[Monitoraggio settimanale degli incidenti che hanno coinvolto i

Transcript

[Monitoraggio settimanale degli incidenti che hanno coinvolto i
per
[Monitoraggio settimanale degli incidenti che hanno
coinvolto i motociclisti dal 11 al 17 ottobre 2008]
17 ottobre 2008
INCIDENTI MOTOCICLISTI CONTRO IL GUARDRAIL
SAN TEODORO (NU)
5 ottobre 2008
INCIDENTE MORTALE A SAN TEODORO
TEODORO
La vittima è un motociclista di Nuoro
Secondo una prima ricostruzione Graziano Battaglini era alla guida della sua
moto quando ha perso il controllo del mezzo, andando a schiantarsi contro il
guardrail
Graziano Battaglini, 38 anni di Nuoro, è morto nel pomeriggio, intorno alle 17,
a La Suaredda, piccola frazione all'ingresso di San Teodoro. L'uomo, stando
alle testimonianza, avrebbe perso il controllo della sua grossa moto e
sarebbe finito contro il guardrail. Quando è arrivata l'ambulanza del 118 era
ancora vivo nonostante fosse in condizioni gravissime. Battaglini infatti è
morto durante il trasporto verso l'ospedale di Olbia.
L’Unione Sarda
INCIDENTI MOTOCICLISTI
GROSSETO (GR)
CENTAURO MUORE SULLA PANORAMICA. LA SUA MOTO CONTRO UN
FURGONE
11 ottobre 2008
Grosseto, incidente sulla Panoramica Grosseto, 11 ottobre 2008 - Un
motociclista romano, Filippo Lanzideri di 47 anni, ha perso la vita mentre
percorreva la panoramica di Porto Ercole tra i Fondoni e Cala Piccola. Stava
raggiungendo una comitiva di amici che da giovedì soggiornano all’albergo di
Cala Piccola per un convegno aziendale. Erano le ore 13 quando è accaduto
l’incidente: il Lanzideri, con la sua, Ducati sport 1000 viaggiava poco distante
da un amico anche lui su moto Ducati nera 695. Entrambi indossavano il casco
e percorrevano la salita dei Fondoni, uno dietro l’altro quando, al bivio che, a
sinistra, conduce alla Cantina Poderi di Capo d’Uomo, si sono trovati davanti
un furgone bianco diretto verso Porto S. Stefano. L’amico, che precedeva il
Lanzideri, ha visto per primo il camioncino ed è riuscito ad evitarlo sterzando
e finendo incolume fuori strada.
Il Lanzideri, che lo seguiva, non è invece riuscito a bloccare la moto e, con
ogni probabilità, è volato per terra scivolando con la Ducati per una diecina di
metri sull’asfalto. Nonostante i soccorsi immediati, sia da parte del medico
del 118 della Misericordia di Albinia, sia da parte dell’elisoccorso Pegaso 2,
l’uomo non è riuscito a riprendersi. Il furgone, guidato da un santostefanese e
con fianco un amico, non è riuscito ad evitare l’impatto, tanto da finire sul
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
2
ciglio della carreggiata e, se non ci fosse stato un albero a fermarlo, sarebbe
finito nella scarpata.
L’ambulanza, giunta sul posto, ha soccorso il Lanzideri ed ha raggiunto la
strada abbastanza larga, che porta all’albergo, dove è atterrato l’elicottero.
Mentre i medici, tentavano di rianimare Lanzideri, l’amico, che era scampato
dall’incidente, non si dava pace, il suo telefonino continuava a squillare per
avere e dare notizie dell’incidente agli amici e parenti.
I due mezzi di soccorso, sia l’ambulanza che Pegaso, sono tornati alle loro
sedi, mentre il corpo del Lanzideri è stato preso in consegna dal personale
delle pompe funebri Alocci e Picchianti di Porto S. Stefano e portato
all’obitorio di Orbetello. Sul luogo dell’incidente erano i carabinieri di Porto S.
Stefano che hanno provveduto prima a dirigere il traffico e dopo a fare i rilievi
sul luogo dell’incidente.
La Nazione
POTENZA
INCIDENTI STRADALI: 2 GIOVANI VITTIME NEL POTENTINO
11 ottobre 2008
Un motociclista - Vito Maio, di 34 anni, di Avigliano (Potenza) - e' morto in un
incidente stradale avvenuto, a Lagopesole (Potenza), sulla strada provinciale
87 ad alcune centinaia di metri dallo svincolo della ss 658 Potenza-Melfi.
