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VINCENT
VINCENT, Lettere di un Pittore Sfaccendato
Lettere di un Pittore Sfaccendato
Piero Salvatori Violoncello
Gilberto Colla Voce
VINCENT, LETTERE DI UN PITTORE SFACCENDATO è quasi un concerto per violoncello e voce. Le musiche
di Piero Salvatori e la voce di Gilberto Colla nascono da un canovaccio scritto per poi amplificarsi in
improvvisazioni dal vivo. Con il violoncello e la voce, si entra direttamente nel corpo del pittore, si
discende fino alle sue cavità più intime, ne avvertiamo il respiro; da lì si risale verso la luce: il suono della
sua anima, il colore della sua carne. Suoni e parole restituiscono, in un momento di ascolto collettivo, la
fitta corrispondenza che il pittore ha prodotto nel corso della sua travagliata vita d'artista.
Le lettere esaminate sono tratte
dall'epistolario di Vincent Van Gogh
tradotta da Alberto Folin, apparsa nel
libro “Vincent Van Gogh, 150 lettere” per
la collana “Documenti” curata da Marco
Goldin (Linea D’Ombra).
Le lettere di Van Gogh, per la più gran parte inviate al fratello Théo in una sorta di vita simbiotica, sono
uno dei documenti più straordinari, lucidi e straziati, che si ricordino in tutta la vicenda della pittura. Ma
sono anche un affascinante documento letterario, e come tale vanno affrontate, raccontate e
commentate. Inoltre hanno riscosso, nel tempo, un’attenzione pari quasi alle sue tele; esse offrono un
corollario necessario per conoscere più da vicino il processo creativo del pittore. Sono il resoconto
umano di una vita che i posteri sembrano sentire così vicina alla propria, fino a condividerla idealmente.
Il racconto della vicenda umana di Van Gogh, che ci arriva attraverso la sua corrispondenza e che diventa
momento di ascolto collettivo, rappresenta, per la voce di Colla e il violoncello di Salvatori, un banco di
prova assai insidioso, su cui vale cimentarsi perché fonte di arricchimento umano e professionale, perché
con il pubblico, questa storia, si fa, a ogni replica, rito, storia condivisa, si ascolta e ci si interroga tutti
insieme. Si ha a che fare, infatti, con un tale contenuto esplosivo, con materia viva che conduce
all’essenza delle cose, che se portate a una platea in ascolto, deve trovare negli strumenti dei due
interpreti la via aperta, libera, affinché questo flusso emotivo arrivi all’uditore il più possibilmente puro
com’è nelle parole del pittore olandese.
Questo racconto attraverso le lettere, la cui sapiente selezione è stata operata da Marco Goldin, è stato
inserito all’interno del percorso espositivo della mostra “Van Gogh e il viaggio di Gauguin “ a cura dello
stesso Goldin, tenutasi al Palazzo Ducale di Genova nella stagione 2011/2012.
Occasione preziosa questa per Colla e Salvatori di presentarsi davanti ad un pubblico ogni volta diverso e
preparato, per tante numerose volte: un’esperienza che ha sicuramente accresciuto il loro sodalizio
artistico.
.
“…Van Gogh pensava che bisognava
saper dedurre il mito dalle cose più
terra terra della vita. Perché la realtà
è terribilmente superiore a ogni
storia, a ogni favola,
a ogni divinità, a ogni surrealtà.”
da: “Van Gogh - Il suicidato della
Società” di Antonin Artaud.
Plantago Associazione Culturale
Ind. email: [email protected]
Mob. 335 1852368
www.plantago.it
VINCENT, Lettere di un Pittore Sfaccendato
Piero Salvatori
Musicista eclettico, cresce nel mondo classico come 1°
Violoncello di numerose orchestre e ensemble italiani.
Duo, Trio con pianoforte e Quartetto d'archi, da sempre
la sua passione. Molte le collaborazioni in dischi e
tournée del panorama pop con artisti quali C. Baglioni,
G. Paoli, A. Ruggiero, O. Vanoni, R. Zero. In quello jazz
con U. Caine, P. Fresu, R. Marcotulli, E. Pieranunzi.
Musica & danza, musica & pittura, musica & poesia e
improvvisazioni per violoncello solo, impreziosiscono il
suo viaggio musicale sui palchi di importanti teatri
italiani.
Da Gianni e Cosetta Colla impara a manovrare la marionetta,
da Carlo Boso, Pavel Rouba e Stefano Perocco impara ad usare
le maschere della
Commedia dell’Arte. Attratto dalla
potenzialità della voce, frequenta laboratori e collabora spesso
con musicisti e sin dall’esordio si cimenta con i versi dei poeti.
Significative a tal proposito, la realizzazione di Arie dal
Macbetto dal Macbetto di Giovanni Testori, e “Millennio Terzo
Nostra Meraviglia”, performance per voci suoni e musica
ispirata al Cielo Di Lardo del poeta Guido Oldani, realizzata
insieme al sound designer Thomas Chinnery. Nel progetto
“Linea gotica. Una trilogia tragica” di Archivio Zeta, interpreta
Eteocle e Creonte, all’interno del cimitero germanico sito al
passo della Futa. In seguito poi approda al teatro greco di
Segesta. E’ Zio Tabori nella prima assoluta nazionale de” I
Cannibali” di George Tabori per la regia di Laura Forti.
Gilberto Colla
Ha commentato dal vivo le immagini del film documentario realizzato da Crt Artificio “La classe
morta” di T. Kantor in mostra alla Triennale di Milano. Diverse le collaborazioni con Enti e
Associazioni culturali, pubbliche e private. Collabora con Linea d’ombra partecipando alla
promozione, in qualità di attore, delle mostre ideate da Marco Goldin. Diretto tra gli altri E.
Nekrosius.
Teatro Carcano Milano
Palazzo Ducale Genova
Teatro Santa Margherita Venezia
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