diary - Enzo Starini Gallery
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diary - Enzo Starini Gallery
Aquitania Dal 20/6/2009 al 4/7/2009 Camper: Challenger Genesis a noleggio Equipaggio: Donatella (navigatrice), Emma (viaggiatrice di 1 anno) e Enzo(pilota) Gasolio: 340 euro Campeggi: 220 euro Autostrada + Frejus: 120 euro Quest’anno visto che Emma ha poco più di 1 anno, abbiamo deciso di provare per la prima volta la vacanza itinerante in camper in modo da riuscire a conciliare le sue esigenze con la nostra voglia di girare. Partenza da Milano in tarda mattinata e dopo una giornata di viaggio, ci fermiamo per la notte a Champoly (area di sosta in Place de l’Eglise) in territorio francese. Fa un freddo cane!!!!! I pile non bastano a scaldarci, il paese conterà in tutto un centinaio di abitanti. 21/06 Il viaggio è lunghissimo: abbiamo deciso di non prendere l’autostrada, ma queste strade nazionali sono lunghissime da percorrere. Finalmente alle 16 arriviamo a Sarlat, breve visita del paese che è carino e si riparte alla ricerca di un camping. Sulla via di Roque Gageac troviamo il camping “La Plage” e ci fermiamo. E’ bellissimo: poco frequentato (soli pochi inglesi, tedeschi e francesi), ben ombreggiato, in riva alla Dordogne. Emma impazzisce per le paperelle che vengono a trovarci fino al camper, non fa che urlre “QUA, QUA, QUA”ed a inseguirle. E’ l’unica bambina del campeggio perciò ci conoscono subito tutti. Dopo una ella dormita, l’indomani andiamo con le bici a Roque Gageac e facciamo un giro sul battello che percorre un tratto della Dordogne. Il paese è splendido, costruito nella falesia, dal fiume la vista è davvero bella. Visitiamo anche la fortificazione troglodita: 140 gradini attaccati alla falesia, di cui 32 trogloditi. Alle 12.00 riprendiamo le bici per andare a Domme, ma giunti a metà percorso, ahinoi c’è la salita di ben 2 km!!! Dopo i primi 100 mt sono già distrutta, Enzo finge di non sentire la fatica ma non appena gli propongo di rinunciare, in un battibaleno fa dietrofont. Ci fermiamo a mangiare una baguette (apprezzata anche da Emma) e poi torniamo al campeggio per un pomeriggio di relax. 23/06 Si riparte, destinazione Saint Emilion. Vogliamo fermarci a visitare Perigeaux, ma dopo ½ ora di vana ricerca di parcheggio rinunciamo e riprendiamo la via per S. Emilion. Sosta per mangiare alle 13.00 nell’area camper di Sourzac: è carina, proprio lungo il fiume. Ore 15.30 S. Emilion: il paese è carino ma non ci entusiasma, il panorama però è bello, ci sono vigneti a perdita d’occhio. Lo chateau che prodcono in questa zona deve essere ottimo visto che i prezzi sono considerevoli. Un bel gelato ristoratore (Emma gradisce moltissimo)e arriviamo all’unico campeggio: “Domain de la barbanne”. Fa caldo!!! Le piazzole sono enormi e ben ombreggiate, i bagni ottimi con fasciatoio e docce bebè. C’è un bel laghetto con le anatre e una super piscina. Ore 18.30 Emma fa il suo primo bagno in terra francese; punteggio camping: 10…..dimenticavo, di italiani per ora neanche l’ombra. 