Secondo quanto si e' appreso, il motociclista ha perso il controllo della moto
e, per cause in fase di accertamento da parte dei carabinieri, e' terminato
fuori strada mentre si stava dirigendo verso contrada Picone.
Sul posto e' intervenuto il personale del 118, ma a nulla sono valsi i tentativi di
rianimazione effettuati dai sanitari.
Una ragazza di 22 anni di Potenza - di cui non e' stato ancora reso noto il
nome - che viaggiava su un scooter terminato fuori strada, e' morta invece in
un altro incidente stradale avvenuto sulla strada che collega contrada
Pantano di Pignola al centro abitato di Pignola (Potenza).
Secondo quanto si e' appreso, la giovane era a bordo di una moto con un'altra
persona, che e' rimasta ferita.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi per
accertare la dinamica dell'incidente, e il personale del 118.
Telenorba.it
CAGLIARI
SCONTRO
SCONTRO FRA MOTO E AUTO:GIOVANE
AUTO:GIOVANE CENTAURO IN GRAVI CONDIZIONI
12 ottobre 2008
Era in sella alla sua moto, quando all'improvviso una Clio gli ha tagliato la
strada: lo scontro è stato inevitabile. Fabrizio Bruera, 38 anni di Carbonia, è
stato subito soccorso e ora è ricoverato in Rianimazione all'ospedale Brotzu,
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
3
in coma farmacologico. L’incidente è avvenuto nel viale Lungosaline, al
Poetto. Fabrizio Bruera, 38 anni, si è improvvisamente trovato davanti una
Clio. Lo scontro è stato violento e le condizioni del motociclista sono apparse
da subito critiche. Gli agenti della polizia municipale stanno ricostruendo la
dinamica dell’incidente.
L’unione Sarda.it
APRILIA (LT)
INCIDENTE STRADALE: MOTO CONTRO CAMION, MUORE 26ENNE A LATINA
13 ottobre 2008
Un giovane centauro di Aprilia, Paolo Rotondi di 26 anni, ha perso la vita nella
serata di ieri in un incidente stradale in via Cavallo Morto, al confine tra i
comuni di Aprilia e Anzio. Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo in sella
alla sua moto si sarebbe scontrato con un furgone che gli avrebbe tagliato la
strada di un altro motociclo. Per questa mattina e' prevista l'autopsia
presso gli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno.
AGI.it
SAN GIOVANNI ROTONDO (FG)
INCIDENTI STRADALI: DONNA CADE DA MOTO E MUORE
MUORE NEL FOGGIANO
14 ottobre 2008
Una donna alla guida di un ciclomotore e' morta, a seguito di una caduta, ed
un'altra donna di 39 anni, che viaggiava sul sellino posteriore della moto, ha
riportato ferite giudicate guaribili in un mese. La vittima si chiamava Maria
Camardella, di 41 anni. L'incidente, per cuase in corso d'accertamento dei
carabinieri, e' avvenuto sulla SP 43 nelle campagne Di San Giovanni Rotondo
(Fg).
AGI.it
GENOVA
FRONTALE, MUORE A 44 ANNI
14 ottobre 2008
È morto dopo dodici ore di agonia all’ospedale Galliera di Genova, dove era
stato ricoverato per le ferite riportate nello scontro frontale tra la sua Piaggio
“Vespa” e un’ambulanza della Croce Rossa di Cogorno, avvenuto poco prima
di mezzanotte, in corso Risorgimento, a San Salvatore.
Luca Paini, 44 anni, comandante navale e dirigente tecnico della “GiNautica”
di Lavagna, non ce l’ha fatta: il suo cuore ha ceduto alle 12,40 di ieri, mentre
attorno al suo capezzale si stringevano la moglie Paola, i tre figli piccoli
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
4
Pietro, Cesare e Giacomo, il fratello Giorgio e il papà Aristide, noto carrozziere
di corso Dante, a Chiavari. Una tragedia che ha scosso tutto il Tigullio e che ha
lasciato incredulo e sconvolto dal dolore il conducente del mezzo di soccorso,
un milite di 30 anni, in servizio alla pubblica assistenza dal 1997: «Non l’ho
visto, come ho fatto? Non l’ho visto...», continua a ripetere agli amici e ai
colleghi il volontario.
