L`uomo, la bestia e la virtù
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L`uomo, la bestia e la virtù
Corte Un Pirandello francamente comico, ma che sotto l’apparenza di una “pochade” alla francese nasconde l’intima drammaticità dell’assunto narrativo e il suo intrinseco significato di una satira graffiante delle ipocrisie e del perbenismo borghese, che ne fa una commedia sempre attuale. Dal 29 dicembre al 3 gennaio L’uomo, la bestia e la virtù Luigi Pirandello regia di Giuseppe Dipasquale Per saperne di più leggere vedere ascoltare L’umorismo di Luigi Pirandello (Mondadori) L’uomo, la bestia e la virtù (1953) di Steno Triangolo di Renato Zero Novelle per un anno di Luigi Pirandello (Mondadori) Adulterio all’italiana (1966) di Pasquale Festa Campanile The Famous Blue Raincoat di Leonard Cohen I due volti di Gennaio di Patricia Highsmith (Bompiani) Anna Karenina (1935) di Clarence Brown Storia d’amore di Adriano Celentano Il professor Paolino nasconde sotto il suo ostentato perbenismo la Il testo tresca con la signora Perella, madre di un suo allievo, che appare modello di virtù: morigerata e pudica madre di famiglia praticamente abbandonata dal ma- rito, capitano di marina rozzo e brutale. Il capitano Perella convive con una donna a Napoli e, nelle rare occasioni in cui incontra la moglie rifiuta, con ogni pretesto, di avere rapporti con lei. Tutto bene, dunque, se la vita non intervenisse a far cadere quel mondo di false apparenze. La signora Perella, infatti, rimane incinta a opera del professor Paolino che deve pertanto, al di là di ogni morale, rimettere in piedi l'ipocrita ordine borghese. L’obiettivo è quello di convincere tutti che la signora Perella è rimasta incinta nel corso di una delle rare visite del marito. Ma per conseguire questo obiettivo, la signora dovrà far sì che il recalcitrante capitano abbia almeno un rapporto sessuale con sua moglie. Il tempo a disposizione è quello di una sola notte perché solo poche ore il capitano soggiornerà in casa prima di ripartire e rimanere assente per due mesi. Il professor Paolino, pertanto, deve fare in modo che la sua pudica amante risusciti le voglie sessuali del marito. L’opera non è facile, nonostante l’afrodisiaco preparato per il capitano e gli sforzi per convincere la vergognosa amante a mostrare le grazie che tiene virtuosamente nascoste. Tutto è ormai pronto per la trappola sessuale in cui dovrà cadere "la bestia". Il professore se ne va lasciando libero campo per il capitano, rimanendo d'accordo con la signora Perella che: «Verrò domattina all’alba, davanti alla tua casa. Se è sì fammi trovare un segno; ecco, guarda, uno di questi vasi di fiori qua, alla finestra della veranda». Ma la mattina successiva nessun vaso di fiori appare alla finestra… Lo spettacolo Tratta dalla novella Richiamo d’obbligo, la commedia, rappresentata per la prima volta con franco insuccesso nel 1919 dalla compagnia di Antonio Gandusio, fu poi riscattata dal trionfo sui palcoscenici di tutto il mondo – da Berlino a Praga, da Atene a New York e Parigi – nonostante la sua rimozione dalle scene italiane favorita dal fascismo, che la giudicava un’opera minore e alquanto “triviale”. Nel secondo dopoguerra, L’uomo. la bestia e la virtù è stata ampiamente rivalutata, dando di fatto ragione al giudizio già espresso dal critico Silvio D’Amico, che nel 1922 scriveva: «Tutto è trattato con spirito originale, e in tutto s’avverte un sapore acre e nuovo non conosciuto nel nostro teatro prima che Pirandello v’apparisse»; e dando ragione anche allo stesso Luigi Pirandello che la giudicava «una delle più feroci satire che siano mai state scritte contro l’umanità e i suoi valori astratti». Ora questa commedia divertente e spietata viene riproposta da Geppy Gleijeses nel ruolo dell’”Uomo”, con Marco Messeri in quello della “Bestia” e Marianella Bargilli in quello della “Virtù”. Insignito nel 1934 del premio Nobel per la letteratura, Luigi PiL’autore randello (1867-1936) è il maggiore drammaturgo italiano del Novecento. Il successo teatrale arrivò per lui abbastanza tardi e coincise soprattutto con la contrastata messa in scena di Sei personaggi in cerca d’autore. L’uomo, la bestia e la virtù s’inserisce all’interno delle sue riflessioni sull’umorismo inteso da Pirandello come una forma di percezione della realtà oltre le nostre finzioni e addirittura al di là della nostra stessa identità, una percezione fondata prevalentemente su quello che lui chiama “il sentimento del contrario”. produzione Gitiesse Artisti Riuniti Teatro Stabile di Catania interpreti Geppy Gleijeses Marco Messeri Marianella Bargilli Renata Zamengo Mimmo Mignemi Vincenzo Leto scene Paolo Calafiore costumi Adele Bargilli musiche Mario Incudine SOCI ISTITUZIONALI COMUNE DI GENOVA si ringrazia Liguria REGIONE LIGURIA