24/06 Ore 10.30 si parte, direzione Pyla. Prima di mezzogiorno siamo al camping “Pyla” esattamente alla base della duna. E’ spartano ma ben posizionato. Andiamo subito za vedere la duna nella sua parte finale….che spettacolo sembra di stare in un deserto di sabbia!!! Pranziamo e poi via con le bici sino al parcheggio che si trova all’inizio della duna dove ci sono i gradini per salirvi. Mettiamo Emma nello zaino e saliamo. Giunti in cima, dopo uno sguardo incantato decidiamo di scendere fino al mare: dobbiamo almeno bagnare i piedi nell’Oceano Atlantico. La discesa è ripida , inizio già a preoccuparmi per la risalita. Eccoci a riva, Emma gioca con l’acqua per tutto il tempo , è eccitata. Enzo fa anche un tuffo nell’acqua, per me troppo fredda. Ore 18.00 inizia la risalita: ma quanto è ripida sta duna! E quanto pesa lo zaino! Ci impieghiamo ben 20 minuti, tra una risata e l’altra, immaginando di essere dispersi in un deserto. 25/06 Oggi destinazione Cap Ferret. Percorriamo tutto il bacino di Arcachon, ma i paesini sono alquanto insignificanti. Giunti a Cap Ferret, raggiungiamo la Pointe da cui si gode il panorama della Duna di Pyla da un lato, e dell’oceano dall’altro. La Dune du Pyla è davvero imponente vista da qui. Ci perdiamo nelle viuzze di Cap Ferret, sembra un labirinto, arriviamo sempre al faro, ma non troviamo la via di uscita dal villaggio. Qui non ci sono campeggi e nemmeno soste camper perciò risaliamo sino a Claouey e ci fermiamo all’Airotel Les Viviers. Ci concediamo un lusso: è un campeggio 4 stelle davvero bello e costoso (ben 72 euro per 2 notti). 26/6 Giornata di relax. Ci alziamo ed è un po’ nuvoloso così decidiamo di fare un giro in bici fino ai villaggi degli ostricari. Giunti più a sud di 7/8 km inizia a piovere. Per fortuna è un acquazzone e dura solo una mezz’oretta. Sulla via del ritorno ci fermiamo ad acquistare l’immancabile baguette e ci dirigiamo verso il porticciolo di Gran Piquey per comprare le ostriche. Il primo ostricaro ci dice che non ne ha, ma parla così veloce che non capiamo le ragioni. Il secondo ci spiega invece che il bacino è chiuso ed non è il tempo di raccolta per tutta la settimana….che sfortuna! Enzino si deve accontentare di un’ insalata con la simmenthal. Esce un bel sole quindi pomeriggio in spiaggia. Domani ci aspetta Bordeaux. 27/06 La città è bella , ci piace molto, è piena di gente, forse anche perché è il primo sabato di saldi. Giriamo un po’ troppo velocemente, avremmo dovuto dedicare qualche ora in più a questa splendida città. Seconda tappa è Blaye: parcheggiamo proprio sotto le mura della cittadella fortificata che è carina, il paese però è spettrale; non ci va di fermarci qui per la notte. Sono le 18.00 e ripartiamo in direzione Royan. Alle 19.30 siamo a Talmont, paesino con la chiesa a picco sul mare. E’ tardi, non ci sono turisti e giriamo per le viuzze fiorite. Qui le rose trementine nascono spontanee ovunque. Emma ha fam, la vicina area di sosta è già tutta occupata, arriviamo così a Meschers sur Gironde e ci fermiamo al camping “La Plage”, è un parecchio triste ma siamo stravolti ed inoltre i proprietari si rivelano gentilissimi. Dopo cena si va a vedere la plage. E’ una meraviglia: abbiamo trovato un posto splendido per puro caso. E’ una baia tra le rocce dove l’unico rumore è quello di musica blues suonata dal vivo che proviene da un localino sulla spiaggia: Da Tina’s. Il posto ci piace così tanto che decidiamo di fermarci anche domani e dedicare qualche ora alla spiaggia. 28/06 Ore 9.30 siamo in spiaggia ed è meravigliosamente deserta. Enzo fa il bagno mentre Emma dopo aver giocato come una pazza, si addormenta nuda sotto l’ombrellone. Nel pomeriggio si riparte per La Rochelle dove arriviamo per le 17.00. ci dirigiamo verso L'Houmeau perché è un buon punto per andare all’Ile de Ré l’indomani. 