In effetti la dinamica dell’incidente non è ancora stata chiarita dagli agenti
della polizia stradale di Chiavari, incaricati di ricostruire con esattezza quanto
accaduto l’altro ieri notte. Gli investigatori del comandante Ruggero Ferri
hanno completato i rilievi sul luogo dello scontro nella tarda mattinata di ieri e
nelle prossime ore consegneranno al sostituto procuratore della Repubblica
Francesco Brancaccio una dettagliata relazione.
Stando al verbale degli agenti, lo schianto è accaduto all’incrocio tra corso
Risorgimento e via Rocca. Paini aveva trascorso la giornata al Salone Nautico
di Genova e aveva cenato con un gruppo di amici al ristorante “Il timone” di
Lavagna. Alle 23,58 era in sella alla sua Vespa e procedeva in direzione di via
XXV Aprile, dove viveva con la famiglia. L’ambulanza della Croce Rossa,
invece, era appena stata chiamata dalla centrale operativa del “118” a
intervenire su un incidente avvenuto a Lavagna. Il mezzo di soccorso aveva
attivato i sistemi di sicurezza, le sirene erano accese e così pure i
lampeggianti. Il conducente, giunto all’incrocio, ha fermato il veicolo, ha
innestato la prima marcia e, dopo aver controllato che nessuna vettura
stesse sopraggiungendo, si è portato sulla corsia di marcia, svoltando a
sinistra. Proprio in quel momento, completata la manovra, è avvenuto lo
schianto. Frontale. Violentissimo. Lo scooter di Paini è rimasto incastrato
sotto alle ruote e al muso dell’ambulanza. L’uomo, invece, è stato sbalzato
dalla sella e scaraventato prima contro il parabrezza e poi sull’asfalto. I primi
a intervenire in aiuto del comandante navale sono stati proprio i militi
della.Croce Rossa, poi sono giunti sul posto anche i medici del “118”
lavagnese. Il “vespista” è stato medicato e rianimato sul posto, nonostante il
suo cuore abbia cessato di battere per ben due volte. Quindi la corsa disperata
fino all’ospedale Galliera di Genova, dove il primario, dottor Paolo Cremonesi,
ha disposto il ricovero del paziente nel reparto di rianimazione, in prognosi
riservata. Tutto inutile, quaranta minuti dopo mezzogiorno, gli specialisti del
nosocomio hanno dichiarato la morte del quarantenne.
L’esame onecroscopico servirà a chiarire le cause del decesso, a stabilire se
il dirigente della “GiNautica” sia stato colpito da malore prima dello scontro
oppure se sia stato vittima di un colpo di sonno (gli esami alcolimetrici sono
risultati negativi). Gli agenti della Stradale non hanno trovato tracce di frenata
sull’asfalto: la “Vespa” di Paini non ha nemmeno rallentato. L’ambulanza,
invece, era appena ripartita (aveva ancora la prima marcia inserita) e
procedeva quindi a bassa velocità. ancora, l’incrocio è bene illuminato, ma sia
il conducente del mezzo di soccorso (risultato pure lui negativo ai test
sull’alcolemia), sia gli altri militi presenti hanno confermato di non aver visto
lo scooterista: «La strada era sgombra - hanno dichiarato ai poliziotti ____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
5
Abbiamo svoltato e non appena ci siamo trovati al centro della nostra corsia di
marcia, abbiamo sentito l’impatto violentissimo». E fatale.
IlSecoloXIX.it
BENEVENTO
GRAVE INCIDENTE STRADALE AL VIALE ATLANTICI DI BENEVENTO
15 ottobre 2008
Grave incidente stradale poco più di un'ora fa sul Viale Atlantici di Benevento.
Il ventunenne Vincenzo Barbato è ricoverato presso l'ospedale Rummo, dopo
essere rimasto coinvolto in uno scontro con un'auto Fiesta, all'incrocio con
Via Martiri d'Ungheria. Sul posto è subito accorsa un'autombulanza e gli
uomini della Polizia e dei Carabinieri. Il ragazzo è apparso subito in serie
condizioni, a terra macchie di sangue. Codice rosso hanno predisposto al
Pronto Soccorso. Illesa inveca Ramona De Tata, ventisettenne, conducente
dell'autovettura.
