per i funghi mangerecci e velenosi, così le erbe
benefiche e quelle velenose possono apparire molto simili.
Ma un errore può essere fatale!
5.Conserva con cura i rimedi fitoterapici.
I rimedi fitoterapici devono essere conservati con cura, ad
esempio in luogo fresco e asciutto, al riparo dalle mani dei
bambini. Un prodotto “pronto per l’uso” potrà essere ben
conservato nella sua confezione originale. Per una miscela
per tisana, un contenitore a tenuta stagna è preferibile al
sacchetto di plastica o di carta in cui viene confezionata.
Un contenitore di plastica non è adatto alla conservazione
di erbe, particolarmente quando queste sono ricche di
essenze, perchè la plastica può assorbire gli oli volatili di
queste droghe.
6.Non impiegare erbe che hai tenuto in casa per anni.
Ogni rimedio fitoterapico acquistato deve riportare sulla
confezione l’indicazione della validità, cioè quanto tempo può
essere conservato. Molte miscele per tisane cominciano a
perdere la loro attività se conservati oltre un anno; allo
stesso modo anche i rimedi pronti per l’uso non hanno una
validità infinita. Il tuo farmacista può fornirti ogni
informazione se non sei sicuro sulla attività dei rimedi
fitoterapici dopo un certo periodo di tempo.
7.Non impiegare rimedi fitoterapici per malattie gravi.
L’azione “dolce” dei rimedi fitoterapici non è destinata a
curare patologie importanti quali diabete, ipertensione,
epilessia. Se soffri di tali disturbi, devi consultare il tuo
medico curante, e non “giocare al dottore”, perchè può
essere estremamente rischioso. Così non fare affidamento
sui rimedi fitoterapici in caso di cancro.
8.Sospendi l’uso del rimedio fitoterapico se cominci ad
avvertire qualche effetto indesiderato.
Certe persone hanno l’idea errata che i rimedi di origine
chimica possano provocare danni, mentre i rimedi di origine
naturali siano assolutamente sicuri. E allo stesso modo, che i
rimedi vegetali non possano provocare effetti collaterali. I
rimedi fitoterapici possono invece provocare certi disturbi,
quali eruzioni cutanee o dolori gastrici; se inizi ad avvertire
un qualsiasi disturbo, sospendi l’uso del prodotto, in modo da
eliminare l’effetto collaterale.
9.Non aumentare di tua spontanea iniziativa le dosi
consigliate.
Troppo spesso si è portati a credere che se una piccola
dose fa bene, una dose maggiore faccia sicuramente meglio.
Tuttavia un rimedio fitoterapico non vi farà stare meglio se
assumerete una dose superiore a quella consigliata. E’ vero
piuttosto il contrario: ci sono erbe che possono avere
conseguenze serie se assunte in quantità eccessive. Perciò
prendi i rimedi fitoterapici come suggerito nei consigli per
l’uso (come ogni altra medicina). Se il rimedio non ti aiuta a
superare la tua indisposizione, è certo meglio sospendere il
trattamento, che alzare di tua iniziativa il dosaggio.
10.Non utilizzare rimedi fitoterapici per periodi
prolungati.
I rimedi fitoterapici sono per lo più innocui se impiegati al
dosaggio raccomandato per brevi periodi di tempo.
Sfortunatamente non sappiamo ancora se tutti i rimedi sono
sicuri quando assunti per periodi prolungati di mesi o di anni.
Perciò è senz’altro meglio peccare sul versante della cautela
e trattenersi dal prendere un rimedio fitoterapico per un
periodo lungo senza avere chiesto un parere al medico o al
farmacista.
11.Se sei in gravidanza o se allatti al seno e desideri
utilizzare un rimedio fitoterapico, chiedi consiglio al
medico o al farmacista.
Un certo numero di rimedi fitoterapici sono sicuramente
controindicati in gravidanza. Esiste d’altra parte un
consistente gruppo di erbe per cui non si può essere
assolutamente sicuri dell’innocuità sul feto. Perciò consulta
sempre il medico o il farmacista se sei in gravidanza e
desideri utilizzare un rimedio fitoterapico. Allo stesso
modo, se allatti al seno, è meglio chiedere sempre un parere
esperto.
12.Il medico o il farmacista deve essere sempre
informato se stai utilizzando un rimedio fitoterapico
contemporaneamente ad altri farmaci.
E’ vitale che questa informazione sia fornita, perchè è un
fatto noto che taluni rimedi fitoterapici possono influenzare
(sia incrementando, sia diminuendo) l’azione di altri farmaci.
da: De Smeet P.A.G.M. (1989) Dutch patient information on
the safe use of herbal remedies. Int.Pharm.J. 3:98-101
Molti dei problemi che ci troviamo ad affrontare oggi, e di cui la
farmacovigilanza è importantissimo strumento, nascono negli
ultimi 15 anni, proprio da un utilizzo di prodotti fitoterapici
concentrati e dal numero ,sempre maggiore di utenti, ma anche
da una sottoconoscenza e sottovalutazione del “valore curativo”
del fitoterapico.
dal libro di Fiorenzuoli:” interazioni tra erbe, alimenti e farmaci”
cito due dati statistici:
DAL 2001 –2005 ci sono state 1700 segnalazioni di cui 795 di
erbe e 538 di omeopatia ?? questi numeri sicuramente
sottolineano che il problema esiste , ma non si deve fare di
tutte le erbe un fascio.
Come viene affermato nell’op cit.la qualità delle segnalazioni è di
estremo interesse, perché se le segnalazioni che giungono sono
incomplete, il giudizio può essere parziale od errato.
Le sfide aperte
L’informazione
Le fonti della conoscenza e dello studio della fitoterapia
oggi: corsi di laurea, corsi di specializzazione, informazione
scientifica indipendente, siti informatici di qualità da
segnalare a tutti gli operatori di settore
Come avvicinare il medico e il farmacista ad un
reciproco approfondimento professionale?
Farmacovigilanza
La diffusione dello strumento della farmacovigilanza in
fitoterapia non per criminalizzare le piante ma per un
utilizzo consapevole
La qualità delle materie prime
La qualità delle formulazioni
L’approccio quantitativo alle piante può far perdere di
vista altre qualità intrinseche delle stesse legate ad
una loro osservazione nell’ambiente naturale secondo
una lettura fenomenologica di ispirazione goetheana.
La conoscenza di questo metodo potrebbe essere di
grande interesse per il prossimo convegno.
Qualcuno disse che ogni pianta è nella natura per
curare la malattia corrispondente … sta a noi imparare
ad avvicinarci ad essa.