29/06 Attraversiamo il ponte (1.5 km di salita e 1.5 km di discesa), già questa è una bella impresa, ed arriviamo all’Ile de Ré. Il primo paese è Rivedaux Plage e non è granché, procediamo per altri 6 km sino a La Flotte. E’ davvero carino, dopo un giro, ci fermiamo per mangiare e qui incontriamo i primi italiani (di Treviglio), una coppia simpatica di ciclisti convinti. Giro a piedi per il paese con acquisto del sale aromatizzato da portarci a casa e poi in sella alle bici, iniziamo il rientro alla base. L’Ile de Ré ci è piaciuta, è però molto grande, bisognerebbe dedicarle almeno tre giorni per girarla percorrendo le fantastiche piste ciclabili. Stasera mi sento un po’ rotta. I 39 km percorsi oggi in bici si fanno sentire tutti. 30/06 A La Rochelle, parcheggiamo il camper in un parcheggio vicino al porto vecchio da li prendiamo la navetta che ci porta in centro. Giriamo per tuta la giornata, la città è bella ed è molto viva. Vista la gran quantità di ristorantini è sicuramente da vedere di sera. E’ molto turistica e meriterebbe qualche giorno in più ma domani inizia il cammino di ritorno. 01/07 Ci siamo prefissi Aubusson come meta di oggi (260 km ma niente autostrada). Ci fermiamo un’oretta a Saintes per vedere l’anfiteatro Gallo-Romano ancora abbastanza ben conservato e poi riprendiamo la N141. Incontriamo qualche paesino carno, ma la strada non finisce mai, perdipiù per un llungo tratto ci precede un “trasporto eccezionale” che va eccezionalmente lento. Finalmente verso le 18.30 arriviamo ad Aubusson, il paesino sembra carino ma la sosta camper non lo è per niente e sembra mal frequentata. Procediamo per altri 10 km fino a Felletin dove invece troviamo un’area grande e carina. Giretto per il paesello: è bello ma non c’è anima viva, facciamo un po’m di foto e poi cena. Mi faccio una bella doccia rigeneratrice e senza riflettere lavo anche i capelli…..ed ora come me li asciugo??? Non abbiamo un phon 12 V ed ormai sono le 22.00 e non posso contare sul sole….unica chanches appostarmi davanti alla lampada a gasche emana un po’ di calore….come sono ridotta!!! 02/07 Oggi dobbiamo arrivare nei pressi di Chambery. Abbiamo trovato 2 aree di sosta, una 40 km prima della città ed una circa 40 km dopo per scegliere in base alla stanchezza. Il viaggio scorre liscio come l’olio anche perché oggi c’è un lungo tratto di autostrada , così superiamo Chambery e ci dirigiamo ad Aiguebelle (in Savoia). L’area di sosta è carina: un bel pratone grande con carico e scarico acqua, dove Emma può scorazzare libera. Il paese invece è fantasma: i locali chiusi da tempo, le case rovinate ed addirittura fatiscenti, in giro non c’è anima viva. Probabilmente è stato abbandonato dai giovani per la città e quindi poco alla volta anche i negozi hanno chiuso (salvo la farmacia nuova e bellissima). In ogni caso per questa sera va bene, siamo ormai vicini al confine (70km)….e la vacanza ormai volge al termine. 04/07 Si parte alle 9.20 in un battibaleno siamo al Fréjus…….nooo c’è una coda interminabile per colpa di un’auto in panne all’interno del traforo. Nell’attesa si sveglia pure Emma e noi assistiamo alla perquisizione di un camion da parte della polizia, perché qui ai camion fanno il controllo termografico. Conclusioni: L’esperienza in camper ci è piaciuta tantissimo al punto che ci attiveremo sin da subito nella ricerca del mezzo da acquistare.