Incerta ancora la dinamica dello scontro. L'auto è ferma in un'insolita
posizione all'inizio di Via Martiri d'Ungheria, la motocicletta, una Honda CBR,
è a terra in piena carreggiata di Viale Atlantici, tant'è che lo stesso è diventato
impercorribile e si è subito creato un ingorgo, anche perché sull'arteria
sboccano numerose strade. Il traffico è stato deviato appunto sulla corsia di
destra a scendere su Via Martiri d'Ungheria. All'inizio di quella di sinistra
invece è ferma la Fiesta. Dalle prime, sommarie informazioni raccolte sul
posto, pare che il centauro non portasse il casco.
Il quaderno.it
CATANZARO
INCIDENTE A IANÒ: IL CENTAURO NON CE L'HA FATTA
16 ottobre 2008
Non ce l'ha fatta. Nonostante i soccorsi prestati e le terapie somministrate, il
cuore di Vitaliano Serò, vent'anni, ha smesso di pulsare ieri pomeriggio.
Certificata la morte del ragazzo, vittima di un terribile incidente stradale, sono
iniziate le procedure per l'espianto degli organi. La famiglia ha autorizzato le
operazioni, mentre fino a sera si è atteso il placet della Procura della
Repubblica, necessario in quanto sull'incidente è in corso un'inchiesta
giudiziaria. Da parte sua, lo staff dell'azienda ospedaliera Pugliese — Ciaccio si
è prontamente attivato per coordinare le delicate procedure di prelievo degli
organi del ragazzo, nel pieno rispetto di quanto previsto da specifici protocolli
sanitari.
Vitaliano è morto dopo tre giorni di coma, passati su un lettino della
Rianimazione del Pugliese. Era giunto in ospedale lunedì notte, dopo essere
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
6
stato soccorso dai sanitari del 118 a Ianò. Il giovane, in sella al suo scooter,
stava percorrendo la strada provinciale che collega il quartiere periferico con
Magisano. Per cause ancora in corso d'accertamento, intorno alle 23 il
Piaggio Liberty di Vitaliano Serò si è scontrato con la Peugeot 307 guidata da
F. F., 43 anni, di Magisano. L'impatto, secondo una prima ricostruzione,
sarebbe stato particolarmente violento. L'auto avrebbe colpito frontalmente la
fiancata dello scooter, sbalzando il centauro e facendolo cadere per terra ad
alcuni metri di distanza. Il veicolo a due ruote, per cause ancora in corso
d'accertamento, ha addirittura preso fuoco distruggendosi quasi
completamente.
Davvero impressionante la scena che si sono trovati davanti i primi soccorsi,
Le condizioni di Vitaliano sono apparse subito disperate, mentre F.F. se l'è
cavata con qualche contusione ed escoriazione. I rilievi sul luogo
dell'incidente sono stati effettuati dai carabinieri del nucleo operativo
radiomobile della Compagnia del capoluogo, che hanno anche sottoposto il
conducente della Peugeot ai controlli di rito, compreso quello con
l'etilometro; ed a quest'ultimo esame F.F. è risultato positivo, peraltro con un
valore di gran lunga superiore a quello consentito dalla legge. (…) Con
l'incidente di lunedì notte salgono a tre, nell'ultimo mese e mezzo, le tragedie
consumatesi nelle strade cittadine. Una lunga scia di sangue iniziata lo scorso
22 agosto, quando il 19enne Andrea Critelli, di Catanzaro, è deceduto a seguito
di un impatto tra la sua Opel Tigra ed una Ford Fiesta in viale Crotone.
Secondo incidente mortale il 18 settembre scorso, quando ha perso la vita
Luca Zerilli, 35 anni, anch'egli di Catanzaro, vittima dello scontro fra la sua
motocicletta Honda e un Land Rover Discovery. A chiudere il tragico cerchio,
lunedì notte, l'incidente costato la vita a Vitaliano Serò. Il giovane, conosciuto
da tutti in città come un bravo ragazzo, lavorava in un'impresa di costruzioni.
Lascia un vuoto incolmabile tra parenti ed amici. Ma la scelta di donare gli
organi, coraggiosamente presa dai genitori di Vitaliano, potrà almeno aprire
nuovi
spiragli
di
luce
per
altre
vite.
I funerali si terranno non appena verrà autorizzata la consegna del corpo alla
famiglia.
USCatanzaro.it
GENOVA
MOTOCICLISTA MUORE SULLA A12 A RECCO
17 ottobre 2008
Si chiamava Natale Parisi, aveva 47 anni, era un ex poliziotto in pensione
l'uomo deceduto oggi in un incidente motociclistico avvenuto sull'autostrada
A12 Genova - Livorno nei pressi del casello di Recco. La vittima aveva prestato
servizio presso il distretto di Genova Pre'. Aveva terminato la carriera in
polizia con il grado di sovrintendente.
Ansa.it
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
7
NOTIZIE
SICUREZZA STRADALE.
STRADALE. TAJANI:
TAJANI: RIDURRE MORTI PRIORITA' POLITICA
BRUXELLES - ''Sono 43 mila le vite umane falciate sulle strade nel 2007: e' un
dato troppo alto, occorre fare di piu' e affermare che la sicurezza stradale e'
una priorita' politica''. E' l'appello lanciato dal commissario ai trasporti Ue,
Antonio Tajani, in occasione della celebrazione della giornata europea della
sicurezza stradale. Tajani ha ricordato le iniziative prese dalla Commissione
Ue ma ha sottolineato anche che ''il miglioramento della situazione non
dipende solo dalla iniziative delle istituzioni ma soprattutto dall'impegno
quotidiano e per questo e' importante mettere al centro del programma il
cittadino europeo, perche' senza la collaborazione di tutti non riusciremo a far
diminuire le morti in modo significativo''. Il Commissario Ue si e' soffermato
sul tema delle citta' ''perche' e' qui che avvengono il maggior numero di
incidenti
mortali e perche' il 60% degli europei abita in citta'''. ''La
Commissione - ha continuato Tajani - sta lavorando al programma di
prevenzione 2011-2020, ma tutti dobbiamo partecipare con il dialogo per
trovare misure condivise e chiare. ''Gli incidenti colpiscono prevalentemente
gli utenti piu' deboli - ha spiegato il responsabile ai trasporti - quelli senza
protezioni fisiche come pedoni, ciclisti e motociclisti. Proprio questi
rappresentano il 17% delle vittime totali e dobbiamo fare in modo di invertire
questa-tendenza''.
Ansa.it
ROMA È UNA DELLE CAPITALI
CAPITALI PIÙ PERICOLOSE D'EUROPA
D'EUROPA
14 ottobre 2008
Ridotto il numero delle vittime, ma il rischio di incidente mortale è alto
Negli ultimi dieci anni a Roma il numero delle vittime della strada è diminuito,
ma il rischio di rimanere coinvolti in un incidente mortale è ancora tra i più
alti d'Europa. E' quanto emerge dall'ultimo studio del Programma Road
Safety Performance Index di ETSC, che ha classificato le capitali dei paesi
membri dell'Unione Europea basandosi sul numero di vittime e il rischio di
incidentefatale.
Secondo questa classifica, le capitali più virtuose nella riduzione delle vittime
sono state Dublino, Lisbona e Oslo, che hanno registrato rispettivamente una
riduzione annuale media ogni 100.000 abitanti del 12%, 10% e 9%. Meno
brillanti, ma comunque al di sopra della media europea del 4%, sono risultate
Sofia, Bratislava, Madrid, Bucarest, Varsavia, Parigi, Copenhagen e Tallinn.
L'andamento di Roma si è rivelato tra i meno soddisfacenti, anche se la stima
va considerata con cautela per via dell'incompletezza del dato relativo agli
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
8
anni1996-1999.
A partire dal 2001, anno di riferimento per l'obiettivo europeo del
dimezzamento del numero delle vittime sulle strade, il tasso di mortalità nella
Capitale d'Italia è stato ridotto dell'8,5%, un valore superiore alla media UE
(5,27%) ed inferiore solo a Lisbona, Oslo, Stoccolma, Parigi, Madrid,
Amsterdam. Tuttavia questa positiva riduzione è accompagnata dal triste dato
relativo al rischio di morire sulle strade romane. Se nelle capitali europee
simili a Roma in termini di popolazione residente, come Atene, Berlino e
Madrid, il tasso è rispettivamente pari a 0,4, 0,3 e 0,2, nella Capitale Italiana la
probabilità di un incidente mortale sulla strada è pari a 0,8.
Tra le cause ci sono l'elevato numero di vetture in circolazione, la qualità
della segnaletica e delle infrastrutture, nonché l'errore degli automobilisti al
volante. Gli utenti più vulnerabili, a Roma come nel resto d'Europa, sono i
pedoni e i ciclisti: circa 1 morto su 2 appartiene a questa categoria. In
particolare, nel caso italiano spicca l'elevata percentuale di vittime tra i
motociclisti (38%), la più allarmante in Europa insieme ad Atene (45%).
Omniauto.it
INCIDENTI, ROMA È LA PIÙ PERICOLOSA D'EUROPA
14 ottobre 2008
La denuncia dell'Ania sulla sicurezza stradale. E il sottosegretario Castelli:
"Motorini-caos"
Roma, città più pericolosa d'Europa. Ad assegnare il triste primato alla
capitale è l'Ania, la fondazione delle assicurazioni per la sicurezza stradale.
«Le grandi città italiane - dichiara il presidente Sandro Salvati, nella seconda
giornata europea per la sicurezza stradale - hanno un livello di rischio
sensibilmente superiore a quello di Parigi, Londra, Stoccolma, Madrid o
Barcellona. Tra tutte si distingue Roma, in assoluto la più pericolosa».
I dati dell'Aci lo confermano. Nel 2006, ultimo anno di cui si hanno cifre
aggiornate, gli incidenti stradali nella capitale sono stati 21.452, i morti 231, i
feriti 28.209. I motociclisti sono quelli che pagano il prezzo più alto. Mentre il
numero di pedoni coinvolti è leggermente diminuito negli ultimi anni, quello
dei centauri è in aumento: secondo l'ultimo monitoraggio della Regione Lazio,
gli incidenti dei motocicli sono passati da poco più di 3000 nel 2002 a quasi
4.000 nel 2004 in tutta la regione. Il 37,6% dei motociclisti ha un'età compresa
fra i 30 e i 39 anni, seguita dalla fascia 18-29 anni nella percentuale del 29,6%.
«Roma è effettivamente una città a forte rischio ed il primo motivo è
l'intasamento del traffico che ha portato ad un incremento notevole sulle
strade del numero di due ruote - sostiene il sottosegretario ai Trasporti
Roberto Castelli - La capitale è una città difficile per i trasporti pubblici,
intasata per le quattro ruote, cosa che porta a puntare sulle due ruote, uno
dei
mezzi
di
spostamento
più
pericolosi».
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
9
«Il fenomeno incidenti stradali va combattuto con la repressione ma anche
con la formazione - spiega Elisabetta Mancini, vice questore aggiunto della
Polizia stradale - il numero di incidenti in Italia è alto anche perché i veicoli
sono tanti rispetto al resto d'Europa, ma il 90% degli incidenti potrebbe
essere evitato con una maggiore attenzione». A dar ragione al vicequestore
Mancini sono ancora una volta i dati Aci sulle principali cause degli incidenti
che avvengono nelle strade urbane: per il 27,31% mancato rispetto della
segnaletica, per il 22% mancata osservanza della distanza di sicurezza, guida
distratta per il 14%, velocità non adeguata per il 13,8%.
«Nel nostro Paese - spiega Salvati - il numero complessivo di vittime della
strada è leggermente diminuito, ma è aumentato notevolmente quello di
vittime nelle aree urbane. Per ogni quattro incidenti con danni alle persone,
tre si verificano in ambito urbano, con 2.600 morti e 210.000 feriti all'anno».
Per il presidente della fondazione, gli incidenti stradali sono un'emergenza
nazionale e, oltre agli enormi drammi umani, costano alla collettività 35
miliardi all'anno. «Occorrono misure forti - conclude Salvati - da parte delle
autorità per aumentare la cultura della prevenzione e del controllo».
Incidenti sulle strade urbane, si diceva. A Roma, nella top ten delle arterie
killer c'è la Cristoforo Colombo,
Colombo che nel 2007 ha registrato 939 incidenti, con
sette morti, otto feriti in prognosi riservata e 410 feriti. Come deterrente,
Comune e Atac hanno installato il telered, una telecamera che all'incrocio con
la circonvallazione Ostiense fotografa le targhe di chi passa con il rosso. Dopo
la Colombo, le strade più pericolose risultano la Casilina e la Prenestina.
Prenestina
roma.repubblica.it
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
10
SICUREZZA. GLI INCIDENTI STRADALI PRIMA CAUSA DI MORTE TRA I
GIOVANI
Ogni anno nelle ventisette capitali europee, 24mila persone perdono la vita e
216mila riportano gravi ferite.
Nelle sole strade italiane, si registrano ogni
anno 182mila incidenti, che nel 2006 hanno causato 2.500 decessi.
Questi
dati sono stati divulgati oggi dall’Automobil club d’Italia, durante il convegno
“L’automobile
con il cuore”, che si è svolto in occasione della Giornata
europea
della
sicurezza
stradale.
L’Aci ha sottolineato come gli incidenti stradali colpiscano soprattutto tre
categorie maggiormente a rischio: i
pedoni, i bambini e i motociclisti. La
prima causa di investimento sulle strade urbane è il comportamento
scorretto del pedone, che nel 15,1 per cento dei casi attraversa
irregolarmente, o fuori dalle strisce. Seguono l’eccesso di velocità delle auto
(10,1%) e il mancato rispetto della segnaletica da parte dei conducenti
(9,6%). Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte in Europa per i
ragazzi fra i 5 e i 14 anni: ogni
anno perdono la vita sulle strade 12mila
minorenni, 5mila dei quali sono bambini.
Agopress.info
PARMA
SCUOLA PER
PER MOTOCICLISTI - LA SICUREZZA È MADE IN CISA
17 ottobre 2008
Il 18 e 19 ottobre, tutti i motociclisti potranno affrontare la storica SS62 con
l’aiuto di istruttori preparati per insegnare la guida sportiva sicura. Il corso di
pilotaggio l’anno prossimo partirà in modo permanente
Dal parcheggio della trattoria “da Pietro” di solito si parte per fare quattro
pieghe. E capita di vedere qualcuno, moto supersportiva e tuta in pelle, che
scheggia verso il passo della Cisa a velocità fuori codice. Una tradizione
famosa fra i motociclisti, che guardano gli “smanettoni” con odio e diffidenza.
E purtroppo anche fra gli operatori del 118, che quasi tutti i fine settimana
vanno a recuperare motociclisti feriti o, peggio, deceduti a causa di incidenti
sui tornanti appenninici. Ma il 18 e 19 ottobre, tutti i motociclisti potranno
affrontare la storica SS62 con l’aiuto di istruttori preparati per insegnare la
guida sportiva sicura. Una dimostrazione del corso di pilotaggio per
motociclisti che partirà l’anno prossimo in modo permanente sulla statale che
porta da Parma a La Spezia.
“Vogliamo insegnare a guidare in modo sicuro e comunque rapido — spiega
l’istruttore Angelo Prisco, pilota professionista nelle competizioni africane — il
nostro obiettivo è far capire che si possono affrontare le curve divertendosi
tanto anche senza raggiungere velocità folli”. Niente corsi di pilotaggio per “
carciofi e fermoni” ma consigli fondamentali per quei motociclisti che
vogliono godere la bellezza delle curve e di una strada panoramica
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
11
straordinaria
per
ambiente
e
tracciato.
Quello della sicurezza stradale è un problema che l’associazione “ Strada
della Cisa” vuole risolvere, con il contributo di Yamaha Italia e degli istruttori
della Sport Rider, scuola di guida sicura per motociclisti fondata con il
contributo di Motoshop Parma. “Il nostro obiettivo è far tornare la Cisa allo
splendore di un tempo — spiega Emilio Cocconcelli, membro dell’associazione
— e questa iniziativa, che include anche un convegno europeo sulla guida
sicura e lezioni nelle scuole, ci pone sulla strada giusta”. E visto che sognare
non costa nulla, il presidente dell’associazione Luigi Lucchi chiederà al
direttore regionale dell’ANAS Vincenzo Orlando di donare una casa cantoniera
alla scuola di guida sicura Sport Riders, per far iniziare sulla strada statale un
corso
di
guida
permanente.
Il 20 ottobre inoltre a Parma, nell’aula universitaria “G. Canuto” dell’ospedale
Maggiore, motociclisti, medici, polizia stradale e politici discuteranno sulla
sicurezza stradale e sulle problematiche che coinvolgono sempre di più gli
utenti deboli, come pedoni, ciclisti e motociclisti. Così i motociclisti, dopo
l’area del mugello, potranno trovare sulla statale della cisa una piccola
Nurburgring per godere in sicurezza delle emozioni nate a cavallo di una due
ruote.
parma.repubblica.it
TORINO
INFERNO SULLE STRADE: 404 MORTI E UN CONTO DA 2 MILIARDI DI EURO
Ogni anno il Piemonte perde oltre due miliardi di euro a causa degli incidenti
stradali. Detta così, sembra qualcosa di improbabile. A rivelarlo però è la
stessa Regione, all’interno del primo rapporto stilato dal Centro di
monitoraggio della sicurezza stradale coordinato dall’Ires Piemonte. Due
miliardi di euro (la metà persi a Torino e provincia), che rappresentano l’1,8%
del Pil regionale e che soprattutto è la somma dei costi sociali dovuti
all’incidentalità sulle nostre strade. Per costo sociale non si intende,
ovviamente, solo il danno strettamente economico provocato dagli incidenti
ma tutta una serie di fattori collegati, come la perdita di capitale umano che
avviene per ogni morto o per ogni persona ferita, le cure ospedaliere, i danni
morali per i familiari, i costi amministrativi delle forze dell’ordine preposte
alla sicurezza stradale, i danni materiali alle proprietà. Nel 2006 (ultimo anno
disponibile) la spesa è stata di 2 miliardi e 187 milioni di euro. In questo modo,
ogni cittadino piemontese si trova a sostenere un costo pro capite di 504 euro.
E, purtroppo, sulle strade della nostra regione si muore ancora molto. Nel
2006 gli incidenti in provincia di Torino, dove avvengono il 51,6% dei sinistri,
sono stati 7.674, le vittime 142, i feriti 11.662. Considerando tutto il Piemonte, si
tratta di 14.871 incidenti, 404 morti e 22.047 feriti. Una strage, è ormai banale
dirlo, la cui lettura può essere confortata solo parzialmente dal
riconoscimento che il trend è in netta discesa. Rispetto al 2001, quando i morti
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
12
furono 551 (222 a Torino), si è registrato un calo del 30% nelle vittime e del
10% in incidenti e feriti. In termini assoluti, i morti sono passati da 13,1 a 9,3
ogni 100mila abitanti. Conforta un po’ meno invece il fatto che quasi la metà di
questi morti riguardi i cosiddetti utenti deboli: motociclisti, ciclisti e pedoni.
Una percentuale che con gli anni tende a salire. Ovvero, se sono in
diminuzione incidenti e vittime fra gli automobilisti, sulle due ruote le cifre
rimangono pressochè costanti. Come era prevedibile, il maggior numero di
sinistri si registra nelle ore di punta, fra le 17.30 e le 18.30 delle giornate
lavorative.
L’indice di mortalità più elevato, invece, si ha al mattino fra le 3.30 e le 4.30: le
ore del ritorno dalla discoteca o dai locali del sabato sera. «Rispetto a qualche
anno fa c’è più attenzione, anche da parte delle istituzioni, ed è questo uno dei
motivi del calo degli incidenti - ha spiegato Sylvie Occelli dell’Ires -. Rimane
ancora molto da fare». E forse, come ha spiegato il direttore dell’Isfort Carlo
Carminucci, «la ricetta principale è semplicemente andare più piano, in città e
nei tratti di tangenziale urbana. Un modo per ridurre gli incidenti ma anche
l’impatto ecologico.
Cronacaqui.it
ACEM LANCIA UNA CAMPAGNA EUROPEA DI SICUREZZA STRADALE
DEDICATA AI MOTOCICLI
L’ACEM
ACEM,
ACEM la federazione europea che riunisce i costruttori di motocicli, ha
scelto un fumetto per sensibilizzare i motociclisti e gli scooteristi a evitare i
potenziali rischi rappresentati dall’infrastruttura stradale. Fumetto che sarà
lanciato a Parigi il 13 ottobre in occasione della Giornata Europea della
Sicurezza Stradale organizzata dalla Commissione Europea.
L’obiettivo é quello di sensibilizzare i centauri sui pericoli che scaturiscono
dalla conformazione della strada stessa. La campagna sviluppata insieme a
istruttori di guida moto si compone di una serie di tredici episodi che saranno
pubblicati mensilmente. Ogni episodio tratterà uno specifico fattore di rischio
e fornirà consigli e suggerimenti sul miglior modo di affrontarlo.
Secondo la ricerca MAIDS1 l’8% degli incidenti è causato dall’infrastruttura
stradale. Le cattive condizioni di molte strade d’Europa (troppe, ndr) e il fatto
che i due ruote siano spesso esclusi dai piani di mobilità sono le cause
principali di questa situazione. Grazie alle informazioni contenute nel fumetto
questa campagna aiuterà coloro che utilizzano il due ruote a prendere
decisioni migliori e a ridurre il rischio di incidenti.
Motoblog.it
____________________________________
ITALIA 70126 Bari
Prima Traversa S. Giorgio, 21
Tel. +39 080 5494380 Fax +39 080 5494479
www.tom.it - [email protected]
13